28° Chap
*w*
buahaha… che capitolo che vi aspetta!! (<__<
gio, tu
taci che lo hai già letto, anche se non fino in fondo xD) mi
raccomando,
>_< recensite, vi pregooo!!
Rec:
Gio93:
xD grazie per la recensione doppia. XD e per aver
addirittura definito i miei capitoli dei
“capolavori” °-° dove li vedi poi
xDD
ù__ù cmq, presto colui che dicevi aver bisogno di
un gran numero di schiaffi
sarà parte integrante di alcuni capitoli, perciò
preparati. XD forse sai già a
cosa mi riferisco. Ebbé, ma le armi Gin se le è
scordate a casa essendo ancora
in convalescenza (._. più o meno…
°-°) quindi lo ha fatto apposta a non
prenderle. Non ti preoccupare se non ti ricordi nulla, è
colpa mia che ho avuto
il blocco, e quindi non ne hai colpe. XDDD e va bè, allora
scorri la pagina e leggiti
la fine, se proprio non ti va di leggerti tutto il capitolo, byeee!!
Any: Kohaaaaai!!
>_< grazie per la recensione! Hai
visto che ho aggiornato? XD e sta volta molto più in fretta
dell’altra volta!!
Tenterò di fare delle note più grandi, ok? XDD
ciauu! Grazie ancora!
_________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 28: Combattimento Psicologico, Un Salto all'Inferno e
Ritorno...
Quello
si porta una mano al volto, facendo sgusciare
lentamente la maschera verso destra. Un movimento che ai miei occhi
dura
un’eternità.
Il
cappuccio ancora calato sulla testa non permette di vedere
particolari punti di riferimento per riconoscerlo.
Solo
quando il volto si scopre del tutto mi viene
l’illuminazione: occhi scuri, occhiali, una coda di cavallo
che lega i capelli
chiari e quel ghigno inconfondibile che non sono mai riuscita a
sopportare
dalla prima volta in cui l’ho visto.
-Kabuto…-
-Salve.-
Esclama lui, con un falso sorriso sul viso,
lasciandomi alquanto perplessa per l’apparizione improvvisa.
–Vedo che ti
riprendi abbastanza in fretta!-
In
modo scocciato gli rispondo in tutta franchezza. –Beh,
cosa ti aspettavi dopo un mesetto? Che fossi ancora un cadavere che
cammina?
Piuttosto, tu sembri molto più energico di quando ti ho
quasi colpito al viso
con la mia tecnica… questa cosa mi da particolarmente
fastidio!- Esclamo,
restituendogli un uguale sorriso dalla sfumatura divertita.
-Quanto
mi dispiace per questo tuo fastidio. Che ne dici di
provarlo sulla pelle se è vero o no che sono più
energico?-
Dannazione!
–Vuoi forse una rivincita per come ti ho conciato
alla seconda prova d’esame dei chuunin? Quanto sei
mentalmente chiuso. Mi sarei
aspettato che tu accettassi senza pieghe il fatto di essere stato
battuto da
una ragazza!-
Certo
che, se voglio farlo desistere dall’attaccarmi, questo
di rinfacciagli tutto non è un buon metodo. Senza armi non
ho la minima
possibilità di vincere! Questa volta sarebbe la mia fine!
Lui
ride sguaiatamente: -Credi davvero che cada nei tuoi
trucchetti stupidi? Sono seriamente infuriato con te; non solo mi hai
battuto e
hai rifiutato la vittoria regalandomela, cosa che non ho accettato e
quindi non
ho partecipato alle finali, ma mi hai anche messo in cattiva luce con
Orochimaru-sama!-
Oro…Orochimaru!
Ma certo! C’è lui al comando di questo
attacco!
Giro
lo sguardo a destra e a manca, cercando inutilmente
Kakashi. Devo subito informare qualcuno!
-Se
cerchi i tuoi amici Jonin, ne avranno ancora per un po’
contro tutti i ninja del Suono e della Sabbia che abbiamo assoldato!-
Dice
Kabuto, richiamando la mia attenzione su di lui.
Senza
che dica niente comincia a scendere passo dopo passo la
scalinata a cui sono di fronte.
-Tzé,
figurati se ci metteranno tanto. Non sono pappemolli
come qualcuno di mia conoscenza… - Esclamo, irritata al
massimo per il fatto
che non posso fare nulla per intervenire.
Lo
guardo avvicinarsi pian piano, metro dopo metro, senza
dire altro, senza fare altro che fissarlo e domandarmi in cuor mio che
idea
malsana ha in mente per farmela pagare cara.
Kabuto
sa perfettamente che non posso contrattaccare; ma sarà
così meschino da attaccare una ragazzina indifesa come me?
Indifesa?
Ho detto veramente indifesa? Beh, intendevo
nel vero senso della parola: senza difesa.
Perché sicuramente chi mi
conosce sa che sono tutt’altro che una ragazza
indifesa…
-Oh,
che sguardo dubbioso… che c’è? Hai
forse paura di me?
Oppure non sai che fare in questo momento?-
Posiziono
i piedi in modo da essere sempre nella condizione
adatta alla fuga, e senza perdere la pazienza respiro profondamente,
sapendo
già come rispondere a tale provocazione. –Tu fai
troppe domande. Sai
perfettamente che non ne avrai risposta, in quanto inutili.-
Eccolo
fare l’ultimo gradino e fermarsi poco più di due
metri
da me, guardandomi con divertimento negli occhi. –Vuoi forse
scappare?-
Scivolo
indietro con le piante dei piedi e mi allontano pian
piano dal ninja.
-Ti
è forse sfuggito ciò che ho detto poco fa oppure
fai
apposta a crearti dubbi a cui non darai mai risposta?-
Un
altro passo.
-Okay.
Allora, d’ora in poi farò solo affermazioni: hai
paura
di me perché sei disarmata; non sai cosa ho in mente e
quindi non hai idea di
cosa fare; ti sei messa sull’attenti perché
vorresti scappare al mio primo
passo falso.-
Rimango
attonita per un secondo.
-Sei
come un libro aperto.- Esclama, continuando ad
avvicinarsi. Respira GIN! Sta solo cercando di metterti in agitazione!
–I tuoi
grandi occhi sono come gli specchi della tua anima: lasciano intendere
ogni
pensiero e ogni paura…-
Senza
accorgermene arretro, ma senza mai distogliere lo
sguardo dai suoi occhi, quasi ne fossi ipnotizzata e terrorizzata allo
stesso
tempo.
Iridi
scurissime e piccole, un pozzo di petrolio in cui non
si trova il fondo…
Continuando
ad indietreggiare, presto mi ritrovo a colpire il
corrimano che da sul campo centrale dell’anfiteatro.
-S-sei
meschino se provi ad attaccarmi ora che sono
disarmata!- Esclamo, lasciandomi sfuggire un piccolo tremito nella voce.
Dannazione!
E io dovrei essere un ninja? Non dovrei lasciarmi
prendere dal panico, anche se in una situazione del genere!!
Eppure… eppure… mi
tremano quasi le gambe.
Inquietudine.
Finalmente ho capito cos’è che mi rende
così:
il suo avvicinarsi lentamente, i suoi modi maliziosi, il suo ghigno
sempre
stampato in volto…
Tutto
questo non promette nulla di buono, almeno per quanto
riguarda me: lui sembra invece estremamente divertito dalla situazione.
-Oh,
non ti farò del male… o almeno non fisicamente.-
Non
capendo cosa intenda, ma soprattutto non curandomene
realmente, giro la testa di qua e di là, alla ricerca di un
nascondiglio, un
modo di fuggire, una persona che mi possa aiutare.
Eppure
se scappassi, un altro ninja mi attaccherebbe, e
magari sarebbe più crudele, e non si curerebbe nemmeno di
uccidere qualcuno di
disarmato. Mentre se sto qui… non so cosa potrebbe accadere.
Kakashi!
Perché quando c’è bisogno di te non ci
sei mai, si può
sapere?! Dove ti sei cacciato?! Dovrebbe essere un lavoretto da niente,
per te,
battere un po’ di ragazzacci cattivi e tornare…
Fai in fretta!
-Tentare
la fuga…-
-Sì,
lo so! Non serve a nulla! A NULLA! Non ci vuole un genio
per capirlo!!- gli finisco io la frase, lasciando che tutta la mia
ansia esca
con questa affermazione.
E
lui ride. Strano, non lo avevo proprio mai visto
ridere, no? Non lo ha mai fatto, proprio
mai…
-Bene.
Ne sei consapevole almeno. Sai…- Eccolo a poco meno di
un metro da me, che nonostante questo continua ad avvicinarsi!!
-…mi hai
causato un sacco di problemi. Non dovrei essere qui, in questo momento.
Ma mi
sono detto: perché sprecare un’occasione
così perfetta per fartela pagare?-
E
finendo di parlare si ferma, sovrastandomi nella sua
altezza di almeno 15 più della mia.
-Ora
non mi puoi scappare!- Dice, e appoggia con svogliatezza
le mani sul corrimano alle mie spalle, una a destra e una a sinistra
della mia
vita, impedendomi qualsiasi tentativo di fuga.
È
troppo! È troppo!!
Lo
sento così vicino che non posso fare a meno di diventare
completamente rossa. Ma nonostante questo non posso fare a meno di
sostenere il
suo sguardo: almeno questo lo devo fare, per non
mostrarmi ancora più
debole ai suoi occhi.
Però
con lo stomaco così annodato non posso fare a meno di
chiedermi se fa anche questo parte della sua strategia per mettere
l’avversario
in ansia.
Solo,
non capisco come abbia fatto a capire questi miei punti
deboli…
-Bene.
Vogliamo cominciare, ragazzina?-
Spalanco
gli occhi con stupore, presa un po’ alla sprovvista
per quest’affermazione. Cominciare cosa?
Non
faccio quasi in tempo a chiedermelo che quello mi prende
il mento, e lo alza abbastanza da avere buona visione di tutto il mio
viso.
-Ora,
guardami negli occhi…- dice. -…e fai sogni
d’oro.- Le
mie palpebre cominciano a chiudersi per la pesantezza. Le forze
mancarmi
d’improvviso…
-…oppure
a questo punto Incubi d’Oro, Ginevra.-
*
* *
Dove sono?
Buio…
Cosa
è successo?
Silenzio…
C’è
qualcuno qui?
Solitudine…
Kakashi?
Kakashi, dove sei?
Sei
sola…
No!
Non sono sola! C’è sempre Kakashi con me!
Nessuno
ti aiuterà, questa volta.
Nessuno
ti salverà dall’oscurità eterna.
Rassegnati
all’evidenza.
Rimarrai
per sempre in questo spazio buio,
da
sola.
Non
sentirai più alcun rumore reale,
presto
ti scorderai di cos’è il significato della vita.
Scorderai
i colori, vedrai solo nero.
Niente
più sorrisi, niente più amore…
Kakashi.
Kakashi…
Arriva,
ti prego.
Non
lasciarmi qui da sola…
Ho
paura…
Non
voglio dimenticare più niente! Niente!!
Ho
già perso abbastanza ricordi per volerne perdere altri.
No!
No! Non voglio assolutamente!!
La
tua esistenza è stata solo portatrice di sventure.
Non
hai fatto altro che
procurare
agli altri dei guai.
Non
pensi che sarebbe meglio per tutti
che
tu rimanga qui?
E
che ne sarà della mia vita?
Io…
io non ho ancora scoperto tutto del mio passato…
Io
ho ancora molto da fare laggiù.
E
poi cosa farei qui?
Aprire gli occhi,
e vedere tutto buio.
Nessun
orizzonte da
raggiungere.
Nessun cielo da
osservare.
Cosa
può fare una persona in questo posto?
Rimpiangere
ciò che non ha fatto in vita.
Ricordare i
momenti più belli da lei mai vissuti.
Pensare. Pensare.
Pensare.
E mai agire.
Rimani
qui.
Sarà
meglio per tutti.
La
tua vita era una bugia.
Le
persone che ti stavano intorno,
quelle
con cui parlavi ogni giorno,
quelle
con cui ti divertivi ad ogni occasione…
Nessuna
di loro soffrirà più per i tuoi errori.
Staranno
meglio così.
M-meglio?
Staranno
veramente meglio?
Ma…
Forza…
Vieni
con me, piccola.
Seguimi.
Sarò
la tua pace interiore.
Se
verrai con me, starai meglio.
Niente
problemi,
niente
pensieri.
Sarai
completamente felice.
Completamente…felice?
Per
una volta.
Per
una volta soltanto.
Mi
piacerebbe essere felice completamente.
Non
sono fatta per vivere questa vita.
Vi
sono entrata con sforzo, ho fatto fatica ad adattarmi.
Arrivando
al villaggio, magari ho cambiato qualcosa nel corso della storia
di Konoha che era meglio lasciare intatta.
Così
facendo sto rovinando l’esistenza di tutti, portando
oscurità e male…
Staranno
meglio senza di me…
…Meglio,
senza di me…
Lee,
Sasuke, Sakura, Naruto, l’Hokage…
Kakashi…
-GIN-CHAN!-
Kakashi…
-Gin-chan,
svegliati! Svegliati!-
Chi
mi chiama? Chi cerca di svegliarmi da questo sonno senza fine?
Perché
non torna a vivere la sua vita senza di me? Sicuramente
starà…
Però…
Perché mi chiama? Forse…
AH!
Tu…Tu
chi diavolo sei tu che cerchi di trattenermi qui, infondendomi false
speranze?
Chi
sono?
Sono
la FINE.
Sono
la MORTE.
Sono
al termine di qualsiasi cosa.
Decido
chi uccidere.
Decido
chi far vivere.
Quindi
tu sai tutto, Morte?
Sì.
So
tutto.
Però
menti spesso, vero?
Io
non mento mai.
Eppure
anche ora lo stai facendo…
Perché
non è vero che tutti staranno meglio…
Se
fosse vero nessuno mi richiamerebbe, nessuno tenterebbe di
svegliarmi…
E
questo perché laggiù c’è
qualcuno di cui ho bisogno.
E
che ha bisogno di me.
E
non posso proprio fermarmi qui.
Devo
ancora vivere la mia vita appieno.
Devo
imparare ancora molte cose.
Devo
provare ancora molte sensazioni e sentimenti.
Proprio
non posso.
Sarà
per un’altra volta.
* * *
-Gin-chan!
Svegliati, ti prego!-
Una
voce conosciuta…
Chi
è che mi chiama?
A
presto, ragazzina…
-KAKASHI!-
Spalanco
gli occhi, cominciando a respirare confusamente.
Il
cuore in subbuglio, dopo quello che mi è sembrata
un’eternità.
Non
me lo sentivo più in petto.
-Sia
lodato il cielo! Gin!-
Prima
di rendermi conto di cosa sta succedendo mi sento
stretta fra due grandi braccia e il viso premuto contro a quello che
sembra… il
petto di Kakashi!
-Ti
senti bene?-
Annuisco
a fatica, nella sua stretta.
-Bene…
Ma che è successo? Non mi sembri ferita!-
Rimango
un attimo in silenzio, guardandomi attorno quanto più
mi è consentito. Nell’aria
c’è solo odore di polvere e sangue. Gli spettatori
dell’arena sono ancora addormentati ai loro posti.
-Ecco…-
Dico,
pronta a spiegare. Ma poi mi accorgo che non trovo
nulla da dire.
-Non
mi ricordo…non mi ricordo niente…-
Allora
mi lascia andare, continuando a guardarmi.
-È
stato… solo un brutto sogno, penso. Una stranissima
illusione creata da…un tizio che mi ha impedito di
nascondermi…-
Perché
ho solo il presentimento di ciò che è accaduto,
ma non
mi ricordo nulla? Odio questa sensazione! La odio! La odio! La prossima
volta
che incontro Kabuto, altro che intimidazioni…
-Questo
tizio… era forse vestito da Anbu?-
Annuisco,
continuando a guardarmi intorno: una strana
barriera scura si estende come un parallelepipedo sopra al tetto di una
delle
torri dell’arena.
-C-che
sta succedendo laggiù? Non dirmi che…
Orochimaru…-
-Orochimaru?
Che c’entra lui, ora?-
Improvvisamente
mi accorgo della presenza di Gai, appena più
indietro alle spalle dell’Hatake. Poco più a
destra Kurenai-sensei.
-Quel
tipo che mi ha attaccato… lui ha parlato di Orochimaru,
quindi… sono in pensiero…
l’Hokage…- Balbetto, non riuscendo a calmare il
respiro.
-Gin,
calma. Stai calma. Che ti succede?-
Sarà
per la situazione, sarà per l’odio recondito che
è nato
nei confronti di Kabuto e Orochimaru, sarà per il fatto che
non ricordo cosa
diavolo mi ha fatto quel quattrocchi, ma io non ce la faccio
più. Dopo quello
che è successo, io GIURO! GIURO!, lo ucciderò.
Ucciderò quel dannato Orochimaru
con le mie mani, e assieme a lui il suo tirapiedi.
Le
mani tremano, non le riesco a fermare.
Non
voglio che succeda nulla più di quello che è
già
accaduto. Ne ho abbastanza!! Mi alzo di scatto, e posando un piede sul
corrimano faccio per saltare, quando la mano di Kakashi mi trattiene
indietro.
-Lasciami!
Lasciami andare! Sono stanca di non servire a
nulla!-
-Non
dire stronzate, Gin.- Sento uscire con durezza dalla sua
bocca. E mi sento gelare le vene. -Non cominciare con le tue solite
lamentele
come Non posso mai fare nulla per nessuno o Sono
l’unica che può fare
qualcosa. Sei una ragazza normalissima, una ninja
normalissima. Non
addossarti tutte le responsabilità o tutte le colpe ogni
dannatissima occasione
in cui per caso puoi avere a che fare con loro.
C’È un dannato motivo per cui
non siamo là ad aiutare l’Hokage!
C’È, per tutti i Kami!! Non fare tutto
così
da sconsiderata, PENSA, PENSA prima di agire!-
In
quel momento tutto mi si presentò davanti agli occhi con
limpidezza.
Avete
presente quel secchio d’acqua gelida che vi sveglia
improvvisamente a metà di uno splendido sonnellino
ristoratore? Ecco, avete più
o meno percepito la mia sensazione in quell’istante.
Non
trovo la forza per rispondere.
Sono
una stupida egoista, e non riesco a farci nulla: questa
è la verità.
Io
ci provo. Ci provo in tutti i modi, ma mi lascio sempre
trasportare dalle emozioni, e quando succede i miei pensieri sono
lontani anni
luce dal trattenermi.
Cado
sulle ginocchia, come se avessi perso tutte le forze
improvvisamente.
Mi
stringo con le braccia, in uno spasmo di freddo.
-Mi…mi…-
balbetto. Ancora.
-Gin.
Su, rilassati. Andrà tutto bene.-
Il
mio petto sobbalza, e la mia gola si stringe, impedendomi
di respirare regolarmente.
-…Gin?
Ma stai…-
-Mi
dispiace! Mi dispiace tanto! Sono solo un’egocentrica,
egoista, menefreghista, cinica che non fa altro che pensare a se
stessa. Non mi
preoccupo mai di quello che pensano gli altri, delle conseguenze che le
mie
azioni procurano… Sono irrecuperabile!!-
E
piango.
Sì,
piango.
Dopo
tanto tempo finalmente lo faccio, liberandomi di gran
parte di tutte le mie preoccupazioni, lasciando che le lacrime
scivolino via
portandosi con sé tutte le brutte cose successe.
Ci
metto qualche minuto a calmarmi del tutto, nel silenzio
più assoluto.
Non
me ne frega della figura della piagnucolona che ho fatto
di fronte ai sensei, non me ne frega davvero.
L’unica
cosa che davvero mi preme ora è che sta succedendo
sopra quel tetto, dentro quella barriera nera.
Alzo
lo sguardo, probabilmente ancora molto arrossato, e
guardo dove tutti stanno rivolgendo gli occhi.
Un
secondo, e improvvisamente la parete di chakra scompare
sotto i nostri occhi.
_______________
N.B.:
In
questo
capitolo Ginny vi potrebbe essere sembrata parecchio OOC, durante quel
mezzo
sogno/mezza ipnotizzazione… beh, ora vi spiego il
perché di questo: io
penso che la voce della MORTE abbia quel tono soave che ipnotizza un
po' i
sensi. Così che le persone che devono morire non si sentano
affrante, o roba
del genere... quindi, Gin, anche se ha un carattere forte che non si fa
sopraffare da nessuno, viene ipnotizzata, comincia veramente a credere
a tutto
quello che le dice la Morte. Poi però sente la voce di
Kakashi che cerca di
svegliarla e allora si riprende xD Chiaro?
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