Amitié, amour et famille di Lila_88 (/viewuser.php?uid=36821)
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Altolà!
So che ho molto di cui scusarmi, tipo un tempo infinito
nell'aggiornare, ma spero di farmi almeno un pochino perdonare con
questo capitolo! Besitos! =)
Capitolo 14
Etienne e Cathy
si erano trasferiti poco lontano dalla casa dei ragazzi, per cui era
normale che i due si facessero vedere spesso. Inoltre, occasionalmente,
Etienne aveva iniziato a sostituire Jimmy nella band, quando
quest’ultimo veniva “requisito” da Laly,
che ormai libera dalla presenza opprimente di Natalie, voleva
recuperare il tempo perduto. Il rientro nel gruppo, per Christian, era
stato ottimo. L’impegno, insieme al corso di fotografia che
frequentava insieme a Nicolas lo tenevano abbastanza impegnato per non
pensare troppo al fatto che Johanna non volesse più saperne
niente di lui. Questo almeno durante la giornata. La sera rimaneva
ancora un momento difficile, quando si ritrovava da solo in camera
tenere a bada i pensieri non era per niente semplice. Tuttavia, quella
che sembrava avere sempre più pensieri per la testa in quel
periodo sembrava essere Hélène. Un mattina,
attese che tutti fossero usciti di casa per fare il test che da giorni
teneva nascosto. Il suo cuore batteva all’impazzata, mentre
aspettava l’esito. Non sapeva neanche lei cosa augurarsi,
troppo confusa e spaventata. Passati i minuti di attesa, si decise a
guardare come fosse il test. Malgrado dentro di sé avesse
intuito che sarebbe stato positivo, come in effetti era,
l’unica reazione che ebbe fu quella di prendere il cellulare
e comporre un numero di telefono.
“Ho
bisogno di vederti subito.”
Poche parole, il
tempo per stabilire un posto e mise giù. Si sentiva come una
pentola pronta ad esplodere, eppure mantenne una calma apparente,
mentre si preparava ad uscire. I quel momento,
Hélène aveva bisogno di sfogarsi e dire tutto a
qualcuno e l'unica persona che voleva vedere era Johanna, malgrado non
la sentisse dal giorno in cui avevano litigato. Lei e Johanna avevano
passato molto tempo fianco a fianco negli anni passati, affrontando
tutto insieme, erano l'una la roccia dell'altra. La loro era
un'amicizia speciale e né Laly, né Benedicte, per
quanto ottime amiche, avevano mai rappresentato per
Hélène quello che per lei era stata Johanna. Le
due amiche si erano date appuntamento al parco, vicino all'appartamento
di Johanna. Quando si videro, bastò loro un abbraccio, per
dimenticare la lite che avevano avuto.
"Mi
dispiace per quello che ho detto, l'altro giorno!"
"Ma
no, Johanna! Anche io ho detto delle cose che non pensavo realmente.
Non pensiamoci più, va bene?"
"Si,
però voglio che tu sappia che hai ragione, non sono stata
totalmente sincera con te… Ma sai, si tratta di una cosa
complicata, che non sa nessuno."
"Non
ti preoccupare, quando vorrai parlarmi delle tue cose, io
sarò qui. Sai, anche io ho un 'segreto', a dire la
verità. E' per questo che ti ho chiamato. Avevo bisogno di
parlare con un'amica."
"Allora
andiamo a sederci, così mi racconti tutto."
Le due amiche
scelsero una panchina all'ombra, in una zona non troppo frequentata,
per poter discutere con calma.
"Allora,
Hélène. Che succede?"
La ragazza
abbassò gli occhi per posarli sulle proprie mani. Non sapeva
da che parte iniziare. Se era così difficile dirlo ad
un'amica, come avrebbe fatto a parlarne con Nicolas? Johanna
le mise una mano sulla spalla, per spronarla, così
Hélène alzò gli occhi e si decise a
dirlo e basta.
"Sono
incinta."
La sorpresa che
si dipinse sul volto di Johanna fu impossibile da dissimulare. Il tono
usato dall'amica, non proprio entusiastico, tuttavia, la fece
riprendere in fretta. La guardò con comprensione,
immaginando bene come si sentisse.
"Deduco
che non sia esattamente una cosa benvoluta."
Hélène
scosse la testa, asciugandosi una lacrima.
"Più
che altro, è inaspettata. Non so neanche io cosa pensare.
Sono così confusa… E non ho idea di cosa ne
potrà pensare Nicolas…"
Johanna le
passò un braccio intorno alle spalle e sospirò.
Forse era arrivato il momento di rivelare anche lei il proprio segreto.
Magari sarebbe stato d'aiuto ad Hélène.
"Oh,
Johanna, non so che cosa fare! Non so come dirlo a Nicolas, non so se
sono pronta per una cosa del genere!"
"Ascoltami.
Tutto questo è normale, te l'assicuro. E' una cosa che
può apparire spaventosa, all'inizio. So come ti senti."
"Che
vuoi dire Johanna? Perché, scusami, ma dubito che tu possa
capire quello che sto provando."
Johanna si
alzò, porgendo la mano ad Hélène, che
la guardò stranita. Prendendo la mano dell'amica, si
alzò anche lei.
"Vieni
con me. E' l'ora che ti faccia conoscere qualcuno."
/***/
Laly e Jimmy
stavano mangiando un gelato, mentre passeggiavano per il centro. La
ragazza notò che lui continuava a fissarla, così,
imbarazzata, si decise a chiedere qualche spiegazione.
“Che
cosa c’è?”
“Perché
continui a fissarmi?”
“Perché
sei la più bella ragazza che abbia mai visto!”
“Che
adulatore!”
Laly si sporse
per baciarlo.
“Non
lo dico solo per rubarti qualche bacio. E’ la
verità. Lo penso fin dalla prima volta che ti ho visto. Ho
capito subito che eri speciale e forse avrei lottato di più
se non avessi creduto che il tuo destino fosse con Sebastien.”
“Anch’io
pensavo che sarei rimasta con Sebastien per sempre. Ma niente
è per sempre e la nostra storia non ha saputo resistere al
tempo.”
“Non
è colpa tua, se lui ha incontrato la sua ex in
Italia...”
“Sarebbe
successo prima o poi. Già da tempo le cose fra noi erano
cambiate, solo che mi rifiutavo di vederle. Adesso che ho te, capisco
che non ero più innamorata di lui come un tempo.”
I due si
scambiarono uno sguardo dolce, poi ripresero a camminare mano nella
mano.
/***/
Le due amiche
uscirono dal parco e Johanna condusse Hélène
verso casa sua. Cercò, senza successo le chiavi nella
propria borsa, ma dovette arrendersi all'evidenza di aver dimenticato
di prenderle.
"Cosa?
Le hai dimenticate? Non dirmi che sei rimasta fuori di casa!"
"No,
tranquilla! Mi faccio aprire subito."
"Non
mi hai mai detto di vivere con qualcuno!"
Johanna la
guardò, imbarazzata, voltandosi un attimo verso il citofono
per suonare. Hélène sbirciò, ma sul
citofono c'era solo il nome dell'amica.
"Diciamo
che fa parte di quello che ancora non sai di me."
Quando udirono
lo scatto del portone, Johanna lo spinse per aprire e fece cenno
all'amica di entrare. Percorsero le scale in silenzio.
Hélène aveva per un attimo dimenticato il suo
problema, troppo curiosa di sapere cosa nascondesse Johanna.
Quest'ultima, da parte sua, era ansiosa di vedere cosa avrebbe detto
Hélène davanti a quello che le stava per
mostrare. Finalmente, arrivarono davanti al piccolo portoncino, che era
socchiuso. Prima di entrare, Johanna fermò
Hélène.
"Voglio
che tu sappia che, se non te l'ho detto prima, è solo
perché non sapevo come avresti reagito; ma è da
tanto tempo che avrei voluto metterti al corrente della cosa."
Hélène
la guardò senza comprendere, tuttavia l'amica, senza
aggiungere altro, aprì la porta ed entrò in casa.
"Mio
piccolo Jo-jo, sono a casa!"
Quello che vide
Hélène la lasciò senza fiato. Non si
sarebbe mai e poi mai aspettata di vedersi comparire un bambino dalla
camminata ancora incerta, con le braccine tese in avanti, che sorrideva
a Johanna. Dietro di lui una donna di mezz'età, che stava
attenta che non cadesse. Johanna accorciò la distanza che la
separava dal piccolo per prenderlo in braccio e stringerlo forte a
sé. Dopo averlo sbaciucchiato, si voltò verso
Hélène, che era rimasta di sasso. Si
avvicinò a lei con il bambino ancora in braccio.
"Mia
cara Hélène, ti presento il mio Jonathan."
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