Out Of Character
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Out Of Character (Motomiya Daisuke, Ichijouji Ken)
In pochi lo sapevano, ma Ichijouji Ken era davvero un ingrato.
“Andrà
bene!” Lo incoraggiò Daisuke vivacemente. “E’
andato tutto come previsto, no? La tua squadra ha vinto, tu hai fatto
un rigore da paura, e Miyako si è spolmonata per te in tribuna
col suo tifo da camionista.”
Invece che
rasserenarsi, Ken nascose il viso nella tovaglietta con la quale si
stava detergendo il sudore. “Non posso farcela”, si
lamentò miseramente.
“Sì
che puoi!” Daisuke gli passò in fretta una bottiglietta
d’acqua, un occhio alle tribune: i loro amici si stavano
avvicinando in fretta, tutti chiacchiere e sorrisi. “Se davvero vuoi
parlare con Miyako devi scioglierti un po’, e fare come ti ho
detto. Fai finta di essere me, ok? Io ci parlo sempre, con lei!”
Ken
sollevò lo sguardo dalla tovaglietta, un’espressione
atterrita negli occhi. Daisuke gli fece il segno della vittoria,
sollevando il pollice.
“Mi ringrazierai!”
L’altro prese a tracannare la sua acqua, come se volesse strozzarcisi e cadere morto sul posto.
Daisuke
alzò gli occhi al cielo. Non aveva passato ore a fingersi
un improbabile Cupido in Occhialetti solo per vedere il suo amico
mandare tutto a monte per colpa di una timidezza eccessiva.
Ma non c’era più tempo per spronarlo ulteriormente.
“Ken-kun!”
Mentre Ken
sussultava come un uomo sui tizzoni ardenti, una Miyako entusiasta gli
buttava le braccia al collo, stritolandolo in modalità koala.
Daisuke avrebbe provato pena per la vittima, sul serio, se solo
suddetta vittima non se la fosse cercata, prendendosi una tremenda
sbandata per quella matta.
“Nessuno
sul campo ti stava dietro!” Esclamò lei, staccandosi da
lui e sorridendogli a trentadue denti. Ken arrossì vistosamente.
“Sei stato bravissimo, lo dicevo anche agli altri! Un vero
portento!”
Iori, Takeru e
Hikari echeggiarono i suoi complimenti, Miyako continuò a
sorridergli come se lui fosse un dio in terra, ma Ken non guardò
nessuno di loro. Invece, lanciò uno sguardo significativo a
Daisuke.
Poi si schiarì la voce, curiosamente solenne.
“Te
… te …” Quel balbettio quasi sussurrato
sembrò mandarlo in iperventilazione, ma non si arrese. Ormai
violaceo, strizzò gli occhi e praticamente strillò:
“Te ne accorgi solo ora?”
Avrebbe dovuto
essere un successo, provocare una risata, farlo apparire spavaldo e
assolutamente irresistibile. Invece, a rispondergli fu un silenzio
tombale.
Miyako,
interdetta, fissò Ken come se fosse un marziano. Takeru e Iori,
sbalorditi, si fissarono l’un l’altro.
Hikari, invece, fissò Daisuke.
Daisuke volle improvvisamente sprofondare.
“Mi ringrazierai, eh? Che grande idea. Perché ti ho dato retta?”
“Eddai,
Ken, mi dispiace!” Daisuke lo inseguiva da dieci minuti buoni,
ormai, tremendamente in colpa. “Che ne sapevo che avresti fatto
la figura del pollo?”
Forse non avrebbe dovuto usare quelle esatte parole, ripensandoci.
Ken gli lanciò un’occhiata terrificante, e improvvisamente Daisuke si ricordò del Digimon Kaiser.
“Ora che ci penso. Tu neanche ce l’hai, la ragazza, Motomiya.”
E poi, del tutto insensibile all’orgoglio distrutto del ragazzo che definiva suo migliore amico, voltandosi lo piantò in asso.
In pochi lo sapevano, ma Ichijouji Ken era davvero un crudelissimo ingrato.
Ve lo avevo detto che l'aggiornamento sarebbe stato rapido!
E
niente, sentivo troppo la mancanza di quelli di 02 per non scriverci di
nuovo su: se Tri li snobba, io non farò certo lo stesso, i miei
bimbi chiedono di essere considerati.
... forse non chiedevano di essere maltrattati, ma ehi, dettagli. L'amore è anche questo.
Ci vediamo alla prossima!
Padme Undomiel
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