Capitolo
19
Addison chiuse la porta del suo ufficio dietro di sé e si
chiese se sarebbe stata in grado di affrontare quella conversazione,
non sapendo a cosa avrebbe portato. Probabilmente Derek era
lì solo per dirle che non intendeva accompagnarla al
controllo, perciò sarebbe stato ancora più
difficile parlare di quello che sentiva. Attese che fosse lui a
parlare, anche se, invece di farlo, si guardava intorno.
“Derek…”
“Pensavo che, se non ti dispiace, per me va bene.”
“Che cosa?”
“Venire al tuo controllo. Per me va bene.”
“Derek, non devi farlo per forza. Non so perché
Amelia sia venuta fuori con questa proposta, ma non devi sentirti in
obbligo.”
“Ma io voglio farlo. Voglio accompagnarti.”
Addison cercò di scrutare il suo sguardo. Lui sembrava calmo
e determinato, mentre a lei batteva forte il cuore. Tuttavia, non
poteva permettersi fraintendimenti, ora che c’era di mezzo un
figlio. Aveva bisogno di sapere.
“Perché?”
Derek la guardò, pensieroso. Si era aspettato quella
domanda, ma non sapeva come affrontare l’argomento. Sapeva
che anche lei doveva essere confusa. Avrebbero dovuto sapere entrambi
fin dal primo momento che quella gravidanza avrebbe cambiato le cose
fra di loro. Derek avrebbe potuto fare marcia indietro. Quello era
l’ultimo momento per farlo. Avrebbe potuto dirle che lo
faceva perché lei era ancora la sua migliore amica,
perché ci teneva che avesse qualcuno accanto in quel
momento, ma decise di essere sincero.
“Perché è mio figlio. So che tu hai
detto che si trattava della tua vita, che un figlio era tutto quello
che desideravi e che io ero libero da qualsiasi
responsabilità, ma quello che aspetti è figlio
mio quanto tuo. Nessuno dei due, dopo il divorzio, avrebbe potuto
immaginare che saremmo finiti con l’avere un figlio insieme,
ma eccoci qua. So che non è quello che avevi previsto e io
non voglio portarti via il bambino. Ti chiedo solo di poter essere
partecipe, in qualche modo. Non escludermi come se io non avessi niente
a che fare con questo, Addison.”
Addison adesso aveva lo sguardo basso ed era difficile capire cosa
stesse pensando. Derek sospirò, in attesa di una qualche
reazione.
“Mi sono illusa che questo non avrebbe cambiato le cose fra
di noi. Se non ti avessi detto nulla, se ti avessi detto che avevo
fatto l’inseminazione come era previsto, adesso non saremmo
qui. Tu saresti tornato a Seattle da Meredith e io avrei portato avanti
la mia gravidanza. Tuttavia, ho pensato che non avrei potuto mentirti
su una cosa del genere. Tu mi avevi reso possibile il mio desiderio
più grande ed era giusto che lo sapessi. Ma sapevo che non
era per quello che sentivo il bisogno di dirtelo. Ho sempre pensato
che, semmai avessi avuto un figlio, doveva essere da te. Ho sempre
pensato che saresti stato un padre eccezionale e non ti
negherò questo diritto. Se vorrai essere partecipe della
vita di tuo figlio, io non posso che esserne felice.”
In realtà, dentro di sé, Addison stava cercando
di assorbire il colpo. Il suo cuore aveva sperato che lui dicesse che
l’amava ancora, ma sembrava evidente che lui fosse
lì per il bambino che aspettava. Non sapeva come sarebbe
stato possibile per lui essere presente, dato che stava a Seattle e lei
avrebbe cresciuto il bambino a Los Angeles, ma questo sarebbe stato un
problema che avrebbero affrontato in seguito. Da parte sua, Derek aveva
paura di spingersi oltre. Lei sembrava disposta a lasciarlo entrare di
nuovo nella sua vita come padre di suo figlio, ma lui non voleva solo
questo. Non si era sbilanciato finora, ma capì che valeva la
pena rischiare un rifiuto, piuttosto che starle vicino nascondendole i
suoi sentimenti. Si avvicinò a lei, che si era appoggiata
alla scrivania e le prese una mano. Lei alzò la testa, un
po' sorpresa da quel gesto.
“Non voglio solo essere il padre di mio figlio, Addison. Io
voglio il pacchetto completo. Fin da quando sono venuto a Los Angeles
la prima volta ho capito che quello che c’è fra di
noi non si è esaurito con il divorzio. CI ho riflettuto a
lungo e finalmente ho aperto gli occhi. Sei ancora l’amore
della mia vita, Addison. Lo sei sempre stata e, se lo vorrai, non ti
lascerò più andare.”
Complici gli ormoni della gravidanza e il sollievo per essersi sentita
dire quello che desiderava, Addison gli si buttò addosso,
baciandolo con passione. Questo passo fra di loro, non segnava il lieto
fine. Avrebbero avuto molto di cui discutere, per il loro futuro, ma
entrambi non volevano rovinare quel momento. Erano talmente presi
l’uno dall’altra che non si resero conto che la
porta dell’ufficio si aprì e che una testa mora
aveva fatto capolino per spiarli. Amelia aveva seguito il fratello,
sperando in una riconciliazione fra lui e Addison e adesso poteva
dichiararsi soddisfatta. Un colpo di tosse dietro di lei la fece
sobbalzare, così richiuse la porta senza fare rumore e,
voltandosi, si trovò faccia a faccia con Naomi.
“Che stai facendo, Amelia?”
“Niente. Controllavo solo che i miei sforzi fossero andati a
buon fine. Buona domenica, Naomi!”
Amelia si allontanò verso gli ascensori, mentre Naomi
sorrise, immaginando cosa intendesse la giovane Shepherd.
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