Amitié, amour et famille di Lila_88 (/viewuser.php?uid=36821)
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Capitolo
16
Quando Hélène era tornata a casa quel pomeriggio,
era stata informata che nella serata Etienne e Cathy sarebbero andati a
trovarli. Le ragazze stavano così dando una sistemata al
salotto. La conversazione era monotematica. Laly stava illustrando a
Benedicte e a Hélène quanto fosse gentile Jimmy,
quanto fosse attento, quanto fosse meraviglioso, insomma. Le ragazze la
lasciavano parlare, in fondo contente di vederla così
serena. Hélène ogni tanto si perdeva nei suoi
pensieri. Dopo aver parlato con Johanna, aveva deciso che avrebbe
dovuto dire a Nicolas la verità al più presto.
Quella serata non le sembrava il momento migliore, ma
l’indomani avrebbe dovuto trovare del tempo solo per loro
due, per dargli la notizia. Nicolas, José e Christian
entrarono in casa, di ritorno dalle prove della band. Rimasero tutti e
tre a guardare le ragazze tutte prese dalle faccende domestiche e si
scambiarono degli sguardi.
“Immagino che
l’idea di buttarci sul divano sia da escludere...”
Laly si avvicinò a loro.
“Bravo
José, vedo che quando ti impegni, capisci le cose al
volo!”
Josè la guardò male. Non si perdeva mai una
battuta quella ragazza. Nicolas tentò un approccio
più cauto.
“Come mai tutto
questo affaccendamento?”
“Stasera
vengono Etienne e Cathy.”
“Si, per cui,
dato che noi stiamo pulendo, voi maschietti siete pregati di sparire
dalla circolazione.”
“Laly! Non
c’è bisogno di scacciarli. Magari vogliono darci
una mano...”
“Io vado a fare
una doccia.”
“Io ho fame,
vado in cucina a mangiare qualcosa.”
Mentre José e Christian, sotto lo sguardo indignato di Laly
si allontanavano, Nicolas si avvicinò a
Hélène, dandole un piccolo bacio.
“Ciao.”
“Ciao. Senti,
domani mattina ti va se stiamo insieme, solo io e te?”
Nicolas vide un’ombra passare sul viso della fidanzata.
“Si, tutto
bene?”
“Certo.”
/***/
Dopo l’arrivo di Etienne e Cathy, i ragazzi si erano
accomodati tutti in salotto.
“Oggi io e
Cathy siamo andati da Alfredo.”
“Ma dai!
E’ passato veramente tanto tempo dall’ultima volta
che ci siamo andati!”
“Beh, allora
fate in fretta, se volete trovarlo aperto!”
“Che vuoi dire,
Cathy?”
“Che il locale
è in chiusura.”
Tutti i ragazzi erano dispiaciuti. Quel locale era stato a lungo il
loro principale punto di ritrovo ed era stato testimone di tanti
avvenimenti.
“Che
peccato.”
“Si,
però Etienne avrebbe un’idea.”
Cathy fece cenno al marito di parlare.
“Si, in effetti
stavo pensando che voi ragazzi potreste organizzare una serata. Forse
non basterà per tenerlo aperto, ma almeno sarà un
bel modo per chiudere.”
“Non
è male come idea, Etienne!”
Decisero che José, Christian e Etienne sarebbero andati la
mattina dopo a parlare con Alfredo per organizzare qualcosa. Mentre i
ragazzi si concentrarono già su un’eventuale
scaletta di pezzi da suonare, le ragazze si misero a parlare di altro.
Le discussioni quasi sovrastarono il suono del campanello. Ci volle
qualche secondo prima che le voci calassero abbastanza per capire che
c’era qualcuno alla porta. Fu Hélène,
per un attimo presa dalla speranza che fosse chi pensava lei, ad
alzarsi per andare ad aprire. Sorrise felice di fronte alla giovane
donna alta dagli inconfondibili capelli rossi che stava
dall’altra parte della soglia.
“Johanna!”
Cathy, Laly e Benedicte corsero verso di lei per abbracciarla, avendone
finalmente la possibilità. Anche i ragazzi si avvicinarono
all’ingresso. Tutti, tranne Christian che rimase in disparte.
Dopo aver salutato tutti, Johanna si rese conto che Christian, malgrado
si fosse alzato, era rimasto lontano dal gruppetto che si era creato.
Sospirando, fu lei ad avvicinarsi a lui, sorprendendolo.
“Ciao.”
“Ciao.”
Era evidente l’imbarazzo fra i due, così Christian
si schiarì la voce.
“Senti, se
preferisci io posso andare via.”
“No, ti prego,
resta.”
Johanna fece un sorriso tirato, cercando di rassicurare Christian,
mentre Hélène sorrideva felice. Finalmente la sua
migliore amica aveva deciso di fare un passo verso Christian. Johanna,
tuttavia, ci teneva ad essere chiara, anche col rischio di sembrare
brusca.
“Questo non
vuol dire che ti ho perdonato, o che abbia intenzione di farlo presto.
E’ solo un piccolo passo verso la mia vecchia vita, i miei
vecchi amici. Fra cui, ovviamente, ci sei anche tu. Ti chiedo di
lasciarmi spazio e tempo. Magari un giorno...”
“Saprò
aspettare tutto il tempo che ti servirà, Johanna. Nel
frattempo ti dimostrerò che sono veramente
cambiato.”
Johanna annuì, poi, si voltò verso gli altri, con
il sorriso sulle labbra.
“Allora, dear friends, vi
è mancata la vostra amica texana?”
“Non sai
quanto, Johanna! Non sai quanto!”
Il resto della serata passò velocemente, fra chiacchiere,
risate e tanti bei ricordi. Quelli più tristi, quelli che
risvegliavano più malinconie vennero lasciati da parte.
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