CAPITOLO
96: L’AVANZATA DEL NEGROMANTE
Arthas
proseguì sul campo di battaglia: dovunque c’erano
soltanto cadaveri.
“Il mio
signore non si sporcherà le mani. Meglio che mi occupi io di
sradicare le
ultime resistenze…”
Infatti, oltre
i cadaveri, si erano radunati alcuni superstiti.
Arthas puntò
verso di loro la sua spada.
“Scansatevi!
Siete d’intralcio a me e al mio signore, Lord
Saddler!”
I soldati
umani alzarono le spade e le lance.
“Mai! A
morte!”
I guerrieri lo
caricarono: il generale notò un torcia accesa a pochi metri
da lui.
“Basterà.”
L'uomo schioccò le
dita, trasformando la fiammella in una vampata che avvolse i soldati,
cuocendoli
nelle loro armature.
“Patetico.”
Arthas
continuò a spianare la strada al suo signore.
Non molto
lontano, alcuni uomini lo stavano osservando.
“L’incantesimo
è quasi pronto. Dovete tenerlo a bada per pochi
minuti.”
“Non
preoccupatevi. Ce la faremo.”
Tre soldati
sbarrarono il cammino.
Il cavaliere li esaminò qualche istante: erano dei
veri colossi, grossi quanto
lui, armati rispettivamente di una mazza enorme, di uno spadone
mostruoso e di
una alabarda.
“Illusi. Le
dimensioni non sono tutto in combattimento.”
“Non ci fai
paura!”
“È inutile. Ma
se proprio ci tenete a morire, vi accontenterò.”
I tre
attaccarono insieme. Arthas alzò Frostmourne, parando il
colpo: i guerrieri
spinsero con tutte le loro forze, ma il generale era molto
più forte di loro tre
messi assieme, e li sbatté a terra.
“Penoso.”
“Non mi
arrendo!”
Il soldato
armato di mazza si rialzò di scatto, ma il generale
afferrò l’arma, e sotto gli
occhi stupiti dei presenti la frantumò a mani nude.
“Notevole,
vero? E ora guarda questo.”
Arthas
appoggiò la mano sulla testa del soldato: una frazione di
secondo dopo, questa
esplose.
Arthas guardò
compiaciuto la mano insanguinata.
“Fuori uno.
Avanti il prossimo!”
I due,
superato il momento di panico attaccarono insieme, ma il nemico era
molto agile
e schivò ogni colpo.
“Ora tocca a
te” - disse al soldato con lo spadone dopo avergli afferrato
l’arma.
Detto questo
gli conficcò Frostmourne nel corpo tre volte, per poi
sbatterlo violentemente a
terra.
“Fuori due.”
Il terzo
soldato era terrorizzato: quell’uomo era una furia.
“M…m...ma come
puoi essere tanto forte?”
“Mi è bastato
vendere l’anima. Tutto qui. Ma ora basta con le
chiacchiere.”
Subito dopo,
con una spadata recise la testa di netto.
“E tre. Ma
cosa si aspettavano di far… ha, ecco.”
Arthas vide
dei golem di pietra, alti tre metri, che gli venivano incontro.
“Volevano
ritardare la mia avanzata… meglio
così.”
Il generale
conficcò la spada nel suolo e i suoi occhi
scintillarono.
“Ho sempre
sognato di farlo! IAAAAAAA!”
Dopo aver
gridato, si lanciò di corsa contro gli avversari: ne
adocchiò uno, gli andò in
contro, saltò e lo colpì con la mano
sulla testa,
dividendolo in due metà.
Arthas si voltò verso
il secondo e gli afferrò un braccio, che spezzò
con una ginocchiata, gli staccò
la testa con un pugno e lo sconfisse con un calcio; subito dopo
schivò un pugno, e
con un calcio rotante spezzò in due un golem che gli veniva
incontro: le gambe
andarono avanti per qualche metro, poi caddero a terra.
In un impeto
di pura energia, ne afferrò un altro, cominciando a
stritolarlo: il golem lo
colpì, ma Arthas era troppo forte e lo spezzò in
due.
Intanto, gli
stregoni che avevano lanciato l’incantesimo lo stavano
osservando a distanza di
sicurezza.
“I golem non
ce la fanno. È troppo forte.”
“Ma non si
stanca mai?”
“Sembra di no.
Non ci resta che ritirarci ed unirci ai superstiti.”
Mentre i maghi
fuggivano, Arthas continuò a fare a pezzi i golem: ne
sollevò uno di peso sulle
spalle, e con un colpo secco lo ruppe in due; afferrò il
polso di un
altro, stringendolo con tale forza da fondere la pietra; fatto
ciò sbatté la
creatura contro un muro, facendo pressione con la mano sulla testa,
fracassandola.
Altri
continuarono a venirgli incontro, ma Arthas non dava segno di voler
cedere.
“Adoro fare
queste cose! Peccato che non ci sia il sangue…”
Alla fine li
distrusse tutti, lasciandone solo uno.
“Con questo
voglio usare una delle mie tecniche preferite.”
I due
sferrarono contemporaneamente un pugno: le due mani si scontrarono, e
Arthas
con la tecnica dell’esplosione frantumò il
braccio, ed infine tutto il corpo.
L'uomo rise e si guardò
intorno, soddisfatto.
“Ho fatto
proprio un bel…”
Il generale si
voltò di scatto: Saddler era comparso davanti a lui.
“Mio signore.” - disse facendo l’inchino.
“Hai fatto un
ottimo lavoro. Ora va a riposarti. Qui ci penserò
io.”
“Con tutto il
rispetto, non sono affatto stanco, e poi questi esseri non sono degni
di voi.”
“Ha ha! Hai
ragione. Ma se i nostri campioni falliranno, tu dovrai eliminare quei
quattro
che ci ostacolano da fin troppo tempo. Ho sentito che sono
arrivati in città, e che hanno già cominciato a
cercarci. Inoltre, tra poco accoglierò dentro di
me il Dio della Luce. Quei pezzenti mi serviranno per scaldarmi i
muscoli.”
“Agli ordini,
mio signore.”
Il vecchio
proseguì, mentre Arthas si allontanò.
Percorse
centinaia di metri, quando vide un portone sbarrato, con sopra una
decina di
arcieri con dei pentoloni di olio bollente.
“Vecchio! Chi
sei?”
“Ha ha! Sono
il sommo Saddler, colui che tra poco regnerà su questa
terra. Ora, scansatevi,
mi siete di intralcio.”
“S..S…Saddler!?
Scoccate!”
Le frecce
infuocate partirono, ma non servirono a niente.
Lo stregone
arrivò davanti al portone.
“Spingete!”
L’olio venne
versato, ma si fermò a pochi metri.
“Ma… cosa…”
“Riprendetevelo.”
Con la sua
magia, il vecchio respinse l’olio contro i soldati;
dall’altra parte del
portone, gli stregoni udirono le grida di dolore dei loro compagni.
“Che morte
atroce.” - rabbrividì uno di loro.
“Non perdere
la concentrazione! Dobbiamo bloccare il portone con la nostra
magia!”
“Ha, ecco
perché non si apriva.” - pensò Saddler
dall’altra parte - “Si rimedia subito.”
Il vecchio colpì leggermente il suolo col suo bastone.
Gli stregoni
lanciarono un gemito: l’incantesimo era stato rotto.
“Non…
immaginavo….che…fosse….tanto…
potente….”
Con la sua
forza sovrumana, il mago sfondò il portone ed
entrò.
“Davvero un
bel tentativo.” - disse sorridendo agli stregoni.
“Dannato!”
Saddler
spalancò la bocca: qualcosa brillò al suo
interno.
“C…cosa…
nooooo!”
Una luce
accecante avvolse i maghi: quando sparì, al posto
degli uomini non c’era
che cenere.
“Questo
sbarramento è superato. Passiamo al prossimo.”
Dopo pochi
minuti, vide che sul suo cammino era stato costruito un piccolo muro da
cui
sbucavano alcuni cannoni, mentre sopra erano sistemati gli archibugieri
nani.
“Aspettate…aspettate…non
ancora…fuoco!”
I proiettili
partirono, ma non scalfirono neanche l’abito del vecchio.
“C…cosa…dev’essersi
protetto con la magia! Stregoni elfici! Quando si sarà
avvicinato abbastanza,
preparate i controincantesimi!”
Nel frattempo
i cannonieri tentarono di indebolire il nemico: i primi due colpi lo
mancarono
di poco più di un metro, ma l’esplosione
riuscì solo a sporcarli il vestito,
mentre il terzo, che lo colpì in pieno, non lo
scalfì nemmeno.
Saddler
scoppiò a ridere: i suoi nemici non potevano nulla con delle
armi così deboli,
e continuò ad avvicinarsi.
“Argh!
Stregoni! I controincantesimi!”
I maghi
recitarono le formule magiche.
“N…non
capisco…”
“Cosa?”
“Non abbiamo
perso un briciolo di energia… è come se non
avessimo annullato niente…come se
non si fosse protetto con la magia…”
“Cosa!? Nessun
incantesimo?! Allora come mai né i proiettili né
le cannonate hanno effetto su
di lui?”
Infatti
Saddler era a una ventina di metri, e i colpi non lo rallentavano
nemmeno.
Quando li
raggiunse, gli stregoni cercarono di bruciarlo, ma le fiamme lo
annerirono
soltanto.
“Ho!
Maledetti! Mi avete sporcato il mio vestito migliore!”
Tutti
indietreggiarono, terrorizzati.
Il vecchio
appoggiò il bastone al muro, prese un cannone e lo
schiacciò a mani nude;
subito dopo, ne prese un altro e lo lanciò addosso a dei
soldati.
In preda al
panico, i nani fecero fuoco con gli archibugi: fu solo uno spreco di
munizioni.
“Bel
tentativo… ma ora guardate questo!”
Saddler si concentrò e tese i muscoli: qualcosa di
forma circolare si mosse sotto la pelle delle sue mani.
“C…cosa…”
Poi uscì:
degli oggettini circolari dorati.
Il mago
sorrise e alzò le mani.
“Addio!”
Una raffica di
quegli oggetti venne sparata dalle sue mani ad altissima
velocità: alcuni
stregoni si salvarono con la loro magia, ma tutti gli altri vennero
falciati.
“T…tu… sei un
mostro!”
“Te ne sei
accorto. Ormai non posso più definirmi umano.”
Un tentacolo
munito di pungiglione uscì dal suo abito, poi
trapassò il superstite.
I maghi lo
fissarono qualche istante, poi si dettero alla fuga.
Con un
movimento fulmineo, Saddler si parò dinnanzi ad uno di loro,
lo afferrò e lo
sollevò come se fosse stato un bambino.
“Guarda cosa
faccio ai tuoi compagni.”
Il vecchio
generò una sfera di energia, che colpì i maghi,
spazzandoli via.
“Lurido
bastardo! Come puoi fare una cosa del genere ai tuoi
simili!?”
“Siete troppo
inferiori perché possa considerarvi miei simili. He? Che
è quella faccia? Vuoi
forse cercare di fermarmi? Ridicolo…
tuttavia…”
Il mago aprì
la bocca.
“Ti
distruggerò con il mio colpo segreto!”
Il prigioniero
vide qualcosa brillare nella gola del negromante: d’istinto,
afferrò il pugnale che aveva alla cintura e
glielo conficcò in gola.
“Argh!”
Saddler lasciò
la presa ed indietreggiò, mentre del liquido giallo usciva
dalla sua bocca.
“Palla di
fuoco!”
Il colpo
sbatté il negromante a terra.
Lo stregone
cadde in ginocchio per l’improvvisa perdita di energia.
Qualche
istante dopo, alzò lo sguardo: Saddler si era rialzato e lo
fissava furioso.
“Complimenti.
Sei riuscito a ferirmi… grazie ad un colpo di
fortuna… ma non potrai vantartene
con nessuno!”
Saddler prese l’avversario e lo lanciò contro un
muro, abbattendolo.
“Schifoso
bastardo… ha trovato il mio punto debole…
dovrò fare più attenzione in futuro…
beh sarà meglio sbrigarsi. Prima completo il rito prima
diventerò invincibile!”
Superati tutti
gli ostacoli, si avviò verso il suo obiettivo.
XBankotsu:
Quando mi ci metto la mia crudeltà non ha pari(e che altro
ci si potrebbe aspettare da un mercenario come me?)
XIllidan: He sì, sei invincibile!
Xharua_96:
He, la morte di Gargant è stato un duro colpo per tutti noi,
ma è stato vendicato!
Ringrazio anche chi ha messo la fic tra le preferite:
Bankotsu
CaMbAbOy
harua_96
Illidan
Jakotsu
Karen94
marjane
princessangel
quigon89
Vodia
E tra le seguite:
Bankotsu
Shakuma92
Targul
Vodia
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