Andrew
La
sala
dove si
svolge la festa è addobbata incredibilmente bene ma non
riesco a
concentrarmi su ciò che mi circonda da quando qualcuno ha
deciso di
sedersi sul divano alla mia destra con un bicchiere di champagne in
mano.
“Matt
dov'è?”
domando alla ragazza, seduta con grazia sul bracciolo del divano con
le gambe incrociate ed il vestito di pizzo corto abbastanza da far
intravedere troppo senza risultare volgare.
“Non
si sente
bene. I miei genitori gli hanno dato il permesso di rimanere a letto
a riposarsi.” risponde, senza degnarmi di uno sguardo mentre
invece
continua a scandagliare la sala sorseggiando il suo drink.
“Chissà
perché
non ci credo?” chiedo ancora, attirando finalmente i suoi
occhi su
di me. Mi osserva un momento, prima di riprendere ad ignorarmi come
pochi attimi fa. Suo cugino è da sempre un argomento a cui
non può
evitare di rispondere, dopotutto.
“Lascialo
in pace.
Almeno lui si divertirà stasera.” finisce il suo
bicchiere in un
sorso e si allontana verso uno dei tavoli con il buffet, senza
aggiungere altro e senza voltarsi indietro.
“La
mia cuginetta
è cresciuta proprio bene!” fischietta Remie,
lasciandosi cadere
sul divano al mio fianco in modo scomposto. Io sono ancora appoggiato
contro la parete, con le braccia incrociate.
“Mia
zia si è
superata quest'anno, non c'è dubbio! E ci sono alcune
ragazze
proprio carine, fra cui anche Liza, quindi perché continui a
tenere
il muso?” mi chiede in assenza di una mia risposta alla sua
precedente affermazione, sorridendo quando nota che lo sto guardando
male.
“Non
sei gay? Che
ne sai di belle ragazze?” rispondo a tono, prendendo un
bicchiere
da uno dei tavoli. Crede che non mi sia accorto di lei? Deve rigirare
il coltello nella piaga per forza sapendo che non voglio avere una
relazione, beh ora tocca a me.
“Sono
bisex! Solo
perché sto con un ragazzo al momento ciò non vuol
dire che io non
possa ammettere che una ragazza è carina!” mi
guarda, fingendo di
essere offeso per poi farmi una linguaccia. Ridacchio mentre mi
guardo in torno e incrocio lo sguardo del Capo dell'Istituto che
scuote la testa così mi allontano per andare a porgergli un
saluto.
“Andrew!
Ti stai
divertendo?” mi accoglie subito Alice, indossa un abito rosso
simile a quello della figlia, anche se più lungo, e di certo
dimostra molti meno anni di quelli che ha in realtà. Ora
capisco
perché Remie a volte scherzava sul fatto che i party
dell'Istituto
di Londra hanno sempre così tante presenze perché
le persone
vogliono ammirare sua zia. Io personalmente preferisco ammirare Liza
ma… non importa.
“Va
tutto
benissimo, Signora Nightrose, è una festa bellissima e gli
addobbi
sono spettacolari.” affermo sinceramente guardandomi intorno
e
ammirando le decorazioni che adornano la sala del ricevimento ancora
una volta.
“Oh,
vorrei
prendermi il merito ma li ha scelti e posizionati Lizbeth. Mi da una
mano da anni nell'organizzazione insieme a Matthew e questa volta ho
lasciato fare interamente a lei.” sorride in direzione della
figlia, che sta conversando con alcuni ragazzi che hanno accompagnato
i membri del conclave presenti. Proprio in quel momento scoppia a
ridere portandosi una mano alla bocca.
“È
l'erede dei
Longsword quello? Potrebbe essere un buon partito per lei e sembra
interessato.” a queste parole di Stephan torno a voltarmi
verso di
loro e noto che stanno osservando la stessa scena che guardavo
anch'io poco fa ma con un interesse totalmente diverso dal mio.
“Pensavo
foste
contrari ai matrimoni combinati, Remie me lo aveva accennato una
volta.” esclamo sorpreso e loro si voltano a guardarmi, dopo
un
momento Alice mi sorride spiegando: “Noi lo siamo ma
è stata lei
ad esprimere questo desiderio. Quest’anno la sera della sua
festa,
non davanti a Matt o Remie dato che non lo avrebbero ne accettato ne
permesso, ci ha chiesto espressamente di trovarle qualcuno entro il
suo prossimo compleanno.” sentendo questa bomba mi sembra che
il
pavimento mi scivoli da sotto i piedi e mi volto a guardarla nel
momento esatto in cui lei si gira verso di noi. Mi sorride mentre
appoggia delicatamente la mano sul braccio di uno dei ragazzi per poi
avvicinarsi al suo orecchio. Non c'è dubbio: quella ragazza
mi
ucciderà.
Dylan
Guardandomi
attorno
all’interno della sala, noto diverse persone che non avevo
mai
visto: per la maggior parte stanno parlando tra di loro, divisi in
piccoli gruppi, ma i più giovani stanno cercando di fare
amicizia
con qualcuno di noi. Noto in particolare Emy e Kris che stanno
parlando con un paio di ragazzi poco più grandi di loro e
credo
preferirebbero parlare da soli con lei considerato le occhiatacce che
stanno lanciando al ragazzo, ignaro di tutto perché troppo
distratto
dal cellulare, sempre al fianco della sorella. Stranamente, non
sembra notare nemmeno il leggero disagio di lei ma non credo la
allontanerebbe comunque: sono troppo educati per lasciare una
conversazione in quel modo.
Decido
di
avvicinarmi rendendo nota la mia presenza parlando alla ragazza:
"Questi due ti stanno dando fastidio, Emy?" e lei mi guarda
con gli occhi sgranati, evidentemente non accorgendosi subito che le
ho parlato in polacco, ma le espressioni confuse dei due sconosciuti
le chiariscono subito la situazione e si lascia andare ad una risata
divertita, prima di rispondermi nella stessa lingua: "Si, ma
chissà come loro non se ne rendono conto... " si volta poi
verso di loro, scusandosi e dicendo di doversi allontanare. Prende
Kris sottobraccio per portarlo via e tutti e tre spariamo tra la
folla presente nella stanza senza un’altra parola
all’indirizzo
dei due ragazzi ancora confusi.
"Avresti
dovuto
andartene prima, se ti stavano infastidendo." le dico, tornando
all'inglese non appena sono certo che siamo fuori portata d'orecchio.
"Sono
ospiti,
sarebbe stato scortese." si difende lei, iniziando ad arricciare
una ciocca di capelli sfuggita all’acconciatura.
"È
scortese
anche mettere a disagio chi ti sta ospitando in casa propria, ma a
loro non sembrava importare molto." le rispondo con un sorriso,
prima di salutarla per andare a mangiare qualcosa ai tavoli del
buffet. Non faccio nemmeno in tempo a prendere un piatto che mi
ritrovo ad assistere al più maldestro tentativo di flirtare
con Kat
che abbia mai visto: lei probabilmente ha finto di non capire
l'inglese, perché il povero ragazzo sta cercando di farsi
capire a
gesti. Non posso vedere la sua espressione perché mi
dà le spalle
ma mi basta cogliere il divertimento negli occhi della ragazza russa
per non riuscire a trattenere una risata che fa voltare il ragazzo
verso di me. Mi rivolgo comunque a lei, ignorando lo sguardo irritato
dell'altro, in russo: "Quanti ci hanno già provato con te
questa sera?" le domando quindi e lei subito mi risponde
ridacchiando: "Non li sto nemmeno contando."
Al
nostro scambio in
russo il ragazzo mi rivolge uno sguardo, quasi speranzoso e subito
inizia a chiedermi: "Magari potresti…" pensando che io
possa fargli da traduttore.
"No."
non
gli lascio nemmeno finire la frase prima di rifiutare sorridendo.
Torno a guardare Katerina, alzando un sopracciglio nella sua
direzione, e lei mi risponde con un’altra risata: "Okay,
è
già il quarto. È divertente vedere come cercano
di farsi capire
quando fingo di non comprenderli! E la loro ostinazione poi!"
conclude infine e io scuoto la testa, prima di lasciarla al suo
passatempo per la serata.
È
un bene che abbia
trovato un modo per divertirsi, con tutte le persone del Conclave
presenti questo party è fin troppo serio per permetterci di
lasciarci andare… penso che ormai posso tornare nella mia
camera
senza sembrare troppo asociale o maleducato, tanto sono appena
entrati Daniel e gli altri perciò di gente ce
n’é.
Passando
da uno
degli ultimi corridoi prima dell’ala dove si trova la mia
stanza
noto una figura minuta seduta sul davanzale di una delle finestre,
probabilmente ad osservare il paesaggio innevato all'esterno. La
riconosco subito come Lacey, nonostante il vestito la riconoscerei
ovunque, e mi fermo poco distante da lei ad osservarla, tanto
sorpreso da quanto stasera sia diversa da non essermi accorto che mi
ha sentito arrivare fino a che non mi rivolge la parola.
"Anche
tu hai
deciso di abbandonare la festa?" mormora e mi do mentalmente
dello stupido: ovviamente mi ha sentito arrivare, non stavo cercando
di essere silenzioso! Si volta verso di me quando tardo a rispondere
e rimango perso per un momento nel modo in cui la luce si riflette
sui suoi capelli, tanto da lasciarmi sfuggire un: "Stai
benissimo, stasera." senza quasi rendermene conto. Posso
notare quanto la mia frase l'ha sorpresa da come i suoi occhi azzurri
si sgranano appena, fissandosi nei miei. Io stesso sono sorpreso da
come le parole abbiano lasciato le mie labbra e, prima ancora di aver
processato il pensiero, le sto spostando i capelli dietro l'orecchio
mentre mi
avvicino per
baciarla.
Daniel
“Nathan
sei
serio?” guardo il mio parabatai, sconvolto da come ha deciso
di
vestirsi. È una delle cose meno appropriate che abbia mai
visto, con
i pantaloni corti bianchi e la maglia a righe.
“Perché?
Credi
che la giacca rossa lo faccia diventare un look troppo da marinaio?
Matt ha detto che a sua zia piacerà sicuramente.”
afferma per poi
iniziare a fischiettare mentre mi supera, percorrendo il corridoio
con le mani in tasca.
“Non
è la giacca!
È… tutto!” io sono
esterrefatto… per l'Angelo questa serata
sarà un disastro e se Andrew lo vedrà vestito
così lo trascinerà
fuori dalla sala per un orecchio. Già non sono entusiasta di
questa
festa a cui a quanto pare parteciperanno alcuni membri del Conclave:
si preannuncia essere piena di gente e da quanto ho visto i padroni
di casa hanno molte aspettative sulla riuscita della festa.
“Dan
se non la
smetti di corrucciarti così tanto ti verranno delle brutte
rughe
sulla fronte.” afferma ancora, dopo essersi voltato a
guardarmi,
spingendo il suo indice in mezzo alle mie sopracciglia. Gli tiro uno
schiaffo alla mano per allontanarlo e mi avvio accelerando il passo
verso la zona giorno della casa: siamo già parecchio in
ritardo e
non ho intenzione di perdere altro tempo per colpa sua.
“Ragazzi,
aspettatemi!” una voce ci costringe a voltarci e lo facciamo
quasi
in contemporanea: Federico corre verso di noi aggiustandosi i polsini
della camicia. Lo saluto con un cenno mentre Nath fa lo stesso, non
lo conosciamo benissimo dato che abbiamo legato più con
altri
ragazzi ma comunque non sembra un cattivo ragazzo perciò non
disdegniamo la sua compagnia di tanto in tanto.
“Anche
voi in
ritardo? Almeno non sono l'unico.” ridacchia raggiungendoci e
iniziando a camminare al nostro fianco con passo veloce. Siamo quasi
arrivati alle scale che portano all'ingresso quando la porta
dell'ultima camera si apre facendo uscire Virginia in un vestito
rosso.
“Andate
alla
festa? Mi unisco anch'io.” afferma, affiancandoci come se
niente
fosse e mantenendo un passo sicuro nonostante i tacchi vertiginosi
che indossa.
“Oh,
beh, ti avevo
detto che non eravamo poi così in ritardo, no?”
gongola Nathan,
guardandomi con un sorriso che va da un orecchio all'altro.
“Io
non sono in
ritardo: per una ragazza è accettabile anzi, preferibile,
non
arrivare all'orario della festa.” afferma l'unica ragazza del
gruppo e perciò a quanto pare l'unica 'giustificata' per i
minuti
che stiamo accumulando. Nessuno di noi commenta mentre finalmente
sgattaioliamo dentro la sala che a quanto pare è abbastanza
piena da
permetterci di entrare inosservati. Mi separo da Nath il più
possibile mentre mi dirigo verso un angolo della sala un po’
appartato ma da cui sicuramente potrò osservare gli ospiti
che
chiacchierano tranquillamente.
“Daniel,
ti trovo
bene.” la Preside Penhallow mi si è presentata
davanti senza che
quasi me ne rendessi conto, concentrato com’ero su tutte le
persone
presenti.
“Sì,
mi trovo
bene qui.” sorrido con il mio miglior sorriso alla signora
davanti
a me e lei ricambia prima di sospirare guardando nella direzione in
cui anche i miei occhi si fermano spesso: Nathan si è seduto
su uno
dei divani, di fianco ad uno dei nostri istruttori, e conversa
tranquillamente senza badare agli sguardi degli altri.
“Lui
non è
cambiato neanche un po’, vedo...” esclama, poco
prima di
salutarmi per andare con passo sicuro nella sua direzione…
credo
proprio che il mio parabatai riceverà una tirata
d’orecchie molto
presto.
“Quella
era la
preside dell’Accademia, vero?” una vocina alle mie
spalle mi fa
quasi saltare dallo spavento e mi volto per ritrovarmi davanti i
gemelli polacchi, quasi nascosti dalle tende. Devono essere
lì da un
po’ perché Kris mi osserva con le sopracciglia
inarcate.
“Vi
state
nascondendo per caso?” non posso fare a meno di chiederlo,
visto
gli sguardi che Emily lancia a destra e a sinistra periodicamente.
Lei mi sorride, portandosi una ciocca dietro l’orecchio
nervosamente e risponde: “Beh… diciamo che
attiriamo fin troppe
attenzioni non volute oggi.” e capisco guardandola meglio che
è
lei che attira troppe attenzioni e che sicuramente non ha scelto lei
il vestito. Poco lontano vedo Lizbeth perfettamente a suo agio nel
suo vestito rosso di pizzo e la risposta su chi l’ha scelto
mi
viene spontanea.
Derek
È
dall'inizio della
festa che me ne sto appoggiato al muro vicino ai tavoli del buffet,
almeno fino a quando Muriel e Lacey non mi spuntano davanti dal
nulla… c'è così tanto rumore qui che
è difficile persino
accorgersi delle persone che ti si avvicinano.
"Ciao,
Derek!
Sembri divertirti." Mumi mi saluta in tono sarcastico, mentre
Las si appoggia al muro vicino a me, scuotendo la testa rassegnata
verso l'altra ragazza, prima di commentare: "Sarebbe più
divertente andare a caccia di demoni nelle fogne." guardandosi
le unghie con aria estremamente annoiata. Non posso proprio
contraddirla: ci sono troppe persone che non conosciamo e che non si
stanno nemmeno presentando, limitandosi a lanciarci occhiate quando
ci passano davanti e gran parte di loro sono membri del Conclave
perciò è un po’ come se fossimo sotto
esame.
Continuo
per un po'
ad ascoltare le due ragazze chiacchierare mentre parlano degli ospiti
presenti alla festa, ormai hanno imparato che sono una persona di
poche parole e non se la prendono se non rispondo troppo spesso.
Gabriele
arriva
vicino a noi ed inizia subito a parlare, stranamente, con lo sguardo
acceso dalla curiosità: "Ragazzi, ma Matthew non stava
male?"
ci domanda guardandosi in torno.
"Così
ha detto
oggi pomeriggio…" gli rispondo, facendo spallucce non troppo
interessato: Matt è un ragazzo che sembra avere molte cose
in ballo
ma non sono poi così sicuro di volerle scoprire.
"È
forse
successo qualcosa, Gabe?" domanda Lacey, sempre interessata ai
problemi di tutti, raddrizzandosi leggermente.
"Dipende
se
considerate interessante il fatto che ho appena visto il nostro
malato sgattaiolare fuori dall'Istituto in tutta fretta…"
controlla ancora che nessuno lo senta, non vuole probabilmente
metterlo nei guai per aver deciso di saltare questa inutile festa.
Posso leggere nel luccichio presente negli occhi di Mumi che questa
novità le interessa particolarmente e quando, un momento
dopo, si
volta verso l'altra ragazza ne ho la certezza. Io e Gabe non abbiamo
bisogno di sentire il loro discorso per sapere che la ragazza con i
capelli bianchi sta ipotizzando che Matt abbia una relazione
nascosta, è sempre stata un'inguaribile romantica in fondo e
quella
potrebbe effettivamente essere una spiegazione plausibile. Ci basta
scambiarci uno sguardo per decidere che lasciarle sole è la
scelta
migliore e così ci allontaniamo in direzioni opposte, senza
che loro
si accorgano della nostra improvvisa sparizione.
Cercando
un altro
posto tranquillo, noto finalmente Gabriel seduto ad un tavolo
ricoperto di materiali da disegno, completamente concentrato sul suo
lavoro. Non so come abbia fatto a portare qui così tanta
roba, tanto
da riempire quasi un intero tavolo, ma quando si ha a che fare con
lui è meglio non porsi certe domande. Quando lo raggiungo,
perché
ovunque lui si trova a disegnare puoi scommettere che quello
è il
posto più tranquillo che puoi trovare, noto che dall'angolo
in cui
si trova si ha una visuale quasi perfetta dell'intera festa.
"Ovunque
tu sei
a disegnare, sembra che ci sia una bolla di tranquillità,
Gabe."
gli dico mentre mi siedo accanto a lui, facendo attenzione a non
urtare nulla di ciò che si trova sul tavolo, facendolo
sorridere.
"Ciao,
Derek."
risponde, silenzioso come sempre ed è uno dei motivi per cui
andiamo
così d'accordo. Per passare il tempo sposto lo sguardo sui
fogli da
disegno sparsi sul tavolo: su ogni foglio è rappresentato
qualche
dettaglio della festa, degli addobbi, degli affreschi, ritratti degli
ospiti o dei nostri compagni dell'Istituto di Londra. È
evidente la
prevalenza di disegni di Emy, ma non glielo faccio presente: non
è
mia intenzione farlo chiudere in se stesso facendogli domande
inopportune… non che sarebbe comunque nel mio stile iniziare
una
conversazione così sentimentale.
Vestiti:
Emily:
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Kristofer:
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Derek:
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Federico:
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Gabriele:
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Lacey:
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Dylan:
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Muriel:
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Gabriel:
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Virginia:
http://dress-trends.com/wp-content/uploads/2015/12/What-to-wear-for-New-Years-Eve-3.jpg
Katerina:
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Nathan:
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Andrew:
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Daniel:
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Alice:
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Jeremy:
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Lizbeth:
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Stephan:
http://www.looksposa.it/wp-content/uploads/2013/09/Maestrami-Cerimonia-uomo-12.jpg
Bonus
Nath:
http://www.thecostumeland.com/images/zoom/fn72641-candy-cane-men-tuxedo-christmas-halloween-costumes.jpg
Lilly
Yeeeee
ce l’ho fattaaaaa
e
ora devo solo correggere e pubblicare altri capitoli (almeno 3 senza
contare le os)… dio è la parte che odio di
più perché sono un
po’ una perfettina e quindi mi faccio venire
l’orticaria da sola.
A
parte tutto ammetto le mie colpe: fra il rientro di mia sorella per
le feste e poi tutto il resto mi sono un po’ persa e non ho
dedicato per niente tempo alla scrittura in generale
._.’’
Vi
lascio al capitolo. Il prossimo che continua temporalmente la storia,
perché come avrete capito questo è avanti di
mesi, sarà
prestissimissimo on line, il tempo di correggerlo.
A
presto :*
Macchan
In
ritardo di più di un mese ma siamo riuscite ad arrivare con
il
nostro "Speciale Natalizio".
A
parte i problemi di tempistica (io sto ancora lavorando a dei regali
di Natale, vi lascio immaginare quanto sono organizzata..) spero
davvero che questo piccolo extra possa piacervi.
Lilly
mi è testimone, sono giorni che la stresso per sapere quando
sarebbe
riuscita a pubblicarlo. E settimane durante le quali sono stata
impaziente di conoscere il vostro parere su una certa scena (non
dirò
quale) e quindi ero diventata un tormento in miniatura anche per
questoXD
Comunque,
aspetto le vostre recensioni! A presto <3
|