Sneaking in
Il
cancello di ferro all’ingresso scricchiolò lugubre, decisamente più
rumoroso di
quanto le sarebbe piaciuto.
“Lugubre,” pensò poi, mentre lo
richiudeva con estrema cautela “È lugubre
solo perché sai cosa ti aspetta se ti sentono.”
A
piedi nudi, i sandali con un po’ di tacco stretti in mano, saltellò in
punta di
piedi lungo il vialetto di ingresso, digrignando i denti per le punture
della
ghiaia e il solletico dell’erbetta bagnata.
Se
non avesse avuto borsa, scarpe, e vestiti, avrebbe approfittato dei
suoi poteri speciali – ma non aveva
molta
voglia di svegliarsi abbastanza presto per evitare che i suoi genitori
trovassero i suoi abiti nel giardino d’ingresso.
Rovistò
nella borsetta finché non trovò le chiavi, che infilò lentissimamente
nella
toppa cercando di evitare il benché minimo rumore – sarebbe entrata
dalla
finestra, non era una novità, ma era sicura che sua madre l’avesse
chiusa per
la notte, come al solito.
Si
intrufolò lungo il salone buio, su per le scale, a sinistra per il
corridoio,
stando ben attenta ad evitare le assi del parquet che scricchiolavano e
quella
piega nel tappeto che la faceva sempre scivolare.
Poteva
vedere nella penombra la porta della sua stanza, faro della salvezza, a
pochissimi passi da lei. Ancora pochi istanti e nessuno si sarebbe
accorto
dell’ora a cui stava tornando, nessuno le avrebbe fatto la ramanzina.
Continuò
ad avanzare silenziosa come un gatto, stava quasi per tendere la mano
sulla
maniglia, valutando la maniera migliore di sgusciare in camera senza
fare
scricchiolare i cardini…
“Gotcha.”
Si
immobilizzò, facendo una smorfia e ripetendosi in testa tutte le
parolacce di
cui era a conoscenza.
“Uhm…
ciao, papà.”
Ryo
Shirogane premette l’interruttore della luce, riempendo il corridoio
con il bagliore
dei faretti sul soffitto. “Mi sa che qualcuno è nei pasticci,
signorinella.”
“Non
sono arrivata così tardi…”
“Kimberly
Shirogane!” Ichigo uscì dalla stanza in fretta e furia, arrotolando
malamente
la cintura della vestaglia rosa che indossava “Sono le tre e mezza del
mattino!
Il tuo coprifuoco è l’una!”
“Il
coprifuoco in realtà sarebbe a mezzanotte, ma è piacevole vedere che
fate
sempre le cose senza di me.”
La
ragazza sbuffò, scuotendo i lunghi capelli biondo-rossi: “Eddai, per
una
volta…!”
“One time? Are you kidding me?”
“Ero
ad una festa, papà, non potevo andare via prima, sai che brutta figura
avrei
fatto! E poi ero con Olly, ho perso la cognizione del tempo e – ”
Ryo
aggrottò le sopracciglia: “Olly chi?”
La
figlia lo guardò con un’espressione molto simile alla sua: “Quanti ne
conosci?”
L’americano
prima guardò la figlia, poi la moglie, poi di nuovo la figlia: “E
perché
saresti stata ad una festa con Oliver Ikisatashi?”
Kimberly
arrossì furiosamente, lanciò uno sguardo quasi disperato alla madre,
mordendosi
il labbro proprio come lei: “Uhm…”
“Be’,
sono tutti amici, no?” intervenne frettolosa Ichigo, “Si conoscono da
quando
sono piccoli, meglio che ci sia qualcuno che conosce a tenerla a bada
quando
esce…”
Ryo
si strinse l’attaccatura del naso, chiudendo gli occhi ed espirando:
“Mi state
dicendo che mia figlia esce con il figlio di Kisshu, e io dovrei stare
tranquillo?”
“Papà!”
“This is unbelievable, what have I done to
deserve this…”
“E’
anche figlio di Minto, dai…”
“It must be karma.”
“E’
anche un ragazzo così carino.”
Ryo
guardò Ichigo con sguardo assassino: “Non ti ci mettere anche tu. Lo
sapevi e
non mi hai detto nulla?”
La
rossa si strinse nelle spalle: “Certe cose rimangono tra mamma e
figlia…”
“There’s way too much between mother and
daughter for my own well-being.”
“E
comunque Kimberly è una ragazza con la testa sulle spalle, io e
Masaya-kun
abbiamo iniziato a uscire insieme quando io avevo tre anni in meno di
lei,
quindi…”
“Non
stai migliorando la situazione.”
“Be’,
io andrei a letto, possiamo anche parlarne domani...” Kimberly tentò di
sgusciare tra i genitori, ma Ryo la fermò allungando un braccio.
“Tu
sei in punizione, signorina. Ci puoi contare che ne riparliamo
domattina.”
Lei
accennò ad un sorriso, per poi schioccargli un bacio sulla guancia: “Goodnight daddy.”
L’americano
seguì la figura della ragazza che entrava nella sua camera, poi sospirò
ancora
mentre Ichigo gli circondava la vita con le braccia.
“Poteva
andarci peggio, dai.”
“You two will be the death of me. And I will
be Kisshu’s death.”
Questa
ha vegetato nel PC per mesi, ma mi pareva carina per non condividerla xD
E io che pensavo che la raccolta fosse finita!
Ovviamente non è un
caso che la figlia di Ichigo se la intenda con il figlio di Kisshu....
;) Kimberly la conoscete, Olly chissà se tornerà! ahahah
Buon settimana dolcezze <3
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