CAPITOLO
8
Il
box è troppo piccolo per contenere tutte quelle persone. Tra
poliziotti, proprietario del box in preda a crisi isterica e, a quanto
pare, agenti dell’FBI, quello storage non è mai
stato così affollato.
-
Hey!
-
Ella si affretta verso i suoi colleghi non appena li vede comparire. Fa
un cenno di saluto con la testa a Dan - Come
va? - sembra
nervosa - Allora,
loro sono… ehm… i colleghi dell’agente
Blaine? -
dice facendo un cenno verso Crowley che sembra intento a ispezionare il
punto in cui erano appese le ali. Dan guarda l’interno del
box già pieno di giganti con la scritta FBI sulla fronte. Li
vede confabulare tra di loro osservando la scena. Lucifer passa
dall’uno all’altro sfiorando con eleganza
l’ammasso di ciarpame conservato lì dentro.
Nessuno dei suoi “amici” pare felice quando rivolge
loro la parola. “Bene”
pensa,
“non
sta molto simpatico neppure a loro, nemmeno al fratello”.
-
A quanto pare sì, Ella - poi
prende la giovane per un braccio e la allontana leggermente
dall’entrata del box. -
Senti, hai trovato qualcosa prima che quei pagliacci cominciassero a
ficcare i loro nasi nelle indagini?
Ella
annuisce. -
Un bel po’ di roba a dire il vero - dice
abbassando il tono della voce con aria complice - Un
sacco di polvere, peli, escrementi di ratti ma - e
fa una pausa per assicurarsi che nessuno li veda -
ho trovato anche qualcosa di più interessante: una piuma.
-
Ottimo! Porta subito tutto al laboratorio e avverti Chloe.
Intanto
dentro al box quattro presunti agenti dell’FBI devono
vedersela con un Diavolo alquanto agitato.
-
Allora?
C’è qualcosa? Certo che avete fatto un gran
macello, avete rotto un sacco di oggetti e distrutto tutti i glifi,
razza di idioti!
Dean
lancia a Lucifero uno sguardo gelido. Lavorare con quello stronzo
è già abbastanza fastidioso senza che cerchi di
fargli saltare la copertura ogni volta che apre bocca.
Gli
si avvicina abbastanza da non essere sentito da altri. -
Ascoltami bene, razza di coglione, stiamo cercando di ritrovare le tue
fottute ali prima che causino qualche macello, potresti almeno evitare
di metterci i bastoni tra le ruote?
Lucifer
pare scocciato da cotanta tracotanza, infondo lì dentro lui
è l’unico ad avere veramente il diritto per poter
indagare in quanto collaboratore riconosciuto legalmente! Offeso, esce
dal box borbottando riguardo al poco rispetto dimostrato nei suoi
confronti dopo che li ha addirittura aiutati con la polizia! Con un
sospiro pieno di autocommiserazione, va alla ricerca della Detective
Decker quando sente il suo cellulare squillare. Prendendolo in mano
è sorpreso di vedere che è Linda a chiamarlo.
-
Linda!
Quale desiderio ti ha portato a chiamarmi? - risponde
tutto compiaciuto sorridendo.
“Lucifer,
sono qui con Amenadiel…”
-
Oh Linda, credevo avessi gusti migliori! Non ti bastavo io come amante?
- controbatte
Lucifer un po’ deluso.
“Credo
che dovresti venire qui, ci sono delle cose di cui sarebbe il caso che
parlaste”
Il
Diavolo sospira esausto. Che noia, adesso Amenadiel va a piangere anche
da Linda? Povera Dottoressa. -Tranquilla
Linda, vengo a salvarti da quella piaga di mio fratello! - e
chiudendo la telefonata si avvia verso l’uscita sperando di
trovare lungo il percorso la Detective e avvertirla che faccende
personali richiedono la sua attenzione altrove.
-0-
-
Allora, Amenadiel, puoi spiegare a Lucifer perché sei in
collera?
-
Perchè? - Amenadiel
è livido di rabbia, tanto che non riesce a stare seduto e
deve alzarsi e camminare avanti e indietro nel piccolo studio di Linda.
- Perchè
dopo tutto quello che ho fatto per Luci e quello che abbiamo passato,
LUI ancora non si fida di me? Mi ha mentito!
-
Hey! Assolutamente no! Io non posso mentire, ricordi? Ho solo omesso di
dirti che le ali che stavo bruciando non erano quelle vere, semplice!
-
Oh certo! Non è mentire, assolutamente no! Però
poi, dopo qualche mese avresti anche potuto dirmi la verità!
- l’alto
angelo caduto si ferma a un passo dal Diavolo mollemente seduto sul
divanetto puntandogli contro un dito accusatore. Lucifer pare
infastidito più dal dito che dalla furia fraterna.
-
Toglimi
quel dito da davanti, sembri papà!
-
Okay, basta! - Linda
cerca di riportare l’ordine nel suo studio. -
Lucifer, a volte non basta dire “letteralmente” la
verità. Qui non si tratta di aver mentito o meno ma di non
esserti fidato di tuo fratello. Amenadiel, perché pensi che
Lucifer non si sia fidato di te?
Amenadiel
pare pensarci su. Francamente non ne ha idea.- Veramente,
non lo so! Credevo ormai di essermi dimostrato degno di fiducia, di
essermi redento per aver cercato di farlo uccidere, di essere stato
l’inconsapevole strumento di nostro padre nella nascita di
Chloe…
Il
Diavolo si muove a disagio sul suo posto. - In
realtà...dopo tutto questo tempo mi ero persino scordato
delle ali…- dice
rivolto più a Linda che al fratello iroso.
-
Quindi non ne avevi più parlato ad Amenadiel per…
distrazione? - chiede
per conferma la dottoressa al Diavolo.
-
Beh sai, tra il Lux, i casi, tutto quello che è successo da
Uriel in poi...alle ali non ci ho più pensato.
-
Amenadiel, cosa pensi di questo?
L’angelo
interpellato guarda il fratello a bocca aperta. -Ti
eri scordato delle tue ali? Ma sei serio?
Lucifer
non sa più dove guardare. Ok, era stato un po’
disattento con le sue appendici piumate, ma insomma non potevano certo
pensare che rivelare la loro rinata presenza al fratello fosse tra i
primi pensieri del Diavolo.
-
Senti,
adesso non è questo il vero problema, ok? Il problema
è che degli idioti se le sono fatte rubare da sotto il naso,
e a causa di questo noi stiamo addirittura litigando! Quando ci sono di
mezzo quei quattro è sempre così, sono una
persecuzione! Non gli ho dato più noia da anni, avrebbero
anche potuto fare lo stesso con me, e invece no! Eccoli che spuntano a
Los Angeles a incasinare tutto! - Lucifer
pensa di essere riuscito a sviare le attenzioni su altri problemi in
modo che la sua svista passi in secondo piano. In effetti si sente in
colpa per non aver detto al fratello delle ali, ma davvero, se ne era
dimenticato!
Amenadiel
torna a sedersi sul divano, accanto a Lucifer, con un tonfo e un
sospiro. - In
effetti...ma avresti dovuto aspettartelo: non è che li hai
trattati molto bene.
-
Fermi un secondo… di chi stiamo parlando ora? - nella
mente di Linda si profila per un momento l’idea di qualche
nuova calamità soprannaturale con grossi problemi familiari
e le vengono i brividi: due angeli e un demone sono abbastanza per
qualsiasi psicoterapeuta.
-
O
beh - risponde
evasivo Lucifer,
- solo di vecchi residui del mio passato tornati prepotentemente a
ricordarmi ciò che ero. Una seccatura insomma. Ah, e anche
il mio caro fratellino, l’unico che mi abbia dato fiducia
prima di venire qui.
Linda
sgrana gli occhi verso quello che ha accettato essere il Diavolo. -
Un altro? Un altro angelo?
-
Si certo, con la sua scimmietta personale e il mio giocattolino
preferito. Ah, c’è anche il mio vecchio cagnolino.
Linda
è abbastanza sicura di non voler sapere
nient’altro al riguardo. -
Va bene, in ogni caso la mancanza di fiducia che Amenadiel avverte,
credi che sia colpa loro? Non pensi che ci sia tra voi due qualcosa che
dovrebbe funzionare in modo diverso?
Lucifer
la guarda stranito. -
No no, è decisamente colpa di quei quattro piantagrane!
Andava tutto perfettamente tra di noi fino al loro arrivo, a parte il
fatto che Amenadiel è noioso e non sa divertirsi.
-
Ma non mi hai detto delle ali.
Lucifer
lancia uno sguardo spazientito al fratello lagnoso. -
Me ne ero dimenticato! Semplice svista! Se me ne fossi ricordato te ne
avrei parlato, davvero!
-
Amenadiel, puoi credere che Lucifer sia sincero ora?
L’angelo
caduto guarda prima Linda e poi il fratello. Per quanto gli costi
ammetterlo, è davvero così. Abbassando lo sguardo
usa solo un filo di voce. - Si,
se lo dice deve essere per forza così, è la
verità.
-
Bene!
Questo è un progresso importante. Adesso, - Linda
sa che si pentirà di quello che sta per dire ma
d’altra parte è il suo lavoro, più o
meno - parlatemi
di questo nuovo fratello.
-Oh
il caro Cassy!- dice
Lucifer battendo le mani deliziato e con un gran sorriso sul volto. - Un
vero esempio di fedeltà angelica, così puro,
così buono, sempre pronto a obbedire ad ogni ordine di
papà! Eppure, eppure c’è un
po’ di me in lui - continua
orgoglioso, - al
punto di aver deciso di lasciare il Paradiso e di abitare con degli
umani, ci puoi credere? Oh non pensare, lui non ha rinnegato il babbo
come Amenadiel, assolutamente no! Anzi, nonostante tutto quello che
papà lo ha costretto a fare, dopo tutti i guai che, da bravo
fratellino minore, ci ha causato (dico “ci” ma
intendo agli altri angeli eh), dopo che è andato contro gli
ordini dei suoi fratelli maggiori, lui è sempre e ancora
pieno di fede e fedeltà! E, naturalmente, papà
stravede per lui, al punto da permettergli ogni cosa!
Amenadiel
alza al cielo gli occhi con disappunto.
-
Che cosa c’è Amenadiel? Non mi sembri convinto.
-
Castiel è una piaga! Ha tradito tutti noi, disobbedito,
discusso, ha preferito degli umani ai suoi fratelli, e nonostante
questo, e tanto altro, papà è sempre dalla sua
parte. Io ho osato mettere in dubbio la validità delle Sue
azioni...e sono senza grazia!
-
Quindi sei in collera anche con Castiel? - vuole
sapere la Dottoressa.
Lucifer
rivolge uno sguardo incuriosito al fratello il quale distoglie il suo
senza rispondere. - Ma
guarda...davvero? E per quale dei tanti motivi ce l’hai con
lui? Forse perché Castiel mi ha aiutato a lasciare
l’Inferno? - chiede
con vera curiosità Lucifer.
-
L’Inferno, certo… - Linda
non riesce a fare a meno di mormorare e cercare una via di fuga visiva
puntando gli occhi sulla finestra illuminata dello studio.
-
Castiel
non si merita tutti i favori ricevuti dal babbo - sussurra
Amenadiel tenendo lo sguardo basso, - è
solo un serafino, un soldato! Non dovrebbe avere tutte queste
libertà e non capisco perché papà si
sia rivolto a lui in tante occasioni…
Il
problema per Linda è che in una situazione simile direbbe
qualcosa riguardo al rapporto genitore-figlio, ma quando il genitore
è Dio sembra tutto più complicato. -
Va bene, credo che sia necessario continuare questa discussione insieme
a questo… come si chiama? Castiel.
-
Ma
che splendida idea Linda! - Lucifer
si accende in un gran sorriso. - Così
Amenadiel potrà chiarirsi con Cassy. Inoltre, potrai curare
l’insano attaccamento che il nostro fratellino ha con i suoi
due cagnolini. Insomma...uno è mio, ma non si accontenta
della sua fidanzatina, vuole anche la mia!
Linda
strizza gli occhi scuotendo la testa per non pensare
all’assurdità della situazione. -
Molto bene - dice
alzandosi - ora
però dovete andarvene, ho altri pazienti.-
dice aprendo la porta in un gesto di commiato.
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