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Autore: Astral Della Rovere    06/05/2017    1 recensioni
"Sam non ha dimenticato ciò che Lucifero gli ha detto nella gabbia: “Cosa farai una volta che ci avrai aiutato con Amara?”, “Magari mi trasferisco a Los Angeles, risolvo crimini…”. Non può davvero fare questo, non Lucifero!"
E se davvero Lucifero avesse deciso di abbandonare la sua vecchia vita dopo lo scontro con Amara? E se Lucifer Morningstar, affascinante proprietario del Lux e capace consulente civile dell'LAPD fosse lo stesso Lucifero che conoscono i Winchester?
Prima parte della Serie "Evolution".
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'EVOLUTION'
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CAPITOLO 8




Il box è troppo piccolo per contenere tutte quelle persone. Tra poliziotti, proprietario del box in preda a crisi isterica e, a quanto pare, agenti dell’FBI, quello storage non è mai stato così affollato.


- Hey! - Ella si affretta verso i suoi colleghi non appena li vede comparire. Fa un cenno di saluto con la testa a Dan - Come va? - sembra nervosa - Allora, loro sono… ehm… i colleghi dell’agente Blaine? - dice facendo un cenno verso Crowley che sembra intento a ispezionare il punto in cui erano appese le ali. Dan guarda l’interno del box già pieno di giganti con la scritta FBI sulla fronte. Li vede confabulare tra di loro osservando la scena. Lucifer passa dall’uno all’altro sfiorando con eleganza l’ammasso di ciarpame conservato lì dentro. Nessuno dei suoi “amici” pare felice quando rivolge loro la parola. “Bene” pensa,non sta molto simpatico neppure a loro, nemmeno al fratello”.


- A quanto pare sì, Ella - poi prende la giovane per un braccio e la allontana leggermente dall’entrata del box. - Senti, hai trovato qualcosa prima che quei pagliacci cominciassero a ficcare i loro nasi nelle indagini?


Ella annuisce. - Un bel po’ di roba a dire il vero - dice abbassando il tono della voce con aria complice - Un sacco di polvere, peli, escrementi di ratti ma - e fa una pausa per assicurarsi che nessuno li veda - ho trovato anche qualcosa di più interessante: una piuma.


- Ottimo! Porta subito tutto al laboratorio e avverti Chloe.


Intanto dentro al box quattro presunti agenti dell’FBI devono vedersela con un Diavolo alquanto agitato.


- Allora? C’è qualcosa? Certo che avete fatto un gran macello, avete rotto un sacco di oggetti e distrutto tutti i glifi, razza di idioti!


Dean lancia a Lucifero uno sguardo gelido. Lavorare con quello stronzo è già abbastanza fastidioso senza che cerchi di fargli saltare la copertura ogni volta che apre bocca.

Gli si avvicina abbastanza da non essere sentito da altri. - Ascoltami bene, razza di coglione, stiamo cercando di ritrovare le tue fottute ali prima che causino qualche macello, potresti almeno evitare di metterci i bastoni tra le ruote?


Lucifer pare scocciato da cotanta tracotanza, infondo lì dentro lui è l’unico ad avere veramente il diritto per poter indagare in quanto collaboratore riconosciuto legalmente! Offeso, esce dal box borbottando riguardo al poco rispetto dimostrato nei suoi confronti dopo che li ha addirittura aiutati con la polizia! Con un sospiro pieno di autocommiserazione, va alla ricerca della Detective Decker quando sente il suo cellulare squillare. Prendendolo in mano è sorpreso di vedere che è Linda a chiamarlo.


- Linda! Quale desiderio ti ha portato a chiamarmi? - risponde tutto compiaciuto sorridendo.


“Lucifer, sono qui con Amenadiel…”


- Oh Linda, credevo avessi gusti migliori! Non ti bastavo io come amante? - controbatte Lucifer un po’ deluso.


“Credo che dovresti venire qui, ci sono delle cose di cui sarebbe il caso che parlaste”


Il Diavolo sospira esausto. Che noia, adesso Amenadiel va a piangere anche da Linda? Povera Dottoressa. -Tranquilla Linda, vengo a salvarti da quella piaga di mio fratello! - e chiudendo la telefonata si avvia verso l’uscita sperando di trovare lungo il percorso la Detective e avvertirla che faccende personali richiedono la sua attenzione altrove.


-0-


- Allora, Amenadiel, puoi spiegare a Lucifer perché sei in collera?


- Perchè? - Amenadiel è livido di rabbia, tanto che non riesce a stare seduto e deve alzarsi e camminare avanti e indietro nel piccolo studio di Linda. - Perchè dopo tutto quello che ho fatto per Luci e quello che abbiamo passato, LUI ancora non si fida di me? Mi ha mentito!


- Hey! Assolutamente no! Io non posso mentire, ricordi? Ho solo omesso di dirti che le ali che stavo bruciando non erano quelle vere, semplice!


- Oh certo! Non è mentire, assolutamente no! Però poi, dopo qualche mese avresti anche potuto dirmi la verità! - l’alto angelo caduto si ferma a un passo dal Diavolo mollemente seduto sul divanetto puntandogli contro un dito accusatore. Lucifer pare infastidito più dal dito che dalla furia fraterna.


- Toglimi quel dito da davanti, sembri papà!


- Okay, basta! - Linda cerca di riportare l’ordine nel suo studio. - Lucifer, a volte non basta dire “letteralmente” la verità. Qui non si tratta di aver mentito o meno ma di non esserti fidato di tuo fratello. Amenadiel, perché pensi che Lucifer non si sia fidato di te?


Amenadiel pare pensarci su. Francamente non ne ha idea.- Veramente, non lo so! Credevo ormai di essermi dimostrato degno di fiducia, di essermi redento per aver cercato di farlo uccidere, di essere stato l’inconsapevole strumento di nostro padre nella nascita di Chloe…


Il Diavolo si muove a disagio sul suo posto. - In realtà...dopo tutto questo tempo mi ero persino scordato delle ali…- dice rivolto più a Linda che al fratello iroso.


- Quindi non ne avevi più parlato ad Amenadiel per… distrazione? - chiede per conferma la dottoressa al Diavolo.


- Beh sai, tra il Lux, i casi, tutto quello che è successo da Uriel in poi...alle ali non ci ho più pensato.


- Amenadiel, cosa pensi di questo?


L’angelo interpellato guarda il fratello a bocca aperta. -Ti eri scordato delle tue ali? Ma sei serio?


Lucifer non sa più dove guardare. Ok, era stato un po’ disattento con le sue appendici piumate, ma insomma non potevano certo pensare che rivelare la loro rinata presenza al fratello fosse tra i primi pensieri del Diavolo.


- Senti, adesso non è questo il vero problema, ok? Il problema è che degli idioti se le sono fatte rubare da sotto il naso, e a causa di questo noi stiamo addirittura litigando! Quando ci sono di mezzo quei quattro è sempre così, sono una persecuzione! Non gli ho dato più noia da anni, avrebbero anche potuto fare lo stesso con me, e invece no! Eccoli che spuntano a Los Angeles a incasinare tutto! - Lucifer pensa di essere riuscito a sviare le attenzioni su altri problemi in modo che la sua svista passi in secondo piano. In effetti si sente in colpa per non aver detto al fratello delle ali, ma davvero, se ne era dimenticato!


Amenadiel torna a sedersi sul divano, accanto a Lucifer, con un tonfo e un sospiro. - In effetti...ma avresti dovuto aspettartelo: non è che li hai trattati molto bene.


- Fermi un secondo… di chi stiamo parlando ora? - nella mente di Linda si profila per un momento l’idea di qualche nuova calamità soprannaturale con grossi problemi familiari e le vengono i brividi: due angeli e un demone sono abbastanza per qualsiasi psicoterapeuta.


- O beh - risponde evasivo Lucifer, - solo di vecchi residui del mio passato tornati prepotentemente a ricordarmi ciò che ero. Una seccatura insomma. Ah, e anche il mio caro fratellino, l’unico che mi abbia dato fiducia prima di venire qui.


Linda sgrana gli occhi verso quello che ha accettato essere il Diavolo. - Un altro? Un altro angelo?


- Si certo, con la sua scimmietta personale e il mio giocattolino preferito. Ah, c’è anche il mio vecchio cagnolino.


Linda è abbastanza sicura di non voler sapere nient’altro al riguardo. - Va bene, in ogni caso la mancanza di fiducia che Amenadiel avverte, credi che sia colpa loro? Non pensi che ci sia tra voi due qualcosa che dovrebbe funzionare in modo diverso?


Lucifer la guarda stranito. - No no, è decisamente colpa di quei quattro piantagrane! Andava tutto perfettamente tra di noi fino al loro arrivo, a parte il fatto che Amenadiel è noioso e non sa divertirsi.


- Ma non mi hai detto delle ali.


Lucifer lancia uno sguardo spazientito al fratello lagnoso. - Me ne ero dimenticato! Semplice svista! Se me ne fossi ricordato te ne avrei parlato, davvero!


- Amenadiel, puoi credere che Lucifer sia sincero ora?


L’angelo caduto guarda prima Linda e poi il fratello. Per quanto gli costi ammetterlo, è davvero così. Abbassando lo sguardo usa solo un filo di voce. - Si, se lo dice deve essere per forza così, è la verità.


- Bene! Questo è un progresso importante. Adesso, - Linda sa che si pentirà di quello che sta per dire ma d’altra parte è il suo lavoro, più o meno - parlatemi di questo nuovo fratello.


-Oh il caro Cassy!- dice Lucifer battendo le mani deliziato e con un gran sorriso sul volto. - Un vero esempio di fedeltà angelica, così puro, così buono, sempre pronto a obbedire ad ogni ordine di papà! Eppure, eppure c’è un po’ di me in lui - continua orgoglioso, - al punto di aver deciso di lasciare il Paradiso e di abitare con degli umani, ci puoi credere? Oh non pensare, lui non ha rinnegato il babbo come Amenadiel, assolutamente no! Anzi, nonostante tutto quello che papà lo ha costretto a fare, dopo tutti i guai che, da bravo fratellino minore, ci ha causato (dico “ci” ma intendo agli altri angeli eh), dopo che è andato contro gli ordini dei suoi fratelli maggiori, lui è sempre e ancora pieno di fede e fedeltà! E, naturalmente, papà stravede per lui, al punto da permettergli ogni cosa!


Amenadiel alza al cielo gli occhi con disappunto.


- Che cosa c’è Amenadiel? Non mi sembri convinto.


- Castiel è una piaga! Ha tradito tutti noi, disobbedito, discusso, ha preferito degli umani ai suoi fratelli, e nonostante questo, e tanto altro, papà è sempre dalla sua parte. Io ho osato mettere in dubbio la validità delle Sue azioni...e sono senza grazia!


- Quindi sei in collera anche con Castiel? - vuole sapere la Dottoressa.


Lucifer rivolge uno sguardo incuriosito al fratello il quale distoglie il suo senza rispondere. - Ma guarda...davvero? E per quale dei tanti motivi ce l’hai con lui? Forse perché Castiel mi ha aiutato a lasciare l’Inferno? - chiede con vera curiosità Lucifer.


- L’Inferno, certo… - Linda non riesce a fare a meno di mormorare e cercare una via di fuga visiva puntando gli occhi sulla finestra illuminata dello studio.


- Castiel non si merita tutti i favori ricevuti dal babbo - sussurra Amenadiel tenendo lo sguardo basso, - è solo un serafino, un soldato! Non dovrebbe avere tutte queste libertà e non capisco perché papà si sia rivolto a lui in tante occasioni…


Il problema per Linda è che in una situazione simile direbbe qualcosa riguardo al rapporto genitore-figlio, ma quando il genitore è Dio sembra tutto più complicato. - Va bene, credo che sia necessario continuare questa discussione insieme a questo… come si chiama? Castiel.  


- Ma che splendida idea Linda! - Lucifer si accende in un gran sorriso. - Così Amenadiel potrà chiarirsi con Cassy. Inoltre, potrai curare l’insano attaccamento che il nostro fratellino ha con i suoi due cagnolini. Insomma...uno è mio, ma non si accontenta della sua fidanzatina, vuole anche la mia!


Linda strizza gli occhi scuotendo la testa per non pensare all’assurdità della situazione. - Molto bene - dice alzandosi - ora però dovete andarvene, ho altri pazienti.- dice aprendo la porta in un gesto di commiato.



   
 
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