Nuovo
caso al centro
commerciale
<<
Eddai che ci divertiamo >>
Shiho
roteò gli occhi al cielo.
<<
Non mi interessa >>
<<
Ma dai non puoi sempre stare col naso dentro i libri! >>
<<
Ti ho detto di no... >>
Msumi
Sera era in ginocchio sul divano accanto a Shiho che invece era
seduta composta con in mano un libro di istologia.
<<
Sei la solita. Sei quasi peggio di... >>
Shihò
la fulminò con lo sguardo.
<<
Ok. Afferrato scusa... però dai accompagnami >>
In
quel momento Agasa scese le scale avviandosi verso il frigorifero.
<<
Sera-kun ha ragione Shiho cara. Esci un po' a divertiti >>
La
ragazza sospirò.
Il
giorno in cui decise di prendere l'antidoto era terrorizzata all'idea
di rimanere sola. Invece al contrario si era ritrovata più e più
volte a desiderare un po' di privacy.
<<
Poi
Kinoshita-san
mi ha detto che ha dato l'esclusiva per il nuovo negozio >>
continuò il dottore.
<<
Ok allora vengo... >>
Masumi
alzò i pugni al cielo.
<<
Evvai! >>
<<
Agasa posa immediatamente quella fetta di torta >>
L'uomo
abbassò il capo con aria delusa.
Beccato.
*
<<
Shin dai muoviti! >>
<<
Arrivo arrivo... >>
Sonoko
e Ran si trovavano nel nuovo centro commerciale di Beika city insieme
a Shinichi.
Da
quando era tornato tale le due ragazze si divertivano a trascinarlo
nei posti più disparati.
Erano
in uno dei corridoi principali quando Sonoko spalancò gli occhi
indicando un ragazzo.
<<
Ehi Ran guarda chi c'è >>
Il
ragazzo in questione passeggiava guardando distrattamente le vetrine
con le mani in tasca.
<<
Amuro-san... Hei Amuro-san... >>
Sentendo
il suo nome Tooru si girò ed alzò la mano a mo di saluto.
<<
Ehi salve ragazzi >>
Shinichi
si sentì sollevato. In presenza del barista forse le due
ragazze si sarebbero date una calmata.
<<
Ciao >>
<<
Che sorpresa. Che ci fai qua? >> chiese Sonoko andandogli
incontro.
<<
Ho sentito che qui hanno aperto anche un negozio di musica e volevo
dare un'occhiata >>
Ran
congiunse le mani all'altezza del petto e si girò di scatto verso
Shinichi.
<<
Ah già. Tooru è anche un bravissimo chitarrista >>
<<
Già potreste fare un duetto. Lui suona e tu canti Kudo >>
disse Sonoko ridacchiando.
"No...
col cavolo che si danno una calmata". Pensò piccato il
detective.
<<
AAAH >>
Improvvisamente
da uno dei negozi si udì l'urlo di una ragazza terrorizzata.
<<
Ma che succede? >> Si chiese Sonoko guardandosi intorno.
<<
Da dove vengono queste grida? >> disse Ran avvicinandosi a
Shinichi.
Amuro
e il detective liceale corsero all'istante seguendo quelle voci.
Provenivano
da un piccolo studio fotografico posizionato in uno dei corridoi
secondari, non molto in vista.
Quando
i due detective arrivarono videro un uomo che giaceva a terra dietro
la cassa ed una ragazza con le mani sul viso.
<<
Che è successo? >>
A
rispondere fu proprio la ragazza.
<<
Il signor Shirane è... è... >>
Vedendola
sotto shock l'agente psb in incognito pensò bene di farla sedere per
farle prendere lucidità mentre Shinichi iniziava ad analizzare la
stanza.
<<
Signorina lei chi è? >> domandò non appena vide la ragazza
iniziare a respirare normalmente.
<<
Mi chiamo Mikae, sono una delle truccatrici. Ero sul retro quando ho
sentito un rumore e quando sono arrivata ho trovato il signor Shirane
a terra... >>
Sonoko
portò le mani sui fianchi.
<<
Forse è scivolato >>
<<
No. La scala è troppo bassa per un danno simile >>
I
quattro si girarono e Shinichi non poté fare a meno di sgranare gli
occhi.
Masumi
e Shiho erano appena uscite dalla stanza accanto alla cassa.
<<
E voi che ci fate qui? >> domandò il Kudo.
<<
Io volevo passare un pomeriggio a guardare la nuova collezione di
borse Fusae. Però Masumi è rimasta incuriosita dalle nuove tecniche
fotografiche... >> La ragazza si chinò analizzando meglio la
testa dell'uomo << E invece ci sei tu e c'è un caso da
risolvere... guarda un po'... >> disse sfoderando il suo
magnifico sarcasmo.
Quello
scambio di sguardi non sfuggì né a Ran né a Sonoko che non stette
di certo zitta.
<<
Che intendi dire? >>
<<
Abbiamo collaborato a qualche caso quando eravamo in America,
perlopiù omicidi. Ne calamita per cadaveri? >>
Shinichi
fece un sorrisetto. Sempre la solita creatura amorevole.
<<
Comunque dato che ci sono tre detective spero che il caso si risolva
prima della chiusura dei negozi >> Disse guardando Masumi,
Shinichi ed infine Rei.
Quest'ultimo
non poté fare a meno di inclinare la testa.
Terribile
quella ragazza.
Fu
proprio lui a parlare.
<<
Direi di metterci a lavoro. Avete già chiamato la polizia? >>
<<
Si, stanno arrivando >>
*
<<
La vittima è Shirane Masuko. 39 anni. È il proprietario del negozio
>> disse Takagi sfogliando il suo taccuino << A rinvenire
il corpo è stata Mikae Shibuki 32 anni >>
Oltre
alla ragazza dal retro dello studio uscì una ragazza molto molto
magra dai lunghi capelli neri. Mentre dalla stanza accanto alla cassa
uscì un ragazzo dai capelli ricci e rossi.
Raiko
Sagashi 27 anni. Acconciatrice e truccatrice
Rotaru
Baba, 25 anni. Fotografo.
L'ispettore
Megure si avvicinò ai due.
<<
Voi dov'eravate? Perché non siete usciti quando la vostra collega si
è messa ad urlare? >>
<<
Mi dispiace ma ero sul retro a cercare una palette di trucchi e visto
che la camera è vicino ai macchinari e alle casse dello stereo non
ho sentito nulla. Questa è la palette, come potere vedere è ancora
nuova >> disse neutra Raiko mostrando la scatola coi trucchi.
<<
E lei? >> chiese a Rotaru.
Il
ragazzo portò una mano dietro la nuca.
<<
Io ero dentro la camera oscura e anche da lì non si sente nulla >>
<<
Può provarlo? >>
<<
Le due clienti possono testimoniare >> disse indicando Shiho e
Masumi.
L'ispettore
fece un sorriso sorpreso.
<<
Miyano-san. Salve >>
A
sentire quella reazione il gruppo di liceali si corrucciò.
<<
La conosce ispettore? >> domandò Shinichi.
<<
Certo. Fa parte dell'equipe della scientifica. Lavora con noi da poco
ma devo dire che è già nota nell'ambiente >>
La
ragazza fece un sorriso di circostanza. Avrebbe preferito che non si
sapesse.
<<
Quella ragazza già lavora con la polizia? Ma quanti anni ha? >>
chiese Sonoko mormorando all'orecchio di Ran.
<<
Ho diciotto anni. Te l'avevo già detto... >>
Sonoko
fece una smorfia capendo che era stata beccata.
<<
...E non lavoro con la polizia, sono solo una tirocinante >>
Rei
accennò un sorrisino.
Che
bugiarda.
Sapeva
bene che la ragazza faceva parte dell'equipe del laboratorio di
scienze giudiziarie e medicina legale di Tokyo, che a sua volta
collaborava con la scientifica del distretto di Beika.
Quando era
entrata in veste di tirocinante nessuno si aspettava da lei nulla
di più che stampare qualche documento e sbirciare il lavoro dei
professionisti, ma dopo qualche caso si era fatta immediatamente
notare grazie alla brillantezza delle sue deduzioni ed alla rapidità
con cui riusciva a diagnosticare le varie cause di decesso o trauma
delle vittime.
La
responsabile dell'equipe l'aveva assunta subito come assistente
approfittando del fatto che la ragazza avesse già una laurea in
biochimica.
Definirla
“tirocinante” era praticamente un insulto.
Nel
frattempo le indagini procedevano.
<<
Quindi lei lavora qui da quattro anni >> chiese Takagi a Raiko.
<<
Hai >>
<<
E non aveva alcun problema col proprietario? >>
<<
Se c'era qualcuno che aveva problemi quella non era certo io. Rotaru
è obbligato a fare turni assurdi ed è anche sottopagato... >>
<<
Ehi che vorresti insinuare? Io amo il mio lavoro, la fotografia è
tutta la mia vita! >>
Shiho
assottigliò lo sguardo.
Aveva
come la sensazione che Rei la stesse fissando.
Come
ufficiale del PSB era dannatamente pignolo e pretendeva che tutte le
analisi dei casi di cui si occupava gli venissero recapitati
personalmente, quindi lo aveva incontrato più volte tra i corridoi
del laboratorio.
Le
ricercatrici e le giovani agenti, persino il suo capo, stravedevano
per lui ammaliate del suo aspetto e dal suo portamento.
Lei
era rimasta incuriosita dal suo comportamento invece.
Era
bravo come agente, dannatamente bravo. Ma non ostentava minimamente
il suo ruolo ed era molto cortese con i membri dell'equipe, a
differenza degli altri agenti che tendevano a trattare i ricercatori
alla stregua di strumenti.
Quello
che però non riusciva a capire era perché, ogni volta che i due si
trovavano nella stessa stanza, lei si sentisse i suoi occhi puntati
addosso.
Non
era ancora riuscita a beccarlo in flagrante ma sentiva che era così.
<<
Miyano-san che ne pensa? >>
La
ragazza si voltò verso l'ispettore rispondendo prontamente
nonostante la distrazione.
<<
Penso che l'uomo sia stato tramortito altrove e poi sia stato
trascinato qui. Non ci sono tracce di sangue nonostante il colpo in
testa fosse molto forte, inoltre la posizione della scala e la
posizione del corpo non corrispondono >>
I
tre detective non poterono che concordare con lei.
<<
… comunque io sono qua in vesti civili. Chieda a loro di svolgere
le indagini, non vede che muoiono dalla voglia di investigare?
>> disse indicando Shinichi, Masumi e Tooru.
Masumi
scosse la testa.
<<
Shiho-chan, sei sempre adorabile >>
Lei
fece spallucce.
Shinichi
si avvicinò a Mikae iniziando a fargli una serie di domande.
Da
quando era tornato normale quel poco di modestia che Conan gli aveva
trasmesso era andata a farsi friggere e capitava spesso che facesse
saltare i nervi agli indagati.
<<
Come ti permetti? >>
La
ragazza era l'ex fidanzata del proprietario, ma dopo la rottura del
loro rapporto aveva mantenuto un atteggiamento perfettamente
professionale e non apprezzava per nulla che si facessero
insinuazioni al riguardo.
In
uno scatto d'ira aveva urtato una delle lampade fotografiche
facendola cadere e provocando un gran frastuono.
A
quel rumore Sonoko si spaventò ed urtò la macchinetta del caffè
che cadde rovesciando gran parte del contenuto sul pantaloni di Rei.
<<
Ahi. Cavolo brucia >> disse il ragazzo facendo uno scatto
all'indietro.
<<
Sei proprio una ragazza delicata... >> mormorò
Shiho.
Rei
assottigliò lo sguardo.
Già
lo infastidiva che Goro si ostinasse a dargli dell'effeminato, se in
più si ci metteva lei...
<<
Pezzo di ghiaccio... >> gli rispose a bassa voce.
Avrebbe
voluto risponderle a tono, ma in quel momento non gli venne in mente
una frase più intelligente.
*
Le
indagini si conclusero pochi minuti dopo.
Raiko
aveva rotto apposta la palette in modo da andare sul retro, aveva
colpito il proprietario con una base per macchina fotografica e
l'aveva trascinato utilizzando il carrellino per gli strumenti come
aiuto, poi aveva rimesso tutto a posto senza farsi scoprire.
<<
Voleva licenziarmi perché non avevo accettato di uscire con lui...
ogni giorno cercava un pretesto e io non lo sopportavo più >>
Si
mise a piangere in modo incontrollabile inginocchiandosi per terra.
*
<<
Masaka... ormai il negozio di borse sta per chiudere... >>
Shiho si voltò verso Shinichi << ...almeno tu non potevi
essere un tantino più veloce Sherlok? >>
Il
ragazzo roteò gli occhi al cielo.
<<
Le deduzioni richiedono tempo Shiho... >>
Masumi
poggiò le mani sulle spalle della scienziata.
<<
Dai non ti arrabbiare... ci veniamo domani >>
<<
Domani ho lezione tutto il giorno mia cara. Non sono spensierata come
te >>
<<
Quanto sei allegra... mi ricordi una certa person... >>
Lo
sguardo omicida della Miyano la indusse a tacere.
<<
Comunque sono stanca, grazie per questa meravigliosa giornata minna
>>
Le
due stavano per andarsene quando vennero bloccate dal fotografo.
<<
Signorina >>
<<
Si? >>
Rotaru
allungò le mani porgendole una serie di foto scattate qualche ora
prima.
<<
Queste sono vostre >>
Il
gruppo si avvicinò a guardarle: erano tutte molto belle ma una in
particolare spiccava su tutte.
<<
Sei bellissima qui Shi-chan >> disse Masumi guardando meglio lo
sfondo << Ma sembra sia stata scattata nella stanza con la
cassa e non nell'altra stanza >>
<<
Esatto, l'ho scattata mentre si svolgevano le indagini. Domando
scusa, non ho chiesto il permesso ma ho trovato la sua espressione
davvero meravigliosa. Chiunque sia l'artefice di quel meraviglioso
sorriso dev'essere una persona veramente fortunata >>
Shiho
abbassò lo sguardo a disagio.
<<
A... arigatò >>
Rei
continuò a fissare quella fotografia.
Dall'angolazione
sembrava che stesse guardando proprio verso la macchina del caffè.
No.
Non era possibile.
***
Angolo
dell'autrice.
Ho
voluto scrivere un capitolo seguendo lo schema classico degli
episodi... che fatica!
Spero
di aver fatto un lavoro decente (se così non fosse non
preoccupatevi, non si ripeterà!)
Inoltre
vorrei fare una precisazione ma dato che potrebbe essere interpretato
come spoiler dovrete evidenziare col mouse il seguente testo
se volete leggerlo:
Nel
2014 Gosho
Aoyama in
un'intervista ha
rivelato che due madri si sarebbe scoperto essere sorelle. La tesi
più accreditata è che siano Mary Sera ed Elena Miyano.
Ora, questa è
solo un'ipotesi ma io per questa ff do la notizia per vera.
Questo
è il motivo per cui Masumi è così affezionata a Shiho e viceversa.
Cercherò
di mantenere quest'informazione velata a meno che noi siate proprio
voi lettori a farmi la richiesta di sviluppare questo aspetto della
ff.
Spero
che il capitolo vi sia piaciuto. Grazie a tutti.
A
presto.
Violetta_
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