La
cerimonia d'inconorazione di Katherine era finita, Voldemort inoltre
aveva marchiato tutta la nuova generazione di mangiamorte, Daphne
inclusa, le urla della bionda sembravano ancora risuonare tra le mura
del palazzo.
Adesso tutti gli ospiti si stavano godendo il rinfresco, o almeno
facevano finta di farlo per compiacere il signore oscuro, non vi era
certamente aria di festa.
-è stato assurdo, è stato tutto assurdo- disse
Katherine bevendo il suo terzo bicchiere di champagne, lei ed Alex
erano seduti in uno dei divanetti di pelle della stanza, tutti gli
occhi erano puntati su di loro.
-Non potevo farti marchiare, Voldemort tramite il marchio controlla i
suoi servitori, tu sei uno spirito libero, il marchio ti avrebbe tolto
tutta la tua vitalità, tutto ciò che ti rende la
mia Katherine- disse serio Alexander, sistemando una ciocca di capelli
che era uscita dalla crocchia di Kath, un gesto così
semplice eppure così intimo, che non sfuggì allo
sguardo di Narcissa.
-La tua Katherine? Adesso non esageriamo, non sono un cane, non ho
bisogno di qualcuno che mi faccia da guardiano, posso cavarmela
benissimo da sola- disse Katherine alzando gli occhi al cielo.
-Lo so che può cavartela benissimo da sola, ma te la cavi
meglio con il mio aiuto- disse Alexander dando un bacio a Katherine che
attirò l'attenzione di tutti.
Il bacio fu interrotto dalle sorelle Greengrass che subito accorsero
per attaccare Alex ed insultare Katherine, che ghignava trionfante.
-Come hai potuto Alex! Dopo un mese! Ti è bastato un mese
per dimenticarmi!- disse Astoria piangendo.
-Con una bambolina russa- disse disgustata Daphne guardando Katherine.
-Non è che ci fosse molto da dimenticare e cara ragazza
svedese io non sono russa, sono inglese e per tua informazione
Durmstrang si trova in Bulgaria non in Russia, biondi così
poco intelligenti- disse Katherine sussurrando l'ultima parte
all'orecchio di Alexander che si mise a ridere.
-Io non sto con Kath, ma so che in questo momento è tutto
ciò che voglio, ciò di cui ho bisogno, qualcuno
che non mi soffochi di attenzioni ma che sia una presenza costante
nella mia vita- disse Alexander con voce chiara e sicura.
-Perchè lei?- chiese ferita Astoria.
-Perchè se gli dico "Salta" lei molto probabilmente si mette
seduta- disse Alexander ridendo.
-Cru..- iniziò a mormorare Daphne.
-Credo sia arrivato veramente il momento di andare!- disse Alex con
voce tagliente mettendosi tra Katherine e Daphne mentre le ragazze si
sfidavano con lo sguardo.
-Alex! Posso venire con voi?- chiese Draco avvicinandosi al gemello.
-No- disse Alexander dopo aver scambiato un veloce sguardo con Kath.
-Solo per il weekend, voglio solo due giorni con te, non ti chiedo
tanto- disse Draco supplicandolo con lo sguardo.
-Ok, ma stai sul divano e non sporchi per casa!- disse Katherine con le
mani sui fianchi.
-Lo sa vero che non sono un cane?- chiese Draco scettico ad Alexander.
-Ne dubito- disse ridendo Alexander.
-Se sei come tuo fratello sei proprio un cane- disse Katherine
facendogli la linguaccia per poi smaterializzarsi per prima, seguita
dai due fratelli, che sparirono all'unisono, lasciando le sorella
Greengrass umiliate e rosse in volto mentre tutti i presenti le
fissavano.
-Questo è il divano, per il tuo bene ti consiglio di non
venire in camera stanotte- disse Katherine facendo l'occhiolino a Draco.
-Grazie- disse sarcastico Draco.
-Non siamo abituati ad avere ospiti, comunque sei libero di
saccheggiare il frigo anche se è praticamente vuoto, domani
dobbiamo andare a fare la spesa, noi andiamo a letto adesso- disse
Alexander aiutando il fratello a sistemarsi.
-Non è quello a cui sono abituato ma sono sicuro che
andrà bene, mi fa piacere essere qui, finalmente
avrò uno notte di sonno completa- disse Draco sincero.
-Mi dispiace se la nostra lontananza ti ha creato problemi- disse
Alexander sentendosi in colpa.
-Niente di nuovo, ho passato notti insonni per sedici anni, qualcuna in
più non sarà un problema- disse Draco scrollando
le spalle.
-è bello averti qui per il weekend- disse sincero Alexander
per poi andare in camera dove Katherine lo aspettava.
-Vieni qui- disse Alex osservando Katherine che era seduta sul letto e
si fissava le mani.
-è stato difficile..era la prima volta che vedevo Voldemort-
disse Katherine con voce tremante avvicinandosi ad Alex.
-Non è un volto che si dimentica facilmente- disse Alex
abbracciandola.
-Come fai? Come fai a sopportare tutti gl'incubi in cui lui
è presente? Io sarei impazzita- disse Katherine tremando tra
le braccia di Alexander, lasciandosi finalmente andare.
-Mi aiuta svegliarmi e trovarti al mio fianco, mi aiuta sentirti
sussurrare che va tutto bene- disse sincero Alexander.
-Posso dormire sulla tua spalla?- chiese Katherine a voce bassa,
vergognandosi.
-Puoi dormire come vuoi- disse Alex baciandogli dolcemente i capelli.
La mattina dopo Alex si svegliò e stranamente la sua parte
di letto era vuota, dalla cucina veniva il profumo di dolci appena
sfornati, seguendo la scia del profumo di vaniglia Alex
arrivò in salotto dove trovò Katherine intenta a
preparare la colazione.
-Che fai?- chiese Alexander entrando in cucina mezzo addormentato.
-Colazione al nostro bambino- disse Katherine osservando Draco che
dormiva sul divano.
-è un pò grande e assomiglia decisamente troppo a
me per essere nostro figlio- disse Alexander ridendo mentre spruzzava
Draco con la bottiglietta d'acqua, il poveretto si svegliò
facendo un balzo e imprecò Godric Grifondoro.
-E poi io voglio una femmina, molto meglio- disse Katherine mangiando
il suo pasticcino.
-Come mai sei così gentile con Draco? A me non hai mai
preparato la colazione- disse Alexander rubandogli un pezzo di dolce,
ignorando gl insulti del fratello appena sveglio.
-Sono uscite tutte le buone maniere da purosangue che mia madre mi ha
inculcato sin da piccola- disse Katherine facendogli la linguaccia.
-O vuole semplicemente avvelenarmi- disse Draco sbagliando e
avvicinandosi al tavolo, continuando a lanciare sguardi d'odio al
fratello.
-Probabile, con me ci prova sempre- disse Alexander ridendo.
-Malfidati- disse Katherine imbronciata.
-Sappiamo che non stai cercando di avvelenare Draco, questi li ho
cucinati io ieri, tu li hai soli riscaldati!- disse Alexander
osservando i pasticcini per poi imboccarne uno a Katherine e baciarla.
-Siete inquietanti, una coppietta sposata- disse Draco ridendo
sorprendendosi quando nè Katherine nè Alex lo
corressero.
-Quiiindi che facciamo oggi?- chiese Draco imbarazzato.
-Latte, gelato, burro, uova, pomodori, carote, bistecche..- disse
Alexander fermo davanti al frigo aperto.
-Ok, ci sono, nient'altro?- chiese Katherine continuando a scrivere sul
foglio che aveva davanti.
-Che fate?- chiese Draco confuso osservando quella strana scenetta, gli
sembrava di essere in un altro universo.
-Scriviamo il nuovo best seller inglese, secondo te che facciamo? La
lista della spesa!- disse Katherine mentre Alexander rideva.
-Eh?- disse Draco confuso, non aveva mai fatto la lista della spesa.
-Non ci sono elfi qui, cuciniamo e puliamo tutto noi, il sabato andiamo
sempre a fare la spesa- spiegò Alexander al fratello mentre
aggiungeva la cioccolata alla lista.
-No, lo sai che quando so di avercela in casa non resisto- disse
Katherine imbronciata.
-Sei pelle e ossa! Puoi permetterti un pò di nutella poi ti
aiuto io a smaltirla- disse Alexander baciando il collo di Katherine.
-Promesso?- disse Katherine facendo il labbruccio.
-Mmm- disse Alexander mordendogli il labbro.
-Lo sapete vero che per essere due che si definiscono solo coinquilini
sembrate terribilmente una coppia sposata?- disse Draco e anche
stavolta non ebbe risposte dal gemello e la ragazza.
-E questo posto oscuro Draco è il supermercato! Non ci
tornare mai più se ci tieni alla tua tessera del club dei
purosangue- disse sarcastica Katherine mentre si facevano la spesa.
-Mi odia vero?- chiese Draco con le braccia incrociate.
-No, è così con tutti- disse Alexander divertito
mentre metteva nel carrello un pacchetto di patatine.
-Non con te- disse Draco che voleva convincere il fratello a parlare di
Katherine.
-No infatti, con me è peggio- disse Alexander sorridendo
distrattamente.
-Guarda che cosa ho trovato!!- disse Katherine che tornò con
un giocattolo per cani a forma di serpente in mano.
-Tranquillo non è impazzita, sono settimane che cerca di
convincermi a comprargli un cane, a quanto pare è il sogno
della sua vita- disse Alexander alzando gli occhi al cielo.
-Ti pregooooooo, tu non vieni mai a correre con me la domenica! Se io
avessi un cane lui verrebbe con me! Non te lo chiederei mai
più, più più più- disse
Katherine facendo la sua miglior espressione da cucciola.
-Ok, ma ci pensi tu a portarlo fuori, a dargli da mangiare,
è il tuo cane ci siamo capiti?- disse Alexander cedendo.
-Grazie- disse Katherine saltandogli in braccio riempiendogli il volto
di baci.
-Sei proprio perso- disse Draco scuotendo la testa e ridendo.
-...lo so- disse Alex guardando Katherine sorridendo.
Mezzora dopo erano già al negozio di animali, pronti a
scegliere il cucciolo per Katherine.
-Quale vuoi?- chiese Alexander annoiato, vi era ogni specie di animale,
magico e non.
-Quello!! Quello! Ho sempre voluto un labrador- disse Katherine
indicando un labrador nero che sembrava avere più o meno tre
mesi.
-Lo sai vero che diventano enormi e sbavano?- disse Alexander
sollevando un sopracciglio stile Malfoy.
-Anche tu sei enorme e sbavi ma non mi sembra di averti cacciato fuori
di casa- disse Katherine incrociando le braccia mentre Draco
scoppiò a ridere.
-Non metterà piede sul nostro letto, mai! Sono serio Kath!-
disse Alexander.
-C'è il mio letto che è libero, ti prometto che
dormirà lì- disse Katherine annuendo.
-E lo porterai fuori tutte le sere anche se nevica- disse Alexander.
-Si papà- disse Katherine alzando gli occhi al cielo.
-Come vuoi chiamarlo?- chiese Alexander cedendo finalmente.
-Considerando che sarà il nostro cane direi che Wicked
è perfetto- disse Katherine prendendo il cucciolo in braccio.
-Il tuo cane- disse Alexander osservando il cucciolo, che scodinzolava
felice.
-T'innamorerai di lui, già lo so- disse Katherine mettendo
il cucciolo in braccio ad Alexander per andarlo a pagare.
-Adesso l'ho capito sai? Era sbagliato cercare di portarti a casa,
questa giornata mi ha aperto gli occhi- disse Draco quella sera mentre
Katherine era fuori con Wicked.
-Questa è casa mia, almeno per adesso- aggiunse Alexander
quando vide che il fratello c'era rimasto male.
-Lo so, non è facile per me accettarlo, c'è una
parte di me che vuole rimanere qui con te, ma so che non posso
perchè questa non è casa mia, devo tornare da
Pansy e da mamma e papà, sappi solo che quando vorrai noi
saremo lì per te, quando ti sentirai pronto ad avere una
famiglia noi ci saremo- disse serio Draco.
-Grazie, voi siete la mia famiglia ma..non so come spiegarlo, in questo
momento siete troppo per me- disse Alexander sperando che Draco potesse
capirlo.
-L'ho capito, adesso hai bisogno della semplicità della vita
con Kath, di una casa, una ragazza e un cane- disse Draco sorridendo.
-Già- disse Alexander accennando un sorriso.
-Anche se non vuoi dare una definizione alla vostra relazione so che ci
tieni a lei, più di quanto ci tenevi ad Astoria, forse
più di quanto ci tenevi a Daphne- disse Draco cercando di
aprire gli occhi ad Alex.
-Togli il forse- disse Alexander pensieroso.
-Siamo tornati!!! Abbiamo fatto tutti i bisogni- disse Kath con la
faccia orgogliosa rientrando con Wicked e slacciando il guinzaglio del
cucciolo che corse verso Alex.
-Eww non m'interessano i dettagli- disse Alex storcendo il naso.
-E adesso a nanna, tutti quanti- disse Katherine facendo segno a Wicked
di entrare in camera.
-Meglio che vada a controllare o lo farà salire sul letto-
disse Alex alzando gli occhi al cielo ma sorridendo.
-Notte Alex- disse Draco sistemandosi sul divano.
-Notte Drake- disse Alex raggiungendo Kath e Wicked, che ovviamente era
sul letto con la ragazza.
-Solo per stasera Wicky- disse Alex serio, entrando nel letto con loro,
beccandosi una leccatina dal cucciolo.
-Fratellinooo me ne sto andando vieni almeno a salutarmi?- disse Draco
dalla cucina la mattina dopo.
-Odio mio fratello- mugolò Alex nascondendo il volto nel
cuscino.
-Per fortuna sono figlia unica- disse Katherine infilandosi la camicia
di Alex.
-Io che mi metto?- chiese Alexander guardandosi intorno, sui suoi jeans
ci stava dormendo Wicked.
-La vestaglia che ti ho regalato- disse Katherine facendogli la
linguaccia.
-Quella cosa orrenda e dorata non è una vestaglia- disse
Alexander infilandosi i boxer.
-Ehm..Alex..- disse Katherine per poi scoppiare a ridere, Wicked aveva
bucato i boxer di Alex.
-Nome perfetto complimenti, l'hai destinato ad una vita di malefatte-
disse Alexander infilandosi la vestaglia dorata per andare a salutare
il fratello.
-Andiamo a fare colazione amore di mamma.- disse Katherine portando
Wicked in cucina e dandogli da mangiare.
-Grazie per l'accoglienza, sono stato bene- disse Draco sorridendo.
-Si dovremo rifarlo presto, tipo l'anno del mai e il giorno del poi-
disse Katherine sorridendo.
-Prenditi cura di lui- disse Draco sottovoce abbracciando Katherine.
-Come sempre- rispose Katherine seria.
-Avresti dovuto dirglielo sai?- disse Kath dopo che Draco si fu
smaterializzato.
-Che sto cercando di spezzare il legame magico che ci lega? Mi avrebbe
ucciso- disse Alexander sbuffando.
-Non è un legame, è una dipendenza che non
è sana, non fa bene nè a te nè a lui-
disse Katherine seria.
-Lo so, solo che non so come farlo capire a Draco- disse Alexander a
disagio.
*Qualche ora più tardi*
-Che fai?- chiese Katherine quando vide Alexander pensieroso durante la
cena.
-Ascolto mio fratello che parla con Daphne- disse Alexander
sovrappensiero.
-Qualcosa d'interessante?- chiese Katherine gustandosi la bistecca che
Alex gli aveva cucinato.
-Daphne gli ha detto che mi hai forzato a stare con te, che mi
costringi a restare con te- disse Alex accennando un sorriso.
-Si, la svedesina ha ragione, sei il mio servo che soddisfa tutte le
mie fantasie- disse Katherine sarcastica.
-Io soddisfo tutte le tue fantasie- disse Alexander con voce roca.
-Non mi sembra che tu ti sia mai lamentato- disse Katherine dandogli un
bacio veloce.
-Mai- disse Alex leccandosi le labbra.
-Lo sai vero che non sei costretto a restare qui? Che puoi andartene in
qualsiasi momento senza guardarti più indietro, non ci siamo
fatti promesse Alex, non mi aspetto un'eternità con te o
sentirti dire "ti amo"- disse seria Katherine.
-Lo so, sono qui perchè lo voglio- disse Alexander annuendo
mentre guardava Katherine.
-Bene, perchè questo vale anche per me, se
arriverà un momento in cui sentirò di essere qui
perchè devo e non perchè voglio sarò
quello in cui me ne andrò e non tornerò
più- disse Katherine sincera come sempre.
-Almeno lasciami Wicked quando te ne andrai- disse Alexander sorridendo.
-Lo sapevo che l'avresti adorato!- disse Kath sorridendo vittoriosa.
-Da quando mi hai raccontato la tua storia ci sto riflettendo..- disse
Katherine pensierosa mentre erano a letto.
-Non stressare troppo la tua testolina- disse Alex baciando la tempia
di Kath.
-Sono seria, non credo che tu sia il prescelto- disse Katherine
voltandosi verso Alexander.
-Ero Harry Potter, c'è una profezia che dice che sono il
prescelto- disse Alex con tono piatto.
-C'è una profezia che dice che un bambino che è
nato alla fine di luglio i cui genitori hanno sfidato Voldemort tre
volte è il prescelto, tu e Draco siete nati il 2 agosto, i
tuoi genitori vanno a cena e colazione con Voldemort altro che sfidare!
Non sei tu- disse Katherine accarezzando dolcemente i capelli di Alex.
-Ma ma..come si spiega il fatto che io sono sopravvissuto alla
maledizione di Voldemort?- chiese confuso Alex.
-Draco, vi siete divisi gli effetti della maledizione, ogni volta
quando stavi male il tuo dolore si divideva e i suoi poteri ti venivano
in aiuto, al primo anno ti ha aiutato con i suoi poteri, al secondo
anno il basilisco ti ha morso, il veleno di quel tipo di serpente causa
una morte praticamente istantanea tu sei sopravvissuto ore sempre
grazie a tuo fratello, i dissennatori sconfitti al terzo anno, la fuga
dal cimitero dopo aver perso litri di sangue, il quinto anno al
ministero mi hai raccontato di non saper cruciare a quel tempo ma sei
riuscito ad atterrare Bellatrix con un crucio..- disse Katherine
accennando un sorriso.
-..tutto grazie a Draco, ogni volta che stavo male lui era in
infermeria, ho sempre pensato che lo facesse per farmi saltare i
nervi.- sussurrò sconvolto Alex, la sua vita stava cambiando
ancora.
-Stavo male ogni volta ma non avevo nulla per dimostrarlo, ho imparato
da piccolo a non lamentarmi più per quei dolori strani,
così quando mi sentivo male ad Hogwarts cercavo di stare
vicino all'infermeria, almeno se stavo male veramente avrei ricevuto
subito aiuto- disse Draco imbarazzato nella mente di Alex.
-Che vuol dire che hai imparato sin da piccolo a non lamentarti per
quei dolori?- chiese Alex mentalmente al fratello.
-Da piccolo fino ai tempi di Hogwarts stavo male spesso, delle volte mi
faceva male un braccio od una gamba, altre la testa, mamma e
papà hanno iniziato a preoccuparsi perchè tutte
le volte che gli dicevo che mi faceva male qualcosa non c'erano lividi
o segni, pensavano fosse una malattia nervosa, mi hanno portato da
molti medici, ho odiato quel periodo e ho promesso a me stesso che non
mi sarei più lamentato per quei dolori improvvisi, era
disposto a sopportare in silenzio pur di evitare altre visite-
pensò Draco.
-Mi dispiace- disse Alexander scosso da quel che stava scoprendo.
-Eri un bambino vivace- disse Draco nella mente di Alexander cercando
di tranquillizzarlo.
-Non esattamente, diciamo che non piacevo a mio zio- pensò
Alex vergognandosi.
-Alex..- disse Draco preoccupato per il fratello.
-Non voglio parlarne, è finito quel periodo- disse Alexander
scuotendo la testa con gli occhi lucidi ripensando a tutte le notti in
cui si rannicchiava nel suo letto nel sottoscala pregando che il dolore
se ne andasse, sorprendendosi ogni volta quando una parte di quel
dolore spariva.
-Ok- disse Draco che aveva visto un flashback del passato di Alex.
-Vieni qui- disse Katherine abbracciando Alex che sembrava veramente
scosso dalla conversazione mentale avuta con il fratello.
-Che succede?- chiese Alexander affondando la testa nel cuscino, erano
appena le sei del mattino e stavano bussando alla porta talmente forte
che sembravano decisi ad abbatterla, Wicked per lo spavento di era
messo ad abbaiare disperato.
-Vai a vedere chi è, io cerco di calmare Wicked- disse
Katherine assonnata prendendo in braccio il cucciolo terrorizzato.
-Mamma?- disse confuso Alexander quando vide la madre ferma sulla porta
dell'appartamento, alle spalle di Narcissa c'erano Bellatrix e il
preside di Durmstrang.
-Oh Alex- disse Narcissa abbracciando disperata il figlio e cominciando
a piangere.
-Cos'è successo?- chiese Alexander preoccupato a sua zia
quando capì che Narcissa non era in grado di rispondere.
-Tuo fratello ha deciso di seguire le mie orme, ha torturato tre
babbani e ne ha ucciso uno e adesso si sta godendo una simpatica
vacanza con i dissennatori- disse Bellatrix che sembrava più
lucida del solito.
-La tua famiglia adottiva, ha ucciso tuo zio- disse Narcissa
singhiozzando.
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