Cream
"Anche
il minimo battito d’ali
è
in grado di provocare un uragano
dall’altra
parte del mondo"
Hiroshi
Agasa stava tornando a casa dopo aver mangiato un buon piatto di
pasta al pomodoro nel suo ristorante preferito.
Correva
tenendo saldamente l'ombrello dato che il vento minacciava di farlo
volare via.
<<
Mattaku!
Se
l'avessi saputo non sarei mai uscito... >>
Stava
rovistando nella tasca destra dei suoi pantaloni alla ricerca delle
chiavi quando proprio davanti la casa del suo amico Shinichi vide una
strana figura.
Sembrava
il lenzuolo di un fantasma.
<<
Ma che...? >>
Si
avvicinò titubante ma anche incuriosito e quando fu abbastanza
vicino sgranò gli occhi mentre l'ombrello gli sfuggiva dalle mani
volando via trascinato dal forte vento.
Era
una bambina. Una dolce ed indifesa bambina.
Che
ci faceva li!? Dov'erano i suoi genitori?
Si
guardò intorno ma non vide nessuno in strada e le poche macchine che
passavano erano in fondo al viale e sfrecciavano alla velocità della
luce.
<<
Shi... nichi... >>
Non
capì bene quel mormorio ma non ci pensò due volte.
Si
chinò avvolgendo le braccia attorno a quel corpicino coperto da
quello che adesso riconosceva come un camice da laborarorio, la
strinse a se e si avviò velocemente verso casa. Al sicuro.
Non
poteva immaginarlo ma da quel preciso istante la sua vita sarebbe
stata completamente stravolta.
*
Una
volta dentro ebbe un momento di panico non sapendo cosa fare prima,
per un paio di secondi si guardò intorno spaesato.
Successivamente
le tolse gli abiti bagnati fradici in modo un po' impacciato e la
avvolse con una coperta morbida e calda. Poi la pose sdraiata sul
divano.
Passato
il momento di ansia e di confusione si chinò a guardarla.
Era
davvero bella, i lineamenti dolci, i capelli di un castano
particolare.
Era
sporca, piena di graffi, si girò a guardare i vestiti e si accorse
che essi erano logori e strappati oltre che di una taglia decisamente
non adatta a lei.
Tremava
impercettibilmente nonostante stesse dormendo.
Quella
vista fece stringere il cuore al professore.
Piccola
creatura cos'hai passato per ridurti così?
*
<<
Dove... sono? >>
<<
Ciao piccola. Come ti senti? >>
Shiho
si irrigidì portandosi istintivamente le gambe al petto e facendosi
piccola piccola.
Era
seduta su un divano coperta da un morbido e caldo plaid.
Alzò
la testa e vide un uomo, sembrava un anziano, che le sorrideva con
fare socievole e dolce.
Non
avvertì nessun odore sospetto ma questo non le fece abbassare la
guardia.
<<
Chi sei? Dove mi trovo? >>
Il
vecchietto la guardò in modo strano: era sorpreso, come se avesse
intuito che quel tono e quelle parole non potevano essere frutto di
una mente di sette anni.
<<
Mi chiamo Hiroshi Agasa. Sono un inventore e questa è casa mia >>
La
bambina si guardò intorno con aria indagatoria, sapendo esattamente
quali angoli guardare e cosa analizzare.
Anche
questo comportamento non era affatto tipico nè normale.
<<
Come ti chiami piccola? >>
La
vide irrigidirsi e decise di non insistere su quell'informazione.
<<
Dov'è la tua mamma? >>
La
bambina abbassò lo sguardo.
<<
E' morta... molti anni fa >>
Agasa
inclinò la testa di lato.
<<
Mi dispiace molto >>
Dopo
un momentaneo silenzio l'uomo le si avvicinò e si piegò, a fatica,
sulle ginocchia.
<<
Hai fame piccola? Cosa ti posso preparare? >>
La
bambina lo guardò negli occhi con fare sconvolto.
Era
gentile, e lei non era abituata a quel trattamento se non da sua
sorella.
Analizzò
il suo viso poi nuovamente la casa.
<<
Tu mi sembri una brava persona... >> disse infine.
Il
viso dell'uomo arrossì e rise compiaciuto.
<<
Beh grazie piccola... >>
<<
Io non sono abituata alle brave persone >>
Agasa
assottigliò gli occhi con aria triste non sapendo che rispondere.
<<
Sono stanca... >> disse col tono di voce di una donna che era
arrivata al limite.
Chiuse
gli occhi sdraiandosi e si addormentò immediatamente.
L'uomo
le accarezzò delicatamente i capelli provando da subito un affetto
incredibile per quella bizzarra e al contempo dolcissima bambina.
<<
Qualsiasi cosa ti sia successa ti prometto che mi prenderò cura di
te piccola... >>
Cream:
tipologie
di sherry di colore rosso.
Questi
vini sono piuttosto densi e dolci con aromi di cioccolato, liquirizia
e frutta secca.
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