Capitolo
18
La luce del giorno mi invase gli occhi,
posai una mano sul viso di Chris ancora sul mio seno, sembrava dormire
beatamente, non volevo che si svegliasse per la luce mattutina.
"Pronto" non feci neanche squillare il cellulare, "Buongiorno, perchè
sussurri?" chiese India, "perchè Chris ancora dorme, che c'è?" chiesi
notando che gli stavo disturbando il sonno, lo accarezzai delicamente,
"mamma, è in aereoporto, papà la sta andando a prendere, Josh è andato
con lui, la porta al negozio... ma tu lo sapevi che non è venuta da
sola?" parlò velocissima, "India, no, non lo sapevo... ci sentiamo
dopo" sussurrai attaccando la chiamata.
"Mmm, buongiorno" farfugliò con
voce roca e assonnata, "buongiorno" lo baciai delicatamente, "come
stai?" chiese accarezzandomi la pancia, "bene, non te la togliere la
barba" lo pregai accarezzandogli il contorno del viso, "la accorcio"
rispose guardandomi, "mmh" annuii guardando l'orologio, "Chris, è
tardissimo, sono le 10.20" farfugliai cercando di alzarmi, "vai a farti
la doccia, io ti accompagno e poi vengo a farmi la doccia" farfugliò
mentre sbadigliava, "sicuro?" chiesi entrando in bagno, "sì, muoviti"
si sdraiò di nuovo mentre io corsi a fare la doccia.
"Chris" lo chiamai cinque minuti
dopo, "Chris" lo scossi, "Oh" mi spaventai perchè non rispondeva, "che
c'è?" chiese insonnolito, "vado con il taxi?" chiesi, "no, arrivo, vado
a farmi la doccia mentre ti prepari" borbottò alzandosi, lo guardai
camminare fino all'armadio, mi truccai con solo un po' di fondotinta e
phard rosato, rossetto pesca e matita nera agli occhi, indossai il
tubino nero a mezze maniche e le Dottor Martens nere e lasciai i
capelli bagnati, "dai, hai fatto?" chiesi bussando alla porta, "sì"
uscì vestito con un pantaloncino blu fino al ginocchio e una maglietta
bianca, "metti le Lacoste" gliele passai, "grazie" mi diede un bacio e
se le infilò velocemente.
"Preso tutto?" chiesi guardandolo,
"sì" chiuse la porta alle sue spalle ed io chiamai l'ascensore. Il
viaggio in macchina fu silenzioso, più per Chris che ancora stava
dormendo.
"Buongiorno" guardai Maya fumare
fuori al negozio, "buongiorno" sorrise, "The Walking Dead" indicò Chris
che la salutò con la mano, "eh?" chiese lui girandosi a guardarla, "sei
uno zombie, sicuro che fai l'attore?" chiese ridendo, "non sono sicuro
neanche di come mi chiamo, in questo momento" rispose dirigendosi verso
Grace, "Chris, avete fatto le ore piccole?" chiese Grace baciandolo
sulla guancia, "neanche troppo tardi" rispose togliendosi gli occhiali,
"volete qualcosa al bar?" chiese guardando tutti, "sì, un caffè...
due... tre" Maya si fece portavoce, "tu?" mi indicò, "vengo con te" lo
seguii al bar.
"Senti, io dopo passo a casa,
prendo le mie cose e vado dai miei, ti serve qualcosa?" chiese
sorseggiando il caffè, "no, solo se riesci a sentire mio padre prima di
me, chiedegli se può andare a ritirare le bomboniere... se no chiude
tra due ore" posai il mio bicchiere di succo di frutta sul bancone, "ci
fai tre caffè da portare al negozio?" chiesi alla barista, "certo"
rispose con un sorriso, "Chris, dopo devi chiamare anche il fiorista...
e... il tuo amico... e..." "shh... so già tutto quello che devo fare,
rilassati, andrà tutto bene" mi baciò, "se lo dici tu" risposi
prendendo il vassoio dei caffè, Chris pagò ed uscimmo dal bar.
"Nicole, sta venendo Sebastian"
India mi prese il braccio stritolandolo, "mi fa piacere" sorrisi
sedendomi in braccio a Chris su una delle sedie per le pieghe, "dai,
sono in palla... che dico? Sono presentabile? E se..." "India, calmati"
la zittii, "grazie" Chris mi diede il cinque, "siete due insensibili"
borbottò sedendosi al lavaggio, "Maya..." la chiamai, "che c'è?" chiese
sorridendo, "dopo, mi devi fare un favore" dissi guardando il
cellulare, "cosa?" chiese fissandomi, "devi arrivare in farmacia a
prendere l'acido folico" chiesi guardandola con gli occhioni, "sì,
tanto anche io dopo devo andare..." rispose sedendosi affianco a me e
Chris, "possiamo?" Lisa fece capolino seguita dalle sue figlie e da
Scott, "buongiorno" si sollevò un coro, "come stai?" chiese
accarezzandomi il mento, “oggi bene, spero che continui così almeno
domani” risposi guardando la mano di Chris accarezzarmi la pancia,
stava parlando di tutt’altro con Scott eppure con il pollice disegnava
cerchi delicati sulla mia pancia, notai che anche Maya e India se ne
erano accorte perché stavano guardando la sua mano muoversi, “stasera
che fate?” chiese Lisa a noi ragazze, “beviamo qualcosa insieme, e poi
torniamo a casa, nulla di che” risposi mentre Chris spalancava la mano
sulla mia pancia lasciandola così, tutti mi fecero cenno di guardare la
mano, posai la mia sulla sua, “buongiorno, che dite gente?” Sebastian
sorrise avvicinandosi a India, “niente, tu?” chiese India, “niente, non
riuscivo a trovare parcheggio, Chris, quando vuoi andiamo” Sebastian
guardò Chris, ma lui non lo sentì, “Chris” lo chiamai, “amore… ti vuole
Sebastian” dissi dandogli un bacio sul collo, “dimmi” si girò verso Seb
e sorrise, “quando vuoi andare, sono pronto” sorrise anche lui, “fatti
fare le sopracciglia…” consigliai, “India, me le puoi fare?” chiese
alzando lo sguardo, “certo” lo portò in cabina. “Stanotte non dorme
Nicole” Maya rise, “no, non ridere che è vero… come faccio a dormire
senza lui?” gli posai l’altra mano sulla coscia, “senti, ma… i tavoli
come li avete fatti?” chiese Lisa, “sono a famiglie, la vostra sta
tutta a un tavolo, la mia a un altro dove non ci sono coltelli”
scherzai, “viene anche tua madre?” chiese con tatto, “sì, i suoi figli
e suo marito” risposi con una nota di rabbia, “appena Seb ha fatto
andiamo” annunciò Chris, “va bene” risposi accarezzandogli la mano che
ancora teneva sulla mia pancia, “avete finito?” urlò Scott, non
ricevette risposta, “sicuri che si chiami sopracciglia quello che
stanno facendo?” chiese ridendo, “a questo punto non lo so” risposi
ridendo, “idioti, abbiamo fatto” Seb arrivò da noi mano nella mano con
India, “bene, noi andiamo” Scott si alzò, “devo farti alzare?” chiesi a
Chris, “sì, direi di sì” mi baciò la nuca ed io mi alzai, “Nicole,
qualsiasi cosa chiamami, hai tutto? Soldi, telefono…” “Sì, ci sentiamo
dopo, stai attento” sussurrai sulle sue labbra, “va bene, a dopo” mi
baciò a lungo e poi mi accarezzò la guancia, “ciao” salutò tutti con la
mano e si lasciò la porta alle spalle, mi rimisi seduta.
“Vi siete baciati?” chiesi a India
appena scomparve anche Seb, “sì” rispose sedendosi affianco a me, “hai
capito… mica come te” Maya rise, “non fai ridere” risposi ridendo, “da
chi comincio?” chiese guardandoci tutte, “da me” risposi, “d’accordo,
ti avverto, te li faccio proprio chiari” annunciò, “fai quello che
vuoi, purché siano presentabili su una sposa” risposi prendendo il
cellulare, “ok” rispose.
Aprii Facebook, la prima foto che
trovai era quella di Chris e me davanti al negozio appena lo avevamo
preso, “leggi i commenti” Maya mi guardò curiosa, “uno dice che sembro
un sacco dell'immondizia” lessi, “ma…” sbottò a ridere, “ma che ti
ridi, sembro realmente un sacco?” chiesi specchiandomi, “no, ti pare?
Però fa ridere” Maya mi sorrise mentre stendeva la tinta, “se lo dici
tu” risposi prendendo a rileggere i commenti, “senti che carino questo:
Io li ho incontrati, non ho chiesto foto, n’è autografi, non per
timidezza, ma perché lei era intenta a parlare con lui, stava
raccontando qualcosa che era successo il giorno prima, e lui stava
ridendo, poi le ha dato un buffetto sulla testa e sono sbottati a
ridere. Penso che così felice, così luminoso, non l’avevamo mai visto,
e chi dice che lei non è adatta a lui, o non è bella… o non la accetta,
in realtà è solo una persona invidiosa e gelosa. La cosa peggiore è che
non siete sue sostenitrici in realtà, perché dovreste volerlo così.
Semplicemente felice” lessi tutto d’un fiato, “ha detto cose sagge”
Lisa sorrise, “rimani in posa, mentre faccio Lisa controllo te ok?”
Maya posò una mantellina su Lisa e cominciò a preparare il colore,
“secondo voi, Chris rimarrà sorpreso piacevolmente?” chiesi posando di
nuovo il telefono sul mobile, “da cosa?” chiese mio padre avvicinandosi
a noi, “Papà” saltai in braccio a lui lasciandolo stringermi, “la mia
mammina preferita” sussurrò stringendo più forte, “papà, mi fai un
favore?” chiesi mentre mi metteva giù, “già mi ha chiamato Chris, fatto
tutto e le ho portate già a casa” rispose stringendo le braccia al
petto soddisfatto, “sai se ha chiamato il fiorista? E sono arrivati
tutti gli invitati? Stanno bene in Hotel? E…” “Nicole, ti prego,
siediti, rilassati, Chris mi ha detto che stava finendo dal barbiere e
poi faceva i giri che doveva fare” mi accarezzò la guancia facendomi
sedere, “e poi Chris mi ha chiesto di non farti agitare” Maya sorrise
allo specchio, “e poi non hai che agitarti, è tutto perfetto” India mi
accarezzò la spalla, squillò il cellulare e risposi al primo squillo,
“Chris” risposi, “Nicks, sono passato dal fiorista, ho saldato e ha
detto che domani starà da te alle 7.30 per portarti i bouquet, ora vado
a…” “Chris, rilassati, hai tutto il giorno per fare le cose…” cercai di
tranquillizzarlo, “lo so, ma…” “ma niente, Chris, rilassati” mi alzai,
ma una mano mi spinse a sedermi, “ti stanno viziando?” dal tono della
voce avrei giurato che stava ridendo, “fin troppo… tu? Che fai?” presi
a giocherellare con il filo della piastra, “io sto andando a prendere
Miles e Ethan per portarli a ritirare il vestito” “stai guidando con me
al telefono” scattai come una molla, “no, tranquilla, sta guidando
Scott” rise, “Ciao Nicks” urlò Scott, “Ciao Scott” risi, “domani avrai
una sorpresa” Chris rise, “anche tu… fidati” risi, “ti sei depilata?”
chiese ridendo, “sei in vivavoce” dissi scatenando l’ilarità di tutti,
“dai scherzo, orsacchiotta” rise di nuovo, “ma sei idiota?” chiesi
ridendo, “mai quanto te” rispose, “senti, Chris…” “senti, Chris, a me
non lo dici!” disse ridendo, “come ti devo chiamare?” chiesi ridendo,
“mio Signore può andare bene” rise anche lui, “dai…” risi, “dai, che
dovevi dirmi?” chiese tornando serio, “quando puoi ti va di andare a
vedere se hanno tutto ciò che serve in casa mia vecchia? Per mia madre
con la sua famiglia” chiesi mentre Maya mi faceva cenno di andare a
lavare i capelli, “sì, aspetta…” sentii un gran baccano, “ciao, zia…
dove stai?” la vocetta di Miles mi fece uscire un sorriso, “ciao amore,
sto al negozio tu?” chiesi sedendomi al lavaggio, “zia, vado, ciao”
attaccò lasciandomi con un palmo di naso, “ma sono bianchi… Maya” mi
guardai le punte erano grigie tendenti al bianco, “non ti piacciono?”
chiese imbarazzata, “no, sono fighissimi” la abbracciai forte, “grazie,
grazie” mi abbracciò anche lei, “sono bellissimi…” sussurrò India
toccandoli, “vedi da asciutti…” rispose Maya, “io lavo Lisa, Nicks,
togli solo l’acqua, lasciandoli umidi” ordinò.
"Papà?" chiesi guardandomi intorno
una volta che Maya aveva finito di farmi la piega, "è andato a prendere
mamma e Josh" spiegò India, "ah... ok..." risposi annuendo.
“È mezzogiorno… ho fame” India si
lamentò, “vai a prenderti qualcosa al bar” mio padre era dietro India
sulle scalette, “anche io ho fame" borbottai con il cellulare tra le
mani, "che vuoi da mangiare?" chiese mio padre spostandomi i capelli
dal viso, India mimò la sua disapprovazione, "ho portato io il pranzo,
per tutti" Lisa si alzò prendendo una grande borsa termica, "grande"
Maya spalancò gli occhi, "ora li sto vedendo i tuoi capelli... sei un
incanto" mio padre li accarezzò guardandomi negli occhi, "grazie"
sorrisi felice, "ehm... si può?" una voce interruppe i discorsi
confusionari nella stanza, "Lora” Lisa incrociò le braccia, lei sorrise
dirigendosi verso di lei per abbracciarla,”non ti è chiaro, no” la
spostò andando a riempire i piatti.
“Chris?” si guardò intorno, India
si alzò dalle scalette andando all’ingresso,”India” la seguii
fuori,”India” non si girava, “oh” le presi il braccio facendomi
guardare, “lasciami, neanche mi riconosce… tu, tu l’hai vista di
recente… e non ti ha salutato… troppo presa a fare i saluti a chiunque
non fosse suo figlio! Perché dovevi invitarla? Perché me l'hai fatta
rivedere?” cominciò a piangere a dirotto, la abbracciai, “perché…”
sentii la terra muoversi sotto di me, “Nicole” urlò India, stringendomi
per la vita, “Papà” urlò, “Nicole” mio padre mi fece sedere sul
divanetto del negozio, “che hai?” India mi accarezzò la guancia,
cominciai a tremare, i giramenti di testa erano fortissimi, “è colpa
mia, non dovevo uscire fuori… Nicole” mi accarezzò di nuovo, “vuoi
andare al pronto soccorso?” chiese mio padre, “no, chiama Chris con il
mio telefono e metti il vivavoce” risposi riprendendo l’uso della
parola, “tieni” Maya mi porse il telefono, “Nicole” rispose al primo
squillo, “non mi smette di girare la testa” farfugliai, “respira, vuoi
che vengo lì?” chiese tranquillo, “no, rimani con me al telefono, per
favore” piansi, “Nicole, sono al telefono, non piangere, per favore…”
coprì la sua preoccupazione, “hai mangiato qualcosa?” chiese, “no”
ammisi, “però poi piangi… ti darei un cazzotto in testa” rise, “sei
andato dal tuo amico?” chiesi guardando tutte le persone che si erano
messe a cerchio intorno a me, “sì, e ho anche cambiato meta per la
nostra luna di miele… Ma è una sorpresa” rise, “dimmela” sorrisi, “no…
allora che colore ti sei fatta?” chiese curioso, “il solito” mentii,
“ma avevi detto che…” “lo so, ma meglio non azzardare prima del
matrimonio” risposi ridendo, “so che stai mentendo” rise anche lui, “o
forse no” risposi seria, “come stai?” chiese tornando serio, “meglio,
molto meglio” risposi alzandomi, “vai a mangiare… ci sentiamo tra dieci
minuti, ti richiamo” “d’accordo” attaccai la chiamata e Lisa mi prese
la mano, “vieni, andiamo a mangiare qualcosa” mi porse un piatto di
pasta fredda, “grazie” sorrisi, “Nicole, mi dispiace” sussurrò India
sedendosi accanto a me, “non è colpa tua, è che…” Il cellulare prese a
squillare, “Chris” rimisi in vivavoce, “Dylan, levati… no… eccomi, che
mangi?” farfugliò mentre masticava qualcosa, “pasta fredda di tua
madre… anche tu stai mangiando” risposi prendendo un bicchiere d’acqua,
“sto con Miles, Stella e Ethan, volevano andare al Mc Donald’s”
rispose, “mi diventi un ciccione” scherzai, “sono roccia, in tutti i
sensi” rispose ridendo, “sei in vivavoce e mio padre ti sta fulminando”
risi, “passami tuo fratello” disse serio, “ok, a dopo” gli passai Josh
tornando seduta, “come stai?” mia madre mi accarezzò i capelli
amorevole, “lei è India” la indicai, notando che ancora non le avesse
rivolto parola, “India… Oh mio Dio… eri più…” “piccola? Brutta? Cosa?”
India scattò in piedi, “più piccola… scusa se non ti ho riconosciuta”
mia madre la guardò ferita,”già… ora sei tu quella ferita” bofonchiò
ricominciando a mangiare, “non so come chiedervi scusa, come devo fare?
Cosa devo fare? Non riesco neanche a stare qui senza sentirmi una
schifezza” ci guardò a tutti e tre, “mi stupirei se non ti ci sentissi”
Josh mi passò il mio telefono, “cosa avreste fatto voi?” chiese
disperata, “non chiederlo a loro, chiedilo a me, io sono madre,
divorziata” Lisa si alzò, “sai, io avrei cercato in tutti i modi di
tutelarli… non li avrei mai abbandonati, già solo se non li sento per
due ore mi sento persa…” Lisa sorrise a me posandomi una mano sulla
spalla, “vinci il premio se ogni due parole non decanti il tuo essere
spaventosamente perfetta nell’essere madre?” mia madre la fissò, “non
ti darebbe fastidio sapere che non sono una madre perfetta e non lo
sono mi stata… ma quanto meno, sono e sono stata madre, e lo sono stata
anche dei tuoi!” si rimise seduta facendo cadere il silenzio, la
tensione era tangibile nell’aria.
"Che ti metti per uscire?" chiese India sulla porta della camera da
letto, " quel vestito blu" indicai un vestito blu notte con la manica
lunga a tubino, "mmm... dici che è troppo questo?" chiese India alzando
un abito tiffany con la cinta nera, era svasata la gonna e le maniche
erano a tre quarti in pizzo, "no, è bello... se non fosse che siete
tutte fissate con questo tiffany" risi, "com'è?" chiese sedendosi
affianco a me, "cosa?" chiesi confusa, "avere un bambino" chiese
indicandomi la pancia, "per ora è solo consapevolezza che c'è, ma non
lo sento, apparte quando decide di farmi girare la testa o di farmi
fare un provino per l'esorcista, ma per il resto... ti direi che è
facile così... ma in realtà no... da quando lo scopri hai mille ansie,
e cominci anche ad amarti un po' di più" ammisi, "lui ti ama... e
vorrei anche io che mi amasse qualcuno così" si sdraiò sul letto,
"succederà" le accarezzai la gamba, "Dio, ti voglio così bene... non te
l'ho mai detto ma io mi sono sentita sempre responsabile per te, ho
voluto sempre prendermi cura di te, ed ora pensare che sei cresciuta...
e che..." "India... ho la lacrima facile" la bloccai mentre asciugavo
qualche lacrima, "ti auguro seriamente il meglio" mi abbracciò forte,
"molto toccante... la cena è pronta... ed è arrivato un pacco per te"
mi indicò, "per me?" chiesi stupita, "e vai a vedere" India mi spinse
mentre andavo in salone, un enorme pacco piatto era posato sul tavolo,
"non è pesante" lo mossi, "aprilo" India era più curiosa di me, lo
aprii. Un mazzo di rose enorme con un bigliettino, "ogni principessa ha
un abito per le grandi occasioni" lessi ad alta voce, posai le rose sul
tavolo e alzai l'involucro di carta, un abito porpora tutto intrecciato
sul seno, lo scollo a cuore e poi ricadeva una morbida gonna lunga
quasi da creare una coda, "Chris" scossi la testa, "provalo..." India
mi incitò. Lo provai e mi stava veramente d'incanto. Avviai la chiamata
a Chris e posai il telefono sul tavolo mentre mio padre portava i
piatti, "ciao orsacchiotta" rispose, "smettila di chiamarmi così" risi,
"dovevi dirmi qualcosa?" chiese, "sì... quest'abito... rose... il
bigliettino... ne sai qualcosa?" chiesi sorridendo, "le rosse rosse?
l'abito porpora? Il bigliettino scritto in corsivo con una penna blu?
No... niente... chi te l'ha mandato?" rise anche lui, "grazie, grazie
mille" dissi togliendo il vivavoce, "quell'abito era fatto apposta per
te" rispose serio, "mi manchi così tanto" sussurrai uscendo fuori in
balcone, la sua felpa mi dava l'aria di averlo lì, "se ti manco così
tanto... dormo a casa" lo sentii sorridere, "lo faresti solo perchè tu
manchi a me?" lo provocai, "no, anche perchè qui sto perdendo contro un
nano" si lamentò, "tu menti, lo so che ti manco" scherzai, "davvero
tanto, lo ammetto..." rispose, "che farete stasera?" chiesi
giocherellando con i capelli, "serata fra uomini, partita a Pocker e
birre. Tu?" chiese tranquillo, "non sò, l'ha organizzata Maya la
serata... ad ogni modo... io devo andare. Mi mandi un messaggio quando
torni a casa?" chiesi sedendomi sul vaso, "certo, tu fai lo stesso... e
vai a dormire presto" si raccomandò, "a dopo" attaccai la chiamata, e
quella chiamata mi intristì, sentii un nodo in gola, "andiamo?" India
mi tirò fuori dai miei pensieri, annuii seguendola in camera da letto,
indossammo i vestiti, io indossai quello porpora, le scarpe porpora,
tacco dieci e mi truccai leggera, solo matita agli occchi e rossetto
pesca, India optò per un eyeliner deciso sulla palpebra superiore,
dando effetto di uno sguardo da gatta, e un rossetto gloss rosa, "mando
un selfie a Seb" disse scattandosi una foto con la bocca a papera,
"cammina... idiota" la spinsi fuori dalla stanza, "papà... noi
usciamo... ci vediamo domani mattina?" chiese India, "sì, dormirò in
camera degli ospiti" rispose mentre sistemava la cucina, "a dopo" lo
baciai sulla guancia ed uscii.
"Eccola" Carly guardò Maya indicandomi, "sei bellissima" Scarlett mi
abbracciò, "agitata?" Susan mi sorrise, "un po'" ammisi, "ci siamo,
saremo cognate" Shana mi prese sottobraccio, "ho saputo da un uccellino
che Seb ha fatto colpo su una moretta" Scar mi indicò India, "si può
fidare? Se le farà del male io lo..." "Nicole, Sebastian è secondo solo
a Chris in dolcezza... credimi..." "la farà soffrire?" chiesi entrando
nel locale, "non ci metto la mano sul fuoco, ma conoscendolo, no... non
la farà soffrire" rispose. "Che prendete?" chiese Maya, "Amanda..." era
arrivata in quel momento, "ciao Nicks... domani mattina alle sei stiamo
da te" mi abbracciò, "d'accordo" risposi, "se siamo tutte, io punterei
a bere" India si calò uno shot di Vodka alla pesca in un secondo, "a
Nicole e Chris" urlarono in coro, "che imbarazzo" risi portandomi una
mano alla tempia.
"Questa è solo la prima tappa" Maya mi prese la mano portandomi fuori,
"Maya... che devi fare?" chiesi spaventata, "vedi lì... quella sorta di
capanna?" chiese indicando un tendone bianco in lontanza, annuii, "è lì
la sorpresa" annunciò compiaciuta portandomici, camminammo per ciò che
mi parve un'infinità, entrammo in un tendone pieno di cibo e musica,
era enorme, e al centro c'era un'enorme pista da ballo, ma la cosa che
mi colpì di più era che c'erano ragazzi e ragazze a servire, e a
scattare foto, notai un Dj che mi alzò il pollice quando incrociai il
suo sguardo, e India era già al secondo Cocktail quando ci decidemmo a
ballare, "sapevamo che in discoteca non avresti mai ballato... e
così... l'abbiamo creata noi" spiegò Maya al mio orecchio, "grazie" la
abbracciai forte, "basta" tolsi l'Angelo Azzurro dalle mani di India,
"fammi bere" me lo ritolse, "chi vuole cantare?" chiese il DJ al
microfono, cantammo tutte insieme, solo io e Maya, solo India, India e
Maya, Scar e Susan, Scar e India... India e chiunque... insomma,
l'alcol dà i suoi effetti.
"Ci vediamo domani" salutai tirando India per il braccio, "quello è..."
"no, India, no" la spinsi in macchina, "grazie a tutte della serata" le
abbracciai una a una, Maya per ultima, "ti adoro, sappilo" sussurrò,
"anche io" la strinsi forte, avrei messo la mano sul fuoco sulla mia
amicizia con Maya, avrei rischiato qualsiasi cosa per lei, e lei per
me. Salii in macchina dirigendomi verso casa. "Tutto sommato è stata
una bella serata" India mi sorrise mentre parcheggiavo sotto casa,
"bellissima" convenni, "e tu sei la mia sorellina" mi abbracciò una
volta scesa dalla macchina, "già" la abbracciai anche io portandola in
ascensore, "smettila di premere tutti i tasti, se rimaniamo qui dentro
è la fine" mi lamentai bloccandole le mani, "scusa" cominciò a ridere a
crepapelle, "sssh, abbassa la voce" risi anche io, "non mi tengo in
piedi" rise di nuovo aggrappandosi alla pulsantiera dell'ascensore,
"contieniti, almeno per non farti scoprire da papà" risi, "ah già" si
posò alla porta mentre la stavo aprendo, un tonfo ci diede il benvenuto
a casa, "India" la chiamai ridendo, "aiutami" si sdraiò a terra
ridendo, "India, alzati, non riesco ad alzarti io" in quell'istante si
accese la luce di casa, "che diamine... India..." mio padre fece la
faccia sconvolta, non so se faceva più ridere India sdraiata a quattro
di bastoni a terra a ridere, o la faccia di mio padre, "non ho parole"
l'aiutò ad alzarsi, "grazie pà" gli diede un buffetto sulla spalla
sparendo, "dov'è andata?" chiesi guardandomi intorno, "mi accompagni a
fare la pipì?" chiese prendendomi il braccio, "vai" risi, "no, vieni...
dai... mi vergogno" mi tirò, "dai... muoviti che ho sonno" mi tolsi le
scarpe sotto lo sguardo sconcertato di mio padre, la seguii in bagno,
nel frattempo mandai un messaggio a Chris, -Sono tornata a casa,
buonanotte. Ti amo tanto.- lo bloccai e ci dirigemmo in camera da
letto, "buonanotte" India indossò una canottiera blu e si buttò a
quattro di spade sul letto, spensi la luce andando in salone. "Papà..."
era seduto sul divano, "piccolina" mi sorrise, "non vai a dormire?"
chiesi sedendomi affianco a lui, "sono agitato" scrollò le spalle, "a
chi lo dici" ribattei dandogli una spallata leggere, "rilassati..."
sussurrò abbracciandomi, "ti sembra facile? E se qualcosa andasse
storto?" chiesi guardandolo, "c'è Chris, ci sei tu... c'è tu..." "non
riesci a dire figlio?" chiesi fissandolo, "se indico te, dicendo che è
tuo... no" rise stringendomi di più, "papà, dormi con me questa notte?"
chiesi con gli occhioni, "pensavo non me l'avessi mai chiesto" mi seguì
in camera da letto ed io mi sdraiai tra India e mio padre, entrambi mi
abbracciarono forte, ed io mi sentivo bene. Aspettai il messaggio di
Chris e poi caddi in un sonno profondo.
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