Kingdom Hearts 2.976 pigreco mezzi: Tomorrow never dies – Another strange fragment of stuff – This chapter is the last one we swear

di Lord Larry
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Chapter 21 - C'est l'Ennui! L'oeil chargé d'un pleur involontaire - II rêve d'échafauds en fumant son houka - Tu le connais, lecteur, ce monstre délicat — Hypocrite lecteur — mon semblable — mon frère!

 

Amar prestar aen. Il mondo di Kingdom Hearts è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell'acqua. Girondirondirondello. Lo sento nella terra. Ambarambaciccìcoccò. Lo avverto nell'aria.

Molto di ciò che era è andato perduto, perché ora non vive nessuno che abbia comprato tutti i videogiochi della serie, e abbia idea di cosa sta succedendo…

Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei Keyblade. Tre furono dati agli allievi di Master Eraqus, i personaggi più banali e noiosi di tutti. Sette furono dati alle Unioni, strani cosi vestiti da animali che nessuno aveva mai visto prima e di cui non importa a nessuno. E due, solo due Keyblade di cui uno non si vede mai, furono dati a personaggi della Disney, che più di ogni altra cosa desidera fare soldi vendendo videogiochi.

Perché in questi Keyblade erano sigillati la forza e la volontà di governare tutte le console. Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un altro Keyblade. Nella terra di Mordor, tra le fiamme del Monte Fato, Xehanort, l'Oscuro Signore, forgiò in segreto un X-blade sovrano, per controllare tutti gli altri, e in questo X-blade riversò la sua crudeltà, la sua malvagità, il suo desiderio di conquistare il mondo, ma anche di distruggerlo, ma anche forse in realtà di farlo rinascere, o forse in realtà solo il suo desiderio di conoscenza assoluta, o forse il suo desiderio di riottenere il cuore perduto, o forse la sua noia perché non aveva un cazzo da fare, insomma tutte le varie motivazioni contraddittorie che Xehanort si dà in ogni videogioco per darsi arie da cattivo carismatico e non far capire che è un personaggio assolutamente piatto e privo di qualsiasi personalità o senso. Un X-blade per domarli tutti.

Uno a uno i mondi liberi che galleggiavano nel nulla a farsi i cazzi propri caddero sotto il potere del X-blade, ma alcuni opposero resistenza: un'Ultima Alleanza di personaggi originali disegnati molto bene ma assolutamente privi di personalità, più ogni tanto qualche cameo Disney per i bambini, marciò contro le armate di Xehanort, e sui pendii del Monte Fato combatté per non si sa cosa di preciso ma prendetelo per buono.

La vittoria era vicina, ma il potere del X-blade non poteva essere sopraffatto. Fu in quel momento, quando ogni speranza era svanita, che Giangurgolo, un altro personaggio originale che ho deciso di aggiungere ora perché mi pareva che non ce ne fossero già abbastanza, figlio di Babaluba (altro personaggio originale strafigo), afferrò il Keyblade di suo padre e lo diede in testa a Xehanort, che fece un urlo tipo Pippo nei cartoni animati ed esplose in una valanga di brillantini.

Xehanort, il nemico dei popoli liberi del mondo di Kingdom Hearts, venne sconfitto. Ma non fatevi illusioni che tanto torna a cacare il cazzo nel prossimo episodio perché inventarsi un nuovo cattivo decente è troppo sbattimento.

Il Keyblade passò a Giangurgolo che ebbe quest'unica possibilità di distruggere il male per sempre, ma il cuore degli uomini si corrompe facilmente e il X-blade ha una volontà sua. Esso condusse Giangurgolo alla morte, ma tanto era un personaggio originale che ho creato solo per questo quindi no problem, e alcune cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono perdute. La storia divenne leggenda, la leggenda divenne mito. E per 2500 anni del X-blade si perse ogni conoscenza finché, quando si presentò l'occasione, esso irretì un nuovo portatore.

Il X-blade pervenne alla creatura Dodò, che lo portò nei profondi cunicoli della sua casetta nell’Albero Azzurro, e lì il X-blade lo consumò. Il X-blade diede a Dodò un'innaturale lunga vita, molto maggiore di tutti gli altri attori che comparivano nello show, anche se ogni tanto cambiava doppiatore. Per 500 anni avvelenò la sua mente, e nell'oscurità della tana nell’Albero Azzurro attese. Le tenebre strisciarono di nuovo nella foresta del Fantabosco, correvano voci di un'ombra ad est, sussurri di una paura senza nome. E il X-blade percepì che era giunto il suo momento. Abbandonò Dodò.

 

“Perdutoooo! Accidenti accidentaccio, il mio tesoro è andato perdutoooo!”, grida Dodò; “Claudia, ma a te per caso è capitato di vederlo il mio tesoro, eh? Eh?”

“No, Dodò”, risponde Claudia, sorridendo; “ma sono sicuro che se adesso cantiamo una canzoncina sulle cose perdute, il tuo tesoro risalterà fuori!”

Le persone sono frettolose

E dimenticano tante cose

Quanti oggetti vengono perduti

Francobolli, biciclette, imbuti!

 

Ma accadde qualcosa che il X-blade non aveva previsto. Fu raccolto dalla creatura più improbabile che ci fosse...

Xehanort.

Sì, proprio lui. Non avrete mica davvero creduto che tutto ‘sto giro di Peppe andasse a parare da qualche parte, vero? Alla fine è sempre Xehanort. Quindi questo capitolo era solo filler per riportare la storia in cima alla sezione ed elemosinare recensioni. MWAHAHAHAHA.





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