Un cuoco provetto per Marinette

di Moglyo
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Qualche tempo prima degli eventi narrati:


“Allora gattino, cosa ci fai anche sta sera qui? Chiese Mari, stufa ma felice, di averlo intorno.

“Niente mi annoiavo e sono venuto a trovarti.” Sorrise malizioso lui, già curiosando la stanza.

“Chat, sai io sarei impegnata sta sera.”  Sembrava una scusa, ma stava effettivamente lavorando a un progetto di gruppo e doveva finire la sua parte entro sera.

“Brrr” la pancia di Chat brontolo, prima che potesse dire qualcosa.

Marinette scoppiò a ridere tenendosi la pancia, si stese sul letto. 

Chat si girò, dandogli la schiena, con le braccia conserte e un broncio in viso e le guance gonfie.

La mora lo guardò, ancora sul letto, le spalle erano ampie e possenti, la schiena muscolosa. Si alzo verso di lui ridacchiando sotto i baffi, gli girò in torno e gli schiaccio le guance perdendosi nei suoi smeraldi. Quella sera erano di un verde chiaro, luminoso, intrigante, seducente.

Dal canto suo il micetto, si perse nel cielo infinito di quei zaffiri; erano chiari, limpidi come il mare cristallino.

Appoggio le mani sui fianchi di lei stringendola a sé. I loro visi si avvicinarono, le labbra si chiamavano, sempre più vicine si sfiorarono. Chiusero gli occhi, lui la stringeva sempre più, lei gli appoggio le braccia sul collo. Le labbra si sfiorarono ancora accarezzandosi. Stavano per baciarsi. 

“Brrr” la pancia di Chat brontolo ancora rovinando l'atmosfera magica.

Marinette scoppiò a ridere mentre lui malediceva la sua pancia. 

“Kitty hai fame?” rise allontanandolo da lei con un dito sul naso.

“Si” sbuffo, 

“Sta sera non ho cenato” mugugno.

“Come mai?” chiese un po' preoccupata.

“Non c'era nessuno a casa.” Spiegò velocemente andando a sdraiarsi sul letto con le orecchie basse.

“Cosa vuoi da mangiare?” Sorrise dolcemente.

“Che?!” sorpreso da quella frase.

“Avanti, dimmi cosa vuoi che te lo preparo” insiste lei.

“No principessa, non voglio disturbare”

“Niente no , vieni giù in cucina con me dai.” S’incammino verso le scale.

Andarono giù, Mari gli preparo una minestra per scaldarlo, quella sera faceva freddo.

La minestra era un composta da tagliatelle in brodo di cappone, rondelle di porro, fagiolini e scaglie di grana. 

Chat mangiò di gusto, non era la minestra di un ristorante a cinque stelle, ma si sentiva che la sua Lady ci aveva messo il cuore.

“Allora è buona?” Chiese curiosa.

‘Si dolcezza, mi sto leccando i baffi” rise avvicinandosi a lei baciandole la guancia.

Mari arrossi.

“Ora vado, non voglio approfittare ancora della tua gentilezza”.

“La prossima volta ti preparerò io qualcosa di squisito.” Disse ridendo.

“A si?” 

“Si” affermo lui.

“Così buono da farti innamorare di me” guardandola negli occhi, accarezzandole la guancia con fare malizioso e dolce.

“Non ti montare la testa, Kitty” prendendolo per un orecchio del costume.

“Scommettiamo?” sempre con quel sorriso stuzzicante.

“E cosa?” disse titubante.

“Un bacio my lady” era serio ma si tratteneva dal ridere per la reazione della mora.

“Se vinco io ti rubo un bacio” specifico.

Mari arrossi vistosamente, ricordando dove si erano interrotti poco prima.

“E-e s-se invece vinco i-io…” balbettava, era così rossa che gli mancavano solo i fumini dalle orecchie.

“Se vinci tu” fece eco Chat.

“Ci penserò” cercando di non dare a vedere l'imbarazzo.

“Ora vai che si fa tardi” cercando di cambiare discorso.

“Come desidera.” Dandole un bacio sulla mano e poi uno sulla guancia.

Marinette torno al progetto e Chat a casa felice di quella scommessa ma ora dove imparava a cucinare.





 
Storia quasi finita che pubblicherò in questi giorni. Questi eventi sono spensierati e molto prima di quelli oscuri di "la Malédiction". Spero vi piaccia.




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