Nota:
Possibile spoiler per chi non ha visto l'ep 918
Palestra
<<
Non mi rispondere con quel tono! >>
<< Mamma se
continui a fare quelle espressioni corrucciate ti verranno le rughe
>>
Shiho si bloccò: era difficile che le venissero le
rughe con le sembianze di bambina ma d'altro canto i ragionamenti di
quel ragazzo le erano sempre sembrati strani.
Poggiò
le spalle contro il muro accanto alla porta d'ingresso
dell'appartamento e prese il cellulare.
Sono
fuori casa tua...
Masumi, intenta a digitare sullo
schermo del cellulare, inclinò la testa di lato schivando un coltello
che si conficcò nel
muro alle sue spalle e sbuffò vistosamente guardando verso la
porta.
Potresti
anche entrare. Non mordono e hanno le pistole conservate.
A
Shiho scappò un sorriso.
Ti
aspetto giù.
Masumi
guardò torvo sua madre e suo fratello, poi prese la giacca.
<<
Io esco. Non vi accapigliate e non lanciate oggetti >>
Quei
due non la ascoltarono nemmeno troppo intenti a fulminarsi con lo
sguardo reciprocamente.
<<
Ok bella chiacchierata. Quando uscite chiudete la porta >>
***
Shiho
era sulla moto intenta a giocare ad ungry birds.
<<
Che problemi ha tuo fratello? >>
Lei
non rispose, si limitò a ridacchiare in modo nervoso.
<<
Ti sei assicurata che non abbiano bombe a mano dentro le tasche?
>>
infierì ulteriormente la scienziata.
Masumi
assottigliò gli occhi e portò le mani sui fianchi.
<<
Ah-ah-ah. Divertente >> disse con sarcasmo.
Si misero
entrambe il casco e accesero le rispettive moto andando sfrecciando
per le strade in direzione di Yokohama.
Comunicavano
tramite il microfono posto nel casco.
<<
La palestra è piccola ed è anche poco conosciuta quindi potrai
studiare in pace. Poi ce ne andiamo a mare >>
<<
Perfetto >>
Shiho
adorava il mare. Le dava un senso di libertà e le trasmetteva calma.
Più che nuotare preferiva stare stesa sulla sabbia con un
ombrellone per evitare l'insolazione di pochi anni prima, magari con
un buon estratto di carota freddo ed una rivista in mano, cosa che
con la compagnia di Sera-chan sicuramente non avrebbe potuto fare.
Probabilmente
la ragazza l'avrebbe trascinata in acqua senza nemmeno aspettare che
si abituasse alla temperatura, l'avrebbe convinta a giocare con la
palla e a fare luuunghe e stremati nuotate.
Per
questo aveva accettato di accompagnarla in palestra prima, sperava
che si stancasse per poter rilassarsi sulla sabbia almeno per
un'oretta buona
<<
Come mai ti non alleni in una palestra più vicina? >>
<<
Ho sentito Shu-nii che ne parlava al telefono e ho fatto una ricerca
su internet. Gli istruttori sono veramente bravi ed ha il pregio di
avere delle piccole palestre riservate >>
<<
Mh... ok >>
<<
...chissà forse più tardi lo incontriamo >>
Il
primo impulso di Shiho fu quello di frenare la moto e fare un rapido
dietrofront, il suo silenzio doveva essere risultato piuttosto
eloquente poiché Masumi si affrettò a rettificare.
<<
Sto scherzando. Doveva andare a casa di Shinichi. Verso quest'ora
dovrebbe
iniziare un documentario sulla vita di Holmes >>
Uh se
li immaginava quei due sul divano l'uno accanto a l'altro. Shinichi
con un succo d'arancia ghiacciato e l'altro con un bicchiere di -e
in quella frazione di secondo non se ne rese nemmeno conto ma sul suo
volto si tinse un piccolo sorriso- bourbon.
Forse Sonoko
più che di lei avrebbe dovuto sospettare di Subaru.
<<
A che pensi? >>
<< Secondo me quei due sarebbero tanto teneri
come coppia: tuo fratello cucina roba indigesta e Shinichi mangia
rischiando un'intossicazione per non offenderlo. Come due sposini...
>>
Masumi per poco non perse in controllo della moto che
sbandò in modo evidente.
<< Piantala! >>
Arrivarono
a destinazione ed entrarono nella struttura.
La
hall era piuttosto spartana con una ragazza dietro il bancone intenta
a leggere una rivista sportiva.
Non
appena incrociò lo sguardo di Masumi poggiò la rivista.
<<
Avete prenotato? >>
<<
Ho parlato con lei a telefono. Sera >>
La
ragazza annuì e digitò velocemente sulla tastiera del computer
posto sulla scrivania, poi le diede una schedina elettronica.
<<
35 >> disse indicandole il corridoio.
<<
Arigatò >>
*
<<
Forza Masumi alza di più quella gamba! >>
Shiho
roteò gli occhi al cielo.
Avere
un'intera stanza solo per loro era una cosa carina, avevano più
privacy rispetto ad una palestra tradizionale, ma quell'istruttore
gridava come un ossesso ed aveva un tono di voce decisamente
sgradevole.
Sera
sembrava si stesse divertendo mentre lei si era mesa seduta in un
angolo col suo libro in mano.
Aveva
finito il capitolo nonostante le urla e gli incitamenti di
quell'odiosa persona.
Cercò
nella borsa e si accorse di aver finito l'acqua.
Sbuffò.
Sicuramente
Masumi ne avrebbe avuto ancora per un po' quindi decise di non
disturbarla.
Si
alzò uscendo dalla stanza e si guardò intorno alla ricerca di un
distributore di bibite.
Era
una palestra, di sicuro ce n'era uno.
Si
mise a girovagare per i corridoi con aria piuttosto annoiata, benché
quella struttura fosse piccola, i corridoi erano fatti male, in modo
piuttosto intricato come un labirinto e poi erano tutti uguali, senza
un poster, una pianta o qualcosa che favorisse l'orientamento.
Aprì
una porta convinta che portasse ad un altro corridoio.
Si
bloccò sgranando gli occhi.
Ma
era davvero lui?
Rei
stava tirando pugni ad un sacco da boxe.
Sapeva
che il ragazzo fosse uno sportivo, glielo aveva accennato lui stesso
durante qualche pausa pranzo.
I
due ormai andavano d'accordo ed anche se non mancavano mai di tirarsi
qualche frecciatina reciproca.
Ad
ogni colpo il sacco oscillava in maniera evidente mentre le ciocche
bionde ricadevano scompigliate sulla fronte.
Era
coperto da dei pantaloni sportivi neri. Solo dai pantaloni.
I
suoi lineamenti delicati, motivo per cui ogni tanto lo prendeva in
giro definendolo una ragazza, in quel momento erano totalmente celati
da uno sguardo duro e i denti serrati.
Ogni
singolo muscolo del suo corpo era in tensione, le braccia si
muovevano velocemente contro il sacco, i muscoli dei pettorali ed gli
addominali erano perfettamente definiti.
La
ragazza inclinò la testa e notò che era imperlato da gocce di
sudore che andavano scendendo sempre più gi...
Si
girò di scatto e si mise una mano sul viso. Ma che stava facendo?
Lei
non era così, non era una superficiale.
Mettersi
a fissare come una bambinetta. Ma che cavolo!
Si
allontanò velocemente da quel corridoio ringraziando il cielo di non
essere stata vista.
Finalmente
dopo pochi minuti trovò il distributore, si trovava al piano
superiore il maledetto.
Prese
una bottiglietta di the verde e ne bevve due lunghi sorsi.
Stava
per avviarsi quando un ragazzone intento a parlare al telefono in
modo concitato uscì da una delle stanze correndo in modo piuttosto
goffo e le diede uno spintone senza nemmeno accorgersene.
Shiho
era vicino alla rampa di scale e, complici le zeppe e l'effetto
sorpresa, perse l'equilibrio.
Chiuse
gli occhi d'istinto aspettandosi di ruzzolare per giù le scale.
Dopo
un paio di secondi però aveva ancora l'osso del collo intatto.
Riaprì
un occhio e si ritrovò davanti due occhioni azzurri che la fissavano
con aria piuttosto divertita.
Rimase
spiazzata.
<<
Ciao >> disse secca.
<<
Ciao >> rispose lui con un tono di voce decisamente più
allegro.
Rei
si era preso una pausa dall'allenamento per prendere qualcosa da bere
e aveva visto la scena giusto in tempo.
Con
uno scatto l'aveva raggiunta e l'aveva presa al volo.
Shiho
non poté fare a meno di notare che era ancora senza maglietta.
<<
Sei vestita in modo decisamente inadeguato per questo posto >>
disse lui scrutandola.
In
effetti la ragazza oltre alle zeppe aveva addosso un paio di
pantaloncini jeans e una maglietta con spalline sottili viola.
<<
Ho accompagnato una persona >> disse continuando con
quell'atteggiamento freddo che celava il suo disagio.
<<
Ah capisco. In effetti non ti ci vedo a frequentare un posto del
genere >>
Lei
lo fissò con sguardo truce.
Ma la stava prendendo in giro?
<<
Pensi di mettermi giù adesso? >>
<<
Ma certo madame >>
Il
ragazzo scese gli ultimi tre gradini poi le fece poggiare i piedi per
terra.
<<
E comunque prego. Non c'è di che. Non c'è bisogno di ringraziare.
Ho solo evitato che ti rompessi l'osso del collo >>
*
<<
Shi scusami ho perso più tempo del solito. Spero tu non ti sia
annoiata >> Disse Masumi sistemando il suo borsone.
Shiho
era rientrata nella palestra da pochi minuti.
<<
Decisamente no >> disse con un sorrisetto stampato in faccia.
Masumi
la guardò stranita.
<<
Tutto ok? >>
<<
Certo. Andiamo a mare forza >> rispose con aria serafica
avviandosi verso l'uscita della palestra.
***
Angolo
dell'autrice.
Shiho
ha appena scoperto che oltre ai neuroni ha degli ormoni (stavano lì,
nascosti e sedati da qualche parte).
Il
fatto che si siano incontrati è stata una semplice (e fortuita)
coincidenza. Rei non la sta pedinando.
Che
dite? Carino? Spero di si.
Ne
approfitto per ribadire i miei ringraziamenti a tutti i lettori e a
tutte le persone che hanno commentato la storia, non avrei mai
immaginato di ricevere tante recensioni per una flash. Grazie
ragazzi.
Che
dire, a presto. Bacioni.
Violetta_
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