Era Potere

di Mitsutsuki
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Era Potere



Chiunque l’avrebbe chiamata ipnosi.
Il gioco mentale di un illusionista.

Ma l’ipnosi era effimera, debole, finta.
Il trucco di un prestigiatore.

La sua non era illusione.

Era ciò per cui qualunque uomo sarebbe stato uguale all’altro.
Ciò per cui il mondo, innocente o criminale che fosse, avrebbe combattuto almeno una volta,
purché rimanesse convinto che una volta non sia nulla in confronto all’eternità.

Eppure una volta si muore.
E quella volta basta per l’eterno.

La sua non era magia.

La magia è tinta di note bianche e lillà, profumata da fiori di un campo fatato,
leggera come la brezza e chiara come la Luce di mezzogiorno.

E dov’era la Luce nel mantello?
Dov’era la Luce nella maschera?

Il suo era Potere.

Sottomettere umane e fragili menti al suono di una voce flautata all’orecchio.
Prostrare, obbedienti, corpi vuoti al suo cospetto.

E giocare, muovere pedine innocenti su una scacchiera di morte.
Sacrificare torri e cavalli per la mossa finale.

Scacco Matto per il Re Nero.
La Regina è protetta dall’Alfiere.

Potere paragonato ad un desiderio.

Perché desiderare è volere.
E volere è Potere.

Era Potere” - Code Geass FlashFiction
Scritta da Mitsutsuki_Chan

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