La recita scolastica

di Moglyo
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Gabriel Agreste non riusciva a credere che lei, quella donna, fosse venuta a Parigi; fosse venuta da lui, a casa sua. Ribolliva di rabbia dalla sera prima, non si era neanche presentata ai funerali di sua moglie e ora gli veniva a fare la predica, non poteva sopportarlo.
Si sarebbe vendicato anche di lei.

Le parole che gli erano state dette ieri gli ronzavano ancora in testa.

“Ciao, cognatino. Sai perché sono venuta qui, ne? Non fare il freddo con me. Cosa è successo a Viviane? Non sarebbe mai partita da sola, non avvisandomi e lasciando Adrien da solo.” La bionda appena entrata nella villa, iniziò la sua partita a scacchi con il padrone di casa.

“Lui non è solo, io sono suo padre.” Mai si sentiva urlare Gabriel ma quel giorno, le sue urla riempirono la casa.

“Non provarlo neanche a dirlo. Da quando un padre, segrega un figlio in casa?” Angel era indispettita da quelle parole.

“Proprio tu parli sono quindici anni che non ti fai vedere, ormai lui ne ha quasi diciotto e ora salti fuori, cosa voi fare la zietta perfetta?” Ruggì Gabriel.

“Sai meglio di me che il lavoro mi ha tenuta lontana da Viviane e dalla sua famiglia. Quello che adesso tu stai facendo passare ad Adrien, io sono solo venuta ad aprirti gli occhi e a dirti che lei è viva. Lui è anche figlio di mia sorella, tienilo bene a mente.” Gli intimo lei.

“Non-non ci credo, hanno trovato la sua guida morta, lei...lei non può essere viva”, si dovette appoggiare al muro, scioccato da quelle parole, “No! non dopo quella tremenda tempesta.” Gabriel aveva un nodo in gola che non lo aiutava a parlare. Era sull’orlo delle lacrime. Parlare di sua moglie era sempre difficile per lui, soprattutto con Adrien e Angel che erano identici a lei.

“Fidati, lei è viva e tornerà. Non per te o per me, ma per suo figlio.” Anche lei tratteneva le lacrime in quelle parole.

“Fidarmi, crederti?! No! Non ti crederò mai e adesso fuori da casa mia!!” Sbraito un ultima volta.

“Come vuoi cognatino, ma ad Adrien parlerò e poi vedremo a chi crederà.” penso Angel per poi uscire di casa Agreste, accompagnata da Nathalie.

“Sta sera Papillon scatenerà la sua furia, su tutta Parigi.”
Ormai rimasto solo, andò nel suo ufficio per accedere alla sua stanza segreta. "Nooroo trasformami. E ora vediamo chi akumizzare questa sera."  Papillon sorrideva malizioso e carico di odio verso tutti. Verso Angel, Ladybug e Chatnoir.






 
Ed ecco il famoso dialogo tra i due. Gabriel che non è freddo e impassibile ma prova emozioni si arrabbia, diventa rosso vorrebbe muovere le mani verso Angel ve lo immaginate?




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