Nota:
Allarme Spoiler da questo capitolo in poi.
(Per
chi ha letto le note autore nascoste del capitolo 2 si tratta di
quell'argomento)
Dojo
<<
Amuro-san è finito il pane e la lattuga >>
<<
Vado a fare la spesa >>
<<
Amuro-san non arrivo a quei bicchieri in alto. Li prendi tu?
>>
<<
Certo >>
<<
Amuro-san la cassa della birra è troppo pesante per me >>
Cominciava
a sentire la mancanza di Vermouth. Che strano...
<<
Tranquilla la salgo io >>
<<
Amuro-san quel tavolo è traballante... >>
<<
Vado a prendere la cassetta degli attrezzi >>
<<
Arigatò >>
Azusa
era intenta a pulire il bancone quando il tintinnio della porta
d'ingresso del locale attirò l'attenzione della ragazza.
<<
Irasshaimase >>
Erano
le tre ragazze del liceo Teitan insieme ai piccoli detective boys.
<<
Ciao Azusa come va? >> chiese Sonoko allegra e pimpante.
<<
Molto bene e voi? >>
<<
Bene, sai oggi mia mamma... >>
Azusa
stava pulendo uno dei tavoli mentre ascoltava Genta.
<<
Amuro-san certo che potresti aiutare Azusa invece di stare poggiato a
quel tavolino >>
Il
ragazzo stava prendendo fiato dopo aver sistemato il suddetto mobile
e dopo aver svolto molti altri lavori -tra i quali sistemare in
magazzino tutte le casse di birra arrivate quella mattina-.
Forse
per la stanchezza, forse per le preoccupazioni degli ultimi giorni,
ma dopo aver udito le parole di Sonoko gli venne in mente che a
confronto magari Gin era una brava persona.
<<
Hai ragione. Prendo subito le ordinazioni >> disse facendo un
“ommm” mentale e avvicinandosi con un taccuino in mano <<
Shiho-san non c'è? >>
Masumi
scosse la testa.
<<
Aveva da fare >>
Rei
assottiglio gli occhi ed abbassò lo sguardo.
<<
Capisco... allora che prendete? >>
<<
Gelato >> disse Ran.
<<
Anche noi vogliamo il gelato >> gridarono in coro i tre
bambini.
<<
Io un caffè >> disse Masumi.
Ecco
un'altra adepta del caffè proprio come il fratello.
<<
E tu Sonoko-san? >>
Sonoko
stava chattando in modo molto concitato, tanto che il naso era quasi
attaccato al suo cellulare.
<<
Sonoko? >> Insistette.
Improvvisamente
la ragazza fece un grosso sorriso emettendo un urletto stridulo.
<<
Ragazze! Makoto ha organizzato un torneo nel suo dojo per attrarre
giovani appassionati ed ha invitato anche te Masumi >>
<<
Me? >>
<< Hai. Ti considera un'ottima
avversaria >>
<<
Ah... che gentile >>
Nel
sentire quelle parole il visino innocente di Ayumi si illuminò.
<<
Tooru-san dovresti andare
anche tu! >>
Le
ragazze si girarono verso la bambina.
<<
Perché Ayumi? >>
La
piccola si voltò raccontando tutta contenta il giorno in cui il
ragazzo li aveva salvati dai due falsi fattorini del corriere
ghepardo.
<<
Tooru lo ha steso con un solo pugno! >>
Le
tre batterono le palpebre sorprese.
<<
Davvero? >>
<<
Ehi ehi no... vi ho solo visto in pericolo ed ho agito d'impulso...
>> si affrettò a cercare di minimizzare Amuro, che non ci
teneva affatto ad ostentare le capacità che potevano collegarlo
all'identità di agente PSB.
Genta
alzò i pugni.
<<
Dai non fare il modesto. Sei fortissimo >>
<<
Ma no... state esagerando bambini >> insistette il ragazza
cercando di riparare all'irreparabile.
<<
Non è vero. Quella volta sembravi un pugile! >> disse Mitsuiko
entusiasta.
Masumi
assottigliò gli occhi e fece un piccolo sorrisino mettendo in
evidenza il canino.
<<
Un pugile eh? In effetti hai delle braccia fin troppo allenate …
>>
<<
Avevo notato anch'io >> disse innocentemente Ran.
<<
Meglio di Nadal, meglio di ladro Kid... a questo punto sono curiosa
di vedere se sei meglio di Makoto >> Disse Sonoko in modo molto
meno innocente poggiando la testa sul palmo della mano.
Amuro
arossì e batté due volte le palpebre mettendo le mani aperte
davanti il viso come a volersi difendere da un incombente pericolo:
le facce di quelle ragazze non sembravano suggerire nulla di buono.
*
<<
Dunque il reparto ortofrutticolo è di là... >>
<<
Ti ringrazio di avermi accompagnato. Oggi Yumi lavora e non mi andava
di stare da solo >>
<<
Ma figurati >>
Shiho
e Shukichi erano a fare la spesa.
Il
ragazzo inclinò la testa fissandola dubbioso.
<<
Sicura che non avevi da fare? Continui a guardare il cellulare con
uno strano atteggiamento >>
Lei
si affrettò a riporre l'oggetto in tasca e scosse la testa.
<<
Tranquillo, mi fa piacere passare del tempo con te >> disse con
un dolce sorriso cordiale.
Shukichi
non riusciva a capire perché la ragazza avesse la nomea di “pezzo
di ghiaccio”. Con lui era sempre gentile.
Certo
era pacata e non iperattiva come sua sorella però a modo suo era
simpatica.
<<
Uh formaggio >> disse entusiasta.
<<
Troppi latticini stagionati fanno male. Hanno un sacco di calorie
>>
Il
Taiko arrossì grattandosi la nuca.
<<
Si ma mi aiuta a concentrarmi... >> disse con un sorriso
imbarazzato.
Shiho
scosse la testa e ridacchiò.
Aveva
sempre provato una certa ammirazione per lui.
Quando
lo conosceva solo di fama era una sua fan, anche se solo per motivi
superficiali.
Poi
entrambi erano venuti a conoscenza della loro parentela.
Shiho
era convinta di dover comunque mantenere le distanze ma il ragazzo
non era dello stesso avviso. Difatti, così come la sorella, l'aveva
accolta a
braccia aperte e quando poteva cercava di passare del tempo con lei.
La
scienziata accettava sempre di buon grado l'invito poiché lui era
una delle persone più interessanti e piacevoli con cui si potesse
parlare.
Poi
era molto umile nonostante il suo grado nello shoji.
Come
diavolo era possibile che fosse imparentato con quel borioso
arrogante col cappello di lana?
Beh
tecnicamente lo era anche lei...
Rabbrividì.
Meglio non pensarci.
Mentre
era persa in quei pensieri Shukichi ricevette una telefonata.
<<
Moshi moshi? Hai... no non sono a casa... aspetta un
attimo >> Il ragazzo portò una mano sul telefono e si rivolse
a lei << Ehi Shiho. Masumi è stata sfidata in un incontro. Ci
andiamo? E' qui vicino >>
Lei
fece spallucce, non aveva molto da fare quel giorno.
<<
Ok... >>
*
Non
appena entrarono nel dojo videro Ran e Sonoko con le mani davanti la
bocca, un altro ragazzo palestrato con un cerotto vicino la tempia si
puliva gli occhiali
con aria corrucciata mentre un gruppo di persone si affrettava ad
uscire dall'edificio.
Sembravano
tutti piuttosto shockati.
Shiho
e Shukichi si fissarono straniti per un paio di secondi poi
guardarono verso l'area di allenamento incuriositi.
E
lì compresero la situazione.
Tooru
Amuro e Masumi se le stavano suonando di santa ragione.
Anche
se a ben vedere era la cugina ad avere gli occhi assassini, il
ragazzo invece sembrava limitarsi alla difesa.
<<
Poveretto... che ha fatto quel ragazzo per cacciarsi in quella
situazione? >> domandò Shukichi che era ben cosciente della
forza -e del livello di isteria- della sorella.
<<
Le ha solo detto di mettersi le protezioni sul viso e alle gambe... e
lei si è sentita presa in giro >> disse Ran.
Shukichi
poggiò due dita sulla fronte imbarazzato.
<<
Cavolo... Masumi diventa una bestia quando si sente presa in giro.
Credo che andrà avanti per un bel po' senza nemmeno voler sentire
ragioni >>
Shiho
comprendeva bene: in effetti anche lei alle volte aveva confuso
l'atteggiamento premuroso del ragazzo per una presa in giro. In
realtà lui cercava solo di essere gentile.
<<
Ti faccio fuori! >>
<<
Insomma Masumi è solo un incontro amichev... >> parò un colpo
allo stomaco << ... ole >>
Inclinò
la testa e in cuor suo si mise a tifare per il ragazzo. Poveretto
come al solito subiva in silenzio.
Per
essere una testa calda era piuttosto paziente. Ovviamente non glielo
avrebbe mai detto.
Nel
frattempo Ran si era avvicinata a Shukichi.
<<
Tu sei il fratello di Sera-chan vero? >>
<<
Hai... >>
<<
Io sono Ran e lei è Sonoko >>
<<
Si, mi ha parlato delle sue compagne di classe. Piacere ragazze >>
<<
Piantala di assecondare i miei colpi e comportati da uomo! >>
<<
Da questo momento io non ti farò mai più un caffè >>
<<
Come mai voi due siete insieme? >> Chiese Sonoko a Shiho con
uno strano atteggiamento.
<<
Facevamo la spesa >> si limitò a dire con tono neutro.
<<
E quello sarebbe un calcio? Ti faccio vedere io come si da un calcio!
>>
<<
Voglio tornare a lavoro... >>
<<
Ah e come mai? Avevate in programma una cenetta romantica? >>
incalzò Sonoko mettendo le mani sui fianchi.
A
rispondere questa volta fu il ragazzo.
<<
Iee iee ci siamo incontrati per caso al supermercato >>
Preferivano
evitare che quel dettaglio venisse allo scoperto, almeno per il
momento. Giusto per precauzione.
<<
Che cosa stai guardando? Credi di poterti distrarre mentre stai
lottando con me? >>
<<
Immaginavo ci fosse uno squilibrio latente anche in te... >>
<<
Che? Come ti permetti?! >>
Makoto
guardava l'intero scenario con una mano davanti le labbra.
Ma
era l'unico a non reputare normale quella situazione?
Non
ebbe il tempo di esporre i suoi dubbi poiché altri due ragazzi
varcarono la soglia della palestra.
<<
Ran? Ran >>
La
ragazza aveva mandato un messaggio al giovane detective Kudo
avvisandolo del torneo, che ormai per evidenti motivi era stato
annullato.
<<
Ehi Shinichi siamo qui >> disse la ragazza agitando la mano
entusiasta come sempre di vedere il suo caro “amico”.
Il
ragazzo era insieme a Subaru.
Appena
quest'ultimo incrociò lo sguardo di Shukichi entrambi accennarono un
sorriso.
Poi
lo studente universitario notò Shiho: la ragazza aveva una strana
espressione pensierosa e guardava di sottecchi il cellulare.
<<
Ma hai sempre il broncio? Tu devi essere più sorridente... >>
La
ragazza si riscosse dai suoi pensieri e drizzò la testa guardando
dritto davanti a se.
No.
Già si partiva male con la Miyano.
Forse
con “tu dovresti”, “magari se tu fossi” o “ti imploro di”
si sarebbe sortito l'effetto desiderato ma così si scatenava
l'avversione più totale.
<<
Io devo? >>
Lo
disse con un tono talmente inquietante e serio che persino Masumi si
accorse del pericolo e il suo sguardo da assassino diventò
preoccupato.
<<
E' meglio se ci spostiamo >>
Amuro
si sistemò la maglia lieto che quella belva si fosse calmata.
<<
Come? >>
<<
Quando Shi ha quella faccia è meglio stare lontani >>
Rei
alzò la testa guardando alternativamente Shiho e Subaru.
Era
a conoscenza del passato tra Akemi e Shuichi quindi comprendeva bene
perché Shiho avesse un atteggiamento ostile nei suoi confronti e
anche perché Shuichi non si ribellasse.
Però
c'era qualcosa che non gli tornava: come se mancasse un tassello per
completare il quadro completo.
<<
Si tu devi >> disse Subaru sicuro di se. Tratto tipico
di Akai che era prepotentemente uscito fuori.
Shiho
serrò le labbra e Shukici cominciò ad intuire a cosa fosse dovuta
la sua fama.
<<
Oh diamine... >> mormorò Masumi.
Ma
perchè suo fratello si divertiva a stuzzicarla?
A
questo punto anche Rei si allarmò: tutti i presenti fissavano la
scena come se da un momento a l'altro dovesse esplodere una bomba.
In
realtà Shiho non fece nulla di eclatante: si limitò a dare un colpo
nella parte inferiore della lattina di caffè che il ragazzo teneva in mano in modo che il
contenuto si rovesciasse sui suoi pantaloni.
<<
E tu devi darti una lavata >> disse prendendolo in giro e
lasciando tutti basiti.
Poi si voltò con eleganza ed uscì dal dojo con passo deciso.
Angolo
dell'autrice.
Salve
lettori, come avrete notato questo capitolo non è del tutto
incentrato su Rei e Shiho e c'è un motivo.
Ok
allarme SPOILER
(siete avvertiti)
Nel
secondo capitolo di questa raccolta ho detto che avrei cercato di
mantenere l'informazione velata però ho recentemente scoperto che in
un'intervista a Singapore nel 2016, Gosho ha confermato che Akai e
Akemi sono cugini quindi, visto che è ufficialmente canon, da questo
capitolo in poi il rapporto tra Shiho e l'Akai
family
sarà più esplicito.
Detto
ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto. Grazie a tutti i lettori
(sbaglio o siete aumentati? Mi fa molto piacere)
Un
bacione. Ci sentiamo.
Violetta_
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