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Autore: Violetta_    12/08/2017    6 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Nota: Allarme Spoiler da questo capitolo in poi.
(Per chi ha letto le note autore nascoste del capitolo 2 si tratta di quell'argomento)






Dojo








<< Amuro-san è finito il pane e la lattuga >>
<< Vado a fare la spesa >>







<< Amuro-san non arrivo a quei bicchieri in alto. Li prendi tu? >>
<< Certo >>







<< Amuro-san la cassa della birra è troppo pesante per me >>

Cominciava a sentire la mancanza di Vermouth. Che strano...

<< Tranquilla la salgo io >>







<< Amuro-san quel tavolo è traballante... >>
<< Vado a prendere la cassetta degli attrezzi >>
<< Arigatò >>

Azusa era intenta a pulire il bancone quando il tintinnio della porta d'ingresso del locale attirò l'attenzione della ragazza.

<< Irasshaimase >>

Erano le tre ragazze del liceo Teitan insieme ai piccoli detective boys.

<< Ciao Azusa come va? >> chiese Sonoko allegra e pimpante.
<< Molto bene e voi? >>
<< Bene, sai oggi mia mamma... >>

Azusa stava pulendo uno dei tavoli mentre ascoltava Genta.

<< Amuro-san certo che potresti aiutare Azusa invece di stare poggiato a quel tavolino >>

Il ragazzo stava prendendo fiato dopo aver sistemato il suddetto mobile e dopo aver svolto molti altri lavori -tra i quali sistemare in magazzino tutte le casse di birra arrivate quella mattina-.
Forse per la stanchezza, forse per le preoccupazioni degli ultimi giorni, ma dopo aver udito le parole di Sonoko gli venne in mente che a confronto magari Gin era una brava persona.

<< Hai ragione. Prendo subito le ordinazioni >> disse facendo un “ommm” mentale e avvicinandosi con un taccuino in mano << Shiho-san non c'è? >>

Masumi scosse la testa.

<< Aveva da fare >>

Rei assottiglio gli occhi ed abbassò lo sguardo.

<< Capisco... allora che prendete? >>
<< Gelato >> disse Ran.
<< Anche noi vogliamo il gelato >> gridarono in coro i tre bambini.
<< Io un caffè >> disse Masumi.

Ecco un'altra adepta del caffè proprio come il fratello.

<< E tu Sonoko-san? >>

Sonoko stava chattando in modo molto concitato, tanto che il naso era quasi attaccato al suo cellulare.

<< Sonoko? >> Insistette.

Improvvisamente la ragazza fece un grosso sorriso emettendo un urletto stridulo.

<< Ragazze! Makoto ha organizzato un torneo nel suo dojo per attrarre giovani appassionati ed ha invitato anche te Masumi >>
<< Me? >>
<< Hai. Ti considera un'ottima avversaria >>

<< Ah... che gentile >>

Nel sentire quelle parole il visino innocente di Ayumi si illuminò.

<< Tooru-san dovresti andare anche tu! >>

Le ragazze si girarono verso la bambina.

<< Perché Ayumi? >>

La piccola si voltò raccontando tutta contenta il giorno in cui il ragazzo li aveva salvati dai due falsi fattorini del corriere ghepardo.

<< Tooru lo ha steso con un solo pugno! >>

Le tre batterono le palpebre sorprese.

<< Davvero? >>
<< Ehi ehi no... vi ho solo visto in pericolo ed ho agito d'impulso... >> si affrettò a cercare di minimizzare Amuro, che non ci teneva affatto ad ostentare le capacità che potevano collegarlo all'identità di agente PSB.

Genta alzò i pugni.

<< Dai non fare il modesto. Sei fortissimo >>
<< Ma no... state esagerando bambini >> insistette il ragazza cercando di riparare all'irreparabile.
<< Non è vero. Quella volta sembravi un pugile! >> disse Mitsuiko entusiasta.

Masumi assottigliò gli occhi e fece un piccolo sorrisino mettendo in evidenza il canino.

<< Un pugile eh? In effetti hai delle braccia fin troppo allenate … >>
<< Avevo notato anch'io >> disse innocentemente Ran.
<< Meglio di Nadal, meglio di ladro Kid... a questo punto sono curiosa di vedere se sei meglio di Makoto >> Disse Sonoko in modo molto meno innocente poggiando la testa sul palmo della mano.

Amuro arossì e batté due volte le palpebre mettendo le mani aperte davanti il viso come a volersi difendere da un incombente pericolo: le facce di quelle ragazze non sembravano suggerire nulla di buono.



*



<< Dunque il reparto ortofrutticolo è di là... >>
<< Ti ringrazio di avermi accompagnato. Oggi Yumi lavora e non mi andava di stare da solo >>
<< Ma figurati >>

Shiho e Shukichi erano a fare la spesa.
Il ragazzo inclinò la testa fissandola dubbioso.

<< Sicura che non avevi da fare? Continui a guardare il cellulare con uno strano atteggiamento >>

Lei si affrettò a riporre l'oggetto in tasca e scosse la testa.

<< Tranquillo, mi fa piacere passare del tempo con te >> disse con un dolce sorriso cordiale.

Shukichi non riusciva a capire perché la ragazza avesse la nomea di “pezzo di ghiaccio”. Con lui era sempre gentile.
Certo era pacata e non iperattiva come sua sorella però a modo suo era simpatica.

<< Uh formaggio >> disse entusiasta.
<< Troppi latticini stagionati fanno male. Hanno un sacco di calorie >>

Il Taiko arrossì grattandosi la nuca.

<< Si ma mi aiuta a concentrarmi... >> disse con un sorriso imbarazzato.

Shiho scosse la testa e ridacchiò. Aveva sempre provato una certa ammirazione per lui.
Quando lo conosceva solo di fama era una sua fan, anche se solo per motivi superficiali.
Poi entrambi erano venuti a conoscenza della loro parentela.
Shiho era convinta di dover comunque mantenere le distanze ma il ragazzo non era dello stesso avviso. Difatti, così come la sorella, l'aveva accolta a braccia aperte e quando poteva cercava di passare del tempo con lei.
La scienziata accettava sempre di buon grado l'invito poiché lui era una delle persone più interessanti e piacevoli con cui si potesse parlare.
Poi era molto umile nonostante il suo grado nello shoji.


Come diavolo era possibile che fosse imparentato con quel borioso arrogante col cappello di lana?


Beh tecnicamente lo era anche lei...

Rabbrividì. Meglio non pensarci.

Mentre era persa in quei pensieri Shukichi ricevette una telefonata.

<< Moshi moshi? Hai... no non sono a casa... aspetta un attimo >> Il ragazzo portò una mano sul telefono e si rivolse a lei << Ehi Shiho. Masumi è stata sfidata in un incontro. Ci andiamo? E' qui vicino >>

Lei fece spallucce, non aveva molto da fare quel giorno.

<< Ok... >>


*


Non appena entrarono nel dojo videro Ran e Sonoko con le mani davanti la bocca, un altro ragazzo palestrato con un cerotto vicino la tempia si puliva gli occhiali con aria corrucciata mentre un gruppo di persone si affrettava ad uscire dall'edificio.

Sembravano tutti piuttosto shockati.

Shiho e Shukichi si fissarono straniti per un paio di secondi poi guardarono verso l'area di allenamento incuriositi.
E lì compresero la situazione.

Tooru Amuro e Masumi se le stavano suonando di santa ragione.
Anche se a ben vedere era la cugina ad avere gli occhi assassini, il ragazzo invece sembrava limitarsi alla difesa.

<< Poveretto... che ha fatto quel ragazzo per cacciarsi in quella situazione? >> domandò Shukichi che era ben cosciente della forza -e del livello di isteria- della sorella.
<< Le ha solo detto di mettersi le protezioni sul viso e alle gambe... e lei si è sentita presa in giro >> disse Ran.

Shukichi poggiò due dita sulla fronte imbarazzato.

<< Cavolo... Masumi diventa una bestia quando si sente presa in giro. Credo che andrà avanti per un bel po' senza nemmeno voler sentire ragioni >>

Shiho comprendeva bene: in effetti anche lei alle volte aveva confuso l'atteggiamento premuroso del ragazzo per una presa in giro. In realtà lui cercava solo di essere gentile.



<< Ti faccio fuori! >>
<< Insomma Masumi è solo un incontro amichev... >> parò un colpo allo stomaco << ... ole >>



Inclinò la testa e in cuor suo si mise a tifare per il ragazzo. Poveretto come al solito subiva in silenzio.
Per essere una testa calda era piuttosto paziente. Ovviamente non glielo avrebbe mai detto.

Nel frattempo Ran si era avvicinata a Shukichi.

<< Tu sei il fratello di Sera-chan vero? >>
<< Hai... >>
<< Io sono Ran e lei è Sonoko >>
<< Si, mi ha parlato delle sue compagne di classe. Piacere ragazze >>




<< Piantala di assecondare i miei colpi e comportati da uomo! >>
<< Da questo momento io non ti farò mai più un caffè >>




<< Come mai voi due siete insieme? >> Chiese Sonoko a Shiho con uno strano atteggiamento.
<< Facevamo la spesa >> si limitò a dire con tono neutro.




<< E quello sarebbe un calcio? Ti faccio vedere io come si da un calcio! >>
<< Voglio tornare a lavoro... >>




<< Ah e come mai? Avevate in programma una cenetta romantica? >> incalzò Sonoko mettendo le mani sui fianchi.

A rispondere questa volta fu il ragazzo.

<< Iee iee ci siamo incontrati per caso al supermercato >>

Preferivano evitare che quel dettaglio venisse allo scoperto, almeno per il momento. Giusto per precauzione.




<< Che cosa stai guardando? Credi di poterti distrarre mentre stai lottando con me? >>
<< Immaginavo ci fosse uno squilibrio latente anche in te... >>
<< Che? Come ti permetti?! >>




Makoto guardava l'intero scenario con una mano davanti le labbra.

Ma era l'unico a non reputare normale quella situazione?

Non ebbe il tempo di esporre i suoi dubbi poiché altri due ragazzi varcarono la soglia della palestra.

<< Ran? Ran >>

La ragazza aveva mandato un messaggio al giovane detective Kudo avvisandolo del torneo, che ormai per evidenti motivi era stato annullato.

<< Ehi Shinichi siamo qui >> disse la ragazza agitando la mano entusiasta come sempre di vedere il suo caro “amico”.

Il ragazzo era insieme a Subaru.
Appena quest'ultimo incrociò lo sguardo di Shukichi entrambi accennarono un sorriso.
Poi lo studente universitario notò Shiho: la ragazza aveva una strana espressione pensierosa e guardava di sottecchi il cellulare.

<< Ma hai sempre il broncio? Tu devi essere più sorridente... >>

La ragazza si riscosse dai suoi pensieri e drizzò la testa guardando dritto davanti a se.

No.

Già si partiva male con la Miyano.


Forse con “tu dovresti”, “magari se tu fossi” o “ti imploro di” si sarebbe sortito l'effetto desiderato ma così si scatenava l'avversione più totale.

<< Io devo? >>

Lo disse con un tono talmente inquietante e serio che persino Masumi si accorse del pericolo e il suo sguardo da assassino diventò preoccupato.

<< E' meglio se ci spostiamo >>

Amuro si sistemò la maglia lieto che quella belva si fosse calmata.

<< Come? >>
<< Quando Shi ha quella faccia è meglio stare lontani >>

Rei alzò la testa guardando alternativamente Shiho e Subaru.
Era a conoscenza del passato tra Akemi e Shuichi quindi comprendeva bene perché Shiho avesse un atteggiamento ostile nei suoi confronti e anche perché Shuichi non si ribellasse.
Però c'era qualcosa che non gli tornava: come se mancasse un tassello per completare il quadro completo.

<< Si tu devi >> disse Subaru sicuro di se. Tratto tipico di Akai che era prepotentemente uscito fuori.

Shiho serrò le labbra e Shukici cominciò ad intuire a cosa fosse dovuta la sua fama.

<< Oh diamine... >> mormorò Masumi.


Ma perchè suo fratello si divertiva a stuzzicarla?


A questo punto anche Rei si allarmò: tutti i presenti fissavano la scena come se da un momento a l'altro dovesse esplodere una bomba.

In realtà Shiho non fece nulla di eclatante: si limitò a dare un colpo nella parte inferiore della lattina di caffè che il ragazzo teneva in mano in modo che il contenuto si rovesciasse sui suoi pantaloni.

<< E tu devi darti una lavata >> disse prendendolo in giro e lasciando tutti basiti.

Poi si voltò con eleganza ed uscì dal dojo con passo deciso.





















Angolo dell'autrice.

Salve lettori, come avrete notato questo capitolo non è del tutto incentrato su Rei e Shiho e c'è un motivo.

Ok allarme SPOILER (siete avvertiti)



Nel secondo capitolo di questa raccolta ho detto che avrei cercato di mantenere l'informazione velata però ho recentemente scoperto che in un'intervista a Singapore nel 2016, Gosho ha confermato che Akai e Akemi sono cugini quindi, visto che è ufficialmente canon, da questo capitolo in poi il rapporto tra Shiho e l'Akai family sarà più esplicito.



Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto. Grazie a tutti i lettori (sbaglio o siete aumentati? Mi fa molto piacere)
Un bacione. Ci sentiamo.

Violetta_
   
 
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