Uno sguardo al passato
Ciao
a tutti e, finalmente ben ritrovati^^.
Sì,
so che è da più di un anno che non mi sto facendo
sentire; sono molti i motivi che mi hanno fatto rallentare e non credo
vi
interessi che li elenchi. Spero che con questo capitolo, interamente
dedicato a
un lunghissimo flashback di un evento che racconterò
più avanti, riuscite a
perdonarmi e a sostenermi.
Senza
perdermi in altri discorsi vi auguro buona lettura.
HOGWARTS
STUDIO DEL
PRESIDE
FLASH!
“Siamo
tornati!” dopo che la luce della passaporta si è
estinta,
Ash porge i suoi saluti all’amico e preside della scuola.
“Bentornati!”
che li saluta con un educato gesto della mano
“Ottimo lavoro!” e non dimentica di complimentarsi
per l’ottimo lavoro appena
svolto.
“Grazie
Tom!” Ash li accetta e poi posa sul tavolo la capsula
che contiene l’ingrediente che hanno raccolto “E
ora manca solo il frammento
del cuore degli oceani. Sarà domani vero?” e,
facendo un rapido calcolo, si
rende conto che ne manca solo uno da raccogliere.
“Esatto.
Il torneo si terrà domani mattina. Fino ad allora
siete liberi di fare tutto quello che volete!” cosa che il
Sun’s Warrior Caos
conferma e fa capire che, per il momento, hanno la giornata libera.
“Perfetto!”
e Naruto non poteva chiedere di meglio e ne
approfitterà per visitare un po’ questo castello
“E gli altri dove sono?” ma
prima vuole sapere dove si trovano i suoi compagni.
“Shino,
Hinata, Akamaru, Oscar e Jasmine sono in giro per il
castello, Kiba è dentro una vasca di succo di limone per
togliersi di dosso un
odore nauseante, mentre Rock Lee ed Angel sono nella Stanza delle
Necessità ad
allenarsi!” e Tom accontenta anche lui dicendogli che cosa
stanno facendo tutti
gli altri.
“Che ha
combinato quel cuccioletto pestifero? Ha calpestato
una montagna di cacca di dinosauro?”
Kurama è curioso di sapere che
cosa ha combinato l’Inuzuka per finire a mollo e spara
l’opzione che gli sembra
la più logica e divertente^^.
“La
Fuscival Pelvucis ha un odore orrendo e Kiba è finito
dentro la fossa in cui cresce la pianta e l’odore gli si
è attaccato addosso. È
meglio che non vi dica che cosa ho dovuto fare per mandare via il tanfo
che si
è diffuso qua dentro!” ma il moro gli spiega
rapidamente la particolarità di
questa pianta che anche lui ignorava completamente e aveva sudato sette
camice
per mandare via quell’odore.
“Accidenti
che iella. Povero Kiba!” e questo dispiace
all’Hokage
che è sicuro che l’amico si sta rodendo il fegato
per essere costretto a fare
il bagno nel limone per chissà quanto tempo.
“Sono
cose che capitano in una missione e poi non è
così
grave. Credo che fra un’ora potrà uscire dalla
vasca!” ma il preside gli fa
notare che poteva capitargli di peggio e questo è solo un
piccolo incidente a
cui si può porre rimedio “Ci sono altre
novità: Angel e Rock Lee hanno ricevuto
una parte di Ki del drago da Shou Lao, Shino e Oscar invece hanno
trovato una
megapietra, alcuni minerali molto interessanti, un uovo Pokemon e
Palkia!”
ma poi cambia discorso ed elenca rapidamente le cose in più
che gli altri hanno
portato con loro.
“C-C-CHE
COSA!” e nel sapere questo, Ash sgrana gli occhi per
l’incredulità “OSCAR HA CATTURATO
PALKIA!” e la cosa che l’ha lasciato
maggiormente di stucco è quello che ha fatto la Kirgsley.
“Pika!”
anche il suo piccolo amico è senza parole e non si
aspettava una sorpresa del genere.
“Perché?
Che cos’ha di tanto speciale questo Palkia?” non
capendo tutta quest’agitazione, Naruto vorrebbe saperne di
più.
“Devi
sapere che nel mondo dei Pokemon ce ne sono alcuni che
sono chiamati leggendari in quanto sono dotati di poteri unici nel loro
genere;
alcuni di loro abitano persino in dimensioni differenti ed esiste un
solo
esemplare per ognuno di loro!” Riddle non si sorprende di
questa sua ignoranza
e glielo spiega con parole semplici “Diciamo che sono una
sorta di divinità!” e
notando la faccia perplessa del biondino, glielo spiega in questo
modo^^.
“Incredibile-Tebayo!”
e ora che ha capito, anche Naruto è
senza parole^^.
“Questo fa
capire quanto la ragazza sia in gamba!”
nel
sapere questo, Kurama trae le sue conclusioni e si rende conto che
è la
migliore del gruppo.
“Angel
è molto più bravo. Lui ne ha catturati
addirittura due!”
ma Ash lo sorprende rivelandogli che il nipote del Nick di questa
dimensione è
stato molto più bravo della ragazza con la cattura di ben
due Pokemon
leggendari.
“Ammazza!”
a questo punto il Bijuu non sa che altro
dire^^.
“A
proposito di Angel, hai detto che lui e Rock Lee si
trovano nella Stanza delle Necessità ad allenarsi. Non
dovrebbero, invece,
riposare un po’?” Ketchum poi chiede una
spiegazione al preside che avrebbe
dovuto dire loro di riposare in vista del torneo.
“Ci
ho provato ma non mi hanno voluto ascoltare!” che fa
capire di aver provato a dissuaderli dal fare una cosa del genere ma i
due non
l’hanno ascoltato “Dovresti saperlo meglio di me
che, quando decide di fare una
cosa, Angel non cambia idea!” e ricorda all’amico
il particolare carattere del
rosso.
“Uff!
È davvero un allievo tremendo!” esclama
l’altro
sconsolato che lo conosce bene^^.
“Allievo?
Vuoi dire che Angel è un tuo allievo?” interessato
all’argomento, Naruto ne vuole sapere di più sul
legame che lo unisce al rosso.
“Sì,
è stato uno dei miei migliori studenti nella mia
materia!” e Ash lo accontenta dicendogli che è
stato un suo studente “Ah già,
non ve l’ho detto: insegno Difesa contro le Arti Oscure qui a
Hogwarts!” e,
resosi conto di aver omesso questo particolare molto importante,
illumina il
biondino sul suo effettivo ruolo.
“E
lo sei da ben dieci anni. Hai battuto il malocchio che
colpisce questa cattedra!” e Tom non può fare
altro che elogiare il collega che
ha resistito più di qualsiasi suo predecessore di questa
materia maledetta che
ha sempre fatto cambiare insegnate ogni anno^^.
“Cavolo-Tebayo!”
e la cosa stupisce non poco il biondino “Ma
allora come fai con la tua famiglia?” e si rende conto che
lavorando a Hogwarts
non può stare vicino alla moglie e al figlio.
“Eheh!
Essere un mago ha i suoi vantaggi!” mantenendosi vago,
Ash gli fa capire che non trascura i suoi cari “Cambiando
discorso, non abbiamo
deciso come organizzarci per la notte!” poi si rivolge a
Riddle ricordandosi
solo ora che non hanno deciso come sistemare i ragazzi per la notte.
“Useremo
il metodo classico prima di cena!” ma il preside
della scuola ha già pensato a tutto “Per il
momento, potete andare. Ci rivediamo
nella Sala grande alle 20,00 in punto, buona giornata!” e poi
decide di
congedare i due e si rimette al lavoro.
“Ok,
allora ci vediamo più tardi!” capendo che adesso
ha da
fare, il moro decide di lasciarlo e invita l’Hokage a
seguirlo.
“A
dopo!” che comprende e lo saluta gentilmente e segue il
Ketchum e il suo piccolo Pokemon fuori dall’ufficio.
UN
MINUTO DOPO
I due
stanno scendendo le scale e sono diretti verso
l’uscita.
“E
ora dove andiamo?” Naruto è davvero curioso di
sapere dove
stanno andando.
“Prima
di tutto, ci riuniamo agli altri e poi vi faccio fare
un giro turistico per il castello. Ti va bene come
programma?” e Ash lo
accontenta rivelandogli le sue intenzioni ossia un giro del castello
con tutti
gli altri compagni.
“Va
bene-Tebayo!” che Naruto approva senza problemi
“Dimmi un
po’, qual è il metodo classico che userete per
sistemarci per la notte?” poi
gli chiede quale sarà il metodo che useranno per sistemarli
che ha attirato non
poco la sua attenzione, come tutto quello che succede in questa
dimensione^^.
“Si
chiama Smistamento: vi faremo indossare il Cappello Parlante,
un particolare cappello magico in grado di parlare che
deciderà in che casa
inserirvi. Lo usiamo con tutti gli studenti al loro primo anno di
scuola!” che
il moro non si fa problemi a rivelargli ed è sicuro che,
quando lo vedranno,
rimarranno senza parole.
“Che
forza!” e il solo immaginarlo fa brillare gli occhi di
Naruto che non vede l’ora di sapere come è fatto^^.
“A proposito
di cappelli, come mai Angel indossa costantemente
quel buffo cappello di paglia?” e
mantenendosi sull’argomento,
Kurama è curioso di sapere il motivo che lega il rosso al
buffo cappello di
paglia che tiene sempre con sé.
“Credo
che dovresti chiederlo direttamente ad Angel. Ti saprà
rispondere meglio di me!” ma il Ketchum lo invita a chiederlo
direttamente al
giovane Nibbio Blu che gli saprà dare una risposta migliore.
“Se lo dici
tu!” e a questo punto il Bijuu non
insiste.
“AHAHAHAHAHAH!”
Poi di
colpo i tre sentono una risata stridula che risuona
per tutto il piano.
“Ma
chi è?”
Si
chiedono in contemporanea Naruto e Kurama che non si
aspettavano una cosa del genere.
“Pix
ne ha combinata un’altra delle sue!” commenta Ash
spiaccicandosi una mano in faccia.
“E ad acchiapparello
sto giocando. Tante belle bestiole mi inseguono ma non mi prenderanno
mai!”
e mentre canticchia divertito, il tremendo poltergeist della scuola sta
volando
inseguito dagli spiriti dei compagni di Naruto e Ash.
PIX:
Si presenta come un buffo tappetto dalla pallida carnagione e dalla
testa
schiacciata a forma di patata. Indossa un colorato abito da giullare
rosso
chiaro che copre la sua intera figura.
È
il poltergeist della scuola, ossia uno spiritello del caos che si
diverte a
fare dispetti e scherzi a tutti gli abitanti del castello.
A
differenza di tutti gli altri fantasmi, lui non è realmente
esistito. Il suo
unico scopo è quello di creare disordini e infastidire gli
altri ma entro un
certo limite. Inoltre, rispetto ai suoi simili, è in grado
di masticare cibi
solidi e di toccare/rompere oggetti, è solido, eterno e
indistruttibile.
Ha
paura solo del fantasma dei Serpeverde e ha l’abitudine di
masticare
chewin-gum.
“Piccola peste!”
alle sue calcagna c’è Rayearth che non
è mai stato arrabbiato come adesso.
“Torna qui che ti
faccio vedere come uso il mio corno!” seguito da
Mushiking che, per la
prima volta nella sua vita, ha i cinque minuti.
“Ti strappo quelle tue
ectoplasmiche scatole con un morso. Hai la mia parola!”
e insieme a lui c’è
anche Cerberus che è incavolato nero^^.
“Ti gonfio come una
zampogna!” e c’è anche
Megacyber demone che non ha mai perso le staffe come
adesso.
“Non lo sai che
offendere una signora è inammissibile?”
e c’è anche Debonair che ha più di
qualche venuzza sulla fronte.
“Dannato
torna qui che ti disintegro!” a
chiudere
il gruppo di inseguitori c’è Takhis in versione
drago a cinque teste e ha i
cinque minuti abbondanti.
“Ma…
Ma…. Ma che succede?” Naruto non ha mai visto una
cosa
del genere in vita sua^^.
“Non
chiederlo a me, ma ti giuro che non ho mai visto Rayearth
incazzato come adesso!” Kyuubi ne sa
quanto lui ed è stupito nel
vedere il suo amico arrabbiato.
“Ragazzi,
vi presento Pix, il poltergeist del castello. È la
nostra tortura da anni!” a presentarlo ci pensa Ash che non
sa quante volte ha assistito
a queste scene.
“Pikachu!”
stessa cosa vale per il suo piccolo amico che
sospira sconsolato vicino a lui.
“Mi chiedo
che cosa abbia fatto per far arrabbiare così gli
altri!” Kurama è davvero
curioso di sapere che cosa ha combinato per
farsi tutti quei nemici.
“Kurama prendilo. Ha
osato gettare della roba schifosa addosso alle ragazze e Hinata
è stata quella
colpita maggiormente!” nel vederlo fermo, il lupo
infuocato gli dice di
fermare lo spiritello pestifero che ha osato fare uno scherzo pesante
alle
ragazze, compresa la sua protetta.
“MHM! CHE
COSA HA FATTO QUEL PICCOLO BASTARDELLO!”
nello scoprire che cosa ha combinato, la volpe drizza di colpo le code
e ora ha
un valido motivo per arrabbiarsi.
Sploch!
“Piccolo
demonio!” e non ha nemmeno il tempo di
voltarsi che qualcosa di appiccicoso gli viene lanciato in testa^^.
“Ihihihih! Centrato!
Il pubblico è in delirio!” ovviamente
è opera di Pix che gli ha lanciato
una grossa chewin-gum appena masticata e piena di ectoplasma verdastro.
“FIGLIO DI
LIBERA PROFESSIONISTA CREPATA E SEPOLTA. TI FACCIO
A PEZZI!” e ora Kyuubi è
per davvero furioso e parte
all’inseguimento del piccolo spiritello seguito dai compagni
che intendono
linciarlo a dovere.
“GGGRR!
VAI KURAMA. NON FARTELO SCAPPARE-TEBAYO!” e Naruto lo
incita a prenderlo. Di sicuro non perdona chi fa qualcosa ai suoi
compagni e
alla sua fidanzata.
“Per
come la vedo io, faranno solo un casino tremendo!”
sospira Ash che non osa nemmeno immaginare il putiferio generato da
questo
folle inseguimento^^.
“Naruto!”
in quel momento Shino sbuca dallo stesso corridoio
da dove sono apparsi gli spiriti e si avvicina al suo Hokage. Si nota
che la
parte sinistra del suo giubbotto è stata sporcata da una
sostanza verdognola.
“Shino,
ma che ti è successo?” e nel notarla, il suo
Hokage
pretende una spiegazione.
“È
opera di quello spiritello. Stavamo camminando
tranquillamente per il corridoio quando è apparso
all’improvviso e ci ha
gettato questa roba e poi se l’è squagliata
prendendo in giro tutti gli spiriti
che erano con noi!” che l’Aburame gli fornisce
subito e questa non la manderà
giù tanto facilmente.
“Tranquillo,
il muco di vermicoli se ne va subito!”
avvicinandosi a lui con la bacchetta in mano, Ash la punta in avanti e
fa
sparire quella roba senza lasciarne traccia “E questo era uno
scherzo leggero. Meglio
che non vi dica che cosa combina quando va sul pesante!”
facendo capire che
questo non è niente^^.
“Meno
male!” e questo solleva Naruto che è contento di
ricevere questa bella notizia “E gli altri dove
sono?” ma poi nota che c’è solo
l’amante degli insetti mentre gli altri compagni sono assenti.
“Ero
con le ragazze e loro sono state colpite in pieno.
Quella roba gli è finita anche dentro i vestiti e la nostra
guida ha
consigliato loro di andare a farsi un bagno!” e il castano
gli risponde subito
facendogli capire che le ragazze sono in condizioni peggiori e solo un
bel
bagno può farle tornare come nuove^^.
“Beh…
meglio così!” commenta Uzumaki che si era
preoccupato
per non aver visto le ragazze “Eh?” ma appena
immagina per un attimo la scena
delle ragazze che fanno il bagno, viene colto da un improvviso fremito.
“Non
lo pensare nemmeno. Ti ricordo che sei l’Hokage!”
nel
vedere quello sguardo, Shino lo riprende subito ricordandogli la carica
che
ricopre.
“Già,
è vero, scusami!” capendo che stava pensando a una
scemenza, il biondino lascia perdere^^.
“Quella piccola peste
di Pix non la finirà mai di combinare guai. È
incorreggibile!” commenta
Raptomort con la sua voce sibilante mentre cammina lentamente verso gli
altri.
“TU!”
nel trovarselo davanti, Naruto si mette sulla difensiva
ed è pronto a estrarre la sua Zampakutò.
“Calmati.
Non è il Raptomort che abbiamo conosciuto noi!” ma
l’Aburame gli blocca la mano destra invitandolo a ragionare e
a non agire per
istinto.
“Che
vuoi dire?” senza lasciare la presa sulla sua arma, il
biondino lo osserva con la coda dell’occhio e spera in una
spiegazione
convincente.
“Il
Raptomort che vedi è lo spirito custode di Angel:
è il
bene che aveva dentro di sé!” a dargliela ci pensa
Ash che ormai ci ha fatto
l’abitudine a lui “Puoi stare tranquillo, non
è malvagio come quello che avete
conosciuto!” e invita l’amico a tranquillizzarsi.
“Se
lo dite voi!” anche se è ancora dubbioso, Uzumaki
decide di
fidarsi e lascia perdere la Zampakutò e torna a fissare lo
stregone.
“Conosco bene le mie
colpe. Non serve che mi guardi così!”
gli dice lo stregone mentre cammina
con calma verso la sua direzione “Anche
perché così giudicheresti male anche Angel per il
semplice fatto di avere un
mostro dentro di sé e tu dovresti saperne qualcosa!”
e sa bene che il
giovane Hokage, per via del suo passato, dovrebbe essere il primo a non
giudicare gli altri per quello che hanno dentro.
“Sì,
hai ragione!” capendolo benissimo, Naruto mette da parte
i pensieri ostili rendendosi conto che ha perfettamente ragione
“Ora che mi
torna in mente, anche se per poco, ti ho anche incontrato!” e
poi rammenta di
aver già incontrato questa versione buona dello stregone che
tempo fa ha
contribuito ad aiutarli.
“Lieto che te ne
ricordi!” commenta Raptomort soddisfatto “Beh, che ne dite di riprendere il tour? Le ragazze
ci raggiungeranno
più tardi. Conoscendole resteranno a mollo per parecchio
tempo!” e decide
di continuare il giro lasciando dietro le ragazze che poi li
raggiungeranno in
un secondo momento.
“Allora,
come prima cosa, andiamo a recuperare Angel e Rock
Lee!” decidendo di prendere le redini della situazione, Ash
consiglia ai
compagni di riunirsi al resto del gruppo e inizia a scendere una rampa
di scale
per raggiungere il luogo dove si trovano gli altri.
“Ma
sì, tanto era una delle tappe che dovevamo
visitare!”
commenta Shino che non solleva nessuna obiezione.
“E
va bene. Andiamo-Tebayo!” e anche Naruto si lascia
convincere e segue gli altri a ruota “Dimmi una cosa: il
cappello di paglia di
Angel è legato a una promessa che ti ha fatto?” e
ne approfitta per chiedere a
Raptomort qualcosa legato al cappello di paglia che il rosso ha sempre
con sé.
“Non proprio, comunque
credo sia meglio che chiedi direttamente a lui!” ma
questo si mantiene vago
e, esattamente come ha fatto Ash poco prima, gli consiglia di chiedere
direttamente a lui.
INTANTO
NEL BAGNO FEMMINILE DEI PREFETTI
Al sesto
piano della scuola è presente un grande bagno che
solo i prefetti e i capi scuola possono usare. Tuttavia, per
l’occasione, ne è
stato permesso l’uso anche agli ospiti che ne hanno subito
approfittato.
L’interno
del bagno è illuminato da una serie di luci che
fluttuano nel vuoto e illuminano maggiormente grazie alle pareti
bianche.
Inoltre ai lati sono presenti quattro rosoni colorati che raffigurano
dei
paesaggi marini e una sirena che si sposta tranquillamente da un
dipinto
all’altro. Al centro della stanza è presente
un’enorme vasca che può essere
facilmente riempita grazie ai sette rubinetti dai quali, per ognuno,
esce
dell’acqua profumata che fornisce una dolce fragranza.
“AAAAAAH!
Che bellezza!” mentre lascia che l’acqua le scivoli
per tutto il suo giovane corpo, Jasmine si lascia andare sdraiandosi
sul fondo
della vasca.
“Ci
voleva proprio un bel bagno caldo!” stessa cosa la pensa
Oscar che emerge dall’acqua come una novella Venere dai
capelli castani
permettendo così all’acqua di scivolarle sul corpo.
“Già!”
concorda Hinata a testa bassa e con le mani che
tengono il petto.
“Che
hai Hinata? Non dovresti vergognarti. Siamo tra ragazze
no?” notando il suo imbarazzo, Jasmine la invita a lasciarsi
andare che tanto
sono da sole.
“Non
preoccuparti, mostra pure l’air bag!” e lo stesso
fa
Oscar. Lei non si fa problemi a mostrare liberamente le sue forme.
“Ehm…
Va bene!” convinta dalle due amiche, la Hyuga decide di
lasciarle libere e, dopo un secondo, ecco che i suoi floridi seni
escono
dall’acqua come un paio di boe^^.
“EH!”
Nel
vedere la sua attrezzatura, le due ragazze sgranano gli
occhi rimanendo senza parole^^.
“Ecco,
è questo il mio problema. Salgono sempre!”
riprendendole tra le mani, la ragazza le fa nuovamente riaffondare
nell’acqua^^.
“Ahahah!
Dai ti agiti per così poco?” Jasmine non riesce a
trattenere le risate e ormai ha perso il conto di quante volte abbia
assistito
a una scena del genere “Come sempre, sei molto
dotata!” e quasi la invidia per
le sue doti naturali^^.
“Beh,
una quarta e mezzo non è male, ma io e la mia quinta e
due non ci spaventiamo per niente!” Oscar non si stupisce per
niente e rivela
senza problemi le sue misure che sono assolutamente invidiabili^^.
“Io
non mi lamento nemmeno della mia quarta ma sono sicura
che svilupperò molto di più!” la
giovane Uchiha invece è fiduciosa che
svilupperà maggiormente, giustamente la madre ha un fisico
che rivaleggia con
quello di Tsunade^^ “Sai Hinata, ti vedo nuda sin da quando
ero bambina: io te
e mia madre abbiamo fatto il bagno insieme molte volte e non sai quante
volte
abbia fatto le vostre misure. Se la cosa ti interessa, diventeranno
ancora più
grandi!” e rivela alla mora questa piccola
curiosità con tanto di sorpresa
finale^^.
“Capisco!”
commenta la mora con un certo imbarazzo. Non è
abituata a parlare di cose del genere anche perché al
villaggio sono poche le
ragazze che hanno le sue forme^^.
“Tanto
tua madre non raggiungerà mai le curve di Nami e
Robin. Più il tempo passa, più diventano
formose!” ridendosela quasi di gusto,
però, la Kirgsley è sicura che la madre
dell’amica non potrà mai arrivare ai
livelli di due piratesse che ben conosciamo^^.
“Ma
fammi il favore. Mia madre le batte ad occhi chiusi. Al
massimo si può confrontare con Hancock per quanto riguarda
petto e bellezza!”
ma Jasmine difende la madre a spada tratta e ritiene che solo la famosa
imperatrice pirata potrebbe tener testa alla madre per quanto riguarda
forme e
bellezza.
“In
effetti, non hai tutti i torti!” e, ora che ci pensa, la
castana non può che concordare con lei.
“Scusatemi
ragazze. Non so chi sia questa Robin ma quando
parlate di Nami e Hancock vi riferite alla principessa del sole,
nonché Sun’s
Warrior verde e alla regina delle amazzoni soleane vero?”
Hinata decide di
entrare nella conversazione. Alcuni di questi nomi sono ben noti a
Hinata e li
ricollega a delle soleane che ha conosciuto ma, per sicurezza, vuole
chiedere
prima conferma alle due amiche.
“No,
ci riferiamo alla navigatrice della ciurma di Rufy e
all’imperatrice pirata delle amazzoni Kuja!”
Jasmine rimane stupita da una
simile domanda e le dice a chi si sta riferendo.
“Rufy?
E chi sarebbe?” ma questo nome non dice niente alla
mora dagli occhi perlati che non l’ha mai sentito in vita sua.
“Come?
Voi non conoscete i membri della ciurma di Cappello di
Paglia?” e la cosa stupisce non poco Oscar che non se lo
aspettava.
“No,
non li ho mai sentiti nominare. Qui da voi sono dei
Sun’s Knights?” ma la ragazza risponde loro di non
conoscere queste persone che
hanno appena menzionato.
“S-Sì.
Sono Sun’s Knights come voi!” le risponde la
Kirgsley
assai incredula nello scoprire che non conoscono la pazza ciurma che
aspira a
conquistare i sette mari.
“Allora
è probabile che li incontreremo anche noi. Magari
quando il signor Nick e compagni torneranno nella nostra
dimensione!” la Hyuga
non ne è sicura al 100% ma ritiene che ci sarà
un’alta probabilità di conoscere
questi compagni che loro ancora non hanno incontrato.
“Sì,
forse hai ragione!” e Jasmine si augura per davvero che li
incontrino. Persone come loro cambiano per davvero la vita^^.
“Piuttosto,
hai detto di conoscere delle soleane che si
chiamano Nami e Hancock vero?” Oscar ora è
interessata a sapere qualcosa in più
sulle due soleane menzionate dall’amica.
“E
una di loro è una principessa e addirittura una
Sun’s
Warrior? Vuol dire che è una parente del signor
Nick?” ma anche Jasmine è
curiosa di saperne qualcosa in più su queste due soleane.
“Beh
sì!” Hinata annuisce alla domanda di Oscar che ora
la
fissa molto più curiosa “No, Nami e il signor Nick
non sono parenti. Lei è la
figlia del Re del Sole, Alessandro Aquila d’Argento che ha
preso il posto del
precedente re morto a seguito di circostanze misteriose!” per
poi rispondere
alla domanda di Jasmine.
“Vuoi
dire che nella vostra dimensione il bisnonno di Angel
è… morto!” e questo lascia la mora
Uchiha senza parole.
“E
il maestro Nick o uno dei suoi fratelli non ha rivendicato
il trono?” stessa cosa vale per la Kirgsley che non capisce
che cosa abbiano
fatto.
Per
chi non ha letto la mia fic Millennium Falcon la storia di Nick Nibbio
Blu, ho
deciso di aprire una piccola parentesi in modo da fornirvi una piccola
delucidazione. Nick è il primo di quattro fratelli, figli di
Alan Nibbio Blu,
Re del Sole: questo vuol dire che sono i legittimi eredi al trono.
Nick,
però, quando divenne Sun’s Warrior decise di
rinunciare al suo titolo di
principe e di lasciare l’onere di erede ai fratelli
perché riteneva di averne
uno molto più grande da portare a termine che andava ben
oltre la carica di Re.
Gli altri fratelli e la sorella avrebbero quindi preso il posto del
padre in
caso fosse venuto a mancare.
Anche
Lello era un principe ma, come Nick aveva rinunciato al titolo in
favore del
suo unico fratello minore.
Domanda
che può venire spontanea è: che cosa succede se
un re muore senza avere degli
eredi? Il trono del Sole, per varie ragioni, non può
rimanere vacante a lungo,
per questo viene avviata una particolare prova nota col nome di Prova
del
Nucleo: una prova consistente nell’attraversare il nucleo
interno del Sole e
arrivare dall’altra parte. Solo un candidato, ritenuto degno
della stella
stessa può superare la prova mentre gli altri vengono
scartati e rispediti da
dove sono venuti.
Se
avete ancora dei dubbi, non dovete preoccuparvi: spiegherò
la cosa più avanti
in maniera dettagliata.
Detto
questo, torniamo alla narrazione.
“Ecco…
anche loro sono misteriosamente scomparsi. Come penso
saprete, il trono del Sole non può restare vacante, per
questo hanno avviato la
Prova del Nucleo e a vincerla è stato appunto Re Alex, anche
noto come
Alextintura!” la Hyuga risponde alle loro domande spiegando
che cosa è successo
da loro e che quindi il re è un altro.
“Alextintura?
Ma certo è l’attuale consigliere di Re Alan.
Chi si sarebbe mai aspettato che, in un'altra dimensione avrebbe avuto
la
stoffa per diventare Re!” nel sentire il nomignolo con cui
è chiamato il Re
INA, Jasmine fa capire che lo conoscono e che da loro riveste un ruolo
comunque
molto importante.
“Comunque
tutto questo ha dell’incredibile. Come hanno fatto
gli eredi al trono a sparire tutti in una volta?” ma la cosa
lascia più di
qualche dubbio nella mente di Oscar che non sa come spiegarselo.
“A
dire la verità, non sono scomparsi per cause sconosciute
come ho detto prima: è stato il risultato di un complotto
per detronizzare il
re, ordito da un soleano molto pericoloso che è poi salito
al trono con la forza.
Il suo nome era Vorkye Drago del Sangue!” ma Hinata non ha
finito di parlare e
rivela che, in realtà, dietro tutti quegli eventi vi era un
complotto ordito da
quello che poi sarebbe diventato il Tiranno del Sole.
“Che
cosa?”
E questo
lascia stupite le due ragazze che, si alzano di
botto dalla vasca. Non si sarebbero mai aspettate un simile risvolto
che in questa
dimensione non è mai avvenuto.
“Già,
è successo questo!” conferma Hinata abbassando gli
occhi “Il suo regno di terrore è durato per tre
secoli: sono molte le vite che
quel mostro e i suoi seguaci hanno spezzato!” e racconta loro
brevemente che
cosa è successo a causa di quel mostro “Ma ora il
suo regno è finito per mano
dei nuovi Sun’s Warriors!” ma fa capire loro che
ora è un lontano ricordo per
merito dei Sun’s Warriors.
“Vuoi
dire che, in quell’occasione, i Sun’s Warriors sono
tornati?” e questo lascia Jasmine senza parole.
“Come
e quando è successo?” e, come l’amica,
anche Oscar
pende dalle labbra della Hyuga.
“Vediamo…
è successo circa cinque anni fa, poco prima che
Pain attaccasse Konoha!” che decide di accontentarle e inizia
a raccontare
questa storia.
FLASHBACK
DI CINQUE ANNI E MEZZO FA
SOLE
DELLA DIMENSIONE INA
Il
Sole è la stella che illumina il nostro sistema solare.
Tutti credono che sia
solo un astro luminoso dove vi avvengono continue reazioni a catena che
producono una temperatura pari a 6000 gradi che si estende verso lo
spazio
producendo il vento solare che il nostro pianeta, grazie
all’esosfera, assorbe
in minima parte o causerebbe ingenti danni all’ecosistema e
dove è fisicamente
impossibile che ci siano forme di vita.
Ma
questo è completamente sbagliato: la vita vince sempre e
prolifica ovunque.
Contrariamente a quello che rivelano i satelliti, la fotosfera, la
superficie
della stella non è un ammasso incandescente: in
realtà, esso presenta una superficie
pressoché identica a quella terrestre.
Dall’esterno appare così per via del
contrasto generato dalla densa atmosfera e dalla corona solare che
hanno sempre
confuso il semplice sistema satellitare terrestre che non ha mai colto
cosa
c’era realmente oltre. A dare il suo piccolo contributo, vi
era anche un
potente incantesimo lanciato da un antico e potente stregone che
impediva a chi
non fosse dotato di magia di vedere la reale forma del Sole.
Il
suo paesaggio è identico a quello della Terra: grandi
pianure, monti, colli,
boschi, fiumi e laghi si stagliano a vista d’occhio. Il cielo
ha un colore
arancio chiaro e non c’è nessuna stella a
illuminarlo ma alla fine è normale:
è, infatti, l’atmosfera della stella stessa a
illuminarla a giorno. Vi sono
anche dei centri abitati che sembrano unirsi perfettamente al paesaggio
naturale senza danneggiarlo.
Tuttavia,
sul Sole di questa dimensione era comandato da più di tre
secoli da un Tiranno
salito ingiustamente sul trono spodestandone il re e portando la stella
in una
situazione di crisi mai affrontata prima. Il nome del tiranno era
Vorkye Drago
del Sangue, un soleano di tipo drago dal colore vermiglio come il
sangue: la
sua ascesa al potere portò morte e distruzione
indiscriminata verso chiunque si
opponesse a lui o ai suoi seguaci, i soleani dalla pelle blu furono le
principali vittime della furia omicida del tiranno che, per via di una
profezia
fattagli secoli prima, li considerava come i suoi nemici naturali.
Ma
il Tiranno non si servì solo dei massacri per ottenere
l’obbedienza di tutti i
soleani: per tenerli buoni e avere anche degli alleati forzati, fece
imprigionare molti suoi simili tra cui Re Alex e la sua guardia reale e
segregò
la regina nelle sue stanze con l’obiettivo di farla sua e
poter così
legittimare il suo trono, ma la regina era tutt’altro che
disponibile a
concedersi a lui e, con molta delicatezza, lo pestava ogni volta che
lui
entrava nelle sue stanze anche se non riusciva mai a ucciderlo.
Poi,
a seguito della presenza di Nick sulla Terra, Vorkye si
interessò al pianeta
azzurro e mandò una spia a investigare su di lui e sui
Sun’s Knights ma questa
fu respinta e allora lo stesso Vorkye e alcuni dei suoi subordinati,
tra cui il
folle e avido fratello minore Gilgamesh, scesero sul pianeta con
l’intenzione
di distruggerlo, ma furono respinti da Lello e dal suo gruppo e anche
dall’improvviso e miracoloso intervento di Arella,
l’entità primaria del bene
che, per la prima volta, si rivelò ai presenti (per
chi volesse approfondire, vi rimando al capitolo 53
della mia fic Millennium Falcon: la storia di Nick Nibbi Blu).
Dopo
quell’evento, il Sole fu sigillato da un potente incantesimo
che per tre anni
impedì qualsiasi contatto tra soleani e terrestri. Quando si
sciolse, Nick,
Lello Yugi e i loro compagni più forti partirono alla volta
della stella con
l’obiettivo di liberare il loro mondo dalla tirannia di
Vorkye.
Scoppiò
quindi la guerra del Sole, un conflitto in cui le forze guidate dai tre
Sun’s
Warriors al momento in carica e quelle di Vorkye si confrontarono per
un
interminabile giorno che avrebbe deciso il destino
dell’intero sistema solare.
CAPITALE
DEL SOLE
Il
castello era la costruzione più imponente della capitale del
pianeta, al suo
interno un tempo si svolgevano gli eventi più importanti a
cui tutti i soleani
erano invitati a prendervi parte dai regnanti ma ora era il teatro di
una
guerra senza precedenti.
All’interno
del castello l’ala nord era interamente occupata da
un’immensa sala nota col
nome di Sala dei Giganti: così chiamata per via delle sue
dimensioni che erano
di diversi chilometri, essa poteva ospitare buona parte della
popolazione
soleana ma, in quel momento, era il teatro della battaglia tra alcuni
dei più forti
membri degli schieramenti rivali.
KAPOM!
DOON!
Un
potente scontro di pugni generò un’altra potente
onda d’urto che spazzò via i
detriti che si trovavano nelle vicinanze.
“Tsk!
Te la cavi per essere un finto Re!” commentò
ironicamente il Nick. Faceva ironia
ma i suoi occhi erano seri: non avrebbe mai perdonato
l’avversario per il male
che aveva compiuto.
NICK
NIBBIO BLU IN SUPER SOLEANO DI 4° LIVELLO: Il Sun’s
Warrior blu proveniente
dalla dimensione IN presentava un aspetto diverso dal solito. Dietro la
schiena
aveva ben quattro paia di ali blu scuro, i capelli ribelli arrivavano a
toccare
le squadrate spalle, le mani e i piedi erano diventati più
grossi con muscoli
più definiti e infine dietro il bacino si muovevano
ipnotiche ben nove code
piumate. Gli occhi avevano assunto una colorazione viola ed erano
contorniati
da occhiaie rosse.
Tra
i vari suoi alter ego era noto come il Trasformista, perché,
più di tutti gli
altri, aveva reso possibili molti eventi che erano ritenuti
impossibili. (per
la sua storia, se vi interessa, vi invito a leggere Millennium Falcon:
la
Storia di Nick Nibbio Blu)
Era
un Dragon Slayer Antico, ossia poteva usare la magia del fuoco e delle
nuvole
insieme; in più il suo amico drago Drakondros gli aveva
anche insegnato l’Alchimia
elementale: gli bastava giungere le mani per poter usare qualsiasi
elemento
naturale. Tra le arti marziali a sua disposizione, padroneggiava le
tecniche
della Sacra Scuola di Hokuto e della Scuola reale Raifu Hando, che si
basava
sull’impiego delle forze di mente, spirito e cuore che
potevano essere usate in
battaglia.
“Io
SONO il VERO Re del Sole, misera feccia!” gli
ringhiò contro Vorkye che lo
fissava in cagnesco.
VORKYE
DRAGO DEL SANGUE: Era un soleano di tipo drago le cui scaglie erano
rosse come
il sangue. In quel momento anche lui era trasformato il Super Soleano
di 4°
livello: sulla schiena aveva quattro paia di ali di pipistrello di un
cupo
rosso, i selvaggi capelli rossi erano lunghi fino a toccare le
squadrate
spalle, gli occhi verde acido privi d pietà si erano tinti
di un freddo giallo
evidenziato da segni neri intorno ad essi, su braccia e gambe erano
cresciuti
grossi spuntoni affilati.
Era
in grado di manipolare il sangue suo e quello che aveva intorno e di
usarlo
come voleva anche per creare armi o generare imponenti deflagrazioni.
Tuttavia
poteva usare altri poteri che al momento non aveva ancora mostrato. Era
inoltre
un allievo della demoniaca scuola dell’Ansatsuken.
Freddo,
spietato, carismatico e anche molto acuto: queste erano le principali
doti che
lo caratterizzavano maggiormente. Era anche un tipo molto ansioso e
perfettino,
quando ordinava qualcosa esigeva che venisse eseguita
all’istante o non si
faceva problemi a far fuori i suoi stessi subordinati. Altra
peculiarità era la
sua fissazione maniacale verso lo sterminio dei soleani blu che, a
detta di un
indovino avrebbero causato la sua disfatta e fare sua la Regina dei
soleani che
aveva sempre tentato di conquistare, ma le aveva sempre prese.
Come
armi usava due spade dorate dai tratti rossi chiamate Enki capaci di
tranciare
in due un gigante di cinquecento metri e anche di combinarsi tra di
loro.
“Questo
è tutto da vedere amico!” gli rispose il
Sun’s Warrior blu mentre il pugno
destro fu avvolto dalle fiamme della magia stermina-drago.
“Oh
certo!” concordò il tiranno mentre il suo sangue
si addensò nella mano destra e
si lanciò in avanti.
“Prendi
questo Kodai Ryu no Ryuseiken!” Nick fece altrettanto
scagliando il suo attacco
<< Pugno delle Meteore del Drago Antico >>
ossia una serie di
rapidi pugni infuocati molto simile al più famoso Fulmine di
Pegasus.
“Blood
Tempest!” mentre Vorkye rispose con una tempesta di
artigliate color cremisi.
KAPOMX1000!
I
due attacchi provocarono un potente spostamento d’aria che
investì tutta la
zona ma i due avversari non si mossero di un millimetro e continuarono
ad
attaccare senza sosta.
“Eh!
Resta fermo così feccia. Così ti
colpisco!” ma qualcuno, non visto, stava per
lanciare attaccare Nick a tradimento.
GILGAMESH
DRAGO DEL SANGUE: Era un soleano di tipo drago dalle scaglie color
dell’oro.
Malgrado l’aspetto, era il fratello minore di Vorkye
nonché unico familiare del
tiranno. Esattamente come il fratello, anche lui era in versione Super
Soleano
di 4° livello e, salvo per il colore della pelle e degli occhi
che erano rossi
con iride verticale, era identico a lui.
Anche
lui si serviva del potere del sangue, inoltre poteva aprire dei varchi
nello
spazio da cui faceva uscire delle armi che lui chiamava Gate of Babylon
ed era
anche lui un allievo dell’Ansatsuken.
Egoista,
narcisista, avido e spietato: queste erano le sue principali
caratteristiche.
Salvo per il fratello e pochi altri, non aveva rispetto per nessuno.
Considerava tutti come Feccia e non si faceva problemi a farlo fuori.
“Muori
Sun’s Warrior!” e con un sorriso diabolico sul
muso, scagliò una lancia contro
il blu.
CLANG!
Ma
questa fu bloccata da un’altra lancia nera che la fece
conficcare a terra.
“Cosa!”
lasciando il malvagio soleano senza parole.
KAPOM!
“AAAARRRGGH!”
per poi ricevere un potente pugno avvolto da buio e acido in pieno muso
che lo
fece gridare dal dolore.
“Ti
sono mancato Gilgy?” artefice del pugno era Lello che lo
fissava con un sorriso
bastardo.
LELLO
LEONE NERO SUPER SATURNIANO DI 4° LIVELLO:
esattamente come il compagno, anche il Sun’s Warrior nero
sfoggiava un nuovo
aspetto che lo rendeva più selvaggio. Dietro la schiena
aveva quattro paia di
ali ero pece, la cui attaccatura era coperta dalla lunga e selvaggia
criniera
che arriva fin quasi alle due code leonine che si muovevano per conto
proprio.
Sulla testa facevano capolino due lunghe corna caprine che quasi
ordinavano la
criniera, mentre gli occhi color ghiaccio erano contorniati da occhiaie
bianche.
Oltre
ai suoi poteri legati alle ombre, era in grado di
usare anche la magia del Dragon Slayer dell’Acido
insegnatagli dalla draghessa
Onysableth che manipolava quest’elemento e quello del buio,
inoltre era in
grado di sollevare la sua ombra e dargli tutte le forme che voleva che
chiamava
Gate of Shadows; poteva anche manipolarle dando loro la forma di
un’armatura
medievale che aveva chiamato Black Knight Infection che, oltre a
migliorare
tutte le sue capacità fisiche, gli permetteva di fare suo
qualsiasi oggetto che
impugnasse e usarlo come arma.
Era
capace di trasformarsi in un gigante dalle dimensioni
indefinite che una volta avevano messo a dura prova Vorkye stesso.
Anche
lui era un discepolo delle due Scuole di Hokuto e
Raifu Hando. Oltre alla sua Sun’s Sword nera, ne brandiva una
seconda bianca
che aveva chiamato Starbust Stream che aveva forgiato lui stesso e che
poi era
stata rinforzata da una misteriosa e potente entità.
Aveva
una questione in sospeso con Gilgamesh e, per
questo, aveva deciso di puntare subito a lui.
“Maledetto!
OSI ANCORA INTRALCIARMI!” e la sua vista fece infuriare
Gilgamesh che gli si
scagliò violentemente contro.
“Sempre
e fino alla tua fine!” gli rispose il Sun’s Warrior
nero mantenendo la voce
calma mentre fece altrettanto, iniziando un rapido scambio di colpi.
ALA
SUD-EST DEL CASTELLO
“Anf…
Urka, sono tipi davvero tosti!” commentò un Goku
leggermente ansimante mentre
manteneva la guardia alta.
SON
GOKU IN SUPER SAIYAN DI
4°LIVELLO: il mitico Super Saiyan che tutti adoriamo aveva
assunto il suo
aspetto definitivo, la parte superiore del corpo, salvo per petto e
stomaco,
era ricoperta da una folta peluria rossa e la lunga coda dello stesso
colore si
muoveva ipnotica, i lunghi e indomabili capelli neri sparavano in tutte
le
direzioni e scendevano fino alle spalle, gli occhi gialli erano
contorniati da
occhiaie rosse. La parte bassa del corpo era protetta dai pantaloni
della sua
tuta di allenamento color oro tenuti fermi da una cintura blu, mentre
ai piedi
calzava scarpe nere da allenamento.
Dopo
aver incontrato Nick e compagni
aveva deciso di unirsi a loro trovando un forte feeling con la
draghessa
Beryllinthranox, o più semplicemente Beryl che lo aveva reso
un Dragon Slayer
della Foresta, ossia ora era in grado di manipolare la vegetazione a
cui aveva
aggiunto il potere dell’Agnishwattas, consistente nel
manipolare le micro-onde
di calore. La draghessa lo vide subito come un fratellino e divenne un
membro
effettivo della famiglia Son che trovava molto allegra. Anche se ancora
un
novizio, stava imparando a padroneggiare le tecniche di Hokuto e Raifu
Hando.
“Dannate
bestiacce troppo cresciute, ve la farò pagare
cara!” mentre stringeva i pugni
per il nervoso, Vegeta fissò furente i sette nemici che
aveva davanti e che si
stavano rivelando più problematici del previsto.
VEGETA
IN SUPER SAIYAN DI 4°
LIVELLO: Il musone principe dei Saiyan sfoggiava anche lui la forma
definitiva.
Anche lui aveva una folta peluria di un rosso molto più
scuro mentre gli occhi
erano azzurri, i capelli sparavano verso l’alto. Le mani
erano protette da
guanti bianchi e i pantaloni di jeans blu gli proteggevano le gambe,
infine ai
piedi calzava stivali bianchi con punta gialla.
Lui
e Lello disponevano di un
carattere molto simile e, invece di andare d’accordo,
litigavano sempre^^. Era
stato avvicinato da Brain, il Drago dell’Acqua che lo aveva
reso il suo
personale Dragon Slayer e gli aveva anche insegnato la magia dello
Spell
Master. Da quando era diventato un Dragon Slayer aveva sempre a portata
di mano
una bottiglietta d’acqua che gli serviva per ricaricarsi o
faceva storie^^.
Anche lui era stato iniziato alle tecniche delle due scuole di Hokuto e
Raifu
Hando.
“Fufufufu!
Voi patetici terrestri non valete nulla!” se la rise la
versione soleana di
Doflamingo che li riteneva delle << merdine
>>.
“Kishishishi!
Patetici umani!” se la rise la versione soleana di Gekko
Moria che li vedeva
come dei deboli moscerini.
“Non
per mettere i puntini sulle i ma quelli hanno detto di essere dei
Saiyan, per
di più gli ultimi ancora in vita!” mentre tirava
una boccata dal suo sigaro, la
versione soleana di Crocodile fece notare ai due colleghi che gli
avversari non
provenivano nemmeno dalla Terra anche se la cosa non gli interessava
molto.
“Jiahahah!
Sai quanto ce ne può importare. Tanto moriranno come tutti i
loro compagni!” ma
al famelico Hody Jones non importava nulla. Desiderava solo
schiacciarli come i
vermi che erano.
“Shololololo!
E ora che il mio gas gli è entrato in circolo, sono belli
che spacciati!” ridendosela
come un matto, il folle scienziato del gruppo di nome Ceasar riteneva
di averli
ormai in pugno. Poco prima aveva usato contro di loro un particolare
gas che,
lentamente, avrebbe privato i due delle loro energie: per questo erano
in
difficoltà contro di loro.
“Ihihihih!
Ormai sono spacciati!” mentre si leccava le labbra con fare
goloso, Aracne,
l’unica femmina del gruppo li riteneva ormai spacciati.
“Zeahahahah!
Pagherete per avermi fatto questo graffio, dannati bastardi!”
Teach, il capo di
questo gruppo, pregustava il momento di vederli a terra morti. Non li
avrebbe
mai perdonati per lo sfregio che gli avevano provocato sul petto.
LA
FLOTTA DEI SETTE: Erano sette soleani noti per i loro atti di violenza,
pirateria e sterminio. Un tempo ricercati, ora erano alcuni tra i
soleani più
vicini a Vorkye che aveva deciso di prenderli dalla sua parte.
I
membri erano:
1)
Teach,
un soleano nero di tipo Viverna noto per la sua crudeltà e
la capacità di
alterare a piacimento la gravità come fosse un buco nero;
2)
Doflamingo,
un soleano rosa di tipo Fenicottero che era un nobile decaduto noto a
tutti
come un trafficante d’armi nonché genocida e per
le sue macchinazioni e
manipolazioni psicologiche;
3)
Ceasar,
un soleano grigio di tipo Cervo considerato lo scienziato
più folle mai
esistito ed esperto di veleni e gas tossici;
4)
Crocodile,
un soleano ambra di tipo Alligatore riconoscibile per
l’uncino che aveva al
posto della mano sinistra;
5)
Aracne,
una soleana bianca di tipo Ragno nota come una delle streghe
più potenti del
Sole, seconda solo alla Maga Merlin;
6)
Gekko
Moria, un soleano nero di tipo Pipistrello noto per essere un ladro di
ombre e
anche un fanatico degli zombie;
7)
Hody
Jones, un soleano azzurro di tipo Squalo bianco fortemente razzista
verso tutti
coloro che considerava deboli.
Indossavano
tutti un cappotto nero con il simbolo di un drago rosso numerato.
“Eheh!
Non prendeteci sotto gamba. Siamo più forti di quanto
pensiate!” salvo in una
sola occasione, Son non si era mai arreso. Di sicuro non lo avrebbe
fatto in
quel momento.
“Noi
apparteniamo alla fiera razza dei Saiyan. Anche se avvelenati, non
perderemo
contro bestiacce come voi!” Vegeta era troppo orgoglioso e di
sicuro non si
faceva sconfiggere da tipi come loro.
“Fufufufu!
Che merdine persistenti!” se la rise Doflamingo lanciandosi
in avanti e pronto
a colpire il principe dei Saiyan.
“Preparatevi
a morire!” stessa cosa fece Hody che non era un tipo molto
paziente e puntò a
Goku.
“ORA!”
I
due Saiyan aspettarono che fossero abbastanza vicini poi…
“Mori
Ryu no Saidan!” Son non esitò un istante e, unite
le mani, usò <<
l’altare del Drago della Foresta >> facendo
spuntare a velocità inaudita
dieci enormi alberi di legno-ferro, una rara pianta nota per la sua
incredibile
durezza.
KAPOMX10!
“AAARRGGH!”
che colpirono il soleano squalo in pieno petto spingendolo verso
l’alto.
“Fufufufu!
Questa roba non funziona con me!” ma il fenicottero aveva
visto l’attacco e,
spalancate le sue ali, si librò in volo evitandolo.
“Ma
questo funziona eccome!” trovandosi davanti Vegeta che tese
la mano destra in
avanti facendo apparire sette cerchi magici che si allinearono davanti
a lui e,
sempre con la stessa mano, caricò rapidamente il suo Big
Bang Attack che, a
contatto con i cerchi, aumentò di sette volte la sua potenza.
FRABOOMM!
Investendo
in pieno il soleano rosa che, nel tentativo di proteggersi, aveva
incrociato le
braccia.
“Eheheh!
Hai visto? Questo è quello che succede a
sottovalutarci!” lo derise il Saiyan
con tanto di ghigno bastardo.
FLASH!
Ma
la sua esultanza durò poco. Un attimo dopo fu avvolto da un
bagliore e si
ritrovò al livello base.
“C-Che
cosa?” e questo lo lasciò di sasso.
“Anf!
Dannazione, quel gas sta facendo il suo effetto!” ma anche
Goku era tornato al
suo livello base e si rese conto che il gas che avevano respirato aveva
fatto
effetto privandoli delle loro energie.
“Fufufufu!
Che bella notizia. Così potete morire come le merdine che
siete!” se la rise
Doflamingo che uscì dall’attacco con giusto
qualche danno.
“Jiahahah!
Siete finiti!” seguito da Hody che ora che aveva sentito il
sapore del suo
sangue, era molto più pericoloso.
“Zeahahah!
Non sperate di lasciarmi a mani vuote!” ma anche Teach voleva
scatenarsi sui
due avversari ormai indeboliti.
“Dannazione!”
stringendo i denti per la rabbia, Vegeta non voleva accettare un simile
risultato.
“Non
sarà così facile batterci!” anche in
quello stato, Goku non intendeva
arrendersi.
“MORITE!”
I
tre soleani si avventarono su di loro calando i loro pugni.
“Non
così in fretta. CONTRATTACCO!” ma un attimo prima
che potessero colpirli,
qualcuno li anticipò calando una lama ricurva.
DOON!
FRABBBOOMM!
“AAARRRGGHH!”
I
tre furono spazzati via da un’onda di energia magica finendo
per sfracellarsi a
terra.
“Eh?!”
nel vedere quella mossa, Vegeta sgranò gli occhi.
“Eheh!
Alla fine ti dobbiamo un favore amico!” commentò
Goku che aveva riconosciuto il
loro salvatore.
“Nishishishi!
Figurati. Siamo noi a dovervene uno: se non venivate voi, non avremmo
mai avuto
la determinazione di riprenderci il nostro mondo!” gli
rispose il loro
salvatore con un sorriso sincero.
“Ehi,
ma quello… non ci posso credere!”
dall’altra parte, anche i membri della flotta
dei sette erano rimasti stupiti dalla presenza di quel soleano e a
parlare era
stato Crocodile.
“Stiamo
scherzando vero? Lui qui?” e la cosa aveva stupito non poco
anche Moria che non
si aspettava un simile avversario.
“Shololololo!
E così anche il capitano dei Sette Peccati Capitali
è qui: Meliodas il drago
dell’Ira!” e la sua presenza fece elettrizzare
Ceasar che non si aspettava un
simile arrivo.
“Ehilà
Flotta dei Sette come va?” fece Meliodas salutandoli
amichevolmente.
MELIODAS
IL DRAGO DELL’IRA: Si
presentava come un soleano di tipo drago dalle scaglie color
dell’oro e dagli
accesi occhi verdi dall’altezza di un metro e ottanta circa.
Indossava una
giacca da barman abbinata a un cravattino rosso. Nella mano sinistra
impugnava
una spada ricurva dalla lama verde e sul medesimo braccio recava il
tatuaggio
di un drago.
Era
il capitano di un gruppo di
sette soleani noti col nome di Sette Peccati Capitali perché
in passato avevano
ecceduto in un determinato peccato. Malgrado questa nomea, i sette non
erano
malvagi, anzi erano alcuni dei più potenti difensori del
Sole e fedeli al Re.
Vorkye, prima di fare il suo colpo di stato, li allontanò
con un inganno e poi
li separò e li catturò uno dopo l’altro
imprigionandoli in luoghi sperduti ma
Meliodas riuscì a sfuggirgli e, mantenendo
l’anonimato come gestore di una
locanda mobile, andò alla ricerca dei sei compagni. Dopo
molte fatiche, riuscì
a ritrovare tutti i suoi compagni ma, per poter sconfiggere il tiranno
e i suoi
tirapiedi, si rese conto che ci voleva un vero e proprio miracolo e
solo la
ricomparsa dei Sun’s Warriors fece capire al drago che il
momento della
riscossa era arrivato.
Malgrado
sembrasse giovane, in
realtà aveva quasi 10000 anni ma, essendo un raro caso di
soleano nano, non era
cresciuto molto come i suoi simili, mantenendo così un
aspetto più infantile.
Era un tipo forte, deciso e molto carismatico. La sua unica pecca era
che era
un tipo perverso: infatti adorava palpare il petto delle soleane che
gli
piacevano di più e, cosa curiosa, nessuna gli dava mai del
maniaco^^. Il suo
potere si chiamava Contrattacco, grazie al quale poteva riflettere gli
attacchi
che riceveva potenziandoli
del doppio,
poteva inoltre manipolare l’oscurità che, quando
si arrabbiava, compariva sotto
forma di macchie che gli ricoprivano il corpo e, grazie alla sua spada,
poteva
moltiplicarsi e usare più volte il suo potere.
“Ehi!
Ehi! Qui ci si diverte e non mi avete invitato?” poi Meliodas
fu affiancato da
un altro soleano dall’aria leggermente assonnata. Il suo nome
era Ban noto come
la Volpe dell’Avarizia.
BAN
LA VOLPE DELL’AVARIZIA: Era un soleano di tipo volpe dal
manto rossastro e
dalla folta capigliatura bianca che sparava verso l’alto
mentre gli occhi erano
rossi con iride verticale. La guancia sinistra era attraversata da una
cicatrice che arrivava fino alla spalla mentre sul fianco sinistro
aveva un
tatuaggio che raffigurava una volpe e indossava un gilè
rosso borchiato e
intorno al collo si portava un grande nunchaku dorato.
Forte,
interessato a collezionare, un abile cuoco e immortale: erano queste le
sue
doti. Si diceva che da giovane avesse trovato la fonte
dell’immortalità e,
pagando un alto prezzo, divenne immortale, nemmeno un attacco
energetico
distruggi pianeti poteva eliminarlo: a causa di questo, si gettava
sempre nella
mischia perché consapevole di non poter morire.
Gli
piaceva prendere tutto quello che gli interessava anche se poi, dopo
averlo
ottenuto, vi perdeva interesse e lo dava via senza curarsene. Un tempo
era un abile
ladro e quindi aveva sviluppato il potere Furto che gli permetteva di
rubare
temporaneamente anche i poteri degli avversari ma, per quanto ci avesse
provato, non era mai riuscito a rubare completamente quelli di Meliodas
che
considerava il suo migliore amico e la cosa era reciproca. Quando
festeggiavano, i due erano soliti bere parecchio ma Ban era sempre il
primo a
crollare perché non era bravo a reggere gli alcolici^^.
“Che
ci vuoi fare Ban, c’è gente più avara
di te sai?” lo prese in giro l’unica femmina
del gruppo: Merlin il Cinghiale della Gola.
MERLIN
CORVO NERO/IL CINGHIALE DELLA GOLA: Si presentava come
un’alta soleana di
quattro metri di tipo corvo dal piumaggio nero pece e dagli occhi color
nocciola. Sulla giugulare sinistra aveva tatuato un cinghiale cremisi
che, a
dispetto del suo aspetto, era il suo animale preferito.
Era
l’unica nipote del precedente mago di corte da cui aveva
ereditato il nome e
gli immensi poteri magici; a differenza del defunto nonno, era avida di
conoscenze magiche che per lo più usava nella vita
quotidiana: infatti, non si
faceva problemi a usare qualcuno come cavia anche se non faceva loro
del male,
la maggior parte delle volte^^.
Come
ogni soleano mago che si rispettava, indossava sempre un abito che la
differenziava dagli altri che non praticavano molto la magia: infatti,
il
sinuoso corpo era coperto da un lungo mantello viola col collo adornato
da
piume bianche e nella mano destra levitava una scintillante sfera di
cristallo.
“Ma
nessuno è fico quanto te papino!” ma la
<< dolce >> figlia del
peccato dell’avarizia riteneva il padre una spanna sopra a
tutti gli altri^^.
ROSE
VACUUM OMNIA DARK MOON VOLPE VIOLA: Si presentava come una soleana di
tipo
volpe di circa 6 metri dal folto manto viola mentre gli occhi erano
verde
smeraldo e i lunghi capelli erano castani con alcuni tratti color
dell’oro.
Era
l’amata figlia di Ban. Da lui aveva ereditato molto:
l’hobby di rubare tutto
quello che le interessava e l’abilità in cucina in
particolar modo.
Altre
sue << eccellenti >> qualità
erano una forte malizia e cattiveria
che mostrava nei confronti dei suoi avversari che uccideva senza
pensarci
troppo, soprattutto se stronzi al cubo mentre andava in brodo di
giuggiole per
i tipi pazzi ma fighi come il padre, in quel caso diventava tenera e
pucciosa
come mai^^. Sfoderava un carattere simile anche con i piccoli soleani
che la
chiamavano affettuosamente sorellona Rose. Malgrado questo, era
dichiaratamente
lesbica: frequentava, infatti, da tempo una soleana con la quale aveva
un forte
feeling e il paparino aveva dato la sua benedizione accettando il fatto
che non
avrebbe mai avuto un nipotino.
Altra
sua particolare passione era il modellismo e la riesumazione di
cadaveri a
random che molte volte regalava alla zia Merlin perché
facesse qualche
esperimento. Era anche amante dello yuri e dei generi horror e fantasy,
quest’ultimo era anche utile per il suo raro potere chiamato
Creazione che le
permetteva di creare con la forza della mente tutto quello che voleva
persino
pianeti (per quelli però le era stato imposto il divieto
assoluto da Merlin e
dalla madre che le avevano anche imposto un sigillo per evitare che
agisse di
testa propria) anche se si limitava a cosine piccole come armi di ogni
genere,
copie infinite e oggetti di tortura.
La
sua arma era una falce viola che usava per falciare i nemici o i tipi
troppo
insistenti che le davano solo fastidio^^ (da qui il nome Falciatrice di
Cuori)
e, per apparire più lugubre, indossava un lungo mantello
nero strappato che la
rendeva simile a un triste mietitore.
“Eheh!
Non mi adulare troppo tesoro, altrimenti mi metti in
imbarazzo!” facendo ridere
Ban di vero gusto. Adorava questo lato della figlia così
simile al suo^^.
“Uno
come te non si imbarazza per così poco!” lo
riprese Merlin mantenendo il
sorriso.
“Uhuhuh!
Ma guarda che magnifica sorpresa: ecco colei che è
considerata l’incantatrice
più potente del Sole!” nel vederla Aracne fu colta
da un fremito di gioia. Era
da secoli che desiderava incontrarla e confrontarsi con lei per
stabilire chi
fosse la maga più potente del Sole.
“Una
bambina che vuole confrontarsi con un adulto? Mi fai quasi
tenerezza!” commentò
Merlin divertita che non la considerava più di tanto. Erano
pochi i maghi che
considerava suoi pari e lei non rientrava tra questi.
“Ti
farò cambiare idea, qui e… Cosa?”
Aracne era pronta a scagliarsi in avanti ma
sia lei che i suoi colleghi si ritrovarono bloccati da qualcosa
d’invisibile.
“Blocco
temporale!” esclamò la maga con
tranquillità mentre si voltò verso Goku e
Vegeta “Durerà per qualche secondo ma basta e
avanza per prestare le prime cure
a questi teneri scimmiotti!” e si apprestò a dare
loro le prime cure.
“Scimmiotti
a chi dannata!” ma ovviamente Vegeta non se la tenne^^.
Odiava il tono che la
soleana usava nei suoi confronti.
“Dai
Vegeta, considera che è davvero più grande di
noi!” mentre Goku gli fece notare
che, con i suoi 6500 anni, giustamente lei era molto più
anziana di loro^^.
“Sai
quanto me ne frega Kakaroth!” ma il principe dei Saiyan non
lo accettava
comunque e stava buono solo perché era a corto di energie.
“Quanto
casino che fai amico. Fai il bravo per una volta!”
rivolgendosi a lui con tono
scanzonato, Ban lo invitò a fare il bravo per una volta. Non
era mica la fine
del mondo se veniva aiutato da un’alleata.
“Nishishishi!
Sai che sembri un bambino così?!” se la rise
Meliodas che tra i presenti era il
più anziano^^.
“Hai
ragione zio Meliodas. Sembra proprio un bimbo che cerca di succhiarsi
il piede
da solo!” se la rise Rose che aveva preso di mira il principe
dei Saiyan sin
dal loro primo incontro. Trovava divertente sfottere un tipo con un
simile
caratterino^^.
“CHIUDETE
LA BOCCA!” gridò loro Vegeta che in quel momento
li riteneva insopportabili.
“Tranquillo
piccolo Vegeta, ho appena finito di curarvi. Ecco a voi un piccolo
regalino!”
mantenendo la calma malgrado la situazione, Merlin avvisò i
due Saiyan che ora
erano sani come dei pesci e, per accattivarseli, fece apparire davanti
loro una
grande boccetta d’acqua e un grosso albero fluttuante.
“Grazie
mille signorina Merlin!” Son non si fece nessun problema con
lei e, presa
l’enorme pianta, SE LA MANGIO’ in un paio di
bocconi “Urka che buono!” per poi
toccarsi la pancia che era stata in parte saziata^^.
“Fai
schifo Kakaroth!” commentò Vegeta disgustato da
quella visione mentre si scolò
la boccetta con un solo sorso “Quest’acqua era un
po’ troppo dolce!” e notò che
il liquido appena bevuto aveva un sapore piuttosto zuccherino.
“Oh
sì. Ci ho aggiunto un particolare ingrediente: dovrebbe non
farti sentire la
sete per mezza giornata circa ma potrebbe causarti qualche piccolo
effetto
collaterale. Tranquillo non è nulla di grave…
credo!” e Merlin gli dette una
veloce spiegazione con tanto di possibile fregatura^^.
“CREDI?
MI HAI SCAMBIATO PER UNA CAVIA DA LABORATORIO?” le
ruggì contro il povero principe
dei Saiyan che ora aveva paura di perdere qualcosa^^.
“La
scienza comporta sempre un rischio!” lo consolò la
maga mettendogli anche una
mano sulla testa come se stesse consolando un bambino che si era appena
sbucciato un ginocchio^^.
“NON PRENDERMI IN
GIRO!” le gridò contro il
principe dei Saiyan dimenandosi come un matto^^.
“Ahah! Mi scuso a
nome di Merlin. È sempre un
po’ eccentrica!” Meliodas non poté fare
altro che dire questo.
“Al
massimo potrebbe crescerti una quarta gamba, per la massima contentezza
di tua
moglie!” lo sfotté Ban che ci trovava gusto a
prendersi gioco di lui.
“Oppure
ne perdi una. Ormai i danni li hai già fatti!” e a
mettere altra benzina sul
fuoco ci pensò la sua stellina che gli poggiò una
mano sulla spalla^^.
“DANNATI!”
per Vegeta era davvero troppo e si ripromise che dopo la battaglia li
avrebbe
stesi a pelle di leone.
“Dai
Vegeta, non farne un dramma. Vedrai che non ti succederà
niente!” mentre Goku
cercò di consolare il compagno invitandolo a non prendersela
così “Ora come ora
abbiamo altri problemi!” per poi tornare a fissare serio i
membri della Flotta
dei Sette che erano appena riusciti a liberarsi
dall’incantesimo di Merlin.
“Tsk!”
Vegeta non disse altro e, insieme al compagno, si trasformò
nuovamente in Super
Saiyan di 4° livello “Ora facciamo sul serio. Vedete
di non starci tra i
piedi!” e invitò i quattro soleani che si erano
uniti a loro a non
intralciarli.
“Tranquillo
amico, ce n’è per tutti!” gli rispose
Meliodas pronto a cominciare.
“Avanti
belli, diamo inizio ai giochi!” e anche Ban non vedeva
l’ora di cominciare le
danze.
“Aracne
lasciatela pure a me. Darò a quella piccolina una lezione
che non si
dimenticherà mai!” Merlin avvisò i
compagni che avrebbe preso solo un
avversario mentre gli altri erano tutti loro.
“Moria
lo affetto io. È da anni che voglio farlo a
fette!” seguita a ruota da Rose che
si prese il cipollone. Gli avrebbe fatto vivere l’incubo
peggiore della sua
vita.
“Nessun
problema!” e Goku non si fece problemi ad acconsentire alla
loro richiesta.
“Zeahahah!
Due Saiyan e tre dei Sette Peccati Capitali più la nota
Falciatrice di Cuori.
Finalmente uno scontro degno di nota!” Teach era su di giri e
non avrebbe avuto
pietà per nessuno di loro.
“Fufufu!
Facciamo fuori queste patetiche merdine!” Doflamingo non
stava più nella pelle:
voleva massacrarli tutti senza pietà.
“Kishishishi!
Uccidiamoli tutti!” anche Moria non vedeva l’ora di
cominciare e avrebbe fatto
a pezzi la mocciosa che aveva osato sfidarlo.
“Eh!
È l’ora del massacro!” Crocodile non
chiedeva di meglio.
“Shololololo!
Ho tanti altri gas velenosi da usare su di voi. Preparatevi a
morire!” Ceasar
non era uno sprovveduto ed era pronto a mostrare agli avversari tutte
le armi
che la sua folle mente aveva creato.
“Jiahahah!
Vi sbranerò senza lasciare nemmeno le vostre
ossa!” Hody aveva i denti che gli
prudevano e sapeva bene come far passare il suo prurito.
“Ti
farò rimpiangere tanta arroganza Merlin. Ti
distruggerò molto lentamente!”
infine Aracne aveva puntato la maga avversaria. Non le avrebbe
perdonato una
simile sfrontatezza.
I
due schieramenti si fissarono per un altro istante, poi si lanciarono
gli uni
contro gli altri ricominciando la loro feroce battaglia.
ALA
EST
In
questa zona vi era un enorme laboratorio. Dentro di esso un altro
scontro stava
avendo luogo.
KAPOM!
“ARRGHH!”
Yugi Muto, il Sun’s Warrior bianco, fu violentemente colpito
dal suo avversario
e spinto all’indietro “Anf! Sei un tipo duro
eh?” ma riuscì ad atterrare in
piedi e fissare seriamente il suo avversario.
IL
SUN’S WARRIOR BIANCO YUGI
MUTO: il Re dei giochi di questa dimensione si era rivelato essere uno
dei
prescelti a poter detenere uno dei dieci ciondoli. In quel momento
sfoggiava un
aspetto completamente nuovo. Era un alto soleano bianco di tipo Grifone
di
circa 4.90 metri. Le grandi ali piumate erano rivolte verso
l’alto conferendogli
così un aspetto più imponente, il viso era
sostituito da un lungo becco
aquilino ma gli occhi color magenta non nascondevano
l’innocenza che l’aveva
sempre caratterizzato. I piedi erano agili zampe leonine mentre dietro
il
bacino la coda leonina si muoveva libera. Sui definiti pettorali
pendeva il
ciondolo bianco che risplendeva di luce propria.
Come
i suoi due compagni più
anziani, anche Yugi era un Dragon Slayer: per la precisione era il
Dragon
Slayer dell’Oro, una magia che gli permetteva di trasformare
il suo corpo in
puro oro e di manipolarlo trasformandolo in fiamme auree. A insegnargli
questa
magia era stato il drago d’oro Sourise che, oltre alla magia
del Drago
distruttore, gli aveva trasmesso una speciale magia spazio-temporale.
In quanto
soleano bianco, era in grado di usare la luce mentre il suo potere era
quello
di rendere concreti gli effetti dei giochi, con particolare preferenza
delle
carte di Duel Monsters (praticamente poteva essere definito quasi
imbattibile).
Anche lui era stato iniziato alle tecniche di Hokuto e Raifu Hando ma
non era
ancora molto pratico.
Non
era ancora forte come i suoi
due compagni ma sapeva il fatto suo. La sua arma era una sciabola
egizia bianca
dai riflessi argentei.
“Eheheh!
Detto da un Sun’s Warrior è un onore!”
gli rispose l’avversario che,
appoggiandosi al suo particolare bastone a forma di chiave si
avvicinò a lui “E
considerando che, in origine eri un umano, è sorprendente
che non sei morto al
mio primo attacco. Il tuo cuore deve essere davvero
eccezionale!” e non vedeva
l’ora di analizzare il muscolo del giovane avversario che
aveva davanti.
MASTER
XEHANORT VARANO NERO: Era un anziano soleano di
circa quattro metri di tipo varano. L’esile corpo piegato dal
peso della
reverenda età era coperto da un mantello nero abbinato a
guanti bianchi; sul
mento cresceva un lungo e curato pizzetto bianco mentre gli occhi erano
dorati.
Lui
era il più potente stregone al servizio dei fratelli
e maestro di Aracne e della sorella minore Medusa nonché uno
dei soleani più
anziani esistenti.
Malgrado
il suo aspetto, era incredibilmente agile e
dotato di un’incredibile potenza sia fisica che magica ma
ciò che davvero lo
rendeva pericoloso era la sua intelligenza maturata da miliardi di anni
di
conoscenze. Era solito sbarazzarsi delle sue vittime strappando loro il
cuore e
studiare quello dei soggetti più interessanti. Il motivo di
questo gesto, si
riteneva fosse il furto dei poteri altrui.
“Spiacente
ma il mio cuore non si tocca!” ma il Re dei giochi non gli
avrebbe lasciato
fare i suoi comodi e avvolse i pugni di brillanti fiamme dorate.
“Sei
un giovanotto interessante. Va bene giochiamo un altro
po’!” l’anziano soleano
non aveva nessuna fretta. Si sarebbe divertito a distruggere
l’avversario molto
lentamente.
BANGX2!
Poi
si scansò rapidamente evitando così due colpi di
pistola che si conficcarono
contro il muro alla sua sinistra.
“Non
fate i preziosi e fate giocare anche me!” Yugi fu affiancato
da una delle
creature più potenti in assoluto: Alucard.
ALUCARD:
Era un alto moro di due metri e dal sorriso diabolico. Indossava un
completo
nero (Ovvero giacca a doppio petto e calzoni) camicia immacolata, un
foulard
scarlatto annodato al collo a mo' di farfallino, stivali da
cavallerizzo di
lucido cuoio nero, sopra si notava un impermeabile rosso sangue, guanti
candidi
su cui vi erano alcuni antichi e intricati pentagrammi rossi, occhiali
tondi
gialli celano i suoi occhi spaventosi, le sue armi sono due enormi
pistole (una
d'argento, l’altra nera), mentre sui lunghi capelli neri vi
era un grosso
cappello rosso sangue.
In
realtà si trattava del leggendario Conte Dracula, il
più potente vampiro mai
esistito. Secondo Bram Stoker, fu ucciso da Van Helsing ma la storia
non andò
realmente così: fu sì sconfitto dallo studioso
olandese ma non ucciso, bensì
catturato e vincolato alla famiglia del cacciatore da una serie di
sigilli che
lo resero il fedele servitore di questa famiglia.
Alucard
divenne un cacciatore di mostri al servizio della famiglia degli
Hellsing, così
chiamati in Inghilterra. Essendo un autentico mostro, non si faceva
troppi
problemi a dare la caccia ai suoi simili che erano ormai deboli e privi
dell’orgoglio di un vero vampiro, quindi per lui era un vero
piacere fare
piazza pulita.
Immortale,
spietato, sadico ma anche rispettoso degli umani che si dimostravano
coraggiosi
di fronte alle avversità. Il potente vampiro aveva visto nei
Sun’s Warriors sé
stesso prima di imboccare la strada sbagliata e aveva deciso di unirsi
a loro
perché curioso di vedere quali scelte avrebbero preso.
Era
un vecchio amico del nonno di Sauron che lo chiamava affettuosamente
<<
Zio >>. Per via di un errore di pronuncia avuto la prima
volta, gli amici
più stretti lo chiamavano Brad invece di Vlad: a nulla erano
serviti i
tentativi di correggere la pronuncia, tutti avevano iniziato a
chiamarlo
Brad^^.
Quando
Vorkye e compagni scesero sulla Terra, lui e il giovane Aster Phoenix
affrontarono e sconfissero Master Xehanort ma non ebbero modo di dargli
il
colpo di grazia.
“Uhuhuh!
Speravo di poter risolvere i conti con te vampiro!” nel
vederlo, Master
Xehanort non poteva chiedere di meglio. Aveva un conto in sospeso da
regolare
con lui.
“Se
parliamo di conti da regolare, allora vengo prima io!” ma il
vampiro non era
venuto da solo. Con lui era arrivato un altro soleano appartenente al
gruppo
dei Sette Peccati capitali: King il peccato dell’Accidia.
KING
L’ORSO DELL’ACCIDIA: Era un
soleano di tipo orso dal colore verde pisello le cui dimensioni non
superavano
nemmeno il metro e settanta. Malgrado le piccole dimensioni, aveva
un’età che
si aggirava intorno a 6000 anni. Gli occhi verde erba molto spesso
erano
assonnati ma allo stesso tempo attenti a quello che succedeva intorno a
lui.
Sul polpaccio della gamba sinistra aveva tatuato un orso.
Aveva
sempre con sé un grande
cuscino che in realtà era la sua arma: una lancia magica
capace di assumere
diverse forme che era solito manovrare usando la telecinesi, potere che
usava
anche per spostarsi perché troppo pigro per camminare^^.
“Tre
contro uno? Vuol dire che mi temete. E fate bene!” di fronte
a ben tre
avversari, invece di essere preoccupato, l’anziano soleano
era elettrizzato “È
da tempo che non avevo una sfida così impegnativa.
È finalmente giunto il
momento di fare sul serio!” e quello era il momento perfetto
per sfoderare
tutta la sua potenza e, gettato il suo bastone, si mise in posa di
caricamento.
WWWOOOOSH!
“State
attenti, sta arrivando!” avendo già avuto a che
fare con lui, King sapeva
benissimo che ora non dovevano distrarsi nemmeno per un istante.
“Uhuhuhuh!
Allora anch’io farò un po’ sul
serio!” ma per Alucard quello era un vero e
proprio invito a nozze e avvicinò le mani al viso
“Avvio della Terza, della
Seconda e della Prima limitazione di potenza. Rilevata situazione di
livello A.
Attivazione della procedura Cromwel fino alla totale eliminazione del
nemico! È
il momento di mostrare uno scontro tra mostri!” sbloccando
parte dei suoi
immensi poteri.
“C-Che
cos’è questa sensazione!” e il solo
rilascio fece rizzare i peli delle orecchie
di King che non riusciva a credere che il terrestre che aveva a fianco
fosse
così forte.
“È
la prima impressione che fa Alucard quando tira fuori parte dei suoi
poteri.
Non ti dico che cosa succede quando li scatena al massimo!”
Yugi gli fece
capire che il vampiro poteva fare anche di peggio. Lui ci aveva fatto
il callo
ma ricordava benissimo i brividi di quando lo aveva visto fare sul
serio la
prima volta.
“Se
lo dici tu!” gli rispose il soleano che preferì
non mettere in dubbio le sue
parole. Gli bastava percepire il potere di Alucard per capire che non
mentiva.
“Bene!”
intanto Master Xehanort si era messo in posizione da combattimento ed
era
pronto a battersi con i tre avversari “Fatevi
sotto!” invitandoli a farsi
avanti.
“A
tuo rischio a pericolo!”
Gli
risposero i tre insieme lanciandosi in avanti.
SEMPRE
ALA EST
A
cinque stanze di distanza un altro scontro stava avendo luogo ed era
tutto al
femminile.
“Uhuhuh!
Povere sciocche, sperate davvero di battermi?” mentre fissava
dall’alto in
basso le sue avversarie, Medusa, la sorella minore di Aracne, era
sicura non
avere rivali.
MEDUSA
SERPE BIANCA: Era
una soleana di tipo serpente di razza Black Mamba
di circa cinque metri. L’alto e snello corpo bianco latte era
coperto da una
mantella nera con tanto di cappuccio che le lasciava scoperte le
braccia sulle
quali erano tatuati dei serpenti velenosi. Gli occhi dorati
rispecchiavano la
sua natura spietata così come il volto che sorrideva come un
diabolico serpente
contornato da corti capelli biondi.
Adorava
torturare le sue vittime fino allo sfinimento e poi impalarle al muro
trafiggendole nei punti vitali fino ad arrivare al cuore.
La si
poteva perfettamente definire come la versione al femminile di
Orochimaru in
quanto aveva molti punti in comune con lui. La sua principale magia si
chiamava
Vector: poteva creare una serie di frecce nere che permettevano un
movimento
rapido verso la direzione indicata anche se poteva essere usata in
molti altri
modi. Poteva padroneggiare altre magie ma non le aveva ancora mostrate.
Era stata
una dei soleani a scendere sulla Terra insieme a Vorkye ma venne
sconfitta dal
gioco di squadra delle ragazze del gruppo.
“Se
la memoria non m’inganna, l’ultima volta abbiamo
vinto noi!” le fece notare la
demoniessa del gruppo, ossia la bellissima Trish che, come sempre,
sfoggiava
uno splendido sorriso.
TRISH:
Era una donna molto alta e
dal fisico da urlo. Indossava una camicia nera aperta di qualche
bottone in
modo da mettere in mostra parte del florido seno e
l’ombelico. Le sinuose gambe
erano coperte da un pantalone nero a vita bassa molto aderente e delle
scarpe
con tacchi a spillo le coprivano i piedi.
Per
completare il tutto, il viso di
questa “dea” era incorniciato dai lunghi capelli
biondi che scendevano lisci
fino alle spalle e illuminato dagli occhi azzurro cielo mentre sulle
labbra era
stampato un sorriso enigmatico evidenziato dal leggerlo rossetto
Questa
bellissima donna in realtà
era un demone infernale capace di lanciare fulmini. Un tempo era la
socia di
Dante fino a quando non decise di lavorare un po’ da sola e
successivamente era
tornata nella squadra del Devil Hunter e fratelli.
Sapeva
sempre molte cose, era
un’abilissima pistolera e abile nel combattimento corpo a
corpo e aveva anche
abilità metamorfiche che usava per infiltrarsi e raccogliere
informazioni.
“Si
vede che ha rimosso la sconfitta da quella testolina vuota o rischiava
la
sanità mentale!” se la rise la sua socia Lady che
la prese allegramente in
giro.
LADY:
Era una bella mora sulla
trentina, carnagione chiara, alta, snella e molto sexy.
I
capelli neri erano tenuti corti,
gli occhi erano spaiati, il destro verde smeraldo, il sinistro rosso
sangue,
una cicatrice orizzontale le attraversava il naso.
Indossava
una camicetta bianca
tenuta un po’ aperta in modo da mostrare un ciondolo con
attaccato un rubino e
un gonnellino verde scuro e non mancavano stivali neri. La sua arma era
un
bazooka modificato munito anche di lama che usava per trafiggere i suoi
avversari. Ovviamente, nel suo arsenale non mancavano altri tipi armi
come
pistole, mitragliette e armi demoniache che il suo amico Devil Hunter
le aveva
“gentilmente” prestato per saldare alcuni debiti
che aveva con lei^^.
Era
un’abile cacciatrice di demoni
con un tragico passato alle spalle. Normalmente lavorava da sola, ma in
diverse
occasioni lavorava in squadra. Era anche molto legata al denaro e ai
debiti che
dovevano essere saldati: il suo debitore preferito era un collega Devil
Hunter
che, per via dei suoi modi poco delicati, faceva molti danni che lei
pagava e
quindi ogni occasione era buona per ricordargli di pagare anche
manipolandolo a
suo vantaggio^^. A parte questo suo lato avaro, era una donna molto
gentile e
disposta ad aiutare i compagni.
“Eh?
Si vede proprio che non sa accettare la sconfitta!” fece
ironica la biondina
leggermente dobe del gruppo Seras che, curiosamente sfoggiava dei
lunghi
capelli biondi e un pendaglio sul petto. Al contrario della nemica,
ricordava
perfettamente la sconfitta che lei, Trish e Lady le avevano inflitto.
“Stai
attenta sorellona. La sua sicurezza non promette
niente di buono!” ma
la voce di Patty invitò lei e le
compagne a non prendere l’avversaria sottogamba. Anche se
aveva parlato, non
era presente aveva usato la sua particolare alchimia per fondersi con
la
sorellona rimanendo così al sicuro dentro di lei e combinare
anche le sue
abilità con quelle della Victoria.
“Patty
ha ragione. È meglio non sottovalutarla!”
concordò il capo dell’organizzazione
Hellsing, Integra Hellsing che si sistemò gli occhiali scesi
sul naso.
INTEGRA
FAIRBROOK WINGATES HELLSING:
Era una donna di quasi trent’anni, vestita con un elegante
abito verde scuro
che le celava completamente le forme, i lunghi capelli bianchi le
scendevano
lisci fino alle spalle e le incorniciavano l’ambrato volto su
cui erano
appoggiati degli occhiali rotondi che mettevano in risalto gli occhi
azzurro
cielo.
Era
l’ultima discendente del casato
degli Hellsing, nonché direttore
dell’organizzazione inglese dei cavalieri di
Stato. Sin da piccola era stata istruita sulle creature della notte,
sui loro
punti di forza e su quelli deboli.
Si
mostrava fredda, autoritaria e
anche molto ironica e vendicativa. Era la padrona di Alucard e Seras e
li
controllava tramite i vincoli imposti loro dalla sua famiglia, anche se
questi
erano molto rigidi verso il vampiro mentre la bionda era molto
più libera.
Era
abile nell’uso di spada e
pistole ma non disponeva di nessun tipo di potere, almeno fino a poco
tempo fa.
Grazie a una transizione assai particolare, era infatti riuscita a
mettere le
mani su un frutto del diavolo di tipo Paramisha che, se usato bene,
poteva
renderla un’avversaria pericolosa per moltissimi avversari
abituati a usare
poteri durante il combattimento.
“Non
credo ci saranno problemi. Possiamo comunque gestirla!”
commentò
tranquillamente la strega dimensionale Yuko Ichihara mentre
tirò una boccata
dalla sua pipa.
YUKO
ICHIHARA: Era un’alta e pallida mora dagli accesi
occhi rossi come rubini. I lunghi capelli neri, erano acconciati in
un'alta
coda da dove spuntavano i paramenti mistici bianchi con la mezza luna
nera. Un
lungo abito nero con lo strascico finale le fasciava il corpo alla
perfezione.
Le maniche lunghe e voluminose le arrivavano quasi per terra e sulle
spalle
aveva due occhi bianchi stilizzati, il profondo spacco frontale, nei
cui bordi
s'intravedeva l'occhio bianco, rivelava le lunghe e atletiche cosce
avvolte da
alti stivali neri con il tacco alto fin sopra al ginocchio, al collo
indossava
una collana con cristalli neri e un pendente di cristallo nero a forma
di mezza
luna.
Era
nota col nome di strega dimensionale: la sua
principale occupazione, oltre all’alcol e al fumo era
realizzare qualsiasi
desiderio in cambio di un pagamento di pari valore consistente nello
scambio di
oggetti o addirittura parti fisiche o spirituali che potevano fare la
differenza. Questi scambi si svolgevano nel suo negozio dimensionale
che era
visibile solo a coloro che avevano un desiderio da realizzare.
Caratterialmente
era una donna enigmatica: molte delle
cose che faceva erano assai strane ma nascondevano sempre un
insegnamento
morale, salvo la sua esagerata passione per gli alcolici e il fumo che
la
rendevano anche estremamente pigra e impossibile, soprattutto per il
suo
tuttofare che, per vedere realizzato il suo desiderio di non vedere
più gli
spiriti, lavorava part time nel suo negozio finendo molte volte nei
guai ma
apprendendo anche molti segreti relativi al mondo degli spiriti.
Le
sue conoscenze erano molte e nessuno, nemmeno Lello
che l’aveva reclutata personalmente, sapeva quali fossero.
Una cosa, però, era
sicura: ne sapeva sempre una più del diavolo^^.
“Gestirmi?
Uhuhuhuh! Ahahahah!” nel sentire queste parole la strega
soleana scoppiò a
ridere di gusto e non le faceva così ingenue “NON
FATEMI RIDERE! SONO MOLTO
PIU’ FORTE DELL’ULTIMA VOLTA” per poi
diventare di colpo seria e scagliarsi su
di loro per dimostrare di essere la più forte.
“Non
ci credi? Allora te lo dimostro io!” ma Integra
l’attese al varco con calma
“Cancel!” e pronunciò questa semplice
parola e apparve una cupola bianca di
dieci metri di diametro che avvolse anche la nemica.
“Cosa?”
che si fermò di botto e si fissò le mani
“I miei poteri… non li sento!”
rendendosi conto di non avere più poteri.
“Te
ne sei accorta subito, me ne complimento!”
commentò Integra avanzando
lentamente verso di lei “Ho mangiato il frutto del diavolo
Cancel Cancel: grazie
a esso ho acquisito la speciale abilità che mi permette di
privare
temporaneamente dei
suoi poteri, chi è all’interno di questo mio campo
d’influenza. Per tua
fortuna, non lo so usare ancora bene e per un tempo limitato, tuttavia
adesso
che sei qua dentro, i tuoi poteri sono cancellati e vanno a potenziare
il mio
corpo. Arrivo!” e dette una rapida spiegazione del potere del
suo frutto per
poi fare un salto in avanti che fu sorprendentemente rapido e calare il
pugno
destro contro l’avversaria.
KAPOM!
CRASH!
Che,
grazie ai suoi sensi serpentini, riuscì a evitarlo
all’ultimo momento e questo
colpì il pavimento che fu spaccato in due.
“Non avevo mai visto un potere del genere!”
Medusa rimase sorpresa di fronte a una simile dimostrazione e
capì al volo che
il potere della donna era molto pericoloso.
“Guarda
che ci siamo anche noi!” ma Seras non voleva essere da meno
alla sua padrona e
tirò fuori una sciabola da scherma dal suo corpo
“E io non ci scherzo di
certo!” che impugnò mettendo la mano sinistra
sulla lama “Ascendi nella
residenza divina TEN NO HINOTSUBASA!” e pronunciare una
strana frase.
WAMP!
La
lama fu avvolta da fiamme azzurre che ricoprirono anche la biondina che
poi si
lanciò in picchiata sulla soleana.
KAPOM!
Che
schivò all’ultimo momento quest’attacco.
“Che
razza di potere è? Non ho mai visto nulla di
simile!” e per la seconda volta
Medusa rimase stupita dal misterioso potere tirato fuori
dall’avversaria.
“Ten
no Hinotsubasa è il nome della mia Zampakutò e la
sua abilità è la
manipolazione delle fiamme della Fenice Blu. Non ti serve sapere
altro!” a
rispondere ci pensò la biondina stessa che rivelò
in che cosa consisteva il suo
potere.
“Cancel e fiamme della Fenice Blu: due poteri
davvero molto pericolosi!” dalle poche informazioni
che aveva ottenuto,
Medusa capì che le abilità delle due donne non
erano da sottovalutare “Quelle due
umane invece non hanno mostrato
nessun tipo di abilità nuova. La principale incognita
è questa qui che finora
non ha fatto nulla!” per poi spostare la sua
attenzione verso Yuko che fino
a quel momento non aveva mosso un dito.
“Non
ti dovresti concentrare troppo su di me, mia cara. Non credo di doverti
ricordare che sei in una situazione complicata!” sapendo che
stava cercando di
capire le sue abilità, la strega dimensionale le fece notare
che non era il
caso che si concentrasse unicamente su di lei.
“Infatti,
è da maleducati non prendere in considerazione gli
altri!” a confermare le
parole dell’Ichiahara ci pensò Trish che, con un
agile salto, si portò sopra la
soleana puntandole le pistole che iniziarono a crepitare.
“E
noi siamo molto suscettibili!” anche Lady decise di fare la
sua mossa e, tirata
fuori da chissà dove una valigetta nera,
l’aprì sfoderando la balestra Pandora
che puntò verso la strega soleana.
“Quindi
vedi di non ignorarci!” anche Seras fu pronta ad attaccare
mentre concentrava
le fiamme blu sul palmo della mano destra.
“Colpite
ora!” sicura di avere l’avversaria in pugno,
Integra ordinò alle tre compagne
di colpire.
“Jackpot!”
Che
attaccarono nello stesso momento.
BOOM!
Il
risultato fu una piccola esplosione che investì la soleana.
“È
fatta!” il capo degli Hellsing ritenne che
l’avversario fosse stato sconfitto e
iniziò a ritirare il suo potere.
“Ahimè,
non è così!” ma Yuko non la pensava
come lei e, per esperienza, sapeva che non
era mai così facile sconfiggere un avversario che usava la
magia.
“Che
cosa dici? Ho neutralizzato i suoi poteri per cui… ma che
diavolo!” all’inizio
Integra non le credette ma, quando si voltò, si rese conto
che la strega
dimensionale aveva ragione.
“SSSSHHHHAAAAAA!”
dalla nube fuoriuscì un serpente di una ventina di metri che
puntò furioso le
quattro donne. La cosa strana era che teneva gli occhi chiusi.
“Ehi,
ma da dove spunta fuori quello?” la prima a riprendersi dalla
sorpresa fu Seras
che non sapeva spiegarsi da dove spuntasse fuori un simile serpentone.
“È
uscito dal suo braccio sinistro!”
a risponderle ci pensò Patty che aveva visto da dove era
uscito l’enorme rettile.
“Dal
braccio sinistro?”
Lasciando
stupite le quattro che non capivano come fosse stato possibile.
“Uhuhuh!
La piccola alchimista che si è nascosta dentro di te ha
indovinato!” a
confermarlo fu la stessa Medusa con un sorriso diabolico “A
me piace allevare i
serpenti e, visto che li voglio portare sempre con me, li sigillo sulle
mie
braccia!” rivelando che in realtà i suoi tatuaggi
erano dei veri serpenti che
lei allevava “E sono sicura che il mio piccolo basilisco vi
piacerà parecchio:
ha uno sguardo magnetico!” e nel rivelare che
cos’era, il suo sorriso diabolico
si allargò ulteriormente.
“SSSHHHHAAAAA!”
quasi a rispondere all’invito della sua padrona, il letale
rettile aprì gli
occhi capaci di pietrificare qualsiasi creatura vivente lo guardasse
direttamente.
BOOM!
“SSSSHHAAARRRRGGHH!”
ma non ebbe nemmeno il tempo di puntare una delle quattro che la sua
parte
superiore fu disintegrata da un colpo energetico proveniente da dietro
le
quattro donne.
“Ehi,
ma chi è stato?” e giustamente Lady volle sapere
chi doveva ringraziare per
aver distrutto il rettile prima che facesse danni.
“Uhuhuhuh!
Mi hai mancato di nuovo piccolo Seto!” se la rise
allegramente un soleano
mentre atterrava vicino a Medusa “Ops, mi sa che il colpo ha
beccato il piccolo
serpentello di Medu-chan. Cattivo Seto. Queste cose non si
fanno!” e nel vedere
la faccia incredula della collega, riprese scherzosamente il suo
avversario.
BYAKURAN
DRAGO BIANCO: Si presentava come un soleano di tipo drago di modello
orientale dalle
scaglie bianco latte che risplendevano molto più forte
davanti alla luce. Il
copro snello e ben piazzato era alto circa quattro metri e mezzo. Sotto
l’occhio sinistro aveva una voglia viola a forma di lacrima,
gli occhi azzurro
ghiaccio erano mesi in maggior risalto dalle scaglie e dagli
scompigliati
capelli bianchi.
Era un
geniale quanto eccentrico scienziato a capo di un gruppo mafioso che
gestiva le
attività illegali del Sole. Si era unito a Vorkye in modo da
poter agire
indisturbato e avere i fondi per le sue ricerche. Aveva, infatti,
scoperto un
modo per potenziare i poteri tramite degli speciali anelli di sua
creazione. I
più potenti che aveva creato erano sette e coloro che li
portavano, tra cui lui
stesso, erano noti col nome di Sette Corone Funebri.
Amante dei
giochi, ghiotto di dolci, irriverente, ma anche cinico e calcolatore:
erano
queste le principali doti di questo soleano che lo rendevano un
temibile avversario.
“Mi
spiace ma odio i serpenti. Quelli che mi piacciono di più
sono i draghi!” ma il
rivale numero uno di Yugi non considerò quella provocazione
“Anche se tu e
colleghi siete un’eccezione!” ed era pronto a
ricominciare.
SETO
KAIBA IL SUN’S KNIGHT DEL DRAGO
BIANCO OCCHI BLU: Era un alto castano dagli occhi azzurri come il
ghiaccio.
La
sua armatura era una delle più
evolute del gruppo: le scaglie argentate del drago ricoprivano
interamente la
spalla destra, il petto e la parte sinistra del corpo del castano fino
al
ginocchio. La spalla sinistra invece era protetta dalla testa del drago
da cui
spiccava il suo occhio sinistro, ovvero uno splendido zaffiro
scintillante. Le
scaglie ricoprivano anche le gambe e le braccia trasformandosi in
bracciali e schinieri
d'argento. Dietro le spalle le grandi ali bianche della creatura
sembravano
avere vita. Da sotto spuntava una lunga coda serpentina ricoperta di
scaglie
metalliche argentate. Per finire il capo del castano era protetto dalla
calotta
cranica del drago e gli occhi erano protetti da una visiera blu a
cristalli
liquidi.
Geniale,
freddo, autoritario,
carismatico e testardo: erano queste le qualità del
presidente della Kaiba Corp
che era sia un abile uomo d’affari che un duellante
eccezionale, nonché un
abile combattente e stratega.
Considerava
Yugi come il suo avversario
numero uno, Nick era invece un altro rivale da superare mentre
detestava Lello
perché si era più volte dimostrato essere un
passo avanti a lui e questo dava
molto fastidio all’ego del castano.
Era
l’attuale leader dei Sun’s
Knights che, malgrado i dubbi iniziali, lo avevano accettato dandogli
piena
fiducia che si era rivelata ben riposta.
“Oooohh!
Che cattivo che sei. E io che speravo di diventare tuo
amico!” esclamò il
soleano facendo i finti lacrimoni “O beh, fa niente. Anche
volendo, nemmeno tu
mi stai tanto simpatico!” per poi tornare composto e fissare
il terrestre con
sguardo superiore.
“Byakuran!”
ma le sue attenzioni furono attirate dalla voce sibilante di Medusa.
BONK!
“AHIA!”
che lo colpì con un pugno in testa causandogli un forte
dolore.
“DANNATO!
COME TI SEI PERMESSO DI DEVIARE L’ATTACCO COLPENDO IL MIO
CUCCIOLO? SE NON
FOSSE PER LA SITUAZIONE ATTUALE, TI STRAPPEREI LA TESTA A
MORSI!” Medusa aveva
visto perfettamente che l’attacco era stato lanciato da Seto
ma il soleano
l’aveva deviato verso il suo basilisco causandone la morte e
questo l’aveva
fatta arrabbiare parecchio.
“Non
è colpa mia Medu-chan, non mi ero accorto del tuo
piccolino!” si scusò il
compagno mentre in testa era spuntato un bernoccolo che gli doleva
leggermente^^.
“Bugiardo!”
gli ringhiò contro la soleana che proprio non lo sopportava
quando faceva così.
“Ma
vi sembra il momento!”
Fecero
i loro avversari guardandoli con la gocciolona dietro la nuca^^.
“Morite
spazzatura!” ma a rompere il momento comico ci
pensò un nuovo arrivato che, con
tono freddo, rivolse un paio di pistole contro le sue prede
“Martello di
Fiamma!” sparando una raffica di proiettili infuocati.
BANGX12!
WAMP!
“Ops!
Per un pelo!” commentò Byakuran che
scansò l’attacco facendo anche il cavaliere
salvando la collega che prese in braccio.
KAPOM!
“AHIA!”
che come ringraziamento gli assestò una ginocchiata in
faccia facendogli vedere
tutto bianco.
“Non
osare mai più toccarmi con quelle tue viscide
mani!” infatti, la soleana non lo
sopportava e, se non fosse stato per il patto che aveva stretto con
Vorkye
l’avrebbe già ucciso “E così
era vera la voce che ci hai traditi Xanxus Ligre Nera?”
per poi fissare con un sorriso freddo colui che li aveva attaccati.
“Se
lo sai già non serve che ti risponda spazzatura!”
gli rispose questo con molto
tatto.
XANXUS
LIGRE NERA: Era un saturniano dall’aspetto molto particolare.
Infatti, sembrava
un leone nero ma il suo manto era striato da strisce bianche simili a
quelle di
una tigre. Era un raro esemplare di ligre, ossia un incrocio tra una
femmina di
tigre e un maschio di leone. Il corpo statutario era alto ben cinque
metri e
mezzo ed era coperto da una giacca nera che teneva aperta per
conservare le
pistole nere con una X rossa sul dorso che usava come armi principali.
Gli occhi
erano color rubino e celavano a mala pena la forte ira che lo aveva
sempre
caratterizzato.
Era il capo
della squadra dei Varia: un gruppo costituito da sette temibili sicari
che,
esattamente come Meliodas e compagni, rappresentavano al meglio i sette
peccati
capitali. Xanxus rappresentava il peccato dell’ira e, a
differenza del drago
dorato, non era particolarmente legato ai suoi compagni che, se
fallivano, non
esitava a punirli o a ucciderli senza il minimo rimorso.
Era un
lontano parente di Lello: per via di vecchie questioni familiari, lo
considerava
un impostore in quanto riteneva che il titolo di Sun’s
Warrior nero spettasse a
lui. Per questo, una volta incontrato, l’attaccò
senza pensarci troppo sfogando
su di lui tutta la sua rabbia ma il caro cugino gli fece capire subito
chi
comandava dandogliene di santa ragione per poi imporsi su di lui senza
ammettere repliche.
Per tenerlo
sotto controllo, Lello dette la sua benedizione al matrimonio tra lui e
la
nipote che aveva scoperto di avere di nome Olievier Mira Lancelot Leone
Nero
che era la figlia del suo defunto fratello nonché leader
della comunità dei
saturniani e considerata la più forte del suo popolo (quindi
una era capace
mettere a cuccia anche uno come Xanxus^^)
Il suo
potere era la manipolazione delle Fiamme dell’Ira:
particolari fiamme che si
manifestavano quando era arrabbiato, ossia sempre, dalla notevole
potenza
disruttiva. Aveva inoltre imparato a concentrare queste sue fiamme
nelle sue
pistole rendendole ancora più letali e si serviva di un
anello creato da
Byakuran apposta per lui capace di creare fiamme che pietrificavano
tutto
quello con cui venivano a contatto.
“Ohohoh!
Quanto sei educato Xanxi caro!” commentò Byakuran
con ironia “Mi sa che dovrò
farti fuori!” per poi sfoderare un tono gelido che voleva
dire che ora non
avrebbe più scherzato.
KAPOM!
“AGH!”
ma aveva abbassato la guardia e ricevette un potente pugno sul lato
sinistro
del viso che lo spostò di lato.
“Prima
veditela con me. Io e te abbiamo un conto in sospeso!”
artefice del colpo era
Seto che rivendicava la precedenza.
“Come
vuoi mio caro, ma poi non metterti a piangere se muori
subito!” il soleano
drago decise di accontentarlo facendo fuori lui per primo.
BANG!
CRASH!
“Non
osare ignorarmi spazzatura!” ma Xanxus odiava essere messo da
parte e lo fece
capire sparandogli contro una bella pallottola infuocata che fu
schivata dall’avversario.
“Uhuhuh!
Sembra proprio che dovrò prendermi l’intero
pacchetto. Chissà chi ucciderò per
primo!” che non si fece problemi ad accettare la sfida di
entrambi e iniziò uno
scontro aereo contro i due portandosi lontano.
“Spero
che quei due ti ammazzino e che lo stesso succeda a quegli idioti dei
tuoi
sottoposti!” dal canto suo Medusa non si fece problemi a
dargli il suo
personale augurio di buona morte^^ “Sento
nuovamente i miei poteri! Bene: l’effetto del potere Cancel
è svanito!” per
poi rendersi conto che i suoi poteri non erano più bloccati
da quello di
Integra.
“Tsk!
A quanto pare non sono ancora pratica nell’uso del mio
potere. Mi sa che
dovrete cavarvela senza di me!” capendo che in quel momento
non poteva fare
nulla, il capo di Hellsing pensò bene di mettersi da parte
per non diventare un
peso per le compagne.
“Non
sperarci!” ma la strega non intendeva lasciarla vivere un
minuto di più. Aveva
compreso bene che il suo potere era il più problematico e
doveva assolutamente
sbarazzarsi di lei. Infatti, usando il suo particolare potere, si
portò
rapidamente dietro di lei pronta a trapassarle il petto.
“Non
se ci sono io a fermarti!” ma si trovò davanti
Seras che aveva intuito le sue
intenzioni e, dopo aver rapidamente giunto le mani, le
poggiò a terra.
RRUUUMMBLE!
Il
pavimento iniziò a tremare e le pietre su cui la strega
poggiava i piedi si
alzarono sbalzandola.
“Dannata
mocciosa. Vorrà dire che ucciderò te per
prima!” Medusa però si librò in volo e
comprese che prima doveva uccidere la biondina vampira che era quella
che
disponeva del maggior potere offensivo del gruppo.
“Non
hai che da provarci tesoro!” le rispose la vampira sfoderando
uno sguardo che
avrebbe fatto accapponare la pelle a chiunque “Sorellona,
certe volte metti i brividi!”
esclamò
Patty dentro di lei che percepiva un’emozione molto
pericolosa “Scusa sorellina
ma ti chiedo di sopportare per un altro po’. Tempo due minuti
e torno buona e
gentile come prima!” le rispose Seras che promise di finire
in fretta.
“Ehi
non ti dimenticare di noi!” ma Trish non voleva essere
ignorata e fece sentire
la sua voce.
“Dopo
lo scherzetto del basilisco, devi prenderne parecchie!” Lady
prima era stata
presa da un colpo e ora voleva sfogarsi spaccandole la serpentina
faccia.
“Uhuhuh!
È da un’eternità che non combatto
seriamente. Credo proprio che la sottoscritta
si unirà attivamente alla battaglia!” e a sorpresa
furono affiancate da Yuko
che aveva deciso di combattere seriamente anche lei e nessuno poteva
sapere di
che cosa fosse realmente capace.
ALA
SUD
In
questa zona stava era in corso un altro scontro che vedeva un gruppetto
di buoni
contro uno dei soleani più spietati al servizio di Vorkye.
Il suo nome era
Sakazuki Cane Rosso, soprannominato Akainu.
“A
quanto pare mi sono capitati dei mocciosi insignificanti più
un bastardo a cui
farla pagare per la volta scorsa!” trovandoseli davanti, il
terribile soleano
li guardò con sguardo superiore e nel notare la presenza di
un misero umano che
aveva osato metterlo alle strette decise di farli tutti fuori senza
distinzioni.
SAKAZUKI
CANE ROSSO/AKAINU: Era un soleano rosso di circa cinque metri di tipo
cane
modello Doberman. Il corpo massiccio era coperto da un lungo giaccone
nero
munito di spalline dorate mentre sulla testa indossava un berretto
bianco che
riportava il suo nome.
Era
l’ammiraglio della flotta soleana nonché uno dei
generali al servizio di Vorkye
e godeva della sua piena fiducia. Il suo principale potere era quello
del magma,
cioè poteva trasformare totalmente o parzialmente il suo
corpo in magma
incandescente facendo strage di nemici e ne aveva un altro chiamato
More More
che gli consentiva di moltiplicare la forza, la velocità, la
resistenza o le
dimensioni di qualsiasi cosa fino a 100 volte.
Spietato
e senza scrupoli nonché sostenitore della Giustizia
Assoluta, ossia quella che
distruggeva tutto senza mezze misure: questi erano i suoi principali
pregi che
lo rendevano un temibile avversario. Tuttavia, incredibile ma vero,
aveva anche
un lato tenero che manifestava solo con i suoi figli che riempiva di
attenzioni
e verso il suo primo ufficiale che condivideva il suo ideale di
giustizia.
Salvo queste eccezioni, mostrava sempre un’espressione fredda
e pericolosa.
Tre
anni prima era sceso sulla Terra insieme al suo signore ed era stato
atterrato
prima da Lello e poi sconfitto definitivamente da Dante in
collaborazione con
Kisame che lo avevano praticamente messo a cuccia.
“Che
c’è cucciolone? Sei carente di affetto? Mi spiace
che il mio amico squaletto
non sia presente ma accontentati del sottoscritto che è
venuto a portarti un
bell’osso da mordere!” e il miglior Devil Hunter
che ci fosse in circolazione
lo salutò a modo suo promettendogli di dargliene anche da
parte dell’ex
spadaccino della nebbia.
DANTE:
Era un uomo di circa
trent’anni, alto sul metro e 86. I suoi capelli color argento
scendevano liberi
fino alle spalle e un ciuffo attraversava la fronte, mettendo in
risalto i suoi
occhi azzurri e la carnagione chiara. Indossava un cappotto rosso
aperto che
copriva un’aderente maglia nera, le mani erano protette da un
paio di guanti
dello stesso colore. Indossava dei pantaloni di pelle nera e molto
aderenti,
chiusi in vita da una cintura di cuoio, mentre ai piedi aveva degli
eleganti
stivali.
Era
uno dei tre figli di Sparda, il
leggendario demone spadaccino noto col nome di <<
Cavaliere Nero >>
e legittimo erede della Force Edge, la spada del padre mentre la madre
era
l’angelo Eva. Lui e i suoi fratelli erano dei Nephilim,
metà demoni e metà
angeli: esseri speciali in grado di compiere imprese che un normale
mortale non
potrebbe mai nemmeno sognare.
A
causa di questa sua particolarità,
sin dall’infanzia fu braccato dai demoni che gli uccisero la
madre e la
scomparsa del padre. La perdita della madre generò nel
Nephilim un forte odio
verso i demoni e decise di dedicare la sua vita alla loro distruzione
e, per
sbarcare il lunario, aprì un’agenzia tuttofare in
cui mise a disposizione le
sue abilità per svolgere vari servizi tra cui lo sterminio
di demoni.
Un
giorno, fu contattato e reclutato
da Lello che gli propose di unirsi a lui per lo sterminio dei demoni di
Oblivion. Il Devil Hunter accettò e, quando
scoprì chi era il suo cliente e che
per di più aveva reintegrato il fratello Vergil creduto
morto, decise di
seguire il Sun’s Warrior nero al fine di ringraziarlo per
l’enorme favore
fatto.
Arrivato
nella dimensione INA, cercò
prima di fermare la furia di Gilgamesh insieme ai fratelli e Alucard ma
fallì e
poi, con la collaborazione di Kisame, fece il bagnetto ad Akainu.
Il
suo armamentario era assai vario:
usava principalmente la sua spada Rebellion e le sue pistole Ebony e
Ivory, due
pistole semiautomatiche caricate della sua energia demoniaca. Ma il suo
asso
nella manica era il Demon Trigger: ossia la vera forma demoniaca
ereditata dal
padre.
Ironico,
galante e sfortunato nel
gioco: erano queste le sue qualità principali. Ne disponeva
altre ma non le
mostrava se non a poche persone.
“Direi
che non gli avete lasciato un bel ricordo. Forse è diventato
idrofobo!”
commentò ironico il perfetto maggiordomo Sebastian Michaelis
mentre osservava
il soleano con sguardo indifferente “Se fosse stato un gatto,
vi avrei ripreso
signor Dante ma, in questo casso posso dire che avete fatto
bene!” e visto che
l’avversario non apparteneva alla razza dei felini, non si si
sarebbe fatto nessun
problema a farlo fuori.
SEBASTIAN
MICHAELIS: Era un moro,
alto e slanciato, dai lucidi capelli corvini, sorriso bastardo e occhi
scarlatti. Sfoggiava una bella camicia di seta bianca per i pettorali
scolpiti
al millesimo, calzoni neri aderenti che risaltavano le sue sode cosce,
un gilè
di seta rossa, uno spolverino nero chiuso con bottoni d'argento e a
coda di
rondine, una cravatta di seta nera e lucide scarpe di pelle nera, per
completare guanti di pelle bianca con strani simboli incisi sul dorso
delle
mani e un orologio d'oro a cipollino che teneva dentro un taschino. La
camicia
era leggermente sbottonata mostrando il petto su cui era presente un
foro.
In
origine era un potente demone di
classe Maou al servizio di Abhadon, l’entità
primaria del male ed era il
precedente Ventesimo Generale Infernale, titolo che perse a causa della
sua
eccessiva sete di conoscenza: commise un grave peccato che fu punito
con
l’Antidemificazione, una tortura temuta da tutti i demoni
perché chi vi veniva
sottoposto moriva con assoluta certezza e perdeva ogni cosa, compreso
il
proprio nome.
Creduto
morto, fu gettato via come
un vecchio straccio ma, sorprendentemente, riuscì a
sopravvivere. Tuttavia era
ormai sfigurato e privo di poteri: l’unica cosa che ancora
possedeva era il suo
corpo ancora dotato di una certa forza. Il fato volle che precipitasse
nel
giardino di una villa romana il cui padrone, resosi conto che non era
un
semplice straccione, decise di metterlo a guardia della sua stanza del
tesoro
che custodiva tesori che l’umanità non doveva
scoprire.
Il
fato volle che un secolo dopo incontrò
la giovane erede del suo benefattore che, in cambio della sua amicizia,
gli
dette un nome e un aspetto umano. Ormai tornato integro, Sebastian
decise di
dedicare la sua esistenza al servizio della sua nuova padroncina.
Perfetto
maggiordomo sotto ogni punto
di vista, amante dei gatti (passione che aveva trasmesso alla sua amata
padroncina) e utilizzatore di posate maledette in battaglia. Era il
migliore
tra i vari servitori anche se si contendeva il primo posto con Skye, il
famiglio di Nick che era una femmina di demone cane abile quanto lui:
per
questo i due non perdevano occasione per punzecchiarsi.
“Beh,
io non mi faccio problemi a bastonare un cane cattivo.
Chissà che sapore hanno
le sue interiora!” commentò il mitico Easley che
era curioso di assaggiare le
interiora di quest’avversario.
EASLEY
D’ALFONS: Era uno dei
cosiddetti abissali, tre delle creature più potenti e temute
del suo mondo. Si
presentava come un biondo dal sorriso solare, avvolto da una lunga
pelliccia
marrone che gli copriva il corpo scolpito mentre le gambe erano
protette da
calzoni verdi e i piedi da pesanti stivali. Questo era solo parte del
suo
aspetto che era quello di una enorme creatura dalle sembianze di un
centauro in
armatura, capace di manipolare il suo corpo e creare armi che poteva
controllare con la volontà.
In
origine era un essere umano che
fu poi sottoposto al processo di trasformazione in un guerriero
Claymore, ossia
gli vennero inseriti la carne e il sangue di esseri demoniaci noti col
nome di
Yoma, diventando il più forte della sua generazione.
Tuttavia, per cause
ignote, andò oltre il limite e si trasformò in un
Risvegliato, una forma
evoluta di Yoma dotato di una potenza maggiore. La forza che
manifestò si
rivelò tale da essere classificato con
l’appellativo di abissale, titolo che
era stato riconosciuto solo ad altre due Risvegliate come lui.
Quando
i Sun’s Warriors giunsero nel
suo universo, si batté contro Nick che, s dopo un arduo
duello ebbe la meglio
sul Risvegliato ma, comprendendone il valore, non lo eliminò
proponendogli di
sfidarsi di nuovo.
Poco
prima della battaglia contro
Vorkye, Nick e compagni tornarono nell’universo di Easley per
chiedere a lui e
ai suoi colleghi abissali di aiutarli nella loro campagna insieme alle
guerriere Claymore. La cosa non piacque a nessuna delle due parti; per
questo
raggiunsero un compromesso: se ne avessero avuto l’occasione,
durante la
battaglia si sarebbero uccisi a vicenda.
Caratterialmente
era tranquillo e
controllato. Disponeva di un eccezionale carisma che gli aveva permesso
di
riunire intorno a se una gran quantità di Risvegliati che
gli erano completamente
fedeli.
“Davvero
ti mangi le interiora altrui? Che gusto hanno? Ti mangeresti anche le
mie?”
incuriosito dalle sue parole, uno dei sette peccati capitali gli fece
una serie
di domande a cui sperava di avere risposta. Era Gowther, il peccato
della
Lussuria col simbolo dell’ariete.
GOWTHER
L’ARIETE DELLA LUSSURIA: Si
presentava come un soleano di tipo ariete di quasi quattro metri e
colore rosa.
Sul pettorale destro era ben visibile un tatuaggio che raffigurava un
ariete
color cremisi. I seri e inespressivi occhi dorati erano evidenziati
dagli
occhiali quadrati.
Malgrado
rappresentasse il peccato
della lussuria, non guardava il gentil sesso in quel modo. Era,
infatti, uno
che non comprendeva completamente i sentimenti e si chiedeva che cosa
volesse
dire provarli, per questo ricercava con attenzione osservando con occhi
distaccati.
Intelligente,
perspicace,
calcolatore ma anche fin troppo teatrale: erano queste le sue
principali doti
che lo rendevano particolare. I suoi poteri erano essenzialmente di
tipo
mentale: poteva leggere le menti di chiunque in meno di una frazione di
secondo
e anche di trasmettere informazioni e sensazioni, inoltre era in grado
di cambiare
il colore della pelle a comando e quindi di usare diversi elementi
naturali.
La
sua arma era un arco spirituale
chiamato Harlit che poteva essere usato in molti modi, sia per colpire
con
attacchi di luce, sia per estendere il suo potere di manipolazione
della
memoria.
“Lascia
perdere queste cose. Adesso abbiamo da fare: spaccare la faccia a
questo falso
esponente della giustizia!” ma l’unica ragazza del
gruppetto lo invitò a
rimandare simili quesiti e a concentrarsi sull’avversario che
non sembrava
sopportare.
NADIA
MARIA MICHELA VERCETTI: Era
una ragazza di vent’anni sul metro e settanta e dalla pallida
carnagione. Cosa
che risaltava subito di lei erano i lunghi capelli arancioni che
s’intonavano
con gli occhi azzurri. Il corpo snello era coperto da una camicetta
nera con le
maniche arrotolate mentre una corta gonna viola le copriva le gambe
fino a
sopra le ginocchia, ai piedi calzava scarpe con tacchi a spillo in
vernice
nera. Altra caratteristica che si notava subito era la presenza di
strani
braccialetti ai polsi fatti di uno strano materiale.
Bella,
intelligente, amante dei
felini in generale e molto versatile: queste erano le principali
qualità di
questa ragazza italiana.
Era
nata in una famiglia dell’alta
borghesia romana e aveva passato i primi cinque anni della sua vita
all’interno
della magione di famiglia. La sua giovane vita cambiò quando
fece la conoscenza
di Sebastian che, dopo essere stato salvato da lei, divenne suo
maggiordomo e
primo amico.
Pochi
mesi dopo fu rapita dai demoni
di Oblivion e sottoposta a crudeli esperimenti magici e alchemici al
fine di
trasformarla in un ibrido, ossia un essere in grado di assorbire
l’essenza di
tutte le creature esistenti e di assumerne l’aspetto e i
poteri. Tutto questo
per perseguire un solo fine: creare la chiave per aprire i cancelli di
ogni
dimensione e scatenare l’Apocalisse. A sovraintendere i
lavori c’era Raptomort
in persona, il cui volto fu marcato a fuoco nei ricordi della piccola
Nadia.
Fortunatamente, tra le fila dei demoni vi fosse una spia, ossia
Yaphisan
Saganon Sandtimes, padre di Kaeleena e quindi nonno di Sauron e Jasmine
che,
approfittando di una piccola distrazione dello stregone oscuro, la
liberò e la
riportò a casa. La piccola Nadia dovette affrontare un lungo
periodo di sedute
da un famoso psichiatra infantile per superare il trauma di
quell’esperienza
sovrannaturale, tuttavia non dimenticò mai il volto dello
stregone che aveva
sempre avuto davanti tanto da riconoscerlo come il demonio e a provare
un forte
sentimento di odio verso lui e i suoi simili.
Quando
incontrò Nick la sua vita
cambiò di nuovo: fu nuovamente bersagliata dai demoni che,
non avendola
riconosciuta, la rapirono perché troppo vicina al castano ma
la ragazza
risvegliò inconsciamente i suoi poteri di ibrido: da allora
diventò una
compagna dei Sun’s Warriors che decisero di proteggerla e
allenarla affinché
riuscisse a controllare gli poteri di cui disponeva.
Fu
allenata dal drago del fulmine
Khellendros nonché fratello maggiore di Drakondros
diventando così una Dragon
Slayer e utilizzatrice di un’ampia gamma di magie. I
bracciali che indossava
erano dei catalizzatori mistici che le permettevano di trasformarsi in
diverse specie
demoniache o angeliche o di combinarle insieme nella forma chiamata
Hybrid Face.
“Hai
fegato a sfidare tanto apertamente il rappresentante della giustizia.
Questo
equivale la tua immediata condanna a morte!” il tono usato
dalla ragazza non
piacque al soleano del magma che dichiarò la sua sentenza.
“La
corte ha condannato te cagnaccio rognoso, non me! Wraith
Face!” ma Nadia lo
sorprese apparendogli davanti sfoderando un nuovo aspetto: la sua pelle
diventò
grigia, il volto era scavato e attraversato da un sorriso diabolico
pieno di
zanne, i capelli erano diventati unti e violacei mentre gli occhi
brillavano di
una luce viola, sulle sue braccia erano apparsi una frusta e un pugnale
fati di
energia dello stesso colore.
SCHIAFFX10!
Con
una rapidità disarmante, la Vercetti calò la
frusta che impugnava nella mano
sinistra mirando agli arti del nemico che, però,
schivò spostandosi rapidamente
all’indietro.
“Che razza di potere è? Sia il suo
aspetto
che la sua energia sono mutate in maniera repentina!”
e questo lasciò
Akainu senza parole. Non aveva mai incontrato un avversario del genere.
“Stavolta
non mi sfuggi!” ma Nadia non intendeva lasciarselo scappare
e, esattamente come
aveva fatto prima, gli riapparve davanti calando la frusta.
“NON
QUESTA VOLTA!” ma l’ammiraglio soleano non era
così sciocco da cascarci una
seconda volta e calò il pugno sinistro avvolto da magma
incandescente.
CLANG!
“Cosa?”
ma con sua enorme sorpresa, lo vide bloccato da una coppia di spade
infuocate.
“Se
usi la lava, allora chiodo scaccia chiodo con la Dijinn
Face!” guardandolo
dall’alto in basso, Nadia aveva cambiato nuovamente aspetto
diventando una
creatura dalla pelle dorata, il volto era avvolto dalle fiamme ossia i
suoi
capelli e gli occhi erano diventati rossi. Senza perdere un secondo, la
ragazza
spinse in avanti l’avversario destabilizzandolo e poi
calò le spade in avanti.
ZOCKX2!
Trapassando
il petto dell’avversario.
“Tsk!
Sciocca ragazzina. IO CONTROLLO IL MAGMA. SU DI ME NON HA ALCUN
EFFETTO!” ma
questo non batté ciglio e, con la sola emanazione della sua
aura, spinse via la
terrestre che aveva osato tanto.
“A
quanto pare non funziona!” ma la ragazza atterrò
in piedi senza aver riportato
nessun danno e constatò che quella sua trasformazione non
era sufficiente per
colpirlo quindi doveva usare qualcos’altro per colpirlo.
“Ehi
bella non andare allo sbaraglio senza di me, altrimenti mi togli tutto
il
divertimento!” fu subito affiancata da Dante che, a modo suo,
le fece capire
che non doveva fare tutto da sola.
“Ha
ragione signorina. Ricordi che anche noi vogliamo la nostra
fetta!” e anche da
Sebastian che sfoderò uno dei suoi diabolici quanto
accattivanti sorrisi.
Sapeva che la sua padroncina era forte ma anche che
l’eccessiva irruenza poteva
portare a un errore fatale.
“Ops,
scusate. Mi sono lasciata prendere dalla foga del momento!”
si scusò
l’arancione che aveva compreso il messaggio ironico dei due
compagni “Comunque
avete qualche consiglio su come abbattere questo cane affetto da
rabbia?” ma
era sicura che avessero anche osservato il loro piccolo duello e che si
fossero
fatti un’idea su come affrontarlo.
“Io
l’ho già battuto una volta!” il Devil
Hunter le fece notare che in passato
l’aveva già affrontato e sconfitto quindi sapeva
come batterlo “È idrofobo!”
ossia bastava usare l’acqua per batterlo.
“Non
credere che sia così facile come credi dannato! Non sono
più lo stesso di
allora!” ma, mentre si lanciava in avanti, Akainu fece
intendere che non aveva
più un punto debole così banale.
“In
tal caso, che ne dici di questo?” ma si trovò
davanti Gowther che aveva cambiato
il colore della pelle diventando bianco ghiaccio “Bara di
ghiaccio!” e, alzata
la mano destra, congelò l’aria intorno
all’avversario rinchiudendolo dentro uno
spesso cubo ghiacciato “Non ho un controllo completo degli
altri elementi ma,
calcolando la forza del magma, si libererà tra circa un
minuto!” e, fece capire
ai compagni che non avevano molto tempo prima che si liberasse.
“Wow!
Hai un’abilità interessante. Dopo voglio
combattere con te!” Easley era rimasto
colpito dalle abilità del compagno del momento ed era
desideroso di confrontarsi
con lui “Ma prima pensiamo a lui!” ma non poteva
dimenticare l’avversario al
momento inerme e alzò il braccio destro che si
mutò di colpo in un enorme arco
di carne munito di più frecce che scagliò verso
l’avversario.
BANGX10
Ma
qualcosa di piccolo le intercettò distruggendole.
CLANG!
CRASH!
E
poi un’enorme sfera di metallo fu calata sul blocco di
ghiaccio che s’infranse
liberando così il letale ammiraglio.
“Ma
che…”
Lasciando
i presenti senza parole.
“Allontanatevi!”
salvo Gowther che cambiò nuovamente colore diventando nero
in questo modo
manipolò la sua ombra rendendola uno scudo.
BLUBx50!
In
questo modo bloccò una raffica di attacchi che altrimenti
avrebbero crivellato
tutti quanti.
“Tsk!
L’attacco a sorpresa non è riuscito.
Peccato!” commentò una voce infantile ma
anche molto cupa.
“9812751431895134891!”
seguita da un’altra femminile che, curiosamente, usava un
cifrario.
“Ehi.
Si può sapere che cosa ci fate qui? Vi avevo detto di
restare in camera
vostra!” riconoscendoli, Akainu si voltò verso i
nuovi arrivati rivolgendo loro
un tono di rimprovero.
“Scusa
babbo, non abbiamo saputo resistere alla tentazione di applicare un
po’ di sana
giustizia!” si scusò un piccolo soleano
praticamente identico a lui.
MYOURI
UNZEN CANE ROSSO: Era un giovanissimo soleano di tipo cane modello
doberman dal
manto rosso magma alto poco più di un metro e cinquanta e
dagli occhi castani
abbinati a corti e spettinati capelli biondi.
Esattamente
come sembrava, era un bambino di soli 10 anni eppure aveva una
mentalità da
adulto: era il classico genio bambino.
Era
il secondo genito del temibile Akainu e disponeva di un carattere
pressoché
identico a quello del padre che ammirava sinceramente: credeva nella
giustizia assoluta
e riteneva che qualsiasi atto contrario ad essa dovesse essere punito
col massimo
della pena. Una piccola differenza che aveva col padre era il suo amore
per le
belle donne: infatti con loro si comportava con una certa galanteria,
cosa che
rinfacciava spesso al padre che non riusciva aveva il minimo tatto ed
era stata
una fortuna che avesse trovato una soleana che era riuscita a
sopportare il suo
carattere^^.
Anche
lui era in grado di usare il magma, in più era poteva creare
speciali sfere che
impiegava in qualsiasi modo, sia per giocare sia per attaccare.
“995713645!”
seguito dalla sorellona che continuò a usare un cifrario.
MYOUGA
UNZEN CANE ROSSO: Era una giovane soleana di tipo cane modello pastore
tedesco dal
manto rosso e maculato di bianco dagli occhi castano chiaro e dai corti
capelli
dello stesso colore. Era alta circa un metro e settanta e, cosa
assurda, si
trascinava dietro quattro enormi palle di metallo tramite delle manette
legate
a polsi e caviglie.
Era
la primogenita di Akainu nonché la sua amata stellina e poco
più grande di
Myouri a cui voleva molto bene.
A
differenza del fratello e del padre, non credeva nella giustizia
assoluta ma in
quella tollerante come la defunta madre alla quale era molto
affezionata. Quando
la madre morì, perse interesse per il mondo e si chiuse in
sé stessa
dimenticando addirittura la parola che sostituì con un
cifrario che solo il
fratello e il padre riuscivano a capire, in aggiunta, divenne
un’autoreclusa
rifiutandosi di uscire dalla sua camera.
Disponeva
di una forza mostruosa e, per limitarla, si era incatenata con delle
pesanti
sfere di metallo in modo da non fare male al fratellino o al padre.
Aveva un
discreto controllo sul fuoco a cui dava la forma di lucciole
dall’alto
potenziale distruttivo ma non le usava molto spesso perché
l’idea di uccidere
qualcuno le riportava alla mente la defunta madre.
“Dei
piccoli soleani?” nel metterli a fuoco, Nadia rimase stupita.
Non si aspettava
di trovarsi davanti due cuccioli.
“Sono
i figli di Akainu!” ma ci pensò il peccato della
lussuria a illuminarla “Ho
informazioni sul figlio maschio ma sulla figlia non so niente salvo che
dispone
di una forza erculea e, a causa di un trauma infantile, parla solo
usando un
cifrario!” e riferire ai compagni le informazioni che aveva
sui due soleani
appena apparsi.
“Accidenti.
E chi se lo aspettava che il cucciolone avesse anche una famigliola.
Questo
rende la cosa più complicata!” Dante si rese conto
che ora, con i figli
presenti, l’ammiraglio sarebbe diventato ancora
più pericoloso. Giustamente
avrebbe fatto di tutto per proteggere la sua prole e poteva comprendere.
“Più
complicato dite? A me non sembra!” ma Sebastian non era
d’accordo con
l’opinione del Devil Hunter.
“Anzi
sarà più facile. Ora che sono qui, il padre
sarà più concentrato su di loro e
questo giocherà a nostro vantaggio!” e ci
pensò Easley a spiegare il perché e
non aveva tutti i torti “Inoltre i figli hanno fatto la loro
scelta. Se fossero
rimasti nelle loro stanze, nessuno avrebbe fatto loro del
male!” per poi far
notare che avevano deciso loro di scendere sul campo di battaglia e
questo
voleva dire che avrebbero rischiato le loro vite: era questa la dura
legge
della sopravvivenza.
“Correzione:
sarà più complicato!” ma fu Gowther
contraddì i due alleati del momento
“Saranno giovani ma entrambi i suoi figli sono dotati di
abilità fuori dal
comune. Ergo, la situazione si complica!” e, con tanto di
posa teatrale, spiegò
loro di fare attenzione anche ai figli.
“Di
bene in meglio direi!” commentò Dante per
sdrammatizzare un po’ la situazione
che vedeva leggermente più complicata.
“Ma
dai!” fece ironicamente Nadia osservando i due piccoli
soleani “Così piccoli e
già pronti a scendere in campo.
Perché il mondo deve girare in questo modo?”
e i suoi occhi furono pervasi
da una forte tristezza verso quei piccoli.
“…”il
suo sguardo fu notato da Myouga che la guardò fisso
“985428415149318662!” per
poi indicarla e dire qualcosa nella sua lingua cifrata. Dallo sguardo
si poteva
notare un certo interesse nei confronti della ragazza.
“Eh?”
nel sentire quello che aveva appena detto, il fratellino la
fissò incredulo
“Sorellona come fai a dire le sue misure con una tale
precisione?” rivelando
che questa aveva detto qualcosa di leggermente sconcio nei suoi
confronti.
“Ehi
signorina, chi ti ha insegnato simili espressioni?” anche il
padre era rimasto
sconcertato da una cosa del genere e non si aspettava che, anche se
cifrato,
usasse un simile linguaggio.
“65194159415136469149194!”
e la figlia gli dette una risposta dettagliata indicandolo come a
volerlo
riprendere per un suo comportamento sbagliato.
“Ops!
L’ho fatta grossa!” ammise Akainu mettendosi una
mano dietro la nuca ammettendo
così la sua colpa^^.
“Ehm…
qualcuno mi può spiegare che cosa stanno dicendo quei
tre?” capendo di essere
stata in qualche modo la causa di quella curiosa discussione di
famiglia, Nadia
chiese a qualcuno dei compagni di tradurre quel discorso.
“Io
non c’ho capito niente!” Dante se ne
tirò subito fuori. Aveva solo capito che
la soleana aveva detto qualcosa di leggermente sconcio nei confronti
della
compagna ma nient’altro.
“Non
guardare me!” anche Easley se ne lavò le mani. Per
lui simili discorsi erano
arabo^^.
“Mhm
credo che vi abbia paragonato a una figura del passato anche se ha
usato un
linguaggio leggermente volgare!” ma ci pensò
Sebastian a illuminare la sua
amata padroncina spiegandole a grandi linee che cosa aveva compreso dal
discorso.
“Per
la precisione ha detto che hai lo stesso sguardo e lo stesso seno di
sua madre,
facendo anche una misurazione accurata dei tuoi fianchi. Poi ha detto
al padre
che è colpa sua perché parla sempre nel sonno
usando espressioni alquanto
equivoche!” a completare tutto ci pensò Gowther
che spiegò per filo e per segno
che cosa era stato detto^^.
“Eh?”
nel sentire una cosa del genere, la ramata ci rimase di sasso con tanto
di
bocca spalancata.
“Che
occhio!”
Commentarono
il Devil Hunter e l’abissale buttandola sul ridere^^.
KAPOMX2!
“NON
È DIVERTENTE!” ma la diretta interessata non ci
trovava niente di divertente e
sfondò le loro teste bacate con un bel pugno a martello^^
“Coff! Coff!
Signorina, apprezzo la tua sincerità ma queste cose non si
dicono sai?” per poi
schiarirsi la gola e rivolgersi gentilmente alla giovane nemica e
riprenderla
sulle parole da usare.
“9951235198!”
e Myouga le rispose chinando il capo in segno di scusa. Praticamente si
era scusata
per aver usato un simile linguaggio con una perfetta sconosciuta.
“Ehi
sorellona, non devi mica scusarti con una nemica che sta per essere
giustiziata!” ma Myouri non condivideva il comportamento
dell’amata sorella
“Avrà anche qualche somiglianza con la mamma ma
non è lei e poi è una debole
umana e anche una nemica!” invitandola a tornare con i piedi
per terra perché
la realtà era un’altra.
“Non
riprendere tua sorella Myouri. Sarà anche una nemica ma
bisogna sempre chiarire
gli equivoci altrimenti non ci sarebbe giustizia!” ma fu
ripreso a sua volta
dal padre che gli fece capire che se si sbagliava bisognava correggersi
o non
c’era quella che lui definiva giustizia.
“Parla
colui che ha commesso le peggiori ingiustizie!”
commentò Sebastian con tono
sarcastico e sguardo accusatorio.
“La
Giustizia che seguo non è sbagliata: è quella del
vincitore a prevalere!” ma
Akainu lo sentì e disse la sua ritenendo che la giustizia
fosse dalla parte del
vincitore.
“La
giustizia del vincitore prevale?” ma quelle parole fecero
innervosire non poco
Nadia “Stolto!” tanto che il suo corpo
cominciò a crepitare “L’ingiustizia non
potrà mai mutarsi in una cosa giusta!” per poi
puntare un dito contro
l’avversario “Le stragi, le uccisioni, le
sopraffazioni dei popoli e delle genti,
tutto ciò si lascia alle spalle il tetro odore della morte.
E non potrà mai
essere chiamato con un nome diverso. Quello che porta gli uomini alla
morte
alla distruzione non avrà mai il nome di giustizia in
sé!” dicendogli il suo
pensiero che, per un attimo, fece tremare l’aria
“Quelli che si riempiono la
bocca con quella parola con questa parola e compiono
atrocità al limite del
disumano, sono solo mostri e io li distruggerò con le mie
mani!” ed era pronta
a sradicare con le sue mani quella dottrina sbagliata che aveva appena
sentito.
“Quindi
vuoi abbattere le giustizia di cui sono il rappresentante? Molto bene.
Farò
della tua morte un monito per tutti coloro che si opporranno alla
giustizia che
servo!” provocato da questa dichiarazione, Akainu decise che
l’avrebbe uccisa
immediatamente senza alcuna pietà.
“Papà
è parecchio motivato. Allora facciamo valere la vera
giustizia!” ritenendo che
il genitore avesse assolutamente ragione, Myouri era pronto a
sostenerlo in
questa battaglia e a macchiarsi le mani di sangue.
“218184681565!”
Myouga osservò la Versetti con occhi dispiaciuti quasi a
volerle dare ragione
“3184461946!” ma poi divennero minacciosi e, prese
le catene che le legavano i
polsi e le caviglie, le strappò come carta facendo capire
che anche lei avrebbe
fatto sul serio.
“Sembra
che il tempo delle parole sia finito. Era ora!” Easley non
chiese niente di
meglio. Si era stancato di stare fermo e ora era pronto a combattere.
“L’intento
omicida della famiglia è aumentato del 150%: ciò
vuol dire che combatteranno
fino alla morte!” mantenendosi inespressivo Gowther ritenne
che a quel punto avevano
varcato la linea di non ritorno.
“I
Absolutely Crazy About It!” Dante estrasse la sua Rebellion
pronto a cominciare
a combattere e non si sarebbe trattenuto nemmeno se i suoi avversari
erano dei
cuccioli.
“Per
cena stasera avremo stufato di cane signori. Spero che apprezzerete il
piatto
che vi servirò!” mentre tirò fuori il
suo servizio da tè, il perfetto
maggiordomo avvisò i compagni che avrebbe dato del suo
meglio ai fornelli
quella sera.
Per
alcuni secondi, nessuno parlò, si limitarono a osservarsi.
CRASH!
ZACK! BANGX4!
Ma
prima che potessero fare qualcosa, il muro alla destra del gruppo dei
buoni
saltò in aria e si udirono una serie di rumori segno che
qualcuno che stava
combattendo era finito in questa zona.
“I
malvagi verranno puniti nel nome della GIUSTIZIA! LA GIUSTIZIA
TRIONFA!”
uscendo per prima dalla polve di detriti, una giovane e anche folle
soleana si
lanciò nuovamente all’attacco con un folle sorriso
sul volto.
SERYU
UBIQUITOUS CARLINO BIANCO: Si presentava come una giovane soleana di
tipo cane
modello carlino dal candido pelo bianco mentre i lunghi capelli legati
da una
coda alta e gli occhi erano castani. Era una giovane soleana di poco
più di 200
anni e alta circa due metri e mezzo.
Era
il primo ufficiale alle dirette dipendenze di Akainu nonché
il suo braccio
destro. Esattamente come il suo amato ammiraglio, condivideva
l’ideale di
giustizia assoluta.
All’apparenza
era una soleana gentile e disponibile ma la sua vera
personalità era un’altra:
era spietata e mentalmente instabile, questo a causa del suo passato e
delle
numerose perdite affettive che aveva subito facendole credere che
esistessero
solo bianco e nero e che tutto quello che faceva fosse giusto; per
questo
motivo non esitava a uccidere senza pietà chiunque ritenesse
colpevole anche se
questo si arrendeva e lo faceva sempre sfoderando un sorriso folle.
L’unico in
grado di porre freno a questa sua follia omicida era Akainu che aveva
deciso di
occuparsi personalmente di lei.
Nel
tempo libero era solita giocare con i bambini che erano le uniche
creature che
riteneva veramente innocenti, soprattutto giocava molto con Myouga che
adorava farle
qualche grattino.
Essendo
una soleana bianca, controllava la luce che usava per spostarsi ad alta
velocità e di curare le ferite che subiva. Disponeva del
potere Arsenale che rendeva
il suo corpo simile a un enorme magazzino che conteneva una
quantità assurda di
armi di distruzione di massa che poteva estrarre da qualsiasi parte.
“Giustizia?
Ma fammi il favore stupida ragazzina. Quelli come te sono solo dei
buffoni!” il
suo avversario non sopportava quel folle modo di parlare.
L’aveva fatto
innervosire anche troppo.
JOHN
BELFAGOR TIRANNO
BIANCO/JOHN: Era un soleano di tipo dinosauro modello T-Rex dalla
squamosa
pelle bianca come il latte e occhi castani. Malgrado la giovane
età di 3500
anni, era alto 10 metri questo perché la specie cui
apparteneva aveva disponeva
di dimensioni maggiori rispetto all’età effettiva.
Era
uno dei guardiani di uno dei
luoghi più importanti del Sole e questo lo aveva isolato
dalla situazione
generale del suo mondo. Aveva sviluppato la passione per i manga
rendendolo un
nerd tremendo che adorava combinare le coppie più assurde.
Allegro,
altruista ma anche
molto irascibile, soprattutto se offendevano il suo famiglio di tipo
fatina. Se
questo succedeva, diventava violento e sfoderava una forza bestiale con
cui
faceva le cose più assurde^^.
Era
un abile combattente del
corpo a corpo e come arma usava una grande ascia bilama che,
all’occorrenza,
poteva dividere in due asce che lanciava come boomerang contro gli
avversari.
Era
dotato di un potere Video
che gli permetteva di proiettare la realtà digitale usandola
a proprio
piacimento. Gli piaceva usare questo potere soprattutto per rallegrare
i
bambini allestendo spettacoli digitali che, in quei tempi di guerra,
erano
perfetti per far tornare il sorriso.
Gli
piacevano le belle donne
soprattutto quelle disinibite e provocanti che gli facevano salire i
bollori e
che soprattutto accettavano la sua sfrenata passione per manga e anime.
Una
delle poche soleane che rispettava questo suo lato era una bella
soleana di
nome Shinobu che era però stata imprigionata: questo
costituiva un motivo più
che sufficiente per andare a rompere qualche faccia.
“ASSAGGIA
LA LUCE DELLA GIUSTIZIA!” ma questa non lo ascoltò
nemmeno e gli si lanciò
addosso mentre dal palmo della mano uscì fuori
un’enorme lancia a forma di
trivella “LANCIA SUPREMA DELLA GIUSTIZIA!” che
iniziò a girare vorticosamente
aumentando così la sua pericolosità.
“Ma
fammi il favore!” John non era uno sprovveduto e si
limitò a tendere la mano
libera.
BLIZ!
E
sparò un raggio rosso che disintegrò
istantaneamente l’arma nemica.
“Mi
sa che non era molto resistente!” esclamò ironico
il soleano con tanto di
ghigno bastardo sul muso.
“E
DI QUESTA CHE NE DICI!” ma Seryu non fermò la sua
avanzata e attaccò nuovamente
scomponendosi in particelle di luce “Yasakani no
Magatama!” che si scagliarono
contro l’avversario da più direzioni.
“Sono
più bravo di te!” ma John non si scompose e
reagì sollevando il braccio
sinistro “Absorption!” che creò un
vortice che assorbì l’attacco nemico
uscendone incolume.
“CHE
COSA!” lasciando la pupilla di Akainu in un momento di
incredulità.
“Ti
sei distratta!” che il soleano T-Rex colse al volo per
attaccarla.
KAPOM!
CRASH!
“AAAAARRRGGHH!”
colpendola in faccia con un calcio in rovesciata a schiacciandola a
terra.
“Il
colpo di grazia!” John non si fermò qui. Sapeva
benissimo che se non la finiva
in fretta, si sarebbe ripresa e avrebbe ripreso ad attaccare, per
questo
sollevò la sua ascia verso l’alto pronto a
tagliarla in due.
GRAB!
Ma
il suo braccio fu afferrato da una ferma mano che emetteva un forte
calore.
“M-Merda!”
nel rendersi conto che ad afferrarlo era stato Akainu in persona, il
guardiano
capì di essere finto nei guai con la G maiuscola.
“Credi
davvero che ti lascerò uccidere la mia sottoposta?
SCIOCCIO!” infatti Sakazuki
era furioso e calò il pugno sinistro verso la testa del
giovane nemico.
“SEI
TU LO SCIOCCO! Sanda Ryu no tetsu hanmā!” ma Nadia fu
più veloce di lui e lo
colpì con un poderoso pugno avvolto dall’energia
del fulmine ossia << il
Martello di Ferro del Drago del Tuono >>
KAPOM!
FRABOM!
“AAAAARRRGGHHH!”
il colpo fu così improvviso che l’ammiraglio non
riuscì a bloccarlo e, mentre
sputava un fiotto di sangue dalla bocca, cadde all’indietro.
“SIGNORE!”
vedendo che il suo amato superiore era stato colpito a tradimento Seryu
sbiancò
“DANNATA MALVAGIA!” per poi puntare la terrestre
con ira e tirare fuori dal
petto un bazooka fotonico.
ZOCK!
“E
no bella. Sei troppo piccola per usare queste cose!” ma Dante
la anticipò
tirando fuori Lucifer, una coppia di ali demoniache capaci di estrarre
delle
lame rosse che potevano esplodere e ne lanciò una
sull’arma della nemica.
BOOM!
“DANNAZIONE!”
che un attimo dopo esplose costringendo la folle soleana a retrocedere.
“Tutto
bene signor John?” nel mentre Sebastian ne aveva approfittato
per prendere il
giovane soleano e portarlo al sicuro e gli chiese se stesse bene.
“Sono
tutt’intero e questo è
l’importante!” gli rispose il soleano T-Rex mentre
si
massaggiava il braccio afferrato da Akainu e, per fortuna, se
l’era cavata con
un leggera scottatura.
“Beh
vedi di rimanere vivo o rischi che ti mangi le interiora!” e
Easley pensò bene
di stimolarlo a modo suo a non tirare le cuoia o se lo sarebbe mangiato
molto
volentieri.
“Molto
confortante!” commentò il soleano che non ci
pensava nemmeno a morire e
diventare lo spuntino di quel pazzo terrestre dai gusti poco
raccomandabili^^.
“Se
ti può consolare, se fossi stato colpito da Akainu di te non
sarebbe rimasto
nulla e il signor Easley avrebbe dovuto cambiare i suoi
piani!” Gowther pensò
di consolarlo dicendogli che se fosse morto per mano
dell’ammiraglio avrebbe
evitato un simile destino^^. Ovviamente lo disse mettendosi in una posa
ridicola.
“Mooooolto
confortante lord Gowther!” esclamò Belfagor che lo
fissò con la coda dritta e
si chiedeva come facessero i suoi compagni a sopportarlo^^.
“Umorismo
a parte, spero che tu sia pronto a riprendere. Perché ora si
combatte sul
serio!” ma Nadia interruppe quel momento comico invitando i
compagni a
recuperare la concentrazione perché i loro avversari erano
ancora lì.
“Ovvio
signorina Nadia. Sono pronto a ricominciare!” e ovviamente il
soleano era
pronto a ricominciare. Di sicuro non voleva passare per uno sfaticato
“Sarà una terrestre ma
è combattiva come
poche. Mi piace!” e dentro di sé ammise
che era il suo tipo^^.
“I
Absolutely Crazy About it!” e dopo aver detto il suo motto,
anche Dante fece
capire di essere pronto a prendere a calci quel branco di cani rabbiosi
che
aveva davanti.
“Sta
bene signore?” dall’altra parte Seryu si
sincerò delle condizioni del suo amato
superiore e sperava che stesse bene.
“Non
è niente!” che si alzò con giusto
qualche graffio. Era abituato a subire di
peggio “Ufficiale Seryu, Myouri, Myouga è il
momento di mostrare a questi
bastardi che cosa vuol dire sfidare gli esponenti della vera Giustizia.
Siete
pronti?” e poi rivolgersi all’intera famiglia
incitandoli a combattere questi
<< malvagi >>.
“Sissignore.
Sono pronta!” mettendosi sull’attenti, Seryu era
pronta a seguire il suo
superiore “I malvagi verranno sconfitti dalla
Giustizia!” per poi puntare gli
avversari con un sorriso folle.
“Uhuhuh!
Facciamogli vedere di che cosa siamo capaci!” motivato dal
padre, anche Myouri
era pronto a fare una strage e aveva già pronte tutte le sue
letali biglie.
“….”
Invece Myouga non disse nulla. Si limitò a guardare
insistentemente Nadia, come
a voler capire se nascondesse qualcos’altro o meno.
“Non
tratteniamoci figlioli. Farmaco della Follia!” Akainu dette
un particolare
ordine e prese una misteriosa pillola rossa dalla tasca del giubbotto e
fu
seguito a ruota dagli altri tre.
Chompx4!
“GGGRRRRRR!”
Che
ingoiarono in un solo boccone e, come risultato, la loro massa
muscolare raddoppiò
e il loro pelo divenne scarlatto, anche quello di Seryu subì
la stessa
metamorfosi.
“Attenzione!
Il loro potere è aumentato drasticamente. Direi che le
nostre possibilità di
vittoria sono calate del 13%!” Gowther notò subito
l’impennata di potere dei
quattro e avvisò i compagni che le loro
possibilità di vittoria erano calate.
“Figurati
se mi baso sulle probabilità per vincere una
battaglia!” Easley non era il tipo
da lasciarsi influenzare dai numeri. Erano i fatti a decidere le sorti
di una
battaglia.
“Di
sicuro hanno assunto qualche droga ma non durerà a
lungo!” Sebastian era sicuro
che gli effetti del farmaco non sarebbero durati a lungo. Al massimo
avrebbero
dovuto resistere fino a quando gli effetti non si sarebbero esauriti.
“Sarà
una battaglia di logoramento eh? Le mie preferite!” per John
non c’erano
problemi. Lui era abituato a questo tipo di sfide e non ne aveva mai
persa una.
“È
il momento del Rock baby!” Dante non ce la faceva
più ad aspettare e non vedeva
l’ora di scatenarsi.
“Andiamo!”
la Vercetti si mise a capo del gruppo e si diresse con foga battagliera
verso i
quattro avversari che fecero altrettanto.
A
SUD DEL CASTELLO
In
questa zona si trovava un grande campo di addestramento.
Per
generazioni, era stato il luogo in cui molti giovani soleani si erano
allenati
a controllare i loro poteri, diventando così potenti
guerrieri.
Ma
ora, il suo aspetto era completamente mutato: era stato sostituito da
una
struttura fatta interamente di ghiaccio e la responsabile di tutto
ciò era
conosciuta da tutti come una elle soleane più forti del Sole
che rispondeva al
nome di Esdeath Lince Ametista.
“Ahahahahah!
Allora mia sciocca e debole avversaria, ti piace come palcoscenico per
la tua
fine?” ridendo beffardamente, Esdeath fissò
l’umana che aveva avuto il fegato
di sfidarla apertamente.
ESDEATH
LINCE AMETISTA: Era un’alta e formosa soleana dalle sembianze
di una lince dal
manto viola chiaro. L’alto e snello corpo di circa tre metri
era protetto da
un’aderente uniforme bianca con tanto di berretto da cui
facevano capolino le
orecchie e i lunghi capelli di un lucente azzurro.
Ricopriva
il ruolo di generale delle truppe esterne, ossia aveva il compito
bloccare le
ribellioni in modo pacifico ma il suo modo di agire era
tutt’altro che
pacifico. Il suo esercito era considerato il secondo più
forte perché legato a
un forte cameratismo che lei stessa incitava in diversi modi, o donando
la
maggior parte del suo stipendio ai soldati o condividendo il pasto con
loro
durante le campagne militari. Salvo quello che restava
dell’esercito dei
saturniani, il suo era considerato il più forte in assoluto.
Era,
infatti, conosciuta per il suo sadismo e la sua passione per le torture
che
definire orrende era un complimento.
Il
suo motto era << il forte schiaccia il debole
>> e la guerra era il
modo migliore per dimostrare la sua forza schiacciante a scapito di
tutti
coloro che riteneva deboli, traendone una gioia immensa. Per questo
motivo si
era unita a Vorkye: lo vedeva come qualcuno di incredibilmente forte ed
era
sicura che, stando al suo fianco, avrebbe potuto continuare a
combattere molte
altre battaglie.
Le
uniche avversarie che non era mai riuscita a battere erano Olivier che,
in
un’occasione, l’aveva costretta alla fuga e la
cosiddetta Regina degli
Spadaccini con la quale si contendeva il titolo di soleana
più forte.
Il
suo potere era quello del ghiaccio. Era inoltre una maestra
nell’uso delle armi
ma prediligeva lo stocco che usava per direzionare meglio i suoi
pericolosi
attacchi.
“Tsk!”
in risposta, la sua avversaria si fece scappare una smorfia.
LADY
T EVANS: Era una rossa dagli occhi scuri. L’atletico e
giovane corpo era
protetto dall’uniforme del villaggio della Foglia dove
rivestiva il ruolo di
Special Jonin, mentre i lunghi capelli rossi scendevano liberi dietro
la
schiena e un ciuffo ricadeva sul viso.
Il
suo passato era molto travagliato. In origine era un ninja traditore
affiliata
al Villaggio del Suono ma, a seguito di una missione, lei e i suoi
compagni
vennero uccisi. Il fato volle che Abhadon la notasse e, riconoscendone
le doti,
la rese una sua sottoposta rendendola il suo undicesimo generale
infernale e simbolo
della vanità.
Dopo
poco tempo, T sfidò Nick ma venne sconfitta. Tuttavia, il
Sun’s Warrior notò
che il suo cuore era pieno di dubbi e rimorsi e decise di risparmiarla
tentando
di farla passare dalla sua parte.
La
ragazza, però, sapeva fin troppo bene che i suoi peccati non
potevano essere perdonati
così facilmente e tornò al cospetto del suo
oscuro signore che, deluso dal suo
fallimento, la sottopose alla temuta antidemificazione. Incredibilmente
T
sopravvisse al rito mortale e, ormai ridotta in condizioni pietose, fu
gettata
nel vuoto da un’altezza di oltre 60000 metri ma fu salvata
per un pelo da Nick
stesso che, dopo averla aiutata a riprendersi, le propose nuovamente di
cambiare vita e di redimere i suoi peccati aiutando gli altri.
Fu
così che T fu portata a Konoha dove, incitata dalle parole
del castano,
ricominciò tutto d’accapo divenendo in poco tempo
una abile Jonin nonché cuoca
provetta: questo anche grazie a un abilissimo cuoco che la introdusse
all’arte
culinaria.
Strinse
un forte legame col drago del ghiaccio Frost che la rese la sua Dragon
Slayer,
insegnandole la magia del Dragon Slayer del ghiaccio e quella
dell’estinzione
che le permetteva di negare ed estinguere ciò su cui si
posavano i suoi occhi.
Il lato per così dire negativo fu che, per
l’allenamento sostenuto col drago
del ghiaccio, le fece prendere un brutto vizio, quello di spogliarsi in
un
lampo senza nemmeno accorgersene provocando non poche reazioni da parte
dei
pervertiti che venivano prontamente ghiacciati^^.
Oltre
a queste abilità, eccelleva nelle arti illusorie di tipo
acustico e usava gli
strumenti musicali per renderle molto più potenti, inoltre
vantava un notevole
intelletto.
Era
innamorata di Nick ma avevano non poca concorrenza: erano, infatti, in
molte a
provarci con lui.
Impugnava
uno stocco di Elemental argentato donatole dalle amazzoni soleane, la
cui
regina, dopo aver perso contro di lei, ne aveva riconosciuto il valore.
In
quell’occasione T aveva subito un colpo che le aveva causato
una grave
emorragia e Nick stesso le donò il suo sangue. Oltre a
salvarle la vita, il
sangue del Sun’s Warrior sortì un ulteriore
effetto, la nascita di un paio di
ali sulla sua schiena che potevano essere ritratte a comando e la cosa
lasciò
giustamente tutti increduli.
“Che
ti prende? Non ti piace questo palcoscenico?” notando la
reazione
dell’avversaria, Esdeath volle togliersi questa
curiosità prima di iniziare le
danze.
“Non
mi piace tutto di te!” le rispose la rossa disgustata
“Soprattutto perché mi
ricordi com’ero tempo fa: stupida e piena di me!”
perché rivedeva sé stessa
nell’avversaria e questo le faceva capire che aveva fatto la
scelta giusta a
cambiare vita.
“Quindi
eri come me eh?” e questo fece sorridere sadicamente la
Generalessa che trovava
la cosa molto divertente “Dici che sono stupida e piena di
me? Vediamo se hai
ragione oppure ti sbagli. Sarà solo la più forte
a deciderlo!” e ora era più
motivata che mai a combattere la rossa.
“Se
è questo il tuo modo di pensare allora fati sotto ma, per
prima cosa,
cominciamo a togliere di mezzo questa roba!” ma T prima volle
fare qualcosa e,
spalancata la bocca…
CRUNCH!
WOSH!
Morse
violentemente un pezzo della costruzione di ghiaccio e, in pochi
secondi,
l’assorbì senza lasciarne alcuna traccia.
“Non
ho mai assaggiato un ghiaccio più disgustoso del
tuo!” per poi fare un’espressione
disgustata segno che il ghiaccio dell’azzurra era privo di
sapore.
“Pff…
AHAHAHAHAHAH!” in risposta questa si mise a ridere
sguaiatamente “Sei un’umana
divertente. I terrestri sono davvero pieni di sorprese ma anche fin
troppo
deboli!” per poi deridere gli umani che, ai suoi occhi, erano
solo un gruppo di
deboli che se le inventavano tutte.
KAPOMX2!
“AARRRGGHH!”
ma aveva commesso l’errore di abbassare per un attimo la
guardia e, come
risultato, ricevette un poderoso pugno in faccia seguito da un rapido
calcio al
fianco che l’aveva spedita faccia al muro.
“Scusa,
ma avevi la guardia abbassata!” responsabile del colpo era
ovviamente T che ora
era circondata da un’aura bianca e tirato fuori le sue ali
“Forza, fatti sotto
Miss fortissima. Non ne posso più di sentirti parlare a
vanvera. Sbrigati e
prova a vedere se riesci a sconfiggermi!” per poi invitare la
sua avversaria a
farsi sotto.
“Non
me lo faccio ripetere due volte UMANA!” in risposta la
Generalessa si rimise in
piedi e calò il suo stocco verso l’avversaria.
ZACK!
FRABBOM!
Generando
un profondo solco a terra ma T lo aveva schivato appena in tempo.
“Niente
male!” commentò la rossa osservando per un momento
il risultato dell’attacco.
KAPOM!
“ARRGH!”
un attimo dopo si ritrovò violentemente colpita da un calcio
dell’avversaria e
fu spedita al suolo “AH!” ma si rialzò
subito e si lanciò all’attacco contro
l’avversaria che fece altrettanto.
CLANG!
Iniziando
a scambiarsi una rapida serie di fendenti.
“PRENDI
QUESTO!” Esdeath si distanziò rapidamente e
calò un fendente ghiacciato contro
la nemica che lo schivò saltando in alto.
KAPOMX10!
E
le piombò addosso colpendola con una rapida serie di calci
destabilizzandola e
gettandola a terra.
“Che
succede? È tutta qui la tua forza?” mentre le
teneva bloccato un braccio, T la
fissò con sguardo provocatorio.
“Non
essere presuntuosa!” Esdeath le rispose con un vero e proprio
ruggito.
BOOM!
E
fece esplodere la sua energia costringendo T a mollare la presa e ad
allontanarsi. La rossa atterò in piedi cercando di fermare
la spinta contraria.
Non appena riuscì a fermarsi, vide Esdeath lanciarsi contro
di lei calando il
braccio destro in avanti. T fece altrettanto calando quello sinistro.
KAPOMX2!
WOSH!
“AAAAAHHHHH!”
Le
due gridarono con tutta la loro forza per cercare di prevalere
l’una
sull’altra.
KAPOM!
“AGH!”
alla fine, ad avere la peggio fu proprio T che fu sbalzata
all’indietro e
colpita al petto vedendo bianco.
“È
finita debole umana!” Esdeath non si fece sfuggire
l’occasione e, afferrato il
suo stocco…
ZOCK!
Trafisse
l’avversaria al cuore.
PUFF!
Ma
T sparì in una nuova di fumo rivelandosi essere una copia.
“Cosa?”
lasciando l’avversaria senza parole.
KAPOM!
“ARGH!”
che ricevette un calcio a tradimento venendo spinta
all’indietro.
“Fai
male a sottovalutarmi!” le disse T con sguardo battagliero e
pronta a lanciare
un nuovo attacco “Prendi questo! Kori Ryu no HOKO!”
ossia un potente soffio di
aria congelata dalla bocca, << il Ruggito del Drago di
Ghiaccio >>.
WOSH!
L’attacco
creò un una bianca distesa di ghiaccio che
ricoprì l’intera zona seppellendo
Esdeath.
“Vorrei
dire di averla battuta, ma sarei solo un’ingenua a
pensarlo!” ma la rossa era
consapevole che l’avversaria era tutt’altro che
sconfitta, per questo si
mantenne vigile.
“Uhuhuh!
AHAHAHAHAH!” e, infatti, Esdeath fece sentire la sua folle
risata da un luogo
imprecisato.
CRASH!
Poi
il ghiaccio di T si ruppe con un solo colpo e si riunì in un
solo punto dando
forma alla terribile soleana.
“Speri
davvero di battere col ghiaccio colei che ne ha il controllo
assoluto?” che,
ghignate, riprese la sua avversaria ritenendola una sciocca
“Assaggia un vero
attacco misera…. Ma che?” ed era pronta a
contrattaccare quando,
all’improvviso, si sentì il corpo pesante
“Dove diavolo sei!” per poi rendersi
conto di non riuscire più a vedere l’avversaria.
E
intanto, lento e ipnotico, nella zona riecheggiava il dolce suono di un
flauto.
Non importava dove si girasse, non riusciva a trovare il luogo esatto
da dove
provenisse.
“D-Dove
sei dannata!” nonostante sentisse le membra farsi sempre
più pesanti, Esdeath
continuava a cercare un segno dell’avversaria ma non riusciva
a percepirne la
presenza.
Fiuuuuuu!
Poi
qualcosa si avviluppò attorno alle sue braccia e furono
issate verso l’alto da
una forza misteriosa e irresistibile.
“A-Ah!”
incapace di resistere, Esdeath si bloccò di colpo e
abbassò la testa.
“Dove
non vincono i muscoli, è l’astuzia a prevalere,
mia cara!” dopo aver smesso di
suonare il flauto creato col ghiaccio, T si avvicinò alla
sua avversaria con lo
stocco pronto a colpire l’avversaria “Ti saluto,
patita della forza!” e
intendeva porre fine alla sua vita perché conscia che non
sarebbe stato
possibile tenerla a bada.
CRASH!
Ma
proprio in quel momento un muro da allenamento poco distante da dove si
trovava
fu fatto saltare dall’altra parte. A causare il fenomeno era
una grande mano di
energia chiusa a pugno.
“GGGRRR!
DANNATI MOCCIOSI!” a cercare di bloccarla c’era un
enorme soleano che vestiva
un’armatura samurai ed era noto per la sua
malvagità e crudeltà: Arago.
ARAGO: Era
un grande soleano dal massiccio corpo di oltre quattro metri e mezzo.
Il tipo e
il colore erano sconosciuti perché era interamente protetto
dalla sua armatura.
L’imponente
e inquietante armatura da samurai era nera come la notte e con le
rifiniture rosso
sangue, piena di spuntoni affilati e di teschi candidi posizionati sul
petto,
sui gambali e sull’elmo munito di enormi corna nere ricurve.
A rendere ancor
più diabolica e spaventosa quest’armatura nera era
la maschera da oni rosso
sangue; Poi l’armatura aveva delle lame appuntite che
spuntavano dietro la
schiena come una letale coda di pavone.
Fedele a
Vorkye era stato premiato col titolo di Capitano della Guardia Reale
che usava
per spadroneggiare liberamente senza poter essere fermato.
La sua
identità era sempre rimasta nascosta ma alcuni supponevano
che fosse un soleano
di colore nero, questo perché i suoi attacchi si basavano
sull’uso delle
tenebre che manipolava a suo piacimento e combinava con la sua potente
sciabola.
“Oh
cavolo!” capendo che era meglio cambiare aria, T
lasciò perdere Esdeath e si
scansò velocemente poco prima di essere coinvolta.
ZAMP!
“AHIAAAA!”
a essere coinvolta fu la coda della Generalessa che si
svegliò dall’illusione a
causa del dolore per poi ritrovarsi trascinata dall’alleato
“ARAGO DANNATO!
ALZA LA ZAMPA DALLA MIA CODA O TE LA TAGLIO!” e come prima
cosa pretese di
avere la codina libera.
“ESDEATH?!”
nel sentire la sua voce, il Capitano della Guardia Reale
concentrò per un
attimo la sua attenzione su di lei conscio che era meglio non farla
arrabbiare
troppo “MA COS…!” un attimo dopo, si
sentì cadere in avanti perché il pugno di
energia era improvvisamente sparito.
“ZEAAAAAAAHHHH!”
e qualcuno gli si lanciò rapidamente contro calando una
katana con l’intenzione
di decapitarlo.
ZACK!
CRACK!
Ma
questa andò a scontrarsi contro una parete di ghiaccio
alzata all’ultimo
momento da Esdeath che difese sia lei che l’alleato.
“Tsk!
L’ho mancato!” si lamentò il Nephilim
con un certo disappunto e chi altri era
se non Vergil in persona.
VERGIL:
Era identico in tutto e per
tutto a Dante salvo per il modo di vestire e per il taglio dei capelli
che
teneva all’indietro col gel. Indossava un lungo giubbotto
azzurro che copriva
una camicia nera orientale; le gambe erano protette da aderenti
pantaloni neri
e non mancavano stivali di pelle dello stesso colore. Nella mano destra
impugnava la Yamato, una katana dal manico bianco, lasciatagli dal
padre
Sparda. Era il gemello di Dante.
Un
tempo considerava gli umani come
creature deboli che dovevano solo essere comandate con la forza ma,
dopo averle
prese di santa ragione dal fratello e aver incontrato Lello, di cui
diventò il
braccio destro, cambiò modo di pensare. Ora si stava
impegnando a proteggere
l’umanità dai demoni e a conoscere meglio
sé stesso.
Arrivato
nella dimensione INA, cercò
prima di fermare la furia di Gilgamesh insieme ai fratelli e Alucard
fallendo e
poi, con la collaborazione del fratello minore Nero, stese Arago anche
se non
riuscì ad eliminarlo.
Era
l’esatto opposto di Dante: freddo,
intelligente, carismatico e anche molto diretto. Era molto abile al
computer e
si era rivelato un ottimo assistente e insegnante privato: aveva,
infatti, il
compito di istruire la figlia adottiva di Lello che, grazie ai suoi
insegnamenti aveva conseguito in poco tempo dei risultati eccellenti.
Grazie
alla sua katana Yamato era in
grado di manipolare il nulla e di creare un suo clone d’ombra
da usare durante
il combattimento. Poteva inoltre vantare di numerose armi demoniache e
della
forma demoniaca Devil Trigger.
“Io,
però, non lo manco!” ma fu subito superato dal
fratello minore Nero che, con la
sua solita irruenza, si buttò nella mischia calando
nuovamente il suo braccio
demoniaco.
NERO:
Era un ragazzo di circa
vent’anni dalla corporatura molto sviluppata. A differenza
dei fratelli
maggiori, portava i capelli a caschetto e il braccio destro era
ricoperto da
scaglie blu cobalto e costantemente illuminato da una potente energia
demoniaca
azzurra. Indossava un lungo giubbotto rosso foderato in blu che quasi
toccava
terra, una camicia rossa, jeans scoloriti e stivali neri. Alle dita
della mano
sinistra aveva diversi anelli mentre al collo teneva sempre appese un
paio di
cuffie per sentire il rock.
Dopo
gli eventi di Fortuna e
dell’Ordine di Sparda, Nero e la sua fidanzata Kyrie decisero
di viaggiare per
il mondo alla ricerca di un bel posto dove potersi stabilire. Dopo poco
tempo,
i due incontrarono Lello che offrì loro una sistemazione e
assunse Nero come
sua guardia del corpo. In quest’occasione, fece la conoscenza
di Vergil di cui
non sapeva nulla e che poi scoprì essere suo fratello.
Arrivato
nella dimensione INA, cercò
prima di fermare la furia di Gilgamesh insieme ai fratelli e Alucard
fallendo e
poi, con la collaborazione di Vergil, stese Arago non riuscendo
tuttavia ad
eliminarlo.
Caratterialmente
era molto simile a
Dante ma era leggermente più distaccato di lui anche a causa
del suo braccio
destro che aveva da tempo perso l’aspetto umano
allontanandosi così dalle
persone. Per sua fortuna, aveva trovato compagni che non lo giudicavano
per
questo e, anzi, aveva capito che, rispetto ai problemi di alcuni di
loro, i suoi
erano ben poca cosa e la ciò lo aveva spinto ad aprirsi
maggiormente.
Le
sue principali armi erano la sua
spada Red Queen e la pistola Blue Rose da lui personalmente costruite e
il
Devil Bringer ossia il suo braccio destro e non poteva mancare il Devil
Trigger.
KAPOM!
“NON
QUESTA VOLTA UMANO!” ma Arago schivò il pugno del
giovane avversario saltando
all’indietro e avvolse la sua sciabola con delle fiamme
oscure “MUORI!” e
questa volta lo avrebbe ridotto in cenere.
Frrrrrzzz!
“CHE
COSA?” ma queste furono congelate con una facilità
disarmante e anche le sue
gambe furono bloccate da una lastra di ghiaccio.
“Gentilissima
T!” sapendo benissimo chi era stato, Nero
ringraziò la rossa con cui era anche
in buoni rapporti. Intanto tirò fuori la Blue Rose munita di
doppia canna e la
puntò dietro di sé.
BANGX2!
CRASH!
Che
fece a pezzi la lama di ghiaccio che stava per colpirlo da dietro opera
di Esdeath.
“Prego
Nero. Questo e altro per il mio preferito dei tre fratelli!”
gli rispose la
Evans facendo l’occhiolino “Calcio
doppio?” per poi corrergli incontro.
“D’accordo!”
il ragazzo afferrò al volo e, in perfetta sincronia con lei,
saltò passandole
di fianco.
KAPOMX2!
“AARRRRGGGHHH!”
Colpendo
nello stesso momento sia Arago che Esdeath che furono spinti
all’indietro di
diversi metri.
“Bel
gioco di squadra!” battendogli il cinque, T si
complimentò con lui per l’ottimo
gioco di squadra “Ti perdono per avermi impedito di stendere
la mia avversaria
solo perché sei tu!” per poi decidere di non
punirlo per avergli incasinato i
piani iniziali.
“Meno
male!” commentò scherzosamente l’albino
che poi voltarsi dall’altra parte “Però
ora vestiti!” e farle notare una cosa un po’
particolare^^.
“Eh?
IIIHHHHHHHHH!” nei primi secondi T non capì, poi
abbassò la testa e si rese
conto che era senza la parte superiore dell’uniforme e della
maglia, rimanendo
così con le tette al vento^^ “NON
GUARDATE!” per poi cercare di coprire le sue
forme ben sviluppate con le mani^^.
“Tieni,
usa questo e vedi di non perderlo!” comportandosi da
cavaliere, Nero le passò
il suo cappotto perché potesse coprirsi ed evitare di dover
combattere nuda.
“Grazie
mille! Farò attenzione!” gli rispose T
mettendoselo subito e chiudendolo per
coprirsi a dovere.
“Avete
finito con queste moine? Non abbiamo tempo per fare salotto!”
i due furono
raggiunti da Vergil che aveva in mano l’uniforme della rossa
“Attenta a non
scaldarti troppo o rischi di denudarti del tutto!” e glieli
diede facendo una
battuta.
“Che
simpatico!” commentò T rimettendosi subito
l’uniforme ninja per poi restituire
a Nero il suo cappotto.
“Il
lavoro prima di tutto!” commentò il minore dei tre
fratelli rimettendosi in
posizione pronto a ricominciare i giochi.
“DANNATI
UMANI! NON VE LA FARO’ PASSARE LISCIA!” in quel
momento Arago si alzò furioso
e, battuta la sciabola a terra, la liberò dal ghiaccio di T
ed era nuovamente
pronto a combattere.
“Ammetto
che mi hai sorpreso. Ma non sperare che succeda nuovamente. Stavolta ti
uccido!” seguito da Esdeath che non avrebbe avuto
pietà verso la sua
avversaria.
“Davvero?
E io che credevo fossimo diventate amiche!”
commentò ironica la Evans che era
pronta ad accoglierla a braccia aperte.
CRASHX4!
Ma
prima che lo scontro potesse ricominciare, ci furono quattro schianti a
pochi
passi da loro e poi due nuovi arrivati si avvicinarono con passo lento.
“Non
avevo bisogno del tuo aiuto. Li stavo già
sconfiggendo!” commentò un imponente
soleano il cui corpo era interamente protetto da un’armatura
nera: era il
misterioso soleano conosciuto da tutti come il Cavaliere del Teschio.
IL
CAVALIERE DEL TESCHIO: Era un
misterioso soleano alto circa sei metri e mezzo. Di lui non sin sapeva
nulla:
né il vero nome né il tipo o il colore della sua
pelle, perché interamente
rivestito da una pesante e resistente armatura nera che ricalcava alla
perfezione uno scheletro. L’elmo a forma di teschio ghignante
munito di una
decorazione simile a una corona, celava interamente il volto del
misterioso
cavaliere permettendo solo di far vedere gli occhi che lampeggiavano
come due
luci rosse nel buio. A completare il tutto vi era un logoro mantello
strappato
totalmente nero. Sulle spalle erano presenti una serie di speroni ossei.
L’unica
cosa che si sapeva di lui
era che, dovunque apparisse, nessun malvagio restava più in
vita. Per questo,
in quei tempi bui, era considerato come uno dei pochi guerrieri su cui
fare
affidamento.
Era
noto per la sua incredibile
forza fisica e per le due potenti spade che brandiva: lo spadone
Ammazza draghi
e la lunga katana Masamune. Se le brandiva tutte e due, voleva dire che
l’avversario era destinato a finire in pezzi. Disponeva anche
di una serie di
coltelli da lancio e di una balestra incorporata nel braccio sinistro
capace di
sparare dardi a grande velocità.
Caratterialmente
era generalmente
taciturno e distaccato. Parlava solo quando lo riteneva necessario. Il
suo
unico lato comico era che se veniva importunato da qualcuno,
acchiappava il
responsabile per la faccia e lo sollevava da terra stringendogli le
testa^^.
A
parte questo, non si sapeva altro.
“Io
non ti ho aiutato. Ho solo preso a calci qualche idiota!” gli
rispose seccata
la sua partner del momento “E poi puoi anche perdonarmi no.
Qualunque cosa faccia,
io sarò sempre perdonata perché sono troppo
bella!” per poi puntarlo col dito e
alzando la testa verso l’alto mostrando tutta la sua merce.
Questa particolare
soleana era considerata la più bella di tutte: Boa Hancock,
la Regina delle
Amazzoni.
BOA
HANCOCK LAMIA GRIGIO: Era una
rara soleana di tipo lamia color grigio chiaro. L’alto e
formoso corpo di circa
cinque metri, era protetto da un lungo mantello bianco foderato di rosa
recante
il simbolo della sua tribù, mentre le sinuose gambe (come
lamia era l’unica ad
averle) erano protette da una gonna molto corta che le copriva il
minimo e il
formoso seno era in parte coperto dal mantello. Il suo volto era
qualcosa che
rasentava la perfezione: sembrava che fosse stato scolpito da un angelo
talmente era magnifico. Il tutto era maggiormente messo in risalto dai
lunghi e
lisci capelli corvini e dagli occhi azzurri simili a due gemme preziose.
Era
l’imperatrice delle Amazzoni
soleane, che erano prevalentemente soleane di tipo serpente, note per
la loro
forza e bellezza. Il suo carattere era arrogante e pieno di
sé. Riteneva che,
per via della sua bellezza, tutto le potesse essere perdonato. In
realtà questa
era solo una sua personale recita per apparire forte. A causa di Vorkye
aveva,
infatti, perso molto e ne aveva sofferto come poche altre.
All’inizio,
rifiutò di unirsi ai
Sun’s Warriors perché, in quanto maschi e composti
prevalentemente da
terrestri, li riteneva deboli e incapaci, ma fu convinta da T che la
sfidò a
duello al femminile proponendo tre incontri in cui le migliori delle
amazzoni
si sarebbero battute contro le migliori terrestri e le vincitrici
avrebbero
deciso come agire. Boa si scontrò contro T che, per
sconfiggerla, rischiò la
sua stessa vita. Colpita della sua determinazione, Boa si
dichiarò sconfitta e,
in segno del suo rispetto, le donò lo stocco che la rossa
brandiva in quella
battaglia.
I
suoi poteri erano legati alle
rocce, usava poi il potere Mero Mero che poteva pietrificare chiunque
la
guardasse direttamente e poteva usarlo allo stesso modo creando un
grande cuore
che trasformava in un arco per sparare frecce pietrificanti.
“Allora?
Mi perdoni?” convinta di aver incantato il suo partner, lo
fissò sicura che si
sarebbe prostrato ai suoi piedi.
“Quante
moine inutili!” ma il Cavaliere del Teschio non
batté ciglio e fece qualche
passo avanti ignorandola completamente^^.
“Eh? S-S-Sono stata ignorata?”
lasciando
la poverina senza parole^^ “Come ti permetti di dirmi una
cosa del genere? Sei
davvero un maschio insensibile!” per poi riprendersi e
iniziare protestare esigendo
delle scuse.
GRAB!
“E-EHI!”
ma in risposta fu acchiappata per la testa e sollevata a tre metri da
terra.
“Mocciosa,
non ho tempo per stare dietro alle tue scemenze!” il
misterioso soleano le
disse solo questo con tono seccato e poi la mise giù
“Ora abbiamo del lavoro da
fare!” per poi concentrarsi sugli avversari che aveva davanti.
“O-Ok!”
di fronte a quel modo rozzo e allo stesso tempo autoritario, Hancock
non riuscì
a ribattere e lasciò perdere le sue moine.
“Piuttosto,
vedi di spostarti!” poi fu presa in braccio dal misterioso
cavaliere che saltò
di lato…
CRASH!
Giusto
in tempo per evitare di essere investiti da un attacco alle loro spalle.
“MA
CHE…. LASCIAMI ANDARE!” dopo un primo momento di
incredulità l’imperatrice delle
amazzoni s’indignò e pretese di essere lasciata.
Non era il tipo di femmina che
si faceva prendere in braccio^^.
“Come
ti pare!” le rispose l’altro che mollò
la presa senza troppi complimenti
facendola finire col sedere per terra^^.
“CHE
MODI!” gridò Hancock tenendosi il sederino
dolorante segnandosi mentalmente di
fargliela pagare.
BANGX20!
Ma
l’attenzione di tutti era rivolta verso le nuove arrivate che
si stavano
battendo come due furie.
“Sei
forte. Non per niente, sei un membro dei Sette peccati
capitali!” fissando
l’avversaria con sguardo freddo, lady Kayura non si
curò di dove si trovasse.
Il suo obiettivo era davanti a lei.
LADY
KAYURA TIGRE BIANCA: era una
soleana di tipo tigre dal manto bianco, alta quasi cinque metri. I
lunghi
capelli blu erano legati da un’alta coda di cavallo tenuta
ferma da due
coltelli che fungevano da fermaglio mentre i freddi occhi erano neri
come
l’ossidiana.
Dopo
Esdeath e la regina degli
spadaccini era ritenuta la più forte guerriera al servizio
di Vorkye. Era la
diretta sottoposta di Arago e, forse, l’unica ad averlo visto
in volto.
Fredda,
spietata e dal cuore di
ghiaccio, era una delle poche a saper controllare quasi tutti gli
elementi
della natura che era in grado di combinare insieme generando delle
sfere nere
dall’alto potenziale distruttivo. Era inoltre una maestra di
spada anche se non
la migliore.
Non
sottovalutava mai
l’avversario e lo osservava con attenzione in modo da
coglierne i punti deboli.
Chi l’affrontava moriva sicuramente.
“E
tienilo bene a mente. Noi non perderemo!” le rispose con
forza una gigantesca
soleana membro dei Sette Peccati Capitali, Diane la Serpe
dell’Invidia.
DIANE
LA SERPE DELL’INVIDIA: Era una
gigantesca soleana di tipo vipera color ambra e alta oltre 15 metri. I
lunghi
capelli castani erano tenuti fermi da due codini ai lati della testa
mentre gli
occhi color magenta brillavano come quelli di una bambina. Sulla coscia
sinistra aveva un tatuaggio che rappresentava una vipera cremisi.
Nonostante
avesse poco più di 2500
anni, era alta perché affetta da gigantismo e, non riuscendo
a controllare il
variare delle sue dimensioni, era costretta a vedere tutti i suoi amici
dall’alto verso il basso quando invece avrebbe molto voluto
essere alta quanto
loro e ridere allegramente.
Malgrado
questo, era sempre allegra
e sorridente perché aveva i suoi compagni a tenerle
compagnia e, quando non
combatteva, era anche molto pucciosa. Era la fiamma di King che
conosceva sin
dall’infanzia e gli voleva molto bene. Era diventata molto
amica di T e Nadia
che, malgrado le sue dimensioni, la consideravano della loro stessa
taglia^^.
I
suoi poteri erano legati alla
manipolazione della terra. Inoltre era in grado di indurire il suo
corpo fino a
farlo diventare duro come il diamante che le garantiva una difesa
perfetta e
anche un elevato potenziale offensivo. La sua arma era un enorme
martello di
nome Ghideon che le permetteva di concentrare meglio i suoi poteri.
“PRENDI
QUESTO!” il membro dei Sette Peccati Capitali non perse un
istante e si lanciò
nuovamente in avanti calando il martello contro l’avversaria.
“Non
ci sperare!” ma Lady Kayura non si fece trovare impreparata
e, impugnate le sue
spade, si lanciò contro di lei.
CLANG!
DOON!
L’impatto
tra le loro armi generò una potente onda d’urto
che spazzò via tutte le macerie
costringendo i presenti a coprirsi gli occhi.
“Ero
sicura che fossi forte Diane!” nel vedere con i propri occhi
la forza della sua
nuova amica, T era ancora più convinta che la scelta fatta
in passato fosse
stata giusta.
CLANG!
“Credevi
che mi sarei distratta?” ma non aveva dimenticato che stava
combattendo contro
qualcuno di estremamente pericoloso e sapeva benissimo di non potersi
distrarre.
“Uhuhuhuh!
Ci sono così tante leggende qui, ma tu mi interessi ancora
parecchio umana!”
Esdeath fece intendere che non aveva ancora finito con lei, voleva
vedere fino
a quanto l’avversaria sarebbe durata ancora.
“Ma
davvero? Allora vieni a prendermi!” le rispose la rossa con
occhi di sfida e
pronta a ricominciare la partita.
FRABBOM!
Ma
le due furono nuovamente interrotte dal muro opposto che
saltò in aria
permettendo così ad altri combattenti di fare il loro
ingresso.
“Poveri
muri. Non fanno niente di male e vengono fatti a pezzi dai fanatici
delle
botte. Che tristezza!” commentò ironicamente Nero
che, da quando era iniziata
la battaglia, aveva visto troppe povere pareti innocenti venire
distrutte dalla
brutalità altrui^^.
“Se
sono tra i piedi non ci possiamo fare niente!” gli rispose il
fratello maggiore
impassibile. Di sicuro non avrebbe pianto per aver tagliuzzato qualche
parete
di troppo “E poi tu ne hai distrutte parecchie sai?
È una fortuna che le
macerie non ti siano finite addosso. Ma con la testa dura che ti
ritrovi,
dubito ti saresti fatto qualcosa!” per poi riprendere il
fratellino che aveva provocato
solo danni e basta^^.
“Touché
farò più attenzione!” capendo la
ramanzina, il ragazzo promise di stare più
attento “Se come no!”
ma aveva
incrociato le dita sia fisicamente che mentalmente^^.
CLANG!
Intanto
dall’altra parte del muro era possibile sentire il rumore del
ferro che si
scontrava senza sosta e poi, dalla polvere, emersero quattro figure che
continuavano a combattere.
“Le
voci si sono rivelate vere: sei davvero il soldato più forte
del Sole!” si complimentò
una delle leggende del Sole, il Re degli Spadaccini: Drakul Mihawk
Falco Nero.
DRAKUL
MIHAWK FALCO NERO: Era un potente soleano di tipo falco reale dal
colore nero come
la pece e dagli occhi dorati. Lo statutario corpo scolpito al millesimo
era
alto sette metri e mezzo e, negli otto millenni in cui aveva vissuto,
non era
mai stato piegato da nessuno, salvo dalla moglie^^. Le sue enormi ali
nere
erano chiuse a mo di mantello che gli proteggeva le spalle. In testa
indossava
un grande cappello da moschettiere munito di piuma bianca, sul collo
pendeva
una croce dorata che nascondeva un affilato pugnale mentre tra le
potenti mani
impugnava un enorme spadone a croce dalla lama nera e decorata di
pietre
preziose, la famosa Croce Nera, considerata una delle spade
più potenti del
Sole, seconda solo a quelle dei Sun’s Warriors.
Tenebroso,
freddo e inespressivo: queste erano le sue principali
qualità ma sapeva essere
anche molto carismatico e leale, soprattutto nei confronti dei suoi
subordinati.
Era
considerato da tutti come lo spadaccino più potente di tutto
il Sole, si
riteneva che nessuno potesse tenergli testa, salvo la sua sposa che era
l’unica
a poterlo riprendere e anche a farlo deprimere^^. Millenni prima aveva
una
barbetta ben curata con tanto di lunghi baffi che lo rendevano molto
attraente
ma a sua moglie non piacevano tanto che, dopo un lungo scontro sia
verbale che
a colpi di spada, a cui fu aggiunta la minaccia di castrazione da parte
della
sua dolce metà, decise di darle ragione e di radersi^^.
Quando
Vorkye instaurò la sua tirannia, lui e la moglie decisero di
rimanere neutrali
ma il tiranno fece rapire il figlio e li costrinse a servirlo o avrebbe
ucciso
il loro unico erede. Era questa la ragione che obbligava il potente
soleano a
combattere dalla parte del tiranno, altrimenti non ci avrebbe pensato
due volte
a ribellarsi e non era il solo ad aver avuto una simile minaccia. Erano
molti i
soleani che erano stati costretti a combattere dalla sua parte per lo
stesso
motivo.
“Lo
so già da me, ma ti ringrazio lo stesso!” gli
rispose con voce orgogliosa l’ultimo
membro dei Sette Peccati Capitali Escanor, il Peccato del Leone della
Superbia.
ESCANOR
IL LEONE DELLA SUPERBIA:
Era un potentissimo soleano di tipo leone di oltre otto metri e dal
massiccio
corpo color dell’oro e occhi erano dello stesso colore.
Dietro la schiena vi
era un grande tatuaggio cremisi che raffigurava un leone, simbolo della
sua
appartenenza al gruppo. Sul muso erano presenti dei lunghi baffi ben
curati che
gli davano un aspetto ancora più superbo.
Superbo
e orgoglioso come pochi,
ma anche fortissimo, era considerato a pieno titolo il soldato
più potente al
servizio del Sole, questo almeno di giorno. Era, infatti, un tipo molto
particolare: di giorno era un gigante dalla potenza schiacciante e dal
carattere superbo e sicuro di sé, mentre di notte si
trasformava in un
piccoletto debole mingherlino insicuro e pauroso. Erano molte le teorie
formulate
dietro questa sua insolita particolarità che rendeva anche
impossibile
determinarne l’età: Escanor stesso diceva di non
sapere quanti anni avesse in
realtà. Fatto stava che di giorno, a mezzogiorno era il
soldato più potente del
Sole mentre di notte, a mezzanotte, il più debole.
Quando
combatteva, era sempre
solito guardare gli avversari dall’alto in basso, a volte non
li considerava
nemmeno perché troppo piccoli a suo confronto.
Delle
sue origini, non si sapeva
nulla, tuttavia era stato incluso nel gruppo ed era sempre stato
oggetto di
ricerca da parte di Merlin che lo guardava sempre con interesse
scientifico
mentre in Escanor era nato un forte desiderio amoroso verso di lei^^.
Passava,
infatti, la maggior parte del suo tempo libero a tessere le lodi del
suo sole,
servendola come questa voleva sperando di riuscire a conquistarla ma la
maga
non mostrava quel tipo interesse^^. Tuttavia il soleano non intendeva
arrendersi per nessun motivo.
Malgrado
il suo carattere
superbo, era in ottimi rapporti con tutti i suoi compagni e stringeva
facilmente amicizia con gli altri, persino con i musoni del calibro di
Vegeta e
Seto che gli avevano anche dato dei consigli su come conquistare
Merlin^^.
Il
suo potere era Sunshine,
ossia potere del sole: esso consisteva nella massima manipolazione e
irradiazione della luce e del calore della stella in cui era nato
permettendogli anche di creare un sole in miniatura nel palmo della sua
mano.
La sua arma era un’enorme ascia chiamata Rhitta in cui poteva
concentrare il
suo immenso potere distruttivo amplificandone la potenza.
“Tu
sei il mio sole, a te dedico tutto me stesso. A te mi affido senza
alcun dubbio
perché sei la mia luce!” poi il soleano
iniziò a canticchiare qualcosa
rivolgendo gli occhi a qualcosa di più lontano.
“Ehi!
Non puoi permetterti di cantare mentre combatti con me!” ma
Drakul non
apprezzava un simile modo di fare e colse l’attimo per
attaccare.
ZACK!
CRASH!
Ma
fu anticipato dallo stesso Escanor che, in risposta alle sue parole,
aveva
calato la sua ascia per fargli capire che non era distratto.
“Scusa.
Per un momento sono stato colto dall’ispirazione e ho provato
a cantare il
motivo che mi era venuto in mente per la mia Merlin!” era
solo stato colto da
un attimo di ispirazione mentre pensava alla sua amata per la quale
ogni giorno
si struggeva ma non riusciva mai a conquistare.
“Beh,
lasciatelo dire: stai sbagliando tutto!” ma Mihawk lo
guardò con sufficienza dimostrando
di saperla lunga “Le donne moderne non le pensano nemmeno le
poesie o robe
simili e alcune non apprezzano i maschi con barba o capelli lunghi.
Fidati lo
so per esperienza!” facendogli capire che aveva avuto modo di
sperimentarlo
sulla sua pelle.
“Dici?
Eppure mi hanno detto che le donne apprezzano il romanticismo e la
cavalleria!”
ma il peccato della Superbia era contrariato e non credeva che le donne
fossero
così fredde.
“Mi
sa che non hai conosciuto mia moglie allora!” gli rispose il
re degli
spadaccini facendo un mezzo sospiro^^.
Pat!
“Quanto
sei gentile tesoro. Hai davvero un’alta considerazione di
me!” e venne
raggiunto da un leggero buffetto sulla testa dalla sua dolce
metà, la Regina
degli Spadaccini Teresa Sparviero Argento.
TERESA
SPARVIERO D’ARGENTO: Era
una potente soleana di tipo sparviero dal sinuoso e formoso corpo
colore
argenteo, dai lunghi capelli colore dell’oro e dagli occhi
argentei. Il formoso
e atletico corpo era alto sette metri e nessuno era mai riuscito a
piegarla,
nemmeno il marito^^.
Le
grandi ali argentate erano
chiuse a mo di mantello che le proteggeva le spalle mentre in mano
teneva ben
salda una grande Claymore dalla lama bianca.
Ironica,
sempre col sorriso sul
becco e anche moto seria. Era considerata da tutti come la regina degli
spadaccini, nonché donna più potente del Sole,
persino più di Esdeath e Olivier.
L’unico
soleano che poteva
considerarsi suo rivale era il marito Drakul che era stato
l’unico a eguagliare
la sua abilità con la spada anche se non era mai riuscito a
sostenere un
discorso con lei per più di dieci minuti^^. Un esempio fu
quando, millenni
prima, lo convinse a radersi perché lo riteneva
più sexy e non
sbagliava^^.
Quando
Vorkye instaurò la sua
tirannia, lei e il marito decisero di rimanere neutrali ma il tiranno
fece
rapire loro figlio e li costrinse a servirlo o avrebbe ucciso il loro
unico
erede. Era questa la ragione che obbligava la soleana a combattere
dalla parte
del tiranno, altrimenti non ci avrebbe pensato due volte a ribellarsi e
non era
la sola ad aver avuto una simile minaccia. Erano molti i soleani che
erano
stati costretti a combattere dalla sua parte per lo stesso motivo.
“Se
magari sorridessi un po’ saresti anche più
bello!” e non contenta, lo punzecchiò
un po’ come solo lei sapeva fare.
“Non
è il momento cara. Ti ricordo che stai combattendo contro
un’avversaria
parecchio agguerrita!” ma il consorte le ricordò
che in quel momento stavano
combattendo e lei, soprattutto, se la stava vedendo contro
un’avversaria che
riusciva a tenerle testa.
“Le
ho semplicemente chiesto una piccola pausa, così vi
presento!” gli rispose la
sua dolce metà con un sorriso birichino che raramente
mostrava in pubblico^^.
“Eh?”
e questo spiazzò Mihawk che non avrebbe mai creduto di
poterla vedere sorridere
così spensieratamente dopo tanto tempo “Ma
che...” e quando fissò la sua
avversaria, strabuzzò gli occhi per
l’incredulità.
“Piacere
di conoscerti Re degli Spadaccini, io sono Teresa!”
perché, salvo per l’aspetto
umano, era identica alla moglie. Altri non era che Teresa del Sorriso,
la
numero 1 dell’organizzazione chiamata Claymore.
TERESA
DEL SORRISO: Era un’alta
e atletica biondina dagli occhi color argento. Indossava
un’aderente cotta di
maglia grigia che le ricopriva interamente il fisico snello e atletico
mettendo
in risalto il seno. Le spalle erano protette da spalliere di metallo
lasciando
leggermente scoperto il collo su cui era ricamato un simbolo e un lungo
mantello grigio le proteggeva la schiena. Nella mano destra impugnava
una
grande spada Claymore.
Proveniva
dalla stessa
dimensione di Easley e, come lui, era stata sottoposta allo stesso
processo di
trasformazione in guerriera, solo che lei non era mai andata oltre il
limite e
aveva mantenuto la sua umanità. Era la guerriera
più forte dell’Organizzazione
senza nome che tutti chiamavano Claymore, per via degli spadoni che
ognuna di
loro brandiva. Le guerriere come lei erano temute dalla popolazione per
via
della loro freddezza e, soprattutto, a causa del colore dei loro occhi
che non
era naturale, così come il colore dei capelli biondi, ma
causato dalla
trasformazione in guerriere. Quelle come lei venivano chiamate Streghe
dagli
Occhi d’Argento.
All’interno
dell’Organizzazione
tutte le guerriere erano numerate: più il numero era basso,
più erano forti e
lei aveva il numero 1 che era il più basso e, quindi, era la
più forte di tutta
l’Organizzazione. Era chiamata Teresa del Sorriso per via del
suo sorriso di
bambola che non perdeva mai, nemmeno quando combatteva.
In
tutta la storia
dell’Organizzazione, nessuno era mai riuscito a batterla o a
vederla fare sul
serio. Nessuno, a parte Nick. Infatti, grazie alla sua incredibile
capacità di
percezione, aveva immediatamente percepito la presenza del
Sun’s Warrior e,
credendolo uno Yoma, gli si era avventata contro con
l’intenzione di
decapitarlo, ma Nick rispose ad ogni suo attacco finendo poi per
affrontarsi
quasi al massimo delle loro forze distruggendo un’intera
foresta. Alla fine, la
guerriera decise di lasciar perdere e fece amicizia col castano da cui
era
rimasta particolarmente attratta^^, mentre le sue colleghe Irene, Noel
e Sofia
rimasero impressionate da Lello^^.
Poco
prima del conflitto, Nick e
Lello tornarono da loro chiedendo l’aiuto sia
dell’Organizzazione, che dei tre
dell’Abisso che, dopo aver posto alcune condizioni,
accettarono l’offerta
buttandosi nella mischia.
“Oh!”
Mihawk la fissò incredulo: stentava a credere ai suoi occhi
e non era una cosa
da poco^^.
“Non
ti dovresti distrarre Re degli Spadaccini!” ma quella sua
distrazione fu notata
dal misterioso Cavaliere del Teschio che, sguainata
l’Ammazzadraghi, ossia un
enorme spadone più simile a un grosso pezzo di ferro, la
calò sulla testa del
soleano.
CLANG!
Ma
questa fu bloccata dalla lama della consorte che indirizzò
la punta verso la
gola del Cavaliere.
CLANG!
Che
fu bloccata da una lunga katana che questi estrasse dal fianco
sinistro, ossia
la leggendaria Masamune.
“Tsk!
Ho mancato il bersaglio!” commentò il misterioso
guerriero che fece un salto
indietro giusto in tempo per evitare un fendente della Croce Nera.
“Hai
attirato tutta la mia attenzione Cavaliere. Fatti sotto!”
Mihawk considerò la
sfida accettata e, aperte le sue enormi ali, si dette lo slancio contro
il
nuovo avversario.
“Ehi
che modi!” protestò Escanor che si era ritrovato
senza avversario e, di sicuro
non sarebbe rimasto fermo a guardare.
“Riprendiamo!”
anche Teresa ritenne di non avere altro da dire e si lanciò
contro la sua
controparte umana spalancando le sue ali segno che ora avrebbe fatto
sul serio.
“Volentieri.
Questa volta farò sul serio anch’io!”
che rispose aumentando di colpo la sua
energia, lo Yoki e gli occhi argentei divennero dorati con
l’iride verticale.
CLANGX1000!
Dando
inizio a uno scontro tra le loro lame il cui impatto provocò
numerose
vibrazioni che fecero tremare l’aria.
“Questa
è musica per le mie orecchie!” commentò
Lady Kayura deliziata dal suono del
metallo che si scontrava generando scintille.
“Uhuhuhuh!
Non mi stancherò mai di sentirlo!” anche Esdeath
era estasiata da quel suono.
Per lei era come una dolce ninna nanna che veniva cantata la notte ai
bambini e
non si sarebbe mai stancata di sentirla.
“SIETE
DISGUSTOSE!” ma questo loro modo di fare, fece arrabbiare
Diane che sollevò il
suo martello verso l’alto “CATASTROFE DI MADRE
NATURA!” per poi batterlo
violentemente a terra.
RUUUBBBBLLLE!
Il
terreno tremò e una spessa roccia di un centinaio di metri
si sollevò vero l’alto.
“Interessante!”
commentò Lady Kayura nel trovarsi di fronte a quello
spettacolo.
“Non
per niente è un membro dei Sette Peccati
Capitali!” se la rise Esdeath
divertita dalla sua dimostrazione “Ma di fronte a me non
c’è potere che regga!”
ma lei poteva fare di meglio e stava per dimostrarlo.
“NON
FINCHE’ CI SARO’ IO!” ma T le
piombò addosso prima che potesse fare qualsiasi
cosa.
“Ahahahah!
Giusto, mi ero scordata di te!” che la schivò
abilmente per poi librarsi in
volo “E tu hai un potere ancora più interessante
che voglio distruggere
personalmente!” per poi piombarle addosso con ferocia.
CLANG!
“Non
potrai mai distruggere questo mio potere e non ti permetterò
nemmeno di fare
del male a una mia amica!” ma la rossa bloccò il
suo attacco con lo stocco e
non le avrebbe permesso di fare del male a Diane di.
“T.
Grazie!” e quella dimostrazione di amicizia fece commuovere
la Serpe
dell’Invidia che fissò l’amica con occhi
luccicanti.
“Mai
distrarsi in un combattimento, è fatale!” ma
così facendo aveva perso di vista
Kayura che ne aveva approfittato per salire sull’enorme pezzo
di roccia e
attaccarla da dietro.
KAPOM!
CRASH!
“AAAGHH!”
ma prima che potesse trapassare il Peccato Capitale, fu colpita da un
violento
calcio che le fece sfondare la roccia e precipitare al suolo.
“E
tu non dovresti dimenticarti di me!” artefice
dell’attacco era Hancock che
aveva a sua volta approfittato della situazione per colpire la glaciale
soleana
e salvare la vita di Diane “E tu vedi di non distrarti. Non
sono la tua balia!”
per poi riprenderla duramente invitandola a non commettere
più un simile
errore.
“S-Si!
Mi scusi!” che piegò umilmente il capo in segno di
pentimento.
“E
non abbassare la testa in quel modo. Cose del genere non ti aiuteranno
mai!” ma
Hancock non finì di riprenderla. Infatti, secondo lei,
abbassare il capo era un
atto imperdonabile “E ora andiamo!” e si
lanciò nuovamente nella mischia iniziando
a battersi contro la fredda Kaguya che si era appena rialzata.
“S-Sì!”
Diane non poté ribattere a quell’ordine “Devo
impegnarmi di più o non riuscirò a proteggere i
miei amici!” per poi
schiaffeggiarsi per recuperare la giusta carica e si lanciò
nuovamente nella
mischia.
“Qui
tutti stanno menando le mani e noi no. Non è una cosa buona
fratello!” nel
vedere che tutti gli scontri erano ricominciati, Nero si rese conto che
lui e
Vergil erano gli unici a non combinare nulla.
“Sei
tu l’unico che non si sta muovendo Nero!” ma
quest’ultimo non aveva niente a
che spartire con lui. Infatti si trovava sopra i corpi dei quattro
anonimi
soldati che erano stati precedentemente sconfitti dal Cavaliere del
Teschio e
Hancock che poi si erano ripresi e lo avevano attaccato. Ma il figlio
di Sparda
li aveva accolti a braccia aperte e dato loro il colpo di grazia con la
sua
Yamato.
“Accidenti
mi sono perso il divertimento!” nel vedere
l’operato del fratello, Nero capì
che era ora di svegliarsi o si sarebbe perso la festa.
“Io
direi che il divertimento sta per cominciare!” ma Vergil non
fu d’accordo e
fissò il precedente avversario che era rimasto immobile a
osservare lo
spettacolo.
“Kratos,
Krana, Rasta e Demon, quattro tra i miei uomini migliori, sono stati
sconfitti
da un singolo umano. Davvero inammissibile!” Arago era
rimasto disgustato dalla
magra figura dei suoi uomini e non li piangeva “Come al
solito, dovrò essere io
a fare tutto. Vi annienterò con immenso piacere!”
e decise che era ora di fare
sul serio. Già una volta aveva commesso l’errore
di sottovalutare i due
fratelli e non avrebbe commesso due volte lo stesso errore.
“Era
ora che decidessi di fare sul serio amico!”
commentò Nero mentre venne avvolto
da una sinistra aura viola.
“Ma
anche noi adesso faremo sul serio e non sperare di uscirne
illeso!” ma anche
Vergil non fu da meno con un’aura simile solo blu scuro.
“Fatevi
avanti, non vi temo!” Arago non si lasciò
intimidire e si lanciò contro i due
Nephilim prossimi ad andare in Demon Trigger ricominciando
un’altra furiosa
battaglia.
SOTTERRANEI
DEL CASTELLO
Negli
immensi sotterranei del castello erano situate le prigioni del regno.
In
condizioni normali, avrebbe dovuto ospitare solo i criminali o soleani
particolarmente problematici ma esse ospitavano tutti gli ostaggi che
Vorkye
usava per costringere i loro cari a lavorare per lui, tra questi era
presente
anche il vero sovrano del Sole, Alessandro Aquila D’Argento.
ZOCK!
“AAAAARRRGGHHH!”
colpito alle spalle il direttore della prigione che aveva deciso di
ribellarsi
a Vorkye crollò a terra privo di vita aggiungendosi
così alle numerose vittime
del tiranno.
“Questa
è la punizione che meriti per aver disubbidito agli ordini
di re Vorkye!”
ammirando soddisfatto il suo operato, il vicedirettore Vindice Bermuda
non
provava il minimo rimorso per quello che aveva fatto.
VINDICE
BERMUDA: Si presentava come un soleano di quattro metri il cui corpo
era
interamente ricoperto di bende rendendo impossibile capire a che razza
appartenesse.
Esattamente
come molti alti suoi compagni, il suo passato era ignoto. Nessuno
conosceva il
suo vero aspetto che, in ogni occasione, restava celato dalle numerose
bende
che lo ricoprivano.
Era freddo,
spietato e privo di morale. Dimostrava rispetto solo nei confronti di
Vorkye e
Gilgamesh: quest’ultimo, infatti, veniva molto spesso a
trovarlo per
sbeffeggiare i prigionieri e, una volta che si era divertito a modo
suo,
scambiava qualche chiacchiera col misterioso vicedirettore che si
dimostrava
molto socievole nei suoi confronti.
Anche se
ricopriva il ruolo di vicedirettore, disponeva di un suo personale
corpo di
guardia: Vindice e, esattamente come lui, erano interamente avvolti da
bende
che ne celavano l’aspetto.
Anche i
suoi poteri erano ignoti: tutto ciò che si sapeva era che,
quando li usava, dal
suo corpo fuoriusciva una misteriosa fiamma nera.
“BEHEHEHEHEHEH!
NON SI FERMA! NON SI FERMA!” di fronte a una simile scena, un
altro soleano di
tipo lumaca color grigio al servizio di Vorkye iniziò a
ridere sguaiatamente con
tanto di muco che gli scendeva disgustosamente dal naso. Il suo nome
era
Trebol.
“Eheheheh!
È quello che si meritano gli idioti che non seguono gli
ordini!” se la rise un
altro vile soleano toro color marrone scuro di nome Diamante.
“Era
solo un peso morto!” disse freddo Daz Bones, un soleano di
tipo mantide
religiosa color metallo che si diceva fosse affilato come una lama.
“UIAHAHAHAHAHAH!
E ne abbiamo uno in meno, ma poco male. Uno scarto resta uno
scarto!” ritenendo
il soleano in questione un misero insetto, Burgles, un soleano
ghiottone nero
pece, non se lo piangeva e se la rideva senza problemi.
“[Inutili
insetti meritano solo di essere calpestati sotto i piedi!]”
commentò un
gigantesco soleano gorilla color terra che, malgrado la sua stazza,
aveva una
voce così acuta e squillante da far morire dal ridere. Il
suo nome era Pica.
“Mhm...
lo avete ucciso senza farlo soffrire molto. NON È GIUSTO!
MHM! DOVEVA URLARE
PER ALMENO UN’ORA PRIMA DI SCHIATTARE!”
protestò una sexy e folle soleana di
tipo diavolo orsino color rosè che si faceva chiamare
Sady-chan. Lei, per
natura, adorava le torture fino a godere fisicamente: le urla delle sue
vittime
erano pura estasi per lei.
“Assolutamente
no! Se qualcuno deve crepare, lo deve fare velocemente e senza
soffrire. È il
minimo che gli si può concedere!” ma una sua
compagna di tipo ghepardo color
grigio metallizzato non condivideva questo suo modo di pensare. Secondo
lei,
non bisognava infierire sulla propria vittima e, anzi, se si poteva, la
si
doveva risparmiare. Questa tipa fuori posto in quel gruppo e dal
carattere
particolare si chiamava Baby-5.
“No
Baby-5. I nemici vanno sconfitti in maniera esemplare e Grandiosa, con
la G
maiuscola!” ma un suo anziano collega d tipo orango color
arancione e dai modi di
fare assai particolari, soprattutto quando pronunciava qualche parola
che
conteneva la lettera G, la corresse subito facendole capire come
andavano fatte
le cose. Questo particolare e anziano soleano si chiamava Lao G.
“Se
magari sono accompagnati da un bel botto è
meglio!” commentò un altro membro di
questo gruppo di sorveglianti delle prigioni chiamato Glaudius ed era
un
soleano di tipo pesce palla color terra.
“Ma
così non è possibile gustarne il sangue non
credete?” ma un piccolo soleano
zanzara color grigio dal lungo naso simile a quello di una zanzara di
nome
Mosquito non la pensava così. Lui adorava bere il sangue
fresco dei suoi nemici
e non gli piaceva vederlo sprecato in quel modo.
“Ognuno
ha i suoi gusti signor Mosquito. L’importante è
sempre e comunque eliminare ii
nostri obiettivi!” cercando di conciliare i pareri,
un’altra letale soleana di
tipo arpia color bianco ghiaccio di nome Monet riteneva che alla fine
l’eliminazione
de bersaglio avesse la precedenza.
“Io
ho il potere di uccidere e ve lo mostrerò. It’s
show time!” ignorando
completamente i compagni, un misterioso soleano interamente ricoperto
da un
logoro mantello nero e avvolto di bende, fissava da dietro la sua
maschera a
forma di teschio le prede che aveva davanti. Erano in pochi a conoscere
il suo
vero aspetto e il suo nome, tutti gli altri lo chiamavano come Death
Gun, uno
dei pistoleri più letali del Sole.
I GUARDIANI
DELLA PRIGIONE: Erano tutti subordinati dei membri della flotta dei
Sette.
Trebol,
Diamante, Pica, Baby-5, Lao G, Glaudius e Monet erano al servizio di
Doflamingo, Daz rispondeva agi ordini di Crocodile, Burgles a
Barbanera,
Mosquito ad Aracne mentre Sady-chan e Death Gun a Ceasar.
Salvo per
Baby-5, che era sempre stata dal cuore fin troppo buono e ingenuo,
erano tutti
noti per la loro crudeltà. Servivano i loro capi con
assoluta devozione e
rispettavano molto Vorkye di cui ne riconoscevano la forza.
“Fate
silenzio! Simili commenti non servono a nulla!” ma furono
tutti ripresi da un
altro potente soleano che anche Vorkye e Gilgamesh rispettavano molto.
Era
Akuma, il maestro della tecnica dell’Ansatsuken, uno degli
stili di
combattimento più letali che si conoscessero.
AKUMA
GOUKI GIAGUARO VIOLA: Era un potente soleano di tipo giaguaro
dall’imponente
fisico alto otto metri color viola scuro. I corti capelli rossi erano
alzati
verso l’alto e sembravano simili a fiamme mentre gli occhi
privi di pupilla
erano cremisi, al collo portava una collana fatta di grossi grani color
terra.
Era
noto a tutti come uno dei guerrieri più potenti e pericolosi
del Sole. il suo
solo e unico interesse era la lotta e non desiderava altro. Era il
maestro
della tecnica Ansatsuken, un’antica arte marziale che
sfruttava il potere
dell’Hado, l’energia naturale che lui, a seguito
del suo continuo desiderio di
combattere, aveva corrotto finendo per diventare un essere privo di
emozioni o
desideri se non quello di combattere.
Nel
corso dei suoi cinquanta millenni di combattimenti, aveva deciso di
prendere
sotto la sua ala due giovani soleani che aveva allenato insegnando loro
la sua
micidiale tecnica assassina, Vorkye e Gilgamesh. I due fratelli erano i
soli
verso i quali provava quello che si poteva definire affetto e anche
loro mostravano
il medesimo sentimento verso colui che li aveva raccolti e allevati
come figli.
“Ci
perdoni maestro Akuma!”
Temendo
di essere distrutti per un suo capriccio, i guardiani in questione
s’irrigidirono di colpo e non osarono contraddirlo.
“Bene!”
annuì Akuma posando il suo sguardo cremisi verso un
determinato soleano “Finalmente
avrò modo di battermi con te, Kenshiro!” che
desiderava affrontare da millenni.
“Tu
e i tuoi discepoli siete troppo pericolosi. Mentre i miei allievi
sconfiggeranno i tuoi, io penserò a te!” che
fissandolo freddo, accettò la sua
sfida. E non era altri che il grande maestro dell’Hokuto
Shinken, Amor Kenshiro
Pantera Viola.
“AMOR”
KENSHIRO PANTERA VIOLA: Era un grande soleano di tipo pantera di circa
otto
metri dal corpo viola scuro. I grandi occhi felini erano azzurri e
riflettevano
la sua enorme esperienza e saggezza. Il petto scolpito era segnato da
antiche
cicatrici che disegnavano la costellazione dell’orsa
maggiore.
Era
l’erede della Divina Scuola di Hokuto: l’arte
marziale assassina per eccellenza
che permetteva di eliminare l’avversario di turno colpendo
gli tsubo o punti di
pressione dell’avversario facendolo esplodere
dall’interno. Padroneggiava molti
altri stili di combattimento appresi nel corso di millenni di battaglie.
Dopo
anni di battaglie in cui aveva perso molti compagni e la sua amata,
Kenshiro
incontrò i precedenti Sun’s Warriors, considerati
delle autentiche leggende in
tutto il Sole che, vedendo la sua tecnica, gli proposero di unirsi a
loro, ma
Ken rifiutò perché la sua strada non poteva
essere condivisa con nessuno. Ma i
Sun’s Warriors, convinti che il loro incontro fosse voluto
dal destino, gli
proposero una sfida in cui il vincitore avrebbe deciso le sorti dello
sconfitto. Kenshiro accettò la sfida ma, con sua sorpresa,
il suo avversario
non fu nessuno dei leggendari guerrieri bensì uno dei loro
figli, Alan Artorius
Nibbio Blu, il padre di Nick che padroneggiava le tecniche della Divina
scuola Raifu
hando, un’altra potente arte marziale che si basava
sull’uso delle principali
energie presenti in ogni essere vivente come arma per incrementare la
potenza
degli attacchi.
Sorprendentemente,
il duello tra i due finì in parità ma questo
convinse Kenshiro che seguire i
Sun’s Warriors fosse la scelta giusta e, per questo si
unì a loro, diventando
poi grande amico di Alan che, per il forte amore che emanavano i suoi
occhi e
la grandezza del suo cuore, lo soprannominò Amor.
Quando
poi, millenni dopo, il precedente re dei soleani venne a mancare, Ken e
Alan
tentarono insieme la prova per diventare il nuovo sovrano del Sole.
Alla fine
fu Alan a vincere ma questo non intaccò il legame di
amicizia che i due avevano
instaurato, tanto che propose a Ken di diventare un suo consigliere e
di prendersi
cura delle nuove generazioni.
Era
il maestro di Nick e Lello e di molti altri soleani della loro
generazione, Re
Alex e la moglie compresi. Non avendo avuto figli se non recentemente,
considerò
tutti i suoi giovani allievi alla stregua di figli insegnando loro
tutto quello
che sapeva, usando però delle varianti che si adattassero ai
loro diversi stili
di combattimento.
In
quanto soleano viola, era in grado di controllare i cristalli, mentre
il suo
potere non l’aveva mai mostrato. Questo per due motivi: la
divina scuola di
Hokuto proibiva l’uso di poteri e, a detta dello stesso Amor,
il suo era così
potente che, il suo utilizzo poteva essere pericoloso. Correva
però voce che
questo potere venisse trasmesso al legittimo erede della Sacra Scuola e
a
nessun altro.
“Non
hai che da provarci Kenshiro!” gli rispose Akuma mettendosi
in posizione da
combattimento “TI DISTRUGGERO’ INSIEME ALLA TUA
MALEDETTA SCUOLA!” per poi
lanciarsi all’attacco calando il suo potente pugno.
KAPOMX2!
Ma
questo andò a scontrarsi con quello di Amor che lo
fissò con sguardo
inespressivo.
“L’Hokuto
è eterno!” Amor contrattaccò con questa
frase e calò il suo di pugno.
KAPOMX2!
Che
si scontrò con quello dell’avversario.
“Eheh!
Non credere che sarà così facile
battermi!” Akuma non aggiunse altro e si
avventò sull’avversario iniziando un incredibile
scontro ricco di scintille.
“Il
maestro Amor sta combattendo, vediamo di fare altrettanto
ragazzi!” convinto di
quello che diceva, il più anziano del gruppo dopo Amor,
incoraggiò i compagni a
darci dentro. Era l’alter ego del Re del Sole proveniente
dalla dimensione IN:
Alessandro Pericle Aquila D’Argento, anche noto come
Alextintura.
ALESSANDRO
PERICLE AQUILA D’ARGENTO/ALEXTINTURA: Era un
soleano di tipo aquila reale alto quasi sei metri e dalla pelle verde
scuro,
gli occhi erano invece color nocciola mentre le ali presentavano delle
striature argentee che, viste da diverse angolazioni, davano
l’impressione di
assumere più colorazioni (da qui il suo soprannome
Alextintura). La sua età era
di ben 5051 anni, questo lo rendeva il più anziano de gruppo
dopo Amor.
Allegro,
alla mano e molto preciso: erano queste le
principali qualità di questo soleano dall’aria
tranquilla. Questo, però, non
voleva dire che non sapeva farsi valere: era, infatti, molto abile a
combattere
e a organizzare strategie di battaglia che molte volte erano
determinanti ma
era anche in grado di improvvisare quando serviva.
Era
nato sul Sole della dimensione IN, quella dalla
quale provenivano anche Nick e Lello. Il Sole IN, a seguito di eventi
misteriosi, divenne inospitale per tutte le forme di vita, a peggiorare
la
situazione, vi fu un morbo letale che causava la morte di molti suoi
simili.
Questo causò non poche proteste ed insurrezioni che potarono
la popolazione a
un rapido collasso.
Capendo
che era ormai diventato impossibile continuare
a vivere sulla loro stella, i soleani IN decisero di abbandonare il
Sole e
andare alla ricerca di un nuovo pianeta che potesse ospitarli. Alla
fine
scelsero di stabilirsi sulla Terra e di coesistere segretamente con i
terrestri
proteggendoli sia da invasioni che da loro stessi. Ma il morbo che
aveva
causato la morte di molti loro compagni si manifestò tra i
naufraghi che
morirono uno dopo l’altro risparmiando solo pochi di loro.
Anche
Alex fu colpito dal morbo ma riuscì a
sopravvivere digitalizzando insieme ad altri due compagni la sua mente
all’interno
di uno speciale computer diventando così la prima
Intelligenza Artificiale su
base organica. Questo avvenne nel 1400 d. C. epoca del Romanticismo
terrestre e
di altri importanti eventi e guerre avvenuti in tutto il globo.
Nei
600 anni che passarono, Alex e i suoi compagni
vegliarono di nascosto sulla razza umana fornendole dei mezzi per
permetterne
l’evoluzione. Lui personalmente dette le basi per la
crittografia e, sotto
diversi nomi, suggerì ai maggiori inventori storici alcune
delle loro
invenzioni che avrebbero poi rivoluzionato il loro modo di pensare.
Anche
se aveva digitalizzato la sua mente, questo non
gli impedì di camminare in mezzo alle creature organiche: si
serviva infatti di
uno speciale esoscheletro dotato di capacità polimorfiche
come corpo
alternativo che gli permetteva anche di usare i suoi poteri.
I
suoi poteri erano legati al vento e all’argento, usava
anche il potere della Gorgone grazie al quale era in grado di
pietrificare
tutto quello che toccava a comando.
Il
suo alter ego di questa dimensione era addirittura
diventato il re del Sole e questo lo aveva reso orgoglioso e deciso a
voler
salvare questo suo mondo parallelo a tutti i costi.
“È
una mia impressione o ti stai gasando? Non è da
te!” e il suo modo di fare
sorprese non poco la sua compagna Gatta che a momenti non lo
riconosceva.
GATTA
RUBIA BLAZECHARM IERACOSFINGE ROSSA: Era un’alta soleana di
cinque metri e
mezzo dal manto scarlatto e dell’età di 5026 anni.
Il fisico alto e snello era
simile a quello umano se non per i piedi felini, le mani artigliate,
una lunga
coda leonina e grandi ali piumate. Il viso identico a quello umano era
incorniciato dai lunghi capelli rossi simili a una criniera e
illuminato dagli
accesi occhi verdi. Era un raro esemplare di soleano Sfinge e, proprio
per
questo, venerata e ricercata da molti per la sua ipnotica bellezza.
Bella,
solare, intelligente e avventurosa: queste erano le sue principali
qualità che
la rendevano irresistibile anche tra i giovani. Da piccola era un
autentico
uragano, infatti, non stava mai ferma e adorava salire sulle spalle dei
suoi
“fratelloni” più grandi a cui voleva
molto bene.
Anche
lei proveniva dalla dimensione IN e, come Alex, anche lei
digitalizzò la sua
mente all’interno del computer diventando la seconda
Intelligenza Artificiale
su base organica.
Anche
lei aveva contribuito a far crescere i terrestri che aveva sempre visto
con
affetto: in particolar modo, aveva contribuito allo sviluppo della
letteratura
e della filosofia moderne e fornito le nuove basi per la cucina.
I
suoi poteri erano legati al fuoco e alla luce, disponeva inoltre di un
potere
di supporto che le consentiva di donare la sua energia agli alleati per
potenziare i loro attacchi.
In
questa dimensione aveva scoperto di essere la sposa di Alex e quindi
regina del
Sole e si contendeva il titolo di soleana più bella con
Hancock in persona.
“Beh
non possiamo dargli torto. E poi anche tu sei molto gasata. Non negarlo
sorellina!” ma per il loro amico Dohko questo era
perfettamente comprensibile.
Essere alter ego dei regnanti del loro mondo non era qualcosa da poco^^.
DOHKO
LIBRA TIGRE ROSSA: Era un potente soleano di tipo tigre dal manto rosso
e dagli
splendenti occhi verdi di 5040 anni. Il corpo scolpito al millesimo era
alto
quasi cinque metri e mezzo e recava sulla schiena un tatuaggio recante
una
tigre feroce. Altri non era che l’alter ego soleano del ben
più noto Gold di
Libra.
Saggio,
giudizioso e gentile: erano queste le sue principali
qualità. Aveva anche un
grande cuore. Alcuni anni prima aveva adottato una giovane umana
abbandonata
dalla sua famiglia e cresciuta come una figlia alla quale si era molto
affezionato. Era coetaneo di Nick e Lello.
Anche
lui era originario della dimensione IN ed era uno dei pochi
sopravvissuti del
gruppo. Aveva deciso di vivere in Cina, nei pressi della Grande
Muraglia di cui
era diventato il guardiano. Aveva aiutato gli umani nel campo delle
arti e
dell’astrologia, dando loro le prime basi per estendere le
loro conoscenze
oltre il loro mondo.
I
suoi poteri erano legati all’elemento fuoco. Era in possesso
di un potere molto
raro considerato quasi leggendario chiamato Fiamme del Bilanciamento
dello Yin
e dello Yang: esso gli conferiva di accumulare nelle sue mani le
energie della
luce e dell’oscurità materializzandole sotto forma
di fiamme che usava per
purificare o consumare i suoi avversari.
“Beh
che le cose stiano così o meno, qui abbiamo del lavoro da
fare, quindi vediamo
di farci valere!” mentre si mise la sua fascia nera sulla
fronte, segno che
intendeva fare sul serio e mise la sua terza spada tra i denti, Kuina
riteneva
che qualsiasi motivazione andasse bene, l’importante era che
non perdevano la
concentrazione davanti al nemico.
KUINA
ELASMO CORALLO: Era un’alta
soleana di tipo dinosauro modello elasmosauro dal corpo rosso corallo e
dagli
occhi e capelli blu scuro. Il formoso corpo era alto quasi cinque metri
e mezzo
mentre la sua età era di 5037 anni.
Allegra,
giocherellona, amante degli
alcolici e delle spade e anche narcolessica: erano queste le principali
qualità
di questa soleana istruita all’arte della spada sin da
piccola.
Anche
lei proveniva dalla dimensione
IN ed era una dei pochi sopravvissuti del suo mondo. Sin da piccola,
aveva sempre
preferito la spada ai pugni, tanto da sviluppare lo stile a tre spade:
una
tecnica basata sull’uso di ben tre spade in una volta. Lei e
un suo amico
d’infanzia di nome Zoro si erano promessi di diventare gli
spadaccini più forti
del loro mondo ma, a causa del morbo, questi morì lasciando
così Kuina da sola
che decise di mandare avanti quell’ambizioso sogno anche per
lui.
Sulla
Terra viveva in Scozia, nei pressi
del lago di Lochness dove adorava fare il bagno nella sua vera forma
dando così
vita al mito di Nessie^^. Anche lei aveva contribuito a favorire lo
sviluppo
umano insegnando loro le basi della geologia,
dell’archeologia e della
paleontologia.
O
suoi poteri erano legati
all’elemento acqua e aveva il potere Mimesi che le permetteva
di mimetizzarsi
con l’ambiente circostante che usava di rado. Preferiva,
infatti, usare le sue
spade con le quali era capace di tranciare enormi montagne anche a
miglia di
distanza.
“Che
energia. Anche tu sei contenta di essere tornata!” divertito
dal temperamento
dell’amica, Joey era sicuro di aver fatto centro “E
non posso negarti di esserlo
anch’io!” anche perché lui stesso si
sentiva carico come non mai.
JOEY
KENSHIN PANTERA VIOLA: Era un soleano di tipo pantera dal manto viola e
dagli
occhi castani. Il corpo scolpito al millesimo era alto tre metri e
mezzo. In
testa, poco sopra l’orecchio sinistro aveva una voglia che
aveva la forma
dell’Orsa Maggiore.
Intraprendente,
intelligente e molto diligente: erano queste le sue principali doti
unite anche
a un pizzico di comicità che tirava fuori quando era
necessario. Aveva 1035
anni quindi era giovane rispetto ai suoi compagni. Incredibile ma vero,
era il
figlio di Kenshiro e quindi nuovo erede della Sacra Scuola di Hokuto di
cui era
un autentico maestro.
Anche
lui era originario della dimensione IN ed era sopravvissuto senza
perdere la
sua vitalità. Sulla Terra viveva a New York nel Bronx dove
aveva aperto una
palestra di arti marziali per aiutare i giovani a uscire fuori dalla
malavita.
Aveva fondato una gang di nome Head Panter che, invece di creare
problemi, li
risolveva, aiutando le forze dell’ordine a prevenire i
crimini. Aveva dato il
suo contributo insegnando le basi delle arti marziali ai più
importanti maestri
della storia e aiutato nello sviluppo dell’arte
cinematografica.
Esattamente
come il padre, anche lui aveva poteri legati ai cristalli e,
rispettando le
regole di Hokuto, non usava nessun potere.
“Parla
quello che è più gasato di tutti. Sei davvero
peggio di una scimmia!” commentò
ironico un altro soleano che era che la versione soleana di Seto Kaiba,
identico in tutto e per tutto a lui.
“Sempre
meglio che essere un pezzo di ghiaccio come te, mister
simpatia!” gli rispose a
tono il figlio di Amor che proprio non lo sopportava.
SETO
DRAGO BIANCO: Era un
potente soleano di tipo drago dal corpo bianco ghiaccio e dagli occhi
azzurri. Il
corpo scolpito era alto tre metri e mezzo e, proprio come Joey, aveva
1035
anni.
Il
suo carattere era
praticamente identico a quello della sua versione umana.
L’unica cosa che
cambiava era il maggior legame con i suoi compagni, anche se non
eccessivo^^.
Anche
lui proveniva dalla
dimensione IN ed era il terzo e ultimo soleano ad aver digitalizzato la
sua
mente all’interno di un computer insieme ad Alex e Gatta. Il
suo contributo
verso i terrestri fu l’introduzione del codice binario e la
creazione della
rete informatica di cui andava molto fiero. Si dilettava anche a creare
virus
informatici di basso livello per far lavorare i vari esperti di
computer in
modo da non stare mai indietro.
I
suoi poteri erano legati al
ghiaccio e manipolava a piacimento i campi magnetici. Era anche molto
abile nel
creare armi di ogni genere che usava per difendere la base che lui Alex
e Gatta
difendevano nel Triangolo delle Bermuda. Questo spiegava il motivo per
cui
questo tratto di mare fosse impossibile da attraversare.
Era
solito litigare con Joey che
adorava punzecchiare ed era poi allegramente usato da una loro compagna
come
mazza per spaccare tutto quando questa si infuriava, usando
letteralmente la
sua faccia per distruggere tutto^^.
“Glugluglu!
Suvvia ragazzi, adesso è il momento di combattere non di
litigare come dei
mocciosi!” li riprese l’ultima soleana del gruppo
IN che intanto si era scolata
un barile di birra per mantenersi leggera^^ “Vediamo di fare
la festa a questi
simpaticoni!” per poi sorridere determinata e pronta a fare
un sacco di casino.
CANA
ALBERONA LUPO BIANCO: Era
una giovane soleana di tipo lupo dal candido manto bianco, dagli occhi
blu mare
e dai lunghi capelli castani. Il corpo snello e formoso era alto tre
metri
esatti. Era la più giovane del gruppo: aveva solo 704 anni
da poco compiuti^^.
Allegra,
sbarazzina, un po’
scanzonata, amante degli alcolici e dei bambini: erano queste le sue
particolarità oltre a una spiccata sbruffonaggine tipica dei
giovani.
Anche
lei proveniva dalla
dimensione IN. Viveva in Austria nella periferia di Vienna ed era la
proprietaria di una tavola calda che gestiva insieme a Gatta e a Skye,
il
famiglio di Nick. Il suo contributo verso i terrestri era quello di
aver
insegnato le arti della divinazione e, soprattutto, la creazione di
diversi
tipi di alcolici di cui andava matta^^. Aveva l’hobby di
posare come modella
presso uno studio, ottenendo non pochi fan e numerose proposte di
fidanzamento,
ma lei rispondeva sempre che, se volevano provarci con lei, dovevano
batterla a
una gara di bevute e nessuno era mai riuscito a farlo^^. Era
così desiderata da
aver ricevuto quasi 11000 proposte che lei aveva sempre rifiutato nello
stesso
modo^^. Le sue uniche compagne di bevute erano Kuina e Skye che
reggevano gli
alcolici quasi quanto lei^^. Se si arrabbiava con i suoi compagni, li
inseguiva
con foga brandendo Seto come mazza che usava per spaccare tutto^^.
I
suoi poteri erano legati
all’elemento luce e si serviva anche della magia delle carte
che usava nei modi
più disparati. Era anche capace di combinare le sue due
abilità per crearne una
più forte che lei chiamava Glitter: un cerchio di luce in
cui tutte le sue
carte potevano si univano e venivano usate per colpire il suo
avversario del
momento.
“Siete
davvero molto particolari voi della dimensione IN!”
commentò colpita un’altra
soleana, proveniente da questa dimensione “Ma sono
d’accordo con voi col dire
che ora bisogna darci dentro!” ed era pronta anche lei a
salvare il suo regno e
il padre prigioniero del tiranno. Lei era la legittima erede al trono
del sole,
la principessa Nami Aquila D’Argento.
NAMI
MEDEA GIUSEPPINA AQUILA D’ARGENTO: Era una soleana
di tipo aquila reale dalla pelle verde scuro e dalle ali attraversate
da
striature d’argento, belli e seri occhi color nocciola e
lunghi capelli
arancioni. Il corpo snello e formoso era alto due metri e 75 centimetri
e la
sua età era di 613 anni.
Era
la figlia di Alex e Gatta di questa dimensione e la
legittima erede al trono del Sole. Aveva preso molto sia dal padre che
dalla madre:
era intelligente, riflessiva, precisa e anche molto intraprendente come
pochi
altri e socievole con tutti.
La
sua storia era molto triste. Il giorno del suo
compleanno che sarebbe dovuto essere il giorno più bello
della sua vita, si
rivelò essere quello più cupo per tutto il Sole.
Fu, infatti, in quel giorno
che Vorkye e le sue orde attaccarono la capitale del Sole dando inizio
a un
lungo e buio periodo di sangue e violenza. La giovane principessa
riuscì a
salvarsi solo grazie al sacrificio di molti soldati e del popolo stesso
che
fece di tutto per proteggerla.
Capendo
di non essere al sicuro e per evitare di
arrecare altre sofferenze al suo popolo, la giovane si diede alla
macchia
scomparendo nel nulla. Fu tratta in salvo da Amor che la
portò in un luogo
sicuro dove le truppe di Vorkye non avrebbero mai provato a cercarla.
Li la
principessa fu iniziata alla Sacra Scuola diventandone la nuova erede
ed
elaborò un piano per far cadere il tiranno.
Cambiò identità diventando una spia
al servizio di Vorkye usando lo pseudonimo di Gatta Nera. Il suo
obiettivo era
quello di avvicinarsi il più possibile al tiranno e
prendersi la sua testa ma,
quando capì che il suo obiettivo era troppo per lei,
optò per un piano
alternativo: raccogliere tutte le informazioni possibili su di lui e
sui suoi
uomini e organizzare un colpo di stato. Sapeva che questo piano avrebbe
necessitato
tempo e sarebbe costato la vita a molti soleani ma non aveva altra
scelta che
ingoiare il rospo e servire quello che era il suo più grande
nemico. E così
fece per tre lunghi secoli.
Tutto
cambiò quando Nick giunse sulla Terra: la sua
presenza fece agitare non poco Vorkye che le ordinò di
andare a raccogliere
informazioni su di lui e sui ragazzi che lo seguivano.
La
soleana scese sulla Terra e ricevette un caloroso
benvenuto prima da Seto e Alucard e poi da Zane, Aster, Itachi e
Kisame. La
presenza di guerrieri così forti, capaci di tenere testa a
Vorkye e ai suoi
uomini e anche la diceria che uno dei Sun’s Warriors fosse
ancora vivo, generò
una reazione di non poco conto in tutto il Sole.
Ma
il grande cambiamento ci fu quando Nick, Lello e
Yugi arrivarono sul Sole presentandosi come Sun’s Warriors.
Tutti capirono che
il tempo della riscossa era finalmente arrivato. Nami
all’inizio si rivelò
scettica ma le azioni e le parole dei tre e dei loro compagni la
convinsero a
rivelare il suo volto una volta per tutte.
I
suoi poteri erano legati al vento e all’argento come
il padre. Poteva anche manipolare le condizioni metereologiche come
meglio
voleva, a questo si aggiungeva anche il potere del Doppleganger,
abilità che le
consentiva di modificare e trasformare il suo corpo entro un certo
limite e di
stimolare il processo cellulare al suo interno per guarire
sé stessa e i
compagni ed era anche in grado di emettere potenti ferormoni che le
permettevano di ammaliare quasi tutti i maschi che incontrava.
La
sua arma era una lancia verde che poteva anche
trasformarsi in una falce.
“Avete
assolutamente ragione principessa. Vediamo di darci dentro!”
concordò con lei
un altro soleano che era venuto con loro sia per farle da scorta sia
per
osservare qualcuno combattere “Un giorno riuscirò
a batterla signor Kenshiro!”
e il suo obiettivo era uno dei più ardui da realizzare.
EMI LUPO
NERO: Era un giovane soleano di tipo lupo dal folto manto nero e dagli
accesi
occhi nocciola. Malgrado la giovane età di 2456 era
incredibilmente alto:
superava infatti i 4,80 metri.
Spensierato,
amante dei fumetti e dei videogiochi e della buona cucina ma anche
molto
ambizioso, erano queste le qualità di questo giovane e alle
volte irruento
soleano.
Sin da
piccolo, a volte anche controvoglia, era stato iniziato alle arti
marziali
dall’ormai defunto padre col quale gestiva un dojo situato a
est del Sole. Il
padre, in determinati periodi dell’anno, era solito
intraprendere dei
pellegrinaggi alla ricerca di avversari forti da sfidare e, in questo
modo,
migliorarsi. Durane uno di questi, lui e il padre fecero la conoscenza
di Amor:
la sua tecnica perfetta impressionò non poco il giovane
soleano che si
ripromise che un giorno lo avrebbe sfidato e battuto.
In un altro
suo viaggio, questa volta solitario, fece la conoscenza di una giovane
soleana
di nome Ruby con la quale iniziò una disputa assai
particolare: lui riteneva
che le arti marziali fossero migliori delle armi mentre lei pensava il
contrario. Il battibecco fu tale che alla fine passarono ai fatti con
un duello
che durò per cinque interi giorni senza che ci fosse un
vincitore, anche se Emi
ricevette un taglio al fianco destro causatale da un ultimo e goffo
movimento
dell’avversaria. Dopo quel duello, per circa un secolo, i due
si incontrarono
altre volte finendo sempre in pareggio e, alla fine, decisero di
metterci una
pietra sopra e di fidanzarsi.
La loro
allegra relazione fu turbata dalla prematura morte del padre di Emi che
ereditò
il dojo e poi dal colpo di stato di Vorkye che li costrinse a lasciare
la loro
casa per trovare un rifugio sicuro.
Il suo
stile di lotta era molto variegato: era un mix di Karate classico, Jeet
Kun Do,
Taek Waon Do e Muay Thai, tutti stili di cui era maestro ma si rendeva
perfettamente conto che contro le scuole di Nanto, Hokuto, Ansatsuken e
Raifu
hando, le sue tecniche erano quasi del tutto inefficaci. Per questo
aveva
deciso di studiarne i segreti per diventarne così il miglior
praticante.
Le sue armi
principali erano due tonfa grandi quanto lui che avevano incorporato un
lanciarazzi capace di sparare non solo proiettili ma anche la sua
energia.
A
differenza della scuola di Hokuto, la sua non proibiva l’uso
del proprio potere
quindi non si faceva problemi a usarlo: era in grado di manipolare la
gravità
di tutto quello che aveva intorno a sé.
Un oggetto
dal quale non si separava mai era l’orecchino a forma di rosa
che portava
all’orecchio destro, regalatogli dalla sua Ruby.
“Sopravvivi
e scatenati a dovere e magari potrai anche batterlo. E vedi di non
morire o mi
arrabbio!” lo riprese la sua fidanzata che, conoscendo il suo
carattere, aveva
deciso di seguirlo per tenerlo d’occhio.
RUBY
ROSE LUPO ROSSO: Era una soleana di tipo lupo dal magnifico pelo rosso
come
quello di una rosa e dagli splendenti occhi argentei. Malgrado
l'età di 2456
anni, superava l'altezza di 4,50 metri (a suo dire perché
beveva molto latte sin
da piccola^^)
Coraggiosa,
impulsiva, intraprendente, brava nell'improvvisare le strategie
più incredibili
e anche molto tenera: erano queste le principali doti di questa giovane
soleana.
Era
un amante delle armi più assurde, in particolare le
piacevano quelle cangianti
di tipo meccanico che riteneva le migliori. La sua arma per eccellenza
era una
grande falce rossa che poteva trasformarsi in un fucile a pompa o anche
in un
spadone dalla lama ricurva che aveva chiamato Crescent Rose. Aveva
costruito
questa sua particolare arma grazie agli insegnamenti del padre Qrow e
della
madre Summer.
Da
piccola si era rivelata una frana totale nel praticare arti marziali e
nessuna
delle armi che provava a usare le sembravano adatte, per questo decise
di
costruirne una tutta sua e che imparò a maneggiare grazie
alla sapiente guida
del padre che era un maestro nell'uso della falce e pioniere di una
nuova
corrente di pensiero che proponeva di abbandonare le armi vecchio stile
e di
passare a quelle cangianti che avevano l'enorme pregio della
versatilità.
Per
aiutare il padre nella sua pubblicità e anche per andare
all' avventura, la
giovane soleana decise di partire con la sola compagnia del suo
famiglio Zwei.
Durante
il suo viaggio, fece la conoscenza di Emi che, in fatto di
abilità, era il suo
stesso opposto: era infatti un asso nelle arti marziali e le riteneva
superiori
a qualsiasi arma. La cosa indispettì la rossa che, dopo una
accesa discussione,
passò alle mani. Il loro duello durò per ben
cinque giorni ma nessuno dei due
ebbe ragione dell'altro, anche se Ruby riuscì casualmente a
infliggere una
ferita al fianco destro dell'avversario facendola stare male
perché non era sua
intenzione lasciargli una cicatrice.
Da
quel giorno, i due continuarono a sfidarsi per circa un secolo
collezionando
solo pareggi. Fu solo grazie all'intervento dei rispettivi padri che i
due
decisero di metterci una pietra sopra e, poco tempo dopo, si
fidanzarono
ufficialmente.
La
loro tranquillità fu interrotta prima dalla morte del padre
di Emi e poi dal
colpo di stato di Vorkye. Per evitare di finire nelle mire di Gyuki, i
due
decisero di darsi alla fuga e trovare rifugio presso casa di Ruby.
Oltre
a manipolare il fuoco, disponeva di una velocità
incredibile: era infatti
capace di correre ad altissime velocità superando quella
della luce anche se
non ne aveva il pieno controllo. Poteva anche usare i petali di rosa a
suo
piacimento: essenzialmente se ne serviva per confondere gli avversari o
li
comprimeva creando dei proiettili per la sua Crescent Rose. Aveva anche
notevoli abilità come cecchino.
Oltre
alla sua adorata falce, si portava sempre appresso un lungo mantello
munito di
cappuccio che le era stato regalato dal suo amore.
“Ara
se voi soleani vi ci mettete così tanto d’impegno,
noi non possiamo essere da
meno. Non credete ragazzi?” commentò divertita una
dei pochi terrestri presenti
nel gruppo, o meglio una bella e diabolica Succube di nome di Lucyferia.
LA
SUCCUBE LUCYFERIA: Era un’alta e bellissima ragazza dai
lunghi e lisci capelli
rosa scuro e dagli occhi dello stesso colore abbinati a una pallida
carnagione.
Il formoso e snello corpo era alto quasi un metro e ottanta e il petto
superava
la sesta. Indossava un aderente corpetto rosso sangue che partiva dalle
sinuose
gambe fino ad arrivare a metà petto, riparando in minima
parte il seno. Sui
lati della testa erano presenti delle ali di pipistrello, mentre dietro
le
spalle aveva un paio di grandi ali nere e non mancava una lunga coda
che si
muoveva per fatti propri. Un leggero rossetto le copriva le carnose e
letali
labbra che tentavano i deboli uomini.
Sexy,
lussuriosa, sadica e crudele con le sue vittime e anche yaoista
convinta: erano
queste le peculiarità di questa femme letale.
Apparteneva
a una razza mutante nata in una dimensione alternativa chiamata
Diclonius:
umani prevalentemente femmine che si caratterizzavano per i capelli
rosa e
delle corna simili a orecchie di elfo ai lati della testa. Queste
articolari
mutanti, grazie a queste corna, disponevano di potenti poteri
sensoriali che
permettevano loro di creare braccia psichiche chiamate Vettori capaci
di
tranciare qualsiasi cosa alla velocità del suono.
L’umanità del suo mondo vide
la sua razza con terrore, anche perché queste avevano la
naturale tendenza a
uccidere senza pietà chi non era come loro, per questo
venivano soppresse o
catturate per poi essere sottoposte ai più macabri e inumani
esperimenti che
spesso ne causavano la morte.
Lucyferia
era una delle prime Diclonius ad essersi manifestate. Per salvarsi
aveva ucciso
numerosi uomini senza pietà usando i suoi vettori ma, alla
fine, era stata
catturata e internata in un laboratorio.
Per
sua incredibile fortuna, non rimase lì a lungo.
Lì incontrò una donna molto
particolare: una Furia di nome Ladyash che, guardandola negli occhi,
capì che
lei era diversa dalle altre sue simili e decise di portarla con
sé. Lucyferia
fu portata nella dimensione di Oblivion, luogo in cui risiedevano le
due entità
primarie del bene e del male: nel suo caso, la ragazza fu condotta
davanti
all’oscura entità Abhadon che decise di farla
diventare una sua seguace
rendendola una succube.
Da
allora Lucyferia visse la sua nuova vita di demone al servizio di
Abhadon
alternando le sanguinose battaglie alle scorribande notturne con
Ladyash che lei
cominciò a chiamare sorellona^^.
Si
distinse a tal punto che Abhadon decise di nominarla generale
infernale,
conferendole così un grande e oscuro potere.
Combatté
contro Nick per ben due volte uscendone alla fine sconfitta ma il
Sun’s
Warrior, invece di eliminarla, la risparmiò e questo
causò in lei una lenta
conversione che la portò a unirsi a lui e ai suoi compagni.
Era
molto attratta da Nick e desiderava farlo suo ma questo se la filava
prima che lei
potesse fare qualcosa e allora lei si consolava con Lello che era ben
disposto
a giocare con lei. Aveva anche provato a sedurre John dato che adorava
le code
lunghe^^ ed era anche desiderata da Rose che la voleva far entrare nel
suo
harem ma la rosa preferiva i maschi e lo Yaoi, mentre le cose Yuri non
le aveva
mai sopportate.
Era
competitiva nei confronti di Nadia e T considerandole come sue acerrime
rivali
ma non ne disdegnava la compagnia.
I
suoi poteri oltre che ai vettori, erano legati al fulmine e alle fiamme
diaboliche.
“Puoi
dirlo forte bellezza!” le rispose, rullo di tamburi, il
mitico Ero-sennin che
si mise in posa “È il momento per il sottoscritto
di fare il suo trionfale
ingresso!” ed era pronto a combattere col suo immancabile
stile^^.
JIRAIYA:
il mitico Ero-sennin era un uomo sulla cinquantina che però
aveva una vitalità
di un ventenne^^. Sfoggiava dei lunghi capelli bianchi come la neve
tenuti
legati da una lunga coda di cavallo e gli iridi neri. Esibiva un kimono
verde
oliva con un hakama coordinato. Sotto il kimono s'intravedeva la rete
metallica
protettiva tipica dei ninja, per difendere il petto e gli avambracci da
nemici
molto irruenti. Sopra il kimono indossava un haori rosso fuoco senza
maniche e,
all'altezza delle spalle vi erano due cerchi dorati che decoravano
l'haori. Non
potevano mancare le gheta ai piedi e anche sulle mani indossava delle
protezioni metalliche. E come unico accessorio sfoggiava un copri
fronte
metallico col kanji della parola "ROSPO" e sfoggiava dei segni rossi
sotto agli occhi simili a linee verticali.
Allievo
del defunto Terzo Hokage e maestro sia del Quarto che del figlio, era
considerato una leggenda in tutto il mondo dei ninja. Coraggioso, forte
e
saggio ma anche super pervertito (come diceva lui^^), amante degli
alcolici e
con un libretto degli assegni da fare invidia ai più grandi
miliardari, questo
anche per merito delle sue opere letterarie del “Paradiso
della Pomiciata” che
era uno dei libri più venduti di tutti i tempi^^.
Descrivere
la sua storia in poche parole, non era possibile. Si poteva dire che
aveva
ispirato molti giovani ninja tra cui Naruto che era stato il suo ultimo
allievo.
Si
credeva che fosse morto durante il duello con Pain ed, effettivamente,
così era
stato: era morto. Ma il destino aveva voluto che la sua anima non
ascendesse al
cielo. Percependo la sua morte, Nick effettuò la tecnica del
richiamo evocando
il suo cadavere sul Sole dove, insieme ai suoi compagni, lo
seppellì con tutti
gli onori diventando così il primo terrestre a ricevere un
simile privilegio e
poi lo rese il suo spirito custode.
In
definitiva, Jiraiya era rinato come spirito custode del Sun’s
Warrior blu, ciò
voleva dire che da quel momento in avanti, lo avrebbe sempre seguito e
avrebbe
vegliato sulla sua anima, sperando che non lo traviasse^^. Ma a tenerlo
a bada
ci avrebbe pensato l’angelo custode che non perdeva mai
occasione per prenderlo
a sberle per ogni volta che faceva una stupidaggine^^.
Le
sue abilità ninja erano incredibili e ora erano anche
migliorate: era diventato
capace di manipolare il Rasengan a suo piacimento dandogli tutte le
forme che
voleva. Inoltre, grazie al suo protetto, era in grado di assumere una
forma
corporea completa diventando persino in grado di separarsi
temporaneamente da
lui percorrendo anche lunghe distanze senza perdere la sua autonomia.
“Il
grande Jiraiya sta per entrare in scena!” e, gasato come non
mai, iniziò a fare
uno dei suoi balletti^^.
BONK!
“AHIA!”
ma fu bloccato sul nascere da un pugno a martello sulla sua testa
dura^^ “Accidenti
Alan ma che ti prende?” e proprio non capiva
perché il suo collega lo bloccasse
ogni singola volta.
“Non
è il momento di simili bambinate!” lo riprese il
suo collega con queste
lapidarie parole^^.
ALAN
NIKKO’: Era un alto uomo dai lunghi e ordinati capelli biondi
dagli occhi
azzurri e pelle ambrata. Il fisico snello e asciutto era avvolto da un
lungo
haori bianco bordato in oro che copriva un lungo kimono nero, che gli
proteggeva anche le gambe e ai piedi calzava dei sandali. Appesa alla
cintola
vi era una lunga katana.
Era
l’angelo custode di Nick. Il suo compito era quello di
vegliare sull’anima del
Sun’s Warrior blu ed evitare che il suo demone interiore
prendesse il
sopravvento e anche di consigliarlo in caso di dubbi.
In
origine era un potente shinigami di oltre 7000 anni ed era considerato
uno dei
più forti e valenti guerrieri del mondo
dell’aldilà, tanto da ricevere il
titolo di servire il Re celeste in persona. Ricevette poi
l’incarico di vegliare
su un giovane guerriero la cui anima rischiava un giorno di essere
erosa da un
potente demone che avrebbe portato tutto in rovina.
Alan
accettò l’incarico e, per oltre cinque millenni,
vegliò in silenzio su Nick e,
solo di recente aveva deciso di mostrarsi a lui diventando, suo
malgrado, parte
integrante del gruppo.
Era
molto abile nell’uso del Kido, la magia tipica degli
shinigami ma il suo potere
si basava maggiormente sulla sua Zampakutò Hikaru No Tsume,
ossia <<
Artiglio di Luce >> considerata una delle più
potenti appartenenti a
quell’elemento che attivava al comando <<
Purifica il Creato >>.
Aveva trovato in Shaoran Li un ottimo allievo che aveva personalmente
istruito.
Aveva
stretto una sincera amicizia con Jiraiya anche se lo riprendeva molto
spesso
definendolo immaturo e infantile: i due erano buoni compagni di
bevute^^. Non
lo poteva ammettere pubblicamente ma aveva una cotta per Ariel la
sorella
minore di Nick. Tutte le volte che era presente o veniva menzionata, si
irrigidiva di colpo e il ninja leggendario non perdeva
l’occasione di burlarsi
di lui venendo usato come sacco da boxe dall’amico^^.
“Ma
che dici? Questo è il momento perfetto per le entrate
spettacolari degne di un
grande eroe!” ma il ninja leggendario non era
d’accordo con lui e voleva farsi
valere “Non ho forse ragione Vincent?” per poi
chiedere il parere di un altro
compagno che era rimasto in silenzio.
“Personalmente,
ritengo che non sia necessario fare tanto rumore quando si sta per
combattere!”
che, con tono distaccato, espresse il suo pensiero che era concorde con
quello
dell’angelo.
VINCENT
VALENTINE: Si presentava come un alto uomo dalla carnagione pallida
come la luna.
Il serioso e perfetto viso era privo di barba ed era messo in maggiore
risalto
dagli occhi scarlatti come il sangue mentre i lunghi e indomabili
capelli neri
erano tenuti fermi da una fascia rossa che aveva sulla fronte. Il
fisico
perfetto era coperto da una tuta nera; indossava inoltre un lungo
giubbotto
rosso leggermente bucherellato all’estremità che
sembrava muoversi per fatti
propri in questo modo era possibile notare la grande pistola e tre
canne sul
lato destro del busto e un guanto artigliato che proteggeva la mano
sinistra.
Indossava poi un lungo pantalone di pelle nera tenuto fermo da una
cintura
dello stesso colore; ai piedi calzava degli stivali militari.
All’apparenza non
sembrava minaccioso ma la sua presenza incuteva una strana e
primordiale paura.
Era un
guerriero ombra, una creatura magica preposta alla protezione di
persone o
luoghi particolarmente importanti abitando nella loro ombra. Nel suo
caso, doveva
proteggere Lello e svolgeva un ruolo molto simile a quello di Alan.
Normalmente
viveva dentro l’ombra del Sun’s Warrior nero e
interveniva solo quando era
necessario anche se questo non era mai avvenuto perché il
suo protetto non era
il tipo da necessitare di aiuto.
Era stato
creato dalla madre di Lello affinché proteggesse lui e il
fratello minore da
pericoli esterni, ma quando quest’ultimo venne a mancare, si
dedicò interamente
alla protezione del Sun’s Warrior. Recentemente si occupava
anche della
protezione di Alice, la figlia adottiva di Lello e anche del suo
addestramento affinché
diventasse una sua degna erede.
Apparentemente
era freddo e inespressivo, ma era anche socievole e apprezzava
incontrare
qualcuno con cui chiacchierare tranquillamente. Gli piaceva anche
camminare
tranquillamente per le strade e visitare luoghi, cosa che faceva molto
spesso.
Faceva leggermente fatica a usare i telefoni cellulari^^.
La sua arma
per eccellenza era la pistola a tre canne che sparava proiettili
infinti,
mentre usava il guanto artigliato per attaccare i nemici quando era
loro
vicino. Era in grado di trasformarsi in un essere demoniaco dotato di
notevoli
poteri offensivi sia fisici che psichici legati al caos: quando questo
accadeva, il suo mantello si trasformava in un paio di ali cremisi e la
sua
fascia diventava una maschera demoniaca che gli copriva gli occhi che
diventavano gialli. Per via della sua natura di guerriero ombra, era in
grado
di incutere terrore in tutti coloro che si erano macchiati di crimini
atroci o
mentivano agli altri o a sé stessi. In termini di forza, lui
e Alan erano alla pari.
“Potresti
dare una risposta migliore sai?” gli fece notare il Sannin
con sguardo depresso.
Alle volte gli sembrava partecipe, altre volte no.
“Le
mie scuse, ma ora temo non ci sia tempo per chiacchierare
troppo!” il Valentine
avrebbe voluto continuare volentieri la conversazione ma quello non era
il
momento. Intanto aveva già estratto la sua pistola.
“Ha
ragione. Ora è tempo di fare pulizia di cattivi!”
concordò con lui Alan che
estrasse la spada pronto a cominciare.
“In
effetti non avete tutti i torti!” concordò Jiraiya
formando un Rasengan che
mutò forma diventando una katana ninja.
“Pronti
a dare inizio allo show?” se la rise Lucyferia che aveva
già puntato la sua
preda e non vedeva l’ora di farla soffrire come solo lei
sapeva fare.
“Ricordate
il piano: il primo che si libera del suo avversario, libera i
prigionieri!”
Seto ricordò ai compagni in che cosa consisteva il piano,
liberare i
prigionieri in quel modo tutti i soleani che erano costretti a
combattere per
Vorkye si sarebbero ribellati e avrebbero contribuito alla sua caduta.
“Roger!”
Risposero
gli altri pronti mettendosi in posizione.
“BEHEHEHEHEH!
Non si ferma. Non si ferma. E questi sciocchi credono di poterci
battere? Che
ingenui! BEHEHEHEHEHEH!” nel sentire un piano tanto semplice
quanto banale,
Trebol iniziò a ridere sguaiatamente. Nessuno sarebbe mai
riuscito
nell’intento. Intanto il naso continuava disgustosamente a
colare.
“Ridi
troppo per i miei gusti e poi, pulisciti quel naso!” ma
qualcuno si era seccato
di sentirlo ridere. Infatti, servendosi dei propulsori che erano usciti
dai
polpacci, Alex gli apparve davanti e, per la massima gioia di
tutti…
KAPOM!
“AAAARRRGGGHHHH!”
gli assestò un potente pugno in faccia che fece schiantare
il soleano nemico
contro il muro opposto che gli franò addosso.
“Che
schifo!” esclamò il soleano robotico mentre si
puliva le nocche sporche di muco
colloso.
“[Maledetto
Re Alex! Ti ucciderò con le mie stesse mani!]”
furioso per quello che aveva
fatto al suo amico, Pica si lanciò contro di lui deciso a
farlo a pezzi un
bullone alla volta.
“Sempre
se riesci a prendermi!” ma Alex schivò il suo
attacco mentre sotto le piante
dei piedi e sulla schiena uscirono dei propulsori di energia azzurra
“Propulsori Hyggs attivazione!” e poi partire a
razzo verso l’alto della prigione.
“[Non
mi sfuggirai. Io qui sono il più forte!]” ma Pica
non intendeva lasciarselo
scapare e attivò il suo particolare potere che gli
consentiva di fondersi con
le rocce circostanti e manipolarle a suo piacimento e partì
al suo
inseguimento.
CRASH!
“BEEEEHH!
DANNATO RE ALEX! TE LA FARO’ PAGARE PER QUESTO!”
intanto Trebol fece esplodere
le rocce che lo ricoprivano ed esigeva vendetta per come era stato
trattato.
“Preoccupati
di me piuttosto!” ma si trovò davanti Dohko che
gli lanciò contro una normale
fiammata rossa.
“NON
SPERARE DI BATTERMI COSI’! MISSILI COLLOSI!” ma il
sottoposto di Doflamingo non
si fece trovare impreparato e usò il muco colloso che gli
usciva dal naso per
creare una serie di piccoli missili che diresse contro le fiamme.
BOOM!
Che
esplosero al contatto azzerando momentaneamente la
visibilità.
“Bel
contrattacco!” commentò il soleano rosso mentre
intrecciò le mani e iniziò a
recitare una formula ad alta velocità.
“MUORI!”
Trebol approfittò della momentanea cortina di fumo per
tentare di colpirlo col
bastone che portava sempre con sé.
“Mancato!”
ma l’avversario lo schivò abilmente mentre nelle
sue mani si formarono delle
fiamme dalla doppia colorazione: nella destra erano bianche mentre
nella
sinistra erano nere “Fiamme del Bilanciamento dello Yin e
dello Yang!” e calò
quelle che aveva nella mano sinistra con l’intenzione di
corrodere l’avversario
che, però, schivò abilmente.
“Eheheheh!
Vediamo di eliminarne uno!” intanto Diamante aveva estratto
una pistola e la
stava puntando verso Dohko pronto a freddarlo.
ZACK!
“E
no, tu non lo tocchi!” ma Kuina gli si parò
davanti tagliando in due la pistola
“Dai fammi vedere di che cosa sei capace schifoso!”
e lo invitò a farsi sotto
con le spade pronte ad affettarlo a dovere.
“Eheheh!
Che caratterino che hai. Sarà un piacere domarti a
dovere!” il soleano uro
accettò la sua sfida e tirò fuori un lungo nastro
di metallo che al comando
<< Rescissione >> divenne una lunga spada
grigia “Sto venendo a
farti a pezzi moscerina!” e si avventò su di lei
calandola violentemente.
CLANG!
“Eh!”
ma questa fu parata facilmente dalla spada destra della spadaccina
“Impegnati
di più amico o rischi di morire prima che inizi a
divertirmi!” che lo provocò a
dovere come solo lei sapeva fare “Santoryuu: Caccia alla
Tigre!” per poi
partire all’attacco con una delle sue tecniche di spada
mirando a farlo a
tronchetti.
“Atomic
Cut!” ma l’avversario rispose iniziando a lanciare
una rapida serie di fendenti
per contrastare l’attacco nemico e fare breccia nelle sue
difese.
“UIAAHAHAH!
PRENDETE QUESTO! HADO ELBOW!” intanto Burgles calò
una potente gomitata contro
i suoi avversari con l’intenzione di spazzarli via.
“Onda
del Pugno di Ferro di Hokuto!” ma si trovò davanti
Joey che contrattaccò con un
potente spostamento d’aria alimentato dalla sua forza
combattiva.
DOON!
Che
generò una potente onda d’urto che
contrastò il colpo avversario e distrusse
anche la gomitiera di metallo del nemico.
“UI!
Non c’è che dire, sei forte ragazzino. Ma contro
di me non puoi niente!” di
fronte a una simile dimostrazione, il sottoposto di Barbanera non
poté che
rimanere impressionato ma la sua spavalderia gli fece tornare il suo
diabolico
sorriso ed era pronto a farlo a pezzi.
“Forza,
fammi vedere di che cosa sei capace!” il figlio di Kenshiro
non si scompose e,
senza aspettarlo, gli si lanciò contro con una raffica di
pugni.
KAPOMX100!
“UI!”
ma Burgles si difese bene con le sue enormi braccia e poi
tentò di sorprendere
l’avversario con una potente testata.
KAPOM!
Ma
Joey si difese bene non facendosi niente.
“Uiahahahah!
Sei forte, ma non sperare di poter… MA CHE!”
Burgles era pronto a provocarlo di
nuovo ma poi notò che le sue braccia si stavano gonfiando in
maniera
innaturale.
“Hai
dimenticato che sono un discepolo della Sacra Scuola di Hokuto? Le tue
braccia
stanno per esplodere!” ma ci pensò Joey e
illuminarlo, ricordandogli che la
tecnica di Hokuto colpiva gli tsubo distruggendo il corpo
dell’avversario
dall’interno.
“Non
questa volta! HADO HEADBUT!” ma Burgles non
incrinò il suo sorriso e, inclinata
la testa, si colpì le sue stesse braccia che tornarono
normali di colpo
“Uiahahahah! Io sono in grado di annullare simili cose usando
le mie stesse
tecniche su di me!” e di fronte allo stupore
dell’avversario, gli spiegò che
contro di lui cose del genere non avevano nessun effetto,
“Ma
davvero? Vediamo se ti ricrederai!” ma Joey aveva piena
fiducia nelle tecniche
paterne e sapeva che alla fine avrebbe vinto lui.
“MHM!
VOGLIO TORTURARVI A MORTE!” intanto Sadie-chan si era
lanciata in avanti con la
sua frusta pronta a far urlare di dolore di suoi avversai.
GRAB!
“CHE
COSA!” ma questa fu afferrata da qualcosa a
mezz’aria.
“Torturare
a morte dici? Kukuku! Spiacente bella, ma sarò io a farti
molto male!” artefice
di ciò era Lucyferia che usando i suoi vettori,
strappò di forza la frusta
dalle mani dell’avversaria e la fece a pezzi “Sei
pronta a conoscere la vera
tortura?” e senza aspettare una risposta, le
piombò addosso calando un pugno
avvolto di scariche elettriche.
KAPOM!
FRABOM!
“AAAARRRGHH!
DANNATA UMANA!” Sadie-chan incassò il colpo
gridando dal dolore ma si mantenne
in piedi e rispose con un altro pugno.
KAPOM!
“Mai
stata mia cara!” le rispose la rosa che lo parò e
poi scatenò i suoi vettori
contro di lei.
“NON
CI SPERARE MHM!” ma questa, servendosi dei suoi sensi ben
sviluppati, li schivò
tutti e prese il suo amato forcone che fu avvolto dalle fiamme e
tentò un
affondo.
“Ma
come siamo agguerrite!” se la rise Lucyferia incrociando le
braccia verso
l’lato “Soul Fist!” e generò
una palla di fuoco verde che lanciò contro
l’avversaria.
WAMP!
ZACK!
“NON
CI CONTARE! MHM!” ma Sadie-chan non era nata ieri e
usò il suo forcone infuocato
per tagliare l’attacco.
“Cosa
devo contare? Le pecore per te?” la schernì la
succube che le si lanciò contro iniziando
a scambiarsi diversi colpi con lei.
“Preparati
ad essere travolta dal fuoco della passione! Armofosi: Gatling
Girl!” intanto
Baby-5 usò il suo particolare potere trasformandosi una
mitragliatrice e iniziò
a svuotare il caricatore contro la sua avversaria di turno.
RATATATATATATA!
DOON!
“Scudo
del Poker di quattro!” ma i proiettili rimbalzarono contro la
difesa eretta da
Cana che era tutt’altro che facile da battere “La
principessa Nami mi ha
chiesto di andarci piano con te perché sei di buon cuore
quindi vedi di non fare
troppo casino e fatti battere. Tempesta e tornado combinato con
l’asso di
spade: Lama Maelstrom!” che voleva andarci leggero con lei
perché, a detta
della principessa, era una tipa buona. Ma questo non voleva dire che si
doveva
trattenere dal colpirla e le lanciò contro un potente
attacco nato dalla
combinazione di diversi tipi di carte.
“Che
gentile che sei!” rispose questa sfoderando un paio di
occhioni teneri mentre
evitò l’attacco “Ma, mi dispiace, gli
ordini del capo sono assoluti!” tuttavia
non poteva venire meno agli ordini che le erano stati dati
“Perdonami ma devo
ucciderti!” e, a malincuore, trasformò le sue
braccia in un paio di falci e si
lanciò in avanti.
“Tranquilla,
capisco benissimo!” la consolò la soleana lupo che
aveva capito che parlare con
lei era inutile “Vorrà dire che ti
tramortirò. Poker di spada luminosi!” e
tirate fuori due carte che raffiguravano l’asso di spada,
materializzò due lame
di luce e contrattaccò con un attacco diretto. Non era abile
come Kuina ma
sapeva destreggiarsi con le lame.
CLANG!
“Pff!
Non sei male per essere un ammasso di bulloni!” intanto Daz
Bones, trasformate
le sue braccia in lame, aveva deciso di ridurre a tronchetti Seto che
gli
sembrava uno dei più pericolosi.
“Vedrai
di che cosa è capace di fare questo ammasso di
bulloni!” gli rispose il soleano
robotico che attivò i suoi propulsori per tentare un calcio
verso l’alto.
“Non
ci sperare!” ma il braccio destro di Crocodile si
allontanò di colpo evitando
l’attacco “Preparati ad essere…
Uh!” e si lanciò nuovamente in avanti ma
sentì
qualcosa che lo bloccò di colpo facendolo muovere contro la
sua volontà.
“Non
lo sai che i magneti sono i miei giocattoli preferiti?” gli
disse Seto
ridendosela sotto i baffi mentre mosse rapidamente le mani per creare
un campo magnetico
intorno all’avversario in modo da schiacciarlo.
“Anche
i miei!” ma Bones lo fissò con un ghigno diabolico
e, per un attimo, le sue
pupille sparirono “Magnetic World: Anti Field!” e
poi creò un campo magnetico
azzurro che contrastò quello del drago bianco annullandolo.
“Che cosa? Anche lui ha il potere di
manipolare i campi magnetici? Questo Nami non ce l’aveva
detto!” lasciando
Seto senza parole “Evidentemente non
ne
era a conoscenza. Dannazione!” comprendendo subito
il motivo che non era di
poco conto.
“Non
ho mai usato questo mio potere in una battaglia. Tu sei il primo a
farmelo
usare. Complimenti!” che gli venne confermato dallo stesso
Daz che poi si
lanciò in avanti contro di lui.
“Lancia
Kabizashi di elemento ghiaccio fuori!” ma Seto non si fece
trovare impreparato
e, aperto il petto, ne estrasse una lunga lancia che si
ricoprì all’istante di
ghiaccio.
CLANG!
FRRZZ!
E
la usò per bloccare le braccia affilate del nemico che, a
contatto con essa,
iniziarono a congelarsi.
“Cosa?
Com’è possibile?” Daz Bones si
allontanò nuovamente e osservò incredulo i suoi
arti che si stavano rapidamente congelando.
“Sorpreso?
Questa lancia è il frutto di anni di ricerche per combinare
le armi con i
poteri di noi soleani e sembra funzioni alla perfezione!”
ghignando vittorioso,
Seto non si vantò per niente della sua arma che aveva delle
proprietà davvero
incredibili.
“Capisco!”
commentò Daz fissando prima lui e poi gli arti che ormai
erano quasi del tutto
congelati “Magnetic World: Anti Ice!” e
attivò nuovamente il suo potere che
ruppe il ghiaccio liberandoli “Ricominciamo!” ed
era pronto a riprendere la
sfida “Magnetic World: Ruins!” per poi usare
nuovamente il suo potere per
attirare a sé le macerie generate dai vari scontri per poi
spingerle
violentemente contro l’avversario.
ZACK!
Ma
a Seto bastò un colpo della sua lancia per distruggerle
tutte prima che lo
colpissero.
“Muori!”
ma questa era una tattica del nemico per avvicinarsi e tentare di
trancialo in
due.
CLANG!
“Non
ci sperare!” ma Seto fu più veloce di lui e
bloccò l’attacco con la lancia
iniziando un rapido confronto.
KAPOM!
“Non
male umano. Riconosco che sei forte!” intanto Glaudius si
stava scontrando
contro Alan che aveva parato il suo pugno con il dorso della spada.
“Ti
ringrazio per il complimento, ma devo contraddirti: io sono uno
shinigami!” ma
il Nikkò si dimostrò puntiglioso chiarendo
l’equivoco che, per lui era
importante.
“Non
so che differenza faccia ma credo che anche quelli come te
esplodano!” ma per
il soleano non c’era alcuna differenza e, intanto, le sue
braccia iniziarono a
gonfiarsi in maniera abnorme “Blackium!” fino a
raggiungere il limite.
BOOM!
Ed
esplosero investendo Alan.
“Incantesimo
di difesa numero 81: Dankui!” ma l’angelo custode
di Nick si difese attivando
uno schermo di protezione che lo salvò
dall’esplosione “Prova con qualcosa di
meno prevedibile, altrimenti non mi batterai mai!” per poi
lanciargli questa
provocazione.
“Visto
che me lo chiedi, ti accontento!” il soleano non si fece
problemi e schioccò le
dita.
BOOMX100!
Generando
delle esplosioni a catena intorno all’avversario.
“Punk
Rock Festival!” commentò il sottoposto di
Doflamingo soddisfatto “Avevo creato
diverse bombe nella stanza e ora le ho fatte esplodere tutte in una
volta. Sei
soddisfatto adesso?” e spiegò che cosa aveva fatto
convinto che ormai
l’avversario fosse morto.
“Purifica
il creato Hikaru No Tsume!” in risposta, Alan decise
attivò la sua Zampakutò
che generò una forte luce che invase la zona circostante e
poi riapparve con
giusto qualche graffio e un paio di grandi ali bianche dietro la
schiena.
“Cosa?”
e questo lasciò Glaudius senza parole, sia perché
non aveva sconfitto
l’avversario, sia perché questo appariva con un
aspetto completamente diverso
“Ma tu che cosa sei?” e ora voleva sapere che cosa
stava affrontando.
“Te
l’ho detto: sono uno shinigami o, se preferisci, un
angelo!” e il biondo gli
rispose in questo modo sollevando la sua katana ora avvolta da una
splendente
luce.
KAPOMX2!
“Ahahahahah!
Non male per un umano ma contro di me non hai chance. Sei destinato a
una
Grande sconfitta, con la G maiuscola!” intanto Lao G, non
vantandosi per
niente, stava sbeffeggiando il suo avversario che riteneva
insignificante.
“Questo
è tutto da vedere nonno!” gli rispose Jiraiya che
non incrinò il suo sorriso “E
poi ricorda che ti trovi davanti il leggendario cavaliere dei rospi che
non
conosce sconfitta. Il mitico Jiraiya!” e ne
approfittò per pavoneggiarsi un po’
davanti a lui.
“Ahahah!
Le scimmie sanno solo dire idiozie. Adesso vedrai di che cosa
è capace il qui
presente Lao G!” ma il vecchio e, a tratti comico, soleano
non si lasciò
impressionare troppo e si lanciò in avanti sferrando una
serie di pugni contro
il ninja supremo.
KAPOMX50!
PUFF!
“Eh?
Dov’è finito?” ma si rese conto di aver
colpito solo un enorme tronco di legno
che aveva preso il posto dell’avversario e
cominciò a guardarsi intorno per
trovarlo.
“Sono
qua sopra nonno scimmia!” ma ci pensò lo stesso
ninja supremo a farsi scoprire.
Era saltato verso l’alto e aveva creato un enorme Rasengan
che era pronto a
calare contro di lui “Prendi questo: Rasengan
Titanico!” e poi gli si lanciò
contro con l’intenzione di colpirlo.
“Non
ci contare. Sigillo della G!” ma Lao G
contrattaccò gonfiando di colpo il suo
vecchio corpo e lanciò un potente pugno che aveva la forma
della lettera che
era solito evidenziare.
KAPOMX2!
Il
colpo si scontrò col Rasengan annullandolo.
“Eheh!
Non male vecchietto!” commentò il Sannin giungendo
le mani iniziando a
immagazzinare energia naturale. Ora che era diventato uno spirito, gli
era più
facile incamerarla senza chiedere aiuto ai rospi eremiti.
“Ahahah!
La mia tecnica segreta Pugno Riserva da Combattimento non mi delude
mai!”
ridendo di gusto, il vecchio soleano riteneva di non poter essere
sconfitto “È
il Grande momento di chiudere i Giochi, con la G maiuscola!”
per poi scagliarsi
nuovamente all’attacco convinto di poter chiudere la partita.
“Non
così in fretta. Arte eremitica: Attivazione!” ma
Jiraiya aveva appena
cominciato a scaldarsi e attivò la modalità
eremitica per poi lanciarsi anche
lui all’attacco.
KAPOMX100!
“Ahahahah!
Che cosa fai giovanotto? Non mi attacchi?” intanto anche
Mosquito aveva
sfoderato un corpo più muscoloso e stava attaccando Emi
senza nessuna sosta.
“Visto
che me lo chiedi nonnetto, ti accontento!” il giovane soleano
nero decise di
contrattaccare e tese la mano sinistra in avanti.
“Eh!”
gesto che il soleano zanzara considerò come una sfida e
calò il pugno sinistro
per colpire il fianco dove era presente la cicatrice.
KAPOM!
Ma
questo fu abilmente bloccato dalla stessa mano sinistra che Emi aveva
rapidamente spostato.
“A
Punch!” che approfittò della momentanea sorpresa
dell’avversario colpendolo con
un pugno calato ad alta velocità.
KAPOM!
“AAAARRRGGHH!”
la forza dell’impatto fu tale che l’onda
d’urto andò oltre il corpo
dell’avversario rompendo il muro che aveva dietro.
“Continuiamo!
AAAAAAAAAAPAPAPAPAPAPAPAPA!” Emi non si fermò e
iniziò a tempestarlo di pugni
usando il suo personale ritmo.
KAPOMX100!
PLOPX5!
Ma
un attimo dopo, si ritrovò a colpire il vuoto.
“Sei
un ragazzino pieno di vitalità, te lo riconosco. Ma io sono
un tipo
scomponibile!” Mosquito aveva usato il suo particolare potere
che gli
permetteva di scomporsi come se fosse un ammasso di blocchi per le
costruzioni
“E ora vediamo come ti posso ammazzare!” e aveva in
mente un bel programmino da
applicare.
“Non
finchè ci sono io!” ma a dare una mano al lupetto
nero ci pensò Ruby che partì
come una scheggia e puntò in avanti la sua falce.
BANGX100!
“Ops!”
sparando proiettili a raffica che Mosquito preferì schivare
per non correre
rischi “Da dove hai tirato fuori quella specie di
falce?” e volle togliersi
questa curiosità così in seguito avrebbe preso
provvedimenti al riguardo.
“Non
è una semplice falce nonnetto È LA MIA CRESCENT
ROSE!” ma la soleana non
intendeva dire nulla al nemico che avrebbe usato le sue armi per
compiere
chissà quali atrocità e, messa la falce al
contrario, sparò un colpo per darsi
lo slancio e attaccare frontalmente.
“Fortezza-blocco!”
Mosquito non si fece trovare impreparato e ricompose il suo corpo
dandogli la
forma di un grosso cubo.
CLANGX10!
Che
resistette ai successivi attacchi della soleana rossa che attaccava da
più
parti.
“Eheheh!
Non mi fai niente. Ora tocca a me!” Mosquito
approfittò di un attimo di
distrazione della giovane e, ricomposto il suo corpo, si
lanciò all’attacco
calando il naso acuminato.
CLANG!
“Hai
forse dimenticato che sono io il tuo avversario!” ma questo
fu bloccato dai
tonfa di Emi che si pose in difesa della sua ragazza.
“Era
ora che ti muovessi tesoro. Hai fatto?” che fu calorosamente
accolto dalla sua
ragazza che gli chiese se avesse terminato i preparativi.
“Eheh!
Ovvio!” le rispose lui per poi distanziarsi e schioccare le
dita.
CRASHHX500!
“MA
CHE DIAVOLO…AGH!” un attimo dopo numerose macerie
crollarono addosso a Mosquito
che ne fu travolto.
“Io
manipolo la gravità nonnetto. Spero che quella pesante
pioggia di detriti ti
sia piaciuta!” disse Emi non vantandosi per niente del suo
operato.
“Tanto
sei lento!” lo schernì Ruby ritenendo che aveva
impiegato troppo tempo a fare
quel lavoro.
“Mentre
tu sei tarda ma anche pucciosa!” le rispose Emi sia
prendendola in giro che
facendole i complimenti.
“Che
adulatore!” gli rispose lei tirandogli l’orecchio
sinistro.
CRASH!
“Beata
gioventù. Mi fate tornare in mente i miei anni
migliori!” ma il loro scambio di
battute fu interrotto da Mosquito stesso che riemerse senza un graffio
“Peccato
che la giovinezza sia anche sinonimo di fretta e imprudenza. Il vostro
sangue
sarà sicuramente delizioso!” e dopo aver fatto
loro la paternale, si lanciò in
avanti con l’intenzione di dissanguarli per saziare la sua
sete.
“Fatti
sotto!”
E
i due lo accolsero a braccia aperte.
BANGX100!
Poco
distante da loro stava avendo luogo un vero e proprio incontro tra
pistoleri.
Da una parte vi era Death Gun che sparava senza sosta,
dall’altra c’era Vincent
che, grazie alla sua pistola a tripla canna sembrava essere in
vantaggio.
“Uhuhuh!
Complimenti. Sei il primo che riesce a tenermi testa!” mentre
espirò
violentemente dalla sua maschera manco fosse Darth Vader, il soleano
mascherato
si complimentò con l’avversario le cui
abilità erano degne di nota.
“Beh
sei fin troppo prevedibile!” gli rispose atono il guerriero
ombra che poteva
quasi vedere ogni suo movimento a rallentatore “Anche se
adesso mi sto
annoiando di assecondarti!” per poi sparire di colpo dalla
visuale
dell’avversario.
“Uh?
Dov’è finito?” che si guardò
intorno alla sua ricerca senza però riuscire a
trovarlo.
“Non
stai guardando l’ombra!” Vincent gli apparve
nuovamente davanti uscendo dalla
sua ombra e calò il guanto artigliato.
ZACK!
CRASH!
Tagliando
però il muro dietro il soleano mascherato che era riuscito a
scansarsi in
tempo.
“Interessante.
Sei uno che gioca con le ombre. Sei un avversario ostico!”
commentò il soleano ridendosela
sotto la maschera metallica “Sarai una degna vittima della
mia pistola!” fu poi
il suo turno di sparire nel nulla nascondendo completamente la sua
presenza.
“Invisibilità!
Anche tu sei un avversario ostico!” commentò
Valentine rimanendo immobile e acuendo
l’udito in modo da percepire ogni minimo rumore
“Devo ignorare i rumori inutili
e concentrarmi sul trovarlo!” e, per prima cosa, doveva
rimuovere i rumori che
non lo riguardavano, cosa che per lui non era difficile da fare.
Click!
Poi
percepì un rumore alla sua destra.
BANGX90!
E
sparò in quella direzione sicuro del bersaglio.
“Uhuhuhuh!”
ma sentì la risata dell’avversario provenire dal
lato opposto e poi percepì un
fruscio che lo allarmò subito.
CLANG!
Vincent
si scansò evitando così che una lama sottile lo
colpisse e tentò sua volta di
attaccare l’avversario col guanto artigliato ma questo
colpì solo l’aria,
“Non
è invisibilità ma alterazione
spaziale!” capendo di aver equivocato il potere,
Vincent si rese conto che l’avversario non era da prendere
alla leggera.
“Uhuhuh!
Sai il fatto tuo!” si complimentò Death Gun da un
luogo imprecisato “Esatto: io
posso spostarmi liberamente in un altro spazio e, come tale, posso
essere
ovunque e in nessun posto!” per poi tacere.
BANGX2!
Poi
sparò solo due colpi di pistola che si spostarono
rapidamente nello spazio
intorno al guerriero ombra.
ZICKX100!
“UGH!”
ma bastarono per colpirlo da diverse direzioni costringendolo a
difendersi con
le braccia.
“Uhuhuh!
Manipolando lo spazio, posso colpire il mio avversario anche
più volte: mi
basta un niente per ucciderti ma voglio prolungare la tua agonia il
più
possibile. Solo allora ti colpirò col proiettile della
morte. Goditela
terrestre!” ormai sicuro della sua vittoria, Death Gun
riapparve e non
aspettava altro che vederlo cadere a terra agonizzante. Solo allora lo
avrebbe
ucciso definitivamente aggiungendo un’altra vittima alla sua
lista.
“N-Non ci
contare!” ma Vincent era tutt’altro
che sconfitto. Dal suo corpo cominciò a fuoriuscire una
potente aura rossa che…
BOOM!
Esplose
di colpo spazzando via i due proiettili vacanti e piegando lo spazio ed
ecco
che ora sfoggiava l’aspetto demoniaco che usava solo in
battaglia, segno che
ora faceva sul serio.
“Ma
che diavolo...” di fronte a quello spettacolo, Death Gun
rimase senza parole.
Credeva di avere la vittoria in pugno ma si sbagliava di grosso.
“Sei
stato tu a costringermi e ora ne pagherai le conseguenze!”
Vincent lo puntò con
occhi privi di pietà. Ora che si era trasformato, non
sarebbe tornato normale
fino alla totale sconfitta del nemico.
WOSH!
Intanto,
poco distante, Monet aveva scatenato una tormenta di neve che si stava
abbattendo sull’avversaria del momento.
“Ihihihih!
Ti piace il freddo? Sono sicura che ti sta gelando i
circuiti!” se la rise la
soleana arpia sicura di avere la vittoria a portata di ala.
“E
tu credi che un venticello come questo possa farmi qualcosa? Non lo
sento
nemmeno!” ma Gatta non si scompose minimamente. Ci voleva ben
altro per
batterla “Diamo una riscaldata!” e, stufa di
lasciarla fare, decise di passare
all’azione.
WAMP!
E
scatenò le sue fiamme potenziate dai propulsori che aveva
dietro le spalle
sciogliendo tutta la neve.
“Disponi
di fiamme davvero potenti!” commentò divertita la
soleana arpia leccandosi le
labbra “Mi stimoli a dare il peggio di me!” e
plasmò la neve dandogli la forma
di punte che impugnò con le zampe posteriori.
“Allora
fallo, altrimenti crepi!” Gatta non si fece problemi ad
accettare la sfida
della verde e, aperto il petto, vi estrasse una lunga lancia
“Kabizashi di fuoco!”
che fu immediatamente avvolta dalle fiamme.
ZACK!
WAMP!
E,
con un solo colpo, tagliò le armi nemiche bruciandole.
“Non
avevi detto che avresti fatto del tuo peggio? Non mi sembra
proprio!” la
schernì la rossa con tanto di ghigno bastardo. Per lei
avversari così erano una
passeggiata.
KAPOM!
“AAARRGH!”
e ne approfittò per colpire l’avversaria con un
poderoso calcio alle gengive
facendola crollare a terra.
“Ma
dai. Sei già a terra? E io che credevo fossi più
forte di così!” commentò Gatta
guardandola dall’alto in basso. Tipe montate come lei
dovevano solo essere
riempite di botte e basta.
“Grrr!”
quella provocazione fece perdere la pazienza alla sottoposta di Ceasar
che
sfoderò delle zanne acuminate “TI DISTRUGGO CON
IMMENSO PIACERE!” e poi fece
esplodere la sua energia gelando tutto quello che aveva intorno.
“Temperatura
prossima a -370°!” grazie ai sofisticati sensori
ottici, la soleana rossa poté
constatare che la temperatura stava drasticamente calando avvicinandosi
di poco
allo Zero Assoluto “Complimenti. Ti manca poco e puoi
raggiungere il famoso
Zero Assoluto, sul Sole per giunta!” per poi complimentarsi
con l’avversaria
per il risultato che stava ottenendo “Peccato che io possa
fare di meglio!” per
poi scatenare il massimo potere delle sue fiamme che fecero evaporare
tutta la
neve che aveva intorno.
“Calore
contro Gelo: i due opposti a confronto. Ora scopriremo qual
è il più forte!” Monet
la considerò come una sfida tra due eterni rivali che
accettò senza farsi
troppi complimenti. Intanto nelle sue mani si era formata una lunga
lancia di
neve che intendeva usare per contrastare quella nemica.
“Volentieri!”
rispose semplicemente Gatta mettendosi in posizione e fissando
l’avversaria
dritta negli occhi per poi lanciarsi contro di lei ricominciando a
combattere.
Wosh!
“L’ho
mancato di nuovo!” intanto Nami era alle prese con Bermuda
che, per l’ennesima
volta era sparito nel nulla lasciando una macchia nera “Sta usando il suo potere ma non riesco a capire di
che cosa si tratti!”
ma per quanto ci provasse, non riusciva a capirne la natura.
Wosh!
“È dietro di me!” ma
non ebbe il tempo di
porsi altre domande che percepì qualcosa dietro di lei e
fece in tempo ad
abbassarsi e tentare di colpire l’avversario con la lancia
“Ma…” che però non
colpì nulla e, ancora una volta, vi era una macchia nera.
“Uhuhuh!
Complimenti principessa. Ero convinto di ucciderti con quel colpo ma si
vede
che ho sottovalutato i tuoi riflessi!” commentò
Bermuda nascosto chissà dove
lodando le doti della figlia del re “È chiaro che
non sei la classica donzella
indifesa che deve essere salvata dal principe azzurro!”
ritenendo che non fosse
il classico modello di principessa che doveva essere solo salvata.
“Pff!
Non sono mai stata quel tipo di principessa!” rispose lei
guardandosi da tutte
le parti “E non sono nemmeno una codarda come te che attacchi
gli altri alle
spalle e poi ti nascondi nell’ombra. Vieni fuori e
combatti!” per poi sfidare
apertamente l’avversario a battersi.
“Se
me lo chiedi tanto gentilmente, non posso che accontentarti!”
le rispose
Vindice e davanti alla principessa si aprì un portale nero.
KAPOM!
CRASH!
Da
esso ne uscì fuori una mano che colpì la lancia
distruggendola.
“TI
HO PRESO!” ma Nami ne approfittò per tentare di
colpirlo lanciandogli contro
una sfera d’aria compressa “Dannazione!”
ma il varco si chiuse poco prima che
potesse attaccare facendola tornare punto e a capo.
“Ti
sarebbe piaciuto vero?” la schernì Bermuda la cui
voce rimbombava ovunque “Sono
io ad aver preso te!” ma poi la sua voce divenne di colpo
più tagliente.
WOSH!
KAPOMX100!
“GHH!”
e poi Nami si ritrovò attaccata da più direzioni
e si difese per cercare di
ridurre i danni.
“Ahahahah!
Che spasso che sei principessa!” la schernì il
vicedirettore con voce fredda
mentre continuava ad attaccare “Chissà per quanto
potrai ancora resistere!” ed
era curioso di vedere per quanto tempo l’avversaria avrebbe
continuato a
difendersi prima di cadere a terra.
“E
tu invece?” ma la principessa dei soleani si piegò
di colpo sulle gambe
formando un ponte perfetto “FINALMENTE HO CAPITO!”
e vide in che cosa
consisteva il potere dell’avversario e, nello stesso momento,
riuscì ad
afferrargli un braccio e a tirarlo a sé.
“Dannazione!”
colto alla sprovvista, Vindice venne tirato in avanti diventando
così un
bersaglio facile.
KAPOMX100!
“AAARRRGGGHH!”
venendo investito poi da una scarica di pugni che, dopo tanto tempo, lo
fecero
gridare dal dolore.
“Non
ho ancora finito! Sfera della Spirale di Nebbia!” ma la
principessa non aveva
finito di e, raccolta rapidamente dell’umidità che
aveva reso nebbia, la fece
esplodere in faccia all’avversario.
BOOM!
“AAARRRGHH!”
che ne fu completamente investito e spazzato contro il muro
“D-Dannata!” ma si
rivelò un tipo bello duro. Infatti, era ancora cosciente e
pronto a
ricominciare.
“Wap
spaziale!” intanto Nami dette il nome al potere avversario
“Sei in grado di
trasferire totalmente o parzialmente il tuo corpo in un qualunque posto
servendoti di quei varchi. Ora che ho finalmente capito in cosa
consiste,
sconfiggerti non sarà difficile!” ed ora era
sicura di avere la vittoria a
portata di mano.
“Uhuhuh!
Ne sei davvero così sicura?” disse il vice
direttore rimettendosi in piedi e
ridendo sotto le bende “È vero, posso effettuare
il Wap, ma non credere che si
limiti a così poco!” per poi aprire una serie di
varchi neri che circondarono
la sua avversaria “Il mio potere si chiama Fiamma della Notte
e ora ne vedrai
il pieno potenziale!” e gettarsi dentro uno di questi,
apparendo e scomparendo
al loro interno.
“Ma
cosa sta facendo?” la principessa del Sole non capiva quali
fossero le sue
intenzioni “Un momento. Che stia…” ma
poi fu colta da un terribile
presentimento.
“Proprio
così!” a darle la conferma ci pensò
Bermuda stesso.
KAPOM!
“AAARRGH!”
che colpì Nami da destra causandole un forte dolore.
“Sfruttando
il continuo spostamento dei portali che creo, sono in grado di
raggiungere una
velocità pari a 300000 chilometri orari e sferrare
così gli attacchi più
devastanti che ci possano essere!” mentre continuava a
spostarsi da un portale
all’altro Vindice spiegò che cosa stava realmente
facendo e la cosa aveva
dell’incredibile.
“N-Non
sperare che funzionerà. Ti fermerò come ho
già fatto!” ma la soleana non
intendeva fargliela passare ed era certa che avrebbe trovato un modo
per
sventare quest’ennesimo attacco.
“Uhuhuh!
Vediamo se è vero!” Bermuda non si fece
complimenti e continuò il suo attacco
senza che la sua avversaria riuscisse a prevedere gli attacchi.
NUOVAMENTE
SALA DEI GIGANTI
KAPOM!
DOON!
Nick
e Vorkye si scambiarono un altro pugno generando l’ennesima
onda d’urto ma i
due rimasero immobili a fissarsi implacabili.
“MUORI!”
Vorkye si avventò sull’avversario caricando una
sfera di Hado nella mano
destra.
“PRIMA
TU!” ma Nick non si fece trovare impreparato e rispose
creando un Rasengan.
BOOM!
Il
contatto tra i due attacchi generò una piccola esplosione
che costrinse i due a
indietreggiare.
“Non
importa chi sei: di fronte a me, non vali niente!” il tiranno
si considerava il
più forte mentre tutti gli altri erano solo moscerini a suo
confronto “Owl
Blood Bomb!” intanto dalle ferite che si era inferto,
uscirono fuori delle
minuscole sfere di plasma che iniziarono a levitare intorno il
Sun’s Warrior
blu.
BOOMX10!
Ed
esplosero generando delle deflagrazioni a catena.
“E
tu credi che una cosa del genere possa farmi qualcosa?” ma
Nick ei era difeso
usando uno spesso muro d’acqua che aveva minimizzato i danni.
“GGGRRRR!”
vedendo che il suo attacco era andato a vuoto, Vorkye
s’inferocì ulteriormente
e, con un solo battito delle sue potenti ali, ridusse la distanza con
l’avversario.
KAPOM!
“AAARRRRGGGHH!”
e lo colpì al petto facendogli mancare il respiro.
“Muori
una volta per tutte!” ruggì il tiranno mettendo le
mani a coppa e creando una
sfera di Hado che si tinse di nero “HADOKEN!” per
poi scagliarla contro l’avversario.
“Non
ci sperare!” ma Nick non gli avrebbe concesso vita facile e
fece lo stesso
“KAMEHAMEHA!” e poi scagliargli contro il migliore
attacco del suo amico Goku.
FRABBBOOM!
Il
risultato fu un’altra esplosione.
“E
non credere che abbia finito!” ma Nick non si
fermò un attimo e giunse le mani,
i piedi, le punte delle ali, delle code e persino la nona coda col
becco.
“Che
cosa speri di fare, EH?” ma Vorkye gli fu alle calcagna e non
intendeva
permettergli di fare niente.
“Troppo
tardi amico!” ma il Sun’s Warrior era pronto ad
attaccare “Massima espressione
dell’Alchimia: World Change!” per poi poggiare le
mani a terra.
RRRRUUUMMBBBLLLEEEEE!
Come
a rispondere al suo volere, l’intera sala tremò
come a voler prendere vita: il
pavimento si animò assumendo la forma di mani, dalle pareti
uscirono fuori
diversi oggetti contundenti, mentre dalle colonne si formarono bocche
di
cannone.
“Che
diavoleria è mai questa!” di fronte a un simile
cambiamento, Vorkye rimase per
un attimo confuso.
KAPOMX1000!
BOOMX1000!
Ma
non ricevette risposta e fu investito da tutto quello che lo circondava
senza
alcuna pietà.
“Si
vede che non conosci a fondo l’Alchimia!” gli
rispose Nick mentre continuava a
tenere le mani poggiate a terra “Normalmente, a causa dei
mezzi limitati o
perché usano solo le mani, gli alchimisti possono fare una
trasmutazione alla
volta. Ma se in una trasmutazione impieghi tutti gli arti a tua
disposizione e
hai fantasia, ecco che quel limite viene meno e puoi fare trasmutazioni
all’infinito!” ed espose un piccolo segreto a cui
probabilmente nessun
alchimista era mai arrivato. Ovviamente non era farina del suo sacco:
era stato
il suo drago a spiegargli le basi e lui le aveva applicate.
BOOM!
Ma
un attimo dopo, tutto quello che era stato trasmutato fu fatto a pezzi
dall’emissione
di aura del nemico.
“Simili
trucchi non funzionano con me!” che si fece avanti ricoperto
da una specie di
armatura che lo aveva protetto dall’attacco “Io
sono il sovrano del Sole,
nessuno può battermi, nemmeno tu misero soleano
blu!” per poi lanciarsi in
avanti mentre nella sua mano sinistra si formò una lama di
sangue che calò
contro l’avversario.
KAPOM!
SPLASH!
“CHE
COSA!” ma questa fu colpita da una delle ali di Nick perdendo
solidità e
tornando ad essere liquida.
“Proprio
perché sono un soleano blu che manipola l’acqua e
i liquidi in generale, il tuo
potere non ha effetto!” questo perché Nick, in
quanto, soleano blu, poteva
controllare l’acqua e il sangue, che era ne composto per la
maggior parte, non
faceva alcuna eccezione “Ma
soprattutto…” e chiuse il pugno sinistro che fu
avvolto dalle fiamme.
KAPOM!
WAMP!
“AAAARRRGGHH!”
e colpì violentemente il tiranno in piena faccia spingendolo
all’indietro.
“IO
SONO IL SUN’S WARRIOR BLU: COLUI CHE MANIFESTA IL PROPRIO
POTERE E LA PROPRIA
VOLONTA’ DAVANTI A TUTTI!” Nick non si
fermò e gridò a pieni polmoni quello che
doveva per poi iniziare a colpire violentemente l’avversario
come se ogni pugno
rappresentasse la volontà di tutti coloro che avevano
sofferto a causa sua.
KAPOM!
“AAAAARRGGHHH!”
ma Vorkye non rimase fermo e lo colpì con una violenta
testata allontanandolo.
“Puoi
essere chi diavolo vuoi, non me ne importa niente!” il
tiranno non aveva alcun
interesse a sapere chi era: in quel momento lo stava ostacolando e lo
avrebbe
distrutto senza pietà “Devi solo sparire dalla
faccia dell’universo! ENIKI!” ed
estrasse una coppia di grandi spade dorate per poi lanciarsi contro
l’avversario.
“Sei
tu e la tua malvagità a dover sparire!” il
Sun’s Warrior non fu da meno ed
estrasse la sua spada blu rispondendo all’attacco
dell’avversario.
CLANG!
Scontrandosi
violentemente con lui.
IN
UN PICCOLO CORRIDOIO COLLEGATO ALLA SALA DEI GIGANTI
“MALEDETTA
FECCIA! MUORI!” Gilgamesh aprì il suo Gate of
Babylon e scaraventò contro il
suo avversario l’intero arsenale che aveva a sua disposizione.
“Sei
tu la feccia!” ma Lello schivò agilmente tutte le
armi che gli venivano
scagliate contro “Tu e tuo fratello che avete spezzato
l’equilibrio che i
nostri antenati hanno faticato così a lungo a
creare!” e rispondere estendendo
la sua ombra che assunse la forma di tute le armi che aveva visto e
scagliargliele contro.
“Non
osare paragonarmi a te, bastardo!” con una venuzza pulsante,
il fratello di
Vorkye non accettò un simile insulto e caricò un
Hadoken oscuro per poi scagliarlo
contro l’avversario.
“San
Ryu no HOKO!” ma il Sun’s Warrior nero non si fece
trovare impreparato e gli
scagliò contro il << Ruggito del drago
dell’Acido >> per
contrastare l’attacco.
FRAABBBOOMM!
I
due attacchi si scontrarono creando una potente deflagrazione che
causò non
poche crepe nello spazio ristretto in cui si trovavano.
KAPOM!
“AAARRRGGHHH!”
Gilgamesh ne approfittò e, partendo in quarta,
colpì violentemente Lello allo
stomaco.
“Ti
cancellerò per sempre dalla faccia di questo
universo!” sicuro della sua
superiorità, il soleano dorato afferrò
l’avversario per la testa e lo schiacciò
al suolo.
CRAAAAAAASSSSSSHH!
Per poi iniziare a volare
rapidamente tenendo
sempre l’avversario e facendogli frantumare il pavimento a
causa della
velocità.
SWISS!
Ma
di colpo perse la presa su di lui che si trasformò in
un’ombra.
KAPOM!
“AARRGHH!”
e ricevette un poderoso pugno alla bocca dello stomaco piegandosi a
causa del
dolore.
“Non
sottovalutare un Sun’s Warrior, soprattutto il sottoscritto
che agisce
nell’ombra celando il suo potere!” Lello non era
uno da prendere alla leggera e
lo avrebbe fatto capire all’avversario scatenando tutto il
potere che teneva
nascosto dentro di sé.
“MA
FAMMI IL FAVORE!” ruggì Gilgamesh mentre il suo
corpo venne avvolto da scariche
di energia e iniziò a scambiarsi una serie di pugni con
l’avversario.
“TI
FARO’ VEDERE!” gli rispose il saturniano
rispondendo all’attacco facendo
tremare tutto quello che aveva intorno.
NUOVAMENTE
NELL’ALA SUD-EST
KAPOMX100!
“AAAAARRRGHHH!”
continuando a gridare come un matto, il povero Moria le stava prendendo
di
santa ragione dalla sua avversaria del momento.
“Ahahahahah!
Sai che sei un’ottima pallina antistress?” ossia
Rose che lo stava usando come
sacco da boxe personale per sfogare il tanto nervoso che aveva in
corpo. Non si
divertiva in questo modo da anni.
“D-DANNATA!”
ma Moria non intendeva lasciarla continuare oltre e scompose il suo
corpo
diventando un sacco di piccole gocce nere.
“Che
fai te ne vai di già?” Rose non intendeva
lasciarlo scappare e, afferrata la
sua adorata falce, iniziò ad affettare ogni singola goccia
con l’intenzione di fare
lo stesso col loro padrone.
KAPOM!
“ARRGGH!”
ma così facendo, non si era accorta che Moria le era apparso
alle spalle e colpendola
violentemente facendola arrancare “Non lo sai che le femmine
non si sfiorano
nemmeno con un dito? La mamma non te l’ha
insegnato?” ma durò pochi secondi.
Infatti, si rialzò fissando l’avversario con occhi
furenti.
“Kishishishishi!
Secondo te, io sono uno che segue le regole?”
ribatté il soleano simile a una
cipolla ridendosela a modo suo “Non è colpa mia se
poi non ti guardi alle spalle!”
per poi schernirla su come fosse stato facile per lui sorprenderla.
“Scusa,
quando mi scateno mi dimentico tutto!” gli rispose la
stellina di Ban
fissandolo col classico sorriso insegnatole dal papino.
KAPOM!
E
parare un attacco che la stava per colpire da dietro.
“Non
sono mica nata ieri. Non casco due volte nello stesso
trucco!” e questa volta
non si era distratta e aveva parato l’attacco di una creatura
identica
all’avversario, ossia il Doppelman che era la sua ombra.
“Ma
ora sei in svantaggio numerico!” questo, però, era
quello che voleva fare il
membro della flotta dei sette che, insieme al suo alter ego, si
avventò
sull’avversaria.
KAPOMX100!
Iniziando
a colpirla violentemente sia davanti che dietro per restituirgliele
tutte con
gli interessi.
“NON
MI FREGHI!” ma Rose non era rimasta ferma e stava rispondendo
a tutti gli
attacchi parandoli uno dopo l’altro.
“CONVINTA?”
ma Moria non incrinò il suo sorriso diabolico.
Wosh!
Dall’ombra
della soleana uscì una punta che salì rapidamente
verso di lei.
“EH
NO!” ma Rose se ne accorse e si scansò evitandola
in tempo “Ma quanti di quei
cosi puoi tirare fuori?” per poi accorgersi che il numero dei
cipolloni era
aumentato arrivando a dieci.
“Kishishishi!
Te l’avevo detto che sei in svantaggio numerico!”
e, senza aggiungere altro,
lui e i suoi cloni d’ombra si avventarono su di lei.
“Tsk!
E tu lo chiami vantaggio numerico!” la soleana,
però, non fu d’accordo “IO SONO
MOLTO PIU’ BRAVA DI TE!” e schioccando le dita,
ecco che dietro di lei
comparvero venti sue copie.
“CHE
COSA!” lasciando Moria senza parole. Non si aspettava un
simile risvolto.
“E
guarda che siamo anche dietro!”
Ma
la voce amplificata di Rose si fece sentire anche da dietro. Infatti,
aveva
creato qualche altra copia dietro il cipollone.
KAPOMX500!
“AAAARRRGGH!”
che senza pensarci due volte, colpirono Moria e le sue copie alle
spalle
facendolo volare via.
“Io
sono una creatrice cipollone. Mi basta un pizzico d’inventiva
per battere
buffoni come te!” non tirandosela per niente, Rose si
riteneva fortissima e lo
volle dimostrare facendo apparire una serie di piccole stelle comete
che si
abbatterono sull’avversario “Beccati una bella
pioggia di meteore e poi dimmi
che ne pensi!” ridendosela sotto i baffi per le imprecazioni
del nemico che le
stava prendendo.
WOSH!
“Ma
che… Coff! Coff!” ma poi qualcosa di gassoso
entrò nelle sue vie respiratorie
facendola violentemente tossire.
“Shololololo!
Sei una mocciosa interessante. Credo proprio che sarai una cavia
perfetta per
permettermi di ampliare la mia scienza!” artefice di tutto
era Ceasar che aveva
approfittato della distrazione dell’avversaria per colpirla
alle spalle con uno
dei suoi gas capaci di stendere chiunque.
“D-Dannazione!”
riuscendo a mala pena a tenere gli occhi aperti, Rose si rese conto che
si era
nuovamente lasciata prendere e non aveva preso in considerazione gli
altri
possibili avversari.
“Shololololo!
Tranquilla, userò bene il tuo cadavere!” Ceasar
aveva già un bel programmino in
mente e non vedeva l’ora di avere altri corpi da analizzare
per scoprirne i
segreti “MIUORI!” e creò una spada di
gas pronta a trapassare l’ingenua
avversaria.
KAPOM!
“UGHA!”
ma prima che potesse farlo, fu violentemente colpito in faccia da un
calcio che
gli fece incontrare il muro.
“Non
ci provare nemmeno!” artefice del colpo fu Ban che non
permetteva a nessuno di
toccare la sua stellina senza permesso “Forza tesoro
riprenditi!” per poi darle
qualche colpo alla schiena per farle espellere tutto il gas che aveva
inalato.
“Coff!
Coff! G-Grazie papino!” grazie a quelle piccole attenzioni,
Rose si riprese
subito tornando a respirare regolarmente “Eh?
E quello dove l’hai preso?” per poi
notare che il genitore aveva un tridente
conficcato dietro la schiena e le punte gli stavano perforando petto e
stomaco.
“Oh!
Non lo avevo visto!” commentò Ban togliendoselo
come se fosse una semplice
spina e le sue ferite si rimarginarono “Lo vuoi?” e
pensò di regalarlo alla sua
stellina, lui non sapeva che farsene^^.
“No,
non mi piacciono queste cose!” a Rose quelle cose non
piacevano “A me piacciono
le falci sporche di sangue e le figone con cui giocare a fare il
dottore!” i
suoi gusti erano altri e assai più particolari^^.
“Ahahahah!
Scusa, scusa me l’ero scordato!” le rispose il
padre ridendosela allegramente
che, ormai, aveva accettato da tempo che la figlia fosse lesbica e dato
anche
il suo benestare.
“Sai
credo che il proprietario del tridente lo stia disperatamente
cercando!” poi Rose
fece notare al padre che forse chi aveva perso
quell’oggettino lo stava
cercando con molta ansia.
“GGGRRROOOAAARR!”
nemmeno a farlo apposta, Hody Jones si era lanciato contro di loro
lanciando un
ruggito famelico.
“Ah
era tuo. Eccolo amico!” con assoluta nonchalance, Ban glielo
lanciò
gentilmente. Giustamente non gli piaceva rubare le cose agli altri. Lo
faceva
solo se attiravano la sua attenzione^^.
“Ah!”
Hody lo prese al volo per poi guardarlo un attimo confuso
“Grazie!” per poi
ringraziarlo per averglielo restituito.
KAPOM!
“AAAARRRGGHH!”
e ricevere poi un poderoso pugno in faccia.
“Prego,
figurati!” gli rispose la Volpe dall’Avarizia
artefice del pugno in questione^^
“E grazie per la piccola agopuntura. Ne avevo proprio
bisogno!” e riteneva di
doverlo ringraziare per avergli fatto passare il leggero mal di schiena
che
aveva da qualche giorno “Che ne dici Rose. Riprendiamo a
riempirli di botte?”
per poi rivolgersi alla sua stellina chiedendole se era pronta a
ricominciare i
giochi.
“Altro
che se lo sono!” gli rispose lei mentre vedeva che Moria,
Ceasar e Hody si
erano ripresi e si stavano avventando su di loro
“Ready…” e fu pronta a dare il
segnale.
“Go!”
che ci pensò il genitore a completare per poi ricominciare a
dare botte.
“Fufufufu!”
intanto Doflamingo si stava dedicando unicamente a Meliodas cercando di
colpirlo ripetutamente.
“Nishishishi!
Guarda che così mi annoio sai?” che stava
schivando tutti gli attacchi in
maniera quasi annoiata anche se alla fin fine se la stava ridendo anche
lui.
“Fufufu!
Tranquillo adesso ti faccio passare io la noia e ti ammazzo come la
merdina che
sei!” smettendo di tentare di colpirlo, Doflamingo
optò per qualcosa di meglio
e batté un paio di volte la zampa destra sul pavimento che
si animò di colpo
trasformandosi in un enorme groviglio di fili “Assaggia il
mio vero potere!”
per poi scagliarglieli tutti in una volta.
“Carina
come idea!” commentò il Drago dell’ira
divertito dallo spettacolo che
l’avversario aveva imbandito “Ma con me ci vuole
ben altro!” per poi diventare
serio e impugnare la sua spada che brillò di colpo
“CONTRATTACCO!” e poi usare
il suo potere capace di rimandare l’attacco al mittente
maggiormente
concentrato.
“Sei
uno sciocco. Il tuo potere funziona su un solo attacco alla
volta!” ma il
membro della Flotta dei Sette lo riprese divertito facendogli notare
che il suo
potere era limitato a un solo attacco mentre lui ne aveva lanciati
apposta
un’infinità.
DOON!
“CHE
COSA!” ma, a sorpresa, si ritrovò tutti i suoi
fili riflessi contro e dovette
volare verso l’alto per evitare di essere colpito
“Come diavolo hai fatto a… ma
quanti diavolo siete?!” per poi notare che il suo avversario
si era di colpo
moltiplicato per 100 lasciandolo senza parole.
“È
vero che il Contrattacco funziona solo su un attacco ma la mia spada
è dotata
di un potere aggiuntivo che mi permette di moltiplicarmi più
volte. In questo
modo, riflettere più attacchi non è
più un problema!” notando la sua sorpresa,
Meliodas lo illuminò rivelandogli che la sua spada disponeva
di un potere aggiuntivo
che solo lui era in grado di usare al meglio. Intanto tutte le copie
erano
sparite tornando così ad essere uno.
“Capisco!
Fufufufu! Sei una merdina davvero fastidiosa!”
commentò Doflamingo non perdendo
il suo diabolico sorriso come se sapesse già come
contrastarlo.
“Guarda
che tra i due, la merdina sei tu!” ma Meliodas si era
stancato di vedere la sua
brutta faccia e, con un passo rapido, apparve davanti
all’avversario pronto a
colpirlo.
CLANG!
STRAP!
“Ma
cos… AAAAARRRGGHH!” ma prima che se ne rendesse
conto, qualcosa lo prese
bloccandolo e poi lo strinse forte facendolo gridare dal dolore.
“Kandata
Sting!” artefice dell’attacco era il terribile
soleano fenicottero che aveva
approfittato della vicinanza per colpirlo prima che questo reagisse
“Se sono più
veloce di te, però, non puoi rispondere con quella tua
stupida mossa!” e
ridendosela ci gusto, riteneva di avere la vittoria in pugno.
“Questo
se non decido di fare sul serio!” ma il Drago
dell’Ira non aveva ancora
iniziato a fare sul serio. Infatti, sul suo corpo iniziarono a formarsi
delle
macchie nere che erano che la piena manifestazione del suo potere.
GRIAFF!
Esse
presero la forma di artigli e furono calate contro
l’avversario.
“Fufufufu!
Interessante. Hai iniziato a fare sul serio eh?” che si
difese creando una
ragnatela di fili che aveva ricevuto il colpo al posto suo.
“Sarebbe
maleducato se non lo facessi. Ti pare?” gli rispose Meliodas
con sguardo
determinato.
“Allora
lo farò anch’io!” e anche il Fenicottero
decise di fare altrettanto lanciandosi
poi in avanti riprendendo a battersi.
“Hell
Flame!” mentre fluttuava, con la sua sfera di cristallo in
mano, Aracne lanciò
uno dei suoi letali incantesimi consistente in una sfera di fiamme nere
dall’elevato potere distruttivo.
WAMP!
DOON!
“Perfect
Cube!” ma Merlin, che faceva altrettanto, si difese evocando
un cubo magico
color viola chiaro che la difese dall’attacco “Te
lo restituisco migliorato!”
per poi prendere la sfera tra le mani e renderla più grande
e avvolta da altre
fiamme bianche che, unite a quelle nere, assunsero una colorazione
argentea
“Purgatory Flame!” per poi lanciargliele contro.
“Spider
Tornado!” Aracne si difese emettendo una grande
quantità di ragnatele che,
animate dalla sua magia, formarono una spirale che assorbirono le
fiamme
disperdendole “Sei forte, ma non mi batterai così
facilmente!” per poi girare
rapidamente gli indici creando una sfera nera “Gorgo
dimensionale!” e lanciarla
contro l’avversaria.
“Una
magia davvero interessante la tua!” commentò
Merlin divertita da quella mossa
“Reality Slash!” per poi calare la mano sinistra a
mo di spada e creare uno
squarcio magico.
BOOM!
Che
scontrandosi con l’incantesimo avversario, esplose
annullandosi.
“Ma
dai. Si vede che te la cavi!” fece ironica il membro dei
Sette peccati capitali
guardandosi intorno.
Aracne
aveva, infatti, approfittato dello scontro tra i due incantesimi per
scomporre
il suo corpo in una miriade di ragni neri che avevano circondato
l’avversaria
da ogni parte formando un’autentica cupola nera.
“Aracnosfera.
È una delle mie mosse migliori. Perfetta per attaccare
l’avversario da ogni
direzione!” la voce della strega rimbombò da ogni
direzione. Era sicura di
avere la vittoria in pugno “Questa Merlin è la tua
fine!” poi diversi cerchi
magici neri furono aperti “Negative Burst!” creando
una corrente di energia
negativa che si abbatté su Merlin.
“Sei
brava ma dimmi, è tutto qui?” che rimase quasi
delusa dalla mossa
dell’avversaria “Fallen Down!” e, con un
rapido gesto, generò un cerco magico
azzurro che si estese in un lampo.
FLASH!
“AAAAARRRGGH!”
investendo con la sua potente luce il membro della flotta dei sette che
fu
costretta ad annullare l’incantesimo e, tornata nella sua
interezza, ad
indietreggiare “Maledetta!” e fissare furiosa la
rivale rimasta illesa.
“Che
sei un’abile strega te lo riconosco: disponi di numerosi
incantesimi che in
pochi possono fronteggiare. Tuttavia vuoi strafare lanciandoli tutti
nello
stesso momento e questo causa un notevole consumo di energia magica
rendendoti
anche vulnerabile!” camminando molto lentamente verso di lei,
il cinghiale
della gola fece una rapida valutazione delle sue capacità
ritenendole buone ma
non perfette “In definitiva, non puoi vincere!”
ritenendo che non aveva
speranze contro di lei.
“Tsk!
Non montarti la testa!” ma Aracne si rialzò in
piedi guardandola furente “La
mia vera forza la devi ancora vedere!” per poi sollevare le
braccia facendo
vibrare violentemente il corridoio circostante.
“Davvero?
Allora fammi vedere che cosa sai fare!” curiosa di vedere le
vere capacità
dell’avversaria, Merlin la invitò a farsi avanti.
SWSH!
Crocodile
calò il suo uncino ma Vegeta lo schivò abilmente.
"Ah!
Sei patetico stupido alligatore!" per il principe dei Saiyan
quell'attacco
non valeva niente e calò il pugno sinistro sull'avversario
"Tsk!" ma
quello che colpi fu solo sabbia.
"Ah!
Sei patetica stupida scimmietta!" lo sfotté il soleano
mentre tornò
tangibile e tirò una boccata al suo sigaro "Ma la tua
fortuna sta per
finire qui!" e aveva deciso di porre fine a quella farsa sfilando la
copertura del suo uncino. Dall'arma. Cominciò a uscire un
liquido violaceo che
non era rassicurante "Sai, non mi limito a usare la sabbia. La mia mano
sinistra secerne un potente veleno. Per questo l'ho persa. Non meriti
un simile
onore ma ti aggiungerò alle mie vittime!" e ci penso lo
stesso Crocodile a
spiegare che era lui stesso a produrlo e che, a causa di esso, aveva
perso la
mano e se ne era più volte servito per eliminare i suoi
avversari.
"Non
mi ci aggiungerai. Ti farò a pezzi prima che tu possa
avvicinarti a me!"
ma Vegeta non fu della stessa opinione e creò sei cerchi
magici che dispose
davanti a se per poi sparare uno dei suoi attacchi migliori "Zebul
Final
Flash!" e sparargliela contro.
FRABOM!
"Sei
sistemato!" e ritenne di aver finito lo scontro.
"Sistemato?
Per chi mi hai preso!" ma il soleano era tutt'altro che sconfitto.
"Assurdo!
È incolume!" Vegeta rimase senza parole nel constatare che
l'avversario aveva
subito il colpo rimanendo illeso.
"Eheheheh!
Io sono come la sabbia. Non puoi colpire il mio corpo nemmeno usando
quei colpi
energetici!" e il motivo di questa sua invulnerabilità era
perché la
sabbia non era qualcosa che si poteva afferrare tanto facilmente.
"Tsk!
Buffone conosco un ragazzino molto più abile di te a usare
la sabbia!"
ma per Vegeta Gaara era mille volte più bravo di lui "E poi
la tua sabbia
non è invincibile! Mizu Ryu No HOKO!" e sparargli contro il
suo
<< Ruggito del Drago dell'acqua >> ossia un
potente getto di acqua
bollente ed era sicuro che lo avrebbe colpito.
"Merda!"
capendo subito che l'attacco era pericoloso, Crocodile lo
scansò per un soffio
evitando così che il potente getto d’acqua lo
colpisse trapassandolo.
“Finalmente
ho scoperto il tuo punto debole bastardo!” soddisfatto di
essere riuscito a
trovare la debolezza dell’avversario Vegeta era ora sicuro di
poter vincere
“Beccati questo. Mizu Ryu No Mashingan!”
e poi iniziare a sparare e ripetizione colpi
d’acqua con << la
Mitragliatrice del Drago dell’Acqua >> sparando
dalla bocca una serie di
proiettili d’acqua.
“Non
ci sperare!” ma Crocodile questa volta non si mosse e si
limitò a tendere in
avanti la mano destra “Ground Secco!” e usare una
sua misteriosa tecnica.
FSSSSSSSSSS!
E,
quando i proiettili d’acqua la toccarono, sparirono nel nulla.
“Che
cosa?” lasciando Vegeta senza parole. Credeva di aver messo
l’avversario alle
strette e, invece, era rimasto sorpreso dalla sua mossa.
“Eheheheh!
Credevi che non sapessi come difendermi
dall’acqua?” e nel vedere la sua
espressione, il soleano di tipo coccodrillo se la rise di gusto
“Come puoi
vedere, non sono da sottovalutare. La mia mano destra è in
grado di inaridire
qualsiasi cosa ed essere vivente mentre la sinistra secerne un veleno
tossico!”
e non si fece complimenti a rivelare quali fossero i suoi letali poteri
“Ciò
che conta è avere i mezzi per distruggere ogni avversario
anche se comporta
sacrificare qualcosa d’importante!” non facendosi
complimenti a rivelare la sua
filosofia di vita che non escludeva il sacrificio di una parte del suo
corpo.
“Pff!
Ahahahah!” quel discorso, invece di intimorirlo,
suscitò l’ilarità del principe
dei Saiyan. Le risate erano tali che si librò leggermente in
volo per evitare
di crollare a terra.
“Che
c’è? Ho forse detto qualcosa di
divertente?” Crocodile non capiva il motivo di
quell’improvvisa esplosione d’ilarità.
Fosse stato qualcun altro si sarebbe
innervosito e avrebbe attaccato a testa bassa ma non era
così sciocco da fare
una cosa simile senza prima rifletterci due volte.
“Ahahah!
No, mi hai solo fatto venire in mente qualcosa cui non avevo mai
pensato e la
cosa mi ha fatto scappare una risata!” mentre
cercò di recuperare un po’ di
contegno, Vegeta gli rispose dicendogli che il discorso lo aveva fatto
riflettere su qualcosa che non aveva mai preso in considerazione.
“Davvero?
Illuminami allora, così lo scriverò sulla tua
lapide!” curioso di saperne di
più, il soleano gli chiese di parlare in questo modo poi lo
avrebbe ucciso
senza troppi complimenti.
“Tu
hai sacrificato la tua mano solo per ottenere il potere e sei troppo
orgoglioso
per ammettere di aver fatto uno sbaglio. Una cosa che ho commesso
anch’io:
tempo fa, per orgoglio, mi feci manipolare per ottenere più
potere e
distruggere Kakaroth. E sai quale fu la cosa divertente? Volevo
rinunciare alla
nuova vita che avevo persino accettato per soddisfare il mio stupido
orgoglio.
Stavo per fare una cretinata che, per fortuna, non ho continuato.
È questo
quello che mi ha fatto ridere!” e Vegeta decise di
accontentarlo riassumendo in
poche parole quello che stava per fare ai tempi di Babidy e di Majin Bu
e, solo
in quel momento, si era reso conto che aveva fatto la scelta giusta a
preferire
la sua nuova vita al potere e al suo smisurato orgoglio.
“A
grandi linee credo di aver capito!” commentò
Crocodile che poteva comprendere
solo in parte le parole dell’avversario “A questo
punto, vediamo di farla
finita!” per poi sollevare l’uncino facendo
fuoriuscire una grande quantità di
veleno che si unì con la sabbia “Falce del Deserto
Velenoso!” e dargli la forma
di una grande falce violacea pronta a tranciare e uccidere
l’avversario.
“Bel
tentativo!” ma Vegeta non gli dette il tempo di fare nulla e,
con un rapido
scatto, gli apparve davanti.
KAPOMX100!
“Le
tue mani saranno anche problematiche ma il resto del corpo
no!” e lo tempestò
di pugni ben assestati sul muso e sul torace evitando il contatto con
gli arti
superiori. Aveva ben capito il suo punto debole e ora
l’avrebbe fatto a pezzi.
“GRR!
DANNATO!” ma Crocodile non era disposto a lasciarlo fare
senza intervenire e
calò l’uncino in avanti per affettarlo.
GRAB!
TUMP!
Ma
Vegeta si aspettava una mossa del genere e gli afferrò
l’arto sinistro per poi
scivolare in avanti cambiando di botto il baricentro: in questo modo
proiettò
l’avversario a terra.
CLANG!
E
riuscì a spezzare l’uncino che rotolò
lontano privando così l’avversario di una
delle sue armi.
“E
ora come la mettiamo!” sicuro della sua vittoria, il principe
dei Saiyan bloccò
l’avversario a terra tenendo la mano destra ferma con un
piede “Sei finito!” e
calò il pugno destro illuminato da una luce rossa.
“Non
credo proprio!” ma Crocodile era tutt’altro che
battuto. La sua coda non era
stata bloccata e la calò contro l’avversario che
fu costretto a scansarsi “Non
mi sfuggi!” ma non intendeva lasciarlo scappare e si scompose
rapidamente in
sabbia per poi riapparire davanti all’avversario e calare il
braccio sinistro.
SLASH!
“Per
un pelo!” ma Vegeta si dimostrò più
veloce di lui ed evitò di essere colpito da
una lama laser uscita da quello che restava dell’uncino
“E quella roba da dove
esce fuori!” e si chiese dove l’avversario la
tenesse nascosta.
“Eheheh!
Bisogna sempre avere un piano B!” commentò il
soleano puntando la spada laser
color viola in avanti “Devo ringraziare quel folle di
Byakuran per questo
gioiellino!” e ammise che l’idea
gliel’aveva passata il capo delle Corone
Funerarie e ora non la trovava male “Vediamo come
morirai!” per poi lanciarsi
in avanti pronto a tagliarlo in due.
“Non
ci contare. ZEBUL BLAST!” Vegeta non intendeva di certo
assecondarlo e fece
altrettanto calando il pugno destro avvolto da una luce rossa.
BOOM!
Che
fece esplodere tutto tranne l’avversario.
KAPOMX100!
“ZEAAAAAAAAAHHHH!”
A
diversi metri di distanza Goku e Teach si stavano scambiando diversi
pugni ma
nessuno dei due sembrava prevalere.
“Zeahahahah!
Sei forte umano ma ora è tempo di finirla!”
Barbanera si stava divertendo a
battersi con lui ma, a suo parere, i giochi erano finiti
“WHITE HOLE!” e
concentrò il suo potere nella mano sinistra generando un
vortice bianco capace
di respingere qualsiasi cosa.
“UGH!”
ma il Super Saiyan di quarto livello riuscì a resistere alla
forte pressione
impiegando tutta la sua forza.
“Zeahahahah!
Complimenti, non è da tutti resistere a un attacco del
genere!” e la resistenza
dell’avversario sorprese non poco il gigantesco avversario
che tese la mano
destra “Ma ci sei cascato. BLACK HOLE!” anche se
era tutto un suo piano e usò
un nuovo attacco che attirò l’avversario verso a
sé.
“Dannazione!”
ma Goku cercò di resistere a quell’improvviso
cambio ma inutilmente e fu
attirato violentemente verso il nemico.
“La
gravità di un buco nero è la cosa più
potente che esista. Non c’è nulla che
possa sopraffarla, a parte il potere
dell’universo!” non vantandosi per niente,
Teach riteneva che il suo potere fosse il più forte di tutti
dopo quello
dell’universo.
“Parli
troppo!” ma Son riuscì a poggiare due dita sulla
fronte e, poco prima che
finisse tra le grinfie dell’avversario, si
teletrasportò sopra di lui.
KAPOM!
“AAAAARRRGGHH!”
riuscendo a colpirlo alla nuca con un potente pugno e mettendolo a
tacere.
“Non
è il potere in sé a permettere la vittoria, ma il
suo sapiente utilizzo!” e
tirò fuori una rara perla di saggezza che era veritiera come
non mai.
“ZEAH!”
Teach si rimise subito in piedi e tentò di sorprenderlo con
un rapido colpo di
coda.
GRAB!
Ma
Goku l’afferrò al volo e, sollevatosi da terra,
iniziò a girare rapidamente su
sé stesso per poi scagliarlo via.
“AAH!”
ma Teach spalancò le ali riuscendo a fermarsi e poi si dette
una poderosa
spinta unita a un piccolo vortice bianco scagliandosi contro Goku.
“HEAT
EXPLOSION!” che lo accolse calando la mano sinistra che
divenne di colpo
incandescente.
KAPOM!
WAMP!
“AAARRGGH!
CHE DIAVOLO SUCCEDE!” costretto ad arretrare a causa del
troppo calore, Teach
non capiva come fosse possibile “Io sono un soleano. Il
calore non dovrebbe
avere effetto su di me!” e riteneva che, per via della sua
natura, fosse immune
ad attacchi basati sul calore.
“Sembra
proprio che l'Agnishwattas invece funzioni!”
commentò Goku contento di aver
scoperto che la magia insegnatele da Beryl avesse effetto
“Esso si basa sulle
microonde e agisce a livello molecolare e distrugge le cose
dall’interno!” e
spiegò rapidamente in che cosa consisteva questa potente
magia “Beryl-nee la diceva
in maniera tropo complicata. Non so quante volte me l’abbia
ripetuto!” e nel
ricordare quanto tempo ci aveva messo per capire come funzionasse, si
gratta la
testa imbarazzato per aver fatto sgolare la sua sorellona drago^^.
“Tsk!
Ecco perché mi ha colpito. La mia pelle resiste ma muscoli e
ossa no!” capendo
al volo che l’abilità del Saiyan era in grado di
danneggiarlo Teach decise di adottare
seri provvedimenti “Ti distruggerò combinando la
gravità di un buco nero e di
un buco bianco e poi, quando questa stupida ribellione sarà
finita, farò lo
stesso col sasso in cui vivete tu e i tuoi amichetti!” e
unì le mani per creare
qualcosa di nuovo e non mancò di lanciare una vera e propria
minaccia che
avrebbe poi concretizzato.
“Non
ti permetterò di distruggere la Terra. È vero,
non ci sono nato ma mi ha accolto
come suo figlio adottivo. Non importa se è di una dimensione
diversa, la
proteggerò sempre!” ma il Super Saiyan non gli
avrebbe permesso di fare una
cosa del genere. Anche se non era la Terra che l’aveva
accolto, lui l’avrebbe
sempre protetta e mise le mani a coppa
“Ka-me-ha-me!” e cominciò a caricare la
sua tecnica più famosa che assunse una colorazione rossa e
incandescente.
“STAVOLTA
MORIRAI! GREY HOLE!” Teach finì di caricare la sua
mossa ossia un vortice
grigio che poi scagliò contro l’avversario.
“HA!”
ma anche Goku era pronto e gliela scagliò contro senza
troppi complimenti.
FRABBOOM!
Lo
scontro tra i due attacchi generò una potente deflagrazione,
seguita da una
notevole onda d’urto. Al centro di tutto questo trambusto,
Goku e Teach
continuavano a confrontarsi senza sosta.
“ZEAAAAAH!”
il membro della flotta dei sette non si trattenne e continuò
a imprimere forza
nel suo attacco.
“AAAAAAHH!”
ma il Super Saiyan non fu da meno. Non era il tipo da arrendersi tanto
facilmente “AAAAHH!” poi, per un attimo, fu avvolto
da un’aura rossa e impresse
una forza maggiore nel suo attacco che ebbe la meglio su quello
avversario.
“DANNAZIONE!”
che imprecò pesantemente per non essere riuscito a prevalere.
Wosh!
“Zeahahahah!
Scherzavo!” ma il suo era tutto un bluff. Servendosi della
sua oscurità, eresse
un muro nero che assorbì l’attacco lasciandolo
così incolume “Non è il potere a
permettere la vittoria ma il suo sapiente uso vero?” per poi
sbeffeggiare
l’avversario citando testualmente le sue parole.
“Già!”
gli rispose Goku che si era chinato e aveva poggiato la mano destra a
terra.
WAMP!
“Ma
cos…AAAAARRRRGGHHH!” Teach non ebbe il tempo di
capire che cosa stava
succedendo che fu investito da una colonna di fiamme che partiva dal
pavimento
“MA CHE DIAVOLO SUCCEDE!” e non capiva come fosse
possibile una cosa del
genere.
“Agnishwattas
Sotterraneo!” la risposta gliela diede Goku stesso che
alzò la mano da terra e
questa era incandescente “Le microonde si muovono attraverso
le cose. Non lo
sapevi?” per poi lanciarsi contro l’avversario
pronto a colpirlo di nuovo.
“ZEAH!
PERO’ LA MIA OSCURITA’ ASSORBE ANCHE DANNI COME
QUESTO!” stessa cosa fece Teach
che dimostrò di avere una notevole resistenza e il suo
potere aveva azzerato i
danni.
“Mori
Ryu no Rinpa Ken!” Goku attaccò con
<< la Spada Linfatica del Drago della
Foresta >> ossia ricoprì il braccio destro di
una corteccia molto
resistente che divenne simile a una spada.
ZACK!
“AAAAAARRRGGHH!”
che riuscì a colpire l’avversario e a procurargli
una ferita diagonale sul
petto “COME DIAVOLO È POSSIBILE CHE UNO
STUZZICADENTI COME QUELLO ABBIA
TAGLIATO LE MIE SCAGLIE!” il dolore era tale che il soleano
sentiva la pelle
bruciare come mai prima.
“Questa
è magia del Dragon Slayer amico ed è stata
elaborata dai draghi per abbattere i
draghi e tu, che sei un soleano Viverna, quindi una sottospecie di
drago, ne
sei parecchio vulnerabile!” la risposta gliela diede Goku
stesso che, con
quell’attacco, voleva accertarsi che la magia del Dragon
Slayer avesse effetto
sull’imponente avversario e aveva fatto bene i suoi conti.
“Allora
è per questo che re Vorkye mi aveva avvisato di fare
attenzione agli umani che
avevano odore di drago addosso!” mentre la sua
oscurità lo stava guarendo
completamente, Teach comprese che l’avvertimento che aveva
ricevuto ore prima
dal suo sovrano si riferiva a quelli come il Son “Zeahahahah!
Allora userò la
mia tecnica speciale!” e si mise in posizione di caricamento.
Dal suo corpo
fuoriuscì un sottile quanto denso velo grigio scuro che si
estese per un raggio
di due metri da lui “Grey Veil: la mia mossa più
potente. Non importa quanto
siano forti, gli attacchi vengono assorbiti e poi espulsi, inoltre
amplifica la
forza dei miei attacchi di dieci volte. Da adesso non mi farai
più niente!
Zeahahahahah!” e ora si sentiva invincibile.
“Bella
mossa!” e la cosa impressionò non poco Goku che
non si aspettava una cosa del
genere “In tal caso, anch’io tirerò
fuori la mia tecnica speciale!” e anche lui
decise di sfoderare l’artiglieria pesante e si mise in
posizione di caricamento
e, pochi istanti dopo “Kaio-ken!” fu ricoperto da
una potente aura rossa.
“Eh?
È la stessa cosa che hai fatto prima!” nel vedere
quella mossa, Teach si rese
conto che se n’era servito per un attimo per imprimere
maggiore forza alla sua
onda energetica.
“Esatto!”
Goku glielo confermò senza problemi “Questa mia
tecnica raddoppia la forza, la
velocità e tutte le altre abilità combattive.
È una tecnica che ho appreso
tempo fa da Re Kaioh!” e spiegò in che cosa
consisteva e non era una cosa da
poco “Arrivo!” per poi partire
all’attacco sparendo nel nulla.
“Cosa?”
e Teach non riuscì a seguirlo. Era così veloce
che non riusciva a vederlo o
percepirlo.
“Sono
qui!” ma ci pensò Goku stesso a rivelare la sua
posizione. Era tornato
esattamente nel punto da cui era partito lasciando
l’avversario senza parole
“Sai, non usavo questa mossa da parecchio tempo
perché il suo utilizzo mette a
dura prova il mio fisico e consuma parecchia energia, ma grazie agli
allenamenti di Beryl-nee e di Amor, posso resistere molto
più a lungo!” e,
senza peli sulla lingua, gli rivelò quale era il prezzo da
pagare ma anche che,
grazie agli allenamenti sostenuti col suo drago e Kenshiro stesso, era
in grado
di sostenerlo senza troppi problemi “Ahhhh!” per
poi iniziare a concentrarsi aumentando
ulteriormente la sua forza.
“S-Sta
diventando sempre più forte!” e la cosa fece
tremare Teach che non si aspettava
una cosa del genere “Triplo… Quadruplo…
no!” provò anche a calcolare la potenza
che percepiva ma poi perse di colpo il conto.
“Decima
potenza!” ma ci pensò Goku a illuminarlo facendo
esplodere la sua aura di un
intenso rosso “Kaio-Ken alla decima potenza!” e una
volta raggiunta la potenza
necessaria, si lanciò in avanti.
KAPOM!
“ARGH!”
Teach si ritrovò colpito in pieno muso e fu spinto
violentemente all’indietro
“NON MI HAI FATTO NULLA!” ma grazie alla sua
tecnica ne era uscito quasi illeso
e si lanciò in avanti calando il pugno destro.
KAPOMX2!
“CHE
COSA?” ma questo fu parato senza troppi problemi dal Super
Saiyan che non batté
ciglio.
“È
tutto inutile. Al mio attuale livello posso anche resistere ad attacchi
del
genere!” che gli sbandierò in faccia la pura e
semplice verità.
KAPOMX100!
Per
poi colpirlo con una serie di rapidi e potenti colpi sul tutto il corpo.
“AAAARRGGH!”
e, anche se protetto dal Grey Veil, Barbanera ne sentì la
forza “DANNATO!” ma
non era il tipo da cedere per così poco e si
scagliò in avanti iniziando
nuovamente a combattere.
ALA
EST
SLASHX100!
“Che
ne dite ragazzini, vi piace questo buon esercizio?” chiese
Master Xehanort che
osservava rilassato i suoi avversari intenti a schivare una serie di
raggi
laser che sparava usando le dita.
“Esercizio?
Io sto prendendo sonno!” commentò Alucard che se
ne stava immobile a subire
senza fregarsene minimamente “E meno male che avevi detto che
facevi sul
serio!” per poi riprendere l’avversario con la
faccia mezza disintegrata.
“M-Ma
questo qui è folle!” mentre usava la sua lancia
per deviare i vari laser, King
non riusciva a capire come funzionasse la mente del vampiro
“Spero che Ban non raggiunga
mai simili livelli!” che era più malata di quella
del compagno che non aveva
mai raggiunto simili livelli.
“Te
l’ho già detto: suscita sempre questa prima
impressione!” gli rispose Yugi che
stava schivando tutti gli attacchi con movimenti minimi
“Adesso basta. Cilindri
Magici!” ma ora si era stancato di assecondare
l’avversario e davanti a lui
apparve l’omonima carata trappola che assorbì
tutti i laser per poi rispedirli al
mittente.
“Cosa?”
che, con una certa sorpresa, schivò l’attacco
giusto un secondo prima che lo
colpisse “Sei in grado di riflettere gli attacchi
altrui?” per poi guardare il
giovane Sun’s Warrior con interesse e chiederglielo
direttamente.
“No,
quella è l’abilità della Carta Trappola
Cilindri magici. Io posso rendere reali
gli effetti di tutte le carte che conosco. Questo è il mio
potere!” ma Yugi gli
rivelò che la sua abilità era un’altra
e, considerando che era lui, anche molto
potente “Così come questo. Kin Ryu No
Gouken!” per poi scagliarsi in avanti e
usare << il Pugno potente del Drago D’oro
>> ricoprendo il pugno
destro di scaglie dorate che calò contro
l’avversario.
“Scudo
di ghiaccio!” ma il soleano non si scompose e
ricoprì la mano sinistra di
ghiaccio formando un piccolo quanto resistente scudo.
KAPOM!
CRIK!
“Interessante
come potere. Se gli dovessi dare un nome, direi che Card Reality sia
molto
appropriato!” e mentre notò una vistosa crepa
nella sua difesa, Master Xehanort
pensò di dare un nome appropriato al potere del giovane
avversario che, a parer
suo calzava a pennello.
“Grazie
per il suggerimento, lo terrò in considerazione!”
il re dei giochi accettò il
possibile nome con cui chiamare questo suo potere “Ma questo
ha già un nome:
Magia del Dragon Slayer d’Oro!” per poi imprimere
maggiore forza nel pugno
destro che fu avvolto da fiamme dorate.
CRASH!
“Ho
già avuto a che fare con una variante di questa
magia!” commentò Master
Xehanort che si scansò per evitare quel pugno ardente che
aveva sfondato la sua
difesa e ricordava bene di aver già saggiato la forza di
quella particolare
magia “Dimmi, quante ne esistono?” ed era curioso
di sapere quante versioni
esistessero. Poco gliene importava se stava combattendo contro tre
avversari,
voleva soddisfare la sua inesauribile e malata curiosità.
“Per
ogni tipo di drago esistente e ce ne sono tantissimi!” e il
Sun’s Warrior
bianco non ci vide niente di male a rispondere, facendo capire che
potevano
esistere numerose varianti di questa potente magia in grado di
sconfiggere i
draghi “Scambio!” per poi dire questa semplice
parola e scomparire.
“Yo!
Adesso ci divertiamo!” ed essere sostituito da Alucard che
calò la mano desta a
mo di lama.
“Interessante!”
Master Xehanort accettò la sfida facendo altrettanto.
DOON!
SCRATCHX2!
Il
risultato fu che, dopo un rapido confronto che fece vibrare
l’aria, entrambi
gli arti si squarciarono facendo uscire due fontane di sangue.
“Ahi!”
ma, anche se privato di un arto, il soleano varano si lasciò
sfuggire un
semplice gemito. Chiunque altro invece avrebbe gridato come un pazzo ma
lui
invece non stava nemmeno digrignando i denti.
“Ahahah!
Complimenti, sei il primo che se ne esce con un semplice
<< Ahi >>
dopo che gli ho mozzato un arto!” dall’altra parte,
Alucard si complimentò con
l’avversario per la sua resistenza. Aveva ucciso numerosi
avversari, divertendosi
anche a menomarli ma non gli era mai capitato di trovarsi davanti uno
come lui.
E, intanto, il suo arto era tornato come nuovo.
“Ho
provato più volte questa sensazione che ormai non mi fa
più nessun effetto!”
commentò il soleano mentre il tempo intorno a lui
sembrò riavvolgersi e anche
il suo arto tornò come nuovo “È una
magia che ho sviluppato personalmente: l’ho
chiamata Riavvolgimento Corporeo!” e rivelò senza
problemi come aveva chiamato
quella magia da lui stesso creata “Con essa posso riavvolgere
il tempo del mio
corpo di circa cinque minuti. Questo mi rende praticamente
immortale!” e non si
vantò per niente della sua abilità che, a parer
suo, lo rendeva in grado di
sfuggire in eterno alla morte.
“Uhuhuh!
La vera immortalità non esiste!” ma Alucard non
era d’accordo con lui e
riteneva che non esistesse nulla che non potesse essere ucciso
“E poi il clan
dei Sandtimes è molto più bravo di te a
riavvolgere il tempo. Sei scarso!” per
poi paragonarlo alla famiglia materna di Sauron le cui
abilità erano nettamente
superiori alle sue.
“Non
si finisce mai d’imparare!” commentò il
soleano che, invece di offendersi,
considerò la cosa interessante.
“È strano. Più lo guardo,
più sono sicuro che
ogni sua mossa nasconda qualcosa!” più
osservava il suo avversario più Yugi
aveva l’impressione che l’avversario celasse
qualcosa “King non ti sembra che
Xehanort nasconda qualcosa?” e decise di chiedere al peccato
dell’Accidia per
vedere se anche lui la pensava come lui.
“Sì
è sempre stato così. Non importa quante volte lo
veda, nei suoi occhi il folle
desiderio di conoscenza è sempre presente!” che
gli dette il suo personale
parere ossia che il soleano era avido di conoscenze e, pur di
ottenerle, non si
faceva scrupoli.
“Desiderio
di conoscenza? No, non è questo!” ma Yugi non la
pensava allo stesso modo. A
suo parere l’anziano soleano desiderava qualcosa di
completamente diverso “C’è
altro dietro!” e aveva un’idea su come scoprirlo.
“Che
vuoi dire?” ma il peccato capitale dell’Accidia non
riuscì a seguirlo.
“King
usa il tuo potere Disastro in combinazione con questa magia. Potere del
mago!”
invece di rispondergli il Sun’s Warrior bianco gli chiese di
usare il suo
potere magico capace di controllare e aumentare anche a livello
molecolare la
forza dei danni e lo incrementò ulteriormente con la magia
che potenziava chi
veniva selezionato.
“Incredibile!”
King percepì immediatamente l’aumento improvviso
della sua forza semplicemente
aprendo e chiudendo le mani “Non so che cosa hai in mente, ma
va bene. Lancia
spirituale Chastiefol vera forma: Chastiefol!” e lo
accontentò usando il pieno
potenziale della sua arma che divenne gigantesca e fu calata verso
l’avversario.
“Meglio
cambiare aria!” percependo il pericolo, Alucard
preferì evitare di essere
colpito dal fuoco amico e diventò nebbia salvandosi.
“Ecco
qualcos’altro di molto interessante!”
commentò Master Xehanort che invece
rimase fermo e tese in avanti le mani “Lame
Eteree!” da cui partirono due
grandi lame rosse simili a laser che incrociò.
CLANG!
“NNHHHN!”
e le usò per parare la forza dell’enorme lancia
impiegando non pochi sforzi.
“Che
cosa? Ma stiamo scherzando? Sta-sta parando la mia lancia
gigante?” e la cosa
lasciò King senza parole. Sapeva che l’avversario
era forte ma non che poteva
raggiungere simili livelli.
“Uhuhuh!
Quel vecchietto è sorprendente!” mentre Alucard se
la rise di gusto. Per lui
avversari simili erano il suo pane quotidiano che lo facevano divertire
sempre
come un bambino.
“Ciò
che è sorprendente è altro!” ma Yugi
sembrava aver colto qualcos’altro in
quella mossa e poi si lanciò in avanti mentre dietro di lui
apparve una figura
indefinita armata di una grande falce circondata da numerose catene
“Squarcio
dello spazio tempo!” che, rispondendo al comando del suo
padrone, calò
l’affilata lama tranciando le catene che aveva davanti a
sé.
ZACK!
DOON!
“Cosa?”
Master Xehanort, distratto dall’attacco di King,
percepì qualcosa che era stato
tagliato intorno a lui e poi una potente onda d’urto lo
sbalzò bruscamente
facendogli perdere la presa col terreno
“Dannazione!” e questo permise a
Chastiefol di sfondare le sue difese.
FRABBOOMM!
Che
scese inesorabile su di lui generando una piccola esplosione di detriti.
“Centrato!”
e questo fece esultare il peccato dell’Accidia che era sicuro
di aver atterrato
l’insidioso avversario “Yugi sei stato incredibile.
Non immaginavo sapessi
usare una magia simile!” per poi complimentarsi col
Sun’s Warrior che aveva
sfoderato una mossa davvero molto potente. Lui stesso, se non avesse
resistito,
sarebbe stato sbalzato via dall’impatto.
“Non
è una semplice magia, ma il potere che il drago
d’oro Sourise gli ha
trasmesso!” Alucard lo corresse facendogli capire che quello
che aveva usato
era un potere che proveniva dal drago che gli aveva insegnato la magia
del
Dragon Slayer “Il nome della magia è Catena dello
Spazio-tempo. Da quello che
so, è in grado di tagliare le catene invisibili che
sostengono la realtà anche
distorcendola o distruggendola completamente e può colpire
anche il continuo
spaziotemporale. Mi risulta che non l’abbia mai usato al
pieno della potenza o
causerebbe seri danni alla realtà!” che gli
spiegò in che cosa consisteva
questo incredibile quanto pericoloso potere che, se lasciato libero,
poteva
essere fatale anche per chi lo usava.
“Wow,
non avrei mai immaginato esistesse una magia del genere. Mi vengono i
brividi
al solo pensare che cosa succederebbe se venisse usato da un essere
malvagio!”
e King ringraziò che quel potere non fosse finito nelle mani
sbagliate o
sarebbero stati grossi guai.
“Mhm!”
Yugi era l’unico a non dire niente. Si limitò a
fissare il punto in cui Master
Xehanort era sparito, come se fosse sicuro che sarebbe riapparso da un
momento
all’altro.
CRASH!
Infatti,
come aveva supposto, il soleano riapparve sfondando il pavimento e
camminando
con una calma innaturale.
“Un
potere davvero interessante!” commentò il soleano
facendosi avanti e fissando
gli avversari “Sei un tipo davvero interessante Yugi
Muto!” e posare lo sguardo
sul Sun’s Warrior bianco che aveva attirato la sua completa
attenzione.
“E
tu sei un pessimo bugiardo!” ma Yugi gli parlò
come se lo avesse appena
smascherato.
“Non
capisco che cosa tu voglia dire!” ma quelle parole non
turbarono il diretto
interessato che non si fece sfuggire nessuna emozione.
“Io
invece credo di sì! Da quando abbiamo iniziato a combattere
ho notato due cose:
ogni volta che ti abbiamo attaccato, hai sempre risposto con attacchi
diversi,
quasi come se volessi fare sfoggio delle tue doti e poi i tuoi occhi.
Non
importa con che cosa ti attacchiamo, i tuoi occhi sono sempre
attraversati
dalla stessa luce. Ho pensato che si trattasse di follia ma mi
sbagliavo: sono
colmi di invidia verso di noi e i nostri poteri. È questa la
verità!” Yugi però
non era nato ieri e, usando parole rapide e precise, espose le sue
conclusioni
su ciò che aveva notato nell’avversario.
“Invidia?”
lasciando King dubbioso come non mai “Ma che dici?
Perché Master Xehanort, uno
dei soleani più antichi, dovrebbe essere invidioso di noi e
dei nostri poteri?
Ne ha così tanti a sua disposizione!” e non capiva
che cosa spingesse Yugi a
credere una cosa del genere.
“Credo
che stiamo per scoprirlo!” Alucard lo invitò a
portare qualche minuto di
pazienza e tutto sarebbe stato finalmente chiaro.
“Ci
ho pensato e l’unica soluzione che mi è venuta in
mente è che in realtà tu non
possiedi un potere vero e proprio. La verità è
che tu non sei in grado di usare
un potere propriamente tuo ma sei stato costretto a prenderli ad altri
o sei
addirittura costretto ad affidarti a una sorta di ruota della fortuna
per
poterli usare. Mi sto forse sbagliando?” e Yugi non
tardò a spiegare la sua
idea che era assai particolare e anche azzardata.
CLAP!
CLAP!
In
risposta, ricevette un leggero applauso dallo stesso Master Xehanort.
“Degno
del Sun’s Warrior bianco!” commentò
l’anziano soleano che poi lo fissò dritto
con occhi che trattenevano a stento la sua rabbia “Hai
dannatamente ragione: a
parte il potere legato al buio, io non dispongo di un potere secondario
vero e
proprio. O meglio, ce l’ho ma, come hai detto tu,
è un’autentica ruota della
fortuna: si chiama Metronomo e mi permette l’uso casuale di
altre abilità!” che
rivelò il nome del suo potere che era assai misterioso
“Tsk! Tuttavia, proprio
perché è legato al caso, lo detesto. Pensare che
la mia vittoria sia solo
determinata dalla fortuna, mi dà il voltastomaco!”
che lui però disprezzava
oltre ogni limite “Io invidio tutti voi che disponete di
poteri tutti vostri e
non dovete affidarvi alla fortuna per poterli usare. È per
questo che ho
iniziato a studiare i cuori: in termini filosofici, sono il centro del
potere
secondario di ognuno di noi. Ne ho studiati così tanti che
quasi sono impazzito
nel farlo e ho scoperto molti segreti che mi hanno permesso di ridurre
la mia
cosiddetta ruota della fortuna a un semplice calcolo matematico,
facendo miei i
poteri che ho compreso da quei cuori. Ma non è abbastanza:
io voglio un potere
mio e sono sicuro che il cuore di un Sun’s Warrior sia
perfetto per poterlo
ottenere!” per poi iniziare a parlare con occhi deliranti che
aspiravano al
raggiungimento del tanto agognato potere unico.
“Cioè
ha strappato così tanti cuori solo per questo?”
King non aveva parole per
descrivere un simile atto.
“E
poi dicono che io sono folle. Eccolo il vero folle!” mentre
Alucard poteva
tranquillamente dire di aver trovato qualcuno che, in follia, lo
batteva alla
grande.
“Stai
mentendo a te stesso. Quel tuo potere è bellissimo: sta a
rappresentare la tua
flessibilità mentale. Come puoi odiarlo!” Yugi,
però, non lo credeva vero. Se
l’avversario era nato con un simile potere che gli permetteva
di usarne altri,
perché doveva odiarlo.
“Non
potete capire, soprattutto tu che sei il Sun’s Warrior
bianco. Voi che usate la
luce che avete nel cuore per proteggere e brillare anche
nell’oscurità più
profonda! NON PUOI CAPIRE!” ma Master Xehanort
rifiutò quel complimento. Per
lui equivaleva a una presa in giro, soprattutto se a dirla era colui
che
indossava il ciondolo bianco.
“Proprio
perché sono il Sun’s Warrior bianco, io dico la
verità. Perché ce l’hai così
tanto con me?” Yugi non capiva perché
l’avversario sembrava averlo puntato
quasi fosse la fonte della sua rabbia.
“Perché
sei il secondo detentore di quel dannato ciondolo ad aver detto che
questo mio
potere è bello e io non lo accetto. Voi Sun’s
Warriors bianchi mi fate vomitare!”
risposta che non tardò ad arrivare, visto che uno dei
predecessori del Muto
aveva detto la stessa cosa che per Master Xehanort equivaleva a un
insulto e,
stanco di parlare, si lanciò in avanti.
“Diciamo
solo la verità nient’altro!” gli rispose
Yugi che, a questo punto, non poteva
fare altro che farlo ragionare dopo avergli dato una sonora batosta.
KAPOM!
DOON!
I
pugni dei due si scontrarono violentemente generando una potente onda
d’urto
che incrinò il pavimento e poi iniziarono un rapido scambio
di colpi.
“Andiamo
a dargli una mano!” Alucard non voleva essere escluso dal
divertimento e corse
in avanti pronto a ricominciare a menare le mani.
“Eccomi!”
seguito a ruota da King con la sua lancia pronta a colpire.
“FUORI
DAI PIEDI MURO DI FUOCO!” ma l’avversario non
voleva nessuno scocciatore in
più.
WAMP!
Ed
evocò un muro di fiamme che bloccò
l’avanzata dei due avversari lasciandolo
così solo contro il Sun’s Warrior che
più odiava.
“Ti
distruggerò! Lame eteree!” l’anziano
soleano non perse un solo istante e,
sfoderate le lame che aveva precedentemente usato per bloccare la
lancia di
King, si lanciò in avanti.
CLANG!
“Vuoi
batterti in uno contro uno? Mi sta bene!” ma queste furono
parate dalla spada
di Yugi, una lunga sciabola dalla lama dorata, che accettò
la sua sfida iniziando
un rapido scontro di spade.
“Non
mi piace essere messo da parte!” dall’altra parte
del muro fiammeggiante,
Alucard fece capire di essere poco propenso ad essere escluso dal
divertimento
della battaglia.
“Concordo.
Dobbiamo trovare un modo per andare ad aiutare Yugi!” e anche
King era
d’accordo con lui e voleva andare a dare man forte al
Sun’s Warrior.
“Io
ho un’idea: fa ruotare la tua lancia per disperdere le
fiamme. Io, intanto mi
farò strada con questo mio piccolo amico!” il
vampiro gli propose il suo piano
e intanto dal suo corpo uscì fuori la testa di un enorme
cane nero dai numerosi
occhi rossi ed era pronto a intervenire.
“O-Ok!”
gli rispose il peccato dell’Accidia leggermente impressionato
da quello che
aveva appena visto.
BOOM!
In
quel momento, all’interno della trappola infuocata si
verificò una forte
esplosione e poi una pesante atmosfera si diffuse per tutto
l’ambiente che si
tinse di un cupo grigio.
“C-Che
diavolo sta succedendo?” colto da un forte senso di
debolezza, il vampiro riuscì
a non cadere solo reggendosi sulle ginocchia, intanto il suo cane
infernale si
era dissolto nel nulla.
“N-Non
è possibile! Metronomo può riprodurre anche quel
potere?” mentre si reggeva
usando la sua lancia, King non poteva credere a quello che stava
vedendo.
“Di
che si tratta?” Alucard ne volle sapere di più e
gli chiese si spiegarlo anche
a lui.
“Monocromia!”
gli rispose King spaventato da quello che percepiva
“È un potere leggendario in
grado di dimezzare la forza dell’avversario e anche di
corrodere la realtà. Quando
viene attivato, tutto quello che c’è intorno perde
il suo colore naturale
perché schiacciato dalla forte pressione di questo
potere!” e spiegò
rapidamente in che cosa consisteva “Che io sappia,
è un potere che solo gli
antichi soleani erano in grado di usare: non esiste nessuno che lo
disponga!” e
fece capire il motivo per cui era considerato un potere leggendario.
“Questo
sì che è un problema!”
commentò Alucard leggermente preoccupato “Sembra
proprio
che Yugi dovrà usare lo squarcio spazio tempo al
massimo!” ed era sicuro che
l’amico avrebbe usato il suo potere speciale al massimo.
“Inginocchiati
di fronte al potere dei grandi antichi soleani. Non puoi nulla contro
Monocromia!” mentre spingeva l’avversario con tutta
la forza che aveva, Master
Xehanort desiderava vederlo cadere in ginocchio davanti a lui. Solo
allora
sarebbe stato soddisfatto.
“E
poi dici che odi il tuo potere eh?” ma Yugi non gli avrebbe
dato questa
soddisfazione “AAAAAAAHHH!” e, proprio come aveva
previsto Alucard, decise di
scatenare al massimo lo speciale potere concessogli da Sourise.
RRRRRUUUBBBLLE!
L’indefinita
figura apparsa precedentemente, apparve nuovamente dietro le spalle del
Sun’s
Warrior e questa volta mostrò la sua reale forma, un enorme
coniglio nero
umanoide con inquietanti occhi rossi armato di una grossa falce. La
forza della
misteriosa creatura fu tale che il pavimento sotto i piedi di Yugi si
crepò e
l’aria iniziò a tremare violentemente.
“Impossibile!
Sta sopraffacendo Monocromia!” il soleano varano non aveva
parole. La forza
della misteriosa creatura era tale che, con il semplice movimento delle
braccia, stava distruggendo un potere considerato leggendario e
invincibile.
CRASH!
“AAAARRRGGH!”
alla fine non riuscì più a resistere e perse il
controllo sul potere appena
usato finendo spinto violentemente all’indietro.
“Anf…
Anf… il tuo Metronomo è un potere incredibile e
tu te ne lamenti? Se sono
riuscito a prevalere su di te, non è stato perché
ero più forte, ma perché tu
non vai a sminuire te stesso!” mentre si reggeva a mala pena
in piedi per lo
sforzo appena fatto, Yugi riprese nuovamente l’avversario che
continuava a
odiare il suo potere “Oooh!” per poi sentirsi
mancare e cadere all’indietro.
“Yugi!”
ma Alucard lo prese al volo evitando che sbattesse. La forza usata dal
Muto era
stata tale da spazzare via anche le fiamme.
“Stai
bene?” anche King si avvicinò preoccupato al
capezzale del compagno che non
aveva una bella cera.
“Questo
potere consuma parecchie energie. È anche per questo che non
lo uso molto!”
commentò Yugi che era così a corto di energie da
tornare addirittura umano con
l’unica eccezione delle grandi ali bianche dietro la schiena.
“Beh,
ora puoi concederti un po’ di riposo. Al resto ci pensiamo
noi!” capendo che
l’amico non ce la faceva più a continuare, Alucard
lo adagiò a terra e decise
di continuare a combattere anche per lui.
“Aspetta,
non possiamo lasciarlo così. Sarà un bersaglio
troppo facile per Master
Xehanort!” ma King non voleva lasciarlo lì
esposto. Bastava un semplice attacco
e sarebbe finito tra le grinfie dell’avversario.
“È
proprio per questo che dobbiamo stendere quel vecchio
bacucco!” gli rispose il
vampiro che ora voleva entrare in scena.
“Stendermi?”
ma l’anziano soleano si era appena rialzato e, anche se
ferito, era tutt’altro
che sconfitto “POVERI ILLUSI!” e ora non poteva
più controllare la sua rabbia
mentre il suo corpo iniziò a crescere, diventando gigantesco.
“E
ora che vuole fare?” nel vedere che stava combinando, il
vampiro non aveva
parole.
“Forse
non lo sai ma, salvo poche eccezioni, noi soleani più
diventiamo grandi di età,
più le nostre dimensioni aumentano e, da quello che so,
Master Xehanort ha quasi
un miliardo di anni!” e King gli dette questa piccola
delucidazione
rivelandogli anche l’età dell’avversario
che era davvero considerevole.
“Ma
davvero!” commentò Alucard che iniziò a
sorridere diabolico “Vorrà dire che
vedremo se è vero il detto << Più
sono grandi e più si fanno male, quando
cadono! >>” e la situazione lo stava divertendo
come poche altre vote
nella sua lunga vita.
“Quando
avrò finito con te, non riderai più
moccioso!” gli disse un titanico Master
Xehanort che aveva raggiunto i 200 metri di altezza e il bello era che
non
aveva ancora toccato il soffitto del castello.
“Questo
lo vedremo, pallone gonfiato!” gli rispose il letale vampiro
lanciandosi verso
di lui desideroso di farlo cadere.
“Vai,
non preoccuparti per me. Mi basta un po’ di riposo per
riprendermi!” mentre era
ancora sdraiato a terra, Yugi invitò il peccato capitale
dell’Accidia ad andare
a dare man forte al vampiro dicendogli che se la sarebbe cavato da solo.
“Ma…
Ma…” King voleva ribattere ma nel vedere gli occhi
calmi del Sun’s Warrior, non
riuscì a continuare “E va bene. Cerca di
riprenderti alla svelta. Ricorda che
sei un Sun’s Warrior!” e alla fine decise di andare
ad aiutare Alucard che era
alle prese col titanico nemico.
“Certo.
Non intendo lasciarvi tutto il divertimento!” gli rispose il
ragazzo dai
capelli viola cercando di regolarizzare il respiro.
NUOVAMENTE
ALA SUD
KAPOM!
WAMP!
“ROAR!”
Akainu non si stava trattenendo e, ancora sotto l’effetto del
misterioso
farmaco che aveva ingerito, stava attaccando furiosamente
l’avversaria
liquefacendo tutto quello che colpiva.
“Stai
esagerando parecchio cane rognoso!” lo riprese Nadia mentre
continuava a
schivare i vari attacchi con notevole agilità “Ora
mi sono stancata! Meteora!”
ma non ne poteva più di stare sulla difensiva e, avvolta da
una luminosa
energia dorata, accelerò di colpo diventando così
veloce da non poter essere
seguita dall’avversario.
“Grr!
Pensi di sfuggirmi umana?” che ringhiò ferocemente
e non intendeva farsela
scappare “More More: cinquanta volte più
veloce!” e, per la prima volta, attivò
quello che era il suo potere secondario incrementando di colpo la sua
velocità.
“Ma
dai, sei in grado di aumentare le tue caratteristiche fisiche? Davvero
inaspettato!” commentò ironica la ramata che
evitò per un pelo di essere
afferrata dalla mano dell’avversario fatta di magma
incandescente “Ma anche
così, sei lo stesso troppo lento per me. Preparati ad essere
giudicato dalla
luce delle sette stelle!” ma riusciva comunque ad essere
più veloce di lui
tanto da aver già preparato il suo attacco. Intorno a lei
apparvero sette
cerchi magici dorati che assunsero la forma della costellazione
dell’Orsa
Maggiore “GRAND CHARIOT!” e rilasciarono una
pioggia di luce pronta a colpire
l’avversario.
“Cento
volte più grande! Meteore Vulcaniche!” che rispose
ampliando le dimensioni dei
suoi pugni e scagliando contro la pioggia di luce una serie di pugni di
magma.
BOOMX100!
Generando
così una reazione a catena che azzerò la visuale.
“Non
sperare di poterti nascondere. Il mio olfatto e il mio udito funzionano
perfettamente!” ma il temibile Grand’ammiraglio non
era minimamente preoccupato
ed era sicuro di poterla individuare senza problemi.
“Non
ho intenzione di nascondermi!” gli rispose la Vercetti la cui
figura si parò
davanti all’avversario “Batterò te e la
tua falsa giustizia senza nascondermi!”
e nascondersi era l’ultimo dei suoi pensieri. Intanto il suo
aspetto mutò
assumendo un misto di tutte le forme demoniache e angeliche con le
quali era
venuta a contatto: le spuntarono anche un paio di ali, la destra era
fatta di
piume colorate, mentre la sinistra era membranosa e tendente al nero;
sulla
testa, invece, erano cresciute delle corna dalla forma irregolare e dal
colore
che variava dal verde al rosso e infine dietro la schiena era apparso
un
tatuaggio circolare simile a un sole mentre i suoi braccialetti erano
illuminati da varie luci.
“La
mia giustizia non è falsa!” le ringhiò
contro il soleano canino avvicinandosi
minaccioso “E poi guarda il tuo aspetto: sei ripugnante
eppure dici di essere
nel giusto? NON FARMI RIDERE!” per poi calare violentemente
il suo gigantesco
pugno di magma.
KAPOMX2!
“So
bene che la mia maledizione è ripugnante, ma io continuo ad
andare avanti
perché sono convinta che, anche così,
potrò fare del bene! E SU QUESTO SONO
PRONTA A METTERCI LA MANO SUL FUOCO!” che la ragazza
parò col suo pugno destro
che resistette al calore e poi spinse in avanti sbalzando
l’avversario.
“CHE
COSA!” che non si aspettava una simile resistenza da parte di
una debole umana.
“Prendi
questo! Sanda Ryu no Rengoku de no Arashi!” che non perse
tempo ad attaccarlo
usando la << Tempesta del Purgatorio del Drago del
Fulmine >> una
scarica di pugni in cui la magia del Dragon Slayer si combinava con i
poteri
demoniaci e angelici che in lei convivevano in perfetto equilibrio,
generando
una scarica rosa scuro.
KAPOMX100!
FRABBOM!
“AAAARRRRRGGGHHH!”
un attacco che ebbe un notevole effetto sull’avversario che
fu investito in
pieno “NON CREDERE DI BATTERE COSI’ LA MIA
GIUSTIZIA! CENTO VOLTE PIU’
RESISTENTE!” ma non era il tipo da darsi per vinto e,
recuperato l’equilibrio,
spinse in avanti l’enorme testa.
KAPOM!
“AAAAGGHH!”
colpendo violentemente Nadia che fu spinta all’indietro
“N-Non cederò per così
poco!” e, anche se ferita alla testa e con qualche osso
incrinato, non si
sarebbe concessa nessuna tregua “AAAAAAHHHHH!” e,
riattivata la Meteora, si
scagliò contro l’avversario con più
determinazione di prima.
“Cento
volte più veloce!” ma nemmeno Sakazuki fu da meno
e si scagliò contro di lei
calando i suoi violenti pugni di magma incandescenti.
KAPOMX500!
FRABBOM! WAMP!
Iniziando
un violento scambio di pugni in cui magma incandescente e fulmine
fragoroso si
scontrarono per decidere chi dei due avrebbe avuto la meglio.
“Signorina! State davvero facendo un lavoro
eccellente!” nel vedere la grinta con cui la sua
protetta stava combattendo
quel potente avversario, Sebastian non poteva che essere orgoglioso di
lei.
BANGX10!
“Agh!”
ma così aveva commesso l’errore di non prendere in
considerazione il suo
avversario che ne aveva approfittato colpendolo con dieci violenti
colpi.
“Ahahahah!
Guarda che non puoi permetterti di distrarti con me!” a
colpirlo era stato
Myouri che l’aveva perforato con dieci delle sue terribili
sfere. Era piccolo
ma era già un avversario molto pericoloso.
“Le
mie scuse, per un istante, mi ero fermato ad ammirare la grazia e la
forza
della mia amata padroncina!” commentò il Michael
che mantenne il suo sorriso
mentre le ferite si erano già richiuse.
“Ehi,
va bene che stravedi per Nadia e per le sue forme che non sono da poco,
ma non
puoi distrarti sempre pensando a lei. Qualcuno potrebbe darti del
pedofilo!”
col suo solito tono ironico Dante lo invitò a pensare
all’avversario del
momento e non a stare sempre a pensare alla Vercetti che ormai sapeva
badare a
sé stessa.
“Signor
Dante, se non fossimo in pieno scontro, l’avrei
già punita severamente per le
parole che ha appena detto!” ma il tono usato dal Devil
Hunter non era piaciuto
al perfetto maggiordomo che lo riprese severamente “Oh cielo,
se continuo a
perdere tempo, non riuscirò a preparare la cena!”
per poi rendersi conto che
era in ritardo con la tabella di marcia^^.
“A
me basta una pizza e un gelato alla fragola e sono contento. Magari con
una
birra di accompagnamento!” Dante non chiedeva molto: bastava
che avesse queste
due cose ed era contento^^.
“Ehi,
voi due, come vi permettere di ignorarmi!” ma il figlio
minore di Sakazuki
odiava non essere preso sul serio dai suoi nemici e, sfoderata una
manciata
delle sue sfere, le lanciò senza nessuna esitazione.
BANGX20!
ZOCKX20!
Ma
queste furono tutte bloccate senza problemi dai colpi di pistola di
Dante e
dalle posate di Sebastian che non avevano battuto ciglio.
“Ehi
piccolo, guarda che qui non siamo all’asilo: giochetti del
genere li blocco ad
occhi chiusi!” lo riprese scherzosamente il Devil Hunter che
con lui ci stava
andando piano.
“La
signorina si è raccomandata di non farti troppo male,
perciò vedi di fare il
bravo e, magari, ti servirò un po’ di
dolce!” stessa cosa valeva per il
perfetto maggiordomo che provò ad accattivarselo col dolce
che avrebbe
preparato a fine battaglia^^.
“Bastardi!”
sibilò il piccolo soleano molto indispettito “VI
GIUSTIZIERO’ QUI E SUBITO!”
per poi partire in quarta avvolgendo i pugni di magma incandescente.
“Mi
sa che dobbiamo prenderlo a sculacciate!” nel vedere come
aveva alzato la voce,
Dante riteneva che un simile bimbo indisciplinato dovesse essere punito
come
più si confaceva. Intanto, il suo corpo fu avvolto da una
sinistra aura rossa.
“Sono
sicuro che dopo ci ringrazierà!”
commentò Sebastian sfoderando un sorrisetto
diabolico che non prometteva niente di buono.
KAPOM!
Intanto
Myouga stava cercando di colpire i suoi avversari ma questi erano
troppo veloci
e non riusciva a prenderli.
“Hai
notato? Da quando ha assunto quello strano farmaco, non ha
più aperto bocca e
sembra quasi trattenersi!” uno di questi era Easley che,
grazie alla sua
esperienza, aveva notato che la giovane avversaria si stava trattenendo.
“È
corretto! Rispetto al padre e al fratello, la signorina ha sempre
represso sé
stessa. Sinceramente non capisco il perché!” anche
Gowther lo aveva notato ma,
non comprendendo i sentimenti della giovane avversaria, non capiva il
motivo di
questo suo modo di fare.
“Chissà!”
commentò l’abissale che invece credeva di aver
capito che cosa le passasse per
la testa “Credo che lei comprenda la
situazione molto meglio dei suoi parenti. Per questo non attacca con
convinzione!” ed era sicuro che lei si stava
reprimendo proprio perché si
rendeva conto che quello che i suoi famigliari stavano facendo era
sbagliato.
KAPOMX100!
“Ahahahah!
Voi malvagi siete proprio stupidi. Non riuscite a stare al passo della
Giustizia e quindi indietreggiate! STUPIDI!”
dall’altra parte Seryu, inebriata
dalla pillola che aveva ingerito, attaccava John
senza alcuna esitazione ritenendolo solo un vile incapace che non
sapeva fare
altro che bloccare i suoi attacchi.
GRAB!
“Mi
hai rotto!” ma il soleano T-Rex ne aveva abbastanza di
sentirla parlare e, resa
la sua mano destra intangibile, afferrò la faccia
dell’avversaria.
CRASH!
“AAAARRRGGH!”
per poi schiacciarla a terra facendola gridare dal dolore.
“Giustizia
di qua, Giustizia di là! Non se ne frega niente nessuno di
questa roba,
soprattutto se a dirla sono quelli come te!” John non aveva
mai sopportato i
tipi ripetitivi, soprattutto quelli che usavano parole altisonanti per
giustificare le loro azioni.
“FUOCO
A RIPETIZIONE!” ma non ascoltandolo minimamente, la pupilla
di Sakazuki, aprì
la schiena quasi fosse un hangar.
FRABOOOMX500!
Iniziando
un vero e proprio bombardamento in piena faccia
dell’avversario.
“Ahahahah!
i malvagi sanno solo parlare e perdere tempo! Sono solo degli
stupidi!”
continuando a ridere in modo folle, Seryu riteneva di averlo ferito
gravemente.
KAPOM!
“MA
NON ROMPERE!” in risposta ricevette un poderoso pugno in
faccia da Belfagor che
aveva usato il suo potere per creare una barriera che aveva bloccato
tutte le
esplosioni e ora ne aveva abbastanza di lei.
“AAAAAARRRRGGHH!”
il colpo fu così forte che schiantò
l’avversaria contro un muro “I malvagi non
possono battere la Giustizia!” ma questa si rialzò
nuovamente e creò numerose
particelle di luce “LA GIUSTIZIA TRIONFA!” e
scagliarsi furente contro
l’avversario.
“Ora
mi sono rotto le scatole!” ma John stava perdendo la pazienza
che aveva e,
battendo violentemente la zampa a terra lesionando il pavimento,
creò un cubo
digitale intorno a sé che assorbì e
bloccò l’attacco della nemica
“Riprenditi
questa schifezza!” per poi ridurlo e colpirlo con un violento
calcio dritto
contro di lei.
KAPOM!
“Grrr!”
ma Seryu non era nata ieri e bloccò il cubo a mani nude
“Debole!” ritenendo la
mossa inutile.
KAPOM!
“Mangia
la merda!” ma John la zittì con un bel calcio in
faccia che si era seccato di
averla tra i piedi iniziò a prenderla a pugni senza farsi
complimenti.
“MUORI!”
cosa che fece anche lei che non lo voleva proprio capire che
l’avversario era
al limite della sopportazione.
NUOVAMENTE
A SUD DEL CASTELLO
CLANG!
“Ahahahahah!
Com’è divertente!” ridendosela in modo
folle, Esdeath continuò ad attaccare
l’avversaria. Il suo unico interesse era godersi la battaglia
e nessuno glielo
avrebbe impedito.
“Tsk!
Sei disgustosa!” dal canto suo, T disprezzava quel suo modo
di fare “Va a
trovarti un uomo disgraziata! Kori Ryu no Gin kama!” e
distanziatasi
rapidamente di qualche metro usò la << Falce
argentata del Drago del
Ghiaccio >> ossia una scintillante falce di ghiaccio dal
colore simile
all’argento che calò contro l’avversaria.
“Ahahah!”
ma questa si limitò a ridere e, con uno schiocco di dita,
fece comparire una
montagna di ghiaccio davanti a sé.
ZACK!
Che
fu tranciata in due dalla falce della rossa.
“Guarda
che questa roba non mi fa… Dov’è
finita?”
che però perse di vista la nemica che aveva usato quella
montagna come
diversivo.
KAPOM!
“ARRGH!”
e un secondo dopo, fu colpita violentemente al fianco destro e si
sfracellò a
terra.
“Se
avere un ragazzo rende così debole, ne faccio volentieri a
meno!” la schernì la
soleana apparendole davanti e schiacciandola a terra “Che ti
prende? Non eri tu
a dirmi se era tutta qui la mia forza?” e poi provocarla
usando le testuali
parole che le erano state precedentemente rivolte contro.
ZACK!
“Agh!”
ma dovette allontanarsi di scatto quando qualcosa di affilato la
colpì al piede
che iniziò a sanguinare.
“Mi
hai risparmiato la fatica di ripetertelo!” le rispose T
mentre dal suo stomaco
era uscita fuori una falce che poi sparì nel nulla
“Trovare qualcuno da amare
mi ha reso più forte di quanto tu possa credere. Prima non
lo consideravo ma è
stato proprio quel sentimento a permettermi di salvarmi
dall’oscurità da cui
venivo!” e più ricordava quello che aveva passato
e compiuto nella sua vita
precedente e più era certa di aver fatto la scelta giusta
accettando quel
sentimento che l’aveva resa libera.
“Oh!
Interessante!” commentò la glaciale soleana senza
perdere il suo sadico e
perfido sorriso “Vediamo se sei davvero forte come
dici!” e si lanciò in avanti
calando la spada.
“Kori
Ryu no HOKO!” ma T fu più veloce di lei e le
lanciò contro il suo <<
Ruggito del Drago del Ghiaccio >>
“Eh?”
Esdeath si limitò a sorridere e tese in avanti la mano
libera.
CRASH!
Che
frantumò il ghiaccio senza problemi.
“Sono
io a comandare il ghiaccio!” cosa che rimarcò con
un certo orgoglio.
“Se
lo dici tu!” le rispose T nuovamente avvolta
dall’aura bianca che l’attaccò da
dietro.
CRASH!
Ma
quello che colpì fu un muro di ghiaccio eretto
dall’avversaria che si voltò per
colpirla. Ma alla rossa bastò un battito delle sue ali per
scansare l’attacco e
sparire alla vista dell’avversaria per tentare un nuovo
attacco.
“Mocciosa!
Per quanto hai ancora intenzione di continuare questo gioco!”
Esdeath stava
cominciando a stancarsi di continuare questa stupida danza senza senso.
“Non
sto giocando!” le rispose la rossa apparendole davanti pronta
a calare il suo
stocco.
CLANG!
Che
fu deviato dalla spada della soleana che poi tentò di
sferrarle un calcio.
CRASH!
Ma
quello che colpì, si rivelò essere un miraggio di
ghiaccio.
“Che
cosa?” lasciando Esdeath completamente spiazzata.
“Hai
perso!” le sussurrò T che
l’attaccò al lato sinistro pronta ad abbatterla
senza
nessuna esitazione.
“Eheh!
Makahadoma!” ma la soleana non aveva ancora giocato la sua
carta migliore.
WOSH!
Crick!
Di
colpo tutto quello che aveva intorno si bloccò come se il
tempo si fosse
congelato.
“Un
ottimo scontro. Peccato per te che, grazie al mio potere superiore,
possa
congelare addirittura il tempo intorno a me!” artefice di
ciò era stata la
stessa soleana che aveva conservato questa mossa per le occasioni
speciali “Mi
complimento per la tua forza umana ma ora… uh? Sta
sorridendo?” e ormai non le
restava che darle il colpo di grazia ma si bloccò quando
vide che sul viso
dell’avversaria vi era un sorriso da furbetta e non ne capiva
il motivo.
“Rido
perché non ha funzionato!” a risponderle ci
pensò la stessa T mentre dietro di
lei si formò una grottesca figura dalla forma di un cappello
nero munito di un
gigantesco occhio giallo.
WOSH!
La
cui presenza annullò il congelamento del tempo facendolo
tornare a scorrere.
CLANG!
“Grrr!
Che diavolo è quell’affare!” mentre
usava la sua spada per bloccare quella
della rossa, Esdeath pretese di sapere che cos’era quello che
stava guardando.
“Si
chiama Mad Hatter ed è la manifestazione del potere della
cancellazione. Tutto
ciò che colpisce viene cancellato!” le rispose la
rossa ninja mentre spinse con
maggiore forza costringendo l’avversaria a retrocedere.
“GGGRRR!”
che strinse i denti per bloccare la sua avanzata “In tal
caso, risponderò col
potere che ho sempre tenuto da parte!” e poi decidere di
usare anche lei
qualcosa di nuovo.
BLUB!
“Che
roba è quella?” T vide fuoriuscire una misteriosa
melma violacea dal corpo della
nemica che poi si compattò assumendo le sue sembianze.
“Schiacciala!”
Esdeath dette quest’ordine e la creatura ubbidì
lanciandosi in avanti.
WOSH!
BLUB!
Ma
quando venne a contatto col potere del Mad Hatter, la figura venne
distrutta
per poi riformarsi alle spalle della sua padrona.
“Bello
vero? Ti chiedi cos’è?” crogiolandosi
dell’incredulità dell’avversaria,
Esdeath
era sicura che si stava chiedendo che cosa fosse quella cosa appena
apparsa “Ti
presento il Nulla: è un potere contrario alla vita e alla
natura. Tutto ciò che
tocca viene contaminato e trasformato in questa bella poltiglia dal
potere
devastante!” rivelandole senza problemi la sua natura.
“È
simile e allo stesso tempo diverso dal mio. Mi vengono i brividi al
solo
pensare di essere toccata da quella cosa!” T percepiva
perfettamente il
pericolo legato a quel potere e aveva compreso il rischio di venirne a
contatto.
“Ahahahah!
Sai, sei la prima a vederlo? Pensa che non ho mai pensato di tirarlo
fuori!”
intanto la soleana volle metterla al corrente di questo suo piccolo
segreto,
ossia che non l’aveva mai mostrato ad anima viva
“Ma ora ho deciso di metterlo
alla prova. Vediamo quale dei nostri due poteri è
più forte. Iniziamo a
danzare!” per poi porre fine alle parole e scagliarle contro
la melma che si
avventò con sguardo famelico.
WOSH!
Ma
si trovò davanti il Mad Hatter che scatenò il suo
potere per cancellarlo del
tutto.
“Tsk! Il Mad Hatter è un potere
incredibile
ma è anche molto faticoso da usare in continuazione. Devo
inventarmi qualcosa
di buono o rischio di farmi del male da sola!”
intanto T si stava spremendo
le meningi per trovare un modo di uscirsene da quello scontro
perché quel suo
potere, se usato troppo a lungo, poteva danneggiarla e intanto dalle
sue labbra
cominciò a uscire del sangue.
“Che
ti prende? Sei già al limite?” nel notare quel
sintomo, Esdeath riteneva di
aver ormai concluso questa sfida “Avvolgila!” per
poi ordinare alla sua
creatura di espandersi e chiudersi intorno all’avversaria in
modo da
imprigionarla e fagocitarla.
“Ora
o mai più!” T capì di dover cogliere
l’attimo o avrebbe fatto una fine orribile
e ritirò di colpo il Mad Hatter concentrandone il potere
sulla lama dello
stocco.
ZACK!
E,
con un colpo netto, tagliò la melma che aveva davanti a
sé salvandosi un attimo
prima di essere catturata.
“ESDEATH!”
non si fermò e puntò direttamente
l’avversaria con lo stocco in pugno.
“Vieni!”
che l’accolse a braccia aperte facendo altrettanto avvolgendo
la sua spada col
nulla.
CLANG!
Le
due lame si scontrarono in un potente stridere di metallo ma nessuna
delle due prevalse
sull’altra.
“Eheheh!
Sì, così. Affrontami con tutto ciò che
hai!” ovviamente quel tipo di scontro
piaceva alla soleana che se lo voleva godere fino alla fine.
“Kori
Ryu no HOKO!” T non mostrò alcuna esitazione e le
lanciò contro il suo ruggito
a distanza ravvicinata.
FFFRRRZZZ!
“Che
speri di fare attaccandomi col ghiaccio!” ma
l’avversaria si era difesa in
tempo evitando di essere colpita dal soffio gelato.
KAPOM!
“AAARRGGH!”
ma non ebbe il tempo di provocare l’avversaria che ricevette
un pugno in faccia
che la fece sbalzare.
KAPOMX10!
“PRENDI
QUESTO!” T non si fermò e la colpì con
altri pugni ben assestati costringendola
a mollare la spada.
“Dannata
mocciosa!” la generalessa non gliel’avrebbe fatta
passare liscia e, per atto
istintivo, poggiò la mano sinistra a terra generando una
punta di ghiaccio.
GNAM!
“Grazie
per il pasto!” ma quello era proprio quello che T si
aspettava e non ci pensò
due volte a mangiare il blocco di ghiaccio ricaricando così
le batterie “E ora
ti farò pagare il conto per tutte le vite che hai
mietuto!” per poi dirigere
nuovamente lo stocco contro l’avversaria.
“I
deboli che mi si parano davanti muoiono. E questo è
quanto!” le rispose la
soleana calando la sua spada.
CLANGX10!
Ricominciando
a combattere contro l’avversaria.
“Però!
Non facevo quell’umana così forte. Non
è da tutti riuscire a tenere a bada una
come Esdeath!” intanto Mihawk osservò lo scontro
con non poca sorpresa. Per
esperienza, sapeva che la soleana era un avversario ostico ma
notò che T
continuava a resisterle e, ogni volta che sembrava in
difficoltà, si rialzava
pronta a rispondere agli attacchi della nemica.
“L’hai
notato anche tu, a quanto pare!” commentò il
Cavaliere del Teschio che era a
pochi metri da lui e aveva interrotto il suo duello con lui per
osservare
quello tra le due “Sarà anche una terrestre eppure
lei e i suoi compagni si
avvicinano molto a noi soleani!” e non poteva che notare una
certa somiglianza
tra loro e i terrestri che erano arrivati con i Sun’s
Warriors.
“Non
che la cosa mi interessi ma, secondo una supposizione della mia Merlin,
alcuni
di questi terrestri dispongono delle carte in regola per poter
rivaleggiare con
noi e addirittura superarci. È una storiella simpatica non
pensate?” al
discorso si unì anche Escanor che, mentre teneva la sua
ascia su una spalla,
rivelò ai due che aveva davanti un aneddoto che aveva
sentito dalla donna che
amava.
“Eheh!
Lo è!” commentò il più
potente spadaccino del Sole poggiando la sua enorme
spada sulla spalla “E voi ci credete?” per poi
chiedere ai due avversari se la
pensavano così.
“Non
sarei qui se non credessi nella possibilità di salvare
questo nostro mondo!”
gli rispose il misterioso cavaliere senza perdere la sua concentrazione
“Dovresti unirti a noi e aiutarci invece di combattere contro
di noi!” e invitò
l’avversario a cambiare bandiera e a unirsi a loro. Era
sicuro che la forza del
Re degli spadaccini avrebbe favorito ulteriormente la loro causa.
“Mi
spiace ma non posso farlo!” ma la risposta di Drakul fu
negativa “Finchè mio
figlio resterà prigioniero di Vorkye, non ho altra scelta
che servirlo. Solo se
verrà liberato, prenderò in considerazione la tua
offerta!” e gli fece capire
il suo modo di pensare sul quale non poteva assolutamente discutere.
“Capisco!
Allora abbi un altro po’ di pazienza e tu e la tua consorte
potrete
riabbracciare vostro figlio!” capendo perfettamente il
messaggio, il Cavaliere
ritenne di non avere altro da aggiungere e si lanciò
nuovamente a testa bassa
sull’avversario.
CLANG!
Che
rispose bloccando il colpo con la sua enorme spada.
“Ora,
però, voglio capire una cosa: se posso considerarmi al tuo
livello!” il
misterioso soleano avrebbe approfittato di quest’attesa per
misurare la sua
forza di spadaccino confrontandosi con lui.
“La
cosa non mi dispiace. Fatti sotto!” che accettò la
sfida dello sfidante le cui
gesta avevano da tempo attirato la sua attenzione.
“Sapete,
odio essere ignorato!” ma c’era un altro potente
sfidante che non aveva preso
in considerazione, ossia Escanor che, da grande superbo che era, non
apprezzava
quelli che lo ignoravano.
ZACK!
CRASH!
E
lo dimostrò calando la sua ascia che mancò il
bersaglio colpendo il pavimento
creando una voragine.
“Vuoi
unirti allo scontro peccato capitale della Superbia? Nessun
problema!” un altro
invito che il re degli spadaccini non si fece problemi ad accettare.
Non aveva
mai temuto nessuno e di sicuro non si sarebbe fatto problemi a
combattere
contro due potenti avversari in una volta sola.
CLANGX100!
A
diversi metri di distanza, c’era il duello tra le due Teresa
intente a
scambiarsi veloci fendenti. Il suono del clangore delle loro lame era
così
forte da distorcere l’aria e provocava un forte suono che
crepava le pietre che
avevano intorno.
“Non
c’è che dire, sei un’avversaria forte.
Mi sto divertendo sai?” mentre
continuava a colpire, la regina degli spadaccini del Sole si
complimentò con la
sua alger ego che la stava facendo impegnare per davvero.
“Posso
dire lo stesso. È questo il vantaggio di combattere contro
sé stessi: sai che
ti divertirai!” anche la Claymore numero uno la pensava nello
stesso modo e
riteneva di aver trovato un’avversaria degna di questo nome.
“Dimmi
un po’: come vanno le cose col tuo sposo?” mentre
continuava a calare fendenti
che venivano parati, Teresa soleana chiese alla sua versione umana come
andasse
la sua vita coniugale.
“Non
sono sposata!” le rispose l’altra saltando verso
l’alto per poi piombarle in
picchiata ma il suo attacco fu facilmente schivato senza problemi
“Ahimè, non
ho avuto la tua stessa fortuna!” ammettendo di non essere
stata così brava come
lei.
“È
un vero peccato!” commentò l’altra
mentre eseguì un rapido affondo che fu
abilmente schivato “Beh, se mai troverai il tuo uomo, tieni a
mente questo: non
dargliela mai vinta e, se fa i capricci, usa un martello
giocattolo!” e le
dette quest’utile dritta che con lei aveva sempre funzionato.
“Perché?”
ma la dritta in questione non fu compresa dalla bionda che si mise in
ginocchio
per darsi la spinta per un potente attacco diretto che fu
però bloccato.
“Ha
un forte effetto depressivo sai? Ogni volta che lo colpisco in testa
col
martello, si rannicchia depresso in un angolino!” mentre
allontanò l’avversaria
con un calcio ben piazzato, le spiegò gli effetti che
generava quel semplice
gesto sul marito.
“È
il colmo. Faccio fatica a crederci!” ma Teresa, mentre
atterrò in piedi, espresse
il suo scetticismo. Non poteva credere che un semplice giocattolo
potesse fare
un simile effetto sul re degli spadaccini.
“Te
lo faccio vedere subito!” capendo che era meglio una
dimostrazione pratica,
Teresa soleana decise di farglielo vedere immediatamente.
“Ehi
Teresa, si può sapere che stai facendo?” proprio
in quel momento, Mihawk le
passò vicino perché spinto all’indietro
da un attacco di Escanor “Ti sembra il
momento di fare salotto?” riprendendola per il suo
comportamento poco serio.
Pick!
In
risposta, la sua dolce metà tirò fuori da
chissà dove un piccolo martello
giocattolo e lo colpì delicatamente in testa.
“C-Che
cosa ti ho detto di così sbagliato?” come
risultato, il potente soleano si mise
in ginocchio abbracciando la sua Croce Nera con tanto di aura
depressiva che
gli aleggiava sopra la testa.
“Funziona
per davvero!” di fronte a quella dimostrazione, Teresa del
Sorriso rimase senza
parole tanto da spalancare la bocca per
l’incredulità.
“Oh!
Ma che è successo?” anche Escanor rimase senza
parole tanto da piegare la testa
verso destra per l’incredulità^^.
“Ma
che diavolo…” con tanto di mascella spalancata,
anche il Cavaliere del teschio
rimase senza parole di fronte a una simile scena^^.
“Conosco
bene il mio pollo!” commentò Teresa soleana con un
sorriso da furbetta sul
becco.
“Dannata.
Questa te la faccio pagare cara!” capendo di aver fatto una
figura meschina,
Mihawk si rialzò con un certo nervosismo e decise di punire
la moglie a modo
suo.
Pat!
Poggiandole
una mano in testa e accarezzandogliela delicatamente.
“N-No,
così non vale!” che si rilassò di colpo
facendo anche una faccia pucciosa quasi
fosse una tenera gattina che stava ricevendo coccole^^.
“Si
vede che sono marito e moglie!”
Commentarono
i tre avversari con tanto di occhi sgranati^^.
Poi,
dopo un attimo, tutti recuperarono lucidità e ripresero a
combattere facendo
finta che non fosse successo niente^^.
CRASH!
Da
tutt’altra parte lo scontro tra Diane e Hancock contro Lady
Kayura continuava
senza interruzioni.
La
soleana di tipo tigre avvolse la sua katana con un piccolo tornado e
poi la
calò sulle sue avversarie.
Ma
la regina delle amazzoni non si scompose e, usando il suo potere,
creò un
enorme cuore che diresse verso l’attacco che si
pietrificò bloccandosi a
mezzaria.
“Davvero
notevole. Sei in grado di pietrificare persino attacchi di questo
livello. E io
che pensavo fossi solo una gallinella che si vantava della sua bellezza
e
niente di più!” azione che stupì non
poco la sottoposta di Arago che si era
fatta un’idea sbagliata sull’avversaria.
“Non
sottovalutarmi solo perché sono bellissima. Commetteresti un
gravissimo
errore!” la riprese Hancock guardandola dall’alto
in basso perché si riteneva
superiore a lei.
“Io
non sottovaluto mai nessuno!” le rispose la soleana tigre per
poi lanciarsi in
avanti su di lei desiderosa di farla a pezzi.
CLANG!
CRASH!
Ma
si bloccò giusto in tempo per evitare di essere colpita dal
potente martello di
Diane che aveva pensato di colpirla ora che era distratta.
“Non
dimenticare che ci sono anche io!” la vipera
dell’Invida non era una che
passava inosservata e fece ruotare Ghideon per poi calarlo nuovamente.
CRASHX2!
Creando
due rialzi a forma di croce che si chiusero ai lati
dell’avversaria.
“Devi
provare con qualcosa di meglio!” ma Lady Kayura si era
già scansata e aveva
concentrato il potere del fulmine nella mano sinistra
“Elettrosfera!” per poi
lanciarla contro la gigantessa.
ZACK!
Ma
prima che la raggiungesse, fu tagliato da un abile colpo di spada di
Vergil che
sfoggiava un nuovo e inquietante aspetto.
VERGIL
CON DEMON TRIGGER ATTIVO: L'aspetto
demoniaco di Vergil era quello di una creatura umanoide dal colore
azzurro,
dalle fattezze alquanto futuristiche: il corpo presentava dei generici
ingrandimenti che terminavano con delle estremità acuminate
in alcuni punti e
la testa presentava una sorta di calotta che copriva il viso, e una
sottospecie
di corna arricciate verso il basso. La Yamato gli si attaccava al
braccio sinistro
e il corpo emetteva dei bagliori elettrici.
“Chi
diavolo sei tu?” di fronte a una visione del genere, la
soleana rimase senza
parole per più di qualche secondo.
“Per
te, sono il tristo mietitore!” le rispose il Nephilim
apparendole davanti con
la Yamato pronta a decapitarla.
“Fiamma
dell’oscurità!” ma prima che potesse
completare l’opera, Arago gli si parò
davanti e calò la sua spada avvolta da fiamme nere.
WAMP!
GRAB!
Ma
prima che lo colpissero, queste furono bloccate e assorbite da una mano
enorme
apparsa dal nulla.
“Dovevi
tenerlo occupato per altri due secondi fratellino!” nel
vedere che l’avversario
iniziale era riuscito a intervenire, Vergil riprese il fratello minore
che non
aveva fatto il suo dovere.
“Scusa,
mi è scappato!” rispose Nero che non aveva
scusanti. Anche lui sfoggiava un
aspetto assai inquietante tipico della sua natura di Nephilim.
NERO
COL DEMON TRIGGER ATTIVO:
Il
suo corpo restava umano salvo per gli occhi, ora
interamente rossi e per il braccio destro che risplendeva di
un’intensa luce
azzurra e rossa. Dietro di lui era apparsa un’imponente
figura demoniaca color
azzurro. Era una creatura dalle canoniche fattezze diavolesche, dalla
pelle
coriacea sempre simile a un'armatura medievale. Le corna partivano
dalla parte
alta della testa e terminavano davanti al viso, presentavano un
riverbero rosso
e bluastro e alcuni solchi intermittenti tracciavano i muscoli della
pelle, che
era di colore argenteo. Al posto delle ali, la creatura aveva una sorta
di
mantello.
“Capitano
Arago, che cosa sono quei due terrestri?” stupita nel
trovarsi davanti due
avversari che erano tutt’altro che semplici umani, Lady
Kayura chiese al suo
superiore un qualche chiarimento.
“Non
fare domande, non è il momento!” la riprese il suo
superiore che la allontanò
da sé in malo modo “E vedi di non distrarti
nuovamente, perché la prossima
volta non perderò tempo a salvarti!” e farle
capire che questa sarebbe stata
l’ultima volta che si preoccupava per lei.
“Sissignore!”
rispose la soleana per poi rimettersi in guardia.
“Voi
due state bene?” intanto Vergil, senza nemmeno voltarsi a
sincerarsi delle
condizioni delle due alleate, chiese loro se fossero tutte intere.
“Sì
grazie!” gli rispose Diane con aria innocente^^.
“Questo
è l’importante!” commentò
Nero che non staccava gli occhi di dosso
dall’avversario sicuro che avrebbe attaccato da un momento
all’altro.
“Tsk!
Voi uomini terrestri siete dei maleducati. Come osate rivolgervi a me
senza
nemmeno guardarmi negli occhi!” l’unica che non
sembrava apprezzare il loro modo
di fare era Hancock che, in quanto una delle soleane più
belle, riteneva
offensivo non essere ammirata da tutti “Siete
imperdonabili!” e alzando la
testa in maniera esagerata, esigeva le immediate scuse dei due fratelli
che non
la veneravano come tutti gli altri.
“Stai
un po’ zitta, sei noiosa!”
Che,
in perfetta sincronia la invitarono a non seccare che quello non era il
momento^^.
“C-C-Cosa!”
lasciando la regina delle amazzoni senza parole^^. Per la seconda volta
veniva
totalmente ignorata^^.
“Che
coraggio!” commentò Diane impressionata dal loro
modo diretto e deciso che non
ammetteva obiezioni^^.
“Muahahahah!
Sarete anche odiosi ma sapete come far tacere le femmine!”
anche Arago non poté
che complimentarsi con i due per aver ammutolito la soleana
“Ma ora i giochi
terminano qui!” per poi lanciarsi su di loro deciso a farli
fuori.
“Il
tempo dei giochi è finito!” seguito da Lady Kayura
che non avrebbe avuto
nessuna pietà.
“Fatevi
sotto!”
Risposero
insieme i due fratelli accogliendoli a braccia aperte.
“Aspettatemi!”
seguiti dal peccato dell’Invidia che non sarebbe rimasta
indietro a guardare.
“Mi
ignorano e poi mi snobbano in questo modo!” l’unica
rimasta indietro fu Hancock
ancora incredula per essere stata ignorata completamente dai due
fratelli “Grr!
VI FARO’ PAGARE CARO UN SIMILE AFFRONTO!” per poi
esplodere come una teiera e
scagliarsi in avanti per sfogarsi a dovere “BOLLE MERO
MERO!” e, nel contempo,
usò il suo potere per creare delle bolle rosate e lanciarle
contro Kayura.
CLANGX
10!
“Inutile!”
commentò la soleana che le deviò tutte con la
spada.
KAPOM!
“AAAARRRGGHH!”
ma nemmeno un istante dopo fu colpita in pieno viso dalla regina delle
amazzoni.
“Prima
faccio a pezzi te e poi penso a quei due terrestri
maleducati!” che aveva un
bel programma in mente per poi iniziare a colpirla senza
pietà.
“Che
botte!” esclamò Nero per poi seguirla a ruota
calando il suo gigantesco pugno
demoniaco contro Arago che lo schivò e poi ricominciare le
danze.
SOTTERRANEI
DEL CASTELLO
“Non
riesco a localizzarlo?” mentre volava alla massima
velocità per gli immensi
sotterranei, spingendo i suoi propulsori al massimo, Alex stava
scansionando
l’area intorno a lui. Il suo avversario era assai ostico e,
se non stava
attento, rischiava grosso “Che stia aspettando che mi fermi
per poi
attaccarmi?” e pensò di fermarsi per attirare
l’avversario in trappola.
RRUUUMMBBBLLE!
“Bingo!”
disse il soleano robotizzato, per poi tendere in avanti il braccio
sinistro
“Cannone Hyggs!” che cambiò forma
diventando un grande cannone dalla canna lunga
ed era pronto a far fuoco.
“[Re
Alex!]” Pika fece uscire il gigantesco braccio destro fatto
di pietra con
l’intenzione di afferrare l’avversario.
SBRANG!
BOOM!
“[AGGHH!]”
ma questo gli sparò contro col cannone e glielo distrusse
senza lasciarne
traccia.
“Ha
funzionato, ma se non colpisco il corpo è inutile:
consumerei solo energia!”
sebbene l’avesse colpito, Alex si rese conto che, anche se
gli distruggeva gli
arti di roccia, finché non colpiva Pica non avrebbe ottenuto
nessun risultato.
“[Dannato!]”
ma l’avversario era più furioso che mai e fece
uscire i suoi arti dalle pareti con
l’intento di schiacciare l’avversario.
“Lancia
Kabizashi!” ma il soleano robotico non si fece trovare
impreparato e fece come
i suoi due compagni estraendo dal suo corpo la sua personale lancia la
cui forma
era quella una grande falce.
ZACKX4!
Che
usò abilmente per tranciare gli arti di roccia non
lasciandone alcuna traccia.
“Una
cosa del genere non mi sfiora nemmeno!” commentò
il soleano metallico, che
voleva provocare l’avversario in modo da fargli compiere un
passo falso.
ZOCK!
“Uh?”
un istante dopo, si ritrovò il busto trafitto da una
gigantesca lama.
“[Picapicapica!
Questa invece ti ha colpito. Muori Re Alex!]” ad averlo
trafitto era stato Pica
stesso che, approfittando del punto cieco dell’avversario,
aveva allungato il
braccio destro e lo aveva colpito. Ora era sicuro della sua vittoria.
“Devo
correggerti amico. È vero che sono Alex, ma non quello di
questa dimensione!”
ma, contro ogni sua previsione, vide che l’avversario,
nonostante il petto
squarciato, era ancora vivo e parlava “E poi questo
è un organismo cibernetico
in cui ho trasferito provvisoriamente la mia mente e, fortunatamente,
non provo
dolore!” e dalla ferita non fuoriusciva nemmeno una goccia di
sangue.
GRAB!
“[CHE
COSAAAAA!]” la cosa lasciò Pica senza parole e
questo fu un grave errore.
Infatti, il suo braccio fu afferrato e tirato violentemente verso
l’avversario
“[MALEDETTO! LASCIAMI!]” che lo afferrò
saldamente.
“Adesso
io e te andiamo a farci un bel giro in cielo. Vediamo come fai senza
rocce!”
Alex mandò i suoi propulsori al massimo e salì
verso l’alto, sfondando il
soffitto e arrivando rapidamente in superficie.
KAPOMX100!
“[MALEDETTO!
LASCIAMI!]” il tutto mentre Pica lo colpiva più
forte che poteva per liberarsi
da quella presa. Aveva anche indurito i suoi pugni per aumentarne la
forza ma
non potevano scalfire il resistente rivestimento
dell’avversario “[Grin!]” poi,
di colpo, sul suo viso comparve un sorriso diabolico.
CRASH!
“Una
copia di roccia?” per poi rompersi tra le braccia di Alex,
che non si aspettava
una simile mossa “Mi ha giocato un bello scherzetto. Devo
tornare di sotto o
quel bastardo attaccherà gli altri!” e decise di
tornare sui suoi passi
sperando di intercettarlo.
KAPOM!
CRASH!
“Ma
cosa…” ma non riuscì a fare un
movimento che fu colpito da un violento pugno,
che lo mandò a sfracellarsi contro un torrione del castello
che gli franò
addosso.
GRAB!
Un
attimo dopo, le macerie cambiarono forma e diventarono due gigantesche
mani che
lo afferrarono sollevandolo verso l’alto.
“[Picapicapica!
Non preoccuparti: una volta che punto un avversario, non mi fermo fino
a quando
non l’ho ammazzato!]” Pica gli si
stagliò davanti mostrando un aspetto più
minaccioso: si era fuso con tutte le rocce che lo circondavano,
formando così
un golem di oltre duecento metri che lo ritraeva alla perfezione. Aveva
inoltre
creato un altro paio di braccia che ora imprigionavano Alex.
“Ti
ho perso di vista per un paio di secondi e ti trovo cresciuto,
però la tua
simpatica vocina non è cambiata mi dispiace!” che
lo guardò senza paura, con
tanto di sorriso bastardo sul becco.
“[Bastardo!
Sei solo un pezzo di latta. Ti farò a pezzi!]” un
atteggiamento che Pica non
sopportò e iniziò a strangolarlo con
l’intenzione di distruggerlo.
“Spiacente
ma non mi fai niente e poi sono più di un semplice pezzo di
latta!” ma Alex non
era d’accordo con lui e sapeva perfettamente come liberarsi
“Silver Cyclon!” e
generò un forte turbine argenteo.
WOSH!
CRASH!
La
cui forza fu tale da polverizzare le rocce che lo imprigionavano.
“[Che
cosa?]” lasciando Pica senza parole. Non era mai successo che
qualcuno si liberasse
dalla sua presa mortale.
“Solo
perché puoi manipolare la roccia, non è mica
detto che io che manipolo il vento
non possa vincere su di te!” ma Alex non ci vide nulla di
strano: era sicuro
che quella mossa lo avrebbe liberato.
“[Prova
a vincere questo!]” ma il gigantesco avversario si
sentì provocato da quelle
parole e calò il pugno sinistro su di lui.
“La
forza e la resistenza di quel pugno sono nettamente superiori a quelle
delle
mani che ho distrutto. Il potere del vento non è sufficiente
per fermarlo e il
Cannone Hyggs va conservato per il corpo originale!” il
cervello elettronico di
Alex calcolò tutte le possibilità di fermare
l’attacco, rendendosi conto che
doveva usare di mosse più potenti “È il
momento di ispirarmi al Great Mazinga!”
per poi sorridere compiaciuto e citare un noto robot e sollevare il
braccio
destro “Drill Pressure Punch!” da cui uscirono un
paio di trivelle che iniziarono
a girare velocemente.
BOOM!
CRASH!
E
poi l’arto si staccò dal corpo principale e
partì a razzo verso l’enorme arto
avversario, che fu perforato e sbriciolato insieme all’intero
fianco sinistro.
“[AAARRRGGHH!]”
il colpo sbilanciò Pica che iniziò a cadere verso
il lato opposto. Ma riuscì a
recuperare l’equilibrio e a rimettersi in piedi.
“Con
questo cadi di sicuro! Raggi Fotonici!” Alex non gli dette il
tempo di fare
nessuna mossa e, concentrata la sua energia negli occhi,
lanciò un potente
raggio ottico verso la testa dell’avversario.
ZOOT!
CRASH!
“[Arrrrgggh!]”
che la ridusse in briciole, costringendo Pica a uscire allo scoperto.
“Adesso!
Cannone Hyggs fuoco!” un’occasione che Alex non si
fece sfuggire e tirò fuori
il cannone usato precedentemente e sparò contro
l’avversario.
BANG!
BOOM!
Colpendolo
in pieno.
“Bersaglio
colpito!” commentò Alex, soddisfatto
dell’ottimo lavoro.
RRUUBBLLE!
“[NON
CONTARCI MALEDETTO!]” ma a sorpresa il soleano gorilla
riapparve e la statua
che lo ritraeva si rigenerò in un istante, per poi lanciarsi
in avanti.
“Accidenti
ho colpito una copia!” Alex si rese conto di aver nuovamente
mancato il
bersaglio “In tal caso distruggerò
l’intera statua, vediamo poi come farai!” e
decise di ricorrere a misure drastiche “Energia al massimo!
BREAST BURN!” e
concentrò tutta l’energia sul petto e poi la
scagliò come un potente raggio
termico, che investì in pieno il gigantesco nemico.
BOOOMM!
Che
fu interamente polverizzato lasciando solo il busto.
“Ho
consumato parecchia energia. Mi ci vorrà un po’
per ricaricare il generatore ma
credo di averlo battuto!” dopo un simile attacco, il soleano
cibernetico era a
corto di energia ma era sicuro di aver sconfitto
l’avversario. Tuttavia il suono
dei suoi sensori ottici gli fece capire di non potersi ancora rilassare.
“[Grr!
Nessuno mi aveva mai umiliato in questo modo. TE LA FARO’
PAGARE CARA!]” Pica
si era nuovamente salvato e ora era furioso oltre ogni limite e
concentrò il
suo potere fondendosi con tutto quello che lo circondava, formando un
gigante
cinque volte più grande del precedente.
“Pensi
di battermi diventando più grande? Va bene, visto che sono
un po’ a corto di
energie ma non in riserva, giocherò secondo le tue regole.
Tornado formare!”
Alex aveva bisogno di un po’ di tempo per ricaricarsi e,
nell’attesa di
recuperare le forze, avrebbe impiegato il solo elemento del vento per
batterlo.
WOSHX10!
Dieci
grandi trombe d’aria si formarono intorno a lui e si unirono
inglobandolo. Il
risultato finale fu un titano fatto a sua immagine e somiglianza, delle
stesse
dimensioni di quello di Pica.
“Forza,
fatti sotto!” il titano di vento invitò
l’avversario a farsi avanti. Gli
avrebbe dimostrato che anche col solo vento poteva batterlo.
“[Non
prendermi in giro. Sarò io a trionfare!]” Pica
accettò la sfida e calò il pugno
destro contro di lui che fece altrettanto.
KAPOM
DOON!
Generando
una potente onda d’urto che spazzò via tutto
quello che non era ben attaccato
al terreno, dando il via a un autentico scontro tra titani.
KAPOMX1000!
Ignorando
completamente le scosse generate dallo scontro tra i due titani, altri
due
potenti combattenti continuarono a scontrare i loro pugni.
“HORA!”
Gouki calò un altro pugno intriso di hado con
l’intenzione di polverizzare
l’avversario che aveva davanti.
“ATA!”
ma Amor rispose all’attacco col suo pugno respingendolo.
“La
tua fama è meritata Kenshiro. Nessuno era mai riuscito a
resistere tanto a
lungo ai miei colpi!” distanziatosi
dall’avversario, il maestro di Vorkye e
Gilgamesh non poté fare a meno che complimentarsi con lui e
ora comprendeva il
perché fosse considerato uno dei più grandi
maestri di arti marziali.
“Posso
dire lo stesso di te!” ricambiò Amor mantenendosi
impassibile “Tuttavia ho
notato una cosa strana in te: i tuoi pugni sono molto pesanti. Dimmi
per quale
ragione lo sono così tanto?” per poi rivolgere
questa strana domanda
all’avversario i cui pugni sembravano dei blocchi di pietra.
“È
tutto merito del potere che ho accumulato in questi millenni:
è solo quello a
rendere forte un guerriero!” gli rispose Akuma per poi
lanciarsi nuovamente
contro di lui e, girando velocemente su sé stesso,
lanciò una potente serie di
calci volanti.
KAPOMX10!
Ma
la difesa del maestro della Sacra Scuola di Hokuto non
vacillò minimamente e
bloccò l’attacco avversario con una rapida serie
di calci.
“Non
sono il potere o l’ambizione a forgiare un pugno ma solo la
tristezza e la
volontà!” che poi contraddì le parole
dette in precedenza dall’avversario
perché il vero pugno, quello che era per davvero efficace,
era forgiato da
qualcosa di molto diverso.
“La
tua filosofia fa acqua da tutte le parti Kenshiro!” gli
rispose Gyuki
fissandolo con occhi ardenti “Senza brama di potere non si
può fare nulla: si è
solo deboli!” per poi piombargli nuovamente addosso calando
il potente gancio
destro.
SCHIAFF!
Ma
Kenshiro lo deviò con la mano sinistra aperta.
KAPOM!
Per
poi colpire l’avversario con un pugno veloce quanto potente
che gli fece
sputare sangue.
“D-Dannato!
MHM!” Akuma stava per inveirgli contro ma percepì
che nel suo corpo stava
accadendo qualcosa di strano.
“Ho
colpito un tuo punto segreto di pressione. Ti restano solo tre secondi
di
vita!” e ci pensò Amor a spiegarglielo. Servendosi
delle tecniche della Sacra
Scuola, aveva inferto un attacco letale all’avversario che
ormai era agli sgoccioli.
ZOCK!
“Tsk!”
ma questo, in risposta, si trapassò il petto con le dita
artigliate intrise di
hado annullando gli effetti letali della tecnica “Non
illuderti Kenshiro. Le
tue tecniche saranno potenti ma l’Ansatsuken non conosce
rivali!” per poi sparire
alla vista dell’avversario.
“Cosa?”
lasciando Amor stesso senza parole.
“MUORI
KENSHIRO!” gridò Gouki dall’alto e
sparò un potente attacco intriso di hado
contro l’avversario.
BOOM!
L’impatto
col terreno generò un’esplosione di notevole
potenza ma Amor si scansò
all’ultimo momento evitando così di essere colpito.
“Complimenti
ma questo ti colpirà!” Akuma non si dette per
vinto e creò una sfera di energia
oscura potenziata ulteriormente col suo hado “Gou
Hadoken!” che poi scagliò
contro l’avversario.
“Colpo
libera energia!” ma Amor rispose all’attacco
concentrando la energia nelle mani
per poi lanciarla contro l’avversario.
BOOMX2!
Il
confronto fra i due attacchi generò un ulteriore
deflagrazione che distrusse la
zona circostante ma i due avversari rimasero incolumi e si fissarono
dritti
negli occhi.
“Uhuhuh!
Sì, è questo che desideravo!” poi Gouki
iniziò a ridere diabolicamente quasi
come fosse posseduto da un demone “Questo è
proprio il duello che desideravo.
Finalmente posso affrontare un avversario degno di tale nome. LO VOGLIO
DISTRUGGERE CON OGNI FIBRA DELLA MIA ANIMAAAAA!” per poi
poggiare violentemente
il piede destro a terra e rilasciare il suo potere senza alcun limite.
“Che
cosa sta facendo! Se continua così…”
Amor percepì non solo un aumento di forza
dell’avversario ma che questo stava buttando via qualcosa di
irrecuperabile in
cambio del potere “Dunque è questo il rischio che
si corre a perseguire
l’oscurità dell’Ansatsuken: la perdita
completa della propria anima!” e
comprese che colui contro cui stava per battersi non era più
Gouki ma qualcosa
di estremamente pericoloso che non poteva essere lasciato a piede
libero.
“DISTRUGGERE!
DISTRUGGERE!” ruggì Akuma che, in pochi secondi,
era totalmente cambiato “IO
ONI TI DISTRUGGERO’!” per poi lanciarsi in avanti
generando una violenta onda
d’urto.
ONI
IL DISTRUTTORE DEL PARADISO: Gouki era sparito e aveva lasciato il
posto a un
autentico mostro privo di controllo. Fisicamente era identico a prima
ma ora
era blu luminescente mentre i capelli erano diventati bianchi e
sparavano alti.
I grani del suo rosario si erano spezzati e ora levitavano intorno a
lui quasi
fossero delle sfere.
KAPOMX10000!
Oni
attaccò Amor senza pietà tempestandolo di potenti
pugni capaci di distruggere
una montagna.
Wosh!
Ma
un istante dopo, il corpo del maestro dei Sun’s Warriors si
smaterializzò nel
nulla per poi riapparire dietro all’avversario.
“AARRGHH!”
che ricevette un colpo critico che lo fece cadere in ginocchio.
“Tecnica
segreta della Sacra Scuola di Hokuto: Trasmigrazione
dell’Anima!” artefice
dell’attacco fu ovviamente Kenshiro che aveva usato una delle
tecniche più
potenti della sacra scuola che solo pochi potevano padroneggiare.
“Uhuhuh!”
ma Oni si rialzò iniziando a ridere come un matto
“AHAHAHAHAH! TUTTO! DAMMI
TUTTO QUANTO! LO PRENDERO’ E LO
DISTRUGGERO’!” per poi scagliarsi come una
furia sull’avversario ricoprendosi di una pensante aura
negativa.
KAPOM!
DOON!
I
pugni dei due avversari si scontrarono nuovamente provocando una
potente onda
d’urto che fece tremare tutto. Uno scontro feroce era
iniziato.
Intanto,
in uno dei numerosi corridoi delle prigioni, un altro scontro stava
proseguendo
senza interruzioni.
CLANGX2!
“Dannazione!
La sua difesa è troppo elevata. Non riesco a rilevare un
punto debole!” mentre
era intento ad analizzare nuovamente il corpo
dell’avversario, Seto continuava
ad attaccare nella speranza di trovare un punto cieco ma i suoi sensori
ottici
non lo stavano aiutando nell’impresa.
“È
inutile. Io non ho nessun punto debole. Il mio corpo fatto di lame non
conosce
debolezze!” Daz Bones fissò l’avversario
con sguardo superiore e lo avvisò che
tentare di trovare un punto debole era tutto inutile.
“Odio doverlo ammettere ma ha ragione. Mi
sono scelto l’avversario meno compatibile senza nemmeno
saperlo!” cosa su
cui il soleano robot dovette concordare a mani basse “La lancia Kabizashi non funziona su di lui e il
ghiaccio lo rallenta
per poco. Inoltre, anche se riesco a immobilizzarlo, lui usa il suo
potere del
magnetismo che è molto più efficace del mio. La
mia situazione non è delle
migliori. Dannazione!” ma non era il tipo da
arrendersi così. Tuttavia, per
quanto ci stesse ragionando, non riusciva a trovare una soluzione
adeguata alla
sua situazione.
“È
inutile! Per quanto ci provi, non riuscirai mai a battermi.
È la tua fine!”
dall’altra parte, il sottoposto di Crocodile non intendeva
più attendere la sua
mossa e fu pronto a concludere la sfida tendendo le mani artigliate in
avanti.
“Non
credere che resterò fermo a subire!” ma Seto non
si sarebbe comunque arreso.
Avrebbe continuato a combattere fino alla fine
“Uh?” ma prima di lanciarsi in
avanti, i suoi sensori acustici captarono qualcosa che gli dette
un’idea alla
quale non aveva pensato.
CLANG!
“Eh?
Perché hai conficcato la tua arma a terra?” e
davanti a uno stupito Daz, piantò
la sua arma nel pavimento e questa mossa non fu compresa.
“Stai
per vederlo!” gli rispose Seto che concentrò la
sua energia nella lancia
“Calotta di ghiaccio!” e iniziò a
congelare inesorabilmente l’intero corridoio
dal pavimento alle pareti “Lanciafiamme!” per poi
far uscire la canna di un
fucile dalle fauci metalliche.
WAMP!
Che
sparò intense fiamme al suolo. Come risultato il ghiaccio si
sciolse creando
anche una fitta coltre di nebbia.
“Capisco:
hai congelato tutto e poi usato il fuoco per creare della nebbia anche
se non
ne capisco il motivo!” Bones aveva capito che aveva fatto ma
non quale fosse
l’obiettivo dell’avversario metallico.
JET!
“SEI
UN VERO SOMARO!” gli gridò contro il soleano
robotico partendo a piena potenza
verso di lui.
CLANG!
“La
nebbia non è altro che un gran concentrato di
umidità che è il nemico naturale
degli oggetti metallici: basta poco perché si
arrugginiscano!” e mentre lo
placcò con tutta la forza dei suoi propulsori, gli
spiegò il tutto con parole
semplici ossia che la nebbia era pericolosa per entrambi “Per
mia fortuna, ho
il rivestimento antiruggine quindi sono riparato, ma tu come pensi di
fare eh?”
anche se per lui non era un problema dato che si era premunito a dovere
e
lanciò questa provocazione all’avversario.
“Nemmeno
per me è un problema. La ruggine non è mai stata
un problema per me e la nebbia
posso disperderla senza problemi col mio potere del Magnetic
World!” ma Daz
Bones rivelò che nemmeno lui aveva problemi e, ora che
l’avversario era vicino,
lo avrebbe fatto letteralmente a pezzi.
FRABBOOM!
“AAAARRRRRGGHHH!”
ma non ebbe il tempo di muovere un muscolo che il suo corpo fu
attraversato da
una scarica elettrica che lo paralizzò per qualche istante.
“Peccato
che la nebbia contenga anche una notevole quantità di acqua
che è anche un
ottimo conduttore per l’elettricità!” ma
questo faceva tutto parte del piano di
Seto che si era servito di un semplice elettroshock per colpire
l’avversario
con una scarica elettrica che la nebbia aveva reso più forte
e questo poteva
significare la sua vittoria.
“NON
FARTI TROPPE ILLUSIONI! MAGNETIC WORLD: ANTI!” ma Daz Bones
non era un tipo
così facile da battere e rilasciò al massimo il
suo potere per spingere via
l’avversario.
“Perfetto!” ma questo sembrava
far parte
del piano del soleano che, con un ghigno trionfante,
spalancò al massimo le sue
ali e si lasciò spingere via.
CRASHX4!
“Uh?
Cos’è stato questo rumore?” mentre
riprendeva il controllo del suo corpo, Daz
si accorse che l’avversario si era trascinato via
qualcos’altro “Che cosa ha
fatto? Questa nebbia…. N-No le sbarre delle
celle!” in quel momento anche la
foschia generata artificialmente si diradò e, con uno
sguardo preoccupato, si
rese conto che le sbarre delle celle contenute nel corridoio erano
state fatte
completamente a pezzi.
“Uhuhuh!
Non erano solo i nostri corpi che erano a rischio di ruggine ma anche
le sbarre
delle celle. Inoltre l’umidità causa un leggero
rigonfiamento sulle pietre!”
mentre liberò le ali dai pezzi di metallo a cui si erano
attaccati, Seto spiegò
all’avversario quale era il suo vero piano “Ammetto
che, però, non è tutta
farina del mio sacco: devo ringraziare qualcuno per avermi dato questo
suggerimento!” ammettendo tranquillamente che
l’idea non era completamente sua.
“Kakakakakah!
Ti ringrazio per avermi ascoltato carino. Magari più tardi
ti dimostrerò meglio
la mia gratitudine per averci liberato!” poi una voce
femminile proveniente da
una delle celle appena distrutte si fece sentire e la soleana appena
liberata
si fece avanti.
SHINOBU
PIPISTRELLO CREMISI: Era un’avvenente soleana di tipo
pipistrello dal formoso e
bellissimo corpo color cremisi. Aveva lunghi capelli biondi che le
arrivavano
fino ai fianchi e due grandi occhi dorati che potevano diventare rossi
che le
illuminavano il volto molto simile a quello umano leggermente
più allungato e
dalle lunghe orecchie a punta mentre i lunghi canini erano in bella
mostra.
L’alto e snello corpo era di tre metri e la sua
età era di 3000 anni.
Era
una tipa dal carattere molto particolare: sarcastica, molto seria tanto
da
detestare i perdi tempo, sadica nei combattimenti, molto logorroica e
non si
faceva problemi a dire che cosa pensava. Era anche molto maliziosa e
adorava
usare i doppi sensi.
Era
un raro esemplare di soleano di tipo vampiro: preferiva i luoghi bui e
le
piaceva anche bere il sangue degli altri diventando così
più forte. Era molto
ghiotta di ciambelle: quando le voleva mangiare faceva gli occhioni
dolci o
piccole bambinate.
Era
la fidanzata di John che non poteva che essere contento di essere
riuscito a
far colpo su una simile femmina. Lei l’aveva scelto anche
perché era stato
l’unico a farla sorridere di gusto e perché vedeva
in lui un potenziale davvero
notevole.
Oltre
al potere del fuoco, disponeva di un arsenale di poteri che non erano
da poco:
poteva acquisire i poteri di chi beveva il sangue per un intero giorno
ma si
limitava a una sola vittima per volta, disponeva di un potente fattore
rigenerante che le permetteva di guarire da qualsiasi tipo di ferita
anche se
veniva decapitata, trasformarsi in nebbia e anche nascondersi nelle
ombre. Era
praticamente una delle soleane più forti in circolazione
anche se non era in
grado di competere con mostri del calibro di Esdeath e Teresa.
La
sua arma era una lunga katana bianca che normalmente teneva dentro di
sé che
estraeva tirandosela fuori dalla bocca: il nome era Kokoro Watari ed
aveva la
misteriosa abilità di colpire l’anima impura del
suo avversario.
“N-No!
Tu non dovresti essere qui!” nel riconoscerla Daz divenne di
colpo pallido.
Conosceva molto bene la soleana e credeva si trovasse altrove.
“Si
vede che sei ritardato caro il mio Daz Bones. L’aria pesante
di questa prigione
ti ha davvero fatto male!” lo sfotté la soleana
con un sensuale quanto
sarcastico sorriso e, ora che era libera, poteva finalmente scatenarsi.
“Questo
è il corridoio E dove siamo incarcerati solo noi tre ma
dubito che la cosa
importi adesso!” commentò un’altra
soleana che poteva finalmente uscire dalla
cella e dare libero sfogo alla sua frustrazione.
SHIZUMA
GATTO ROSSO: Era un’alta e atletica soleana di tipo felino
dal manto rosso come
il fuoco di 4915 anni. Il sinuoso e snello corpo, era alto quasi cinque
metri,
gli occhi erano color dell’oro mentre i lunghi capelli erano
argentei.
Bella,
misteriosa e silenziosa: queste erano le principali caratteristiche di
questa
soleana dal triste passato.
Era
nata e cresciuta in una zona molto povera e aveva perso i genitori in
tenera
età eppure il suo viso all’apparenza malinconico,
non aveva mai versato
lacrime, come se non le potesse versare perché
impossibilitata da una
misteriosa forza. Per molto tempo era stata punto di riferimento per
molte
giovani soleane che, sebbene mantenesse le distanze, non smettevano di
cercarla. Ma lei cercava qualcuno che avrebbe sanato la sua malinconica
esistenza e farle sorgere un dolce e sincero sorriso. Erano anche molti
i
maschi che la circondavano ma lei li aveva sempre allontanati
perché, a suo
parere, non erano in grado di donarle ciò che cercava.
La
sua esistenza cambiò quando incontrò Rose. Il suo
sorriso e la sua energia
furono per lei come un colpo di fulmine che squarciarono quel sottile
velo di
malinconia che lei non era mai riuscita a scostare: tra le due fu amore
a prima
vista. Era qualcosa di semplice e puro che solo in pochi potevano
comprendere.
Ban fu uno di questi pochi a comprenderlo e, rinunciando a malincuore
all’idea
di avere un nipotino, dette la sua benedizione.
Quando
Vorkye prese il comando il loro amore rischiò di essere
messo a rischio:
Shizuma fu catturata durante una retata degli uomini del tiranno e, per
via del
suo potere, incarcerata, altrimenti sarebbe già morta da
tempo per mano di
Vorkye stesso.
I
suoi poteri erano legati al fuoco, il suo potere speciale era Dark
Attraction:
un’abilità che le permetteva di rendere tutti
coloro che posavano gli occhi su
di lei e ne venivano poi baciati suoi devoti servi che eseguivano tutti
i suoi
ordini fino a quando decideva lei, solo chi disponeva di una forte
volontà
poteva resistere a un simile potere.
“C-Corridoio
E! Q-Questo vuole dire che LUI è qui!” e nel
capire dove lui e il suo
avversario erano finiti capì di aver commesso una terribile
leggerezza che
poteva costargli caro.
“Sì,
ci sono anch’io!” a confermare il tutto fu
l’unico soleano maschio presente in
quel corridoio e, con passo calmo uscì dalla sua cella.
D FALCO
NERO: Era un giovane soleano di tipo falco pellegrino dal piumaggio
nero notte
abbinato a lunghi e ondulati capelli neri e tristi occhi azzurri. In
testa
portava un cappello nero da moschettiere mentre le sue ali erano chiuse
a mo di
mantello sulle sue squadrate spalle. Il fisico scolpito era alto tre
metri e
mezzo e la sua età era di 3505 anni.
Silenzioso,
calmo riflessivo ma anche dotato di quell’alone di mistero
che attirava gli
altri: erano queste le sue doti principali. Era il figlio di Drakul e
Teresa ed
era quindi un abile spadaccino.
I suoi
genitori non avevano avuto molta fantasia nel dargli un nome ma a lui
questo
non era mai importato: ciò che più contava era
renderli orgogliosi di lui.
Quando
Vorkye prese il trono, lui e i suoi genitori decisero di restarsene in
disparte
perché non interessati alla cosa. Lo stesso non si poteva
dire per il tiranno
che decise di farlo catturare tendendogli un’imboscata. D fu
catturato e
imprigionato e, a causa di questo, i suoi genitori furono costretti a
schierarsi dalla parte del tiranno.
Anche se
era incatenato da tempo, non aveva perso un briciolo della sua forza:
continuava, infatti, ad allenarsi senza sosta perché conscio
che un giorno
sarebbe evaso e sapeva già che avrebbe dovuto combattere.
La sua arma
era la Croce Bianca, uno spadone identico a quello del padre solo del
colore
bianco. Era in grado di effettuare fendenti multipli calando la spada
solo una
volta, inoltre disponeva del potere Opeope col quale poteva generare
una cupola
a dimensione variabile al cui interno poteva fare qualunque cosa, anche
se non
era solito usarlo. Quando faceva sul serio, i suoi occhi diventavano
scarlatti
ed era in grado di rilasciare una grande quantità di energia
che spazzava via
ogni difesa nemica. Era il degno figlio del Re e della Regina degli
Spadaccini.
“Merda!”
nel trovarsi davanti questo potente avversario Bones fu colto da un
brivido di
terrore che non aveva mai provato prima “L-Le manette
sigillanti. Che fine
hanno fatto le manette che sigillano i vostri poteri?” per
poi rendersi conto
che i tre prigionieri non erano ammanettati con le speciali manette che
ne
sigillavano i poteri.
“Gliele
ho tolte io!” ma ci pensò Seto a prendersi il
merito della cosa “La cortina di
nebbia aveva anche lo scopo di nascondere le mie azioni. Nel momento in
cui
sono passato davanti alle loro celle, ho sparato dei laser che miravano
a
tagliare le manette. Grazie per avermi portato qui!” e gli
fornì l’ennesima
spiegazione con tanto di ringraziamento ironico per avergli offerto un
aiuto
inaspettato.
“Quelli
che dovrebbero ringraziarti siamo noi!” commentò D
mentre tese la mano sinistra
in avanti facendo apparire una piccola cupola verde e quando
sparì, impugnava
il suo spadone Croce Bianca e una frusta rossa “Shizuma credo
che questa sia
tua!” che poi lanciò a una delle sue compagne di
sventura che la prese al volo.
“Grazie
mille D. Mi sentivo nuda senza: è un prezioso regalo della
mia Rose!” la quale
confessò esserci molto legata perché era un
regalo della sua amata.
“Kakakah!
Che tenera che sei!” commentò Shinobu per poi fare
una leggera pressione sullo
stomaco e dalla sua bocca uscì l’elsa di una
katana che afferrò e la estrasse
senza esitazioni “Oh beh non ha nessun legame affettivo ma
è la mia arma per
eccellenza. È vero che John ne ha una niente male ma questa
resta sempre la mia
preferita!” e poi puntarla verso l’avversario
ancora immobile per lo shock.
“Continua
a percorrere il corridoio che hai dietro di te ed entra nella prima
porta che
vedi: lì c’è la sala di controllo.
Credo non debba aggiungere altro!” intanto D
dette a Seto un’altra importante informazione che era certo
avrebbe permesso di
realizzare un grande passo avanti.
“Ci
pensiamo noi a Daz Bones. Sarà un ottimo modo per
sgranchirci dopo tutto questo
periodo di inattività!” seguito da Shizuma che
fece intendere che
all’avversario ci pensavano loro.
“Direi
che lo stendiamo in pochi secondi!” di questo Shinobu ne era
sicura al 100% e
non lo diceva solo perché avevano il vantaggio numerico.
“Molto
bene è tutto vostro. Vedete di non farvi rimettere dentro:
questa è la prima e
ultima volta che metto piede in una prigione!” Seto non si
fece troppi problemi
a cedere loro l’avversario e, senza alcuna esitazione, si
voltò e iniziò a
correre verso la sala di controllo per liberare tutti i prigionieri
compreso il
re.
“No
dannazione. Se libera tutti, saremo nei guai!” cosa che Daz
non poteva
permettere o sia lui che i suoi colleghi avrebbero avuto seri problemi
a
gestire la faccenda “FERMATI DANNATO!” e si
gettò al suo inseguimento nella
speranza di fermarlo.
“Tu
ti fermi qui!”
Ma
così commise l’errore di non prendere in
considerazione i tre che erano appena
stati liberati.
ZACKX3!
“ARGH!”
che non si fecero alcun problema a colpire l’avversario che
fu messo KO in un
solo istante.
“Forza
ragazze, andiamo a dare una mano a chi ci sta salvando!” D
non perse tempo e si
diresse nella direzione dove sentiva il rumore degli scontri per dare
man
forte.
“Puoi
dirlo forte. Rose mi sta aspettando!” seguito dalla soleana
gatto che voleva
riabbracciare al più presto la sua amata.
“Andiamo
a spaccare qualche faccia!” se la rise Shinobu seguendo i due
a ruota.
KAPOMX500!
“UIAHAHAHAH!
PRENDI QUESTO E QUESTO!”
In
un altro corridoio era in corso lo scontro tra Joey e Burgles e
quest’ultimo
stava attaccando come un pazzo.
“Troppo
prevedibile!” ma per il figlio di Kenshiro quegli attacchi
non servivano a
nulla: infatti li stava parando senza eccessivi problemi “È strano: i miei attacchi non stanno
funzionando. Ho colpito diversi
punti di pressione eppure, tranne col mio primo attacco, non
è successo nulla!”
ma si era accorto che qualcosa non andava, infatti le tecniche della
Sacra
Scuola di Hokuto sembravano non sortire alcun effetto.
“UIAHAHAHAH!
PRENDI QUESTO! HADO FINGER!” Burgles non smetteva di
attaccare e, sollevato
l’indice sinistro, lo puntò verso la spalla
dell’avversario.
BOOM!
“Per
un pelo!” ma Joey lo schivò un istante prima di
essere colpito e, con un pugno
rapido, colpì l’arto avversario poco sotto il
gomito.
“Agh!”
Burgles sentì il colpo e vide che l’arto stava per
esplodere “Ui! Scherzavo!”
ma tornò di colpo tranquillo e
usò l’’indice destro pe colpirsi il
braccio che tornò normale.
“Agopuntura!”
e Joey capì subito che cosa era successo:
l’avversario usava un’arte medica che
stimolava determinati punti di pressione per curarsi e prevenire gli
effetti
dannosi della sua arte marziale.
“Uiahahahah!
Esatto. Ho deciso di impararla in modo da potermi battere alla pari col
tuo
vecchio e dimostrare di essere il migliore. UIAHAHAHAHAH!
PRENDI!” il
sottoposto di Teach gli confermò il tutto e poi riprese ad
attaccare più
velocemente di prima.
“Ammetto
che è una bella pensata!” ma per Joey non fu un
problema schivare anche quegli
attacchi che ora erano più mirati “Tuttavia la
Sacra scuola non può essere
battuta con così poco!” e fece capire
all’avversario che quel metodo, anche se
buono, non era abbastanza per lui.
GRABX2!
“COSA!”
infatti, con un rapido movimento, afferrò Burgles per i
polsi che, per quanto
ci provasse, non riuscì a liberarsi dalla sua ferrea presa.
KAPOMX1000!
“UAAAAAARRRRRHHHH!”
e poi lo colpì violentemente con una rapida serie di calci
che non mancarono il
bersaglio.
“L’agopuntura
è sicuramente molto utile ma ha una debolezza fin troppo
evidente: non puoi
correttamente usarla senza le mani!” finito di attaccarlo,
Joey lo riprese
facendogli notare questa lacuna presente nell’agopuntura
mentre a sua scuola
non l’aveva.
“D-Dannato!”
ringhiò il soleano di tipo ghiottone digrignando ferocemente
i denti “Eh!
scherzavo di nuovo!” per poi recuperare nuovamente il suo
ghigno diabolico.
ZOCKX4!
“Ma
cos…Agh!” un istante dopo, il figlio di Kenshiro
si ritrovò colpito in quattro
punti diversi da altre due paia di mani apparse dai fianchi
dell’avversario e,
a causa del dolore improvviso, fu costretto ad allontanarsi.
“UIAHAHAHAH!”
Burgles se la rise sguaiatamente mentre mise i vari arti sui fianchi
“È vero
che l’agopuntura ha questo piccolo punto debole ma per me,
che dispongo del
potere Braccia di Ashura non è un problema. QUESTO
È IL MIO ASSO NELLA MANICA!
UIAHAHAHAHAH!” per poi rivelare quale era il suo potere che
gli permetteva di
colmare la lacuna appena menzionata dall’avversario.
“Tsk!”
che si limitò a fare una smorfia e colpirsi fianchi con i
pollici permettendo
così la rimarginazione delle ferite “Ero sicuro
che nascondevi qualcosa ma,
personalmente mi aspettavo qualcosa di più!” per
poi fissare Burgles con
sguardo impassibile.
“Tsk!
Ti credi un duro? ORA TI FACCIO VEDERE IO!” quel
comportamento fece solo
innervosire il sottoposto di Teach che ora lo avrebbe fatto secco.
“Vieni!”
Joey non si fece complimenti e fu pronto ad accoglierlo a braccia
aperte.
CRASH!
“YAHHOOOO!
CIAO BEI RAGAZZI!” ma prima che potessero riprendere lo
scontro, la parete alla
destra di Burgles fu distrutta dall’altra parte e una
gasatissima Lucyferia
fece il suo ingresso come se niente fosse.
“DANNATA
TORNA QUI! MHM! TI FARO’ URLARE COME LA CAGNA CHE
SEI!” inseguita da Sady-chan
che aveva un vero e proprio diavolo per capello e, da come era
conciata, era
chiaro che le stesse prendendo.
“Che
c’è brutta copia di Taz non riesci a farmi la bua?
Sei una vera schiappa!” la
sfotté la succube che si stava divertendo come una matta a
prendersi gioco di
quella tipa che si credeva chissà chi.
“GGGRRRRR!
TI AMMAZZO! MHM!” le ruggì contro la soleana
orsina iniziando a girare su se
stessa come una trottola esattamente come il diavolo orsino che tutti
conosciamo e avventarsi sull’avversaria.
“Oh
che bello, stai trottolando come una matta e giungi al nostro splendido
Taz!”
scena che fu accolta dalla rosa che canticchiò la sigla in
questione come
sottofondo “Ok, adesso basta scherzare!” per poi
smettere di perdere tempo e
mandare in avanti i suoi vettori.
“D-Dannazione!
Mhm! Non riesco a muovermi!” che bloccarono i movimenti
dell’avversaria che fu
bloccata a mezz’aria.
“Ed
ecco che arrivo!” la rosa non perse tempo e si
scagliò sull’avversaria pronta a
concludere la partita una volta per tutte.
“UI!”
ma aveva dimenticato che non era da sola nel corridoio. Infatti,
Burgles le
piombò addosso pronto a colpirla servendosi
dell’agopuntura.
“Onda
del Pugno di Ferro di Hokuto!” ma fu anticipato da Joey che
gli scagliò contro
una delle tecniche della sacra scuola.
BOOM!
“AAARRGGHH!”
Colpendo
sia lui che Sady-chan che furono spazzati via.
“Mio
eroe!” fece la rosa saltandogli addosso tutta contenta
spupazzandoselo come un
tenero gattino^^.
“E-Ehi!
Smettila non è il… MHM!” il figlio di
Kenshiro cercò di togliersela di dosso
anche perché non era il momento ma fu zittito dalla rosa che
gli ficcò la testa
in mezzo al suo prosperoso davanzale facendogli rizzare di colpo la
coda e non
solo quella^^.
“Ti
meriti un premio per avermi difeso caro Joey. Magari, dopo tutto questo
movimento, possiamo appartarci un pochino per conto nostro!”
Lucyferia fece
subito la sua proposta sconcia. Essendo una succube, adorava due cose:
combattere e soddisfare la sua lussuria e non si faceva problemi a fare
le
richieste sconce a chiunque^^.
“AH
ARIA!” intanto Joey riuscì a liberarsi dalla
soffice prigione in cui era finito
e a prendere lunghe boccate d’aria per poi allontanarsi dalla
compagna
tenendosi il naso sanguinante “S-Stai scherzando vero? Non
sono il tipo che va
con la prima che capita, nemmeno se è lei a chiedermelo.
Senza considerare che
te la fai con Lello!” e rifiutarla perché non era
questo il suo modo di fare,
senza contare che non voleva offendere il Sun’s Warrior nero.
“Mica
siamo fidanzati. Ci facciamo compagnia sotto le coperte!” ma
per Lucyferia
quello che lei e Lello facevano non era niente di tanto particolare. Si
tenevano semplicemente compagnia^^.
“Tu
sei folle!” commentò il soleano che proprio non
riusciva a capirla. Sapeva che
era strana ma non fino a quel punto.
CRASH!
“Ehi
ma qui fate salotto? Non mi sembra il momento di prendere il the delle
cinque!”
ma quel momento particolare fu interrotto da un altro muro che
saltò in aria
seguito dall’ingresso di Cana con giusto qualche graffio che
riprese subito i
due che sembravano star facendo salotto.
“Povero
muro. Era innocente e l’hai distrutto. Sei stata
cattiva!” dietro di lei c’era Baby-5
che si disperò per le condizioni delle pareti che, in un
modo o in un altro,
venivano danneggiate dagli scontri.
“Ti
do ragione. Prenditela con l’autore di questa fic che
è fissato con
l’interrompere le grandi scene facendo saltare le mura come
se ci trovassimo in
un film di Michael Bay!” la soleana di tipo lupo le dette
ragione attribuendo
al sottoscritto la colpa di tutto^^. In effetti, faccio saltare troppe
pareti e
mi tocca anche pagare le riparazioni^^.
“Eh?
Ma che stai dicendo?”
Le
chiesero i compagni e la nemica che non capirono dove stesse andando a
parare^^.
“Era
una battuta, accidenti. Vabbè lasciamo perdere!”
esclamò la giovane soleana che
preferì sorvolare anche perché non era il momento
“Piuttosto, ragazzi, dove
sono i vostri avversari?” per poi chiedere ai compagni dove
erano finiti i due
contro cui si stavano battendo.
“UI!
QUALCUNO CI STAVA CERCANDO?” a risponderle ci
pensò Burgles stesso che tornò
nuovamente alla carica.
“MHM!
VI VOGLIO TORTUTARE A MORTE!” seguito da Sady-chan che era
stanca di essere
presa per i fondelli dall’avversaria e ora voleva massacrarla.
“Ma
allora state bene. Meno male!” nel vederli tutti interi,
anche se un po’
ammaccati, Baby-5 tirò un sospiro di sollievo. Per un
momento si era veramente
preoccupata per loro^^.
“Non
dire scemenze ragazzina. Ricorda con chi stai parlando!” le
rispose bruscamente
il vice di Teach che, in certe occasioni, non sapeva che cosa pensare
della
soleana.
“Mhm!
Schiacciamoli tutti insieme!” mentre la diavolessa orsina
preferì sorvolare e
propose di fare gioco di squadra per sconfiggere gli avversari.
“Oh!
Avete bisogno di me!” che la sottoposta di Doflamingo
interpretò a modo suo con
tanto di occhi luccicanti contenta di potersi rendere utile^^.
“Quella
gattina è troppo tenera. Mi sento quasi male a doverla
menare!” comportamento
che fece commuovere Lucyferia che la fissò con tanto di
occhi a stelline^^ “Ma
poco male, se vogliamo salvarla, dobbiamo batterla!” per poi
tornare seria e
sollevare le braccia iniziando a caricare il suo attacco.
“Io
questa qui proprio non la capisco!” commentò Joey
che non riusciva a
comprendere i pensieri della succube che gli faceva solo venire il mal
di
testa.
“Noi
femmine siamo fatte così caro. Per questo tiriamo gli
attributi prima di voi!”
gli rispose Cana con un sorrisetto ironico mentre estrasse un set di
carte.
“Non
vi permetterò di attaccarci!” ma Baby-5 si fece
avanti per prima e trasformò il
busto in un cannone a impulsi “Laser girl!” per poi
sparare contro i tre
avversari.
“Così
ti voglio piccolina. Soul Fist!” commentò
Lucyferia scagliandole contro il suo
attacco.
BOOM!
Che
si scontrò con quello avversario investendo tutto il
corridoio e lo scontro
ebbe inizio.
“PUNK
ROCK FESTIVAL!” altrove Glaudius stava scatenando le sue
esplosioni
sull’avversario sperando di farlo a pezzi.
ZACK!
“Mi
spiace ma non funziona. Devi provare a usare qualcosa di meno
prevedibile!” ma
queste vennero tagliate dalla spada di Alan che avanzò senza
difficoltà.
“Dannato!
TI FACCIO VEDERE IO!” ormai al limite della pazienza, il
sottoposto di
Doflamingo decise di usare qualcosa di nuovo e, spalancò le
mani.
CRACKX2!
“GRRR!”
i palmi si aprirono rivelando delle bocche munite di denti aguzzi.
“Quella
mossa è la stessa di Deidara!” nel vedere la cosa,
Alan capì che l’avversario
era molto simile al pazzo bombarolo dell’Akatsuki
“Ma, sfortunatamente per te,
so già come contrastarti!” e quindi sapeva
perfettamente come affrontarlo.
“NON
PRENDERMI IN GIRO!” ruggì Glaudius e dalle bocche
nelle mani uscirono una serie
di bolle bianche.
BOOMX20!
Che
fecero saltare in aria tutto quello con cui venivano a contatto.
“Non
è argilla esplosiva!” nel vederle in azione,
Nikkò capì di aver preso un
granchio e che l’avversario nascondeva un asso nella manica
inaspettato “Manipola la sua essenza
e la trasforma in
sfere che rendono una bomba tutto quello che toccano. Nami non ce ne
aveva
parlato. È evidente che non ne era a conoscenza!”
e comprese subito in che
cosa consisteva e non era qualcosa da poco.
“Ti
piace questa mia mossa? Aspetta mi avvicino, così la vedi
meglio!” il
sottoposto di Doflamingo corse verso l’avversario generando
delle fruste
bianche dalle mani con intenzioni fin troppo chiare.
“Incantesimo
di restrizione numero 1: Sai!” ma Alan non gli dette il tempo
di realizzarle e
usò uno dei suoi incantesimi sull’avversario.
“C-Che
cosa!” le braccia di Glaudius s’incrociarono dietro
la schiena contro la sua
volontà lasciando quest’ultimo senza parole.
“Anche
se la tua mossa è diversa, è sempre legata alle
mani. Se te le blocco, non puoi
fare nulla!” Alan gli si avvicinò con passo lento
e solenne e, anche se la
mossa era leggermente diversa, aveva avuto comunque ragione
dell’avversario.
“Maledetto!”
ringhiò il soleano che lo fissò in cagnesco e poi
si gonfiò “Se non posso usare
le mie mani, ti colpirò con i miei aculei!” e
cambiò mossa che riteneva più
devastante.
“Incantesimo
di restrizione numero 99, prima orazione: Kin!” ma Alan non
gli dette il tempo
di esplodere e usò un altro incantesimo che, dal numero,
sembrava essere molto
potente.
CLANGX2!
“AAAARRRGGHH!
MA COSA…” dall’alto si materializzarono
due fasce nere che piombarono addosso a
Glaudius schiacciandolo violentemente a terra formando una X che fu
subito puntellata
da paletti di ferro che gli bloccarono i movimenti.
“Seconda
orazione: Bankin!” Alan non fermò il suo operato e
usò un altro incantesimo
volto a bloccare definitivamente l’avversario.
CLANG!
ZOCKX4! CRASH!
“AAAARRGGHHH!
CHE DIAVOLO MI HAI FATTO!” ruggì il sottoposto di
Doflamingo mentre si ritrovò
ulteriormente bloccato da una serie di fasciature bianche che lo
bloccarono del
tutto, seguite da spade di luce che gli trafissero gli arti e infine
una
pesante incudine gli cadde addosso bloccandolo a terra.
“Mi
sono assicurato di legarti a dovere!” gli rispose
l’angelo custode di Nick
avvicinandosi a lui “Ora puoi anche esplodere ma nessuno dei
tuoi aculei
riuscirà a superare i legamenti spirituali che ti ho imposto
e, anche se ci
riuscissero, posso ricostruirli in un lampo!” per poi
puntargli la sua
Zampakutò sulla fronte “Voglio essere franco. In
questo momento non mi sto
battendo al massimo: sono più o meno al 45% del mio
potenziale!” e lo avvisò
che non stava nemmeno facendo sul serio con lui.
“D-Dannato!
Quanto diavolo sei forte!” lasciando l’avversario
senza parole. Se lo avesse
saputo prima, avrebbe scelto qualcuno alla sua portata.
“Sono
l’angelo custode del vostro Sun’s Warrior blu. Il
mio compito è vegliare sulla
sua anima. Se non fossi forte, non potrei mai difenderlo dal mostro che
ha
dentro!” gli rispose Nikkò con sguardo impassibile
per il colpo di grazia.
CRASH!
“AAAARRRGGGHH!”
ma prima che potesse spingere in avanti la spada, il muro alla sua
destra
crollò miseramente e il misterioso Death Gun si mise in
mezzo travolgendo anche
Glaudius.
“Death
Gun? Ma che ti è successo?” che lo
fissò incredulo: da quando lo conosceva, non
l’aveva mai visto ridotto in quel modo. Poteva persino vedere
che parte della
sua maschera era stata fatta a pezzi ma il volto era coperto dal
cappuccio e
buona parte del suo corpo era ricoperto di ferite rossastre.
“Hai
esagerato Vincent!” mentre Alan capì subito chi
era stato e non invidiava
l’avversario appena arrivato.
“L-Lui
non è normale. È-E’ un
mostro!” il soleano mascherato si rimise a fatica in
piedi e tremava vistosamente. Non aveva mai provato nulla di simile in
vita sua
ma ora si sentiva per davvero impotente.
“Ma
che diavolo dici? Non esiste che un umano possa… E quello
che accidenti è?”
inizialmente Glaudius non gli credette ma, quando si voltò
verso il buco dal
quale l’alleato era piombato, si ritrovò spiazzato
da quello che vide.
“Il
vostro peggiore incubo direi!” commentò
l’appena arrivato Vincent con un tono
di voce che faceva accapponare la pelle oltre a un aspetto assai
inquietante.
IL
GUERRIERO OMBRA VINCENT VALENTINE: Il guardiano del Sun’s
Warrior nero ora
sfoggiava un aspetto inquietante. Il giubbotto rosso erano diventate un
paio di
ali demoniache color cremisi che presentavano numerosi fori nella parte
bassa;
le mani ora terminavano con lunghi artigli neri; la fascia rossa aveva
assunto
l’aspetto di un paio di lunghe corna da diavolo e gli copriva
parte del viso
che era diventato più appuntito mettendo in evidenza gli
occhi diventati gialli
e infine i canini erano diventati affilati come zanne. Dal suo corpo
ora più
esile, partivano saette violacee. L’aura pericolosa che
emanava era così forte
da rendere la maggior parte degli avversari incapaci di muoversi.
“Sembra
che tu abbia perso la pazienza Vincent. Non è da
te!” commentò Alan mantenendo
la calma. Ci voleva altro per spaventarlo.
“Leggermente,
ma mi sto trattenendo parecchio!” gli rispose il guerriero
ombra avvicinandosi
a lui con calma glaciale “Sembra che anche tu abbia
leggermente perso la pazienza!”
per poi notare il rilascio della sua Zampakutò.
“È
meglio non sottovalutare l’avversario non credi!”
gli rispose lo shinigami per
poi voltarsi verso i due avversari.
“S-Svelto.
Liberami da questa roba!” nel capire che era meglio cambiare
aria, Glaudius
pregò l’alleato di liberarlo al più
presto o ci avrebbero rimesso la pelle.
“S-Si!”
anche Death Gun era della stessa opinione decise di dargli retta e,
caricatoselo sulle spalle, se la dette velocemente alla fuga.
“Sembra
proprio che i topi vogliano darsi alla fuga. Non credo
proprio!” ma Vincent non
era della stessa opinione e, estratta la pistola a tre canne, la
puntò verso
l’avversario.
CRASH!
“Poveri
muri. Qui fanno a gara a chi ne rompe di più!” ma
prima che potesse premere il
grilletto, un altro muro si ruppe e Jiraiya fece il suo ingresso
“Ehi, metti
giù quel cannone!” per poi chiedere
all’amico di mettere giù la pistola.
“Ringrazia
che non ho premuto il grilletto!” gli rispose Vincent
abbassando la sua arma.
“E
il tuo avversario?” intanto Alan gli si avvicinò e
notò che Lao G non era
dall’altra parte del muro.
“Sarà
un vecchietto ma è parecchio veloce!” gli rispose
il Sannin con un sorriso di
intesa.
“Più
veloce della luce?” gli chiese lo shinigami col medesimo
sorriso.
KAPOMX2!
“ATA!”
per poi bloccare un pugno alla sua destra col dorso della spada
lanciato da un
rapidissimo Lao G che, così com’era apparso,
scomparve nel nulla.
“Direi
che abbiamo il nonno di Flash!” commentò il biondo
facendo una mezza battuta.
“Ed
è anche uno che non si lascia impressionare
facilmente!” seguito da Vincent che
si era avvicinato ai due. Si era accorto che la sua aura non faceva
effetto su
di lui, questo a dimostrare che era un tipo bello resistente.
“Ahahahah!
Più che naturale che non mi lascio influenzare. Non sono
come quei due poppanti
di Glaudius e Death Gun. Sarete anche tipi fuori
dall’ordinario ma ci vuole
altro per spaventare il Grande Lao G, con la G maiuscola!” a
rispondere ci
pensò il soleano stesso che apparve davanti ai tre per poi
sparire nuovamente.
Capendo
che l’avversario li avrebbe attaccati al primo attimo di
distrazione, i tre si
misero spalla contro spalla pronti ad intercettarlo.
“Ahahahah!
Ahahahah! Coprirvi le spalle non vi servirà a nulla. Io vi
raggiungerò sempre!”
una mossa che fece ridere il vecchio soleano. Per lui era fin troppo
facile
rompere una simile formazione.
“Non
esserne così convinto!” gli rispose Alan
scambiandosi un sorriso complice con i
due compagni.
“Non
importa quanto tu sia veloce, noi ti prenderemo!” anche
Vincent era dello
stesso parere ed era pronto a dimostralo.
“Forza
vecchietto fatti sotto!” lo provocò Jiraiya con un
sorrisetto da furbetto.
“Adesso
vi farò vedere io. Vi massacrerò il Grande Stile,
con la G maiuscola!” il
vecchio soleano abboccò all’esca e si mosse a
velocità supersonica verso il
Sannin che riteneva il più debole dei tre.
GRAB!
“Troppo
lento!” ma prima che potesse colpirlo, fu afferrato da Alan
che si era mosso
alla velocità della luce.
“Piccolo
impertinente. Ti farò vedere che cosa vuol dire….
NON RIESCO A MUOVERMI!” Lao G
stava per ribattere con una delle sue mosse ma di colpo si
sentì paralizzato e
completamente incapace a muoversi.
“I
guerrieri ombra possono colpire le ombre della preda e paralizzarla.
Non
importa quanto sia veloce, ne percepiamo chiaramente i
movimenti!” artefice di
ciò fu il Valentine che gli spiegò una piccola
particolarità dei suoi simili.
“Mentre
io sono semplicemente il Grande Jiraiya con la G maiuscola!”
il Sannin non si
fece attendere e si lanciò all’attacco con la
tecnica appresa dal suo miglior
allievo solo cento volte più grande del normale
“Rasengan Titanico!” che non
avrebbe mancato il bersaglio.
“GGGGGGGGG!”
che non poté far altro che gridare a modo suo prima di
essere colpito.
FRABOOOM!
La
gigantesca sfera rotante investì l’avversario e
percorse qualche metro prima
che si disperdesse.
“Colpito
e affondato direi!” commentò Jiraiya sicuro di
aver battuto quest’avversario.
“Non
credo proprio!” ma Vincent non concordò con lui.
Aveva la sensazione che
qualcosa fosse andato storto.
“Un
attimo prima che lo colpissi, malgrado il blocco di Vincent,
è sparito nel
nulla!” e ci pensò Alan a spiegare che
cos’era successo ed era qualcosa che non
si sapeva spiegare.
“Vuoi
dire che è riuscito a liberarsi e a scappare via? Non me lo
aspettavo proprio!”
una cosa che lasciò di stucco anche il Sannin che non lo
credeva vero.
“Credo
che sia opera del soleano di nome Death Gun. Ha un potere identico a
quello di
Icelo della decima, distorcere lo spazio dimensionale. Probabilmente lo
ha
salvato prima che venisse colpito e ora stanno aspettando il momento
giusto per
attaccare!” Vincent, però, capì subito
chi era stato il vero artefice del
salvataggio di Lao G e spiegò rapidamente ai due compagni in
che cosa
consisteva il suo potere che era identico ad un avversario che avevano
affrontato in precedenza.
“Lo
sa usare come lui?” Alan capì al volo la
situazione e, mentre si guardò
intorno, gli chiese se questo lo padroneggiava esattamente come il
demone/dio
del sonno in questione.
“No,
lo usa in maniera troppo approssimativa. Si vede che non ha ben capito
in che
cosa consiste il suo potere!” che gli dette risposta negativa
e quindi era un
vantaggio per loro.
“Si
vede che è ancora inesperto!” commentò
Jiraiya scrollando le spalle.
“Io
sarei inesperto nell’usare il mio potere? Come osate
criticarmi!” provocato da
quelle parole, Death Gun fece sentire la sua voce che ora aveva
recuperato la
freddezza di prima.
“È
dura accettare le critiche!” commentò Jiraiya con
un sorriso provocatore per
poi giungere le mani “Ma è la verità
amico. Se hai sentito i nostri discorsi,
avrai capito che abbiamo conosciuto qualcuno che usava il tuo stesso
potere,
solo che era molto più bravo di te!” e ricordargli
che avevano già incontrato
un utilizzatore dello stesso potere.
“Ma
davvero? E, sentiamo: lo avete battuto?” e questo
incuriosì non poco il soleano
che era curioso di sapere se questo suo ipotetico predecessore fosse
riuscito a
batterli.
“Ci
ha messo in maggiore difficoltà ma, alla fine, abbiamo vinto
noi!” gli rispose
Alan che ricordava fin troppo bene quella battaglia avvenuta circa tre
anni
prima.
“Era
affiancato da tre compagni ma era comunque più abile di
te!” stessa cosa disse
Vincent che ricordava fin troppo bene la battaglia contro i quattro dei
del
sonno che aveva combattuto insieme al Nikkò.
“Tsk!
Questa volta perderete!” ma Death Gun era pronto a dimostrare
quanto lui fosse
superiore al tipo in questione e uscì dalla barriera
dimensionale in cui si era
rifugiato insieme a Glaudius ora libero e a Lao G.
“Mi
ci è voluto parecchio a liberarmi da quelle restrizioni che
mi hai lanciato.
Stavolta non ci cadrò più!” Glaudius
aveva capito la lezione e stavolta avrebbe
fatto più attenzione all’avversario che lo aveva
quasi battuto.
“Mhm!
Ammetto di avervi sottovalutato. Siete tutt’altro che delle
scimmie indifese!”
anche Lao G era più serio e non avrebbe commesso lo stesso
errore due volte.
“Bene.
Sembra che possiamo dare inizio al secondo round. Pronti
ragazzi?” Jiraiya non
chiese di meglio e fu pronto a ricominciare.
“Ci
puoi scommettere!”
Concordarono
Nikkò e Valentine pronti a ricominciare la battaglia.
BANGX2!
In
un altro corridoio era in corso l’acceso duello tra Emi e
Ruby contro Mosquito.
“Eheheh!
Mi complimento ragazzini. Siete davvero molto attivi!” il
sottoposto di Aracne
ammise di divertirsi parecchio a battersi con loro “Ma adesso
vediamo di finire
i giochi!” e trasformò i suoi arti in due grosse
palle chiodate che mosse
contro i due.
“Sei
lento!”
Gli
dissero insieme i due evitando i l’attacco con movimenti base.
“Emi
mi sento un po’ pesante, mi dai una spinta?” Ruby
si lanciò in avanti tendendo
la mano sinistra verso il fidanzato.
“Se
mangi troppo, non ci posso fare niente!” le rispose lui
battendole il cinque
usando il suo potere di gravità su di lei alleggerendola.
“Spiritoso!”
gli rispose la vivace lupetta che partì come una scheggia
verso Mosquito con la
Crescent Rose sguainata.
CLANG!
“Eheh!
Troppo debole!” commentò l’anziano
soleano zanzara che aveva rafforzato il suo
corpo rendendolo più duro.
BANGX2!
CLANGX2!
“MHM!”
un attimo dopo fu colpito più duramente sia dietro che
davanti da un attacco
combinato dei due fidanzati che, sfruttando la forza di fuoco delle
loro armi,
si erano dati una maggiore spinta e aumentato la forza
d’impatto.
“Di
più!”
Dissero
i due saltando verso l’alto e poi puntare le loro armi
all’indietro dandosi
così la spinta in senso opposto e attaccare.
“Piccole
pesti, non riuscirete a battermi tanto facilmente!” Mosquito
non intendeva
starsene fermo a subire e modificò nuovamente il suo corpo
diventando il
modellino di un aereo stealth per poi attaccare i due.
CLANG!
Respingendo
l’attacco dei due che furono spinti all’indietro
mentre lui non subì alcun
danno.
“Eheheh!
Visto? È questa la differenza che c’è
tra noi!” ridendosela di gusto per aver
dato loro una lezione degna di questo nome.
“Spiacente
ma non mi hai fatto niente!” ma Emi che era ancora in aria,
non gli dette la
soddisfazione di vederlo sofferente “Anzi ora vengo a
restituirti il favore!” e
si dette nuovamente la spinta con i suoi tonfa per poi rinfoderarli.
“Provaci
se ci riesci!” Mosquito non se lo fece ripetere due volte e
si diresse verso di
lui per dargli un’altra lezione.
“Vediamo
se questo ti piace. Full Contact Karate: Pugno della tartaruga
nera!”
aumentando di colpo la gravità dietro di lui per darsi una
maggiore spinta, si
mise in posizione e calò il suo pugno.
KAPOM!
“Ma
cos…AARRRRGGGHH!” che colpì
violentemente il muso dell’avversario causandogli
un forte dolore.
“Non
ho ancora finito. Calcio della Fenice!” Emi
continuò la sua mossa e calò il
calcio sinistro in avanti.
KAPOM!
“ARRRGGH!”
e anche stavolta Mosquito fu colpito in pieno gridando nuovamente
“Che cosa
succede? Non riesco a muovermi come voglio!” rendendosi conto
di non riuscire a
muoversi a dovere.
“Danza
della Tigre Bianca!” il giovane esperto di arti marziali
continuò il suo
attacco calando una precisa serie di colpi.
KAPOMX4!
“ARRGGHH!
Ma che significa? S-Sento che l’aria si sta
comprimendo!” mentre veniva
colpito, Mosquito percepì che qualcosa intorno a lui non
stava andando “U-Un
momento. Sei tu!” per poi capire che l’artefice
di tutto era il giovane avversario.
“Esatto!
Questa combo ha questo fine: comprimere l’aria intorno a me
per ridurre la
forza d’attrito e fare questo!” che ammise essere
il suo obiettivo “E ora il
colpo finale. Tempesta del Drago Blu!” e lanciò
l’ultimo colpo, ossia un
potente calcio a ghigliottina che non avrebbe trovato
l’attrito dell’aria
ottenendo così la forza d’impatto.
KAPOM!
“AAAAAARRRGGGGHHH!”
il calcio fu così forte da generare un autentico tifone
intorno all’avversario
che precipitò violentemente al suolo.
“E
non credere che me ne resterò ferma a lasciargli fare tutto
il lavoro. Fire
Flower!” Ruby non era rimasta con le mani in mano. Infatti,
in quel lasso di
tempo aveva caricato la sua Crescent Rose con l’energia del
fuoco tipica dei
soleani del suo tipo.
BANG!
WAMP!
Il
proiettile che ne uscì fu avvolto dalle fiamme e
colpì il bersaglio provocando
un forte boato.
“Bel
colpo piccola!” commentò Emi avvicinandosi a lei
tendendole il cinque.
“Nemmeno
tu ci hai scherzato amore!” gli rispose lei battendolo
“Che dici? Lo abbiamo
battuto?” e gli chiese se potevano tirare o meno un sospiro
di sollievo.
“Temo
di no. Il vecchietto è coriaceo!” ma il fidanzato
fu costretto ad ammettere che
l’avversario sapeva il fatto suo.
CRASH!
“Piccole
pesti. Mi avete fatto davvero male. Ma stavolta la musica
cambia!” Mosquito
riapparve con più di qualche graffio ma ancora in grado di
combattere e,
sollevate le braccia, le trasformò in due enormi martelli
pneumatici.
KAPOMX2!
CRASH!
E
li calò violentemente sul pavimento facendolo crollare sotto
i suoi piedi.
“MA
CHE DIAVOLO HAI FATTO!”
Gridarono
i due soleani lupo mentre iniziarono a precipitare.
“Mi
sembra ovvio, vi distruggo!” rispose loro il vecchio soleano
per poi lanciarsi
verso di loro.
BANGX2!
Ma
Emi e Ruby evitarono di essere colpiti sparando due colpi dalla parte
opposta.
“Non
mi sfuggirete!” Mosquito però non aveva alcuna
intenzione di lasciarseli
scappare o sapeva che avrebbero tirato fuori qualcosa di dannoso
“Blocco
speciale. Super Mosquito corazzato!” e, per non correre
rischi, modificò
nuovamente il suo corpo facendolo diventare grande di venti metri e
ricoperto
da una pesante armatura per poi dirigersi pericolosamente verso di loro.
“Vuoi
il gioco duro? Ti accontento!” Emi non si fece desiderare e,
azzerata la
gravità intorno a sé, si diresse di petto
sull’avversario “Prendi questo. Taek
Wando rinnovato Originale: Calcio del Drago Blu!” e
calò un potente calcio
dalla notevole forza centrifuga che, per un momento, assunse la forma
di un
drago.
KAPOM!
DOON!
L’impatto
generò un’onda d’urto di medie
dimensioni con tanto di piccole scosse di
energia con in mezzo Emi e Mosquito che si stavano scontrando
violentemente.
“GGGGRRR!”
il soleano lupo strinse i denti più che poteva. Il corpo
dell’avversario si era
fatto parecchio duro e faceva fatica a respingerlo.
“Eheheh!
Sei un piccoletto pieno di risorse ma ne devi fare di strada per
potermi
battere!” dall’altra parte Mosquito stava
guadagnando terreno. Lui non stava
facendo nulla, semplicemente andava avanti.
BANG!
“ARRIVO
ANCH’IO!” ma così facendo si era
dimenticato di Ruby che, grazie a Crescent
Rose, non era precipitata e anzi stava sparando dietro di sé
per raggiungere il
fidanzato “VEDIAMO SE QUESTA COMBO TI PIACE. TAEK WANDO
RINNOVATO: CALCIO
DELL’IMOGI ROSSO!” per poi ricorrere anche lei a
quel poco che sapeva delle
arti marziali insegnatele dal fidanzato e calò il suo
personale calcio avvolto
dalle fiamme che assunse la forma del leggendario serpente in questione.
KAPOM!
WAMP!
“MHM!
PICCOLE PESTI!” quest’aggiunta fece arretrare
Mosquito che si ritrovò
sbilanciato.
“AAAAAAAAAAAAHHHHHAHH!”
I
due spinsero più forte che poterono e, alla fine, riuscirono
ad avere ragione
dell’avversario che fu spinto all’indietro e
intanto erano a poche centinaia di
metri dal suolo che stavano raggiungendo parecchio rapidamente.
“VAI
RUBY! FAGLI VEDERE QUANTO PUOI ESSEREVELOCE!” Emi
afferrò la sua ragazza per un
braccio e, con tutta la forza che aveva, la lanciò contro
l’avversario.
“CI
PUOI SCOMMETTERE!” gli rispose la lupetta sfoderando di nuovo
Crescent Rose e
iniziando a sparare più colpi possibili per aumentare la sua
velocità.
“Che
speri di fare ragazzina!” Mosquito, però,
riuscì a vincere la forza d’attrito
e, visto che se la trovava davanti, puntò la soleana rossa
calando il gancio
destro verso di lei.
BANG!
“GGHH!”
ma prima che la potesse colpire, Ruby abbassò la sua falce
il basso salendo di
colpo e acchiappandolo di per il collo.
“E
adesso vieni con me vecchietto!” la soleana non
bloccò la sua corsa e si portò
il vecchio avversario fino alla parete opposta e poi, una volta
appoggiati i
piedi, iniziò a correre verso l’alto andando
sempre più veloce.
“VAI
COSI’!” la incitò Emi che usò
i suoi tonfa per salire il più rapidamente che
poteva per darle manforte.
“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!”
Ruby
continuò imperterrita a correre fino a raggiungere il piano
da dove erano
caduti e, con un ultimo colpo della sua falce...
ZACK!
Decapitò
l’avversario senza pensarci troppo.
“UUUUAAARRRGGGHH!”
Mosquito gridò violentemente ma, incredibilmente, non
spirò “Meno male che sono
in grado di dividere il mio corpo in blocchi o morivo per
davvero!” infatti, si
era salvato solo grazie al suo potere che aveva attivato
all’ultimo momento riuscendo
così a salvare la pelle.
“Tsk!
Emi ha ragione nel dire che sei un tipo coriaceo!” e questo
fece capire a Ruby
le parole del fidanzato che ci aveva visto giusto.
“Te
lo avevo detto no? Però stavolta non ne è uscito
incolume!” Emi li raggiunse e
notò che l’avversario stavolta ne era uscito
provato.
“Siete
una coppia di pesti davvero tremende!” commentò
Mosquito mentre riunì la testa
al corpo sfoggiando comunque una bella ferita poco sopra il mento.
“Lo
prendiamo come un complimento!”
Risposero
i due ritenendosi un duo imbattibile.
“Non
siete davvero male ragazzi!” commentò una quarta
voce sconosciuta dietro Ruby.
“Eh?
Chi è che… Ma tu sei Shizuma Gatto
Rosso!” la lupacchiotta si voltò verso chi
aveva parlato e restò senza parole nel trovarsi davanti la
compagna di Rose che
sapeva essere incarcerata.
“Se
ho sentito bene, ti chiami Ruby vero? Piacere di conoscerti!”
la salutò lei
facendosi avanti per poi fissare il sottoposto di Aracne.
“Che
significa? Tu dovresti essere dietro le sbarre. Perché sei
qui?” che non capiva
come questo fosse possibile.
“Mi
pare ovvio: sono evasa insieme ai miei due compagni di
sventura!” gli rispose
la soleana di tipo gatto srotolando la sua frusta “Vi
dispiace se vi do una
mano? Ho un conto in sospeso con la sua padrona!” e chiese
gentilmente ai due
alleati di unirsi ai giochi per saldare il debito.
“Sei
la benvenuta!”
Le
risposero Emi e Ruby insieme. Di sicuro non avrebbero rifiutato un
aiuto da
parte di un evaso.
“Vi
ringrazio amici!” sorrise Shizuma colpita dalla loro
sincronia per poi puntare
l’avversario del momento.
“A
quanto pare dovrò badare a un’altra piccola peste
ma ora mi dovrò impegnare
maggiormente!” commentò Mosquito che, con
un’avversaria come lei, avrebbe
dovuto sudare parecchio.
“BEEHEHEHEHEH!
PRENDI QUESTO!” in un altro corridoio era in corso il duello
tra Dohko e
Trebol. Quest’ultimo aveva appena secretato una sostanza
viscida dal suo corpo che
poi lanciò contro l’avversario.
“Figurati
se questa roba mi raggiunge!” ma il soleano rosso
contrattaccò lanciando le
fiamme nere dello Yin che consumarono quella robaccia al semplice
contatto.
“CHE
COSA!” lasciando Trebol senza parole “La mia colla
è altamente infiammabile.
Basta una piccola scintilla perché esploda.
Perché non è successo?”
perché era
sicuro che sarebbe esplosa e invece non era successo nulla.
“Semplicemente
perché queste non sono fiamme ordinarie!” gli
rispose Dohko che era già stato
informato della particolarità della colla
dell’avversario “Le fiamme del
bilanciamento dello Yin e dello Yang non bruciano, purificano o
consumano tutto
quello con cui vengono a contatto. In definitiva sono il peggiore
avversario
per te!” ed era per quel motivo che, sin
dall’inizio, aveva deciso che sarebbe
stato lui ad affrontarlo.
“GGGGRR!
MALEDETTO!” nel sapere questo, il sottoposto di Doflamingo lo
fissò con occhi
furibondi “TI DISTRUGGO!” per poi infilarsi nel suo
guscio e iniziare a girare
vorticosamente su se stesso.
“Provaci
se ci riesci!” Dohko lo invitò a farsi avanti
mentre ridusse la forza delle
fiamme che ardevano sui palmi delle sue mani.
“MUORI!”
Trebol lanciò ancora il suo muco spargendolo in gran
quantità.
BANG!
WAMP!
Per
poi tirare fuori un braccio armato di pistola e fare fuoco. Il muco che
aveva
sparso prese fuoco e, seguendo la direzione del proiettile,
puntò il soleano
rosso investendolo.
“BEHEHEHEHEH!!
Ecco la fine che ti meriti, citrullo. Beheheheh!” Trebol
uscì dal suo guscio
ritenendo di avergli dato la lezione che si meritava.
“Sei
tu il citrullo!” ma fu subito zittito dalla voce di Dohko e
le fiamme si
ridussero di colpo fino a raggiungere le dimensioni di una sfera
sospesa nella
sua mano sinistra “Hai forse dimenticato che i soleani rossi
manipolano il
fuoco?” rinfrescandogli la memoria su quello che lui poteva
fare in quanto
soleano rosso “Beccati questo!” per poi alzare una
mano.
“DOHKO
ABBASSATI!” ma prima che potesse fare fuoco, sentì
da dietro la voce di Kuina
che pareva molto preoccupata.
“Eheheh!”
seguita dalla risata sguaiata di Diamante che era fin troppo vicina a
lui.
SWISH!
Dohko
fece in tempo ad abbassarsi evitando così che la spada
dell’infame nemico lo
decapitasse e si allontanò con un rapido movimento.
“Ti
devo un favore Kuina!” le disse il soleano rosso
avvicinandosi a lei.
“Figurati,
normale amministrazione!” gli rispose la compagna di
battaglia per poi
addentare nuovamente la sua terza spada “Quando finiamo
voglio scolarmi un
intero magazzino si alcolici. Mi fai compagnia?” e fare la
sua proposta
indecente ossia bere come una spugna^^.
“Potrei
farci un pensierino!” le rispose Dohko dandole corda per poi
ravvivare sospese
sul dorso delle sue mani.
“Si
torna alle vecchie abitudini!” se la rise pronta a farsi
valere “Vediamo quanto
reggete vigliacchi!” per poi puntare i due avversari che li
fissavano
ghignanti.
“Eheheheh!
Sembra proprio che ti trovi in difficoltà vecchio
mio!” commentò Diamante
guardando il collega di sfuggita.
“Beheheheh!
Per fortuna ci sei tu a darmi una mano!” gli rispose Trebol
facendo altrettanto
“Quei pivelli ci vogliono sfidare. Vediamo di fargli
abbassare la cresta!” e
avrebbe mostrato agli avversari di che cosa era capace.
“Puoi
dirlo forte!” trovando il pieno appoggio del collega che
prese qualcosa da
dietro il mantello e lo lanciò in aria.
“Coriandoli
neri?” nel vedere di che cosa si trattava, Dohko
inclinò la testa verso destra
non comprendendone il gesto.
“Sei
forse scemo? Quello può privare qualsiasi cosa dello
spessore e poi farla
ritornare normale quando vuole!” ma ci pensò Kuina
a rinfrescargli la memoria
sulle abilità del nemico.
“Eheheheh!
Sta per piovere pesante ragazzi e, senza ombrello, vi farete molto
male!”
Diamante se la rise sotto i baffi e, nel frattempo aveva aperto un
ombrello
tirato fuori da chissà dove che era abbastanza grande da
proteggere sia lui che
il collega “Lock!” per poi rilasciare il suo potere
e i coriandoli si
trasformarono in una miriade di palle chiodate che caddero come una
pericolosa
pioggia sulle teste dei presenti.
“EH
NO!” ma Dohko si fece trovare pronto e manipolò le
sue speciali fiamme dando
loro la una forma circolare proteggendo sia lui che la compagna.
BANGX20!
CLANG!
Come
ci si poteva aspettare da loro, Diamante e Trebol lo puntarono con le
loro
pistole ma, a difenderlo ci pensò Kuina che
tagliò tutte le pallottole con le
sue spade.
“Grazie
per l’aiuto!” le disse il soleano rosso con un
sorriso complice per poi
estendere le sue fiamme verso l’alto bruciando tutte le sfere
chiodate “Vedete
d’inventarvi altro buffoni!” per poi puntare i due
unendo le mani davanti a sé.
“Che
ci vuoi fare? I buffoni come loro non sanno inventarsi
altro!” commentò Kuina
dandogli corda. Una cosa che sia lei che Dohko avevano capito era che
uno dei
due era fin troppo suscettibile alle provocazioni.
“BEEEEEEHHH!
COME OSATE MOCCIOSI!” e Trebol ci cascò in pieno
iniziando a perdere la testa e
si lanciò furente verso i due.
“FERMATI
TREBOL!” Diamante cercò di fermarlo ma fu tutto
inutile. Conosceva fin tropo
bene il carattere del compagno e sapeva che doveva prenderlo prima che
combinasse casini.
“Siete
voi che avete osato troppo e dovete essere fermati!” Kuina
non li avrebbe
perdonati per le loro azioni e fece ruotare pericolosamente le sue
spade “Tecnica
a tre spade: le 108 passioni demoniache della fenice!” e
usare una delle sue
micidiali tecniche lanciando una tempesta di lame volanti.
“Sarete
voi a pagare per i vostri misfatti!” in contemporanea, Dohko
combinò le sue
fiamme dello Yin e dello Yang trasformandole in una nuova fiamma
argentata
“Fiamma del Karma: Rozan Shoryuha!” che
manipolò dandogli la forma del celebre
colpo del suo alter ego Saint e scagliandola contro i due avversari.
ZACKX108!
WAMP!
“MA
COS…UUAAARRRRGGGHHH!”
Diamante
e Trebol furono travolti dai due attacchi finendone completamente
disintegrati.
“È
fatta!” fece Dohko soddisfatto del suo operato anche se non
ritirò le sue fiamme
del Karma.
“Un
lavoro perfetto!” concordò Kuina che
però non mollò le spade e strinse
maggiormente quella che aveva tra i denti.
“O
almeno è quello che vorreste sentire vero?”
I
due si voltarono di colpo e colpirono violentemente il pavimento.
BOOM!
“BEEEEEEHHHH!
COME AVETE FATTO AD ACCORGEVENE!” da esso uscì
Trebol perfettamente intero e
incredulo nell’essere stato scoperto.
“Sembra
proprio che non siate degli sprovveduti!” seguito da Diamante
che mantenne la
voce calma.
“Eh!
Avrete anche nascosto il vostro odore ma non la vostra aura!”
Dohko li puntò
con sguardo serio e non si fece problemi a spiegare come avevano fatto
a
beccarli.
“Pensavate
davvero che non potessimo percepirvi? Avete commesso un grave
errore!” disse
loro Kuina che non li riteneva così scemi da non pensare a
questo.
“Accidenti.
E pensare che il mio trucco delle copie-bandiera ha sempre
funzionato!” esclamò
Diamante che era assai irritato dal fatto che il suo trucchetto non
avesse
funzionato “E va bene. Da adesso faremo sul serio!”
e prese la decisione di
smettere di usare stupidi sotterfugi e annientare per davvero i due
avversari.
“BEH!
Di voi non resterà nulla! Beheheheh!” trovando il
collega pienamente d’accordo
e pronto a fare strage.
“Fatevi
sotto!”
Gli
risposero i due compagni pronti a dare battaglia.
“A
quanto pare sono finito in uno scontro davvero incandescente. Non vi
dispiace
se mi unisco a voi? Ho un conto in sospeso con te Diamante!”
ma, prima che
qualcuno potesse fare un passo, una voce maschile si fece sentire e poi
D fece
la sua comparsa e posò lo sguardo su uno dei sottoposti di
Doflamingo.
“BEEEEEEEEHHHH!”
nel trovarsi davanti il figlio di Drakul e Teresa, per di
più armato, Trebol
fece un salto indietro per lo spavento. Era perfettamente consapevole
di che
cosa fosse capace di fare.
“È-E’
impossibile! Tu dovresti essere rinchiuso!” anche Diamante fu
colto da un
brivido di paura. Aveva personalmente partecipato alla sua cattura e,
in
quell’occasione, D gli aveva promesso che
gliel’avrebbe fatta pagare.
“Sono
stato liberato da un loro compagno!” gli rispose il soleano
falco per poi
estrarre la sua Croce Bianca e puntarla in avanti.
“Quella
spada…. Non ci sono dubbi, è D il figlio del Re e
della Regina degli
spadaccini!” Kuina lo riconobbe subito e strinse maggiormente
la presa sulle
sue spade “Finalmente ho il piacere di fare la conoscenza di
uno spadaccino con
la S maiuscola. Sappi che sei un mio obiettivo!” e poi
avvicinarsi a lui e non
si fece problemi a dirgli che puntava a sconfiggerlo.
“Accetterò
volentieri la tua sfida ma non prima di aver fatto piazza pulita di
rifiuti
come loro!” sfida che D accettò ma prima voleva
togliersi la soddisfazione di
fare a pezzi i due avversari che si trovava davanti.
“Su
questo siamo d’accordo!” commentò la
soleana che non avrebbe lasciato il lavoro
a metà.
“Se
prima vi stavamo già battendo, adesso vi sbaraglieremo. La
vera battaglia
inizia adesso!” mentre Dohko si rivolse direttamente ai due
avversari
avvisandoli che ora si faceva sul serio.
Nel
salone principale della prigione era in corso il doppio duello tra Nami
e Gatta
contro Bermuda e Monet e nessuno degli sfidanti si stava risparmiando.
CLANGX100!
Monet
calò potenti fendenti ghiacciati contro Gatta che
contrattaccava con
altrettanti fatti di fiamme.
“Che
c’è bambola di metallo. Non fai più la
spaccona vero?” la provocò la soleana
arpia sicura di essere riuscita a mettere l’avversaria alle
corde.
“Parla
la donna frigida. Scommetto che sei una verginella!” le
rispose a tono la
soleana cibernetica. Non aveva più un corpo di carne ma
almeno non era mai
stata una tipa fredda e incapace di amare come l’avversaria.
“Come
osi!” le ringhiò contro Monet spalancando la bocca
mostrando le zanne acuminate
con l’intenzione di addentare l’avversaria.
CRUNCH!
“MHM!”
cosa che fece dimenticando che l’avversaria era di metallo e
attacchi del
genere non le facevano nulla.
“Spero
che tu abbia apprezzato il boccone. Aspetta ora ti servo qualcosa di
caldo!”
Gatta ne approfittò subito e strinse a sé
l’avversaria.
WAMP!
“AAAAAARRRRGGGHHH!”
per poi espandere al massimo le sue fiamme e investirla
“N-NON CREDERE DI AVER
VINTO!” ma questa fece altrettanto a scatenò le
energie fredde.
KAPOM!
“Scusa
ma non ho quei gusti e, anche se li avessi, non rientreresti tra le mie
preferenze!” ma prima che potesse raggiungere lo Zero
Assoluto, Gatta la colpì
con una testata allontanandola da sé e di sicuro non aveva
quel tipo di
interessi.
“Maledetta!”
le ringhiò contro l’arpia con numerose ustioni sul
corpo che stavano già
guarendo “Ti distruggerò un pezzo alla
volta!” iniziando a gelare nuovamente
tutto quello che aveva intorno.
“Passa
ai fatti cara!” le rispose Gatta con molta calma bruciando
quello che la
circondava.
Lo
scontro tra le energie calde e fredde provocò una densa
foschia che ricoprì le
due avversarie che si lanciarono nuovamente l’una contro
l’altra.
Dall’altra
parte, Nami era ancora sulla difensiva. Aveva provato ad anticipare le
mosse
dell’avversario ma non era servito a nulla, ogni tentativo si
era rivelato inutile.
“Uhuhuhuh!
Che avete principessa? Non riuscite a fare nulla? Siete davvero
deludente!” la
schernì Bermuda mentre si spostava in continuazione da un
varco all’altro.
“Non
montarti la testa!” ma la principessa non aveva ancora perso
la sua
determinazione e il suo sguardo era ancora vivo “Non sono una
che si dà per
vinta: ho sopportato fin troppe sofferenze e ora ve le
restituirò tutte con gli
interessi!” perché era sicura che tutto sarebbe
tornato come un tempo “Mhm? Ma
questa è nebbia. Ma certo!” poi
notò la foschia generata dal duello poco lontano da lei ed
ebbe un’idea.
“Che
belle parole. Vediamo se riesci a renderle reali!” se la rise
Bermuda che
decise di ricominciare a colpirla.
“Spirale
di nebbia!” ma prima che potesse aprire un varco dietro di
lei, Nami si servì
della foschia per creare un fitto banco di nebbia azzerando
completamente la
visibilità dell’avversario.
“Cosa?”
sorpreso da quella trovata, Vindice fermò il suo attacco
“E così vuoi giocare a
nascondino eh? È il mio gioco preferito!” per poi
ghignare sotto le sue bende e
alzare una mano “Con le fiamme della notte posso fare di
tutto, persino
trasferire questa robetta altrove, così non ti potrai
più nascondere!” e usare
il suo potere per aspirare la nebbia.
“Era
quello che volevo!” ma questo era stato previsto dalla
principessa soleana che
approfittò del momento per lanciarsi contro di lui.
KAPOM!
“AAAARRRGGHH!”
e colpirlo con un poderoso calcio in pieno stomaco
“Maledetta!” l’avversario
non si dette per vinto e, approfittando della vicinanza,
tentò di trapassarle
il petto.
Wosh!
“Cosa?!”
ma quello che colpì fu solo una nuvola e nulla di
più.
“Non
sono così ingenua da avvicinarmi a te senza adottare
un’adeguata contromisura!”
Nami gli apparve al fianco.
KAPOM!
“AAARRGH!”
sferrandogli un bel diretto in pieno muso “Questa volta non
mi sfuggirai!” ma
l’avversario cercò di sferrarle un calcio colpendo
un’altra nuvola.
“Mancata
di nuovo!” lo schernì la principessa apparendogli
davanti.
Wosh!
Ma
stavolta mancò il bersaglio che aveva aperto un varco e ci
era entrato dentro.
“Stavolta
sei tu ad avermi mancato e non mi prenderai più!”
Bermuda gliel’avrebbe fatta
pagare cara e aprì diversi varchi usando nuovamente la sua
tecnica di
spostamento rapido “Hydra della notte!” che si
unirono insieme formando così un
enorme serpente a più teste che uscì parzialmente
dal banco di nebbia.
“Sfera
gigante della spirale di nebbia!” Nami non si
lasciò impressionare e, incrociate
le braccia, le spalancò rilasciando così una
potente onda d’urto.
BOOM!
La
creatura fiammeggiante fu investita dal colpo sparendo nel nulla.
GLANGX4!
Ma
Bermuda non ricevette nessun danno e approfittò del
polverone creato per
lanciare le bende che gli ricoprivano gli arti e intrappolare quelli
dell’avversaria.
“Uhuhuh!
Ti ho preso!” se la rise il soleano tirandola a sé
con un violento strattone.
“Sono
io che ti ho preso!” ma la principessa aveva previsto
quell’eventualità e si
lasciò afferrare per sferrare così il colpo
decisivo. Un terzo braccio le uscì
dalla spalla destra e il suo bersaglio era il volto del nemico.
“Il
Doppleganger. Avevo dimenticato questa tua
abilità!” ringhiò Bermuda che
capì
di essere stato fregato.
Wosh!
“Ma
sei troppo lenta!” ma sparì poco prima di essere
colpito dentro un varco nero
“Se speravi di battermi così sei davvero
un’illusa!” e riapparire dietro di
lei.
“Dici?”
Nami spalancò di colpo le ali e le batté con
vigore volando via come una
scheggia.
“Dannati
soleani alati!” ringhiò Vindice che si
ritrovò a colpire l’aria “Voi e le
vostre ali siete una vera seccatura!” non negando di odiare i
suoi simili
dotati di ali.
“La
vera seccatura sono quelli come voi!” ribatté la
soleana gettandosi in
picchiata su di lui “Tecnica del Cerchio magico di
Hokuto!” e gli lanciò contro
una delle tecniche della Sacra scuola.
Wosh!
Ma
prima che potesse colpirlo, Bermuda sparì in un varco
evitando un danno fatale.
“Uhuhuhuh!
Te l’ho detto che sei troppo lenta!” la
schernì questo per poi aprire una serie
di portali intorno all’avversaria.
KAPOMX100!
“AAARRRGGHH!”
e colpirla da più direzioni provocandole non pochi danni
“N-Non sperare di
vincere in questo modo!” ma, anche in quella situazione, non
si arrese e iniziò
a girare su sé stessa e a menare rapidi pugni in perfetto
stile Hokuto.
KAPOMX100!
In
questo modo rispose all’attacco avversario costringendo
Bermuda a
indietreggiare.
“Una
mossa inutile. Sarai anche riuscita a colpirmi un paio di volte ma
simili
pugnetti non mi fanno un graffio!” che riteneva che i danni
subiti non fossero
un granché.
“Se
fossi stata un avversario qualunque forse sì, ma io sono una
discepola della
Sacra Scuola e mi bastano anche quei due pugnetti, come li chiami tu,
per
ucciderti!” ma Nami lo guardò con sguardo
impassibile ricordandogli chi era il
suo maestro.
“I
punti segreti di pressione!” Bermuda capì
l’antifona e si guardò le mani
preoccupato “Uhuhuhuh! Scherzavo!” ma il suo si
rivelò un bluff e, per qualche
strano motivo, non temeva le tecniche della Sacra Scuola “Da
quando verso in
questo stato, io li ho persi tutti!” e lo rivelò
subito senza pensarci due
volte.
Wosh!
KAPOM!
“Cos…
AAAARRRRGGGHH!” un istante dopo sparì in un varco
e poi sbucò dall’ombra
dell’avversaria colpendola violentemente.
“E
se anche li avessi ancora, mi basterebbe usare le mie fiamme della
notte per
trasferirli altrove. In parole povere, le tecniche di Hokuto non hanno
alcun
effetto su di me!” Vindice non fermò la lingua e
continuò a colpire
l’avversaria dando una forma alle sue fiamme nere che
divennero un enorme
serpente che l’avvolse tra le sue spire infuocate.
“AAAAARRRRRRGGGGHHHH!”
dall’altra parte Nami gridò come non aveva mai
fatto. La creatura di fiamme la
stava stritolando senza pietà spezzandole tutte le ossa.
“Uhuhuhuh!
Questa è musica per le mie orecchie. Muori principessa del
Sole!” Bermuda
intendeva godersi quel concerto fino all’ultimo lamento e
strinse maggiormente
la presa per farla urlare di più.
“AAAAAAARRRRGGHHH!”
causando alla soleana un dolore ancora maggiore “N-Non posso
arrendermi in
questo modo. NON POSSO!” che cercò di liberarsi
con tutte le forze dalla presa.
Ma la sua coscienza iniziò a vacillare e a perdere i sensi.
“NAMI!
RESISTI!” sentendo le sue urla di dolore, Gatta comprese che
la giovane stava
per essere sopraffatta e si precipitò ad aiutarla.
“No
tu no vai da nessuna parte!” ma Monet si mise in mezzo con
tanto di sorriso
diabolico “La vedrai morire tra atroci sofferenze!”
leccandosi le labbra al
solo pensiero di quello che sarebbe successo di lì a poco.
“FUORI
DAI PIEDI!” la soleana cibernetica non ce la fece
più ad ascoltarla e divenne
incandescente per poi lanciarsi in avanti a tutta velocità.
“PROVA
A SUPERARMI!” le rispose l’altra che invece divenne
glaciale intercettandola.
KAPOMX2!
DOON!
E
scontrarsi violentemente con lei.
“Quanto
chiassò inutile!” commentò Bermuda che
gettò un’occhiata allo scontro poco
distante da lui “Sarà meglio porre subito fine
alla tua vita, in questo modo
potrò sistemare anche gli altri!” e decise di
porre fine alle sofferenze della
principessa che aveva ormai perso i sensi.
ZACK!
“Allora
comincia con me stupida mummia rinsecchita!” ma qualcuno di
inaspettato fece la
sua entrata in scena tagliando la creatura di fiamme con un solo
fendente della
sua katana salvando così la principessa.
“C-Cosa!”
e quando Bermuda la mise a fuoco sgranò gli occhi per
l’incredulità “Tu
dovresti essere in cella. Che cosa ci fai qui!” e questo
perché doveva essere
rinchiusa altrove.
“Sono
uscita!” gli rispose Shinobu, l’ultimo componente
del terzetto liberato da Seto
“Forza principessa è il momento di
risvegliarsi!” per poi prestare attenzione a
Nami e farle colare una goccia del suo sangue in bocca.
“Mhm!”
il contatto col plasma della nuova arrivata fece riaprire gli occhi
della
principessa che si fissarono su di lei “M-Ma tu
sei…” per poi sgranarli
incredula.
“Eh
già!” le rispose Shinobu sorridente tendendole una
mano per aiutarla a
rialzarsi.
“Questo
vuol dire che…. STA ATTENTA!” Nami stava per
prenderla quando vide Bermuda che stava
per attaccarla alle spalle.
ZOCK!
“Ahi!”
ma la soleana non si mosse e, anzi, si lasciò trapassare il
petto dalla mano
dell’avversario emettendo un semplice lamento
“Guarda che cosine così non mi
fanno nulla!” per poi provocarlo beffardamente con tanto di
dito medio.
“Dannata
TI AMMAZZO!” Bermuda non aveva preso bene la sua comparsa e
decise di
sbarazzarsi prima di lei.
“NON
COSI’ IN FRETTA!” ma Nami si rimise in piedi e il
suo corpo fu avvolto da
misteriose venature rosse e poi scattare come una scheggia “Ricorda che cosa ti ha detto il maestro.
Stringi i denti e grida SMASH!” e calò
il pugno destro contro l’avversario.
BOOM!
Il
risultato fu un rilascio di energia che esplose verso l’alto
sfondando
addirittura l’alto soffitto.
“Ma…
Ma… è assurdo!”
Pensarono
i presenti che non si sarebbero mai aspettati una simile dimostrazione
di
forza. Nami stessa rimase senza parole.
“È
assurdo!” pensò la principessa osservandosi il
braccio destro che, per la forza
usata, si era arrossato “È
dunque questa
la forza trasmessa da un erede all’altro della Sacra Scuola:
One for All?”
e ora capì perché Kenshiro, quando glielo aveva
trasmesso si era raccomandato
di non usarlo con avventatezza “Il
mio
corpo non è ancora in grado di usarlo al pieno delle sue
potenzialità ma, come
dicevate voi maestro, posso ridurne gli effetti!”
ma grazie al Doppleganger
l’arto appena usato tornò come nuovo e pronto per
combattere di nuovo.
“Che razza di potere è mai quello? Non lo
avevo mai visto!” salvatosi per un pelo
dall’attacco diretto a lui, Bermuda
osservò l’avversaria senza parole “E poi
perché non l’ha usato subito?”
e non comprendeva il motivo per cui l’avesse
tenuto nascosto.
“Complimenti
principessa: avete tirato fuori un potere niente male.
Perché non lo avete
usato prima?” altra stupita fu Shinobu che lo chiese alla
diretta interessata
con una nota d’invidia nella voce.
“Ecco…
l’ho sviluppato di recente e non ci ho ancora preso la
mano!” capendo di aver
attirato l’attenzione su di sé, Nami
s’inventò la prima cosa che le venne in
mente sperando di riuscire a convincerla e di sicuro non poteva
rivelarle di
averlo ereditato da Kenshiro in quanto nuova erede della Sacra Scuola
di Hokuto.
“Mhm!
Kahkakah! Ho capito è il tipico potere latente che si
manifesta col tempo. Non
pensavo avresti tirato fuori una simile sorpresa!” la soleana
cremisi ci pensò
per un attimo e trasse subito le sue conclusioni ritenendo che il suo
caso non
fosse raro ma nemmeno comune. Anche se pochi, esistevano alcuni soleani
che,
col tempo, sviluppavano nuovi poteri che nemmeno loro sapevano di
possedere
“Beh avrai modo di farci pratica proprio adesso e il caro
Bermuda sarà un
ottimo punch ball per fare pratica!” per poi rivolgere uno
sguardo diabolico
verso il vicedirettore che sarebbe stato entusiasta di intrattenerle.
“Mi
hai tolto le parole di bocca!” concordò la
principessa riattivando One for All
“Devo cercare di capire il limite
che
posso usare al momento. Magari posso usarlo per potenziare gli altri
poteri!”
e decise di usare quest’esperienza per comprendere i suoi
limiti.
“Non
vi dispiace se mi unisco ai giochi vero?” le due soleane
furono affiancate da
Gatta che si raffreddò per non far loro del male
“Sei
la benvenuta!”
Le
risposero le due soleane che non le avrebbero negato un simile piacere.
“Un
nuovo potere che è ancora immaturo. Ecco perché
non l’aveva usato prima. Molto
bene, farò in modo che questa sia l’ultima volta
che lo usi!” Bermuda fissò la
sua prima avversaria e si ripromise di farla subito fuori per evitare
di essere
colpito da un attacco di quella portata.
“Uhuhuhuh!
Sembra proprio che la nostra principessina abbia un potenziale degno di
nota!”
commentò Monet che si avvicinò a lui senza
curarsi del pavimento che si
ghiacciava sotto i suoi piedi “Peccato che contro il sommo
Vorkye non sia
sufficiente!” ed era sicura che non avrebbe mai avuto la
meglio sul loro leader
al momento impegnato a battersi contro Nick.
“Non
basterà nemmeno a battere noi. Facciamole fuori qui e
subito!” ma Vindice non
aveva intenzione di perdere altro tempo “Squadra Vindice a
raccolta. È tempo di
farla finita!” per poi decidere di sfoderare
l’artiglieria pesante e richiamare
tutti i suoi sopposti.
VoshX100!
Dietro
di lui si aprirono un centinaio di portali e vi uscirono altrettanti
sottoposti
del soleano che condividevano con lui la stessa caratteristica: il
corpo
interamente ricoperto di bende e il cilindro sulla testa.
“Uccidetele!”
una volta che furono tutti presenti, Bermuda dette loro questo semplice
ordine
e poi si lanciò in avanti seguito da Monet e dai suoi
seguaci.
“Inizia
il divertimento!” se la rise Shinobu gettandosi nella mischia
desiderosa di
fare una strage.
“Andiamo!”
Gatta non disse altro e si lanciò alla massima
velocità.
“Per
il Sole!” Nami non disse altro e le seguì a ruota
pronta a ricominciare a
combattere per la liberazione del suo mondo.
KAPOMX2!
“Muori
Sun’s Warrior blu!” Vorkye si scambiò
l’ennesimo pugno con Nick ma non
indietreggiò e continuò ad attaccare.
“Non
ci sono riusciti i demoni e le divinità oscure e non ci
riuscirai neanche tu!”
ma nemmeno il Sun’s Warrior fu da meno e non si sarebbe
arreso davanti a lui
“Non cadrò di fronte a un tiranno che ha ucciso
milioni di innocenti per
soddisfare la sua seta di conquista!” e avrebbe liberato il
suo mondo da quella
piaga una volta per tutte.
“IL
SOLE È MIO E DI NESSUN ALTRO!” ruggì
Vorkye avvolto dall’oscura aura dell’Hado
per poi scagliarsi contro l’avversario.
“NON
FINCHE’ CI SARO’ IO A FERMARTI!” gli
rispose contro Nick usando al massimo la
forza di Raifu Hando e di Hokuto e lanciarsi in avanti.
“MALEDETTO
SATURNIANO! SPARISCI!” Gilgamesh si scagliò con
tanto di Hado oscuro
sull’odiato rivale. Non gli importava se distruggeva tutto:
finchè non avrebbe
ucciso l’avversario che aveva davanti, non si sarebbe fermato.
“SEI
TU CHE DEVI SPARIRE VISCIDO PARASSITA!” gli ruggì
contro Lello avvolto dal
potere delle due Sacre Scuole e dall’aura del Drago
dell’Acido con un forte
intento assassino negli occhi. Lui era l’unico nemico che non
avrebbe mai
perdonato nemmeno se fossero passati milioni di anni.
KAPOMX2!
DOON!
“GGGGRRRRRRROOOOAAAAAAAAARRRR!”
E
con un potente ruggito, si scambiarono un pugno che fece tremare tutto.
“AAAAAAAHHHHH!”
Goku
e Vegeta si trovarono insieme a calare i loro pugni contro gli
avversari.
KAPOMX4!
“ZEHAHAHAHAH!
AMMETTO CHE SIETE FORTI MA RIMANETE COMUNQUE DEGLI UMANI!”
gasato come poche
altre volte nella sua vita, Teach si complimentò a modo suo
per la tenacia dei
due Saiyan ma li riteneva comunque inferiori.
“Ormai
siete agli sgoccioli, miseri umani. La vostra morte sarà
lenta e dolorosa!”
seguito da Crocodile che riteneva che ormai avevano quasi finito con
loro.
“Non
ci metterei la mano sul fuoco!” ma Goku fu di
tutt’altra opinione ed era pronto
a dimostrare agli avversari di che cosa fosse capace.
“Non
sottovalutate noi Saiyan!” seguito da Vegeta che avrebbe
mostrato loro di che pasta
erano fatti.
“Non
posso arrendermi così!” Yugi si rimise a fatica in
piedi. Il suo amico Atem gli
aveva insegnato a non arrendersi mai e non sarebbe venuto meno al
quell’insegnamento.
“Così
mi piaci Sun’s Warrior. Il tuo cuore incrollabile
sarà fonte di enormi benefici
per ottenere quello che voglio!” dall’alto della
sua mole Master Xehanort lo
fissò con occhi avidi. Con al suo cuore era sicuro che
avrebbe ottenuto il
tanto agognato potere unico che desiderava.
“Non
finchè ci sarò io a impedirtelo!” ma
King non gli avrebbe permesso di fare i
suoi comodi. Avrebbe contribuito a fermarlo una volta per tutte.
“Forza
bestione fatti sotto!” lo provocò Alucard
desideroso di farlo fuori.
“Sto
arrivando!” anche se con molta fatica, il Muto
s’incamminò verso l’avversario
pronto a vendere cara la pelle.
KAPOMX100!
“AAAAAAARRRGGHH!”
Akainu fu spinto all’indietro dai numerosi colpi di Nadia.
“BECCATI
QUESTO FALSO MANDANTE DELLA GIUSTIZIA!” l’arancione
non si fermò e si avventò
sull’avversario con tutta la forza che aveva in corpo.
“Non
sottovalutare la mia giustizia, umana!” ma il soleano
recuperò l’equilibrio e
si trasformò in puro magma incandescente che si diresse
minaccioso verso la sua
preda.
“Meteora!”
ma la Vercetti attivò la sua magia dei corpi celesti
evitando l’attacco “Ti
farò vedere io di che cosa sono capaci gli umani, cagnaccio
rognoso!” per poi
tornare alla carica. Poco le importava se aveva il fiato mozzo, gliele
avrebbe
date di santa ragione.
CLANGX100!
“Ahahahahah!
Forza continua a farmi divertire fino a quando non avrai esalato
l’ultimo
respiro!” Esdeath si stava divertendo come non mai ed era
sempre più desiderosa
di annientare la sua avversaria.
“Non
è qui che morirò. Sarai tu a cadere!”
ma T non era il tipo da farsi battere così
facilmente.
ZACK!
E
dette prova della sua tenacia sfoderando una falce di ghiaccio dal
braccio
sinistro.
“Ahahahah!
Sì è questo lo spirito!” rise diabolica
la generalessa soleana schivando l’attacco
“Continua a farmi divertire ancora
di più!” e calare la mano libera a ghigliottina.
CLANG!
Ma
questa fu parata dalla gamba della rossa.
“Il
tuo divertimento sta per finire!” che si spostò
rapidamente sul lato scopeto e
attaccò di nuovo.
KAPOMX5!
BOOMX5!
“UUUAAAARRRGGHH!”
Nami
colpì cinque avversari con altrettanti pugni mirando ai loro
punti di pressione
causandone l’esplosione.
“Sarete
simili a Bermuda ma i vostri punti di pressione no!” la
soleana non poté che
porre fine alle loro vite in perfetto stile Hokuto e avanzò
verso il prossimo.
“Vorrà
dire che mi occuperò personalmente di te!” che era
il Vindice stesso che
stavolta non avrebbe avuto pietà.
“Fatti
sotto!” la principessa attivò rapidamente One for
All e gli piombò addosso
stringendo il pugno destro “SMASH!” che
calò inesorabilmente su di lui.
WoshX2!
BOOM!
“AAAARRRRGGHHH!”
ma l’avversario aprì un portale proprio davanti a
sé che assorbì l’attacco per
poi aprirne un secondo proprio dietro la soleana che fu investita.
“Uhuhuh!
Come ci si sente ad essere colpiti dal proprio attacco?” fece
ironico il
vicedirettore ghignando diabolicamente sotto le bende.
KAPOM!
“AAAARRRGGHH!”
in risposta ricevette un poderoso pugno in faccia dalla principessa
che,
malgrado i danni, continuò ad attaccare.
“Non
sperare che mi fermi per così poco!” disse lei
stringendo con occhi ardenti:
gli stessi che, in quel momento, avevano anche gli altri sette compagni.
“Finchè
avrò vita, non cederò mai di fronte ad avversari
come te. IO NON MI ARREDNERO’
MAI!”
Senza
che lo sapessero, quegli otto, avevano detto le stesse parole con
identica e incrollabile
determinazione.
"È
questo ciò che sei?"
TUM-TUM
"Eh?"
Di
colpo Nick, Lello, Goku, Vegeta, Yugi, Nadia, T e Nami sentirono una
voce
misteriosa.
Ognuno
di loro si ritrovò in un luogo misterioso: un mondo in cui
tutti i colori erano
confusi. Ovunque guardassero, non si vedeva una fine e loro, soli e
separati,
erano sospesi in esso.
"Dove
mi trovo?" fu questo il pensiero degli otto che, senza saperlo, stavano
vedendo lo stesso mondo.
"È
questo ciò che sei?" La voce parlò nuovamente e
poi numerose figure
ricoperte da una mistica energia colorata si palesarono intorno a
ognuno di
loro.
"Voi
chi siete?" Nick glielo chiese con una certa titubanza nella voce. Non
gli
era mai capitato di trovarsi in una simile situazione. Per lui le
misteriose
figure erano tutte avvolte da un’aura blu.
"Che
cosa volete?" Lello
esigeva una
spiegazione immediata. Lui si trovava davanti individui avvolti da un
aura
nera.
"Scusare
ma questo non è il momento di fare domande!" Goku non sapeva
chi erano ma
in quel momento stava affrontando Teach e temeva che sarebbe ricomparso
da un
momento all'altro. Era circondato da figure avvolte da
un’aura ambra.
"Tsk
non ho tempo da perdere con voi. Levatevi di mezzo!" Vegeta si
dimostrò
molto comprensivo e invitò tutti a sparire o ci avrebbe
pensato lui. Lui era
invece circondato da individui avvolti da un aura nera striata di rosso.
"Non
so chi siete ma ora non è il momento!" Yugi non capiva chi
erano ma anche
lui andava parecchio di fretta. Si trovava davanti degli individui
ricoperti da
un’aura bianca.
"Non
è il momento!" si limitò a dire la Vercetti che
non intendeva lasciare a
metà lo scontro con quel bastardo di Akainu. Lei era
circondata da individui
avvolti da un'aura gialla.
"Sei
tu che mi hai chiamato?" T invece si trovava davanti a una sola figura
avvolta da un'aura rosa scuro. Non capiva il perché l'avesse
chiamata ma non
percepiva nessuna ostilità.
"Se
volete che risponda alla vostra domanda, prima ditemi chi siete!" Nami
sapeva di non avere tempo da perdere ma coloro che la circondavano
l'avevano
convocata per qualche motivo e lei, prima di rispondere a quella
domanda,
voleva sapere con chi stava parlando. Lei invece era circondata da
numerose
figure avvolte da un'aura verde.
"È
giusto sapere con chi stai parlando!" a rispondere alle loro domande ci
pensò una delle tante figure che si fece avanti "Ma prima di
rispondere,
dovete riunirvi!" e schioccò le dita della mano destra.
"Ragazzi!"
Nick si trovò affiancato ai suoi compagni ed era sempre
più confuso.
"Da
dove siete spuntati?" anche Lello era terribilmente confuso. Nella sua
lunga vita non aveva mai vissuto una simile esperienza.
"È
una bella domanda!" commentò Vegeta che era leggermente
più calmo.
"Urka!
Ma dove siamo finiti?" Goku non ci stava capendo più niente
e sperava che
qualcuno gli desse una risposta convincente.
"Non
ne ho idea. So solo che questo posto è strano!" Nadia non
sapeva come
rispondergli. Era la prima volta che le succedeva una cosa del genere.
"Strano
e anche pieno di colori. Ce ne sono così tanti e luminosi
che a momenti mi gira
la testa!" T la pensava come lei ed era sempre più confusa.
"Sembra
quasi un sogno!" commentò Nami che le sembrava di essersi
addormentata.
"Un
momento!" Yugi era rimasto in silenzio per tutto il tempo ma poi ebbe
un
flash "Io sono già stato qui. È in questo luogo
che ho ricevuto il mio
ciondolo!" e poi rivelare che era in quel posto che era diventato Sun's
Warrior.
"Che
cosa?"
Lasciando
i compagni senza parole.
"Vedo
che te ne sei ricordato giovane Yugi!" a dargli conferma ci
pensò una
delle figure bianche che circondavano gli otto compagni.
"È
corretto giovane umano ora diventato Sun's Warrior. Questo è
il luogo in cui tu
hai ricevuto la tua investitura!" continuò un'altra figura
verde che
fluttuava intorno a loro.
"Ci
avete chiesto chi siamo e
vi
risponderemo. Siamo i vostri predecessori!" a dare poi la risposta alle
loro domande ci pensò un'altra figura blu che
rivelò questa sconvolgente
verità.
"Noi
siamo un frammento di coloro che un tempo indossavano i ciondoli che
ora avere
voi!" continuò un'altra figura nera.
"I-I
nostri predecessori!" colto da un fremito che non aveva mai provato
prima,
il Sun's Warrior blu rimase spiazzato da una tale rivelazione.
"I
nostri gloriosi antenati. È un vero onore!" anche Lello era
senza parole e
si inginocchiò davanti a loro. Era cresciuto ascoltando le
storie delle loro
gesta e non poteva che provare un immenso rispetto verso di loro.
"Ma...
Ma... Ma come è possibile?" scioccata come non lo era mai
stata anche la
principessa dei soleani non aveva parole nel trovarsi davanti
ciò che restava
dei guerrieri che, con le loro gesta, avevano fatto la storia del Sole.
"Urka!
Quindi voi siete i famosi combattenti di cui ci ha parlato il maestro
Amor!" Goku era stato allenato per poco da Kenshiro ma aveva sentito
delle
gesta di molti di loro.
"Beh,
in tal caso è un piacere conoscervi ma ci sono diverse cose
che dovreste
spiegarci. In primo luogo dove ci troviamo!" la futura erede della
famiglia Versetti era onorata di incontrare simili leggende ma questo
sollevò
in lei non poche domande.
"E
soprattutto che cosa c'entriamo noi!" mentre T fece notare che lei e
altri
che non avevano nulla a che fare con loro fossero presenti.
"E
anche perché nessuno di questi tre idioti ce ne abbia
parlato prima!"
mentre il principe dei Saiyan esigeva di sapere perché solo
Yugi si ricordasse
di quel luogo mentre Nick e Lello sembravano vederlo per la prima volta.
"Credo
che stiano per rispondere proprio ora!" ma l'alter ego dell'antico
faraone
era sicuro che stavano per scoprirlo.
"Siete
dei ragazzi interessanti ma anche molto avventati!" commentò
una figura
questa volta avvolta da un'aura rossa.
"Ma
le vostre domande sono più che lecite!" continuò
l'unica figura color rosa
scuro.
"Questo
è il mondo dell'investitura: è qui che ogni Sun's
Warrior riceve la sua carica
e il suo sacro amuleto! Una volta che tale ruolo viene assegnato, ci se
ne dimentica
completamente senza averne memoria!" a continuare la spiegazione di
pensò
una figura nera striata di rosso.
"Ihihih,
già! Anche noi, quando diventammo Sun's Warriors ci siamo
ritrovati qui e poi
ce ne siamo dimenticati perché questo bel posto è
simile a un bel sogno ad
occhi aperti! Il vostro amico se n’è ricordato
perché è questa la volontà di
questo bel posto!" continuò una delle figure avvolte da
un'aura ambra
spiegando che tutti quanti avevano dimenticato quel luogo poco dopo la
loro
investitura e anche il motivo per cui Yugi se n’era appena
ricordato.
"Vi
chiedete perché siete qui? Mi pare ovvio: voi siete i
prescelti al titolo di
Sun's Warriors" continuò una figura avvolta da
un’aura gialla che rispose
alla domanda più importante, ossia che i cinque extra erano
stati scelti come
eletti.
"Eh?"
E
questa risposta lasciò Goku, Vegeta, Nadia, T e Nami senza
parole.
"Ma
come è possibile? Passi per Nami ma loro sono umani!" Lello
non metteva in
dubbio le loro parole ma si rendeva anche conto che, salvo la
principessa dei
soleani, gli altri compagni erano umani.
"Guarda
che anch'io sono umano e lo stesso vale per Nick!" ma Yugi gli fece
notare
che lui originariamente era umano e lo stesso valeva per il castano che
li
aveva riuniti.
"Sono
una reincarnazione di me stesso!" che ci tenne però a
chiarire questo
punto che da un po' di tempo lo stava facendo impazzire "Comunque
è vero:
non abbiamo mai approfondito la cosa ma come hai fatto a diventare un
soleano?" per poi porre questa domanda all'amico. Era da molto che
glielo
voleva chiedere ma non aveva mai trovato l'occasione per farlo.
"Non
importa se non appartenete al nostro popolo. In questo momento, voi
più di
chiunque altro siete degni di indossare i sacri amuleti del Sole!" la
risposta la dette un'altra figura blu facendo intendere che non
importava se si
apparteneva a un altro popolo, gli eletti erano loro.
"Adesso
rispondete alla nostra domanda. È questo quello che siete?"
Poi,
con una sola voce, tutti i frammenti degli antichi eroi del Sole posero
la
stessa domanda per la terza volta.
"MUORI!"
nel mondo reale Vorkye calò un pugno avvolto di hado su Nick.
"Io
sono…" Nick aveva lo sguardo perso nel vuoto e
ciò che fece fu tornare
umano evitando così l'attacco nemico.
"Cosa?"
lasciando il tiranno senza parole.
"SPARISCI!"
anche Gilgamesh calò una delle sue spade contro Lello.
"Io
sono…" ma anche lui schivo l'attacco nello stesso modo
lasciando
l'avversario senza parole.
"ZEAAAAH!"
Teach
e Crocodile stavamo attaccando i due Saiyan con l'ennesimo attacco.
"Io
sono…" ma i due non li considerarono nemmeno e tornarono
addirittura
normali.
"Ma
che..."
Lasciando
senza parole sia gli avversari che gli alleati.
"Io
sono…" Yugi si bloccò e osservava davanti a
sé con sguardo vuoto.
"Yugi
ma che ti prende?" nel vederlo così King ebbe parole. Non lo
aveva mai
visto in quello stato.
"Che
significa?" Alucard non capiva il perché ma sentiva che
qualcosa era
cambiato.
"Oh
sta per succede qualcosa!" anche Master Xehanort lo aveva compreso.
Sentiva ogni centimetro del suo enorme corpo tremare, una sensazione
che aveva
provato poche volte nella sua lunga vita.
"Io
sono…" Nadia fissò l'avversario con sguardo vuoto
eppure il suo corpo
sembrava vibrare.
"Mhm
che cosa sta succedendo!" e anche Akainu se ne rese conto. Pensava di
approfittare del momento per eliminarla ma percepì che
qualcosa era cambiato.
"Signorina!"
anche Sebastian se ne rese conto. Sentì che la sua
padroncina stava per
diventare qualcosa di completamente diverso.
"Io
sono…" T si bloccò di colpo abbassando lo stocco.
“Oh!
Hai per caso deciso di chiedermi pietà e arrenderti? Io non
concedo una simile
occasione ai deboli” Esdeath non comprese perché
si fosse fermata ma non si
sarebbe lasciata sfuggire quest’occasione e, senza pensarci
due volte diresse
la spada dritta al suo cuore.
CLANG!
“Non
ti permetterò di farle del male!” ma Diane le si
parò davanti bloccando
l’attacco col suo martello. Non le avrebbe voltato le spalle
a una sua amica in
difficoltà.
“Oh,
divertente!” ma questo fece ridere diabolicamente la
terribile soleana che si
sarebbe divertita a farla fuori.
“Che cos’è questa sensazione?
Viene da T-san.
Non ho mai percepito nulla di simile!” e mentre
parava tutti gli attacchi
senza indietreggiare, esattamente come tutti gli altri presenti a
eccezione di
Esdeath percepiva qualcosa di nuovo.
“Uhuhuhuh!
Ormai è la fine per te principessina. Di addio a…
ma che?” Bermuda stava per
scagliarsi violentemente su Nami quando, nel guardarla negli occhi, fu
scosso
da un brivido che non aveva mai provato prima.
“Io
sono…” infatti, i suoi occhi sembravano guardare
qualcosa di lontano e,
esattamente come gli altri compagni, emanava una misteriosa forza che
metteva
in agitazione tutti i presenti.
“Questa
sensazione!” nel percepirla Amor si fermò di colpo
e, anche se molto lontano,
voltò lo sguardo in direzione della sua principessa e
allieva. Per lui era una sensazione
familiare e non credeva che l’avrebbe percepita nuovamente.
“Che
cosa sta succedendo? Cos’è questa strana
inquietudine!” anche Oni, malgrado la
perdita dell’anima, fu colto dalla stessa sensazione e si
bloccò. Quella
misteriosa energia gli metteva su una strana inquietudine mai provata
prima.
“La
strada che abbiamo scelto è irta di difficoltà,
ma non abbiamo mai avuto rimpianti!”
dissero insieme i precedenti Sun’s Warriors con convinzione.
“Io
sono…” dissero insieme gli otto ancora con lo
sguardo spento.
“Ciò
che ci siamo ripromessi è cambiare le cose per il meglio e
sapevamo già che
avremmo affrontato numerosi pericoli. Abbiamo fatto tutto quello che
potevamo.
Ora è il vostro turno di entrare in gioco!” e ora
avrebbero passato il
testimone alla nuova generazione di guerrieri che speravano avrebbero
portato a
compimento l’antico obiettivo.
“Io
sono…” gli otto strinsero i pugni e chiusero gli
occhi quasi come se stessero
per svegliarsi.
“Avanti
Sun’s Warriors! Gridatelo con tutto il vostro
spirito!” gli antichi li
incitarono a dare voce alla loro anima.
“OOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!”
Di
botto, gli otto compagni lanciarono il più potente urlo
della loro vita
suscitando lo stupore di tutti coloro che li circondavano.
“TRASFORMAZIONE!”
FLASHX8!
E
infine furono circondati da una colonna di luce colorata che si
alzò potente
verso il cielo.
“C-Che cosa sta
succedendo?” Vorkye osservò il
tutto senza capire che cosa volesse dire. Ciò che sapeva era
che il suo corpo
stava tremando.
“Perché
sto tremando davanti a simile feccia!” anche Gilgamesh non
comprendeva il
perché stesse tremando. Il suo istinto era come impazzito.
“Merlin,
non sarà mica quello che penso io!” mentre
osservò il fenomeno con crescente
trepidazione, Meliodas ebbe un sospetto e solo la sua compagna poteva
confermaglielo.
“Sì
capitano. È proprio la leggendaria luce
dell’investitura di cui abbiamo sempre
sentito parlare!” mentre fissava quello che stava succedendo
con occhi
interessati Merlin non aveva alcun dubbio al riguardo e usò
il termine con cui
veniva chiamato quel fenomeno.
“Che
sta succedendo a quei due?” Rose non aveva la
benché minima idea di che cosa accadesse
e chiese al padre di illuminarla.
“Eheh!
Stai per scoprirlo figliola!” le rispose semplicemente Ban
che invece aveva
capito alla perfezione e se la rideva sotto i baffi.
“N-Non
è possibile!”
Pensarono
insieme i membri della flotta dei sette che non si sarebbero mai
aspettati il
verificarsi di un simile fenomeno.
“N-Non
può essere! L-La luce dell’investitura!”
davanti a quel fenomeno King non trovò
altra possibile risposta e stentava a credere ai suoi occhi.
“Uhuhuh!
Adesso stiamo per divertirci!” se la rise Alucard che sentiva
il sangue
ribollirgli nelle vene.
“È
la prima volta che lo vedo con i miei occhi. Meraviglioso!”
Master Xehanort non
avrebbe mai pensato di assistere a qualcosa del genere e, per uno come
lui, era
un’occasione più unica che rara.
“No.
Come è possibile che una misera umana sia stata scelta? Come
è possibile!”
mentre osservava incredulo la colonna di luce davanti a lui, Sakazuki
non
riuscì a credere a quello che stava vedendo.
“Che
cosa sta succedendo? Non capisco?”
Mentre
gli altri, per la maggior parte, non capivano che cosa stesse
succedendo alla
ragazza.
“Signor
Gowther, lei sa che cos’è vero?” mentre
manteneva la sua solita aria posata,
Sebastian si rivolse al peccato della Lussuria chiedendogli di spiegare
brevemente che cosa stava accadendo.
“Sì,
è chiamata luce dell’investitura. Quando si
manifesta, vuol dire che sta per
nascere un nuovo Sun’s Warrior!” che rispose
positivamente illuminando i
presenti.
“Che
cosa sta succedendo!” solo ora Esdeath si rese conto di
quello che stava
accadendo e non riusciva a comprendere che cosa fosse.
“La
luce dell’investitura. Avevo solo sentito parlarne ma non
avrei mai immaginato
di vederla con i miei occhi!” mentre osservava con
attenzione, il Cavaliere del
Teschio si rese conto di poter assistere in prima persona a un evento
rarissimo
e, in quel momento, era ancora più carico di significato.
“Puoi
dirlo forte!” commentò Mihawk che in quel momento
voleva solo vedere che cosa
sarebbe accaduto una volta concluso il tutto e non fu il solo: anche
tutti gli
altri si erano fermati per assistere a quell’evento.
“Sì,
è cosa migliore che potesse succedere!” Gatta non
avrebbe mai sperato in un
evento migliore e, se avesse avuto ancora un corpo di carne, avrebbe
pianto
dalla gioia.
“Sta
succedendo per davvero!” anche Shinobu era fremente. La
sensazione che stava
provando non poteva essere descritta in nessun modo.
“Si!”
disse Seto stringendo forte i pugni “ORA POSSIAMO
VINCERE!” e gridò a pieni
polmoni la sua gioia e non lo aveva mai fatto in vita sua
“Aventi compagni, uniamoci
a loro!” e attivò il pannello di controllo che
aveva finalmente raggiunto.
“La
speranza è tornata a divampare!” Kenshiro era
sicuro di questo e osservò il
tutto con le lacrime che scendevano dagli occhi.
“Sta
accadendo per davvero!” e la cosa lasciò anche Oni
senza parole. Era un evento
che non era mai stato contemplato.
“Dannato!
Si può sapere chi diavolo sei?” mentre strinse i
pugni fino a conficcarsi le
unghie nella pelle, Vorkye voleva sapere chi fosse per davvero
l’avversario che
stava affrontando.
“Mi
chiedi chi sono? Eppure dovresti saperlo bene!” gli rispose
Nick uscendo dalla
colonna di luce pronto a riprendere “Io, anzi noi siamo i
guerrieri che
spezzano gli equilibri!” per poi fissarlo con occhi ardenti e
pieni di
determinazione.
“Spezzare
l’equilibrio per poi ricrearne uno nuovo e migliore per
tutti!” dall’altra
parte anche Lello stava dicendo qualcosa di simile a Gilgamesh.
“Noi
spezziamo il destino avverso e le maledizioni per garantire a tutti un
futuro
migliore!” anche Vegeta stava dicendo la sua e, ora sfoggiava
un nuovo
aspetto.
IL
SUN'S WARRIOR CAOS VEGETA: il fiero principe dei Saiyan ora era
diventato un
alto soleano di tipo tigre dal manto nero pece striato di rosso delle
dimensioni di quasi cinque metri e mezzo.
Impugnava
una coppia di tirapugni che terminavano con delle lame mentre al collo
pendeva
un ciondolo con appesa una gemma nera e rossa che risplendeva di luce
propria.
“Anche
se veniamo da mondi e popoli diversi, i nostri cuori sono votati a
proteggere
tutti quanti!” seguito da Goku, anche lui con un nuovo
aspetto.
IL
SUN'S WARRIOR AMBRA SON
GOKU: Il mitico Super Saiyan ora si era trasformato in un imponente
soleano di
tipo gorilla dal manto ambra. Il corpo scolpito al millesimo era ora
alto quasi
sei metri. Dietro il fondoschiena si muoveva ipnotica una lunga coda di
scimmia.
La
sua arma era un lungo
bastone marrone e tra gli scolpiti pettorali pendeva un ciondolo su cui
era
incastonata una gemma color ambra che risplendeva di luce propria.
“Con
la nostra luce spazzeremo via le tenebre dai cuori di tutti!”
dall’altra parte,
anche Yugi disse la sua e anche lui ora era come nuovo e fissava
l’avversario
con occhi determinati.
“Spazzeremo
via la malvagità e la falsità, compiendo
così il miracolo!” Nadia era carica come
mai prima di allora. Sentiva di poter affrontare qualunque avversario.
IL
SUN'S WARRIOR GIALLO
NADIA: La Versetti ora era diventata una magnifica soleana di tipo
sparviero
dalla pelle e dal piumaggio di un luminoso giallo. Il corpo snello e
formoso era
alto cinque metri e metteva perfettamente in evidenza le sue belle
forme.
Dietro a schiena aveva un paio di grandi e piumate ali che,
curiosamente erano
più scure molto simili al colore dei suoi lunghi capelli che
scendevano liberi
fin dietro ai fianchi. La sua arma era una barra cangiante, un raro
artefatto
capace di cambiare la sua forma in base alla volontà del
proprietario, i suoi
bracciali erano sempre presenti e ora brillavano come l'oro mentre al
collo era
appeso un ciondolo che arrivava fino al seno su cui era incastonata una
gemma
gialla che brillava di luce propria.
“Unendo
i nostri cuori a quelli dei nostri compagni andremo dritti verso il
futuro!” T
lo diceva con convinzione e stringeva l’elsa del suo stocco
con nuova forza.
IL
SUN'S WARRIOR AMETISTA LADY T: La rossa ninja era ora diventata una
soleana di
tipo gatto selvatico dal manto ametista tendente al lilla. Il sinuoso e
formoso
corpo era ora alto cinque metri e reso ancora più bello dai
lunghi capelli
rossi che scendevano liberi anche in avanti, mentre dietro la schiena
la lunga
coda felina si muoveva ipnotica e le ali piumate brillavano come gemme.
Il suo
stocco era ora diventato rosato mentre sul collo pendeva un ciondolo su
cui era
incastonata una pietra di ametista che brillava di luce propria.
“Perciò
alzatevi compagni. Noi siamo qui pronti a sovvertire questo maledetto
equilibrio!” a concludere il discorso ci pensò
Nami che non era cambiata molto
se non per la presenza di un ciondolo su cui era incastonata una pietra
verde
smeraldo che brillava di luce propria e impugnava una nuova lancia
dalla grande
lama ricurva.
“NOI
SIAMO I SUN’S WARRIORS!”
E
poi gli otto lo gridarono a pieni polmoni scuotendo gli animi di tutti
coloro
che stavano assistendo a un simile evento.
“Con
chi credete di avere a che fare eh?”
E
poi fissare i loro avversari con un sorriso di sfida. I Sun’s
Warriors erano
tornati.
FINE
FLASHBACK!
“CHE
FIGATA! E POI?”
Emozionate
come non mai, Oscar e Jasmine si alzano con tanto
di occhi a stelline. Il racconto di Hinata le ha gasate come non mai e
fremono
di sapere com’è finita.
“Dopo
un estenuante combattimento hanno vinto i Sun’s
Warriors!” ma la Hyuga risponde loro con parole semplici
senza dilungarsi oltre
o questo capitolo durerebbe altre mille e passa pagine^^.
“Capisco!”
Jasmine si accontenta di quella risposta e si
rimette comoda “Ma voi che ruolo avete avuto in questa
battaglia?” e ha subito
notato che l’amica non ha menzionato sé stessa e
gli altri e vorrebbe saperne
il motivo.
“Noi
siamo rimasti sulla Terra: avevamo altre questioni da
risolvere!” che Hinata le dà subito facendole
capire che lei e tutti gli altri
non avevano partecipato a quel conflitto che era stato raccontato loro
in un
momento successivo.
“Praticamente
vi hanno tolto il divertimento!” commenta Oscar
leggermente delusa dal comportamento degli << adulti
>> che li
hanno messi da parte.
“Al
contrario. Mentre loro erano sul Sole, noi abbiamo affrontato
ben due armate infernali, insieme all’invasione di Konoha da
parte di Alba e
alla battaglia di Roma contro i vampiri!” ma la Hyuga fa
capire che anche loro
hanno avuto il loro bel daffare con altre questioni di non poco conto
“E poi,
io non avrei comunque potuto partecipare perché, poco prima
che il signor Nick
e compagni andassero sul Sole, sono partita insieme a Naruto per la
prima
missione SK!” e rivela che lei stessa e l’Uzumaki
erano stati impegnati con la
prima missione SK in assoluto.
“Ma
dai!”
Fanno le
due ragazza che si avvicinano a lei molto curiose di
saperne di più.
“Scommetto
che vi hanno messo apposta nello stesso team!” di
questo Jasmine ne è sicura. Sa perfettamente che la sua
cotta per Naruto non è
mai stata un mistero per nessuno, salvo per il biondino stesso^^.
“Dove
siete andati voi due piccioncini?” mentre Oscar è
curiosa di sapere dove sono andati i due. È sicura che il
posto sia stato
scelto apposta per loro.
“N-Non
volate troppo con la fantasia. Non eravamo solo noi
due e poi, quello che abbiamo dovuto affrontare non era un avversario
da poco!”
ma la mora le blocca spiegando loro che il lavoro che fecero fu molto
serio e,
nel ricordare chi si trovarono davanti, abbassa gli occhi.
“Era
un avversario forte?” le chiede la Kirgsley sicura che
il cattivo di turno sia stato uno davvero tosto da battere.
“Rappresentava
un conto che avevamo lasciato in sospeso per
molto tempo!” le risponde Hinata che fa capire che era stato
una loro vecchia
conoscenza.
“Vuoi
vedere che, forse era lo zio Sasuke che, da come mi hai
detto, da voi ha fatto il baka!” la secondogenita di Itachi
è sicura che
c’entri qualcosa lo zio che, nella dimensione INA, ha fatto
non poche
cretinate.
“No,
lui non c’entra niente!” ma Hinata fa capire che il
baka
in questione non c’entra nulla “Direi che ormai
siamo rimaste ammollo
abbastanza. Che ne dite di raggiungere gli altri?” e poi
decide di chiudere qui
il discorso e riunirsi agli altri e dà il buon esempio
alzandosi per prima.
“No
dai. Restiamo un altro po’!” ma viene acchiappata
da
dietro da Jasmine che le stringe forte il seno.
“E-Ehi!
M-Ma che fai?” cosa che imbarazza non poco la povera
mora che cade nuovamente in acqua.
“Mi
pare ovvio. Ci facciamo un bagnetto come si deve!” le
risponde Oscar che afferra spugne e saponette e sfodera un sorriso
birichino.
“Eh?!”
cosa che fa imbarazzare non poco la Hyuga^^.
“M-Ma
a che pensano le ragazze di questa dimensione?” si
chiede Kiba che si trova immerso in una vasca piena di limone che nel
bagno
maschile adiacente a quello femminile e sta sentendo tuto quanto^^
“Bau!”
ma il suo inseparabile amico a quattro zampe lo invita
a non ascoltare. Giustamente, non è educato origliare i
discorsi altrui.
“La
fai facile amico!” gli risponde il castano che gli
accarezza il capo dandogli in parte ragione “Beh credo di
essermi finalmente
levato l’odore di dosso. Che ne dici di uscire?” e
nota che non ha più addosso
l’odore della Fuscival Pelvucis e quindi può
finalmente uscire dalla vasca.
“Bau!
Bau!” trovando l’approvazione di Akamaru che non
percepisce più l’odore della pianta.
“Finalmente
anch’io posso andare in giro per il castello.
Andiamo a fare un giro!” l’Inuzuka si alza in piedi
e non vede l’ora di
esplorare questa scuola.
“Bau!”
e anche il suo cucciolone non vede l’ora di visitare
questa magica scuola ricca di storia e misteri.
NOTA
DELL’AUTORE
Spero
che questo lungo capitolo vi sia piaciuto^^.
Non mi
sembra vero. Finalmente sono riuscito a finirlo.
Questo lungo flashback mi ha bloccato non poche volte ma finalmente
è finito.
Sono contentissimo^^.
Nel
prossimo capitolo il gruppo si riunisce e prosegue il
giro. Bisogna poi decidere come passare la notte e, tra una chiacchiera
e l’altra,
Angel racconta la storia che lo lega al suo buffo cappello di paglia.
Compariranno
anche altri personaggi che avranno un ruolo
rilevante nel torneo che è ormai alle porte, sia tra buoni
che cattivi.
Questo e
molto altro nel prossimo capitolo^^.
Ci
vediamo a inizi settembre per la seconda parte di questo
capitolo.
Alla
prossima^^
Un Ringraziamento a Neon Genesis Kurama per il portere di Dohko
Alex,
Gatta, Rose, John ed Emi sono le versioni cartacee
degli utenti Alextintura, Ninja767, Manley D. Yelen, Neon Genesis
Kurama e
Fenris.
ALEX
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m941m4RKIg1ro2j0xo1_500.jpg
GATTA
ROSE IN
VERSIONE SOLEANA
ROSE IN
VERSIONE UMANA
https://images5.alphacoders.com/670/thumb-350-670473.jpg
JOHN,
EMI
Nadia
è un mio personaggio originale che presenterò
più
avanti nella mia fic principale, stessa cosa per Alan Nikkò
che è già comparso.
NADIA
MARIA MICHELA VERSETTI
http://data.whicdn.com/images/38723378/superthumb.jpg
ALAN
NIKKO’
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/46/33/ff/4633ffcc85c01d2df0590e7f5426c814.jpg
Lucyferia
è un mio personaggio originale ispirato
all’anime/manga
di Elfen Lied
http://pre05.deviantart.net/9916/th/pre/f/2012/329/1/c/kaede_lucy_by_majingokuable-d5m6iom.jpg
Lady T
è lo pseudonimo di un personaggio anime che, per il
momento, resta segreto. Questa è solo un’immagine
provvisoria ed anche un
omaggio a Chelsea di Akame ga Kill
https://vignette2.wikia.nocookie.net/akamegakill/images/9/93/Chelsea_.png/revision/latest?cb=20140926185030
Sebastian
Michaelis è il protagonista dell’anime/manga
Kuroshitsuji
http://vignette2.wikia.nocookie.net/kuroshitsuji/images/3/38/Sebastian_Michaelis.png/revision/latest?cb=20140718214634
Goku e
Vegeta sono i protagonisti di Dragon ball. Questa è la
loro forma in super Saiyan di quarto livello che è troppo
figa.
https://vignette3.wikia.nocookie.net/dragonball/images/2/2e/Goku_e_Vegeta_SS4.png/revision/latest?cb=20150105145841&path-prefix=it
Meliodas,
Ban, Merlin, King, Diane Gowther ed Escanor vengono
dall’anime manga Nanatsu no Taizai.
MELIODAS
https://vignette4.wikia.nocookie.net/nanatsu-no-taizai/images/c/c4/Meliodas_2_Bookmark.png/revision/latest/scale-to-width-down/270?cb=20140501095749
BAN
http://www.gogoanime.to/images/nanatsu_no_taizai_-_ban.jpg
MERLIN
https://vignette2.wikia.nocookie.net/vsbattles/images/a/a9/Boar_s_sin_of_gluttony_merlin_by_mtrizkit-d8o79s6.png/revision/latest?cb=20151123225259
KING
https://vignette3.wikia.nocookie.net/nanatsu-no-taizai/images/c/cb/King_anime_full_appearance.png/revision/latest/scale-to-width-down/220?cb=20150124133503
GOWTHER
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/25/ca/e0/25cae09b902a4b2149aa2a513397f953.png
ESCANOR
https://myanimelist.cdn-dena.com/images/characters/8/303955.jpg
Alucard
e Integra vengono dal manga/anime di Hellsing
https://pre13.deviantart.net/a19d/th/pre/f/2014/023/5/4/hellsing___alucard_and_integra_by_jch15jch15-d73d32y.png
il
Cavaliere del teschio è un personaggio di Berserk
http://media.comicsblog.it/c/cav/cavaliere_teschio.jpg
Ruby
è la protagonista della di RWBY
http://vignette3.wikia.nocookie.net/rwby/images/4/4d/Ruby_Rose_-_Full_Portrait4.jpg/revision/latest?cb=20130722233943
Dante,
Vergil, Nero, Trish e Lady sono personaggi di Devil
May Cry
I tre
fratelli
http://cdn.pcwallart.com/images/devil-may-cry-vergil-and-nero-wallpaper-4.jpg
le due
cacciatrici di demoni
https://i.ytimg.com/vi/Goefhn5P7ek/maxresdefault.jpg
Dohko
viene da Saint Seiya
https://vignette2.wikia.nocookie.net/saintseiya/images/2/22/438993-dohko.jpg/revision/latest?cb=20130104211003
Cana
Alberona è un personaggio di Fairy Tail
http://vignette3.wikia.nocookie.net/fairytail/images/5/5a/Cana_Alberona_posing.jpg/revision/latest?cb=20120516182552
Teresa
ed Easley sono personaggi di Claymore
TERESA
DEL SORRISO
http://vignette3.wikia.nocookie.net/p__/images/e/e8/Teresa.png/revision/latest?cb=20160621103020&path-prefix=protagonist
EASLEY
https://vignette1.wikia.nocookie.net/claymoreitalia/images/4/49/Easley........jpg/revision/latest/scale-to-width-down/275?cb=20130420165159&path-prefix=it
D
è il protagonista di Vampire Hunter D
https://static.comicvine.com/uploads/original/4/47107/1995775-d_anime_designs.jpg
Shinobu
è un personaggio delle Monogatari Series
https://i.ytimg.com/vi/w928vno5INI/maxresdefault.jpg
Shizuma
è un personaggio di Strawberry Panic
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/c7/a9/c6/c7a9c665a165546ab4820a268d541abc.jpg
Kenshiro
è il protagonista dell’omonima storia
https://i.pinimg.com/originals/61/f2/08/61f208c0a7ab510818a8638998fcbd71.jpg
Jiraiya
è un personaggio di Naruto
https://www.narutogt.it/files/gallerie/utenti/usr-1/jiraiya2.png
Vincent
Valentine è un protagonista di Final Fantasy VII
http://vignette3.wikia.nocookie.net/finalfantasy/images/d/df/Vincent-FFVIIArt.png/revision/latest?cb=20110227161513
Vincent
nella sua Chaos form
http://orig04.deviantart.net/1eaf/f/2012/283/d/0/chaos___vincent_valentine_by_py3rr-d5hf9aw.png
YUKO ICHIARA E'
UN PERSONAGGIO DEL MANGA XXXHOLIC:
http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20120111160115/clamp/images/e/e9/Yuuko_Ichihara.png
VORKYE E
GILGAMESH VENGONO DALLA SERIE DI FATE STAY NIGHT E
PROTOTYPE
VORKYE
https://vignette4.wikia.nocookie.net/vsbattles/images/f/ff/Protogil.png/revision/latest?cb=20160623001031
GILGAMESH
https://vignette2.wikia.nocookie.net/villains/images/a/ab/Archer_fate_zero_portrait_8583.jpg/revision/latest?cb=20121129171938
I
SEGUENTI PERSONAGGI VENGONO DA ONE PIECE
NAMI
https://i.ytimg.com/vi/Goefhn5P7ek/maxresdefault.jpg
KUINA
http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130619223308/onepiece/images/1/1e/Tashigi_Post_Enies_Lobby_Arc_Outfit.png
AKAINU
https://vignette1.wikia.nocookie.net/onepiece/images/f/f5/Sakazuki_Pirate_Warriors_2.png/revision/latest?cb=20130308031752
CEASAR
CLOWN
https://i.ytimg.com/vi/tDOpUFKjRiI/maxresdefault.jpg
HODY
JONES
https://vignette2.wikia.nocookie.net/onepiece/images/e/ec/Hody_Jones_Pirate_Warriors_3.png/revision/latest?cb=20150328222646
GEKKO
MORIA
https://vignette2.wikia.nocookie.net/onepiece/images/b/bf/Moriah_Warriors_3.png/revision/latest?cb=20150528023027
DRAKUL
MIHAWK
https://vignette1.wikia.nocookie.net/onepiece/images/7/72/Mihawk_Pirate_Warriors.png/revision/latest?cb=20130118055553
BOA
HANCOCK
https://vignette3.wikia.nocookie.net/onepiece/images/e/e8/Boa_Hancock.png/revision/latest?cb=20131030190204&path-prefix=it
TREBOL
https://vignette1.wikia.nocookie.net/onepiece/images/8/8a/Trebol.png/revision/latest?cb=20150628121137&path-prefix=it
DIAMANTE
http://vignette1.wikia.nocookie.net/onepiece/images/6/62/Diamante.png/revision/latest?cb=20151012092634&path-prefix=it
PICA
https://vignette2.wikia.nocookie.net/onepiece/images/a/a4/Pica_Anime_Infobox.png/revision/latest?cb=20150301132549
GLADIUS
https://vignette2.wikia.nocookie.net/onepiece/images/9/9d/Gladius_Full_Body.png/revision/latest?cb=20141211005633
LAO G
http://vignette3.wikia.nocookie.net/onepiece/images/b/b5/Lao_G.png/revision/latest?cb=20141203105635&path-prefix=it
BABY-5
http://ami.animecharactersdatabase.com/uploads/chars/5688-2042958316.jpg
MONET
https://vignette2.wikia.nocookie.net/onepiece/images/b/be/Monet_Pirate_Warriors_3.png/revision/latest?cb=20150328221027
DAZ BONES
https://vignette1.wikia.nocookie.net/onepiece/images/8/89/Daz_Bones_Anime_Infobox.png/revision/latest?cb=20131112040938
SADY-CHAN
https://vignette1.wikia.nocookie.net/onepiece/images/7/72/Sady.png/revision/latest?cb=20100112163842&path-prefix=it
JESUS
BURGLES
https://vignette2.wikia.nocookie.net/onepiece/images/8/83/Jesus_Burgess_Anime_Pre_Timeskip_Infobox.png/revision/latest?cb=20130420053053
I
seguenti sono personaggi provenienti da Soul Eater
ARACNE
http://vignette2.wikia.nocookie.net/villains/images/6/6f/Soul-eater-arachnophobia-arachne-wallpaper.jpg/revision/latest?cb=20110603042101
MEDUSA
https://vignette3.wikia.nocookie.net/villains/images/8/8e/MedusaPortrait.JPG/revision/latest?cb=20170310164129
MOSQUITO
https://vignette3.wikia.nocookie.net/souleater/images/8/8a/Mosquito.png/revision/latest?cb=20090103095901
Master
Xehanort è il principale antagonista della serie di
videogames Kingdom Hearts
https://vignette2.wikia.nocookie.net/kingdomhearts/images/8/85/Master_Xehanort_KHBBS.png/revision/latest?cb=20120221095354
Akuma
Gyuki è un personaggio del picchia duro Street Fighter
https://vignette2.wikia.nocookie.net/streetfighter/images/9/93/Akuma-charge-ssf2thdr.jpg/revision/latest?cb=20100922022133
I
seguenti personaggi vengono da Tutor Hitman Reborn
BERMUDA
https://static.comicvine.com/uploads/original/11121/111219310/4972657-5023755969-Bermu.jpg
BYAKURAN
https://vignette1.wikia.nocookie.net/reborn/images/2/28/Deadly_Byakuran_B.PNG/revision/latest?cb=20100904123014
XANXUS
http://images4.fanpop.com/image/photos/18100000/Xanxus-katekyo-hitman-reborn-18150297-363-500.jpg
Esdeath
e Seryu sono personaggi di Akame Ga Kill
ESDEATH
(l’adoro)
https://images7.alphacoders.com/592/thumb-1920-592539.jpg
SERYU
(la odio. L’ho messa solo perché è
pazza come Akainu)
Prima
è così
https://vignette1.wikia.nocookie.net/deathbattlefanon/images/5/50/Seryu_Ubiquitous.png/revision/latest?cb=20150820181455
e poi
così mentre dice Giustizia.
https://vignette1.wikia.nocookie.net/villains/images/9/91/Akame_ga_Kill_-_06_-_Large_20.jpg/revision/latest?cb=20140903030544
Myouga e
Myouri sono due personaggi di Medaka Box
MYOUGA
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/78/03/25/780325266923e5539fa5abe9a1ff6fa6.jpg
MYOURI
https://vignette2.wikia.nocookie.net/medakabox/images/5/5f/Myouri_Unzen.jpg/revision/latest?cb=20130815003555
Arago e
Lady Kayura sono i due antagonisti dell’anime Cinque
Samurai
ARAGO
http://2.bp.blogspot.com/_GSQTe3R-aaQ/Sfoi3Pht87I/AAAAAAAAAP8/yfZf_5cQjQw/s320/11.png
LADY
KAYURA
http://static3.wikia.nocookie.net/__cb20120427081316/roninwarriors/images/6/64/Kayura1.jpg
Death
Gun è un personaggio di Sword Art Online
https://vignette2.wikia.nocookie.net/swordartonline/images/a/ad/Sterben.png/revision/latest?cb=20140803034151
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