" Chiudi gli occhi.
Svuota la mente.
Fai un bel respiro.
Tira! ".
Riapro gli occhi solo nell'udire la freccia incastrarsi nel bersaglio.
" Forse un giorno sarò alla sua altezza e gli darò l'onore, che merita. " Nel pensarci mi spunta un piccolo sorriso.
Alzo il viso verso il cielo beandomi del debole calore che il sole ancora emana e nel frattempo inizio a riporre le frecce nella faretra.
<< Naimii. >> mi giro di scatto nel sentirmi chiamare e solo poco dopo riesco a riconoscere Elanor.
<< Si può sapere perché sei ancora qui? Per tutti gli spiriti, ti ho cercata ovunque! >>
<< Non mi sembra che... Oh no, non dirmelo, sono... >>
<< In ritardo. >> conclude la fatina al mio posto.
La guardo per qualche istante e noto che lei, a differenza della sottoscritta, è già pronta. Con il suo abitino di foglie verdi è davvero bellissima. In più le ali danno il colpo di grazia.
“ Eh si, la mia migliore amica è una fatina stupenda ”.
Faccio una smorfia nel pensare a tutti questi complimenti che mai gli dirò realmente.
<< Naimi aspetti che ti porto in volo? Forza muoviti. >> scuoto la testa ed annuisco.
" Come ho fatto a dimenticare una cosa simile?! " Questo è l'unico pensiero che mi accompagna mentre corro facendo zig zag tra gli alberi.
Il tempo di entrare in camera e mi ritrovo già a fare destra e sinistra, tra vestiti, trucco e parrucco.
<< Colinde mi fai male. >> mi lamento, ma così peggioro la situazione, perché la mia balia mette più forza nel pettinare i miei poveri capelli.
<< Mi dispiace bambina mia, resisti ancora qualche secondo. >> sospiro, la tortura sta per terminare almeno.
......................
<< Tanti auguri Eruanna. >> abbraccio forte mia sorella.
Mi mancherà davvero tanto. Mi mancheranno i nostri momenti insieme; tutte le volte rimaste sveglie a parlare di qualsiasi cosa ci passava per la testa; i guai in cui ci siamo cacciate e ne siamo uscite quasi illese; altre mille e mille ancora di cose che solo al pensiero la ruberei per tenerla per sempre con me. Questo, però, non è possibile e va bene così. Oggi è il suo matrimonio, il secondo giorno più importante per un elfo, ed è giusto che sia felice.
<< Ti voglio bene sorellina. >> la sua voce riempie il vuoto che i pensieri di poco prima hanno creato.
<< Anch'io. >> sorrido ispirando il suo dolce profumo.
" Anche questo mi mancherà ".
Ci stacchiamo poco dopo con gli occhi leggermente lucidi.
Eruanna continua a salutare e ringraziare gli invitati, mentre io ne approfitto per avere cinque minuti di pace. Attenta a non farmi notare imbocco la strada che porta al mio posto segreto.
So che il mio comportamento è sbagliato, ma ho davvero bisogno di una pausa da tutti quegli sguardi che mi rivolgono.
Non ci vogliono le parole per capirne il significato: " la prossima sarai tu ".
Sospiro ed attraverso la cascata. Noto subito la piccola roccia, modellata nei secoli dall'acqua scrosciante, e mi ci siedo senza pensare che forse ho rovinato tutto e che quando tornerò al ricevimento sembrerò uno zombi elfo. Reprimo una risata per la battuta pessima pensata.
Passano vari minuti in cui resto troppo sola con i miei pensieri e l'unica cosa in grado di farmi distrarre non è con me. Così, dopo un profondo respiro, mi alzo ed esco tornando alla festa, cercando di aggiustare in qualche modo il mio aspetto.
Al mio ritorno, è tutto come prima.
Elfi che brindano; Fatine benigne che ballano donando alla foresta un'aura magica con i loro colori; Pixies e Brownies coalizzati per fare piccoli scherzi ai poveri Sheques (anche detti folletti buoni).
Tutti si stanno divertendo e ciò mi scalda il cuore.
" Il mio popolo per un po ha smesso di pensare solo a come combattere ".
Peccato che, il momento magico dura poco, perché in un secondo si scatena l'Inferno.
" Ogni cosa bella è durata a finire ".
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