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Angolo
Autrice/i:
Ciao
a tutti! ^^
come
al solito chiedo venia per il leggero ritardo ma fra compleanni ed
influenza ho avuto davvero poco tempo. Comunque dato che, ormai,
avrete capito che Ian e Kyla sono i dopplenganger di Bluebell e suo
marito Douglas, Gin ha pensato di scrivere un capitolo su loro due
alla volta dell'amore (essendo due suoi personaggi).
L'ha
scritto interamente lei dall'inizio alla fine e spera che vi possa
piacere.
A
fra due settimane!
Baci
Vic
(& Gin) :)
CAPITOLO
SPECIAL 8 :
“Kyla
ed Ian”
La
giornata non poteva che essere delle migliori, si ritrovò a pensare
Kyla.
Era
iniziata splendidamente, col sole che scaldava l'atmosfera e il
venticello primaverile che non ne faceva pesare il calore.
L'aria
aperta non poteva fare che bene in quella stagione, perciò la
piccola bambina dagli occhi verde chiaro, si era armata di arco e
frecce per migliorare la sua mira.
Aveva
solo nove anni eppure possedeva già uno strabiliante talento.
Con
i capelli che le svolazzavano intorno alla testa, la ragazzina prese
la mira e nell'attimo di un respiro la freccia arrivò al centro del
bersaglio, posto poco più avanti.
Il
rumore di un battito di mani la deconcentrò dall'assaporare la
propria vittoria, voltò lo sguardo e si accigliò nel vedere suo
fratello Jonathan appoggiato al tronco dell'albero dietro di lei.
“E
tu che ci fai qua ?” chiese Kyla all'adolescente dai lunghi capelli
castani.
“Volevo
vedere come se la passava la mia sorellina, perché è un reato ?”
La
bambina fece una smorfia e finse di rifletterci su, prima di
sfoggiare il suo sorrisetto ed affermare “Dipende.. hai qualcosa
per me ?” sbattendo più volte gli occhioni.
Il
sedicenne rispose con un sorriso “Quando mai non ho un regalino per
te” prima di tirar fuori dalla tasca dei pantaloni una collanina
d'argento.
A
quella vista Kyla mollò le sue armi sull'erba e corse tra le braccia
del fratello.
“Ehi,
anch'io voglio un abbraccio dalla mia sorellina” disse
improvvisamente un'altra voce maschile dalla casa padronale lì
vicino.
I
due si voltarono verso il terzo fratello, leggermente più basso del
primo, ma con i capelli decisamente più corti, e contemporaneamente
dissero:
“Fai
la fila”
“Te
lo devi meritare, Max”
Il
quattordicenne sbuffò alle risposte di entrambi e si avvicinò per
osservare il regalo che la bambina portava al collo.
“E
così ti sei preso tutto il merito, eh ? Sempre a cercare di
diventare il suo preferito.. non starlo a sentire Kay, lo abbiamo
scelto insieme”
“Dettagli”
mormorò Jonathan stringendo più vicino a se la sorellina.
Kyla
Faith King aveva avuto sia la fortuna di nascere in una famiglia
purosangue, sia quella di essere l'unica femmina di tutta la sua
casata.
Perciò
ogni ragazzo King voleva essere il suo preferito e, giocando la carta
dei regali, i suoi fratelli non facevano che essere in continua
competizione fra loro.
E
sebbene la bambina, in realtà, volesse ugualmente bene ad entrambi,
si beava dei piccoli vizi e dalle attenzioni che essi le rivolgevano.
*
Dopo
le selezioni..
15
maggio, 2026
“Sei
davvero sicura che sia una buona idea ?” chiese il ragazzo dalla
pelle olivastra alla ragazza al suo fianco.
Lei
gli sorrise e rispose “Ma certo Ian, vedrai ti adoreranno, non vedo
davvero cosa potrebbe andare storto”
Lui
si bloccò sul posto come se fosse diventato improvvisamente una
statua di sale “Ecco.. adesso sono sicurissimo che mi
uccideranno..” poi fece una pausa, prima di voltarsi e tornare sui
suoi passi “Me ne vado”
“Ma
come sei drammatico, Straggler!” gli gridò dietro lei, prima di
rincorrerlo e piazzarglisi davanti imperiosa.
“Ti
ho mai raccontato di quella volta in cui qualcuno non ha fatto quello
che volevo ?” domandò lei, placcandolo con le braccia.
Sebbene
fosse uno scricciolo in confronto a lui, la sua determinazione la
faceva sembrare più temibile.
“Non
vedo come questo-” iniziò lui confuso
“Ti
ho fatto una domanda”
Lui
sbuffò e disse “No, non me l'hai mai raccontata”
Lei
più che sorridere ghignò e disse “Perché non è mai successo!
Quindi ora, da bravo fidanzato farai quello che dico io ed entrerai
là dentro” incrociando le braccia al petto.
Ma
lei non era la sola ad approfittarsi sempre dei vantaggi che certe
situazioni potevano implicare, perché anche lui era un ottimo
calcolatore, perciò non ci mise molto a controbattere “E tu cosa
mi dai in cambio ?”
La
castana roteò gli occhi al cielo, ma era proprio quella la
caratteristica che gli piaceva di più in lui.. il fatto che
fondamentalmente erano uguali.
“Tu
fai il bravo, e poi magari stasera sarai fortunato”
Il
corvonero immediatamente si ringalluzzì e chiese “È una proposta
indecente quella che stanno per udire le mie orecchie ?”
“Adesso
non esagerare Straggler, ne hai di strada da fare per arrivare a quel
premio”
A
quella frase, il moro si abbatté nuovamente, ma la ragazza
consapevole del proprio ascendente su di lui e delle proprie doti
femminili, gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio “Ma non
per questo non sarà divertente” prima di stampargli un bacio pieno
di promesse sulle labbra.
I
due entrarono mano nella mano nell'imponente villa dei King, l'elfo
di famiglia aveva appena preso i loro soprabiti, quando Jonathan e
Maxwell apparvero alla porta tutti contenti per salutare la loro
piccola sorellina.
Ma
il loro sorriso s'irrigidì fino a scomparire dai loro volti alla
visione del ragazzo e delle mani unite dei due.
Jonathan
fu il primo a risvegliarsi dallo shock, ma non per questo fu gentile
o delicato nel chiedere a Kyla “E questo chi diamine è ?” prima
di guardare male il povero Ian.
“Non
fare il cafone Jon, credevo che il nonno ti avesse informato che
avrei portato un'ospite”
“Credevamo
che sarebbe stata una ragazza.. non immaginavamo certo, lui”
rispose Max ancora incredulo, per poi dire quel pronome con disgusto.
La
ragazza sollevò gli occhi al cielo e li sorpassò tirandosi dietro
il corvonero.
“Lo
sapevo, quei due mi uccideranno stanotte” borbottò sottovoce.
Lei
non lo degnò di risposta ed imperterrita continuò a camminare verso
la sua meta.
Nessuno
dei suoi familiari avrebbe potuto impedire la loro unione, lui era un
ricco purosangue come lei, e per loro doveva essere sufficiente.
*
Ian
non aveva mai voluto attirare troppo l'attenzione su di se, aveva
sempre odiato quando i maghi lo riconoscevano per strada e lo
vezzeggiavano per avere informazioni sulla sua famiglia, per questo
per i primi due anni ad Hogwarts aveva vissuto nell'ombra.
Ma
in quel momento tutto stava per cambiare completamente, e la cosa era
alquanto ridicola se si pensava che il merito (o la colpa) di ciò lo
si doveva dare ad uno stupidissimo provino di Quidditch, che tra
l'altro gli era stato imposto da suo padre.
Era
sceso in campo con menefreghismo.
Si
era messo una tuta e si era presentato giusto per disonorare il nome
di famiglia.
E
quando il capitano gli aveva chiesto “In che ruolo giochi”
Gli
aveva risposto svogliatamente “Che ne so, mettimi dove ti pare,
tanto faccio schifo”
Ma
purtroppo per lui non faceva schifo per niente, suo padre aveva
ragione quando diceva che aveva il Quidditch nel sangue.
Il
bello fu che s'impegnò pure per fallire la prova, tanto che dagli
spalti lo si sentiva mormorare “Oh palla!” ogni volta che il
bolide gli si avvicinava ed era solo per paura che esso gli rompesse
il braccio che lo allontanava con la mazza da battitore. Purtroppo
per lui, però, il colpo finiva sempre nella direzione giusta, ovvero
addosso al cercatore o al cacciatore della squadra avversaria.
“Beh”
disse il capitano con sguardo ammirato, non appena Ian scese dalla
scopa “devo dire che per essere ignorante sui termini tecnici, non
fai schifo per niente, Straggler, anzi sei stato il migliore”
“Ma..ma..
io non voglio far parte della squadra”
L'altro
lo guardò allibito, quel tipo era davvero strano, tutti
volevano diventare giocatori di Quidditch “Scusa ma allora perché
hai fatto il provino ?”
“Per
far contento mio padre” sbuffò il tredicenne corvonero.
“Allora
mi dispiace per te, ma sei nella squadra, non posso lasciarmi
sfuggire un talento naturale come il tuo”
“Ma
così sarò 'famoso'!” esclamò con un tono agonizzante e, sempre
più sconvolto da quella rivelazione, aggiunse “La gente mi
fisserà!”
Il
capitano gli diede una pacca sulla spalla e lo liquidò con un “Ti
passerà, bello.. vedrai che la fama è magnifica”
E
fu così che il 'povero' Ian si conquistò la nomina di 'Bello e
Dannato'.
*
Dopo
le selezioni..
15
maggio, 2026
Ian
si sentiva teso come una corda di violino, seriamente non era mai
stato così teso in vita sua, nemmeno quella volta in cui aveva
dovuto presenziare alla conferenza stampa dell'azienda di famiglia,
aveva sentito tale pressione.
In
quel momento tutti i membri della famiglia King lo stavano osservando
dal tavolo da pranzo, e molti lo stavano squadrando in malo modo, ma
a Kyla sembrava non fregare assolutamente nulla, ignorò tutti
-persino i propri genitori- ed andò dritta dal capofamiglia, il
nonno, e lui la seguì come un'idiota.
“Ciao
tesoro, allora com'è la vita al castello dei Cavalieri ? Sai sono
immensamente fiero del tuo successo.. cavaliere del Toro a soli
diciassette anni” disse Arcturus King accettando di buon grado il
bacio sulla guancia che gli diede la nipote.
“Abbastanza
bene, non ci possiamo lamentare”
“Nel
senso che è vietato lamentarsi ?” chiese suo cugino Cole iniziando
a ridere da solo per la sua battuta da quattro soldi, ottenendo
sguardi perplessi da tutti gli altri.
Cole,
sei e sarai sempre un coglione deficiente – pensò Kyla, non
degnandolo di risposta.
“Comunque
volevo presentarvi Ian Straggler, il cavaliere del Cancro, nonché
mio fidanzato” annunciò la castana mostrando a tutti le loro mani
unite.
Tutti
si ammutolirono all'istante tranne uno.. che ovviamente si doveva
sempre far riconoscere.
“Io
mi oppongo!” esclamò suo cugino Cole.
Che
ottenne facce sempre più perplesse ed esasperate.
“No
? Che pubblico difficile che siete stasera” commentò da solo.
La
nonna guardò malissimo il ragazzo dai capelli dorati che si
spacciava per suo nipote e tentò di salvare la situazione
“Accomodatevi, ragazzi e raccontateci un po' come vi siete
conosciuti”
Flashback
Kyla
era uscita dalla sua camera di soppiatto quella sera, aveva guardato
più volte a destra e a sinistra per evitare di essere sorpresa a
girovagare per il castello, e si era diretta con passo furtivo
nell'enorme biblioteca dei Baskerville.
Il
suo piano era semplice: trovare un libro che spiegava come far
crescere i propri poteri e poi sbaragliare tutti alle prove finali.
Perciò
doveva stare attenta, non voleva esser vista da nessun ficcanaso che
avrebbe potuto rubargli l'idea.
Ma
purtroppo anche la sua testa ogni tanto aveva delle dimenticanze nei
momenti più utili, infatti si ricordò all'ultimo di aver lasciato
la bacchetta sul comodino, proprio quando aveva trovato il libro
perfetto, che purtroppo stava su uno degli scaffali più alti.
Con
un grugnito iniziò a pensare ad una soluzione rapida.
Si
mise in punta di piedi.. ma non ci arrivò nemmeno di striscio.
Voltò
la testa alla ricerca di un qualcosa dove salire, ed individuò una
sedia poco più in là.
Purtroppo
per lei, però, quella era la sedia più antica della stanza, e
perciò inevitabilmente piena di tarli del legno, vi salì sopra e,
sebbene fosse uno scricciolo, la sedia si ruppe di botto.
A
quel punto provò a spostare il tavolo, che stava al centro della
stanza, sotto alla libreria, ma per quanto si sforzasse quello non si
mosse nemmeno di un millimetro, lasciandola solamente esausta e
insoddisfatta.
Infine
tornò al punto di partenza e provò a saltellare sul posto per
raggiungere il libro.
Ma
anche così i suoi tre tentativi furono vari, e fu solo all'inizio
del quarto -o dei primi insulti contro tutto il castello- che venne
salvata da una mano olivastra, che prese il libro e glielo consegnò
con un sorrisetto malefico.
Kyla
guardò Ian con scetticismo, ma afferrò lo stesso il libro
stringendoselo al petto, prima di dire “Grazie, Straggler”
“Non
ringraziarmi, King”
Lei
sollevò un sopracciglio e disse “Allora cosa vuoi in cambio ?”
“Scegli:
una cosa veloce e indolore o una cosa che può durare ore ?”
“Mi
sa che dovrai essere un po' più specifico di così”
“Un
bacio o un appuntamento”
Lei
lo guardò sbalordita, come poteva quel tipo chiederle una cosa del
genere ? Si erano parlati si e no due volte !
“Sai
che potrei benissimo non fare entrambe le cose, si ? Quello che
volevo l'ho ottenuto”
“Non
sarebbe da Purosangue, ma se vuoi rifiutarti sappi che ho i miei
metodi per ottenere quello che voglio”
E
con quella frase Kyla lo osservò più attentamente per la prima
volta in due settimane, non era affatto male quell'Ian.. forse un
bacio se lo poteva pure meritare.
Perciò
lo tirò a sé per la cravatta e, facendolo chinare di molto, lo
fissò dritto negli occhi, prima di dire “Questo però non
significherà niente”
“Non
puoi ancora dirlo”
“Oh
ma sta' zitto” lo rimbeccò, ottenendo l'ultima parola, prima di
avvicinare le labbra a quelle del ragazzo.
Quel
primo contatto non fu niente paragonato a quello che avvenne dopo, la
ragazza aveva voluto dargli un semplice bacio a stampo, ma quello non
era ciò che il corvonero aveva richiesto.
Perciò
il ragazzo la prese tra le braccia e la sollevò facendole aderire la
schiena alla libreria, mentre iniziava a prendere tra le labbra il
labbro inferiore di lei ed a succhiarlo con passione, per far si che
lei si sciogliesse e gli permettesse di approfondire il contatto.
E
così lei fece, schiuse le labbra, estasiata e allo stesso tempo
sconvolta da ciò che lui le stava facendo, e lui intrufolò la sua
lingua nella bocca di lei.
Le
loro lingue s'intrecciarono e il cuore di Kay iniziò a battere
sempre più all'impazzata, mentre le sue mani avevano preso ad
accarezzare i capelli di lui, in un modo inconscio e quasi
primordiale.
Iniziò
a pensare di non aver mai provato una cosa simile in vita sua.
Iniziò
a pensare che non avrebbe voluto fare altro per il resto dei suoi
giorni.
E
questo la spaventò.
Perciò
non appena si accorse di quello che stava succedendo, si staccò
dalle sue labbra, e presa dal terrore afferrò il primo libro che gli
capitò a tiro e glielo lanciò in testa.
“Ahia!
Ma sei impazzita ?!” gridò il ragazzo, lasciandola atterrare
all'istante.
“Questo
è quello che ti meriti per aver proposto una cosa del genere”
disse lei, fingendosi impettita, mentre dentro sentiva uno stormo di
volatili nello stomaco, prima di raccogliere il libro -che era
accidentalmente caduto durante quel bacio- e tentare di fuggire.
“Non
finisce così, Kayla Faith King!” gli gridò dietro, mentre
internamente pensava “Merlino, io sposerò quella donna, fosse
anche l'ultima cosa che faccio!”
Fine
Flashback
“Si,
dicci un po', come vi siete conosciuti ?” chiese nuovamente
Jonathan, beccandosi un'occhiataccia dalla sorella, che era
miracolosamente arrossita per la prima volta in vita sua.
“Beh
sarà stato ad una delle riunioni dei Cavalieri” disse Ian mentendo
spudoratamente.
“Si,
è stato più o meno un colpo di fulmine” confermò Kayla, pensando
che in realtà si era trattato di un colpo di libro.
E
la giornata passò fra un interrogatorio ed un altro.
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