Ringrazio anche solo chi legge.

Un dolce bacio

Luchia cadde in ginocchio sulla sabbia, mugolando di dolore, si voltò e vide la propria caviglia gonfia.

< Non sono abituata a camminare come un’umana > pensò.

Kaito si piegò in avanti e la prese in braccio, la giovane arrossì. I suoi lunghi codini biondi le ondeggiarono ai lati del viso.

“Sono un’imbranata” gemette la giovane.

 “Ti porto a casa, va bene? Non puoi camminare così” disse Kaito gentilmente.

< Come vorrei potergli dire chi sono, che il destino ha voluto unirci sin da quando eravamo piccoli > pensò Luchia, annuendo.

Kaito le posò un bacio a fior di labbra.

“Me ne occupo io” la rassicurò.

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