Legami Vincolanti
Boschi
di Mystic Falls
" Vieni, resta chiuso qui dentro e cerca di calmarti,
risolverò tutto io " disse autoritario il sindaco a suo
figlio costringendolo ad ubbidirgli.
" Cosa vuoi risolvere papà? Io l'ho ucciso! "
" Stà zitto! Tu non sai quello che dici, nessuno
dovrà sapere cos'hai fatto, capito? Ed ora entra "
Il sindaco condusse Tyler ad una vecchia abitazione dei Lockwood o
quello che ne rimaneva addentrata nei boschi presso l'inizio delle
rovine di Fell's church.
La vecchia abitazione risalente a prima della guerra, era stata rasa al
suolo da un incendio in passato e quello che ne rimaneva erano le
vecchie cantine sotterranee.
" Che cos'è questo posto? Dove mi hai portato? "
domandò Tyler cercando di ribellarsi al padre.
" Credimi, avrei voluto che almeno tu non avresti avuto
bisogno di rinchiuderti quaggiù, ma la maledizione che
incombe sulla nostra famiglia ha colpito anche te figlio mio "
" Di cosa stai parlando? Quale maledizione? Che cosa mi
stà succedendo? "
" Cerca di calmarti e fà quello che ti dico,
ubbidisci! "
Tyler
con uno scatto furioso venne pervaso da una rabbia incontrollabile
e attaccò il padre afferrandogli il collo, il
sindaco si liberò da quella presa e gli diede una forte
spinta sbattendolo contro una delle paretì facendolo cadere
su delle vecchie catene arruginite ammucchiate a terra.
Il sindaco si avventò e afferrò per la gola il
figlio sollevandolo di un paio di centimetri dal suolo con una forza
innaturale.
Tyler con il fiato quasi sospeso osservava con paura il volto del
padre, i suoi occhi si erano tramutati in due fessure e le sue iridi
avevano cambiato colore in un giallo ambrato, facendogli assumere un
espressione inumana.
Ad un tratto il sindaco mollò la presa lasciando che il
figlio riprendesse fiato, Tyler inspirò a lungo mentre
Richard assunse di nuovo il suo aspetto normale.
" Tyler stai bene? " domandò preoccupato cercando
di ricomporsi.
" Stà lontano da me! Cosa diavolo sei? "
infuriò Tyler spaventato mentre cercava di allontanarsi da
lui.
" Ascoltami Tyler, tu non devi avere paura di me, io posso,
anzi devo spiegarti ciò che hai appena visto "
" Vattene via, ma cosa stà succedendo? "
" Io ho la risposta figlio mio " disse il sindaco
inginocchiandosi di fronte a lui.
Tyler osservava il padre incredulo, non lo aveva mai visto
inginocchiarsi ne tantomeno avere quell'aria sconfitta che ora era sul
suo volto rendendolo vulnerabile e inerme.
" Durante
il medioevo Mystic Falls non esisteva come città, ma al suo
posto si trovava un piccolo villaggio di licantropi nativi. Queste
cantine in realta sono delle grotte e sono quel che rimane di quel
villaggio, ed è qui che vi sono le tracce delle nostre
origini "
Il sindaco si alzò in piedi portando una mano su un graffito
nella parete poi riprese il suo racconto:
" Gli abitanti di
quel villaggio erano maledetti dalla licantropia, tra essi vi erano i
nostri antenati e anche noi come loro siamo maledetti e costretti ad
ogni luna piena a trasformarci
"
" Quindi mi stai dicendo che mi trasformerò in un
mostro? E' questo che mi stai dicendo? " constatò Tyler
incredulo di ciò che stava ascoltando.
" Non in un mostro, in un licantropo Tyler "
precisò Richard.
" Anche tu lo sei? E non mi hai mai detto nulla? Se sapevi che
anche io ero questo perche non me lo hai detto? Perche! "
" Perche credevo che a te non sarebbe successo, credevo che a
te sarebbe stato risparmiato questo calvario, e invece... "
Il sindaco si fece prendere da un improvviso pianto lasciando che il
figlio lo vedesse in quello stato per la prima volta.
" Perche ci trasformiamo? Perche accade? Tu hai il diritto di
dirmi cosa mi hai fatto diventare! " urlò Tyler contro suo
padre aspettando spiegazioni.
" Prima di tutto devi calmarti e ascoltarmi con attenzione; Se
vuoi sapere cosa sei devi lasciarmi spiegare senza controbattere! "
disse il sindaco alzando la voce.
" Avanti parla! " rispose Tyler impaziente.
" Questa maledizione per cominciare non include tua madre
anche se lei è a conoscenza di tutto, oltre a lei nessuno sa
il segreto della nostra famiglia e se si scoprirebbe sarebbe la fine
per noi "
" E perche? Ci metterebbero a fare i cani da guardia alle
ville sindaco? "
" Smettila! Questo non è uno scherzo: Oltre a noi
esistono altri esseri colpiti da questa maledizione ma la loro
è molto meno punitiva della nostra e non si trasformano "
" Come sarebbe? Cosa sono se non licantropi? "
" Vampiri!
E questa cittadina un tempo era stata dominata da questi esseri "
" Tu sei pazzo, licantropi e vampiri, ma che ti stai
inventando, smettila! "
" Non mi stò inventando niente Tyler, magari fosse
una bugia ma purtroppo è la verità! Tutto quello
che ti ho detto è vero e presto ne avrai la prova, quando la
prossima luna piena sorgerà, tu ti trasformerai "
affermò il sindaco incupendo lo sguardo.
Tyler sentì di nuovo la rabbia infiammare in lui a quelle
parole, non poteva accettare ciò che gli stava succedendo e
il solo pensiero di trasformarsi in una bestia lo faceva impazzire.
" Io ti odio! Essere tuo figlio era già una
maledizione, non ho mai avuto scelta di una vita migliore è
per ultimo mi hai riservato questo! "
" Anche io non ho avuto scelta, ma posso fare ancora qualcosa
per la mia famiglia! " esclamò il sindaco in tono
autoritario e serio riassumendo il suo atteggiamento di sempre.
" Si, e che farai? Ci metterai i guinzagli? E' un ottima idea
sindaco, davvero " rispose Tyler continuando con il suo sarcasmo.
" No Tyler, quello che farò sarà
spezzare la maledizione che ci vincola e dopo ucciderò ogni
vampiro che vive in questa cittadina; E' la prima sarà
Katherine Pierce! "
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Casa Salvatore
Damon arrivò nel vialetto di casa sua come una furia e
parcheggiò come capitava la sua camaro, scese dall'auto e
aprì furtivamente il bagagliaio prendendo in braccio Jeremy
avviandosi verso l'entrata.
Il vampiro con poca delicatezza buttò il ragazzo su uno dei
divani nel vecchio salone poi si versò da bere e
cercò di contattare Stefan al cellulare.
" Avanti scoiattolo rispondi! " imprecò nervoso tentando
più volte senza risultati.
Il corvino spazientito si avvicinò a Jeremy
osservò l'anello dei Gilbert sperando che lo avrebbe
riportato in vita come era accaduto con John e improvvisamente gli
venne un idea.
Damon prese dalla tasca di Jeremy il suo cellulare e frugando nella
rubrica cercò di contattare Alaric Saltzman.
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Casa Gilbert
" E cosi oltre ad insegnare sai anche cucinare, mi vergogno quasi di me
stessa " affermò Jenna sorseggiando del vino in cucina.
" So anche stirare, lavare, cucire e fare la spesa " informò
Alaric con un sorriso mentre affettava del pane.
" Sei l'uomo che tutte le donne sognano "
" Spero di no, ma conto di essere l'uomo che tu vuoi " disse il
professore avvicinandosi a lei.
" Sicuramente " affermò Jenna baciandolo appassionatamente
quando bussarono alla porta.
" Ti prego, non dirmi che i ragazzi sono già rientrati dalla
fiera " disse Alaric rassegnato.
" Spero di no, stavolta li mando io a dormire da Matt e
Bonnie! " affermò decisa Jenna dirigendosi alla porta quando
si ritrovò sulla soglia un ospite indesiderato.
" Buonasera, credevo non ci fosse nessuno in casa... Jenna hai un
minuto? Devo parlarti " chiese John con la sua sfacciataggine.
" Cosa vuoi John, vattene immediatamente! "
" Jenna che succede? " intervenne Alaric alle sue spalle irritato alla
vista di John.
"
Senti non intrometterti sono cose che riguardano la nostra famiglia "
"
Beh, lui adesso fa parte della mia famiglia e se questo non ti garba
problemi tuoi " controbattè Jenna con tono deciso.
" Cosa sento, quindi vuol dire che state insieme? "
" Si esatto, è forse un problema per te? "
intervenne Rick.
" No, per niente... Ma potrebbe esserlo per Jenna se qui
ricomparisse improvvisamente Isobel non credi? "
Alaric
lanciò un occhiata collerica verso John che stava facendo di
tutto per mettere astio tra lui e Jenna, era più che
evidente che voleva separarli e aveva usato la sua carta migliore per
riuscirci.
" Isobel? Cosa c'entra la moglie di Rik, é morta "
affermò Jenna a quella insensata affermazione.
" Questo è quello che ti ha fatto credere, io non
ci giurerei che ti abbia detto la verità " rispose John
scatenando l'ira di Alaric che gli tiro un pugno.
" Rik smettila! " intervenne Jenna
frapponendosi tra i due cercando di
ristabilire l'ordine mentre John portò una mano alla bocca
sanguinante.
" Presto le cose cambieranno sopratutto per te Alaric, non vedo l'ora "
concluse John minaccioso per poi andarsene quando il cellulare di
Alaric squillò, sul display comparve il numero di Jeremy, il
cacciatore rispose subito.
" Pronto, Jeremy? "
" No, mi spiace sono
Damon, il bello dei Salvatore "
" Cosa vuoi! Come fai a chiamarmi da questo numero? "
" Poche chiacchiere
professore e sbrigati a venire a casa mia, è accaduta una
situazione alquanto spiacevole al piccolo Gilbert... L'anello
resuscitamorti quanto tempo impiega a resuscitarti? Sbrigati! "
concluse Damon riattaccando lasciando Alaric perplesso.
" Che succede? " domandò Jenna preoccupata.
" Niente non preoccuparti, devo andare "
" Andare dove? Insomma te ne vai cosi all'improvviso? "
" Jenna ti prometto che torno presto ma adesso non posso spiegarti "
concluse Alaric baciandola per poi precipitarsi alla sua auto
lasciandola confusa.
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Fiera
del luna park
" Stefan, dov'eri finito? Sei sparito improvvisamente " disse Elena
quando Stefan la osservava titubante ma quando avvertì i
battiti del cuore non ebbe dubbi che si trattasse di lei e non di
Katherine.
" Che succede? "
" Vieni ti riaccompagno a casa "
" Perchè? Cosa sta succedendo Stefan? Parla una buona volta
" ordinò Elena restia a seguirlo.
" Katherine è qui e già più di una
volta si è fatta passare per te ... Hai visto Damon? "
" No, e comunque anche Bonnie è sparita, mi sto preoccupando
Stefan " affermò la ragazza spaventata per l'amica.
" Bonnie sta bene non ti preoccupare ma adesso devi ascoltarmi e venire
con me, ti prego " concluse il ragazzo prendendola per mano ma Elena
era più che mai decisa a non ascoltarlo.
" Stefan io non posso fuggire per sempre e tu non puoi proteggermi
costantemente "
" Ma non lo capisci che Katherine è pericolosa? Mi rendi le
cose più difficili cosi "
" Ascolta, io lo capisco che mi ami ma non posso essere la tua
priorità, io non voglio che tu perda la pace pensando che
sono in pericolo, quindi dobbiamo trovare un piano per sbarazzarci di
Katherine tutti insieme "
" Ed è quello che faremo, ma stasera devi lasciarmi libero
di agire sapendoti al sicuro, ti prego "
" E tu credi che a casa sarei più al sicuro che qui? Allora
va bene, se ti farà stare tranquillo
allora accompagnami a casa " ubbidì Elena
rassicurandolo.
" Elena ti prometto che tutto si aggiusterà, fidati di me "
concluse il minore dei Salvatore tenendole il viso tra le mani
rassicurandola mentre la ragazza accennò un sorriso
affidandosi a lui.
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" Signora Lockwood la fiera che ha organizzato è un vero
successo, complimenti "
" Grazie Elena ti stai divertendo? "
" Altrochè Carol non immagini quanto " rispose la ragazza
con sorriso perfido.
" Katherine " affermò la signora Lockwood incupendo lo
sguardo.
" Elena, io mi chiamo Elena Gilbert fa attenzione " rispose la vampira
afferrandole il braccio mettendola in agitazione.
" Ascolta, non creare problemi proprio qui, le nostre questioni vanno
affrontate altrove "
" E invece se voglio ti stacco la testa qui davanti a tutti... A
proposito ho saputo che la pietra di luna vi è stata
riconsegnata da Bonnie Bennett, allora perchè non me l'avete
ancora data Carol? "
" Ti sbagli Bonnie Bennett... "
" ... Non ci provare! Non prendermi in giro! " infuriò
Katherine stoppando le sue parole strattonandola con forza riducendo i
suoi occhi a due fessure.
" Richard, c'e l'ha Richard, è nascosta nello studio di casa
è la verità " rispose la signora Lockwood
guardandosi intorno preoccupata che qualcuno si accorgesse della loro
discussione.
" Allora adesso andiamo lì e me la consegni, cosi vedo se mi
hai detto la verità, altrimenti ti uccido senza pensarci! "
concluse Katherine minacciandola.
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Boschi di Mistyc Falls
" Resta
disteso, il dolore diminuisce se resti cosi "
" Lasciami, non toccarmi ah, non ce la faccio, ah! "
Tyler si contorse per il dolore che diventava sempre più
forte, mentre il sindaco Lockwood era in collera a vedere il figlio
soffrire in quel modo ma non poteva risparmiargli nessuna di quelle
sofferenze che alla prossima luna piena avrebbe affrontando la sua
prima trasformazione.
" Adesso passa, respira... Respira " disse il sindaco
avvicinandosi al figlio stringendolo a sè dandogli tutto il
suo appoggio.
Tyler stremato per il dolore non lo allontanò da se, anzi
cercava il suo conforto come un bambino poggiando la sua testa sul
petto del padre.
Richard lo strinse a sè come non aveva mai più
fatto e in quel momento di dolore padre e figlio sembravano aversi
ritrovato.
" Papà aiutami, ti prego " implorò Tyler
in lacrime.
" Sono qui non ti lascio da solo figlio mio, non posso in
alcun modo evitarti questa sofferenza ma ti starò vicino,
ora capisci perche sono stato cosi duro in tutti questi anni con te?
Perche volevo evitare che ti accadesse questo, ma il destino
dei Lockwood si è compiuto ancora , ho fatto finta di
ignorarti comportandomi come un padre cattivo e duro che non gli
importava nulla di suo figlio, ma la verità Tyler era che
ogni volta che ti guardavo io mi odiavo per non averti dato scelta di
essere quello che stai diventando, perdonami Tyler " concluse Richard
scoppiando a piangere.
Era la prima volta forse che Tyler vedeva suo padre piangere era come
se fosse un altra persona che solo ora lui conosceva, ora comprendeva
cosa si nascondeva dietro quel carattere duro e rude e si
pentì di tutte le accuse verso suo padre.
" Papà, cosa succederà quando mi
trasformerò? Mi ricorderò di tutto? "
" Ricorderai ogni istante, ogni sofferenza, ogni dolore,
resterà tutto qui nella tua mente e il tuo corpo
diventerà più robusto e forte, solo il tempo ti
abituerà al tuo nuovo stato Tyler, ma tu sei un ragazzo
forte lo supererai " confermò il sindaco con una
presa ferrea sulla spalla del figlio.
" Che età avevi quando è successo a te? "
domandò Tyler curioso di sapere il passato del padre.
" Ero più grande di te avevo venticinque anni, ricordo
quella notte come la stessi rivivendo adesso "
" Ti va di raccontarlo? Se non vuoi non ti costringerò "
" No Tyler, il nostro più grande problema è stato
quello di non parlarci o raccontarci qualsiasi cosa ma da adesso le
cose cambieranno tra noi quindi ti racconterò la mia storia
figlio " affermò il sindaco iniziando il suo racconto.
"
Accadde una notte durante una festa organizzata con degli amici per
festeggiare il mio compleanno erano presenti anche mio fratello Mason e
tua madre, ci divertivamo come matti e avevamo alzato un pò
il gomito cosi decidemmo di spostare i festeggiamenti ad una cava nei
boschi dove ci radunavamo per fare bagni, ubriacarci come fanno tutti i
ragazzi della tua età.
Arrivati
lì ci raggiunsero alcune ragazze che avevamo conosciuto da
alcune settimane, una di loro si chiamava Katy e Mason se ne era
invaghito totalmente come me "
" Eravate entrambi innamorati
di lei? "
Il sindaco si scostò dal figlio alzandosi per finire il suo
racconto:
" Katy era una
ragazza molto bella e ammaliante, sembrava ottenere tutto
ciò che voleva con un solo sguardo, io ne ero invaghito a
tal punto che lasciai tua madre per lei ma Mason andò su
tutte le furie quando venne a conoscenza della nostra relazione dopo
averci seguito in un luogo più appartato.
Mason
fu preso da una rabbia incontrollabile e cominciò a
picchiarmi, io ero più ribelle di te e cominciai a reagire e
finimmo con una violenta rissa che si tramutò presto in
tragedia .
Durante
lo scontro diedi una spinta a mio fratello facendogli battere la testa
su una roccia, Mason rimase con lo sguardo immobile a fissarmi quando
mi accorsi del sangue che scorreva copiosamente dalla sua nuca, Katy
era sparita e io andai nel panico cercando di riprendere Mason ma era
troppo tardi "
" Quindi sei stato tu ad uccidere zio Mason? Non era stato
rapinato come avevi fatto credere "
" Tua
madre in quel momento mi raggiunse rendendosi conto di quello che era
accaduto e quando si avvicinò la spaventai perche i miei
occhi, il mio viso si erano tramutati come è successo a te,
ma nonostante questo non fuggì e restò con me per
aiutarmi "
" Non si era spaventata quando ha scoperto che
fossi un licantropo? "
"
No, da allora e stata sempre con me ed io non l'ho mai ho ringraziata
per questo, mi ama per quello che sono ed io l'ho trattata male per
tutti questi anni, io non la merito Tyler -
affermò con tristezza il sindaco - Più
tardi io e Carol scoprimmo che Katy in realtà era un vampiro
e il suo nome era Katherine Pierce e che non era capitata per caso
nelle nostre vite, infatti il suo scopo nel frequentarci era di
recuperare un oggetto chiamato "pietra di luna" in nostro possesso,
durante delle ricerche tua madre attraverso dei diari di un nostro avo
George Lockwood scopri che avevano stretto un patto proprio su questa
pietra e per qualche motivo voleva riaverla a tutti i costi "
" Quindi questa Katherine è qui a Mystic Falls
e rivuole la pietra? "
" Si Tyler e dobbiamo a tutti i costi farla rimanere nelle nostre mani,
però c'è un altra cosa importante che devi
sapere su Katherine quindi ascoltami con attenzione "
ordinò il sindaco stringendo le spalle al figlio come per
metterlo in guardia.
" Katherine Pierce non è un vampiro qualsiasi, è
potente e furba e anche se non può plagiarci può
ottenere lo stesso da noi quello che vuole se non facciamo attenzione,
quindi devi stare attento perchè sono sicuro che
tenterà di ingannare te visto che con me ormai non ha
più potere perchè la conosco "
" Come faccio a riconoscerla, qual'e il suo aspetto? "
domandò Tyler quando il sindaco con aria seria lo
fissò negli occhi lasciando il figlio in attesa della
risposta quando prese una vecchia foto dal suo portafoglio
mostrandogliela.
" Tyler, Katherine è identica a Elena Gilbert " concluse il
sindaco mentre Tyler fissava incredulo la foto che ritraeva suo padre,
lo zio Mason con Katherine identica come una goccia d'acqua alla sua
amica rimanendo totalmente sconvolto.
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Casa Salvatore
Alaric frenò bruscamente con la sua auto nel viale di casa
Salvatore, scese dall'auto e si avviò di fretta all'ingresso
bussando forte al portone quando gli aprì Damon.
" Finalmente! Sono invecchiato aspettandoti " spiattellò
ironico come sempre il corvino.
" Smettila e dimmi cosa sta succedendo " rispose seccato il cacciatore
entrando nel vecchio salone quando vide Jeremy privo di sensi su uno
dei vecchi divani.
Alaric corse dal ragazzo sollevandolo constatando il pallore del viso,
il suo corpo era freddo come il marmo e del sangue sporcò le
sue mani scoprendo la ferita alla nuca.
" Mio Dio è morto" Cosa gli hai fatto! "
" Sei impazzito idiota! Secondo te lo avrei ucciso e dopo portato qui a
casa mia e chiamato te perche potessi riportarti la salma a casa? Va a
fare del bene! " ribattè Damon sgranando gli occhi.
" Allora dimmi cosa diavolo è accaduto "
" E stato Tyler Lockwood durante una lite nel parcheggio della fiera,
gli ha fracassato il cranio facendolo sbattere sul marciapiede,
è stato raccapricciante caricarlo con tutto quel sangue nel
bagagliaio dell 'auto mi ci vorrà un anno per togliere le
macchie dalla tappezzeria " ironizzò Damon mentre Alaric
fissò l'anello dei Gilbert al dito del ragazzo.
" Quindi come funziona eh? L'anello resuscitamorti dovrebbe
resuscitarlo, però sembra che non faccia effetto "
" L'anello non ti riporta in vita se ad ucciderti è
un umano, funziona solo se la morte è provocata da un essere
soprannaturale, santo cielo povera Jenna " affermò disperato
Alaric.
" E' perche ti disperi? Allora dobbiamo solo attendere la resurrezione
come Lazzaro "
" Idiota ma mi ascolti quando parlo! E' stato ucciso da un umano,
quindi è morto! "
" Ma Tyler non è un umano è un licantropo "
affermò il vampiro spiazzando il professore.
" Come sarebbe? Cosa dici, ne sei sicuro? "
" E da un pò che conosco il segreto del sindaco Lockwood,
dalla sera in cui i vampiri della cripta attaccarono la cittadina la
sera del ballo della fondazione cosi abbiamo fatto un patto e
cioè quello di proteggerci a vicenda dal consiglio, ma da
adesso ho io il coltello dalla parte del manico quindi se voglio
ricattarlo so come convincerlo "
" Attento, non metterti contro il sindaco perchè non credo
che sia uno stupido "
" Beh, nemmeno io " affermò il corvino sorseggiando il suo
bourbon quando improvvisamente Jeremy rinvenì di colpo
prendendoli alla sprovvista e facendoli sobbalzare, Damon
sputò a terra il liquore non riuscendolo a ingoiare.
" Jeremy sono qui, tranquillo " rassicurò Alaric mentre il
ragazzo aveva un aria spaventata, disorientata.
" Cavolo, mi hai fatto venire un colpo, se avessi un cuore avrei
rischiato un infarto " ironizzò Damon con una mano al petto.
" Cosa è successo? Perche sono a casa di questo idiota? "
domandò confuso Jeremy.
" Moccioso ingrato col cavolo che la prossima volta ti salvo! Avrei
dovuto lasciarti sull'asfalto del parcheggio e salirti sopra con la mia
Camaro! "
" Adesso basta, smettetela! E tu Jeremy dimmi cosa è
successo con Tyler " ordinò serio il professore ponendosi di
fronte a lui.
" Non lo so, è tutto confuso, so solo che lei mi aveva detto
di litigare con Tyler "
" Lei? Lei chi? Di chi stai parlando? "
" Di Elena, non so perche me lo ha ordinato ma io non ho potuto fare a
meno di fare ciò che mi aveva chiesto " affermò
Jeremy quando Damon assunse un amara espressione che il cacciatore
notò.
" Uhm, lo sapevo che c'entrava lei, quella maledetta! "
" Ehi! Attento quando parli di Elena! " infuriò Jeremy
difendendo la sorella.
" Ma quale Elena stupido! Secondo te tua sorella farebbe una cosa
simile? Si tratta di Katherine ti ha plagiato ed ha scelto l'idiota che
fa al caso suo visto che non prendi più la verbena vero? "
affermò Damon facendo notare anche l'assenza del
braccialetto sul polso.
" Forse è stato plagiato a non assumerne sempre da
Katherine, quindi può darsi che anche Jenna... Santo cielo"
concluse Alaric facendosi prendere dalla preoccupazione.
" Ehi, Ehi, mantieni la calma questo è l'atteggiamento
sbagliato Rik "
" Togliti dai piedi Damon non dirmi cosa fare "
" Allora fa quello che vuoi e sparisci, ma porta con te il piccolo
Gilbert fuori da casa mia" ordinò il corvino cacciandoli.
" Dì un pò, come mai hai aiutato Jeremy se non ci
sopporti? Qual'è il tuo vero scopo? "
" Ma di che parli? Smettila e togliti dai piedi, sciò "
" Smettila tu con questa commedia, ti conosco abbastanza per
sapere che non aiuti nessuno senza un secondo fine e se hai portato
Jeremy qui è perche vuoi dimostrare ad Elena di essere il
buono della situazione "
" Io non ho bisogno di dimostrare niente a nessuno, nè
tantomeno ad Elena e non sono il buono, dovresti saperlo "
" Appunto, quindi non interpretare il buon samaritano è un
ruolo che non ti si addice " concluse Alaric aiutando Jeremy a
rialzarsi dandogli appoggio.
" Ne tantomeno il ruolo di padre si addice a te Alaric, quindi non
sforzarti finche c'è Johnatan Gilbert in giro tu sarai
solamente il fidanzato stagionato di zia Jenna " ribattè il
corvino innalzando il bicchiere di whisky a brindisi mentre il
professore dopo un occhiata collerica lasciò senza
controbbattere con Jeremy la sua casa.
In quel momento squillò il cellulare di Damon, quest'ultimo
si apprestò a rispondere.
" Ma dove eri finito scoiattolo, e da un ora che ti chiamo! "
" Ed io è un ora che ti cerco, che succede? "
" Niente ho già risolto, tu invece sei ancora alla fiera? "
" Ho appena riaccompagnato Elena a casa "
" Sicuro che fosse lei? "
" Certo, a proposito io sto andando alla casa dei
Lockwood, Bonnie sta cercando di recuperare la pietra di luna
in possesso del sindaco e avrei bisogno del tuo aiuto per toglierci dai
piedi Katherine una volta per tutte "
" Arrivo " concluse il corvino tracannando l'ultimo sorso di Bourbon e
indossando il suo giubbotto di pelle nera.
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Casa
Lockwood
" Avanti posso farcela " disse tra sè Bonnie raggiungendo
l'abitazione del sindaco.
La ragazza avanzava furtivamente sul portico strisciando nell'ombra
cercando di entrare in casa, arrivata ad una porta sul retro
cominciò a recitare un incantesimo che le
consentì di aprire la serratura dandole libero accesso.
una volta dentro cercò di raggiungere sempre più
silenziosamente lo studio del sindaco, piano piano a piccoli passi
mentre un silenzio tombale regnava rigido.
Bonnie era tesa come una corda di violino, quell'atmosfera lugubre la
innervosiva ma non poteva tirarsi indietro e cominciò a
frugare nei cassetti con discrezione quando si accese improvvisamente
la luce facendola sobbalzare.
" Ma bene, a quanto pare cerchiamo la stessa cosa"
affermò la ragazza di colore incontrata alla fiera
avendo tra le mani la pietra di luna.
" Fammi indovinare sei una complice di Katherine vero? "
" Diciamo che siamo in affari... Vogliamo dire cosi? "
" A cosa vi serve la pietra? "
" Non posso dirtelo altrimenti Kat mi uccide " ironizzò la
ragazza facendo fluttuare la pietra tra le mani.
" Sei una strega, questo non dovrebbe impedirti di coalizzare con i
vampiri? "
" La stessa domanda dovrei fartela io visto che combutti con i
Salvatore "
" Lo faccio solo per proteggere quelli che amo "
" Elena e Jeremy suppongo " confermò la strega zittendola.
" Se potevate impossessarvene senza problemi allora perche tu e
Katherine avete coinvolto me e Stefan? "
" Perchè a Katherine piace giocare e questo Stefan lo sa
più di chiunque altro "
" A questo punto il gioco è finito, consegnami la pietra e
andatevene da Mystic Falls "
" Mi stai minacciando per caso? " domandò la strega quando
con un incantesimo fece mancare l'aria a Bonnie soffocandola.
Bonnie boccheggiò portando le mani alla gola sotto lo
sguardo impassivo della ragazza quando le raggiunse Katherine con la
signora Lockwood al laccio.
" Che sta succedendo qui? " domandò la vampira tenendo per
la nuca Carol.
" Niente, stava incominciando a diventare ostile "
affermò la strega .
" Vero, Bon Bon è un tipo insistente, quando ci si mette
è irritante " affermò Katherine con sguardo
perfido quando la strega le mollò la presa lasciandola
respirare.
" Lasciatela stare Bonnie, non c'entra niente! " infuriò
Carol quando Katherine spazientita le diede
una spinta facendola sbattere la testa svenendo.
" Ecco ho qui la pietra Katherine " disse la strega consegnandogliela.
" Finalmente, eccola di nuovo nelle mie mani " disse Katherine
ammirandola con avidità quando improvvisamente
cominciò a sentirsi male.
" Ma che succede, cosa mi sta succedendo Lucy! "
Katherine al contatto con la pietra cominciò a paralizzarsi
sotto gli occhi di Bonnie e Lucy che osservava soddisfatta la
vampira mentre agonizzava.
" Credevi davvero che io fossi una stupida? Credevi davvero di potermi
prendere in giro coinvolgendo un membro della mia famiglia? Il nostro
patto è saltato se coinvolgi una strega Bennett mia cara
Katherine " concluse Lucy sotto gli occhi increduli di Bonnie.
" Come sarebbe un membro della mia famiglia? Tu chi sei? "
" Lucy Bennett e siamo parenti ma ora devi chiamare i fratelli
Salvatore, ci penseranno loro a sistemarla " affermò la
strega aiutandola a rialzarsi.
" Chi mi dice che non mi stai ingannando? " domandò Bonnie
sulla difensiva.
" La voce del sangue ti darà la risposta Bonnie " rispose
lucy consegnandole la pietra, quando Bonnie riconobbe l'anello che
aveva al dito.
" La triscele, lo stesso che aveva nonna Sheila e mia madre Ayla "
affermò Lucy mentre Bonnie annuì sentendo dentro
di lei che non le stava mentendo quando le arrivò un
messaggio di Stefan.
" Stefan e Damon sono qui adesso, ci penseranno loro "
" E strano sai che collaboriamo con dei vampiri, nonna Sheila non
approverebbe "
" Te lo ripeto, lo sto facendo solo per proteggere Elena "
" Non mi devi spiegazioni cugina, è fortunata Elena ad avere
un amica come te " affermò Lucy con un sorriso.
" Insomma dov'è quel cadavere ammuffito di Katherine Pierce?
" intervenì tempestivamente Damon come un fulmine a ciel
sereno.
" E tu da dove spunti? " domandò Bonnie spazientita.
" Da dietro l'angolo, aspettavo il momento giusto per entrare in scena,
perchè che problema hai? " domandò con sorriso
sornione irritandola come sempre con la sua faccia da schiaffi.
" Bonnie stai bene? " intervenne Stefan preoccupato quando la signora
Lockwood si riprese.
" Damon come ho fatto a non accorgermi che tu e tuo fratello eravate
dei vampiri, ci avete ingannato tutti! "
" Beh, anche quel licantropo di tuo marito Carol quindi non ti conviene
spifferare tutto al consiglio perche i primi ad essere linciati sareste
voi non credi? Ed ora se permetti ti pulisco casa solo per un
rancore personale " concluse il corvino prendendo a peso
Katherine sulle spalle mentre la vampira lo guardava inerme.
" Sapete già come sistemarla? " domandò Lucy ai
Salvatore.
" Tu chi saresti? " domandò Stefan.
" Lucy Bennett, ma non perderei tempo se fossi in voi,
l'incantesimo ha un altro quarto d'ora di autonomia "
" Bene di male in peggio, non ci bastava una Benett adesso ne abbiamo
due! " ironizzò il corvino spazientendo Bonnie.
" Non preoccuparti non rimango, il mio destino mi porta altrove "
" Aspetta questo vuol dire che te ne vai? "
" Si cugina io non rimango a lungo in un posto "
" Prima che tu vada puoi spiegarmi a cosa vi serviva la pietra di luna?
" domandò Stefan.
" A me personalmente non ho nulla a che fare con quest'oggetto ma
Katherine la voleva a tutti i costi ma vi giuro che non so nient'altro
" rispose Lucy sotto lo sguardo interrogatorio del minore dei Salvatore.
" Allora prima che tu vada dovrei chiederti un ultimo favore Lucy "
disse Bonnie invitandola a seguire lei Damon e Stefan.
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Cripta
di Fell's Church
" Che luogo è questo, sento un energia negativa che pervade
il mio corpo " affermò Lucy.
" Questa è una vecchia cripta in qui vennero rinchiusi 27
vampiri con un incantesimo dalla nostra antenata Emily Bennett "
" Sembra di sentire ancora le loro urla di dolore, ma a quale scopo
Emily li rinchiuse quaggiù? "
" Per ordine di Katherine, Emily era al suo servizio un tempo e le
ordinò di salvare con un incantesimo 27 vampiri
lei compresa dal consiglio dei fondatori che volevano ucciderli dopo
averli scoperti, ma la nostra vampira non entrò mai
rinchiusa qui dentro perche riuscì a scappare quella stessa
notte "
" Perfetto essere sentenziosa, ora che hai raccontato tutta la storia
per filo e per segno vuoi muoverti! Sta spuntando l'alba e io non ho il
mio anello strega "
" Sai, avrei voglia di rinchiudere anche te li dentro, datti una mossa
anche tu " ribattè seccata Bonnie.
" Uhm, non ci penso nemmeno a portarla io, ti credo sulla parola che mi
rinchiuderesti quindi ci pensa Stefan, forza scoiattolo! "
ordinò Damon pretenzioso e maleducato.
Stefan prese Katherine in braccio e si diresse verso l'entrata della
cripta, Katherine cominciava a riprendersi muovendosi lentamente e il
minore dei Salvatore si affrettava a condurla all'interno.
Bonnie e Lucy si tennero per mano e cominciarono a recitare
l'incantesimo dal vecchio grimorio di Emily lo stesso usato anche da
nonna Sheila.
Stefan e Damon osservarono il rito mentre le fiamme dalle
fiaccole intorno alle streghe divampavano con lingue di fuoco sempre
più alte per poi spegnersi.
" E fatta! E' un incantesimo potentissimo " affermò Lucy
asciugandosi una goccia di sangue dal naso.
" Ed è per questo che ho chiesto il tuo aiuto, da sola non
ce l'avrei mai fatta " rispose Bonnie anch'essa
sanguinando dal naso.
"
Quindi l'incantesimo è riuscito? " domandò Stefan.
" Beh, fratello penso che lo scopriremo subito " confermò
Damon quando intravide Katherine rialzarsi sulle sue gambe.
La vampira con uno scatto fulmineo si scagliò nella loro
direzione ma sbattè contro un muro invisibile, una barriera
che le impediva di uscire.
" Lucy! Cosa hai fatto! Fammi uscire di qui! " infuriò con
occhi pieni di odio.
" Mi dispiace Katherine, te la sei cercata "
" Maledetta! Come hai potuto tradirmi cosi? Appena uscirò da
qui verrò a cercarti e ucciderti ma prima
ucciderò te Bonnie, non avrai scampo " minacciò
la vampira rabbiosa.
" Ora basta Katherine è arrivato il momento di pagare "
intervenì Stefan.
" Tu, maledetto che non sei altro credi di essere migliore di
me? Presto tutti e sopratutto la dolce Elena ti vedranno per come sei
veramente e cioè un assassino, traditore,
bugiardo"
" Bla,bla,bla, basta facciamola finita ora, chiudiamola dentro! " disse
Damon spingendo la pesante porta della cripta.
" Aspetta che cosa fai? Damon non farlo, ti prego non lasciarmi qui! "
" E invece è proprio qui che devi stare e devi marcire poco
a poco solo per ricompensarmi dei 150 anni che ho aspettato
come uno stupido per aprire questa cripta solo per scoprire che non
c'eri mai stata! " infuriò il corvino sgranando i grandi
occhi cerulei.
" Damon ascoltami, Stefan sapeva che non ero nella cripta e te lo ha
tenuto nascosto " confessò Katherine nel vano tentativo di
fermarlo.
" Ora dirà di tutto pur di non far chiudere questa porta,
non ascoltarla Damon " intervenì Stefan con la sua aria
seria.
" Presto la verità verrà alla luce
indipendentemente che io sia fuori o in questa cripta mio caro Stefan,
voi credete davvero che rinchiudermi quaggiù abbia risolto i
vostri problemi? Vi sbagliate perchè il peggio sta per
arrivare e l'unica davvero al sicuro sarò io qui dentro
quando lui arriverà "
" Beh, chiunque sia lo aspetteremo a braccia aperte e lo rimanderemo
indietro, e ora addio! " concluse Damon spingendo il pesante
portone in pietra.
" Aspetta Damon no!!! Ti prego non farlo! Io posso aiutarvi a salvare
Elena, lui la ucciderà ora che
saprà della sua esistenza, ti prego no! " urlò
Katherine quando Damon chiuse definitivamente l'accesso.
Katherine
continuò ad urlare dando pugni sulla massiccia porta in
pietra della vecchia cripta, il corvino incurante delle sue suppliche
abbandonò immediatamente quel lugubre posto seguito dal
fratello, Bonnie e Lucy.
" Una serata davvero intensa, e il peggio deve ancora venire
a detta di Katherine " affermò Lucy ironica.
" Katherine ama ingigantire le cose quando si trova alle strette,
comunque adesso è fuori dai piedi, credo che possiamo
dormire sonni tranquilli " rispose Bonnie sollevata mentre lesse un
messaggio di Elena inviandole a sua volta l'esito della serata
con tanto di emoji sorridenti.
" Ascolta Bonnie adesso devo andare ma prima lasciati dare un consiglio
su questa pietra, falla restare nelle tue mani, non consegnarla ai
fratelli Salvatore ne tantomeno ai Lockwood, se Katherine l'ha cercata
cosi insistentemente deve avere un grande valore e lasciatelo dire,
sarà anche una manipolatrice ma c'era paura nelle sue parole
io l'ho avvertito, tieni gli occhi aperti cara cugina " concluse Lucy
stringendole le mani e abbracciandola poi se ne andò.
Damon si diresse con
passo svelto alla sua camaro parcheggiata poco lontano ignorando il
fratello che era alle sue spalle.
" Damon, aspetta devo parlarti " disse Stefan avvertendo
l'inizio del suo atteggiamento ostile nei suoi confronti.
" Avanti forza, sentiamo cosa devi dirmi "
" Te lo leggo in faccia che stai pensando a quello che ti ha
detto Katherine, vero? "
"
Sai Stefan, forse perchè per la prima volta mi ha dato
l'impressione che non stesse mentendo e lo sai come me ne sono
accorto?... Ho guardato te! " esclamò il vampiro inquieto
stringendo i pugni lungo i fianchi.
" E tu a chi credi Damon? A me o a lei? " domandò
Stefan fissandolo dritto negli occhi senza alcun timore.
" Non lo so ancora a chi credere, ma sta sicuro Stefan che se
scopro che quello che ha detto è la verità tu sei
un uomo morto! " concluse il corvino avvicinandosi ad un centimetro
dalla sua faccia minacciandolo.
Stefan
rimase impassibile quando poggiò le sue mani nell'
incavo del collo del fratello guardandolo dritto negli occhi per
rassicurarlo.
" Ascoltami Damon, quello che ha detto Katherine non
è la verità, la conosci vuole solo metterci l'uno
contro l'altro e se tu continui a credere così facilmente a
tutto ciò che ti dice allora non posso contare sul tuo aiuto
per fermarla "
" Fermarla, non so se te ne sei reso conto ma da quella
cripta non può più uscire "
" Questo è vero, ma non credo che sia qui da sola "
ribattè convinto Stefan mentre gli arrivo un messaggio di
Elena che gli inviava la buonanotte mentre lui fece altrettanto.
" Buonanotte anche a te amore mio... Che romantico il caro Stefan "
affermò con sorriso perfido la ragazza
dai capelli rossi che messaggiava con il suo cellulare mentre
Elena imbavagliata la guardava inerme.
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