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Autore: lucy stoker    21/03/2018    3 recensioni
Katherine è ritornata a Mistyc Falls per spezzare la maledizione del sole e della luna e riprendersi Stefan al suo fianco, mentre Damon rincontra Julia una sua vecchia conoscenza che lo costringerà ad allearsi con lei proprio contro Katerina Petrova sua nemica da sempre.
Katherine come ELijah tenterà di impossessarsi della pietra di luna oggetto necessario per spezzare la maledizione azteca che ora e in possesso dei Lockwood, ma saranno contrastati da Julia e altri due vecchi vampiri chiamati " i vampiri dell'est " venuti dalla Romania con lo scopo di vendicarsi di vecchi rancori contro la Petrova e lo stesso Originale.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Elena/Katherine
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                      Legami Vincolanti



Boschi di Mystic Falls


" Vieni, resta chiuso qui dentro e cerca di calmarti, risolverò tutto io " disse autoritario il sindaco a suo figlio costringendolo ad ubbidirgli.

" Cosa vuoi risolvere papà? Io l'ho ucciso! "

" Stà zitto! Tu non sai quello che dici, nessuno dovrà sapere cos'hai fatto, capito? Ed ora entra "

Il sindaco condusse Tyler ad una vecchia abitazione dei Lockwood o quello che ne rimaneva addentrata nei boschi presso l'inizio delle rovine di Fell's church.
La vecchia abitazione risalente a prima della guerra, era stata rasa al suolo da un incendio in passato e quello che ne rimaneva erano le vecchie cantine sotterranee.

" Che cos'è questo posto? Dove mi hai portato? " domandò Tyler cercando di ribellarsi al padre.

" Credimi, avrei voluto che almeno tu non avresti avuto bisogno di rinchiuderti quaggiù, ma la maledizione che incombe sulla nostra famiglia ha colpito anche te figlio mio "

" Di cosa stai parlando? Quale maledizione? Che cosa mi stà succedendo? "

" Cerca di calmarti e fà quello che ti dico, ubbidisci! "

Tyler con uno scatto furioso venne pervaso da una rabbia incontrollabile e attaccò il padre afferrandogli il collo, il sindaco si liberò da quella presa e gli diede una forte spinta sbattendolo contro una delle paretì facendolo cadere su delle vecchie catene arruginite ammucchiate a terra.  
                                                                                                                                                                          
Il sindaco si avventò e afferrò per la gola il figlio sollevandolo di un paio di centimetri dal suolo con una forza innaturale.
Tyler con il fiato quasi sospeso osservava con paura il volto del padre, i suoi occhi si erano tramutati in due fessure e le sue iridi avevano cambiato colore in un giallo ambrato, facendogli assumere un espressione inumana.
Ad un tratto il sindaco mollò la presa lasciando che il figlio riprendesse fiato, Tyler inspirò a lungo mentre Richard assunse di nuovo il suo aspetto normale.

" Tyler stai bene? " domandò preoccupato cercando di ricomporsi.

" Stà lontano da me! Cosa diavolo sei? " infuriò Tyler spaventato mentre cercava di allontanarsi da lui.

" Ascoltami Tyler, tu non devi avere paura di me, io posso, anzi devo spiegarti ciò che hai appena visto "

" Vattene via, ma cosa stà succedendo? "

" Io ho la risposta figlio mio " disse il sindaco inginocchiandosi di fronte a lui.
                                 

                              


Tyler osservava il padre incredulo, non lo aveva mai visto inginocchiarsi ne tantomeno avere quell'aria sconfitta che ora era sul suo volto rendendolo vulnerabile e inerme.

" Durante il medioevo Mystic Falls non esisteva come città, ma al suo posto si trovava un piccolo villaggio di licantropi nativi. Queste cantine in realta sono delle grotte e sono quel che rimane di quel villaggio, ed è qui che vi sono le tracce delle nostre origini "


Il sindaco si alzò in piedi portando una mano su un graffito nella parete poi riprese il suo racconto:

" Gli abitanti di quel villaggio erano maledetti dalla licantropia, tra essi vi erano i nostri antenati e anche noi come loro siamo maledetti e costretti ad ogni luna piena a trasformarci "

" Quindi mi stai dicendo che mi trasformerò in un mostro? E' questo che mi stai dicendo? " constatò Tyler incredulo di ciò che stava ascoltando.

" Non in un mostro, in un licantropo Tyler " precisò Richard.

" Anche tu lo sei? E non mi hai mai detto nulla? Se sapevi che anche io ero questo perche non me lo hai detto? Perche! "

" Perche credevo che a te non sarebbe successo, credevo che a te sarebbe stato risparmiato questo calvario, e invece... "

Il sindaco si fece prendere da un improvviso pianto lasciando che il figlio lo vedesse in quello stato per la prima volta.

" Perche ci trasformiamo? Perche accade? Tu hai il diritto di dirmi cosa mi hai fatto diventare! " urlò Tyler contro suo padre aspettando spiegazioni.

" Prima di tutto devi calmarti e ascoltarmi con attenzione; Se vuoi sapere cosa sei devi lasciarmi spiegare senza controbattere! " disse il sindaco alzando la voce.

" Avanti parla! " rispose Tyler impaziente.

" Questa maledizione per cominciare non include tua madre anche se lei è a conoscenza di tutto, oltre a lei nessuno sa il segreto della nostra famiglia e se si scoprirebbe sarebbe la fine per noi "

" E perche? Ci metterebbero a fare i cani da guardia alle ville sindaco? "

" Smettila! Questo non è uno scherzo: Oltre a noi esistono altri esseri colpiti da questa maledizione ma la loro è molto meno punitiva della nostra e non si trasformano "

" Come sarebbe? Cosa sono se non licantropi? "

" Vampiri! E questa cittadina un tempo era stata dominata da questi esseri "

" Tu sei pazzo, licantropi e vampiri, ma che ti stai inventando, smettila! "

" Non mi stò inventando niente Tyler, magari fosse una bugia ma purtroppo è la verità! Tutto quello che ti ho detto è vero e presto ne avrai la prova, quando la prossima luna piena sorgerà, tu ti trasformerai " affermò il sindaco incupendo lo sguardo.

Tyler sentì di nuovo la rabbia infiammare in lui a quelle parole, non poteva accettare ciò che gli stava succedendo e il solo pensiero di trasformarsi in una bestia lo faceva impazzire.

" Io ti odio! Essere tuo figlio era già una maledizione, non ho mai avuto scelta di una vita migliore è per ultimo mi hai riservato questo! "

" Anche io non ho avuto scelta, ma posso fare ancora qualcosa per la mia famiglia! " esclamò il sindaco in tono autoritario e serio riassumendo il suo atteggiamento di sempre.

" Si, e che farai? Ci metterai i guinzagli? E' un ottima idea sindaco, davvero " rispose Tyler continuando con il suo sarcasmo.

" No Tyler, quello che farò sarà spezzare la maledizione che ci vincola e dopo ucciderò ogni vampiro che vive in questa cittadina; E' la prima sarà Katherine Pierce! "
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 Casa Salvatore
       

Damon arrivò nel vialetto di casa sua come una furia e parcheggiò come capitava la sua camaro, scese dall'auto e aprì furtivamente il bagagliaio prendendo in braccio Jeremy avviandosi verso l'entrata.
Il vampiro con poca delicatezza buttò il ragazzo su uno dei divani nel vecchio salone poi si versò da bere e cercò di contattare Stefan al cellulare.

" Avanti scoiattolo rispondi! " imprecò nervoso tentando più volte senza risultati.

Il corvino spazientito si avvicinò a Jeremy osservò l'anello dei Gilbert sperando che lo avrebbe riportato in vita come era accaduto con John e improvvisamente gli venne un idea.

Damon prese dalla tasca di Jeremy il suo cellulare e frugando nella rubrica cercò di contattare Alaric Saltzman.

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Casa Gilbert

" E cosi oltre ad insegnare sai anche cucinare, mi vergogno quasi di me stessa " affermò Jenna sorseggiando del vino in cucina.

" So anche stirare, lavare, cucire e fare la spesa " informò Alaric con un sorriso mentre affettava del pane.

" Sei l'uomo che tutte le donne sognano "

" Spero di no, ma conto di essere l'uomo che tu vuoi " disse il professore avvicinandosi a lei.

" Sicuramente " affermò Jenna baciandolo appassionatamente quando bussarono alla porta.

" Ti prego, non dirmi che i ragazzi sono già rientrati dalla fiera " disse Alaric rassegnato.

" Spero di no,  stavolta li mando io a dormire da Matt e Bonnie! " affermò decisa Jenna dirigendosi alla porta quando si ritrovò sulla soglia un ospite indesiderato.

" Buonasera, credevo non ci fosse nessuno in casa... Jenna hai un minuto? Devo parlarti " chiese John con la sua sfacciataggine.

                  


" Cosa vuoi John, vattene immediatamente! "

" Jenna che succede? " intervenne Alaric alle sue spalle irritato alla vista di John.

" Senti non intrometterti sono cose che riguardano la nostra famiglia "

" Beh, lui adesso fa parte della mia famiglia e se questo non ti garba problemi tuoi " controbattè Jenna con tono deciso.

" Cosa sento, quindi vuol dire che state insieme? "

" Si esatto, è forse un problema per te? " intervenne Rick.

" No, per niente... Ma potrebbe esserlo per Jenna se qui ricomparisse improvvisamente Isobel non credi? "

                                                           
Alaric lanciò un occhiata collerica verso John che stava facendo di tutto per mettere astio tra lui e Jenna, era più che evidente che voleva separarli e aveva usato la sua carta migliore per riuscirci.

" Isobel? Cosa c'entra la moglie di Rik, é morta " affermò Jenna a quella insensata affermazione.

" Questo è quello che ti ha fatto credere, io non ci giurerei che ti abbia detto la verità " rispose John scatenando l'ira di Alaric che gli tiro un pugno.

" Rik smettila! " intervenne
Jenna frapponendosi tra i due cercando di ristabilire l'ordine mentre John portò una mano alla bocca sanguinante.

" Presto le cose cambieranno sopratutto per te Alaric, non vedo l'ora " concluse John minaccioso per poi andarsene quando il cellulare di Alaric squillò, sul display comparve il numero di Jeremy, il cacciatore rispose subito.

" Pronto, Jeremy? "

" No, mi spiace sono Damon, il bello dei Salvatore "

" Cosa vuoi! Come fai a chiamarmi da questo numero? "

" Poche chiacchiere professore e sbrigati a venire a casa mia, è accaduta una situazione alquanto spiacevole al piccolo Gilbert... L'anello resuscitamorti quanto tempo impiega a resuscitarti? Sbrigati! " concluse Damon riattaccando lasciando Alaric perplesso.

" Che succede? " domandò Jenna preoccupata.

" Niente non preoccuparti, devo andare "

" Andare dove? Insomma te ne vai cosi all'improvviso? "

" Jenna ti prometto che torno presto ma adesso non posso spiegarti "  concluse Alaric baciandola per poi precipitarsi alla sua auto lasciandola confusa.


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Fiera del luna park

" Stefan, dov'eri finito? Sei sparito improvvisamente " disse Elena quando Stefan la osservava titubante ma quando avvertì i battiti del cuore non ebbe dubbi che si trattasse di lei e non di Katherine.

" Che succede? "

" Vieni ti riaccompagno a casa "

" Perchè? Cosa sta succedendo Stefan? Parla una buona volta " ordinò Elena restia a seguirlo.

" Katherine è qui e già più di una volta si è fatta passare per te ... Hai visto Damon? "

" No, e comunque anche Bonnie è sparita, mi sto preoccupando Stefan " affermò la ragazza spaventata per l'amica.

" Bonnie sta bene non ti preoccupare ma adesso devi ascoltarmi e venire con me, ti prego " concluse il ragazzo prendendola per mano ma Elena era più che mai decisa a non ascoltarlo.

" Stefan io non posso fuggire per sempre e tu non puoi proteggermi costantemente "

" Ma non lo capisci che Katherine è pericolosa? Mi rendi le cose più difficili cosi "

" Ascolta, io lo capisco che mi ami ma non posso essere la tua priorità, io non voglio che tu perda la pace pensando che sono in pericolo, quindi dobbiamo trovare un piano per sbarazzarci di Katherine tutti insieme "

" Ed è quello che faremo, ma stasera devi lasciarmi libero di agire sapendoti al sicuro, ti prego "

" E tu credi che a casa sarei più al sicuro che qui? Allora va bene, se ti farà stare tranquillo allora accompagnami a casa " ubbidì Elena rassicurandolo.

                     

" Elena ti prometto che tutto si aggiusterà, fidati di me " concluse il minore dei Salvatore tenendole il viso tra le mani rassicurandola mentre la ragazza accennò un sorriso affidandosi a lui.


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" Signora Lockwood la fiera che ha organizzato è un vero successo, complimenti "

" Grazie Elena ti stai divertendo? "

" Altrochè Carol non immagini quanto " rispose la ragazza con sorriso perfido.

" Katherine " affermò la signora Lockwood incupendo lo sguardo.

" Elena, io mi chiamo Elena Gilbert fa attenzione " rispose la vampira afferrandole il braccio mettendola in agitazione.

" Ascolta, non creare problemi proprio qui, le nostre questioni vanno affrontate altrove "

" E invece se voglio ti stacco la testa qui davanti a tutti... A proposito ho saputo che la pietra di luna vi è stata riconsegnata da Bonnie Bennett, allora perchè non me l'avete ancora data Carol? "

" Ti sbagli Bonnie Bennett... "

" ... Non ci provare! Non prendermi in giro! " infuriò Katherine stoppando le sue parole strattonandola con forza riducendo i suoi occhi a due fessure.

" Richard, c'e l'ha Richard, è nascosta nello studio di casa è la verità " rispose la signora Lockwood guardandosi intorno preoccupata che qualcuno si accorgesse della loro discussione.

" Allora adesso andiamo lì e me la consegni, cosi vedo se mi hai detto la verità, altrimenti ti uccido senza pensarci! " concluse Katherine minacciandola.

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Boschi di Mistyc Falls

" Resta disteso, il dolore diminuisce se resti cosi "

" Lasciami, non toccarmi ah, non ce la faccio, ah! "

Tyler si contorse per il dolore che diventava sempre più forte, mentre il sindaco Lockwood era in collera a vedere il figlio soffrire in quel modo ma non poteva risparmiargli nessuna di quelle sofferenze che alla prossima luna piena avrebbe affrontando la sua prima trasformazione.

" Adesso passa, respira... Respira " disse il sindaco avvicinandosi al figlio stringendolo a sè dandogli tutto il suo appoggio.

Tyler stremato per il dolore non lo allontanò da se, anzi cercava il suo conforto come un bambino poggiando la sua testa sul petto del padre.
Richard lo strinse a sè come non aveva mai più fatto e in quel momento di dolore padre e figlio sembravano aversi ritrovato.

" Papà aiutami, ti prego " implorò Tyler in lacrime.

" Sono qui non ti lascio da solo figlio mio, non posso in alcun modo evitarti questa sofferenza ma ti starò vicino, ora capisci perche sono stato cosi duro in tutti questi anni con te?  Perche volevo evitare che ti accadesse questo, ma il destino dei Lockwood si è compiuto ancora , ho fatto finta di ignorarti comportandomi come un padre cattivo e duro che non gli importava nulla di suo figlio, ma la verità Tyler era che ogni volta che ti guardavo io mi odiavo per non averti dato scelta di essere quello che stai diventando, perdonami Tyler " concluse Richard scoppiando a piangere.

Era la prima volta forse che Tyler vedeva suo padre piangere era come se fosse un altra persona che solo ora lui conosceva, ora comprendeva cosa si nascondeva dietro quel carattere duro e rude e si pentì di tutte le  accuse verso suo padre.

                         

" Papà, cosa succederà quando mi trasformerò? Mi ricorderò di tutto? "

" Ricorderai ogni istante, ogni sofferenza, ogni dolore, resterà tutto qui nella tua mente e il tuo corpo diventerà più robusto e forte, solo il tempo ti abituerà al tuo nuovo stato Tyler, ma tu sei un ragazzo forte lo  supererai " confermò il sindaco con una presa ferrea sulla spalla del figlio.

" Che età avevi quando è successo a te? " domandò Tyler curioso di sapere il passato del padre.

" Ero più grande di te avevo venticinque anni, ricordo quella notte come la stessi rivivendo adesso " 

" Ti va di raccontarlo? Se non vuoi non ti costringerò "

" No Tyler, il nostro più grande problema è stato quello di non parlarci o raccontarci qualsiasi cosa ma da adesso le cose cambieranno tra noi quindi ti racconterò la mia storia figlio " affermò il sindaco iniziando il suo racconto.

" Accadde una notte durante una festa organizzata con degli amici per festeggiare il mio compleanno erano presenti anche mio fratello Mason e tua madre, ci divertivamo come matti e avevamo alzato un pò il gomito cosi decidemmo di spostare i festeggiamenti ad una cava nei boschi dove ci radunavamo per fare bagni, ubriacarci come fanno tutti i ragazzi della tua età.
Arrivati lì ci raggiunsero alcune ragazze che avevamo conosciuto da alcune settimane, una di loro si chiamava Katy e Mason se ne era invaghito totalmente come me "

            
" Eravate
entrambi innamorati  di lei? "

Il sindaco si scostò dal figlio alzandosi per finire il suo racconto:

" Katy era una ragazza molto bella e ammaliante, sembrava ottenere tutto ciò che voleva con un solo sguardo, io ne ero invaghito a tal punto che lasciai tua madre per lei ma Mason andò su tutte le furie quando venne a conoscenza della nostra relazione dopo averci seguito in un luogo più appartato.
Mason fu preso da una rabbia incontrollabile e cominciò a picchiarmi, io ero più ribelle di te e cominciai a reagire e finimmo con una violenta rissa che si tramutò presto in tragedia .
Durante lo scontro diedi una spinta a mio fratello facendogli battere la testa su una roccia, Mason rimase con lo sguardo immobile a fissarmi quando mi accorsi del sangue che scorreva copiosamente dalla sua nuca, Katy era sparita e io andai nel panico cercando di riprendere Mason ma era troppo tardi "

" Quindi sei stato tu ad uccidere zio Mason? Non era stato rapinato come avevi fatto credere "

" Tua madre in quel momento mi raggiunse rendendosi conto di quello che era accaduto e quando si avvicinò la spaventai perche i miei occhi, il mio viso si erano tramutati come è successo a te, ma nonostante questo non fuggì e restò con me per aiutarmi "        

" Non si era spaventata quando ha scoperto che fossi un licantropo? "

" No, da allora e stata sempre con me ed io non l'ho mai ho ringraziata per questo, mi ama per quello che sono ed io l'ho trattata male per tutti questi anni, io non la merito Tyler  - affermò con tristezza il sindaco -  Più tardi io e Carol scoprimmo che Katy in realtà era un vampiro e il suo nome era Katherine Pierce e che non era capitata per caso nelle nostre vite, infatti il suo scopo nel frequentarci era di recuperare un oggetto chiamato "pietra di luna" in nostro possesso, durante delle ricerche tua madre attraverso dei diari di un nostro avo George Lockwood scopri che avevano stretto un patto proprio su questa pietra e per qualche motivo voleva riaverla a tutti i costi "

" Quindi questa Katherine è qui a Mystic Falls e rivuole la pietra? "

" Si Tyler e dobbiamo a tutti i costi farla rimanere nelle nostre mani, però c'è un altra cosa importante che devi sapere su Katherine quindi ascoltami con attenzione " ordinò il sindaco stringendo le spalle al figlio come per metterlo in guardia.

" Katherine Pierce non è un vampiro qualsiasi, è potente e furba e anche se non può plagiarci può ottenere lo stesso da noi quello che vuole se non facciamo attenzione, quindi devi stare attento perchè sono sicuro che tenterà di ingannare te visto che con me ormai non ha più potere perchè la conosco "

" Come faccio a riconoscerla, qual'e il suo aspetto?  " domandò Tyler quando il sindaco con aria seria lo fissò negli occhi lasciando il figlio in attesa della risposta quando prese una vecchia foto dal suo portafoglio mostrandogliela.

" Tyler, Katherine è identica a Elena Gilbert " concluse il sindaco mentre Tyler fissava incredulo la foto che ritraeva suo padre, lo zio Mason con Katherine identica come una goccia d'acqua alla sua amica rimanendo totalmente sconvolto.

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Casa Salvatore


Alaric frenò bruscamente con la sua auto nel viale di casa Salvatore, scese dall'auto e si avviò di fretta all'ingresso bussando forte al portone quando gli aprì Damon.

" Finalmente! Sono invecchiato aspettandoti " spiattellò ironico come sempre il corvino.

" Smettila e dimmi cosa sta succedendo " rispose seccato il cacciatore entrando nel vecchio salone quando vide Jeremy privo di sensi su uno dei vecchi divani.

Alaric corse dal ragazzo sollevandolo constatando il pallore del viso, il suo corpo era freddo come il marmo e del sangue sporcò le sue mani scoprendo la ferita alla nuca.

" Mio Dio è morto" Cosa gli hai fatto! "

               

" Sei impazzito idiota! Secondo te lo avrei ucciso e dopo portato qui a casa mia e chiamato te perche potessi riportarti la salma a casa? Va a fare del bene! " ribattè Damon sgranando gli occhi.

" Allora dimmi cosa diavolo è accaduto "

" E stato Tyler Lockwood durante una lite nel parcheggio della fiera, gli ha fracassato il cranio facendolo sbattere sul marciapiede, è stato raccapricciante caricarlo con tutto quel sangue nel bagagliaio dell 'auto mi ci vorrà un anno per togliere le macchie dalla tappezzeria " ironizzò Damon mentre Alaric fissò l'anello dei Gilbert al dito del ragazzo.

                       

" Quindi come funziona eh? L'anello resuscitamorti dovrebbe resuscitarlo, però sembra che non faccia effetto "

" L'anello non ti riporta in vita se ad ucciderti è un umano, funziona solo se la morte è provocata da un essere soprannaturale, santo cielo povera Jenna " affermò disperato Alaric.

" E' perche ti disperi? Allora dobbiamo solo attendere la resurrezione come Lazzaro "

" Idiota ma mi ascolti quando parlo! E' stato ucciso da un umano, quindi è morto! "

" Ma Tyler non è un umano è un licantropo " affermò il vampiro spiazzando il professore.

" Come sarebbe? Cosa dici, ne sei sicuro? "

" E da un pò che conosco il segreto del sindaco Lockwood, dalla sera in cui i vampiri della cripta attaccarono la cittadina la sera del ballo della fondazione cosi abbiamo fatto un patto e cioè quello di proteggerci a vicenda dal consiglio, ma da adesso ho io il coltello dalla parte del manico quindi se voglio ricattarlo so come convincerlo "

" Attento, non metterti contro il sindaco perchè non credo che sia uno stupido "

" Beh, nemmeno io " affermò il corvino sorseggiando il suo bourbon quando improvvisamente Jeremy rinvenì di colpo prendendoli alla sprovvista e facendoli sobbalzare, Damon sputò a terra il liquore non riuscendolo a ingoiare.

" Jeremy sono qui, tranquillo " rassicurò Alaric mentre il ragazzo aveva un aria spaventata, disorientata.

" Cavolo, mi hai fatto venire un colpo, se avessi un cuore avrei rischiato un infarto " ironizzò Damon con una mano al petto.

" Cosa è successo? Perche sono a casa di questo idiota? " domandò confuso Jeremy.

" Moccioso ingrato col cavolo che la prossima volta ti salvo! Avrei dovuto lasciarti sull'asfalto del parcheggio e salirti sopra con la mia Camaro! "

" Adesso basta, smettetela! E tu Jeremy dimmi cosa è successo con Tyler " ordinò serio il professore ponendosi di fronte a lui.

" Non lo so, è tutto confuso, so solo che lei mi aveva detto di litigare con Tyler "

" Lei? Lei chi? Di chi stai parlando? "

" Di Elena, non so perche me lo ha ordinato ma io non ho potuto fare a meno di fare ciò che mi aveva chiesto " affermò Jeremy quando Damon assunse un amara espressione che il cacciatore notò.

" Uhm, lo sapevo che c'entrava lei, quella maledetta! "

" Ehi! Attento quando parli di Elena! " infuriò Jeremy difendendo la sorella.

" Ma quale Elena stupido! Secondo te tua sorella farebbe una cosa simile? Si tratta di Katherine ti ha plagiato ed ha scelto l'idiota che fa al caso suo visto che non prendi più la verbena vero? " affermò Damon facendo notare anche l'assenza del braccialetto sul polso.

" Forse è stato plagiato a non assumerne sempre da Katherine, quindi può darsi che anche Jenna... Santo cielo" concluse Alaric facendosi prendere dalla preoccupazione.

" Ehi, Ehi, mantieni la calma questo è l'atteggiamento sbagliato Rik "

" Togliti dai piedi Damon non dirmi cosa fare "

" Allora fa quello che vuoi e sparisci, ma porta con te il piccolo Gilbert fuori da casa mia" ordinò il corvino cacciandoli.

" Dì un pò, come mai hai aiutato Jeremy se non ci sopporti? Qual'è il tuo vero scopo? "

" Ma di che parli? Smettila e togliti dai piedi, sciò "

 " Smettila tu con questa commedia, ti conosco abbastanza per sapere che non aiuti nessuno senza un secondo fine e se hai portato Jeremy qui è perche vuoi dimostrare ad Elena di essere il buono della situazione "

" Io non ho bisogno di dimostrare niente a nessuno, nè tantomeno ad Elena e non sono il buono, dovresti saperlo "

" Appunto, quindi non interpretare il buon samaritano è un ruolo che non ti si addice " concluse Alaric aiutando Jeremy a rialzarsi dandogli appoggio.

" Ne tantomeno il ruolo di padre si addice a te Alaric, quindi non sforzarti finche c'è Johnatan Gilbert in giro tu sarai solamente il fidanzato stagionato di zia Jenna " ribattè il corvino innalzando il bicchiere di whisky a brindisi mentre il professore dopo un occhiata collerica lasciò senza controbbattere con Jeremy la sua casa.

In quel momento squillò il cellulare di Damon, quest'ultimo si apprestò a rispondere.

" Ma dove eri finito scoiattolo, e da un ora che ti chiamo! "

" Ed io è un ora che ti cerco, che succede? "

" Niente ho già risolto, tu invece sei ancora alla fiera? "

" Ho appena riaccompagnato Elena a casa "

" Sicuro che fosse lei? "

" Certo, a proposito io sto andando alla casa dei Lockwood, Bonnie sta cercando di recuperare la pietra di luna in possesso del sindaco e avrei bisogno del tuo aiuto per toglierci dai piedi Katherine una volta per tutte "

" Arrivo " concluse il corvino tracannando l'ultimo sorso di Bourbon e indossando il suo giubbotto di pelle nera.

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Casa Lockwood


" Avanti posso farcela " disse tra sè Bonnie raggiungendo l'abitazione del sindaco.

La ragazza avanzava furtivamente sul portico strisciando nell'ombra cercando di entrare in casa, arrivata ad una porta sul retro cominciò a recitare un incantesimo che le consentì di aprire la serratura dandole libero accesso.
una volta dentro cercò di raggiungere sempre più silenziosamente lo studio del sindaco, piano piano a piccoli passi mentre un silenzio tombale regnava rigido.
Bonnie era tesa come una corda di violino, quell'atmosfera lugubre la innervosiva ma non poteva tirarsi indietro e cominciò a frugare nei cassetti con discrezione quando si accese improvvisamente la luce facendola sobbalzare.

" Ma bene, a quanto pare cerchiamo la stessa cosa"  affermò la ragazza di colore incontrata alla fiera avendo tra le mani la pietra di luna.

             

" Fammi indovinare sei una complice di Katherine vero? "

" Diciamo che siamo in affari... Vogliamo dire cosi? "

" A cosa vi serve la pietra? "

" Non posso dirtelo altrimenti Kat mi uccide " ironizzò la ragazza facendo fluttuare la pietra tra le mani.

" Sei una strega, questo non dovrebbe impedirti di coalizzare con i vampiri? "

" La stessa domanda dovrei fartela io visto che combutti con i Salvatore "

" Lo faccio solo per proteggere quelli che amo "

" Elena e Jeremy suppongo " confermò la strega zittendola.

" Se potevate impossessarvene senza problemi allora perche tu e Katherine avete coinvolto me e Stefan? "

" Perchè a Katherine piace giocare e questo Stefan lo sa più di chiunque altro "

" A questo punto il gioco è finito, consegnami la pietra e andatevene da Mystic Falls "

" Mi stai minacciando per caso? " domandò la strega quando con un incantesimo fece mancare l'aria a Bonnie soffocandola.

Bonnie boccheggiò portando le mani alla gola sotto lo sguardo impassivo della ragazza quando le raggiunse Katherine con la signora Lockwood al laccio.

" Che sta succedendo qui? " domandò la vampira tenendo per la nuca Carol.

" Niente, stava incominciando a diventare ostile "  affermò la strega .

" Vero, Bon Bon è un tipo insistente, quando ci si mette è irritante " affermò Katherine con sguardo perfido quando la strega le mollò la presa lasciandola respirare.

" Lasciatela stare Bonnie, non c'entra niente! " infuriò Carol quando Katherine spazientita le diede
una spinta facendola sbattere la testa svenendo.

" Ecco ho qui la pietra Katherine " disse la strega consegnandogliela.

" Finalmente, eccola di nuovo nelle mie mani " disse Katherine ammirandola con avidità  quando improvvisamente cominciò a sentirsi male.

" Ma che succede, cosa mi sta succedendo Lucy! "

             

Katherine al contatto con la pietra cominciò a paralizzarsi sotto gli occhi di Bonnie e  Lucy che osservava soddisfatta la vampira mentre agonizzava.

" Credevi davvero che io fossi una stupida? Credevi davvero di potermi prendere in giro coinvolgendo un membro della mia famiglia? Il nostro patto è saltato se coinvolgi una strega Bennett mia cara Katherine " concluse Lucy sotto gli occhi increduli di Bonnie.

" Come sarebbe un membro della mia famiglia? Tu chi sei? "

" Lucy Bennett e siamo parenti ma ora devi chiamare i fratelli Salvatore, ci penseranno loro a sistemarla " affermò la strega aiutandola a rialzarsi.

" Chi mi dice che non mi stai ingannando? " domandò Bonnie sulla difensiva.

" La voce del sangue ti darà la risposta Bonnie " rispose lucy consegnandole la pietra, quando Bonnie riconobbe l'anello che aveva al dito.

" La triscele, lo stesso che aveva nonna Sheila e mia madre Ayla " affermò Lucy mentre Bonnie annuì sentendo dentro di lei che non le stava mentendo quando le arrivò un messaggio di Stefan.

" Stefan e Damon sono qui adesso, ci penseranno loro "

" E strano sai che collaboriamo con dei vampiri, nonna Sheila non approverebbe "

" Te lo ripeto, lo sto facendo solo per proteggere Elena "

" Non mi devi spiegazioni cugina, è fortunata Elena ad avere un amica come te " affermò Lucy con un sorriso.

" Insomma dov'è quel cadavere ammuffito di Katherine Pierce? " intervenì tempestivamente Damon come un fulmine a ciel sereno.

" E tu da dove spunti? " domandò Bonnie spazientita.

" Da dietro l'angolo, aspettavo il momento giusto per entrare in scena, perchè che problema hai? " domandò con sorriso sornione irritandola come sempre con la sua faccia da schiaffi.

" Bonnie stai bene? " intervenne Stefan preoccupato quando la signora Lockwood si riprese.

" Damon come ho fatto a non accorgermi che tu e tuo fratello eravate dei vampiri, ci avete ingannato tutti! "

" Beh, anche quel licantropo di tuo marito Carol quindi non ti conviene spifferare tutto al consiglio perche i primi ad essere linciati sareste voi non credi? Ed ora se permetti ti pulisco casa  solo per un rancore personale "  concluse il corvino prendendo a peso Katherine sulle spalle mentre la vampira lo guardava inerme.

" Sapete già come sistemarla? " domandò Lucy ai Salvatore.

" Tu chi saresti? " domandò Stefan.

"  Lucy Bennett, ma non perderei tempo se fossi in voi, l'incantesimo ha un altro quarto d'ora di autonomia  "

" Bene di male in peggio, non ci bastava una Benett adesso ne abbiamo due! " ironizzò il corvino spazientendo Bonnie.

" Non preoccuparti non rimango, il mio destino mi porta altrove "

" Aspetta questo vuol dire che te ne vai? "

" Si cugina io non rimango a lungo in un posto "

" Prima che tu vada puoi spiegarmi a cosa vi serviva la pietra di luna? " domandò Stefan.

" A me personalmente non ho nulla a che fare con quest'oggetto ma Katherine la voleva a tutti i costi ma vi giuro che non so nient'altro " rispose Lucy sotto lo sguardo interrogatorio del minore dei Salvatore.

" Allora prima che tu vada dovrei chiederti un ultimo favore Lucy " disse Bonnie invitandola a seguire lei Damon e Stefan.

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Cripta di Fell's Church

" Che luogo è questo, sento un energia negativa che pervade il mio corpo " affermò Lucy.

" Questa è una vecchia cripta in qui vennero rinchiusi 27 vampiri con un incantesimo dalla nostra antenata Emily Bennett "

" Sembra di sentire ancora le loro urla di dolore, ma a quale scopo Emily li rinchiuse quaggiù? "

" Per ordine di Katherine, Emily era al suo servizio un tempo e le ordinò di salvare con un incantesimo  27 vampiri lei compresa dal consiglio dei fondatori che volevano ucciderli dopo averli scoperti, ma la nostra vampira non entrò mai rinchiusa qui dentro perche riuscì a scappare quella stessa notte  "

" Perfetto essere sentenziosa, ora che hai raccontato tutta la storia per filo e per segno vuoi muoverti! Sta spuntando l'alba e io non ho il mio anello strega "

" Sai, avrei voglia di rinchiudere anche te li dentro, datti una mossa anche tu " ribattè seccata Bonnie.

" Uhm, non ci penso nemmeno a portarla io, ti credo sulla parola che mi rinchiuderesti quindi ci pensa Stefan, forza scoiattolo! " ordinò Damon pretenzioso e maleducato.

Stefan prese Katherine in braccio e si diresse verso l'entrata della cripta, Katherine cominciava a riprendersi muovendosi lentamente e il minore dei Salvatore si affrettava a condurla all'interno.
Bonnie e Lucy si tennero per mano e cominciarono a recitare l'incantesimo dal vecchio grimorio di Emily lo stesso usato anche da nonna Sheila.

Stefan e Damon osservarono il rito mentre le fiamme dalle fiaccole intorno alle streghe divampavano con lingue di fuoco sempre più alte per poi spegnersi.

" E fatta! E' un incantesimo potentissimo " affermò Lucy asciugandosi una goccia di sangue dal naso.

" Ed è per questo che ho chiesto il tuo aiuto, da sola non ce l'avrei mai fatta " rispose Bonnie anch'essa
sanguinando dal naso.

" Quindi l'incantesimo è riuscito? " domandò Stefan.

" Beh, fratello penso che lo scopriremo subito " confermò Damon quando intravide Katherine rialzarsi sulle sue gambe.

La vampira con uno scatto fulmineo si scagliò nella loro direzione ma sbattè contro un muro invisibile, una barriera che le impediva di uscire.

" Lucy! Cosa hai fatto! Fammi uscire di qui! " infuriò con occhi pieni di odio.

" Mi dispiace Katherine, te la sei cercata "

" Maledetta! Come hai potuto tradirmi cosi? Appena uscirò da qui verrò a cercarti e ucciderti ma prima ucciderò te Bonnie, non avrai scampo " minacciò la vampira rabbiosa.

" Ora basta Katherine è arrivato il momento di pagare " intervenì Stefan.

" Tu, maledetto che non sei altro credi di essere migliore di me? Presto tutti e sopratutto la dolce Elena ti vedranno per come sei veramente e cioè un assassino, traditore, bugiardo"  


" Bla,bla,bla, basta facciamola finita ora, chiudiamola dentro! " disse Damon spingendo la pesante porta della cripta.

" Aspetta che cosa fai? Damon non farlo, ti prego non lasciarmi qui! "

" E invece è proprio qui che devi stare e devi marcire poco a poco solo per ricompensarmi dei 150 anni che  ho aspettato come uno stupido per aprire questa cripta solo per scoprire che non c'eri mai stata! " infuriò il corvino sgranando i grandi occhi cerulei.

" Damon ascoltami, Stefan sapeva che non ero nella cripta e te lo ha tenuto nascosto " confessò Katherine nel vano tentativo di fermarlo.

" Ora dirà di tutto pur di non far chiudere questa porta, non ascoltarla Damon " intervenì Stefan con la sua aria seria.

" Presto la verità verrà alla luce indipendentemente che io sia fuori o in questa cripta mio caro Stefan, voi credete davvero che rinchiudermi quaggiù abbia risolto i vostri problemi? Vi sbagliate perchè il peggio sta per arrivare e l'unica davvero al sicuro sarò io qui dentro quando lui arriverà "

" Beh, chiunque sia lo aspetteremo a braccia aperte e lo rimanderemo indietro, e ora addio! " concluse Damon  spingendo il pesante portone in pietra.


" Aspetta Damon no!!! Ti prego non farlo! Io posso aiutarvi a salvare Elena, lui la ucciderà  ora che saprà della sua esistenza, ti prego no! " urlò Katherine quando Damon chiuse definitivamente l'accesso.

Katherine continuò ad urlare dando pugni sulla massiccia porta in pietra della vecchia cripta, il corvino incurante delle sue suppliche abbandonò immediatamente quel lugubre posto seguito dal fratello, Bonnie e Lucy.
 
                 

" Una serata davvero intensa, e il  peggio deve ancora venire a detta di Katherine " affermò Lucy ironica.

" Katherine ama ingigantire le cose quando si trova alle strette, comunque adesso è fuori dai piedi, credo che possiamo dormire sonni tranquilli " rispose Bonnie sollevata mentre lesse un messaggio di Elena inviandole a sua volta l'esito della serata con tanto di emoji sorridenti.

" Ascolta Bonnie adesso devo andare ma prima lasciati dare un consiglio su questa pietra, falla restare nelle tue mani, non consegnarla ai fratelli Salvatore ne tantomeno ai Lockwood, se Katherine l'ha cercata cosi insistentemente deve avere un grande valore e lasciatelo dire, sarà anche una manipolatrice ma c'era paura nelle sue parole io l'ho avvertito, tieni gli occhi aperti cara cugina " concluse Lucy stringendole le mani e abbracciandola poi se ne andò.

Damon si diresse con passo svelto alla sua camaro parcheggiata poco lontano ignorando il fratello che era alle sue spalle.

" Damon, aspetta devo parlarti " disse Stefan avvertendo l'inizio del suo atteggiamento ostile nei suoi confronti.

" Avanti forza, sentiamo cosa devi dirmi "

" Te lo leggo in faccia che stai pensando a quello che ti ha detto Katherine, vero? "


" Sai Stefan, forse perchè per la prima volta mi ha dato l'impressione che non stesse mentendo e lo sai come me ne sono accorto?... Ho guardato te! " esclamò il vampiro inquieto stringendo i pugni lungo i fianchi.

" E tu a chi credi Damon? A me o a lei? " domandò Stefan fissandolo dritto negli occhi senza alcun timore.

" Non lo so ancora a chi credere, ma sta sicuro Stefan che se scopro che quello che ha detto è la verità tu sei un uomo morto! " concluse il corvino avvicinandosi ad un centimetro dalla sua faccia minacciandolo.

                                                                                       

Stefan rimase impassibile quando poggiò le sue mani nell' incavo del collo del fratello guardandolo dritto negli occhi per rassicurarlo.

" Ascoltami Damon, quello che ha detto Katherine non è la verità, la conosci vuole solo metterci l'uno contro l'altro e se tu continui a credere così facilmente a tutto ciò che ti dice allora non posso contare sul tuo aiuto per fermarla "  


" Fermarla, non so se te ne sei reso conto  ma da quella cripta non può più uscire "

" Questo è vero, ma non credo che sia qui da sola " ribattè convinto Stefan mentre gli arrivo un messaggio di Elena che gli inviava la buonanotte mentre lui fece altrettanto.

" Buonanotte anche a te amore mio... Che romantico il caro Stefan "  affermò con sorriso perfido la ragazza  dai capelli rossi che messaggiava con il suo cellulare mentre Elena imbavagliata la guardava inerme.

 
                                                             
                                                                                                                                   
  
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