Buongiorno
a
tutti
Questo è un capitolo più breve rispetto
all’ultimo e sarà diviso in due parti.
Piccola
richiesta…
Commentate
Kisshu e Ichigo entrarono in classe e subito furono
“rapiti”
da Moe, Miwa e Teppei che gli fecero i complimenti per la serata.
-Siete stati fantastici – fece subito Moe
-Già- ribadì Teppei sorridendo -Il vostro amico
poi era
molto bravo e il locale in cui vi siete esibiti era molto bello e
accogliente-
-le canzoni poi erano fantastiche- Sentenziò Miwa -inoltre
hai cantato benissimo Ichigo-Chan –
-Grazie- Gongolarono i due
In quel momento la testa rossa del professor Kato fece
capolinea nella classe.
-Sei qua Ikisatashi-Kun- fece l’uomo
-Buongiorno Sensei- rispose lui -Mi sarebbe piaciuto
rimanere a casa ma mio fratello e quella piattola di mio cugino non me
l’avrebbero permesso-
L’uomo sorrise alla battuta del verde -Anch’io alla
tua età
non apprezzavo molto la scuola, nonostante avessi buoni
voti… Penso che sia una
cosa normale-
-Già- fecero in coro i ragazzi
-Qual buon vento la porta qua? – chiese Kisshu vedendo il
suo allenatore che l’osservava leggermente mesto
-Devo farti una richiesta- tagliò corto l’adulto
-Per la
gara devi tagliarti quei due codini… Vanno contro il dress
code-
-Cosa!?- fece lui sorpreso poi sbuffò -Se proprio devo-
-Grazie Kisshu-kun- fece il professore -Ti siamo debitori-
-Allora venga al cafè con tutta la squadra e saremo pari-
rispose il verde sorridendo sghembo
-D’accordo affare fatto allora- Acconsenti il professore che
uscì poi dall’aula salutando i ragazzi.
-Mi farà un po’ strano vederti senza i tuoi codini
diavoletto-
esordì Ichigo.
-Beh potresti fare un cambio di look anche te micetta-
propose il verde.
-Mi dovrei tagliare i capelli? – Chiese lei
-No, ma potresti scioglierti i codini o farne una unica-
-Se ti sciogliessi le code che hai - si intromise Miwa -e ti
facessi un taglio a caschetto assomiglieresti a Mew Ichigo sai-
A quel punto Kisshu e Ichigo cominciarono a sudare freddo
-Potremmo fare i cosplayer allora- cercò di sdrammatizzare
Kisshu.
Ma entrambi stavano pensando che la loro copertura con i
loro amici stava lentamente andando a farsi benedire.
Per loro fortuna la capoclasse avvertì che il professore
della prima ora stava arrivando e tutti tornarono al loro posto.
-Allora come sta il maestro? – chiese Sango a Kagome mentre
ella usciva dalla stanza
-È distrutto- fece mesta la donna -Le ferite fisiche sono
ormai rimarginate ma la morte dei suoi cari l’ha fortemente
provato-
L’altra capì la situazione -Pensi che possa fare
qualche
idiozia? –
-Del tipo rubare una navicella e andare sulla terra? –
chiese in tutta risposta l’amica
-Pensavo proprio quello- rispose Sango
-Possibile come è possibile che possa farsi male in altri
modi… definitivi-
-Allora dovremo cercare di sorvegliarlo divina Kagome- In
quel momento sopraggiunse Miroku con Inu
-Siete riusciti a comunicare con gli Ikisatashi? – Chiesero
le due donne
-Sì- fece asciutto Inu -Pai non l’ha presa molto
bene è vero
che tra di loro non scorre buon sangue ma ha sempre ritenuto Tomoe una
sorellina
mancata-
-Spero che Pai abbia l’accortezza di non dire nulla a
Kisshu- sospirò Miroku.
-Kisshu potrebbe non reagire benissimo è stata pur sempre la
sua prima fidanzata- rimuginò Inu
-Inoltre- fece preoccupato Miroku -Il consiglio ha ricevuto
il nostro rapporto e non era molto contento-
Kagome e Sango sospirarono nervose -Come era naturale che
fosse- fecero le due all’unisono
-Anche loro pensano che Akira-Sama possa fare delle cavolate
e vogliono che lo teniamo sotto sorveglianza-
Spiego Miroku -Hanno anche paura che i chi ha organizzato
l’attentato contro il maestro possa puntare contro di noi-
Concluse Inu.
-Oggi Kisshu e Ichigo sembrano un po’ sottotono-
osservò Kei
da dietro la porta della cucina
-Speriamo che non abbaino fatto cavolate- Fece Ryo
-Chiediamo cos’hanno e non fasciamoci la testa prima di
avercela rotta- rispose Zakuro mentre portava in sala
un’ordinazione.
I due annuirono alla affermazione della ragazza e, quando i
due entrarono, gli interrogarono.
-Abbiamo paura- fece Kisshu -che i nostri compagni di classe
possano cominciare a fare due più due-
-Cosa ve lo fa pensare? – chiese preoccupato Ryo
L’alieno sospirò e, trovato conforto nello sguardo
della
fidanzata, spiegò il problema
-Quindi i vostri compagni si stanno svegliando? – Fece Marco
entrato in cucina seguito da Zakuro
-Cosa vorresti fare? Hai mica conoscenze di cancellazione
della memoria in maniera selettiva? -
Chiese con sarcasmo Ryo
-Per tua sfortuna no- rispose lui -Anche perché dovrei
cancellare la memoria a mondi interi-
-allora cosa facciamo? – chiese il verde
-Sono persone fidate? – Domandò la spia
I due si guardarono -Moe e Miwa furono delle mie vittime e
non so come potrebbero reagire scoprendo che io sono il responsabile-
Spiegò
Kisshu
-Mentre Teppei, come Moe e Miwa; potrebbe sentirsi ferito
dal fatto che gli abbiamo tenuto nascosto il nostro segreto-
Marco chiuse gli occhi un attimo pensieroso, lanciò uno
sguardò agli altri presenti nella stanza e poi
parlò
-Ho già avuto modo di affrontare problematiche simili in
passato…
Però non possiamo fare come con i genitori delle ragazze-
-Quindi cosa proponi di fare? Di aspettare? – Chiese
irritato Ryo
-Per ora è l’unica soluzione inoltre anche voi due
almeno
mettere una mascherina a coprire gli occhi-
Replicò Marco guardandolo e al quel punto Ryo
incassò senza
fiatare.
-Ha ragione la nostra copertura è durata anni per pura
fortuna- rimarcò Ichigo sbuffando con fare gattesco
-Già i nostri nomi da battaglia: Mew più i nostri
nomi, non
è il massimo come copertura- fece Zakuro guardando male il
fidanzato
-Ora è tardi per lamentarsi- fece da paciere Kei -Se ci
scopriranno potremmo fargli promettere di non dire niente-
-Se poi non accettano? Cosa facciamo usiamo un chimero per
fargli il lavaggio del cervello? –
Proruppe Kisshu irritato
-Direi di no- rispose Marco con il capo chino -Adesso non
pensiamoci ma direi che, conoscendoli anche solo distrattamente, i
vostri amici
possano accettare la cosa. Inoltre- spiegò poi la spia
-Sarebbe un buon banco
di prova per la mia relazione su i rapporti umano-alieni in questo
universo-
Ichigo e Kisshu a quel punto sospirarono -Quindi aspettiamo-
-Mi fa rabbia ammetterlo ma è l’unica cosa da
fare- fece Ryo
-Bisogna contare che Kei, Marco e Pai saranno impegnati con
la faccenda in Ciad questo fine settimana- Zakuro a quel punto prese la
parola
e rammento la problematica di Mark Evans.
-Noi invece abbiamo la gara- rammento Ichigo
-Fine settimana pieno- ridacchio il cuoco
-Io dovrò pure tagliarmi i capelli- Kisshu borbotto la cosa
che fu però sentita da Ryo
-Sarebbe anche ora- punzecchio lui
-Invidioso del fatto che io stia bene con qualsiasi taglio
biondino? – replico l’alieno
-No, ma con quel taglio sei ridicolo- attacco l’americano
-Piantatela- fece perentoria Ichigo -Shirogane non
stuzzicare il mio diavoletto e tu Kisshu non dare corda a quel
maleducato-
Detto ciò trascino fuori il ragazzo nel mentre Taruto
entrava per prendere delle ordinazioni.
-Cosa succede? – chiese lui
-Succede che dobbiamo essere più attenti alle vostre
trasformazioni,
qualcuno sta mangiando la foglia-
Il più piccolo degli alieni sbatte un paio di volte le
palpebre e poi ridacchio -sarebbe anche ora visto i nostri non costumi
e per i
non nomi da battagla- a quel punto si portò un dito alle
labbra per darsi
un’aria pensierosa -Mi sono sempre chiesto come due
superintelligentoni come
Kei ed il biondino non ci avessero pensato-
I due arrossirono per l’imbarazzo all’affermazione
di Taruto
-Ma anche gli altri umani che non ci arrivano sono proprio
delle cime… Meglio così però-
Fece poi lui uscendo
Marco osservò i due -La voce dell’innocenza- e poi
usci con
Zakuro che ridacchiava sotto i baffi lasciando i due ad osservare la
porta.
I due poi si guardarono un attimo -Anche Taruto ci ha dato
degli idioti tra le righe te ne sei accorto? -
Chiese il cuoco al suo ex tutelato -Sì- fece lui incrociando
le braccia arrabbiato.
Bishamonten Vaisarvana era una bellissima donna dai lunghi
capelli biondi e dagli occhi azzurri.
Procuratore speciale contro la Yakuza guidava un piccolo numero di
agenti ultra-specializzati
nella battaglia contro di essa.
Ad affiancarla nella lotta, come nella vita, c’era un uomo
dai tratti gentili, dai capelli castano corti e gli occhi castani
incorniciati
dai degli occhiali dallo stile classico.
-Kazuma- chiese lei osservando i documenti che gli stava
porgendo -Pensi che il clan Yamaguchi possa darci dei problemi?
–
-Possibile Bisha-sama- rispose lui accarezzandole
leggermente a mano -però i nostri informatori non hanno
saputo dirci nulla a
riguardo-
La donna sbuffò irritata -So che stanno tramando qualcosa ma
cosa…-
In quel momento sentirono bussare alla porta dell’ufficio e
due
invitarono la persona ad entrare.
Era un uomo alto, dai capelli neri, con due occhi azzurri
vispi e lo sguardo pieno di solarità che subito saluto i due
-Ehi sorellona- fece lui -come va il lavoro? –
La donna avrebbe voluto rispondergli male ma si morse la
lingua -Yato- fece -sei qui per annoiarmi o per portarmi informazioni?
–
L’altro sbuffo mentre Kazuma sorrise per i rapporti tra i
due.
Yato Shinki era in miglior agente alle loro dipendenze
nonché fratellastro minore di Bishamonten.
L’altro sorrise e si andò a sedere malamente su
una delle
poltroncine girevoli poste davanti alla scrivania della procuratrice.
-Sempre a parlare di lavoro te sorellona? – sbuffò
l’uomo
annoiato -Comunque a quanto mi hanno riferito le mie fonti sembra che
il clan
Yamaguchi stia cercando di entrare in “affari” con
la Saionji Zaiabatsu –
I due interlocutori tesero le orecchie sentendo
quell’affermazione del loro sottoposto -Se la cosa andasse in
porto sarebbe un
bel guaio- fece pensieroso Kazuma -quella ditta ha molti agganci
politici e una
buona fetta del mercato tecnologico-
-Ma al contempo il vecchio Saionji è un tipo tutto di un
pezzo- Rispose la donna osservando seria i suoi interlocutori.
-infatti, sorellona- disse Yato -Il vecchio ha risposto
picche alle varie offerte di collaborazione che il clan gli ha fatto-
-Forse proveranno a fare qualcosa contro le industrie
Saionji? – si chiese Kazuma
-Vedrò di scoprirlo- rispose il corvino
-Mentre tu lavori su questa cosa porta i miei saluti a tua
moglie Yori e a Yukine, quel ragazzino non doveva provare a rubarti il
portafoglio- La donna ridacchio al pensiero che quel ragazzino, che
adesso
viveva con il fratello e la moglie incinta di lui, avesse provato a
rubargli il
portafoglio.
Yato infatti se ne accorse subito e, con una fulminea mossa
di ninjutsu l’aveva bloccato.
Quando poi l’aveva portato alla stazione di polizia per
interrogarlo aveva
scoperto che era scappato di casa e che la sua situazione familiare non
era
molto rosea.
Quindi, d’accordo con sua moglie, aveva deciso di prenderlo
sotto la loro tutela e d’allora rigava dritto.
-Quel ragazzino aveva solo bisogno di un paio di regole che
Yori sa bene come farle rispettare- ridacchio lui in tutta risposta
-Avete già deciso il nome della piccola? - chiese poi Kazuma
-Nora- rispose sorridendo il ragazzo
-È un nome strano- fece la donna leggermente incredula
-Non tanto visto i nostri nomi sorellina- rispose con
sarcasmo Yato -I nostri genitori sono sempre stati dei gran devoti del
Dio
della fortuna di cui porti il nome ma anche del dio randagio di cui io
porto il
nome-
-Già- fece lei sbuffando -L’hanno fatto per una
sorta di
voto non rammentarmelo-
Non visto dai due Kazuma ridacchiò per la loro sventura ma a
lui il nome della donna piaceva da matti.
Il mattino dopo Retasu era davanti al computer, prima di
andare a scuola, per una videochiamata con i suoi genitori.
-Allora Reta-chan- fece il padre di lei bonario -E’ da un
po’ che non ci sentiamo fra il nostro lavoro e la differenza
di fuso orario non
riusciamo a trovarci-
-Già Papà- fece lei sorridendo nervosa -Qui sono
successe
tante cose che è difficile farvi un resoconto-
-Beh potresti raccontarci di come va con Pai? – Fece la
madre sorridendo
Retasu arrossì e cominciò a balbettare -Bene
mamma-
-Sai- fece la donna -da quando hai conosciuto le ragazze e
lavori al cafè sei diventata molto più sicura di
te-
-Forse centra anche il fatto che sei diventata un’eroina-
fece il padre guardandola severamente.
La verde sorrise alle constatazioni dei genitori -Vero le
ragazze, Ryo e Keiichiro mi hanno migliorato-
-Pai è un altro dei motivi per cui sei molto più
sicura di
te- fece il padre ancora severo
-Sai caro che metti in difficoltà Retasu- lo rimbrotto la
moglie difronte al rossore della figlia.
-Vorrei conoscerlo mi sembra una cosa naturale- fece l’uomo
difendendosi -Sai- fece poi rivolgendosi a Retasu -Sarà
stato un tuo nemico ma
mi sembra una persona educata e seria… Un ottimo partito-
La mew focena si sentì rinfrancata dalla confessione del
padre -Avete già parlato del vostro futuro? - chiese la
madre -So che è un po’
tanto presto ma… è comunque un… Alieno
anche se di origine terrestre… in
qualche modo-
-Io- fece titubante lei -Non lo so ancora ma se lui alla
fine di questa vicenda volesse tornare su Ghea io lo vorrei seguire-
Il padre ascolto le parole della figlia poi la guardò male
-Retasu se fossi in lui aspetterei che ti laureassi in qualche materia
che potrebbe
esserti utile anche la, poi se volesse rimanere qua tanto meglio-
La verde spalancò la bocca per la sorpresa poi annui -Hai
ragione papà… devo essere più matura e
seria… Pai mi direbbe la stessa cosa
sai-
-Mi sta sempre più simpatico questo alieno- fece lui -Ora
vai che fai tardi a scuola-
-Sì- detto ciò chiuse la comunicazione ed
uscì di casa.
-Come andremo in Ciad? – Chiese Pai mentre era chino su
alcuni fogli.
-Abbiamo più possibilità ma escluderei gli aerei
di questa
epoca… troppo lenti- rispose Marco guardando i suoi
documenti.
-Quindi cosa vorresti usare? – fu la successiva domanda del
più grande degli alieni.
-Aereo ScramJet della seconda metà di questo secolo oppure
andiamo con la vostra navetta fino in Ciad-
-Se posso direi la navetta- Keiichiro fece capolino al loro
tavolo portando del the
-Sì, sono d’accordo con te- fece il viola alzando
gli occhi
verso di lui e accettando la bevanda.
-Navetta sia allora-annui la spia prendendo la sua tazza.
-Partiremo quando il nostro prof arriverà da scuola e in un
paio d’ore saremo là- spiegò poi il
castano dopo avere bevuto un sorso di the
-e dovremmo atterrare in una ex base militare francese ormai in disuso,
per poi
dirigerci verso il luogo dove Mark Evans è scomparso in
elicottero-
-Ti sei già organizzato? – chiese Pai sorridendo
placido
L’altro annui sorridendo sornione
-Quindi andremo là ed indagheremo- concluse Keiichiro
-Abbiamo già delle informazioni provenienti da satelliti per
l’osservazione terrestre e controllo ambientale-
Spiegò poi Marco -A quanto sembra, in una zona prossima a
quella ex base,
sembra che ci sia stato un forte cambiamento nella disposizione delle
dune di
sabbia-
A Pai si accese una lampadina -è possibile
che a causare quel cambiamento sia stato Ringu…
Ha il potere, grazie alla sua lancia, di creare terremoti anche se
finora non
l’ha fatto e nemmeno Eye con le sue lame di vento-
-Meglio non pensarci adesso- fece Keiichiro -come è meglio
non pensare a quello che ci hai detto prima-
-Vero- chiosò Marco -Akira potrebbe essere una spina nel
fianco prossimamente ma è meglio pensarci se e quando ci
saranno problemi con
lui-
Pai annui ma dalla sua espressione si potevano notare
preoccupazione, tristezza e rabbia
-Questi dannati dissidenti e i loro deliri hanno fatto delle
ennesime vittime… Speriamo che siano le ultime-
-Lo speriamo tutti- concluse Keiichiro dandogli una pacca
sulla spalla.
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