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Autore: Jack83    12/03/2019    2 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti
Questo è un capitolo più breve rispetto all’ultimo e sarà diviso in due parti.

Piccola richiesta… Commentate
 
 
 
 
Kisshu e Ichigo entrarono in classe e subito furono “rapiti” da Moe, Miwa e Teppei che gli fecero i complimenti per la serata.
-Siete stati fantastici – fece subito Moe
-Già- ribadì Teppei sorridendo -Il vostro amico poi era molto bravo e il locale in cui vi siete esibiti era molto bello e accogliente-
-le canzoni poi erano fantastiche- Sentenziò Miwa -inoltre hai cantato benissimo Ichigo-Chan –
-Grazie- Gongolarono i due
In quel momento la testa rossa del professor Kato fece capolinea nella classe.
-Sei qua Ikisatashi-Kun- fece l’uomo
-Buongiorno Sensei- rispose lui -Mi sarebbe piaciuto rimanere a casa ma mio fratello e quella piattola di mio cugino non me l’avrebbero permesso- 
L’uomo sorrise alla battuta del verde -Anch’io alla tua età non apprezzavo molto la scuola, nonostante avessi buoni voti… Penso che sia una cosa normale-
-Già- fecero in coro i ragazzi
-Qual buon vento la porta qua? – chiese Kisshu vedendo il suo allenatore che l’osservava leggermente mesto
-Devo farti una richiesta- tagliò corto l’adulto -Per la gara devi tagliarti quei due codini… Vanno contro il dress code-
-Cosa!?- fece lui sorpreso poi sbuffò -Se proprio devo-
-Grazie Kisshu-kun- fece il professore -Ti siamo debitori-
-Allora venga al cafè con tutta la squadra e saremo pari- rispose il verde sorridendo sghembo
-D’accordo affare fatto allora- Acconsenti il professore che uscì poi dall’aula salutando i ragazzi.
-Mi farà un po’ strano vederti senza i tuoi codini diavoletto- esordì Ichigo.
-Beh potresti fare un cambio di look anche te micetta- propose il verde.
-Mi dovrei tagliare i capelli? – Chiese lei
-No, ma potresti scioglierti i codini o farne una unica-
-Se ti sciogliessi le code che hai - si intromise Miwa -e ti facessi un taglio a caschetto assomiglieresti a Mew Ichigo sai-
A quel punto Kisshu e Ichigo cominciarono a sudare freddo -Potremmo fare i cosplayer allora- cercò di sdrammatizzare Kisshu.
Ma entrambi stavano pensando che la loro copertura con i loro amici stava lentamente andando a farsi benedire.
Per loro fortuna la capoclasse avvertì che il professore della prima ora stava arrivando e tutti tornarono al loro posto.
 
-Allora come sta il maestro? – chiese Sango a Kagome mentre ella usciva dalla stanza
-È distrutto- fece mesta la donna -Le ferite fisiche sono ormai rimarginate ma la morte dei suoi cari l’ha fortemente provato-
L’altra capì la situazione -Pensi che possa fare qualche idiozia? –
-Del tipo rubare una navicella e andare sulla terra? – chiese in tutta risposta l’amica
-Pensavo proprio quello- rispose Sango
-Possibile come è possibile che possa farsi male in altri modi… definitivi-
-Allora dovremo cercare di sorvegliarlo divina Kagome- In quel momento sopraggiunse Miroku con Inu
-Siete riusciti a comunicare con gli Ikisatashi? – Chiesero le due donne
-Sì- fece asciutto Inu -Pai non l’ha presa molto bene è vero che tra di loro non scorre buon sangue ma ha sempre ritenuto Tomoe una sorellina mancata-
-Spero che Pai abbia l’accortezza di non dire nulla a Kisshu- sospirò Miroku.
-Kisshu potrebbe non reagire benissimo è stata pur sempre la sua prima fidanzata- rimuginò Inu
-Inoltre- fece preoccupato Miroku -Il consiglio ha ricevuto il nostro rapporto e non era molto contento-
Kagome e Sango sospirarono nervose -Come era naturale che fosse- fecero le due all’unisono
-Anche loro pensano che Akira-Sama possa fare delle cavolate e vogliono che lo teniamo sotto sorveglianza-
Spiego Miroku -Hanno anche paura che i chi ha organizzato l’attentato contro il maestro possa puntare contro di noi- Concluse Inu.
 
-Oggi Kisshu e Ichigo sembrano un po’ sottotono- osservò Kei da dietro la porta della cucina
-Speriamo che non abbaino fatto cavolate- Fece Ryo
-Chiediamo cos’hanno e non fasciamoci la testa prima di avercela rotta- rispose Zakuro mentre portava in sala un’ordinazione.
I due annuirono alla affermazione della ragazza e, quando i due entrarono, gli interrogarono.
-Abbiamo paura- fece Kisshu -che i nostri compagni di classe possano cominciare a fare due più due-
-Cosa ve lo fa pensare? – chiese preoccupato Ryo
L’alieno sospirò e, trovato conforto nello sguardo della fidanzata, spiegò il problema
-Quindi i vostri compagni si stanno svegliando? – Fece Marco entrato in cucina seguito da Zakuro
-Cosa vorresti fare? Hai mica conoscenze di cancellazione della memoria in maniera selettiva? -
Chiese con sarcasmo Ryo
-Per tua sfortuna no- rispose lui -Anche perché dovrei cancellare la memoria a mondi interi-
-allora cosa facciamo? – chiese il verde
-Sono persone fidate? – Domandò la spia  
I due si guardarono -Moe e Miwa furono delle mie vittime e non so come potrebbero reagire scoprendo che io sono il responsabile- Spiegò Kisshu
-Mentre Teppei, come Moe e Miwa; potrebbe sentirsi ferito dal fatto che gli abbiamo tenuto nascosto il nostro segreto-
Marco chiuse gli occhi un attimo pensieroso, lanciò uno sguardò agli altri presenti nella stanza e poi parlò
-Ho già avuto modo di affrontare problematiche simili in passato… Però non possiamo fare come con i genitori delle ragazze-
-Quindi cosa proponi di fare? Di aspettare? – Chiese irritato Ryo
-Per ora è l’unica soluzione inoltre anche voi due almeno mettere una mascherina a coprire gli occhi-
Replicò Marco guardandolo e al quel punto Ryo incassò senza fiatare.
-Ha ragione la nostra copertura è durata anni per pura fortuna- rimarcò Ichigo sbuffando con fare gattesco
-Già i nostri nomi da battaglia: Mew più i nostri nomi, non è il massimo come copertura- fece Zakuro guardando male il fidanzato
-Ora è tardi per lamentarsi- fece da paciere Kei -Se ci scopriranno potremmo fargli promettere di non dire niente-
-Se poi non accettano? Cosa facciamo usiamo un chimero per fargli il lavaggio del cervello? –
Proruppe Kisshu irritato
-Direi di no- rispose Marco con il capo chino -Adesso non pensiamoci ma direi che, conoscendoli anche solo distrattamente, i vostri amici possano accettare la cosa. Inoltre- spiegò poi la spia -Sarebbe un buon banco di prova per la mia relazione su i rapporti umano-alieni in questo universo-
Ichigo e Kisshu a quel punto sospirarono -Quindi aspettiamo-
-Mi fa rabbia ammetterlo ma è l’unica cosa da fare- fece Ryo
-Bisogna contare che Kei, Marco e Pai saranno impegnati con la faccenda in Ciad questo fine settimana- Zakuro a quel punto prese la parola e rammento la problematica di Mark Evans.
-Noi invece abbiamo la gara- rammento Ichigo
-Fine settimana pieno- ridacchio il cuoco
-Io dovrò pure tagliarmi i capelli- Kisshu borbotto la cosa che fu però sentita da Ryo
-Sarebbe anche ora- punzecchio lui
-Invidioso del fatto che io stia bene con qualsiasi taglio biondino? – replico l’alieno
-No, ma con quel taglio sei ridicolo- attacco l’americano
-Piantatela- fece perentoria Ichigo -Shirogane non stuzzicare il mio diavoletto e tu Kisshu non dare corda a quel maleducato-
Detto ciò trascino fuori il ragazzo nel mentre Taruto entrava per prendere delle ordinazioni.
-Cosa succede? – chiese lui
-Succede che dobbiamo essere più attenti alle vostre trasformazioni, qualcuno sta mangiando la foglia-
Il più piccolo degli alieni sbatte un paio di volte le palpebre e poi ridacchio -sarebbe anche ora visto i nostri non costumi e per i non nomi da battagla- a quel punto si portò un dito alle labbra per darsi un’aria pensierosa -Mi sono sempre chiesto come due superintelligentoni come Kei ed il biondino non ci avessero pensato-
I due arrossirono per l’imbarazzo all’affermazione di Taruto
-Ma anche gli altri umani che non ci arrivano sono proprio delle cime… Meglio così però-
Fece poi lui uscendo
Marco osservò i due -La voce dell’innocenza- e poi usci con Zakuro che ridacchiava sotto i baffi lasciando i due ad osservare la porta.
I due poi si guardarono un attimo -Anche Taruto ci ha dato degli idioti tra le righe te ne sei accorto? -
Chiese il cuoco al suo ex tutelato -Sì- fece lui incrociando le braccia arrabbiato.
 
Bishamonten Vaisarvana era una bellissima donna dai lunghi capelli biondi e dagli occhi azzurri.
Procuratore speciale contro la Yakuza guidava un piccolo numero di agenti ultra-specializzati nella battaglia contro di essa.
Ad affiancarla nella lotta, come nella vita, c’era un uomo dai tratti gentili, dai capelli castano corti e gli occhi castani incorniciati dai degli occhiali dallo stile classico.
-Kazuma- chiese lei osservando i documenti che gli stava porgendo -Pensi che il clan Yamaguchi possa darci dei problemi? –
-Possibile Bisha-sama- rispose lui accarezzandole leggermente a mano -però i nostri informatori non hanno saputo dirci nulla a riguardo-
La donna sbuffò irritata -So che stanno tramando qualcosa ma cosa…-
In quel momento sentirono bussare alla porta dell’ufficio e due invitarono la persona ad entrare.
Era un uomo alto, dai capelli neri, con due occhi azzurri vispi e lo sguardo pieno di solarità che subito saluto i due
-Ehi sorellona- fece lui -come va il lavoro? –
La donna avrebbe voluto rispondergli male ma si morse la lingua -Yato- fece -sei qui per annoiarmi o per portarmi informazioni? –
L’altro sbuffo mentre Kazuma sorrise per i rapporti tra i due.
Yato Shinki era in miglior agente alle loro dipendenze nonché fratellastro minore di Bishamonten.
L’altro sorrise e si andò a sedere malamente su una delle poltroncine girevoli poste davanti alla scrivania della procuratrice.
-Sempre a parlare di lavoro te sorellona? – sbuffò l’uomo annoiato -Comunque a quanto mi hanno riferito le mie fonti sembra che il clan Yamaguchi stia cercando di entrare in “affari” con la Saionji Zaiabatsu –
I due interlocutori tesero le orecchie sentendo quell’affermazione del loro sottoposto -Se la cosa andasse in porto sarebbe un bel guaio- fece pensieroso Kazuma -quella ditta ha molti agganci politici e una buona fetta del mercato tecnologico-
-Ma al contempo il vecchio Saionji è un tipo tutto di un pezzo- Rispose la donna osservando seria i suoi interlocutori.
-infatti, sorellona- disse Yato -Il vecchio ha risposto picche alle varie offerte di collaborazione che il clan gli ha fatto-
-Forse proveranno a fare qualcosa contro le industrie Saionji? – si chiese Kazuma
-Vedrò di scoprirlo- rispose il corvino
-Mentre tu lavori su questa cosa porta i miei saluti a tua moglie Yori e a Yukine, quel ragazzino non doveva provare a rubarti il portafoglio- La donna ridacchio al pensiero che quel ragazzino, che adesso viveva con il fratello e la moglie incinta di lui, avesse provato a rubargli il portafoglio.
Yato infatti se ne accorse subito e, con una fulminea mossa di ninjutsu l’aveva bloccato.
Quando poi l’aveva portato alla stazione di polizia per interrogarlo aveva scoperto che era scappato di casa e che la sua situazione familiare non era molto rosea.
Quindi, d’accordo con sua moglie, aveva deciso di prenderlo sotto la loro tutela e d’allora rigava dritto.
-Quel ragazzino aveva solo bisogno di un paio di regole che Yori sa bene come farle rispettare- ridacchio lui in tutta risposta
-Avete già deciso il nome della piccola? - chiese poi Kazuma
-Nora- rispose sorridendo il ragazzo
-È un nome strano- fece la donna leggermente incredula
-Non tanto visto i nostri nomi sorellina- rispose con sarcasmo Yato -I nostri genitori sono sempre stati dei gran devoti del Dio della fortuna di cui porti il nome ma anche del dio randagio di cui io porto il nome-
-Già- fece lei sbuffando -L’hanno fatto per una sorta di voto non rammentarmelo-
Non visto dai due Kazuma ridacchiò per la loro sventura ma a lui il nome della donna piaceva da matti.
 
Il mattino dopo Retasu era davanti al computer, prima di andare a scuola, per una videochiamata con i suoi genitori.
-Allora Reta-chan- fece il padre di lei bonario -E’ da un po’ che non ci sentiamo fra il nostro lavoro e la differenza di fuso orario non riusciamo a trovarci-
-Già Papà- fece lei sorridendo nervosa -Qui sono successe tante cose che è difficile farvi un resoconto-
-Beh potresti raccontarci di come va con Pai? – Fece la madre sorridendo
Retasu arrossì e cominciò a balbettare -Bene mamma-
-Sai- fece la donna -da quando hai conosciuto le ragazze e lavori al cafè sei diventata molto più sicura di te-
-Forse centra anche il fatto che sei diventata un’eroina- fece il padre guardandola severamente.
La verde sorrise alle constatazioni dei genitori -Vero le ragazze, Ryo e Keiichiro mi hanno migliorato-
-Pai è un altro dei motivi per cui sei molto più sicura di te- fece il padre ancora severo
-Sai caro che metti in difficoltà Retasu- lo rimbrotto la moglie difronte al rossore della figlia.
-Vorrei conoscerlo mi sembra una cosa naturale- fece l’uomo difendendosi -Sai- fece poi rivolgendosi a Retasu -Sarà stato un tuo nemico ma mi sembra una persona educata e seria… Un ottimo partito-
La mew focena si sentì rinfrancata dalla confessione del padre -Avete già parlato del vostro futuro? - chiese la madre -So che è un po’ tanto presto ma… è comunque un… Alieno anche se di origine terrestre… in qualche modo-
-Io- fece titubante lei -Non lo so ancora ma se lui alla fine di questa vicenda volesse tornare su Ghea io lo vorrei seguire-
Il padre ascolto le parole della figlia poi la guardò male -Retasu se fossi in lui aspetterei che ti laureassi in qualche materia che potrebbe esserti utile anche la, poi se volesse rimanere qua tanto meglio-
La verde spalancò la bocca per la sorpresa poi annui -Hai ragione papà… devo essere più matura e seria… Pai mi direbbe la stessa cosa sai-
-Mi sta sempre più simpatico questo alieno- fece lui -Ora vai che fai tardi a scuola-
-Sì- detto ciò chiuse la comunicazione ed uscì di casa.
 
-Come andremo in Ciad? – Chiese Pai mentre era chino su alcuni fogli.
-Abbiamo più possibilità ma escluderei gli aerei di questa epoca… troppo lenti- rispose Marco guardando i suoi documenti.
-Quindi cosa vorresti usare? – fu la successiva domanda del più grande degli alieni.
-Aereo ScramJet della seconda metà di questo secolo oppure andiamo con la vostra navetta fino in Ciad-
-Se posso direi la navetta- Keiichiro fece capolino al loro tavolo portando del the
-Sì, sono d’accordo con te- fece il viola alzando gli occhi verso di lui e accettando la bevanda.
-Navetta sia allora-annui la spia prendendo la sua tazza.
-Partiremo quando il nostro prof arriverà da scuola e in un paio d’ore saremo là- spiegò poi il castano dopo avere bevuto un sorso di the -e dovremmo atterrare in una ex base militare francese ormai in disuso, per poi dirigerci verso il luogo dove Mark Evans è scomparso in elicottero-
-Ti sei già organizzato? – chiese Pai sorridendo placido
L’altro annui sorridendo sornione
-Quindi andremo là ed indagheremo- concluse Keiichiro
-Abbiamo già delle informazioni provenienti da satelliti per l’osservazione terrestre e controllo ambientale-
Spiegò poi Marco -A quanto sembra, in una zona prossima a quella ex base, sembra che ci sia stato un forte cambiamento nella disposizione delle dune di sabbia-
A Pai si accese una lampadina -è possibile che a causare quel cambiamento sia stato Ringu… Ha il potere, grazie alla sua lancia, di creare terremoti anche se finora non l’ha fatto e nemmeno Eye con le sue lame di vento-
-Meglio non pensarci adesso- fece Keiichiro -come è meglio non pensare a quello che ci hai detto prima-
-Vero- chiosò Marco -Akira potrebbe essere una spina nel fianco prossimamente ma è meglio pensarci se e quando ci saranno problemi con lui-
Pai annui ma dalla sua espressione si potevano notare preoccupazione, tristezza e rabbia
-Questi dannati dissidenti e i loro deliri hanno fatto delle ennesime vittime… Speriamo che siano le ultime-
-Lo speriamo tutti- concluse Keiichiro dandogli una pacca sulla spalla.
 
 
   
 
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