Racconti improvvisati

di titania76
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L'appuntamento



(parole: 229)

Seduta sulla panchina di legno, continuava a guardare l'orologio a intervalli regolari, iniziando a immaginare ogni sorta di scenario castrofico per giustificare il suo ritardo.
«Non è da lui. Non è proprio da lui», rimuginava, scrollando la testa ogni volta.
D'improvviso fu risvegliata dal ruggito feroce del treno che passava sui binari delle montagne russe, con i suoi su e giù repentini, le curve incredibili e i giri della morte, fra vibrazioni micidiali e le urla spaventate dei passeggeri.
Sembrava una freccia color smeraldo, dal corpo asciutto e sinuoso, che fendeva la foschia; una strisciante mano biancastra che veniva dal mare e ingoiava piano il pontile, portando con sé il pungente odore di salsedine e pesce marcio.
Era una macabra giostra, tra i festanti chioschi dalle tinte sgargianti dedicati ai bambini, carretti che vendevano zucchero filato alla vaniglia e improbabili clown che regalavano palloncini dalle forme buffe, annodati a fili sottilissimi che si aggrovigliavano nei guanti enormi.
Attese ancora qualche minuto, con il cuore in gola; poi, si alzò, rimettendosi la giacchetta sulle spalle e stringendo la borsetta al petto.
Non si erano mai dati un appuntamento ufficiale, eppure lei aveva preso l'abitudine di passare la sua pausa pranzo seduta su quella stessa panchina, nell'unica speranza di vederlo mentre distribuiva i volantini in quel piccolo angolo di luna park; e la rendeva felice più che avere un fidanzato premuroso.



Le parole assegnate:
RITARDO - GIOSTRA - ASCIUTTO – VANIGLIA - SMERALDO - FILI - LEGNO - FEROCE - FOSCHIA - PUNGENTE





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