Due
mondi
Note:
Ogni
scena che si legge tra un mondo e l'altro non è nella stessa linea
temporale, il mondo 2 va più veloce, quindi in teoria è più avanti
nei tempi, ma ho voluto rallentare per raccontare qualche piccolo
momento.
Sakura
Mondo
1
Avevano
sconfitto Kaguya, e poteva dire che anche lei aveva dato il suo
contributo. Purtroppo Obito non ce l'aveva fatta, si era sacrificato
per salvare Naruto e Kakashi, sapendo che comunque non aveva molto da
vivere in ogni caso. Tra l'altro solo lui era stato a conoscenza del
suo bizzarro tuffo in un altro mondo alternativo, fino a quando lo
aveva raccontato ai pochi amici con cui aveva più confidenza,
inizialmente avevano faticato a crederle, ma poi si erano convinti.
Ino era stata quella che se l'era risa più di tutti, Naruto aveva
fatto lo scemo come suo solito, commentando confuso, mentre il
maestro Kakashi e Tsunade erano stati gli unici a fare i seri. A
Sasuke non aveva avuto occasione di raccontare nulla, perchè dopo
che era tornato a ragionare nel giusto, non aveva avuto modo di
parlargli molto. Purtroppo era sempre stato sotto processo, i cinque
Kage gli erano sempre stati addosso. Anche quando erano tornati a
Konoha, aveva avuto sempre un dibattito dietro l'altro, ma per
fortuna in poche settimane, con l'aiuto di Naruto e del maestro
Kakashi, nonché nuovo Hokage, era stato assolto.
Dopo
ciò, Sasuke aveva deciso di non rimanere al villaggio, partendo per
guardare il mondo con occhi diversi. E infatti ora era lì, davanti a
lui, con al proprio fianco il maestro Kakashi, davanti al cancello
del villaggio.
Si
sarebbe allontanato da lei, ancora una volta, ma questo non l'avrebbe
fermata. Dopo tutto quello che era successo, lei lo amava ancora, e
lui in qualche modo lo sapeva...
<<
Io... Io sono innamorata di te! Ti amo da morire! Se deciderai di
stare con me, ti giuro che non te ne pentirai! Saremo sempre allegri,
e io ti renderò sicuramente felice! Farò qualsiasi cosa per te! Non
andare via... Ti prego, resta! Ti aiuterò persino nella tua
vendetta! Ti prometto che in qualche modo ci riuscirò. Per cui
resta... qui con me. E se questo non è possibile, portami con te
>>
<<
Io... so bene che sono impotente! E nonostante ti ami... e tu sia
sempre nei miei pensieri... non posso condividere le tue idee... né
fermarti con la forza. Posso solo starmene qui a frignare. Mi faccio
pena! Però Sasuke... se nel tuo cuore c'è un posticino per me... ti
prego, non sparire più! Se restassimo assieme, sono certa che
torneremmo a essere amici come una volta! >>
Doveva
per forza saperlo...
<<
Conquista il tuo Sasuke >>
E
adesso che lui aveva trovato la retta via, voleva fare un altro
tentativo... capire se lui la contraccambiava << E... se io...
volessi seguirti? >> era stato piuttosto imbarazzante
chiederglielo. Per l'ennesima volta gli aveva fatto capire che voleva
stare con lui.
<<
È anche un viaggio di espiazione. Tu non c'entri con le mie colpe
>>
le rispose pacato.
Sbang.
Tentativo fallito. Evidentemente lui non ricambiava... << Non
c'entro >> si disse avvilita abbassando la testa. Ci aveva
provato, ma evidentemente a lui non interessava avere una compagna...
E poi subito dopo sentì dei passi davanti a lei, così rialzò lo
sguardo. In un attimo si ritrovò Sasuke a poca distanza, mentre
alzava l'unico braccio rimastogli, per poi toccarle la fronte con due
dita, lasciandola stupita e senza parole.
<<
Sarà per la prossima volta >> le accennò un sorriso sincero e
sereno << … Grazie >>
La
fece arrossire e bloccare sul posto, con il cuore che batteva
impazzito, incredula e impreparata da quello che era appena successo.
Cioè, non sapeva esattamente cosa fosse successo, ma era qualcosa,
era qualcosa che non aveva mai fatto...
Un
momento dopo lui se ne andò, lasciandola sotto i cancelli del
villaggio. Lo guardava di spalle e incamminarsi sempre più lontano.
<<
Il Sasuke del tuo mondo... ha solo bisogno di capire... non
arrenderti >>
Sorrise,
mentre si portava la mano sulla fronte. Non sapeva cosa significasse
quel gesto, ma in quel momento capì che lui, a suo modo, teneva a
lei, e che un giorno sarebbe tornato... e lei sarebbe stata lì ad
aspettarlo.
✿ ❀ ✿ ❀
✿
Mondo
2
Il
giorno dopo lo scontro con i Jinchùriki, Sasuke, Sasori, Deidara e
Suigetsu avevano pernottato a Numa sotto invito di Naruto e Gaara.
L'Uchiha e Naruto avevano trovato il modo di convivere in modo
pacifico tutti insieme, mandando un messaggio ai vari paesi,
annunciando che avrebbero tenuto una riunione con i vari Kage e capi
dei villaggi.
I
tre Doragon insieme a Suigetsu nel primo pomeriggio erano tornati sul
luogo dello scontro, a poca distanza dal tempio distrutto.
Sasuke
guardava davanti a se la statua di Kaguya, stranamente ancora
integra, aveva avuto poco tempo per riflettere a quello che la Dea
gli aveva dato, poteri straordinari e responsabilità. La Dea non lo
aveva scelto, il suo era stato destino, avrebbe vegliato sui Ninja
fin tanto che era vivo, lo avrebbe fatto perchè era questo il suo
compito ora.
Sasori
portava con se una certa emozione, infatti era sempre con lo sguardo
puntato sulla foresta del lato est, dove in teoria e secondo
Suigetsu, lei sarebbe arrivata. Non aveva dormito un gran che la
notte, era stata troppa l'emozione e l'attesa, ma ora era lì, che
l'aspettava. Se non fosse venuta l'altra Sakura in questo mondo, non
avrebbero scoperto che Sasuke era il prescelto, non avrebbero messo
fine ai conflitti, e non ci sarebbe mai stata quell'onda d'urto a
svegliare Sakura. Quindi era grazie all'altra Sakura se ora poteva
rincontrarla << Chissà se è riuscita a salvare il suo
mondo... >>
Sasuke
spostò lo sguardo sul rosso << Scommetto di sì >> poi
accennò un sorriso.
Sorrise
anche Sasori mentre alzava il volto al cielo.
Deidara
sbuffò mentre si sedeva sul un grosso masso << Ma quanto
ancora dobbiamo aspettare? >>
<<
Abbi pazienza, il covo è nel Paese delle Terme. Se sono partiti
subito, saranno qui a momenti >> gli rispose lo spadaccino.
<<
Viene anche il tuo maestro? >> domandò Sasori.
<<
Sicuramente, non credo la lasci andare da sola, si è appena
svegliata da un lungo coma, deve assicurarsi che stia bene >>
Sasuke
era ancora stupito che ci fosse qualcuno con capacità impensabili
come la rianimazione dei morti, non avrebbe mai pensato che esistesse
tale tecnica, e ne era grato e persino rincuorato che Sakura fosse
stata ritrovata da Suigetsu e condotta subito da questo maestro
Orochimaru << Grazie Suigetsu >>
Lui
girò lo sguardo sull'Uchiha << Per cosa? >>
<<
Per aver dato una possibilità a Sakura >>
<<
È stata solo fortunata che io fossi vicino >>
<<
Te ne sarò sempre riconoscente >> parlò anche l'Akasuna.
<<
Ragazzi, davvero, non c'è bisogno che mi ringraziate >>
sorrise goffamente.
Deidara
sbuffò ancora << Certo che però Sakura ci sta mettendo
davvero troppo tempo... >>
<<
Sei sempre il solito lamentoso >>
La
voce di Sakura.
I
quattro si girarono, notando alle loro spalle le sagome di Sakura e
il maestro Orochimaru.
Sasori
con il cuore a mille, spalancò gli occhi, ancora incredulo nel
vederla << Sakura... >> indosso aveva un maglia bianca,
dei pantaloni blu scuro, con una strana corda violacea intorno alla
vita, aveva i capelli un poco più lunghi, le arrivavano poco sotto
le spalle, aveva sulle labbra un sorriso e i suoi bellissimi occhi di
giada luccicavano. Senza perdere altro tempo si mosse subito verso di
lei.
Anche
lei si mosse in automatico verso di lui, felice e commossa di poterlo
rivedere, e infine finalmente si scontrarono a metà strada in un
abbraccio.
La
stringeva a se come per volersi assicurare che non stava sognando
<<
Non hai idea di quanto mi sei mancata >> le parlò in mezzo ai
capelli, respirando il suo profumo. Lei era proprio lì, tra le sue
braccia, era tutto vero.
Sciolse
l'abbraccio e lo guardò in quegli occhi nocciola << Anche tu
>> e poi impaziente lo baciò, portando le mani dietro la sua
nuca.
Contraccambiò
subito il bacio, tenendola stretta a se, trasmettendole ogni goccia
di amore. Un anno, aveva passato un intero anno pensandola morta,
quando in verità era viva da qualche parte, in attesa che accadesse
qualcosa. E per fortuna quel qualcosa era avvenuto. Grazie
Sakura... Sperava che anche lei, nel suo mondo stesse bene, che
avesse esaudito il suo sogno d'amore.
Sasuke
e Deidara si avvicinarono lentamente con un sorriso felice e
commosso.
Dopo
un breve istante, la coppia sciolse il contatto. Sakura spostò lo
sguardo commosso verso l'Uchiha e con sempre un sorriso sulle labbra
lasciò Sasori per sporgersi in avanti per abbracciarlo.
Sasuke
si stupì per un momento, ma contraccambio l'abbraccio quasi subito
con un sorriso sincero, contento che lei fosse viva <<
Bentornata >>
Sorrise
sul suo petto, poi buttò l'occhio alla destra di Sasuke, notando
Deidara grattarsi la testa goffamente, allungò il braccio e gli
afferrò la stoffa della maglia, tirandoselo verso di se <<
Vieni qua e abbracciami, scemo >>
Deidara
fece una smorfia all'aria, ma si lasciò coinvolgere quasi subito,
ritrovandosi accanto a Sasuke, nella morsa di Sakura.
<<
Mi siete mancati >> le scesero le prime lacrime dagli occhi.
<<
Che carini che siete >> ridacchiò Suigetsu.
Un
istante dopo, Sakura si staccò dai due amici, per guardare lo
spadaccino, gli tese una mano << Grazie, il maestro Orochimaru
mi ha detto che se stato tu a portarmi da lui >>
<<
Figurati >> le strinse la mano << Sei stata solo
fortunata che mi trovassi nelle vicinanze >>
All'improvviso
Sakura sentì un mancamento << Mi sento... >> si sentì
crollare.
Sasori,
dietro di lei, buttò le mani in avanti per sostenerla prima che
cadesse.
<<
Il suo fisico non si è ancora ripreso, ha bisogno di riposare >>
disse Orochimaru << Le ho detto che viaggiare anche solo un
giorno sarebbe stato stremante per lei, ma ha insistito così tanto
nel voler essere qui oggi >>
Il
rosso le portò un braccio dietro la schiena e l'altro lo fece
passare sotto le gambe, per poterla prendere in braccio << Io
mi fermo una notte a Numa con lei >> si rivolse ai compagni.
<<
Tanto vale che ci fermiamo anche noi >> parlò Deidara.
<<
Abbiamo tante cose da raccontarci >> Sakura sorrise appoggiando
la testa sulla spalla del rosso, mentre dava un'occhiata all'Uchiha.
Sasuke
capì subito quello sguardo, era sicuro che avesse visto quel momento
sulla terrazza a Taki con l'altra Sakura. Sospirò. Avrebbe dovuto
spiegarle molte cose.
Sakura
poi alzò lo sguardo su Sasori con una smorfia << Hai baciato
un'altra ragazza >>
Lui
rispose con un'altra smorfia mentre si avviava verso la città <<
Credevo fossi te >>
<<
Ti piacciono quelle più giovani >> scherzò ancora lei.
Sorrise
nel vederla fare la finta imbronciata << Ti amo Sakura >>
Si
strofinò la testa sulla sua spalla << Lo so. Anche io ti amo
>> era felice.
Deidara
e Sasuke sorrisero serenamente verso di loro, mentre li seguivano.
L'Uchiha
si sentiva più leggero, il senso di ansia e stress era svanito,
niente più preoccupazioni o timori, niente più conflitti e rimorsi.
Alla fine, era finito tutto bene, anche meglio di quello che si era
preannunciato, Sakura era tornata, e non vedeva l'ora di tornare a
Konoha per vedere le facce felici delle persone.
✿ ❀ ✿ ❀
✿
Mondo
1
<<
Domani riparto >> la informò lui con sempre la sua pacatezza
in volto.
Era
tornato solo da tre giorni, dopo due anni lontano da Konoha, e lui
voleva ripartire ancora? Pensava che avrebbe sostato molto più
tempo. Il fatto era che dopo averla informata, rimaneva lì, fermo e
davanti a lei, senza dire altro.
Dopo
un lungo istante, sospirò appena << Vieni con me? >>
Oh.
Si stupì della sua proposta, non avrebbe mai immaginato che glielo
avrebbe chiesto. Era arrossita un po', era entusiasta e felice <<
Sì >> sorrise cercando di nascondere l'emozione.
Lui
accennò un sorriso << Bene >> poi le diede le spalle e
iniziò a camminare << Partiamo all'alba >> aggiunse.
Era
rimasta imbambolata sul posto, ancora emozionata ed euforica. Avrebbe
davvero viaggiato insieme a lui.
Cinque
giorni. Erano passati cinque giorni da quando aveva lasciato Konoha
assieme a Sasuke. Non avevano parlato un gran che durante il
tragitto, si erano scambiati solo commenti sui luoghi, d'altronde
Sasuke era sempre stato di poche parole, un po' enigmatico e
difficile da capire. Ma era anche per questo che lo amava, lo trovava
affascinante nei suoi silenzi.
Arrivati
nei pressi del Villaggio delle calde Primavere, si erano fermati per
la notte in un faro sulla costa marina. Come ogni volta, mangiavano e
poco dopo si stendevano nei propri sacchi a pelo per riposare.
Non
riusciva a dormire, e non era per la luce del fuoco che illuminava la
stanza, ma era per i pensieri che riecheggiavano nella testa. Erano
cinque giorni che viaggiava con lui e sembrava non aver fatto
progressi, era come stare in missione con un semplice compagno di
villaggio, no, probabilmente avrebbe avuto più conversazione con
Shino. Fatto stava che anche se le piaceva quel suo essere così
silenzioso e calmo, voleva qualcosa di più. Sì, lo pretendeva
anche, perchè le aveva toccato la fronte con quel sorriso, e lei lo
aveva aspettato per due lunghi anni, e per finire le aveva chiesto di
seguirlo nel suo viaggio. Quindi, sì, voleva qualcosa di più dei
suoi silenzi, e della sua compagnia, solo che non sapeva come
approcciarsi, dirgli che lo amava era scontato ormai, cosa avrebbe
dovuto fare? Saltargli addosso e baciarlo? Di sicuro l'avrebbe presa
per una pazza, - era capace di farlo -, ma non era quello il punto,
lei voleva che fosse lui a dirle o dimostrale qualcosa, perchè dei
suoi “grazie” e tocchi sulla fronte se ne faceva ben poco.
Sospirò
piano, mentre continuava ad osservarlo dormire di spalle. Ma poi
decise di andare a prendere una boccata d'aria notturna, era sicura
che le avrebbe fatto bene.
Si
sedette su una grossa roccia disposta sul ciglio del promontorio,
accanto ad un albero di ciliegio. Il panorama era meraviglioso,
grazie alla luce lunare si poteva notare più che bene il mare poco
mosso. Il suono delle onde muoversi e infine schiantarsi piano sugli
scogli era musica per le orecchie, era talmente rilassante che
sarebbe rimasta lì tutta la notte. Erano stati pochi i posti che
l'avevano incantata così tanto, come il Villaggio nascosto della
Cascata, Taki. No, non aveva dimenticato quel mondo bizzarro, solo
che ultimamente non ci aveva pensato molto, era andata avanti con la
vita, ma si era domandata molte volte come stavano gli altri.
Ricordava che proprio a Taki aveva avuto un paio di momenti
emozionanti con loro, Sasori le aveva detto quel “ti amo” anche
se non rivolto proprio a lei, ma la cosa che l'aveva colpita di più
era stata che le aveva donato una piccola bambolina. Proprio pensando
a questo aprì la bisaccia e la tirò fuori, non sapeva perchè
l'avesse portata con se in questo viaggio, ma le piaceva pensare che
fosse per ricordarsi di quel mondo. Ma in verità se lo ricordava
comunque, come poteva dimenticarsene? Come poteva dimenticarsi di
lui, umano e amorevole? Non poteva. E soprattutto c'era stato quel
quasi bacio da parte di quel Sasuke, l'aveva desiderato, ma lui si
era ritirato poco prima, in fondo aveva ragione, non era innamorata
di lui, ma del vero Sasuke. E anche se ora era diverso, non era come
il Sasuke dell'altro mondo.
<<
... Sono convinto che lui in realtà sappia amare >>
Voleva
crederci anche lei, voleva sperarlo. E non si sarebbe arresa fin
quando non gli avrebbe tirato fuori i suoi sentimenti per lei, perchè
ne era convinta, qualcosa c'era... solo che non capiva di che tipo.
<<
Non dormi? >>
La
voce di Sasuke la distrasse dai pensieri, facendole girare lo sguardo
alla sua sinistra. Lui era lì, in piedi, e la guardava << Non
riesco a prendere sonno >>
Restò
così per un breve istante prima di decidersi nel sedersi accanto a
lei.
Lo
seguì con lo sguardo, un po' incuriosita della scelta di sedersi
<<
Non devi per forza stare sveglio anche tu >>
Sasuke
guardò davanti a se, osservando le onde del mare muoversi <<
Vero >> sospirò appena << Ma voglio restare sveglio...
>>
Era
rimasta incantata e stupita dalle sue parole.
<<
… con te >> aggiunse alla fine girando lo sguardo su quello
di Sakura.
Incrociò
i suoi intesi e potenti occhi, uno color ossidiana e l'altro con il
Rinnegan, e in quel momento si sentì perdere il respiro e il cuore
battere con più frequenza.
<<
Lo so che non sono facile... e capisco il tuo impegno... >>
Era
ancora più incantata, emozionata, e soprattutto curiosa di sapere
cosa stesse cercando di dire.
<<
Per questo voglio impegnarmi anche io... >> mosse la mano a
mezz'aria << Vuoi sapere cosa significa questo? >> le
toccò la fronte con due dita.
L'altra
volta l'aveva percepito come un gesto d'affetto non definito, aveva
capito che lui provava qualcosa per lei, ma non aveva saputo
interpretarlo. Annuì << Sì >>
Mosse
di nuovo la mano per appoggiarla sulla roccia, un poco all'indietro
<< Mio fratello me lo faceva per dirmi che mi amava >>
Perse
un battito a quella frase, e spalancò gli occhi stupita ed
emozionata al tempo stesso. Lui... Lui le aveva appena detto che
l'amava... e quindi anche due anni prima... L'emozione si fece strada
in lei, sempre più viva << Io... >>
Lui
si sporse lentamente verso di lei con il busto, sostenendosi con il
braccio << Lo so >> le disse piano, mentre si avvicinava
sempre di più, ancora, fino ad azzerare la distanza tra le loro
labbra, trasformandosi in un dolce bacio.
E
se prima era stupita, ora lo era ancora di più, ma era ancora più
emozionata, ma soprattutto ricambiata, finalmente.
<<
Il prossimo bacio dallo a lui >>
Le
fu automatico ricambiare al bacio, muovendo le labbra contro le sue.
Poteva dire che era felice, ma sarebbe stato minimale, perchè era al
settimo cielo. Lui la ricambiava, la stava baciando, ed era il minimo
dopo tutti quegli anni a corrergli dietro come una pazza innamorata.
Era fottutamente il minimo, Shannaro!
Qualche
istante dopo, Sasuke tirò indietro la testa, rompendo il contatto
tra le loro labbra.
Lei
era rimasta immobile, ancora mezza intontita, era stato un bacio
bellissimo, e sicuramente ne avrebbe pretesi degli altri.
Sasuke
la notava incantata e immobile, era quasi divertente vederla così
<<
È solo il primo bacio... >>
Ecco,
ora non sapeva se urlare dalla gioia per averle fatto capire che
l'avrebbe baciata ancora, o se essere imbarazzata nel ammettere che
aveva baciato un'altra persona prima di lui...
Era
strana, come se fosse combattuta interiormente << Che ti
prende? >> le chiese un po' confuso.
E
poi si decise a parlare, lui ancora non era al corrente della sua
avventura nell'altro mondo << Ti devo raccontare una cosa che è
successa tempo fa... >>
✿ ❀ ✿ ❀
✿
Mondo
2
Era
emozionata, felice e impaziente, guardava davanti a se quella porta
bianca con una certa insistenza, se avesse avuto il potere oculare di
Sasuke, era sicura che a forza di fissarla l'avrebbe incenerita con
l'Amaterasu.
<<
Tutto bene, Sakura? >>
La
voce di Sasuke la costrinse a distogliere lo sguardo da quella porta,
lo guardò al suo fianco << Sì, benissimo >> sorrise un
po' nervosa << Sono solo emozionata >>
Sorrise
<< Mi sembra normale >>
Si
lisciò i capelli vicino alle orecchie con agitazione << Come
stanno i capelli? Sono fuori posto? >>
Era
divertente vederla così agitata, e gli scappò un sorriso divertito.
<<
Non ridere >> gli fece una smorfia.
E
poi si fermò in quegli occhi di giada << Stai benissimo. Sei
bellissima, come sempre >> le disse serio e calmo.
Rimase
immobile a fissare il suo sguardo, calma e tranquilla, percependo i
suoi sentimenti, sapeva che lui provava un affetto molto profondo per
lei, infondo era la sua migliore amica e l'unica compagna di Team
rimasta.
<<
Sarò sincero con te, perchè voglio che tra noi sia sempre tutto
chiaro. Ammetto che anni fa ho pensato varie volte a questo momento,
però con la differenza che io mi trovavo dall'altra parte di questa
porta... e non nego che una piccola parte di me, anche adesso lo
desidera... >>
Sgranò
di un po' gli occhi, stupita da quella confessione.
<<
Ma non fraintendermi, amo mia moglie, è una donna meravigliosa, lo
sai bene anche tu. Però non l'ho mai desiderata come ho desiderato
te, e proprio non capisco perchè questi sentimenti siano sempre
rimasti dentro di me... è come se ci fosse qualcosa che mi tenesse
legato a te... >> sospirò appena, mentre le prendeva la mano,
posandole il pollice sul dorso di essa << Ma sono anche
onorato, fiero e felice che tu mi abbia scelto per accompagnarti nel
tuo giorno, in qualche modo vederti felice mi fa sentire bene, e
Sasori è perfetto per te, ti ama in una maniera incondizionata.
Quindi, quello che voglio dirti è che nonostante tutto, io ti amo
>>
Le
aveva fatto perdere il respiro, e sentiva anche lo stimolo di
piangere, ma cercò di trattenersi. Certo, una parte di lei lo aveva
sempre saputo, ma era rimasta comunque stupita da quelle parole,
erano state toccanti ed emozionati, ed era felice, sì, felice che
Sasuke si fosse aperto con lei. E ora aveva capito una cosa, era
molto più legata a lui più di quanto già lo fosse, certo, era il
suo migliore amico e unico compagno di Team, ma c'era ben di più,
non sapeva cosa fosse esattamente, ma percepiva che era molto
profondo. Gli sorrise << Lo so >>
Si
guardarono per diversi istanti negli occhi, sorridendo con serenità.
<<
Io e te... sono sicura che in un'altra vita sarebbe stato diverso...
>>
<<
O magari in un altro mondo... >>
Accentuò
il sorriso, capendo a cosa si riferisse.
<<
Ma ora basta parlare, Sasori ti sta aspettando >> si sentiva
meglio, più leggero, averle espresso i propri sentimenti gli aveva
fatto bene. L'amava in modo differente, perchè non era dispiaciuto o
invidioso, anzi, era davvero felice per lei e per Sasori, era felice
perchè lei era felice, questa era un'altra forma d'amore.
Sakura
annuì con gli occhi lucidi e si riposizionò davanti alla porta
bianca, con sempre Sasuke al proprio fianco. Prese quest'ultimo a
braccetto con un sorriso, e infine fece aprire quella porta.
Uscirono
in un grande giardino fiorito, con alberi di ciliegio in fiore,
facendo i primi passi fece trascinare il lungo kimono bianco
sull'erba piena di petali rosa. Intorno tantissima gente, sua madre
Tsunade e Ino piangevano commosse, Karin sorrideva, Deidara la salutò
con un cenno della testa mentre teneva la mano di Kurotsuchi, Konan e
Hidan di fianco a loro fare lo stesso, dietro a essi i restanti
Doragon, e poi i genitori e la nonna di Sasori, tutti commossi e
felici. Solo alla fine spostò lo sguardo davanti a se, poco più
avanti c'era lui, Sasori, la guardava incantato e innamorato. Era
bellissimo in quel kimono bordeaux da cerimonia, e lei era
felicissima di stare per sposarlo, perchè ne era sempre stata
convinta, lui era l'amore della sua vita.
Appena
arrivarono davanti all'altare cerimoniale, Sasuke le prese la mano e
gliela fece spostare in avanti, verso Sasori, incrociando lo sguardo
di quest'ultimo, per poi annuire.
Sasori
prese la mano di Sakura, mentre quella dell'Uchiha scivolava via,
fece fare un ultimo passo alla sua futura moglie, per poterla avere
davanti. I loro sguardi si ancorarono l'uno nell'altra, realizzando
il momento, rimandato e tanto atteso. Era bellissima, ed era
fortunato ad averla incontrata, ma soprattutto doveva ringraziarla
per aver insistito e non aver perso la speranza con lui. Mai avrebbe
creduto di amare così tanto una persona, e lei glielo aveva fatto
scoprire.
<<
Oggi siamo qui riuniti per unire in matrimonio Akasuna No Sasori di
Suna e Haruno Sakura di Konoha in matrimonio >> la voce di
Itachi iniziò a parlare.
Continuavano
a guardarsi innamorati, nel giorno del loro matrimonio, proseguendo
il cammino di vita insieme dopo essere stata interrotta per un lungo
anno. Da quel momento, davanti a quell'altare, sarebbero stati più
uniti che mai.
✿ ❀ ✿ ❀
✿
Mondo
1
Diversi
mesi dopo, erano ancora in viaggio insieme. Avevano esplorato molti
Paesi e villaggi, e al momento stavano passando attraverso il Paese
dei Fiumi, per poi dirigersi a Suna. Il Paese dei Fiumi era tra il
Paese del Vento e quello del Fuoco, ricordava molto bene che lì,
c'era un vecchio covo segreto dei membri di Akatsuki. Ed era stato in
quel luogo che aveva affrontato la sua prima e vera battaglia contro
un nemico di alto livello, Sasori della sabbia rossa.
Aveva
rischiato la vita più volte in quel covo, e sarebbe morta senza la
vecchia Chiyo. Sasori era stato feroce e violento in quel
combattimento, e macabro e sconvolgente averlo visto in forma di
marionetta umana. Vero, alla fine sembrava che avesse trovato la
pace, ma era rimasto un nemico.
<<
Mi piacerebbe che ogni tanto ti ricordassi di me, non solo dell'altro
me >>
Ma
dopo aver conosciuto l'altro Sasori umano, quello dell'altro mondo,
aveva iniziato a vederlo in modo diverso, perchè anche se era stato
uno spietato assassino, nel profondo aveva un'anima, con pensieri e
sentimenti umani. Dai racconti della vecchia Chiyo, aveva capito che
amava i suoi genitori, ed era pienamente convinta che se solo non
fossero morti, lui sarebbe cresciuto come il Sasori dell'altro mondo.
<<
Tutto bene, Sakura? >>
La
voce di Sasuke la distrasse dai pensieri << Sì >>
Continuarono
a camminare lungo un sentiero alberato, sul lato di un fiume.
Portò
una mano dentro la bisaccia e tirò fuori nuovamente quella bambolina
di se stessa. Sorrise nel vederla.
<<
Portala con te quando tornerai nel tuo mondo >>
Anche
se non aveva bisogno di questa bambolina per ricordarsi di lui,
averla con se le dava modo di sentire quel mondo più vicino.
Ricordava nitidamente tutto di quel mondo << Sasuke... vorrei
andare in un posto... >>
Lui
la guardò e annuì << Va bene >>
Circa
un'ora dopo, si fermarono davanti ad un cumulo di macerie, davanti ad
uno specchio d'acqua.
<<
Che cos'è questo posto? >> le chiese lui.
Fece
qualche passo in avanti, balzando poi sulle macerie << È il
luogo dove ho combattuto contro Sasori >>
L'Uchiha
la seguì a ruota.
Entrò
all'interno della voragine. Prima della battaglia era stata una
caverna, ma lei l'aveva distrutta nel combattimento, facendo crollare
il soffitto. Per questo c'erano macerie di rocce ovunque. Guardandosi
attorno, notò alcuni stracci di vestiti e pezzi di legno sparsi per
tutto lo spazio. Non era cambiato nulla, tranne che per le
marionette, quelle non c'erano. Ovviamente era al corrente che
Kankuro, assieme ad altri marionettisti, era tornato poco dopo il
rapimento di Gaara, per recuperare il più possibile. Si fermò nel
punto dove ricordava essere crollato insieme alle marionette di Madre
e Padre, osservando la pavimentazione rocciosa. Si accucciò a gambe
flette e toccò il terreno con la mano.
Sasuke
l'affiancò da in piedi, osservandola senza dire nulla.
Schiuse
un po' gli occhi, con un certo dispiacere nell'immaginare un piccolo
Sasori rimanere senza l'affetto dei genitori, finendo poi nel
trasformarsi in una marionetta umana, non solo per diventare un
essere perfetto e potente, ma anche senza sentimenti ad ostacolarlo,
non provando ne dolore ne amore. Alzò lo sguardo su una roccia dalla
forma quasi rettangolare, senza pensarci la afferrò con la forza che
aveva e la posizionò al centro di quella pavimentazione. Prese fuori
la bambolina dalla bisaccia, e la fissò per diversi istanti. Non
aveva bisogno di questa per ricordare quel Sasori e tutto il mondo
che lo rappresentava, quello che contava erano i ricordi nella sua
testa, non li avrebbe mai dimenticati. Così appoggiò la piccola
marionetta tra la roccia e la pavimentazione, mettendola seduta
<<
Non c'è un corpo da seppellire, ma merita una tomba. Voglio che ce
l'abbia. Traditore e membro di Akatsuki o meno, una volta era un
bambino che desiderava solo l'amore dei suoi genitori >> quella
piccola marionetta stava meglio lì, le dava l'idea di vedere un
Sasori con un animo buono. Si alzò subito dopo, continuando a
guardare la lapide appena creata.
<<
Stai già pensando da madre >> le fece notare Sasuke.
Sorrise.
Probabilmente aveva ragione. Si appoggiò una mano sul ventre appena
sporgente << Questo bambino avrà sempre noi al suo fianco >>
Sasuke
alzò la mano, raggiungendo la sua << Sempre >>
Era
felice, aveva Sasuke, e ora aspettava un bambino, la sua vita non
poteva essere migliore. Sasuke avevi ragione, aveva solo bisogno
di tempo, lui sa amare... e io sono felice. Grazie.
<<
Andiamo, ci aspettano a Suna >> Sasuke si mosse.
Rimase
ancora lì un momento a guardare la roccia con la marionetta. Si
domandava se in quel mondo Sasori e l'altra se stessa si fossero
riconciliatati, se stessero vivendo la loro vita come avrebbero
voluto... sperava e si augurava di sì. In qualche modo, sembrava che
le loro vite fossero collegate, lei qui lo aveva sconfitto,
scalfendolo nel profondo dell'anima, mentre dall'altra parte stava
proprio con lei stessa. Accennò un sorriso. Sasori, grazie ancora
di tutto. Prese un lento respiro << Riposa in pace, Sasori
>> infine si girò e si incamminò verso il suo amato.
Sasuke
sporse la mano fuori dal mantello scuro, aspettando che lei gliela
prendesse nella sua.
Sakura
sorrise serena, afferrando la sua mano. Era felice, perchè aveva
avverato il suo sogno d'amore, formando una famiglia con Sasuke
<<
E così ti piacerebbe avere una bambina... >> sorrise
divertita.
<<
Le femmine Uchiha danno meno problemi >>
Sakura
ridacchiò << Ma non mi dire... >>
<<
Ma va bene anche se è maschio >>
<<
Lo scopriremo tra circa sei mesi >>
I
due si incamminavano, allontanandosi sempre di più da quel luogo, e
senza spiegazione la testa della piccola marionetta si mosse appena,
incrinandosi da un lato.
Bonus:
Sasori
sotto forma spirituale se ne stava seduto su quella roccia, a gambe
incrociate, muovendo le dita di una mano verso quella piccola
marionetta, mentre teneva appoggiata la guancia con l'altra mano. Si
sforzava nel provare a muoverla, mentre guardava Sakura e Sasuke
allontanarsi sempre di più << Tsk. Quella ragazzina... >>
~♥~♥~♥~
Ciao
Ninja ♥
Ebbene
questa è la fine, finalmente Sakura è riuscita a conquistare il suo
Sasuke, mentre nell'altro mondo Sasori ha potuto riabbracciare e
continuare la propria vita con la sua Sakura. Posso dire con
certezza, che è stato un bel lieto fine per tutti.
Spero
che la storia in complessiva vi sia piaciuta, perchè io ho adorato
scriverla. :3
Grazie
a tutte, a chi la recensita e messa nelle preferite, ma anche chi la
semplicemente letta. Grazie, e ancora grazie. ♥
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