I love you, my little Purdy Girl

di I am Maryanne
(/viewuser.php?uid=381574)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Cap 4

Passarono pochi giorni dalla notizia. Rose tornò nel suo appartamento e Ashley chiamò subito i suoi amici per raccontargli tutto.
-COOOSA!?!?- chiese incredulo CC –NO, non ci credo Ash, dimmi che non è vero- continuò
- E’ così cazzo!- rispose il bassista appoggiando le mani sul viso
I musicisti si trovavano nel salotto di Ashley, seduti sul divano. Nessuno riusciva a credere a quanto avevano sentito. Ashley scherzava molto, ma questa volta era serio. Preoccupato.
-Ash, sicuro sia tuo?- domandò Andy preoccupato per l’amico
- Non usavamo il preservativo Andy… - rispose –credetemi, non so cosa fare… - continuò disperato
I quattro (Andy, Jake, CC e Jinxx) si guardarono qualche secondo, come per trovare una soluzione. Jake si sedette a fianco a lui, poggiandogli una mano sulla spalla:
-E’ tuo figlio Ash… - iniziò – è una parte di te, una vita. Capisci? E’ dura lo capiamo ma sappi che un figlio è il tuo sangue. Noi ci saremo sempre per te Ashley- terminò il chitarrista invitando con un gesto del capo gli altri ragazzi ad abbracciare il bassista.
- Grazie ragazzi – sussurrò lui – vi voglio bene –
 
________


Passò circa una settimana, Rose non si fece sentire ne vedere da quella mattina in cui si presentò alla porta di Ashley.
Preoccupato, decise di dirigersi da lei per vedere come stava. Bussò. Aprì un’amica di Rose e fece entrare Ashley in casa:
-Come sta?- chiese lui
-Ha avuto dei forti dolori l’altra sera, sono venuta a dormire da lei e oggi abbiamo chiamato il dottore per visitarla. Deve riposare.- rispose la ragazza seccata dalla visita inopportuna di lui.
Ashley entrò nella stanza. La vide nel letto, stava riposando. Il viso angelico di Rose gli ricordava i bei momenti avuti con lei…
Si sedette sul letto, cercando di non fare troppo rumore, allungò una mano e la poggiò sul ventre sempre più grande. Sospirò “mio figlio” pensò “ti vorrò bene piccolino”. Una lacrima gli rigò il viso magro.
Rimase poco lì, si alzò dal letto e prima di uscire diede un’ultima carezza al pancione.
Uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle. Si asciugò il viso e andò via.




Spazio Autrice:
Eccolo qua, il nuovo capitolo. Spero che vi sia piaciuto e mi raccomando di recensire!
Miri




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3878188