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Scruto seria il suo volto smarrito, i suoi occhi lucidi e quel suo
sorriso amaro tipico di quando viene ferito, tipico di quando si
rifugia nelle illusioni che
lui stesso riconosce come tali. Sa che non andrò via con lui, sa
che le cose non torneranno come un tempo, sa che il nostro rapporto
ormai non può essere aggiustato ma si ostina a crederci, si
aggrappa con tutte le sue forza ad appigli inesistenti.
Non ho la forza di infierire ancora, non riesco a infliggergli altro
dolore benché le mie intenzioni iniziali fossero quelle di
arrecargli lo stesso tormento che lui aveva inferto a me. Ora mi rendo
conto che il suo dolore era pari al mio, mutava solo la forma. Anche
lui è fragile, anche lui è debole ma io non posso aiutarlo.
Tende nuovamente le mani verso le mie, e questa volta, non mi sottraggo
al suo tocco facendo tendere le sue labbra in un sorriso di
riconoscimento. Forse sto alimentando le sue illusioni, forse
renderò il suo dolore più grande ma ora lo riconosco. Ora
riconosco il mio Kohaku, il ragazzino insicuro che viveva con me, che
lavorava con me, che faceva di tutto per ricevere gli apprezzamenti
dagli altri, non è mai stato un ragazzo cattivo ma ciò
che gli mancava era una volontà propria. Ha sempre fatto
ciò che credeva buono per gli altri e si è sempre
affidato ad una persona più forte di lui.. ero io il suo
appiglio. Ero io il suo coraggio, la sua forza e forse il suo unico
desiderio era diventare per me quello che io ero per lui.
Quando mi sono abbandonata al dolore, è morta una parte della
sua vita e lui non ha retto la perdita, dando libero sfogo a tutta la
frustrazione accumulata negli anni. Io lo capisco, solo ora capisco i
suoi gesti, i suoi perché; ma non posso far tornare indietro il
tempo. È il momento anche per lui di crescere, forse.. forse lo
ha già fatto ma ancora non lo vuole accettare. È
difficile rendersi conto di poter vivere solo delle proprie forze, noi
ci illudiamo di aver bisogno degli altri, solo perché con il
loro aiuto è più facile; ma la verità è che
siamo in grado di essere completamente autosufficienti se lo vogliamo,
se ci impegniamo. Proprio quello che ho ricordato grazie a Sesshomaru.
-T-ti lascerò tutto il tempo che vuoi, io sarò paziente e
rispetterò i tuoi spazi e... e so che non sarà facile ma
sono sicuro che con un po’ d’impegno noi..-
Interrompo silenziosa il suo discorso, la sua voce incerta rotta
dal pianto, le sue illusioni, semplicemente ponendo il mio dito indice
sulle sue labbra aride.
-No, Kohaku io non tornerò con te, ho una nuova vita ed ora
anche tu devi pensare alla tua. Hai ricevuto il mio perdono ora sei tu
a dover perdonare te stesso. Torna a Tokyo, impegnati nel lavoro e
ricomincia vivere. Innamorati, trova la persona giusta per te e offrile il tuo cuore. Impara ad avere fiducia in te, perché è sulle tue di forze cui dovrai fare affidamento. Impara
ad essere indipendente e a rendere tali le persone a cui vuoi
bene, è il regalo più grande che puoi far loro.
Mi avvicino leggermente a lui accarezzando la sua pelle umida e
anormalmente fredda. E’ un gesto spontaneo, naturale ed entrambi
siamo consapevoli che quello è un saluto di addio, ma lui tenta
un’ultima volta di convincermi ad andare via con lui. Pone la sua
mano sulla mia, fermandola, ma con un gesto delicato, tenero.
Semplicemente vuole prolungare il più possibile con contatto, lo
lascio fare osservandolo con un’espressione dolce ma velatamente
contrariata, un misto di accondiscendenza e rimprovero, so che
più prolungo questo momento più difficile sarà per
lui andar via ma non riesco a negargli questa ultima effimera opportunità.
-Perché Rin? Qui… non hai niente.
Sorrido sincera a quelle parole, anche lui sa che non sono vere ne sono
sicura, ma ha sfoggiato il suo ultimo tentativo. Accarezzo la sua
guancia col pollice mentre comprensiva rispondo alla sua frase
-Ti sbagli Kohaku, io qui ho tutto, l’ho sempre avuto e anche ora
che non c’è la nonna so che è questo il mio posto,
perché è qui che sono felice.. tutti i momenti importanti
della mia vita, belli o brutti avevano questo sipario e voglio che
continui ad essere questo e poi… qui ho ritrovato me stessa,
qualcuno mi ha ricordato chi sono e non ho intenzione di deluderlo,
io…
Gli occhi mi si appannano nuovamente di lacrime al ricordo di
Sesshomaru, ma un tenero sorriso incurva le mie labbra. E' come se lo
sentissi vicino, come se lui sia qui in questo momento, ad osservarmi
fiero del mio comportamento, so che è sciocco ma… sento
la sua presenza.
-D’accordo Rin, mi basta saperti felice.
Dice queste parole col volto chino, scostando la sua mano dalla
mia liberando la sua gota, che, sono sicura, si sta nuovamente bagnando
di calde lacrime. Non avrei mai immaginato che le cose tra noi
finissero cosi. Che questo incontro finisse cosi. Credevo lo avrei odiato per
tutta la vita, pensavo che non sarei mai riuscita ad affrontarlo,
invece, ora so che la realtà che fuggivo faceva soffrire
entrambi.
Kohaku si alza lentamente nascondendo il suo viso con la folta frangia,
si dirige silenzioso verso l’uscio di casa e io lo imito pur
rimanendo a qualche passo di distanza da lui, lo vedo soffermarsi
qualche istante davanti al porta ma poi poggia la sua mano sulla
maniglia aprendola leggermente. Esita nuovamente, questa volta qualche
istante in più forse in attesa che io lo fermi, forse
semplicemente per trovare la forza di andare avanti; ma poi, china
nuovamente il capo asciuga le lacrime e si volta verso di me
salutandomi con un sorriso triste, amaro, ma sincero che io ricambio
con altrettanta onestà. Infine lo vedo nuovamente abbandonare
questa casa, cosciente del fatto che molto probabilmente non lo
vedrà mai più ospite.
Rimango immobile a fissare la porta chiusa solo per qualche istante, ho
l’impulso di andare alla finestra per guardarlo andar via ma sono
sicura che lui si volterebbe verso di me e sarebbe per entrambi un
ulteriore dolore.
- Addio, Kohaku.
Attraversa lento il vialetto voltandosi varie volte a scrutare le
finestre alla ricerca della figura di Rin, ma lei non c’è.
Sembra più volte tentato dall’idea di tornare sui suoi
passi tuttavia non lo fa e, ormai sconfitto, svolta l’angolo
della strada trovandosi me di fronte. Dopo un attimo di smarrimento mi
rivolge un sorriso scherno, dal retrogusto aspro,
inacidito dall’odio. È come se mi conoscesse, come se io
non fossi per lui un completo estraneo, come se gli avessi inflitto la
più dolorosa delle torture. Dovrebbe provare paura nel trovarsi
un demone di fronte, un demone completo, pericoloso e irritato ma non
lo è. Affronta stanco il mio sguardo ed ho come
l’impressione che l’unico motivo per cui non mi teme,
è perché in fondo al cuore, desidera il dolore fisico che
potrei infliggergli.
-Sei tu che hai guarito Rin?
-Sei tu che l’hai ridotta in quello stato?
Un altro sorriso amaro si distende sulle sue labbra, mentre io
involontariamente faccio schioccare le dita mostrando gli artigli.
Sembra quasi divertito dalla situazione e la cosa mi irrita
maggiormente, è come se aspettasse una mia reazione. Vuole provocarmi ma non ho intenzione di sporcarmi le mani con lui.
-Rispondi sempre alle domande con altri interrogativi?
Il suo tono è ora sprezzante
e anche il suo sguardo sembra più spavaldo, ma io, continuo a
non mutare la mia espressione atona e distaccata benché la
voglia di recidergli la gola sia parecchio allettante. Questo ragazzo
vuole usarmi per espiare le sue colpe, ma non ho intenzione di donargli
la quiete che tanto cerca.
-Tu invece le usi per eluderle?
Il suo sguardo muta diventando torvo, carico d’ira. Sembra pronto
ad esplodere da un momento all’altro e io attendo paziente che
ciò avvenga. Non c’è miglior vendetta
dell’indifferenza, uomini e demoni sono simili in questo e
io pregusto il momento in cui la sua mente offuscata dall’ira lo farà capitolare.
Ho assistito al suo incontro con Rin, ho trafitto
le mie mani fino a farle sanguinare per trovare la forza di non
interferire, per non irrompere nella casa e far esalare l’ultimo
respiro a questo stolto ragazzo. Era Rin che doveva affrontarlo e lo ha
fatto, io ora non dovrei neppure essere qui, non mi sarei dovuto
mostrare, eppure mi è stato impossibile resistere oltre, anche
io sono debole.
-Non vuoi picchiarmi? Non hai il desiderio di affondare i tuoi artigli
nella mia carne? Io sono la persona che ha rovinato la vita di Rin,
mentre tu sei colui che le ha ridato la vita, non hai voglia di
uccidermi? Ti conosco sai? Ti ho visto con lei, la ami giusto? E allora
perché esiti? Sono qui, sono la tua preda l’oggetto dei
tuoi più sordidi pensieri di vendetta, cosa aspetti ad attuarli?
Ascolto le sue parole cariche di risentimento e frustrazione, il suo
tono è alto e fastidioso sembra che l’ira stia lentamente
prendendo il sopravvento e io nella mia muta e superiore padronanza di
me lo osservo. Quasi ho pietà di
lui, cerca disperatamente una punizione che lo liberi dai suoi peccati.
Crede forse che io sia cosi magnanimo da concedergli tanto?Illuso, Rin
lo ha perdonato, e nella sua innocenza non ha compreso la necessita di
questo ragazzo di scontare le sue pene. Forse se lo avesse respinto,
picchiato o insultato ora starebbe meglio, ora avrebbe una motivazione
per andare avanti, quella di riconquistarla di mostrarsi cambiato ma
lei non gli ha lasciato alcuna speranza.
È sciocco ma anche io ho capito che è quella che
infonde tanta forza all’uomo, è uno dei suoi motori
più potenti e lei lo ha completamente sabotato. Non nego il piacere che
ciò mi provoca eppure devo ammettere che la motivazione della
sua fermezza non risiede nella volontà di farlo soffrire,
bensì in quella di fargli aprire gli occhi sulla realtà.
Mi viene spontaneo domandarmi se Rin sia cosciente di ciò che ha
provocato in Kohaku ma ciò che più mi preme al momento
è sapere che in questo momento lui sta provando la stessa
disperazione che ha inflitto a lei.
Le sue azioni sfrontate e
irose dunque non mi sorprendono, la cosa che invece mi sconvolge e per
la prima volta mi rende espressivo, è la sua rivelazione circa
la mia “identità”.
Kohaku si accorge del mio attimo di sorpresa e continua sprezzante il suo discorso, dai toni ormai beffardi e provocatori.
-Si, hai capito bene so chi sei, vi ho spiati. Ho spiato Rin fin dal
giorno in cui tentai di abusare di lei, mi sentivo un verme, lei non
voleva più vedermi e io non avevo il coraggio di affrontarla. Mi
nascondevo dietro le telefonate nella disperata ricerca di uno spiraglio
di speranza per noi due, ma nel frattempo, venivo a controllare come
procedesse la sua vita. Non riuscivo a perdonarmi, ma ero troppo
codardo per fare qualcosa di concreto per lei.
Ero il suo incubo, lo sapevo, lo vedevo; e ogni volta che venivo a spiarla morivo scoprendo che nulla cambiava e che in lei della Vera Rin non c’era niente finchè, non sei arrivato tu. Tu che sei riuscito a liberarla dal suo nichilismo, tu che sei riuscito a ridarle il sorriso, tu che hai conquistato il suo cuore.
In quel momento, solo in quel momento, ho realmente capito che
l’avevo persa. Ho realizzato che non sarebbe mai più
potuta essere mia ed allora ho tentato il tutto per tutto, sapevo di
non avere speranze ma quando te ne sei andato, quando avete litigato,
un briciolo di utopia ha iniziato a spandersi in me, avevo ancora una
possibilità mi ero detto…
Ma sbagliavo…io conosco Rin da anni ma tu in pochi giorni
l’hai realmente compresa. Ora so perché te ne sei andato,
e per questo ti odio ancora di più, mi odio ancora di
più. Io non sono mai riuscito a capire cosa fosse meglio per
lei, non sono mai stato capace di offrirle ciò di cui aveva
bisogno. Sei tu il vincitore io…. Insomma siamo l’uno
davanti all’altro per lo stesso identico motivo, e in questo
momento abbiamo entrambi la stessa esigenza, perciò fai
ciò che desideri fin dal momento in cui hai capito chi
sono e cosa ho fatto!
Ascolto molto attentamente il suo discorso, il suo tono sincero, a
volte pacato altre rabbioso; ma più di tutto, scruto i suoi
occhi. Sono seri, decisi, privi di rancore o superiorità. Sembra
davvero alla ricerca di una punizione, il perdono di Rin non gli
è bastato, come ha detto lei ora è lui a dover accettare
il passato. Ed ora cerca solo un modo per lenire i suoi sensi di colpa.
Gli dedico tutta la mia attenzione per qualche istante e non osservando
ombra di dubbio nei suoi occhi, mi avvicino fulmineo sferrandogli un
pugno allo stomaco abbastanza forte da farlo gemere di dolore e
piegarsi al terreno, ma altrettanto calcolato da non provocargli danni.
Lo vedo ansimante al suolo, tossicchia rumorosamente ma poi
raccogliendo le sue forse si rialza parandosi davanti a me, aspetta che
io lo colpisca ancora che infierisca su di lui ma io resto immobile per
quanto la voglia di continuare sia provocante e lui allora si avventa
contro di me disperato.
- L’ho ferita! Ho cercato di violentarla, ho rovinato la sua vita!!!
Un altro pugno, questa volta più potente, offende nuovamente il
suo stomaco facendolo ricadere sul mio stesso braccio ancora in
contrazione. Un ringhio gutturale
sfugge alle mie labbra mostrando la mia ira fino ad allora celata,
mentre, per la seconda volta, Kohaku annaspa alla ricerca d’aria.
Forse questa volta ho esagerato; comunque non mi scompongo,
riacquistando come mio solito la mia espressione atona, il mio sangue
freddo il mio controllo, che poco fa ha vacillato.
Abbandono il corpo di Kohaku al terreno, permettendogli di assumere una
posizione che renda meno dolorosa la respirazione poi, una volta
accertatomi delle sue condizioni non troppo gravi, mi decido a lasciare
quel luogo. Gli do le spalle deciso a ripercorrere quella stradina
sterrata che mi ha condotto la prima volta a quella casa per recuperare
la mia auto e tornare da dove sono venuto, silenzioso e invisibile. Ma
appena compio qualche passo sento la sua voce rauca e spezzata
chiamarmi facendomi voltare nella sua direzione,si sta lentamente
rialzando ma il dolore gli impedisce movimenti toppo ampi.
-Abbiamo avuto entrambi ciò di cui avevamo bisogno, tornatene a casa, dimenticala e rifatti una vita. Lei starà bene.
-A-aspetta, che farai ora? Tornerai da lei o l’abbandonerai?
Annaspa rumorosamente per lo sforzo compiuto nel parlare, ma gli dedico
sono alcuni istanti della mia attenzione riprendendo il mio cammino
senza rispondere alla sua domanda. Non devo rendere conto a lui delle
mie scelte, non l’ho mai fatto con nessuno, tuttavia, mosso da
chissà quale forza alla fine decido di concedergli
quest’ultimo desiderio. Tre semplici parole che forse lui non
potrà capire, che non saprà interpretare ma è
questo tutto ciò che posso concedergli, niente di più
niente di meno.
-Non dire sciocchezze
Riprendo infine la mia strada attraversando quella via deserta,
superando quel piccolo viottolo che porta a lei, per salire sulla mia
auto e andarmene. Non occorre che sappia che ho assisto alla sua
rinascita, è superfluo dirle che sono orgoglioso di lei o forse,
per la seconda volta, questo luogo è testimone della indecisione.
Ingrano la marcia e con una leggera sgommata causata dalla ghiaia, mi
allontano da quella casa ignaro che la padrona della stessa ha
già da tempo scoperto la mia presenza.
Osservo la macchina di Sesshomaru sgommare via con un atono sorriso
sulle labbra. Sapevo non mi avrebbe salutata ma in cuor mio sapevo
anche che non mi avrebbe mai lasciata sola. Ha mantenuto la sua
promessa, non mi ha abbandonata, e mi ha dato la forza di tornare me
stessa ed è ora che veda questa mia rinascita senza bisogno di
spiarla in un riflesso di vita rubato.
Ed ecco un altro aggiornamentoooo… come vi è sembrato
questo capitolo???come desiderava qualcuno finalmente Kohaku le ha
prese dal nostro bel demone, uno sfogo per entrambi se cosi lo vogliamo
definire ma come avevo precedentemente detto questa battaglia era di
Rin, solo sua. Sesshomaru… ha solo partecipato in modo marginale
per quanto la sua presenza sia stata essenziale. Che dire.. le note
dolenti nella vita di Rin dovrebbero finalmente essere concluse, ora
manca solo l’effettivo ricongiungimento col nostro yuoikai!
Questa volta siamo davvero vicini alla fine, il prossimo credo sia
l’ultimo capitolo, tuttavia non ho ancora concluso la sua stesura
quindi non ne sono certa, al massimo saranno due.. non ne ho proprio
idea. Ad ogni modo ecco a voi SPOILER!!!
“l profumo di Sesshomaru si fa
sempre più forte e nella mia mente balena l’idea di
andargli incontro, di dimezzare le distanze tra noi per diminuire il
tempo che ci divide. Eppure, pigra, continuo a godermi quel bagno di
sole, quella brezza gentile,quel profumo bosco cosi simile a lui, ma
screziato di dolce e suadente, dalle note delicate dei fiori.
La mia mente è attraversata
anche dal pensiero della fauna di quel luogo, cosi tranquillo ma in
realtà brulicante di piccola vita. Avverto distintamente il
volare di piccoli insetti, qualche ape, qualche mosca, e ovviamente
anche se impercettibili ci saranno moscerini e farfalle . Tuttavia
quella vita aerea si rispecchia inevitabilmente anche in quella
terrena, si sente il frinire dei grilli e il cicaleccio delle cicale.
Istintivamente immagino anche
la presenza di formiche e ragni e a quel pensiero un moto di
inquietudine si impossessa di me, avverto l’irrefrenabile bisogno
di alzarmi e controllare che non uno di quegli insetti si sia posato
sul mio corpo o immerso nei miei capelli; ma una fresca mano si posa
sulla mia e un corpo prende posto accanto al mio, piegando con la sua
presenza non solo l’erba, ma anche la mia sensazione di
disagio.”
Questa volta è bello grande per farmi perdonare di quello incomprensibile del capitolo precedente :P
Ed ora passiamo ai miei tanto amati ringraziamenti!!! E si
perché siete voi che commentate a darmi il coraggio e lo sprono
a continuare e, come sempre, invito chiunque legga a lasciare un segno
del proprio passaggio se lo ritiene opportuno e ne ha la
possibilità ; ma ora basta con le parole e veniamo ai fatti
grazie a :
LilyProngs, come hai notato la
porta del passato è stata chiusa definitivamente in questo
capitolo con Sesshomaru, volevo che anche lui si sfogasse un po’
:P la battaglia era di Rin ma lui da alleato doveva pur avere la sua
parte no?? sono sempre onorata di ricevere i tuoi complimenti e mi
auguro con tutto il cuore che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!
Ancora non so come ringraziarti per la shot che mi hai dedicato!!
Appena l’ispirazione busserà alla mia porta
ricambierò con estremo piacere!!! Un bacione immenso a presto
Vale728 ed ecco il nuoco cap
con Sesshomaru ti è piaciuto??spero di si io come al solito sono
sempre molto indecisa sul risultato del mio lavoro.. volevo che anche
lui avesse la possibilità di sfogarsi ma non volevo farlo
passare dalla parte del torto lui è un personaggio che non si
lascia dominare dall’ira.. spero di aver dato un briciolo di
onore alla sua natura superiore.. un bacione immenso e grazia ancora
lua82, ciau!!!!!! Come sempre
le tue recensioni mi fanno spuntare il sorriso e ti ringrazio
infinitamente per i complimenti!!!! Come hai potuto notare Kohaku era
già nei paraggi e sapeva già di Sesshomaru in un certo
senso è stato proprio il nostro youkai a smuovere tutto!! Sia
con Rin che con Kohaku. Spero con tutto iol cuore che questo incontro
di sia piaciuto e mi auguro che quei due pugni siano stati ben
inseriti… non so perché ma alla fine ho sentito il
bisogno che lui lo picchiasse pur non mosso dal desiderio di vendetta
ovvero non volevo che interferisse col volere di Rin che lo aveva
perdonato… sarebbe stato scorretto cooomunque un bacione
immensoooo a grazie
sesshy94 Kohaku è vivo e
vegeto anche se non del tutto in forma :P come hai detto anche tu non
si meritava una vendetta troppo crudele ma qual cosina ci voleva, lui
stesso la desiderava per espiare le sue colpe (ovvero ho deciso io
cosi, piccola libertà da autrice :P ) spesso quando ricerchiamo
disperatamente il perdono di qualcuno è perché ci
sentiamo realmente i colpa, un’oppressione che ci dilania e anche
se riceviamo quel tanto bramato perdono non è detto che noi
siamo in grado di farcelo bastare, questo è il caso di
Kohaku… spero di aver espresso bene il mio pensiero… ma
quello che volevo sottolineare è che alla fine non è
stata una vendetta nei suoi confronti più che altro
un’espiazione, infatti sono stati solo due pugni, un gesto
più che altro simbolico. Un bacione immenso e a presto
achaori si io la penso
esattamente come te, anche per me vale la regola che si può
perdonare ma non dimenticare.. e in tutta sincerità forse quel
perdono non è sempre realmente sincero, il ricordo
resterà sempre la sofferenza ha ormai lasciato la sua cicatrice
nel cuore perciò è im possibile negare il perdono a chi
è realmente pentito ma è umanamente impossibile
dimenticare i torti subiti! Già per le sciocchezze spesso
è difficile soprassedere figuriamoci per le cose serie :P . cara
un grazie immenso e un bacio spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto a presto : )
monyprincesslovett, chiedo
perdono per non aver aggiornato prima ma ho solo la mattina libera e
non sempre quindi mi è difficile aggiornare in tempi brevi, ad
ogni modod ecco il fatidico incontro e la vera conclusione del passato
di Rin. Mi auguro che l’aggiornamento seppur in ritardo, ti sia
piaciuto e ovviamente spero di poter leggere le tue impressioni sul mio
lavoro. L’incontro tra Kohaku e Sesshomaru era deciso da tempo
anche se non sapevo cosa avrebbero fatto, se si fossero picchiati, se
avessero litigato o parlato nulla. Alla fine ci ho messo un po’
di tutto :P un bacione immenso e grazie per il commento a presto
PS grazie per avermi aggiunta tra gli autori preferiti e aver
commentato “passione in una notte di blackout” XD
piccola tammy purtroppo le
vendette cruente non sono le mie preferite… l’arma che
preferisco e meglio so usare è la parola, certo anche le mani a
volte servono :P Ma ho preferito in questo caso non infierire su
Kohaku, come hai potuto notare tu stessa anche in questo capitolo se
l’è cavata relativamente bene.. le ferite dell’anima
fanno più male di quelle fisiche.. forse la vendetta più
dolorosa è stata proprio questa per lui, sapere di averla persa,
di non averla mai avuta,e di non avere più
possibilità…bè.. anche se non c’è
stata una carneficina mi auguro che il cap ti sia piaciuto ugualmente
:P un bacione immensoooo a presto
callistas grazie per aver
commentatoe tranquilla piccoli o grandi i commenti sono sempre graditi
in particolare i tuoi : ) sono felice che il cap ti sia piaciuto e
spero che questo non sia da meno. Per quanto riguarda l’incontro
tra Rin e Sesshomaru dovrai aspettare il prossimo capitolo ma
già lo spoiler può frenare un po’ della tua
curiosità. Come ho scritto sopra non so se il prossimo cap
sarà l’ultimo o il penultimo ma ormai il lieto fine
è alle porte : ) un bacione gigantesco!!!!! A presto
soniacristina1989 ciao grazie
per aver commentato la mia storia, mi fa piacere che ti sia piaciuta,
leggere 21 capitoli in una volta non deve essere una passeggiata e sono
felice che la ff ti abbia coinvolta a tal punto da partecipare a questa
impresa :P spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento
J un bacio a preso
Ovviamente ringrazio con tutto il cuore coloro che mi seguono e che hanno inserito la ff tra le preferite e/o seguite.
Un abbraccio
Mikamey
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