Questa è una
cosa senza precedenti. Dovrò contattare lo psicologo al
più presto per una seduta. Non si può continuare
così. No, non lo accetto.
- A cosa stai pensando, Cerise? -
La ragazza continuò imperterrita a tentare invano ad
infilare la chiave di casa nella serratura, ignorando completamente il
Dio della morte alle sue spalle che continuava a parlare a raffica.
Non riuscirò
a gestire questa situazione da sola, e tanto meno riuscirò a
nasconderla alle mie sorelle. Figuriamoci, noteranno subito che
c’è qualcosa che non va.
- Sarò solo uno shinigami, ma sono sicura che non riuscirai
ad aprire la porta con le chiavi del lucchetto della bici -
Argh.
- Grazie, ma ci sarei arrivata anche da sola –
- Se lo dici tu -
In casa c’erano solo le sue due sorelle: la piccola
Reneè di appena 10 anni, e la timida e impacciata Coraline
di 14. Cerise, essendo la maggiore, aveva il compito di occuparsi di
loro in assenza del padre, sempre all’estero per lavoro. Che
lavoro, poi, non si sapeva.
- Cherry! Stai bene? Prima mi hanno telefonato…-
- Si, Coraline…tutto a posto –
- Tu menti – la piccola Reneè era una bimba di
poche parole, calma e fredda, ma ci azzeccava sempre.
È inutile
girarci intorno e cercare scuse, non puoi fargliela sotto il naso.
È un essere superiore. Ricordalo.
- Vado in camera mia, non disturbatemi – unica salvezza: la
fuga.
Appena entrata in camera, chiuse subito la porta a chiave e si sedette
sul letto.
- Merily, dimmi le regole del Death Note -
- Hai intenzione di usarlo? – Merily sembrava
sconvolta.
- Ma figurati, voglio solo essere informata – dopo un sospiro
di sollievo, il Dio della morte iniziò a spiegare le regole
di quello che quasi sembrava un gioco da tavolo.
- Allora….se scrivi il nome di una persona in quel quaderno
morirà dopo 40 secondi, a meno che non si indichi
l’ora del decesso. Ah, e bisogna avere in mente il volto
della persona, per non uccidere eventuali omonimi. Entro quei 40
secondi si può stabilire anche il modo in cui
avverrà la morte…. –
- Figo -
- Prego?-
- Grazie! – Cerise, ovviamente, non aveva afferrato il senso.
- Lasciamo perdere…vuoi che continui a spiegarti le altre
regole?-
Già sotto le coperte, Cherry era immersa nel mondo dei sogni.
- Disgraziata! Come hai fatto a prendere già sonno? Prima mi
chiedi le regole del Death Note, e ora sonnecchi mentre ti parlo!
Potrei anche strangolarti nel sonno, sai? –
Mentre continuava a sgolarsi, la ragazza continuava a ronfare alla
grande.
-Valli a capire, gli umani….-
Come di routine, quella bizzarra donna dai lunghi capelli bianchi
passò a dare la buona notte alle tre sorelle ormai
già dormienti. Quel gesto quotidiano non aveva senso, dato
che non potevano sentirla, ma la faceva stare meglio. Forse era
convinta che la loro vera madre avesse voluto così. Ora
toccava a lei prendersi cura delle bimbe.
Era destino che lei finisse lì, in un mondo che non era suo
e con il compito di badare a tre marmocchie. Girovagava per
la casa, senza meta, come sempre del resto. Ogni suo gesto era
ripetitivo, e la noia era ormai incontenibile perché
rinchiusa in quattro mura le cose da fare erano davvero poche.
Solitamente non aveva interesse per la televisione, ma decise di
accenderla lo stesso. Stavano dando un notiziario. Merily ascoltava con
attenzione, non si lasciava sfuggire nemmeno un particolare.
Da parecchio tempo non si faceva altro che parlare del caso
Kira…. per lei era chiaro come il sole che il misterioso
killer si serviva di un Death Note.
- Ecco cosa succede a non trovarsi un hobby -
sbottò, cambiando canale.
Chissà che tipo era Kira. Sicuramente un tipo molto
intelligente per competere con L, che tra i due era il suo preferito.
Si, sicuramente il famoso detective le andava più a genio.
- Cosa fai? – Cerise era dalla porta a guardare Merily, che
ormai aveva il viso contro lo schermo del televisore.
- Ti ho svegliata? – lo shinigami assunse un tono colpevole.
- no, no….ho solo avuto un incubo-
- era tanto brutto?-
- abbastanza -
-Tu sai chi è Kira? L’hai mai visto? -
curiosa com’era, chissà da quanto ci stava
pensando. In fondo, una creatura così strana può
riservare molte sorprese.
- no….ma se vuoi posso scoprirlo- nel suo volto si
allargò un ampio sorriso.
Terrificante. Quando
sorride è VERAMENTE terrificante.
- mi piacciono le sfide, sai? Dammi un po’ di tempo e vedrai
che ti combino –
Pazza. Questa
è veramente pazza, e per giunta perversa. Certo, potrebbe
svelarmi la vera identità di Kira, ma qui si rischia grosso.
Uff, e anche questa è fatta! Un grazie di cuore
a chi l'ha messa nei preferiti e chi nelle seguite^^
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