Capitolo 2
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Ginevra si staccò dalla
finestra e prese il fascicolo che le
aveva lasciato il signor Malfoy sul tavolo, guardò la foto
che vi era
all’interno, il suo bersaglio era un ragazzo giovane ad
occhio e croce aveva un
anno in più di lei, i capelli biondi e gli occhi chiari.
La ragazza guardò di nuovo
la foto, questa volta però con
più interesse, era carino forse si sarebbe potuta divertire
un po’ prima di
farlo fuori, buttò la cartella sul tavolo per poi andare in
camera sua, ora
aveva un altro lavoro da fare, indossò un maglione nero a
collo alto, un paio
di jeans dello stesso colore e degli stivaletti anch’essi
neri, poi afferrò la
valigetta dall’armadio e l’appoggiò sul
letto
- ISA! – l’elfa
comparve nella stanza immediatamente
- Cosa può fare Isa per
lei signorina? – chiese l’elfa
mentre faceva un inchino
- Il mantello – disse, si
avvicinò allo specchio, si fermò i
lunghi capelli rossi con delle mollette e si passò un filo
di rossetto rosso
sulle labbra, poi prese il mantello nero, lo indossò tirando
su il cappuccio in
modo che solo le labbra rosse fossero visibili e afferrò la
valigetta
- Mi raccomando la casa Isa
– e detto ciò si smaterializzò.
La ragazza si materializzò
in cima ad un grattacelo nella
parte di Londra babbana, da quella posizione sarebbe stato facile
centrare il
suo bersaglio, prese la valigetta e inizio ad assemblare il fucile, nel
frattempo nella strada sottostante si era formata una piccola folla di
persone.
Ginevra posizionò il
fucile prese la mira e quando il
bersaglio fu nel mirino sparò il colpo, il quale
centrò in pieno il petto
dell’uomo all’altezza del cuore, l’uomo
si accasciò a terra e morì all’istante,
Ginevra raccolse la valigetta e scomparve in un secondo per poi
ricomparire nella
sua stanza, si tolse il mantello, lo lasciò cadere a terra e
sistemò il fucile
nella valigetta.
Finito il lavoro tornò in
ufficio e scrisse una lettera dove
avvertiva che la missione si era conclusa con un successo, si
avvicinò alla
finestra e vi ci trovò un’aquila dal manto nero
che sonnecchiava
- Black! Porta questa al Signor Meet!
Capito? – l’animale le
becco la mano e si fece legare la posta alla zampa, non era
consuetudine usare
le aquile per la posta, ma secondo lei erano molto più
sicure in quanto in
grado di difendersi meglio da eventuali problemi.
Erano passate due settimane da quando
Lucius Malfoy era
entrato nello studio di Ginevra e l’aveva incarica di
uccidere il ragazzo,
Ginny stava dando disposizioni ad alcuni elfi mentre finiva di
preparare la
borsa con la sua roba
- Signorina, c’è
il signor Malfoy che la cerca - disse il
piccolo Kik entrando nella sua stanza
- Arrivo subito, Isa finisci qui per
favore, appena torno
voglio partire subito – disse rivolta all’elfa. Si
diresse verso l’ufficio dove
trovò il signor Malfoy seduto esattamente dov’era
la volta precedente
- Signor Malfoy qual buon vento la
porta da me? – gli chiese
mentre si sedeva dietro la scrivania
- E’ ancora vivo
– disse lui irritato
- Beh, sa non è stato
particolarmente facile trovarlo –
rispose lei
- O forse è soltanto che
lei è un’incapace! - gli occhi
della ragazza fiammeggiarono d’ira e scattò in
piedi puntando la bacchetta alla
gola dell’uomo
- Attento a ciò che dice,
non accetto che mi si parli così!
– disse senza spostare la bacchetta
- Io sto soltanto costatando i fatti,
lui è sempre vivo -
disse l’uomo senza scomporsi per la presenza della bacchetta
sulla sua gola
- Il fatto che sia uno degli eletti
di Silente non aiuta
certo a trovarlo meglio, il vecchio è sveglio e li nasconde
bene i suoi
protetti – rispose lei ritraendo la bacchetta per poi
continuare
- L’ho trovato e stavo per
muovermi, se è tutto la pregerei
di andare così posso tornare al mio lavoro - disse stizzita
la ragazza
- Mi porti la medaglietta che indossa
come prova della sua
morte – Ginny annui, uscì dall’ufficio
lasciando solo l’uomo all’interno
- Isa è pronta la borsa?
– chiese entrando in camera
- Si signorina tutto pronto
–
- Kik controlla che Malfoy lasci
l’edificio prima che me ne
vada – l’elfo scomparve e Gin prese la borsa che
Isa le passava
- Tornerò appena
avrò finito, non fate entrare nessuno e se
qualcuno mi vuole ditegli di tornare in un altro momento -
l’elfa annui e la
ragazza scomparve.
Ricomparve in un vicolo nascosto,
mise via la bacchetta e si
diresse verso l’entrata dell’hotel.
Il vecchio aveva mandato il ragazzo
in una isoletta babbana
per nasconderlo al padre.
Entrata nell’hotel si
diresse al bancone
- Posso fare qualcosa per lei?
– chiese la signora al di là
del banco
- Avrei bisogno di una stanza -
rispose lei sorridendo
- Ecco a lei – la donna le
porse le chiavi e la giovane si
avviò verso la sua stanza, era stata una cosa da bambini
riuscire a leggere la
mente della babbana e ricevere così le informazioni che le
servivano.
Entrò, la camera era molto
grande e luminosa, aveva una
vista bellissima che si affacciava sul mare dove il Sole stava
tramontando.
Ginevra si sarebbe dovuta confondere
con gli altri clienti
per potersi avvicinare senza destare sospetti, così
indossò il costume da bagno
(già che era li tanto valeva godersi il soggiorno bianco,
sopra un pareo nero,
i capelli sciolti le ricadevano ribelli sulle spalle, prese la borsa
con la
pistola e la bacchetta entrambe ben nascoste e si avvio verso la
spiaggia;
prese una sdraio e un ombrellone e si stese a prendere un po’
di sole.
Non era passata nemmeno
un’ora che lo vide arrivare, si alzo
e iniziò a camminare nella sua direzione, guardava in basso
facendo finta di
non badare a dove stesse andando e gli finì contro
- Oddio scusi - fece lei mentre si
allontanava dal ragazzo
- Non si preoccupi non è
successo nulla – gli rispose lui
mentre la teneva per i fianchi, l’aveva afferrata per evitare
che cadesse a
terra e non aveva ancora lasciato la presa
- Sono davvero dispiaciuta non stavo
proprio guardando dove
andavo e le sono venuta addosso – continuò la
ragazza con fare mortificato
- Non si preoccupi, davvero, non
è successo nulla di grave..
– il ragazzo le sorrise rassicurante.
Gin rimase incantata, era
dannatamente bello.
Si costrinse a riprendersi
velocemente
- Ma che maleducata non mi sono
nemmeno presentata, io sono
Ginevra – gli disse sorridendo
- Piacere io sono Draco - i due si
sorrisero guardandosi
negli occhi fino a che un ragazzo con i capelli rossi non
arrivò di corsa
- Draco! Ehy Draco! –
- Ron ma che..? – il
ragazzo spostò la sua attenzione dal
biondo alla rossa
- Dai dobbiamo andare –
disse il rosso afferrando l’altro
ragazzo che fece un cenno a Ginny mentre si allontanava con
l’amico
- E’ stato un piacere
Ginevra, spero di rivederti! – le
aveva detto mentre quell’animale che sospettava essere suo
fratello di sangue
lo trascinava via
- Il piacere è stato mio,
spero anch’io di rivederti! – la
ragazza sorrise e tornò al suo ombrellone
“Ci rivedremo non temere e
rimpiangerai l’avermi conosciuto”
pensò mentre tornava a sdraiarsi al sole
Quella sera Ginevra aveva deciso di
scendere al bar
dell’hotel, aveva indossato un vestito nero che le fasciava
il corpo perfetto,
l’abito aveva una profonda scollatura ed un generoso spacco
sulla coscia, le
braccia erano lasciate scoperte, mentre un delizioso intreccio
ricopriva spalle
e schiena.
La ragazza camminava tranquillamente
per il corridoio,
pensando a quale momento sarebbe stato il più opportuno per
uccidere la sua vittima,
quando finì addosso ad una persona che usciva dalla sua
stanza
- Oh mi scusi tanto! –
disse lei appoggiandosi alla figura
che l’aveva afferrata prima di finire a terra
“Accidenti a questi dannati
tacchi” pensò la ragazza mentre
cercava di rimanere stabile sui tacchi vertiginosi
- Beh allora è destino per
noi due di incontrarci così –
disse una voce calda al suo orecchio, Gin alzò la testa di
scatto per trovarsi
a specchiarsi in due profondi occhi argentati
- Mi scusi di nuovo- disse lei mentre
si staccava dal
giovane, sentire la sua voce all’orecchio l’aveva
scossa e le aveva procurato
brividi lungo la schiena
- Anche lei alloggia qui? –
chiese lui sorridendole
- Si, ho la stanza su questo piano,
la 313 – spiegò lei
pratica
- Stava scendendo al ristorante?
– lei annuì
- Mi permetta di offrirle un
aperitivo per scusarmi delle
maniere poco gentili del mio amico in spiaggia – disse lui
mentre si avviavano
all’ascensore
- Oh, la ringrazio, ma non ce ne
bisogno - rispose
educatamente
- Invece insisto, sarà un
piacere per me - lei sorrise e si
fece accompagnare al bar, erano seduti e stavano conversando quando una
cameriera gli si avvicinò
- Scusate, se i signori lo desiderano
c’è un tavolo libero –
i due si guardarono per un momento
- E-ecco, v-ve-veramente…
- Ginny aveva balbettato qualcosa
senza senso poi era arrossita
- La ringrazio – Draco si
era alzato dallo sgabello e aveva
porto la mano a Gin la quale l’aveva afferrata sorridendo
- Seguitemi - la cameriera li
accompagno in un lato della
sala, vicino alla finestra, i due si sedettero uno di fronte
all’altra, Draco
prese il suo menù
- Mi dispiace, ecco.. –
disse Ginny attirando su di se
l’attenzione del ragazzo
- Ti dispiace per cosa? –
chiese lui alzando il sopracciglio
(che figo!!! *ç* NdA)
- Ecco, avrai sicuramente qualcosa di
meglio da fare che
passare il tuo tempo con me - disse lei abbassando la testa per
nascondere il
rossore che le colorava le guance
“Dannazione che diavolo mi
prende, in meno di due minuti
sono arrossita venti volte. Devo controllarmi!”
Draco intanto sembrava pensare a
quello che le aveva appena
detto la ragazza
- Mmn, no, non ho niente di meglio da
fare che passare una
bella serata con una bellissima ragazza.. – Gin
alzò la testa e lo guardò negli
occhi, lui le sorrise e lei gli sorrise in risposta sentendo le guance
scaldarsi
- Beh ordiniamo? –
- Si - i due passarono la cena
conversando allegramente del
più e del meno
- Che lavoro fai? – chiese
Draco
- Nulla di interessante, tagli di
stipendio, licenziamenti,
una noia mortale. Tu invece che lavoro fai? – chiese lei
- Diciamo che ho fatto il militare
per un po’ – disse lui,
lei sorrise
- Fratelli? Sorelle?-
- Nessuno, mia madre, non
poté più avere figli dopo di me –
disse lui un po’ malinconico
- Oh mi dispiace…
– disse lei imbarazzata
- Non importa, tu invece? –
- Beh si ne ho, ma non so quanti di
preciso… - disse lei,
solo dopo aver detto la frase si accorse dell’enorme sbaglio
che aveva fatto
- In che senso? – chiese
lui curioso
- Cioè, ecco, vedi sono
stata abbandonata dalla mia vera
famiglia e mio padre adottivo mi disse che i miei veri genitori avevano
altri
figli, quindi ho fratelli, ma non li conosco - spiego lei
- Non sei mai andata dai tuoi veri
genitori? – lei scosse la
testa
- Perché? Tuo padre non
voleva? –
- No, mio padre mi disse la
verità quando avevo dieci anni e
mi diede l’opportunità di decidere, ma mi dissi
che se mi avevano abbandonato
voleva dire che non mi volevano e io stavo bene con mio padre e
così rimasi con
lui –
- Ti deve aver voluto molto bene
–
- Si –
- E adesso lui dove si trova?
–
- Purtroppo è venuto a
mancare due anni fa – disse lei
triste
- Scusa, io… –
- Non importa – lei gli
sorrise
- Ti va di fare un giro? –
lei annui e i due andarono a fare
una passeggiata sulla spiaggia.
- E’ stata una bella serata
– gli disse appoggiata alla
porta della sua stanza qualche ora dopo
- Sono contento che ti sia divertita
- lui si avvicinò a lei
e gli diede un casto bacio sulle labbra
- Buona notte Draco – e
dopo aver detto ciò entrò in camera
chiudendo la porta alle spalle e appoggiandosi contro
“Mi ha baciato! Mia ha
baciato! Che cavolo mi è passato per
la testa, non sarebbe dovuto succedere, accidenti a me! Mi è
pure piaciuto!
Domani devo farlo fuori, prima che la situazione mi scappi di
mano!” e con
questi pensieri Gin cadde in un sonno agitato.
Continua….
Eccoci qua anche alla fine del
secondo capitolo, i due si
sono finalmente incontrati, l’ora di Draco è ormai
giunta!! xD
chandelora:
grazie,
sono contenta che ti piaccia. Si in effetti anche io Gin me la sono
sempre
immaginata grintosa, soprattutto da quando fa la fattura a Draco nel 5
libro! Se
non avesse un po’ di grinta e coraggio non
l’avrebbe mai fatto! Soprattutto Ron
non si comporta bene con lei! -.- spero ti sia piaciuto anche questo
capitolo..
Paola_Alessia:
Grazie soprattutto per quel “veramente” sono molto
lusingata… Si ho letto
quella trilogia è tra le mie preferite, ma l’ho
letta molto dopo che avevo
scritto e pubblicato questa storia, infatti mentre li leggevo mi
mangiavo le
mani perché potevano esserci idee interessanti da
aggiungere, ma purtroppo era
andata.. peccato. Spero ti sia piaciuto anche il secondo capitolo
Ringrazio
1 - elie84
2 - excel sana
3 - fata93
Che hanno messo la storia tra le
seguite e
1 - chandelora
2 - lalla22
3 - ryry
4 - _Giuli95_
Bene grazie a tutti, un immenso
bacio, ci vediamo la
prossima settimana..
Vi prego lasciate tanti commenti!!
Xellesia_Moon_Black
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