Un'italiana, un tedesco e un ebreo
Ieri ho avvisato il mio compagno Walter Bonetti che oggi avrei presentato a lui il mio amico Gavriel. Mi è parso un po' sospettoso quando ho detto a lui che è solo un mio amico, tutto gli è sembrato strano.
Mi sto preparando per cercare di sembrare bella e in uno stato decente ma guardandomi allo specchio mi trovo a farmi la classica domanda: mi sto facendo bella per Walter o per Gavriel? Prima di tutto mi sto facendo bella per me, Gavriel e Walter poi possono vedermi come vogliono loro.
All'improvviso mi squilla il cellulare e rispondo.
« Ciao amore » rispondo contenta.
È Walter.
« Scusami tanto tesoro ma sta mattina ho una leggera febbre, non mi sento di venire. Il tuo amico me lo presenti un'altra volta » mi comunica dispiaciuto.
« Oh … mi dispiace amore, se vuoi dico a Gavriel di non venire anche lui e rimandiamo tutti e tre un'altra volta?» dico io.
« No, non rimandate per colpa mia » commenta Walter.
« Okay saluti, ci vediamo amore » dico terminando la chiamata.
Mancano ancora dei minuti prima che Gavriel sarebbe arrivato da me. Sentivo come se a breve sarebbe successo un qualcosa di strano e la sensazione di batticuore mi è tornata di nuovo. Cosa stava per succedere? Devo cercare di stare tranquilla.
Dopo alcuni minuti, qualcuno suona al mio citofono. È Gavriel. Come sono contenta di vederlo. Una volta salito entra in casa mia e mi saluta. Troppo bello per essere vero, povero Walter. Sembra come se sono contenta di essere tutta sola con Gavriel ma la mia felicità svanisce poco dopo.
« Ciao. Non vorrei sbagliare ma credo che il tuo compagno è sotto casa tua in questo momento » mi informa Gavriel.
« Come?» chiedo io.
« Sono sicuro di averlo visto in macchina sotto casa » continua lui.
Strano.
Prendo il cellulare faccio il numero di Walter Bonetti per chiarire la faccenda.
« Scusami ma tu sei sotto casa mia? Gavriel dice di averti visto sotto casa mia » lo informo dei fatti.
« Sarebbe un problema? » mi domanda Walter.
« No. Invece che stare li però potresti salire su e ti farei conoscere il mio amico Gavriel » commento io.
« Se era davvero un amico non potevate darvi appuntamento in un bar?» mi domanda lui.
« È un problema se faccio venire un amico in casa mia? Ti ricordo che avevo chiesto a te di venire anche tu oggi » commento io.
« Per la cronaca comunque sono a casa mia malato a letto » mi avvisa lui.
Termino la chiamata.
« Amica mia scusami, ti dispiace se vado in pasticceria? Non ho fatto colazione, ho fame. Torno subito » mi dice Gavriel.
« Va bene. A dopo » dico io.
Passarono credo cinque sei minuti e mi arriva un messaggio di Gavriel su Whatsapp.
¨Lui è qui!¨.
Ora basta! Walter mi sta facendo perdere la pazienza.
¨Torna su a casa mia¨ rispondo a Gavriel per messaggio.
Mi affaccio alla finestra della camera da letto e infatti vedo la macchina di Walter parcheggiata. Decido di chiamarlo per cantarne due, faccio anche entrare di nuovo Gavriel in casa mia.
« Mi stai prendendo in giro? Tu pensi che io sia scema da non vedere la tua macchina dalla mia finestra? » dico molto arrabbiata.
« Oh ti ho già detto che sono a casa malato! Vedi magari di dire al tuo amico Gavriel di non inventare cretinate » mi dice Walter gridando, staccando la telefonata.
Gavriel viene da me e mi abbraccia in segno affettuoso.
« Tuo compagno è geloso?» mi domanda.
« No. Non so perché fa così! » dico io.
Dopo qualche minuto Gavriel guarda il suo telefono. Mi mostra poi incredulo un post di Walter su Facebook, scritto da poco.
¨È già uscito da casa di Sere. Che strano!¨ .
Lo chiamo di nuovo al telefono.
«È finita Walter Bonetti! Non voglio più vederti » grido infuriata.
« Fai come vuoi … io ti ho detto che sono a casa malato » mi risponde lui arrabbiato.
Stacco la telefonata. Gavriel mi abbraccia di nuovo.
« Fai attenzione uomini tanto gelosi non sono bella cosa » mi dice Gavriel provando a farmi tornare il buon umore.
« Scusami per questa scena » dico a Gavriel dispiaciuta.
« Tranquilla. Ti posso dire una cosa che cerco da dirti da tanto tempo?» mi dice lui.
« Cosa?» domando io.
« Tu mi piaci tanto da sempre. Quando ti ho vista prima volta a guardare i libri, io pensare che tu bella ma io non dire niente perché io credere che a te non piaccio io. Per questo a volte quando tu venivi io nascondermi » mi dice lui.
Ma che dolce! Quanta dolcezza in due semplici parole.
« Anche tu mi sei sempre piaciuto. Mi ha fatto male non vederti per molto tempo » rispondo, ricambiando le sue parole.
« Domani tu vuoi venire a casa mia a Carmagnola?» mi dice Gavriel emozionato.
« Possiamo mangiare insieme a pranzo se vuoi ma venire subito a casa tua aspettiamo un po’!» commento io.
« Va bene amore. Ma tu vuoi stare con me?» mi domanda lui.
«Assolutamente si!» rispondo io.
« Tu fatto me felice. Da tempo volevo sentire da te questo. Anche io voglio stare con te» mi dice Gavriel.
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