cap 8 avalon
Per la vostra gioia sono di nuovo qua...allora, innanzi tutto alcune precisazioni...
- il capitolo
precedente mi serviva solo per far uscire di scena Bella, e non era
certo uno dei miei preferiti, anzi non mi piaceva per niente...
- Jacob sa essere
un buon amico ma quando sconfina nell'iper protezionismo nei confronti
di Bella sbaglia, perchè tutti i migliori amici possono
sbagliare, nessuno è infallibile. Detto questo Jake vuole molto
bene a Bella ma non ne è innamorato (come nei libri della zia
Meyer, finchè è un amico mi sta simpa quando poi, anche e
soprattutto a causa dei comportamenti ambigui di Bella si innamora,
diventa quasi insopportabile...e poi mi disp ma io tifo e tiferò
sempre per il mio vampirello o avrei scritto una ff su un possibile
amore tra i due, mi hanno anche chiesto di scriverla ma niente non mi
viene una trama decente, perchè poi bella torna sempre da
edward..che ci vuoi fare???) e odia vedere Bella soffrire, spero di non
averlo strapazzato troppo...
- recensioni!!!
- psawyer414: già,
lo sai bene come la penso su Jacob, io sono una fan di Edward ma mi
dispiace per la batosta emotiva che il lupacchiotto riceve nei
libri...ma finchè fa l'amico però è l'amico
perfetto!
- Isy_264: in
bocca al lupo per l'esame!! non sei di parte...hi hi hi...per come ho
concepito Jake (senza preconcetti...)vorrei che risultasse
simpatico...il capitolo era di passaggio perchè adesso arriva
l'incontro tanto atteso!!! (anche da me sinceramente, mi stavano
facendo impazzire, quei due vogliono stare insieme e non posso tenerli
divisi a lungo....)
CAPITOLO 8 – TRE MESI DOPO
POV BELLA
La noia si stava si era impossessata di me e probabilmente sarebbe stata la causa della mia morte.
“ancora un po’ di pazienza...” pensavo disperata da
quasi una settimana, da quando la campanella della prima ora aveva dato
inizio a quel nuovo anno scolastico. Mancavano ancora alcune ore prima
che potessi uscire da quel buco chiamato scuola e cercai di infondermi
coraggio. Come tutti gli anni addietro avevo convinto mio padre a farmi
seguire delle lezioni in un liceo pubblico qualsiasi, nonostante fosse
per me una tortura e fossi molto più preparata dei professori.
Ma volevo sentirmi una ragazza normale di quasi diciotto anni.
Quest’anno però era tutto più difficile da
sopportare forse perché tra un mese avrei celebrato quello
stramaledettissimo compleanno e avrei dovuto occuparmi dei preparativi.
Respirai a fondo, rischiavo di farmi assalire dalla rabbia a pensare
che io la signora di Avalon mi ero cacciata in un guaio che a cui non
potevo sfuggire! L’ennesima discussione per cercare di scampare
al mio destino con mio padre si era conclusa con un’ennesima
sfuriata del capo druido e in più mi era stato assicurato che
Marion si sarebbe occupata dei preparativi, per cui non avrei dovuto
pensare a niente. Il sospetto che Marion se la facesse con mio padre
era sempre più forte. Sospirai pensando agli aspetti positivi di
quella tortura, oltre a sentirmi normale potevo approfittare di qualche
ora di libertà senza il controllo ossessivo di nessun licantropo
o druido o servitore di Avalon. Tuttavia da qualche mese tutti erano
diventati più protettivi nei miei confronti, da quando...lo
stavo rivedendo, ancora una volta, un’ennesima volta, da quando
per salvarlo avevo accettato di celebrare il compleanno...ogni volta
che mi perdevo a ripensare ai suoi occhi aumentava la convinzione che
quel sacrificio fosse stata una cosa buona e giusta.
“signorina Swan, le dispiacerebbe onorarmi della sua
attenzione?” quel barboso professore di una non ben precisata
materia mi richiamò alla realtà, non credevo che fosse
così palese che fossi persa nei miei pensieri. Accennai uno
“scusi” sottovoce abbassando gli occhi imbarazzata.
“bene, ora che tutti siete presenti sul pianeta terra”...ci
mancava solo il professore che oltre a distogliermi da quegli intensi
occhi color dell’ambra, cercava di fare lo spiritoso!
“posso presentarvi il vostro nuovo compagno di classe. Avevo
già annunciato che avreste avuto un nuovo elemento che spero
aumenti la media assai scarsa di questa classe. Entri pure signor
Cullen.” Quell’uomo amava la teatralità...e per poco
non caddi dalla sedia quando lo vidi. Spensi il cervello e venni
risucchiata nel vortice dorato dei suoi occhi, non interrompeva il
contatto visivo e io non potevo far altro che bearmi di quella visione.
Intanto il professore lodava gli ottimi voti del nuovo studente
ottenuti nella sua precedente scuola e bla, bla, bla...ma non avevo
tempo per ascoltarlo. Quello sarebbe stato il nostro ultimo sguardo,
recisi malvolentieri il contatto di sguardi e scattai in piedi.
“signorina Swan, si può sapere che le prende oggi?”
il professore mi guardò interrogativo e piuttosto scocciato,
odiava essere interrotto.
“mi scusi, non mi sento molto bene. Vado un attimo in bagno a
prendere una boccata d’aria.” Non aspettai nemmeno la
risposta dell’insegnante e mi diresse alla porta, passando vicino
al vampiro gli lanciai un’occhiataccia carica di significati,
accompagnandola con un’unica frase mentale per ribadire il
concetto.
“andatevene. Non potete restare qua. Non siete i benvenuti.”
Avevo sacrificato alcuni miei principi per loro e non potevo permettere
che la casualità, o la loro cattiva sorte, che dir si voglia, li
esponesse di nuovo al pericolo. Oh, mi raccontavo tante bugie, io non
volevo che lui corresse il pericolo di trovarsi addosso licantropi e
druidi perché in qualche modo il mio cuore aveva capito molto
prima della mia mente che mi piaceva. Per cui prima che Edward potesse
anche solo pensare una risposta adeguata, avevo già raggiunto la
porta dell’aula e schermato la mente da presenze indiscrete e
indesiderate, non volevo che niente interferisse con la fuga da lui e
dai miei sentimenti.
POV EDWARD
Ma che palle ‘sto qua! Quanto la fa lunga. Avevo cercato di
convincere i miei fratelli a prenderci un anno sabbatico ma Carlisle
aveva ragione, se volevamo confonderci con gli umani dovevamo
continuare con la sceneggiata della scuola. Così stava per
iniziare un nuovo anno scolastico, in una nuova città.
Contrariamente al solito avevo deciso di dichiarare quasi 18 anni da
compiere in modo tale che la tortura del liceo sarebbe durata poco e
poi avrei finto di andare all’università, un piano tanto
semplice quanto ben congeniato. Per accontentare i druidi ci eravamo
trasferiti nel nuovo mondo in una cittadina perennemente coperta
da una coltre di nubi, Forks. Era perfetta per noi, potevamo
permetterci di uscire anche di giorno. Alice non aveva previsto
problemi lontano dall’Inghilterra, lontano da lei. Lei, il suo
viso, i suoi occhi, il suo profumo. Mi ricordavo tutto di lei e tutti i
ricordi mi facevano stranamente male. Avrei voluto anche solo sapere il
suo nome, no, mentivo a me stesso, avrei voluto conoscerla, parlarle e
sapere che era felice che io mi fossi salvato. Forse stavo correndo
troppo con la fantasia. Egoista! Per me e la mia famiglia aveva
rinunciato ad alcuni suoi principi ed era una tortura peggiore
della scuola sapere che molto probabilmente per colpa mia stava
soffrendo. Era assolutamente impensabile che ci rincontrassimo eppure
io lo speravo, annegavo nel desiderio di rivederla. Quando
l’avevo fissata negli occhi il mio cuore era tornato a battere
per un solo istante. Oh, forse se quell’uomo ha finito di
rimproverare una certa signorina Swan, potremmo anche dare inizio a
questa ennesima pagliacciata. Presi un enorme respiro, era arrivato il
momento di entrare in scena e non era consigliabile per me vampiro
respirare in una classe piena di giovani cuori pulsanti. Probabilmente
era una misura non necessaria dati il mio grande autocontrollo e il
fatto che avevo ancora nelle narici la dolce e inebriante fragranza di
lei. Comunque poche storie non voglio rischiare e poi...non lo avrei
mai ammesso ad alta voce, ma spesso mi comportavo da vampiro abbastanza
schizzinoso e non volevo che insulsi odori umani mi entrassero dentro.
“entri pur signor Cullen.” Il mio momento era arrivato.
Quest’uomo aveva un forte senso della teatralità, avrei
preferito che non mi puntasse i riflettori addosso. D’altronde
non posso pretendere di presentarmi a semestre iniziato come se niente
fosse, già la bellezza della nostra specie attirava
l’attenzione...non avevo ancora varcato la soglia e sentivo
distintamente l’eccitazione delle ragazze e l’agitazione
del sesso maschile preoccupati che potessi “cacciare”
nel loro territorio, al pensiero trattenni a stento un sorriso. Non
respiravo eppure sentivo qualcosa solleticarmi l’olfatto, la
presenza di un odore che voleva invadere i miei sensi e ottenebrarli.
Dovevo verificare la mia sensazione e respirai un poco e sentii...il
suo profumo. Il suo profumo? Che ci faceva in quell’angolo
sperduto di mondo? Credevo abitasse in Inghilterra. Seguii la scia
finché non incontrai i suoi occhi, rimanemmo così,
incatenati in un attimo eterno, mentre l’uomo accanto a me
continuava a ciarlare di medie, rendimenti e non so cos’altro.
Solo lei mi interessava, lei che scattò in piedi e mi rivolse un
solo inequivocabile pensiero.
“andatevene. Non potete restare qua. Non siete i benvenuti.” Sbatté
la porta uscendo, fingendo un malessere, pregai che fosse lo stesso
mio, quello che provavo nel cuore ad averla così vicina eppure
così lontana.
“scusi professore...” non degnai di uno sguardo
l’uomo che urlava imbestialito e la seguì. Cercai il suo
odore, la sua presenza, ma sembrava sparita nel nulla. Uscì di
corsa dall’edificio scolastico e mi inoltrai nella foresta poco
distante. Se avevo capito qualcosa di lei era che aveva un rapporto
particolare con la natura. Ero cieco senza il mio olfatto e il mio
potere, mi abbandonai semplicemente all’istinto cercando indizi
che mi indicassero dove trovarla. Corsi a casaccio finché una
densa foschia si addensò attorno alle mie caviglie, ricoprendo
il suolo e indicandomi la sua vicinanza. Avanzai deciso fino a che non
mi ritrovai in una radura perfettamente circolare.
“fermati.” Mi fissava dall’altro lato del cerchio,
nei suoi occhi la tacita preghiera di assecondare la sua richiesta. Ma
tradivano anche qualcos’altro...la speranza che la raggiungessi,
forse? Abbassò le palpebre precludendomi la possibilità
di comprenderla. “esatto” rise nervosamente.
“posso sapere almeno il tuo nome?” sapevo benissimo che si
chiamava Bella, lo avevo letto nella mente di qualche suo compagno
sorpreso dalla sua reazione ma volevo sentire ancora la sua voce e
cercare di intavolare una conversazione.
“perché mi segui?” ok, aveva saltato i convenevoli.
Rise ancora cercando di spezzare la tensione. Scrutava la mia mente
senza che me ne accorgessi o potessi impedirlo, questa volta la sua
presenza nella mia mente non era dolorosa, ma silenziosa e
impercettibile. “sono pochi i vampiri che ho incontrato e non
avevano di certo intenzione di fare due chiacchiere...”
“è il sangue di animale. Rende più facile la
convivenza con gli umani e ci permette di avere relazioni più
sincere. Ci fa sentire più umani.” Confessai, inciampando
quasi sulle mie stesse parole per la fretta di parlare, un vampiro con
difficoltà di lessico non si era mai visto. Chissà
perché le raccontavo queste cose, inutile mentirsi, volevo che
mi conoscesse meglio e si fidasse di me. Avanzai di un passo.
“fermati per favore.” La voce caricata di un’antica
paura le uscì in un sussurro. “mi dispiace ma non riesco
ancora a sentirmi a mio agio con te vicino.” Si torturava le
mani, come una timida ragazzina umana che confessava il suo segreto
più imbarazzante. Mi fece una certa tenerezza per cui arretrai
fino alla linea degli alberi.
“quando ti sentirai più sicura farò un passo verso
di te a costo di metterci ancora cent’anni di non-vita per
raggiungerti. Voglio conoscerti.” mi guardò sorpresa dalle
mie parole. mi voltai per andarmene e il sole mi colpì in pieno.
La guardai un’ultima volta sapendo bene cosa stava vedendo. Il
mio volto in controluce, come nella visione di Alice. Le sorrisi.
“a scuola ti eviterò, se lo vorrai, ma promettimi che dopo
le lezioni ci incontreremo qui, per parlare.” Non attesi la sua
risposta, non avrei sopportato un rifiuto e me ne andai.
Allora che ne dite?
Accetterà Bella di incontrare Edward nella radura dopo scuola o
avrà troppa paura dei vampiri e dei suoi sentimenti? vi lascio
con il dubbio anche perchè credo che per una settimana
sparirò...ma poi ritorno =) magari anche con una nuova ff che,
contrariamente alle mie aspettative, ha preso forma velocemente e si
è scritta quasi da sola!!! per ora recensite!!!!!
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