Epilogo
Sera
d’inverno.
Un
bambino, i corti capelli biondi, camminava veloce, per le strade di Leipzig. Veloce, perché era solo e non si sentiva
propriamente al sicuro.
Un
fruscio.
Si
voltò di scatto.
Nulla.
Cominciò
a correre, raggiungendo la porta di casa. Entrando la sbatté, dietro di sé, il
cuore in gola.
La
creatura, appollaiata sul tetto della casa a fianco, sogghignò. I lunghi
capelli neri le sfiorarono la pelle del collo, là, dove un tempo, la cicatrice
dei denti, era stata più evidente.
Un
fruscio alle sue spalle.
Lei
rimase immobile. Sapeva chi era appena apparso alle sue spalle.
“Spaventi
i bambini, ora?” domandò lui.
Lei
si voltò. La ciocca di capelli, sfiorò ancora il suo collo,
mentre lei piegava la testa “Se un vampiro innocuo lo spaventa, temerà anche
quelli che non sono innocui…E ci penserà bene, prima di girare a quest’ora…”
Il
vampiro in piedi, sogghignò “Uno spavento a fin di bene, dunque…Tu non
cambierai mai…”
Lei abbozzò un leggero sorriso, tornando a fissare davanti a sé
“Immagino che nemmeno tu…”
Un
fruscio, più vicino.
Lui
la cinse da dietro, appoggiando il volto contro il collo di
lei. Lei non si mosse, lasciandosi cullare, per lunghi minuti, prima di
spostare il capo, appoggiandolo contro il petto di lui.
Sollevando un poco la sua maglietta, osservò la cicatrice che gli attraversava
il ventre. Espirò.
“Avresti
dovuto lasciarmi morire…” disse lui.
“Anche tu…” ribatté lei.
Lui espirò “Chi ama davvero…” ricominciò.
“…preferisce
morire, piuttosto che lasciar andare chi ama…” concluse lei, cambiando
completamente senso alla classica citazione. Sollevò
il capo verso di lui. Espirò. “Tu però sei Teufel e
sei anche Stefan…Tu sapevi…che
se ti fossi ferito, io avrei dato la mia vita, pur di tenerti con me…”
Lui
continuò ad osservare lei, senza rispondere.
Lei
sprofondò il capo di nuovo contro il suo petto. “Ed io lo sapevo, che prima o poi, sarebbe accaduto…Lo sapevo, quando ti ho
conosciuto… Lo sapevo anche prima che tu mi mordessi, per l’ultima volta…
Quanto tu sia in grado di essere crudele e insensato, quando desideri
qualcosa…”
Lui
espirò “Ma mi ami lo stesso.”
“Si…”
rispose lei “…L’amore non è meriti…l’amore è solo
amore…”
Lui
la strinse di più mentre lei, il capo appoggiato contro il suo petto, lo
sguardo alla luna, cantava, cambiando le parole del ritornello di “This is how
I disappear”.
…That way that’s true is how
I disappear, and leave my life for love…