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Autore: Sad Angel    02/10/2009    1 recensioni
ATTENZIONE!!! CAPITOLO CONCLUSIVO DI "TEUFEL" E "HELL" Plick. Plick. Il rumore di gocce che cadevano, a poco a poco, si era fatto largo nei miei sogni. Inconsapevole del mondo esterno, aprii lentamente gli occhi, notando le mie braccia tese fuori dal letto. Le fissai, un paio di secondi, cercando di mettere a fuoco, nell’oscurità, poi spostai la mia attenzione altrove. La stanza, nella quale mi trovavo, era completamente immersa nel buio e nel silenzio, eccezion fatta per il rumore costante delle gocce che cadevano dal rubinetto di un lavandino. Un secondo. Una folata di aria gelida mi avvolse ed io alzai lo sguardo sul soffitto. Niente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Epilogo

Epilogo

 

 

 

 

Sera d’inverno.

Un bambino, i corti capelli biondi, camminava veloce, per le strade di Leipzig. Veloce, perché era solo e non si sentiva propriamente al sicuro.

Un fruscio.

Si voltò di scatto.

Nulla.

Cominciò a correre, raggiungendo la porta di casa. Entrando la sbatté, dietro di sé, il cuore in gola.

La creatura, appollaiata sul tetto della casa a fianco, sogghignò. I lunghi capelli neri le sfiorarono la pelle del collo, là, dove un tempo, la cicatrice dei denti, era stata più evidente.

Un fruscio alle sue spalle.

Lei rimase immobile. Sapeva chi era appena apparso alle sue spalle.

“Spaventi i bambini, ora?” domandò lui.

Lei si voltò. La ciocca di capelli, sfiorò ancora il suo collo, mentre lei piegava la testa “Se un vampiro innocuo lo spaventa, temerà anche quelli che non sono innocui…E ci penserà bene, prima di girare a quest’ora…”

Il vampiro in piedi, sogghignò “Uno spavento a fin di bene, dunque…Tu non cambierai mai…”

Lei abbozzò un leggero sorriso, tornando a fissare davanti a sé “Immagino che nemmeno tu…”

Un fruscio, più vicino.

Lui la cinse da dietro, appoggiando il volto contro il collo di lei. Lei non si mosse, lasciandosi cullare, per lunghi minuti, prima di spostare il capo, appoggiandolo contro il petto di lui. Sollevando un poco la sua maglietta, osservò la cicatrice che gli attraversava il ventre. Espirò.

“Avresti dovuto lasciarmi morire…” disse lui.

Anche tu…” ribatté lei.

Lui espirò “Chi ama davvero…” ricominciò.

“…preferisce morire, piuttosto che lasciar andare chi ama…” concluse lei, cambiando completamente senso alla classica citazione. Sollevò il capo verso di lui. Espirò. “Tu però sei Teufel e sei anche Stefan…Tu sapevi…che se ti fossi ferito, io avrei dato la mia vita, pur di tenerti con me…”

Lui continuò ad osservare lei, senza rispondere.

Lei sprofondò il capo di nuovo contro il suo petto. “Ed io lo sapevo, che prima o poi, sarebbe accaduto…Lo sapevo, quando ti ho conosciuto… Lo sapevo anche prima che tu mi mordessi, per l’ultima volta… Quanto tu sia in grado di essere crudele e insensato, quando desideri qualcosa…”

Lui espirò “Ma mi ami lo stesso.”

“Si…” rispose lei “…L’amore non è meriti…l’amore è solo amore…”

Lui la strinse di più mentre lei, il capo appoggiato contro il suo petto, lo sguardo alla luna, cantava, cambiando le parole del ritornello di “This is how I disappear”.

 

That way that’s true is how I disappear, and leave my life for love…

 

 

 

 

 

 

  
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