PREMESSA
Apro una parentesi di
servizio, visto che ogni tanto mi arrivano delle richieste per questa o quella
spada.
Come mi ero già ripromessa ad
inizio raccolta, ci sarà un capitolo per tutte le Zanpakuto apparsa, nessuna
esclusa.
Però, alcune di esse sono in
situazioni un po’ particolari, ancora troppo nebulose o ambigue, ragion per cui
preferisco aspettare di avere un’idea più chiara su di loro. Come avrete
notato, penso, le Zanpakuto che abbiamo visto fin’ora sono spade che o hanno
già mostrato il loro pieno potere, come Senbonzakura, o hanno quantomeno dato
prova della loro natura in maniera chiara.
Come Kyoka Suigetsu, ad
esempio. Il Bankai non si è visto, e non oso immaginare cosa sia. Anche se una
mezza idea ce l’ho. Si accettano scommesse.
Ad ogni modo, seguo la
pubblicazione italiana del manga, e a quella mi attengo scrupolosamente; mi
rendo conto che potrà sembrare impopolare, ma è meglio patire un po’, piuttosto
che costringermi ad andare in cerca degli spoiler soltanto per rovinarmi la trama
ed avere un’idea comunque parziale e confusa.
Perciò non temete, portate
solo un po’ di pazienza.
Ashsogi Jizo (Io Profumo di Veleno)
Che
odore ha il cortisone che gonfia il corpo di acqua ed ammazza ogni difesa? Di
sicuro, puzza di alcol e di alcalino, come questa stanza. E gli antidolorifici,
invece? Quelli hanno un odore più pungente, come se combattessero la loro
guerra armati di mille aghi.
Lui
ci sguazza. Sguazza nella pece oleosa delle sue creazioni talvolta geniali,
talvolta del tutto inutili, quasi sempre entrambe le cose.
Medicine
Le
chiama così, le sue creature. Per scherno, più che altro: c’è sempre una
fortissima componente di ironia in ciò che fa, ed è pungente quanto
l’antidolorifico di cui si nutre. Un ingrediente della sua personale alchimia
perfetta. Non è mai stato un vigliacco, lui: ha sempre fatto da cavia alle sue
follie.
Visto
senza tutti quei mantelli e quei pezzi di ricambio con cui si intabarra, è
persino bello. Non il mostro coperto di caramelle ingannevoli che sembra – e
che vuole sembrare – quando ti si para davanti in battaglia.
Veleno
Certo,
normalmente non hai molto tempo da sprecare a pensare al suo aspetto, dato che
subito dopo di lui vedi me.
Sangue
Io
non ho un naso. Ce l’ho, anzi, ma è fatto di metallo, e non mi serve per
sentire gli odori. Lo uso per respirare, come fate tutti voi. Lo spirito di
imitazione non mi manca, ma se avessi un naso vero, sanguinerebbe.
E
il mio veleno profuma di violetta. Non ho idea di che odore abbia la violetta,
ma so per certo che è così. La scelta della fragranza da dare ad un veleno è
l’unico vezzo che ci si può concedere nel formularlo, per questo si solito sono
odori gloriosi, barocchi: visto che ti devono ammazzare, ti consolano
cancellando con il loro profumo la prospettiva che fra poco il tuo corpo
comincerà a puzzare di cadavere.
Vecchio
Mayuri.
Tu
che odore hai?
Mi
piacerebbe sapere quale immagine evochi in chi uccidi. Probabilmente puzzi di
chimico in modo insopportabile, e se è vero che il naso è l’ultimo ad andarsene
…
Ad
ogni modo, aspro o dolciastro o rotondo, il tuo sarebbe un odore nauseante di
fittizio. Un profumo che nasconde nelle note del cuore un clamoroso fallimento.
Hai
provato a fare da padre a me, e guardami. Sei riuscito soltanto a farmi
ingrassare.
Hai
provato a fare da padre a quella specie di pesce clonato, e il risultato si
commenta da sé.
Sarebbe
molto meglio se fossi tu ad accettare me come madre. Dopotutto, hai costruito
il tuo sangue sul mio veleno, no? Sei sangue del mio sangue, e veleno del mio
veleno.
Sei
il parassita di un embrione.
Vecchio,
tu proprio non ti sopporti perché non sei perfetto, ma io che lo sono vorrei
tanto essere come te. Voglio essere madre, perché sono bambina da troppo tempo.
Voglio
crescere
Crescere
Crescere,
crescere, crescere.
-
Estirpa, Ashsogi Jizo. –
Ti
sei mai chiesto, Kurotsuchi Mayuri, perché la tua Zanpakuto sia un eterno
bambino?
ANGOLINO!
Sotto con i ringraziamenti e
le spiegazioni. Mi piaceva molto l’idea di incentrare tutta la dialettica di questo
racconto sugli odori, sul loro influsso silenzioso ma fondamentale. Trovo che
Jizo sia una delle spade più spaventose, proprio a livello estetico. È quella
che più di tutti, forse insieme alla spada di Komamura, dia l’idea di
mostruoso. Zabimaru in confronto è un cuccioletto.
No, Unohana non vale. Lei si
sa che è malvagissima.
Exodus: ti ho ispirato una fic? Bene, spero di vederla
presto. Mi raccomando, creditami a dovere XD. Ti ringrazio moltissimo per i
complimenti!
Neko88: tesoro, nessuno è una frana con le recensioni!
Hinamori non è tanto questione di sopportarla o meno, almeno per noi, è proprio
il condividere la frustrazione della povera Tobiume, che non vede la fine del
tunnel.
Himechikachan: grazie, sei molto carina! Arriverà anche il suo
turno, non temere!
Sotorei: spero che ti siano piaciute anche tutte le altre,
anche se non ti nascondo che per Senbonzakura ho proprio un debole. <3
Koorime: Wah. Sì, non la finiremo mai di discutere, però su
una cosa ci troviamo pienamente d’accordo: Hinamori e Rukia sono in un certo
modo due facce della stessa medaglia, e forse a Momo è toccata la faccia meno
nobile, meno accettabile, diciamo così. E nessuno può dire una parola
sull’influenza di Aizen, tranne Tobiume, che dall’alto della sua visione disincantata
la vede per ciò che è, un burattino, e sotto sotto se ne dispiace. Ah, e ci
troviamo d’accordo anche su un’altra cosa: lo chignon di Hinamori è
inguardabile.
Black Lagoon Fan: oh sì, Tobiume è spietata come nessun’altra spada, ed
in effetti si distingue dalle altre anche stilisticamente. È stata una
faticaccia, non lo nascondo.
Crow: sono contentissima di esserti piaciuta, e spero di
non deluderti mai!
Kuchiki_girl: un nick, una garanzia. Sì sì, la malinconia è
abbastanza diffusa, in effetti. Magari sei un po’ di parte nella preferenza
delle spade. XD sono contenta che ti piaccia!
The Fenix of Innocence: eh, proprio così, ma accidenti, credevo di faticare
meno nell’esprimere il concetto! XD
KiraV: oh no ma è una recensione lunghissima! Come sono
felice! *O* rispondo punto per punto: sei matta a non recensire per timidezza,
non c’è niente di meglio che esprimere le proprie idee, entusiastiche o
critiche che siano! Mi fa piacere comunque che tu abbia letto altre cose, ma
adesso sono curiosa, dimmi quali! Guarda, non parlarmi di Suzumebachi che mi
viene il mal di mare a ripensarci… Però forse sono l’accoppiata più serena che
si è vista fino ad ora, magari insieme ad Aizen, ma per ben altri motivi. Il
discorso su Rukia mi trova d’accordo, purtroppo è il solito vecchio problema
degli shonen che non riescono a caratterizzare una donna in modo convincente.
Awn, Byakuya, il malinconico principe dell’angst, come lo amiamo. Tosen è un
furbone, eh? No, non è vero, ma la sua spada lo è. Awn, sì, Hoozukimaru è una
specie di zia di Ikkaku, mi fa riderissimo il fatto che si debba caricare per
colpire! Quella di Hitsugaya non ti nascondo che è stata una delle più
tormentate, per il mio rapporto assolutamente tortuoso con questo personaggio.
So benissimo di amarlo, ma lo odio, e tutto il resto. E comunque sì, l’unico
che può tenere su la Muraglia Cinese è Doko di Libra, non certo Shiro-chan.
Aaaah, come ho penato con Zabimaru, dannato Kubo e i suoi evidenti doppi sensi!
Kyoka, guarda, è davvero molto, ma molto più sveglia di quanto ti faccia
credere. Solo che è proprio innamorata persa, e questa ambivalenza devo dire
che mi è piaciuta molto, l’ho trovata stimolante. È ipocrita, ma non è che si
illuda che Aizen non sia cattivo. Semplicemente, non le importa. Gh, ebbene sì,
udite udite Momo ha una spada! Tobiume è incazzata nera, c’è poco da fare, e
non ci pensa due volte a calcare la mano. Guarda, le spade arriveranno tutte,
pian piano, ma per Orihime posso già dirti di no, purtroppo. Non sono Zanpakuto
nemmeno per sbaglio, se mai li tratterò un giorno sarà in una categoria a
parte. Grazie per la tua recensione articolata e stimoltante, è stato un vero
piacere leggerla!
Chris: XD lo ripeto, non è tanto questione di simpatia
personale, quanto di cercare di immedesimarsi nel sentimento di queste spade
fatte d’anima, e mosse da una ferocia disumana di armi nel giudicare chi le
brandisce. Tobiume è una spada. È un oggettino che fa parecchio male, e non si
capacita del fatto che Hinamori non la usi per lo scopo a cui è stata creata.
Non è la sola a cui capita, e del resto sì, è sensato nell’ambito dell’universo
shonen manga. Non so se conosci D.Gray-Man, ma è un altro esempio lampante,
considerando soprattutto che l’autrice è una donna. Se evolverà sul serio, o se
farà la fine di Hinata, staremo a vedere. La saga delle Zanpakuto non la
conosco perché come ho già detto seguo solo il manga italiano, ma ho sentito
dire che è soltanto un filler, perciò non me ne curo e tiro dritta per la mia
spada. Se per caso qualche Zanpakuto dovesse somigliare a quelle descritte,
tanto meglio! XD
Eiden: troppo tutto mi pare una definizione adeguata, sì. I
lati buoni li ha, però sono troppo buoni, e quindi rieccoci al punto di
partenza. Lei è maestra del Kido, viene detto, ma che questo non possa essere
sufficiente in battaglia è lampante. Basta vedere i grandi maestri che sono
venuti prima di lei, per capirlo.
Kgm92: aiuto, speriamo che non lo senta mai, altrimenti si
butta giù da un dirupo. Tesoro grazie mille per la tua coraggiosissima costanza!
Shinji: non ce la può fare no, che ci vuoi fare, Hadessama.
Awn, come amo le spade isteriche, lo sai che se potessi darei voce anche a
Mugen. Comunque, essere un diapason che spara palline rosa avrebbe il suo
perché… In mano a Valentine! *C*
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