Predizione
nel giardino [Brucaliffo]
Una
settimana dopo aver preso la decisione di andare in cerca io stesso
della donna del mio destino mi ritrovo a fare il turista per
l'Andalusia. In realtà si tratterebbe dell'ennesimo viaggio
d'affari, ma visto che c'ero e non mi mancano certo i mezzi, mi sono
concesso una generosa deviazione per le spiagge spagnole e quattro
balzi per affascinanti [e vetuste] rovine dal qual certo gusto arabo
[oggi così poco popolare, purtroppo]. Tra queste, non mi
potevo esimere dalla visita a quella roccaforte gravida di bellezza,
finezza e fragilità che è l'Alhambra, che ancor oggi
vigila dalle colline, come un grosso gatto assonnato, la natia
Granada.
Ma,
porchissima l'oca nera
dei monti andalusi,
fare la fila dalle cinque di mattina per ottenere il biglietto del
palazzo e dei giardini [oh, certo, perché facilitare le cose a
noi turisti sbarbatelli facendo un biglietto unico che magari costa
meno?] è disumano.
E lo dimostra la semplicissima operazione:
Orario improponibile + freddo boia – sonno x
spagnoli irritanti :
neuroni connessi =
isteria.
Ora,
non dico che questo risultato si debba applicare a me. E' bensì
il prodotto che ho ottenuto quando ho provato a far notare al signore
che mi precedeva che, effettivamente, mi aveva fregato ingiustamente
il posto in coda. Ricordo solo una faccia cinghialesca che mi fulmina
con odio, due-tre insulti a random che non capisco e il tizio che si
affretta alla cassa, trascinandosi pure una figura femminile che non
inquadro molto bene, forse la fidanzata. Poveraccia, la Bella e la
Bestia.
Ma
una volta coi sospirati biglietti in mano decido di perseguire la
dottrina del perdono ed avventurarmi tra i merletti marmorei del
palazzo.
Un
libro su di esso, scritto con tutto l'inchiostro del mondo, non
riuscirebbe comunque a districare tutta la meraviglia contenuta in
queste mura baciate con tanto amore dal sole. Se non ricordo male,
quando i cristiani riconquistarono queste terre nel Cinquecento o giù
di lì, costrinsero il sultano all'esilio: dicono che
l'abbandonò affogandosi in lacrime disperate e lasciò
qui il suo cuore spezzato... come potergli dar torto, visto il
florilegio di canaletti, soffitti traforati, cortili interni adornati
da vasche, fontane, piastrelle e mosaici, archi di forme svettanti e
muri cesellati come un ricco e sontuoso abito da sposa?
L'architettura di oggi, sì, sarà pure sicura e pratica,
ma le squadrature a righello mi disgustano.
Con
mia sorpresa, mi accorgo che è quasi mezzogiorno mentre mi
avvio verso il grandioso giardino. Avrò
perso la cognizione del tempo con tutte le foto che ho scattato,
penso distrattamente mentre vago d'ibisco in ibisco. Raggiunta la
cima e preso un viottolo a destra, continuo a fare la conta di tutti
gli ibischi che mi vengono sotto al naso. Sedici, diciassette, tre
bianchi, un altro rosso gigante...
<<
Non sono un ibisco >> mi risponde l'ultimo con pronuncia atona.
Ricordo improvvisamente che, di norma, i fiori non parlano, né
portano in bocca sigarette col filtro lungo come quello di Crudelia
DeMon. Mi volto: quella che ho scambiato per un ibisco è in
realtà una donna indiana seduta su una panca, avvolta in un
sari rosso tintinnante, che fuma una sigaretta che ha uno strano
odore di menta. Sulle ginocchia un mazzo di carte chiuse e una sfera
scintillante per il sole che c'è. Gli occhi neri mi sbirciano
da sotto un pesante strato d'ombretto magenta.
<<
Non ho mica detto che voi siete un ibisco, signora. >>
<<
L'hai pensato >> replica lei, traendo un lungo respiro che le
fa produrre uno sbuffo di fumo. << Un pensiero così
chiassoso che non ho potuto ignorarlo. >>
Non
riesco a comprendere come possa aver sentito
il mio pensiero chiassoso
[perfino a pensare faccio chiasso??], però ha un fascino
misterioso ed austero che accende la mia curiosità.
<<
Mi chiamo Lee. E voi? >>
Altra
tirata di fumo plateale.
<<
Zafina. In viaggio di piacere come lei, signor Chaolan, ma non credo
che questa sia terra per trovarsi mogli o mariti. L'amore è
una strada tortuosa che tempra lo spirito o lo distrugge. Lei si
sente preparato per affrontarla? >>
Altro
silenzio da parte mia, che non trovo la spiegazione logica al fatto
che sappia una cosa così intima. Boccheggio in cerca di una
risposta valida. Insomma, mica può essere...
<<
Lei crede che io non sia una vera indovina? Può sempre
mettermi alla prova. Che saranno mai pochi euro per uno come lei che
ne guadagna a palate ogni giorno? >>
Terzo
bersaglio centrato, porca miseria. Riesco a rinvenire solo nel
focalizzare la mano avida dell'indiana che chiede soldi per praticare
la sua chiromanzia. Torno a guardarla scettico.
<<
E perché mai dovrei essere interessato a una premonizione? >>
<<
Perché le stelle non mi mentono. E credo lei sia interessato
ad ascoltare la verità che hanno da dirvi sull'Alice che state
cercando. >>
Sono
un pollo. Le do i soldi senza pensarci. Lei incassa soddisfatta,
prende la sua pallina di vetro e comincia a praticare su di essa un
pauroso strabismo, continuando a farla correre pericolosamente sui
dorsi delle mani. Non ho intenzione di pagarla ancora se la rompe e
cerca di darmi la colpa.
<< Oh,
eccola! Guarda com'è di fretta... >>
<<
Dove, dove?! >> strillo con voce un poco troppo acuta
[maledetta emozione].
<<
Una bella fanciulla, non c'è che dire. Un poco timida, invero.
Ma la sua arte sarà ciò che ti farà innamorare
perdutamente. E la fortuna vi sorriderà tinta di viola. >>
Dopodiché
ripone la sua sfera con aria compiaciuta.
...tutto
qua?
<<
Non... non mi sembra una predizione molto accurata... >>
<<
SCHIOCCHEZZE! >> urla lei, minacciosa, puntandomi l'indice sul
naso. << Le stelle le hanno detto la verità, sta a lei
riconoscerla! Che non pensi un solo istante che la mia predizione sia
fallace! Zafina sa vedere oltre il velo di Maia grazie al potere
delle stelle!! >>
...sssèh,
questa è semplicemente scema. Inconcludente e scontrosa come
il Brucaliffo. Non mi resta che annuire e aspettare il momento
propizio per levarmela di torno.
Ma
naturalmente, per la legge che impone che le sfighe capitino sempre
due volte, l'ho ribeccata all'uscita a tormentare con le sue folli
previsioni la coppia spagnola che mi aveva fregato in coda [la Bella
e la Bestia]. A loro è andata anche peggio...
<<
...sei sfortunata. Stai sposando un uomo che non ti ama allo stesso
modo che hai tu. Vedo chiaramente altre tre donne nella sua vita...
oh, questa ha anche la fede? >> << No, no, ci deve
essere un errore! Juanito è l'uomo più buono del mondo,
come può... >> << Hijo
de puta!
Sapevo che quello era una mela marcia! Visto che ho ragione quando ti
dico di annullare le nozze, Marisole? Non voglio che tu sia inf... >>
<<
Miguel Caballero Rojo, anche se sei mio fratello maggiore non hai il
diritto di immischiarti nelle mie faccende! >>
<<
Queste rischiano di diventare nostre
faccende!! Come fai se aspetti un bambino e lui ti abbandona? Eh??
Eh??? >>
<<
Miguel, questa è paranoia. >>
<<
No, la mia si chiama prevenzione,
Marisole. >>
<<
Scusate, ma mi dovreste ancora pagare. Le stelle e il velo di Maia
non mi pagano vitto e alloggio, sapete? >>
Ed
ecco cosa succede quando sto sveglia la notte. Questo capitolo l'ho
partorito sul ricordo che ho dello stupendo viaggio in Andalusia
compiuto ormai anni addietro... Sic. Mi manca il sole di Siviglia
ç___ç
E'
difficile da inquadrare l'indiana, essendo un personaggio nuovo, così
mi è venuta in testa l'idea che una donna così
misteriosa fosse dedita alla chiromanzia. Solo che l'unico problema è
connettere bene sé, velo di Maia e cliente impossibilitato a
crederle... ma la verità la vede, se no non sarei l'autrice.
Poveraccia, ha gli stessi problemi di comunicazione del Brucaliffo.
XD
Passiamo
a una parte che mi piace tantissimo in sede off-fic, ovvero i
ringraziamenti ai recensori!
Nefari:
bacissimo fragolissimo perché è la prima in assoluto a
recensire. Anche tu non puoi fare a meno di Leekun, eh? Sì,
anche per me è un angioletto tutto da stracoccolare! Mi
raccomando, non perderti i prossimi capitoli!
Evilcassy: visto
che ce l'ho fatta, Ally? Per lo stile frizzante non so, sarà
tutta la coca cola che bevo? XD Invece ho sempre paura di sembrare
troppo noiosa. Ma se lo stile piace, perché cambiare? Baciotto
fragoloso con schiocco sul naso tutto per te, Nina e Dragù! Mi
raccomando per Two pairs!
[Un giorno anche noi staremo sedute su una panchina all'Alhambra a
fare le indovine sceme! XD]
AngelTexasRangel:
se l'introduzione ti ha divertita così, prova a pensare a
quante possono capitargliene con le signorine tutte mazzate! Sappi
che ci sarà anche Alisa tra le donzelle, e al suo capitolo
sfogherò tutte le mie manie chobittose XD Bacino volante!
Miss
Trent: cielo, tutti questi complimenti mi manderanno in tilt! A
quanto pare mi sono preparata bene il terreno con le rece, hm? Anche
tu non resisti ad Alice? Che brava ragazza. E ti ho fatto piacere Lee
anche se di norma non ti sconfinfera? Ottimo, ottimo! Beh, vedi la
Cassy: la sua Anna mi fa tenerezza quando di solito la vorrei... hm,
non trascendiamo nel triviale. Ti dedico un beso a tempo di tip tap!
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