ANTONELLA
No e
poi no!
Io non sarei
partita MAI e poi mai per vedere mia madre sposarsi con quel tonto di
Andres o Federico, come si chiama!
E che diamine!
- Ma tesoro, ti
prego! Antonella, se non lo farai ti metto in punizione! -
urlò mia madre.
Tonta, tonta!
- Mamma, se non te
ne vai immediatamente, io dico a Dorina di andarsene via! - gridai,
tirando un calcio alla porta.
Mi tolsi la divisa
scolastica, che mi pungeva, e indossai un maglioncino molto comodo,e i
pantaloni rosa del pigiama.
Era di mia nonna.
Lei era tutto il
contrario di mamma.
Una gran
lavoratrice.
Decisi di non
pensare a questo. Chiusi a chiave la porta.
- Antonella!
Antonella!-
Chi era stato ad
urlare in questo modo?
Aprii la finestra
e mi sporsi dal balcone.
Era Santiago.
- Santiago! -
sussurrai, e sorrisi, stupita - Dimmi! Anzi aspetta!-
Scesi di fretta le
scale, ignorai e tutti e corsi a piedi nudi verso Santiago.
Lo abbracciai, e
lui divenne color pomodoro.
- Tieni, ti ho preparato
una torta-
La presi con
tenerezza.
- Grazie -
Santiago mi diede
un bacio sulla guancia.
- Antonella sei
bellissima - mi disse dolcemente.
Gli diedi un
piccolo bacio sulla bocca.
In quel momento
ebbi una sensazione strana: ripensai a tutta la mia vita: la Antonella
The Best che ero prima, quella che aveva i ragazzi più
carini ai suoi piedi. E ora.. c'era Santiago.
Un ragazzo che da
quel momento diventò carino, simpatico (lo era da prima),
e... il migliore. Divino.
Ero finalmente
felice.
Sorrisi. Gli diedi
un piccolo bacino sulla fronte, feci un cenno di saluto e corsi via.
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