Chiamo
Matias al celullare per la centesima volta, ma mio fratello è
un vero cretino e non mi degna di una risposta.
-Giusy
si può sapere perchè fai cosi?- Domanda mio padre
vedendo come sono irritata.
-Niente
papà, vado in camera- e salgo per le scale.
Possibile
che proprio quando mi serve il mio fratellino non c'è?
Dovevo
parlargli di quella sciocca di Tontonella, insomma come fa quella a
cacciarsi in ogni genere di guai? Bhè non mi stupisce che sia
colpa del suo caratterino.
Controllo
l'orologio, sono le due.
psss
Uno
strano rumore mi riscuote dai miei pensieri, cerco di sentire meglio
da dove proviene.
Pssss
Giusy
Giusy?
Ha detto il mio nome?
-Giusy-
ecco adesso riconosco la voce, il mio cuore aumenta i battiti e mi
compare un leggero sorriso in volto.
Apro
la finestra e salgo mi affaccio dal balcone.
-Giusy,
sono qui- vedo Guido di sotto che sorride raggiante.
Quanto
è bello, lui è l'uomo perfetto, anche se a volte è
un pò irritante, però è dolce, simpatico,
romantico, bellissimo... scuoto la testa.
-Sei
pazzo? Che cosa ci fai qui?-
-Sono
venuto per parlarti-
-Adesso
non posso- dovrei mettere da parte l'orgoglio una volta per tutte, è
inutile che lo neghi. Io mi sono perdutamente innamorata di Guido,
però chissà cosa prova per me.
Un
momento...lui è venuto per parlarmi quindi forse c'è
una speranza.
-Si
che puoi, per favore Giusy se non parlo adesso non potrò più
farlo-
Metto
un espressione pensierosa.
-C'è
una scala li vicino a te, sbrigati però. Mio padre è al
piano di sotto-
Lui
annuisce e sorride mentre prende la scala e ci si arrampica fino ad
arrivare ad un palmo da me.
-Finalmente,
non puoi capire...-
-Cosa
non posso capire?-
-Giusy
non interrompere, aspetta che finisca- annuisco in attesa che lui
cominci a parlare-Giusy io provo un sentimento forte, fortissimo che
mi sta consumando da troppo tempo e adesso non posso più
reprimerlo perchè è inutile, potrei scoppiare da un
momento all'altro, vorrei piangere perchè sarebbe l'unico modo
per sfogarmi,ma anche questo sarebbe un gesto invano. Il sentimento
che mi distrugge è rivolto a te, perchè da quando mi
hai dato quel bacio al campeggio io non sono più riuscito a
levarti dai miei pensieri e dai miei sogni...insomma io...io ti amo,
mi dispiace dirtelo cosi ma non cela facevo più a
nascondertelo, adesso però se tu non provi questo per me e
vuoi stare con...Gonzalo- fa una smorfia a questo nome- o con
qualsiasi altro per me va bene, l'unica cosa che voglio è
vederti felice, quindi ti chiedo di pensarci- fa per tornare giù,ma
lo fermo.
-Aspetta-
lo dico con una voce tanto commossa che mi fa quasi impressione,
poche lacrime cominciano a passarmi fra le guance e cadere sulla
ringhiera del balcone.
Il
discorso di Guido è stato un sogno che si è avverato,
perchè io provo lo stesso per lui.
Io
lo amo, lo amo cosi tanto che non riesco a spiegarmi il perchè
non sia scoppiata.
-Che
ti prende?- Domanda lui preoccupato.
-Sei
uno stupido- fa una smorfia- sei uno stupido Guido, perchè
non ti sei accorto che a me non serve pensare, no non mi serve perchè
anche io ti amo- lui rimane parallizzato per alcuni attimi, ma dopo
gli ritorna il suo magnifico sorriso e ritorna vicino a me, stavolta
però non ci divide la balconata, siamo occhi negli occhi e lui
è in piedi di fronte a me.
-Davvero
mi ami?- Domanda spostandomi una ciocca dietro l'orecchio.
Annuisco
e lo abbraccio, lui ricambia.
Non
sono mai stata cosi felice in vita mia.
-A
me non è mai piaciuto Gonzalo, per me ci sarai sempre e solo
tu- sorridiamo e finalmente le mie labbra si posano sulle sue.
Adesso
niente e nessuno potrà dividerci e di questo ne sono sicura,
sicura come so che lo amo.
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