*Almost
Easy*
DISCLAIMER:
Mi
pare inutile ricordare che tutto quello che leggerete in questo
capitolo e nei
prossimi è frutto della mia fantasia, io non conosco gli
Avenged Sevenfold (dico,
secondo voi sarei qui se conoscessi gli A7X?! XD) ed è assai
improbabile che le
caratteristiche che ho attribuito a ciascuno di loro corrispondano alla
realtà...Katelyn invece è un personaggio di mia
invenzione, in parte riflesso
della mia personalità, in parte riflesso delle
personalità di persone che
conosco.
Prologo:
Girl I know
Katelyn
Sanders non
aveva mai avuto sogni di gloria.
Certo, come
tutte
le bambine per qualche mese aveva desiderato essere
un’attrice, una modella,
una principessa, ma quelli erano solo i sogni di una bambina, Katie
aveva capito
presto quello che voleva davvero e lo aveva scoperto a dieci anni,
quando le
era stata affidata l’organizzazione della recita scolastica
di fine anno.
Katelyn
Sanders
voleva diventare un’organizzatrice di eventi.
La prima
persona
cui lo aveva confidato era stata il suo adorato fratello maggiore, che
nonostante non perdesse occasione per prenderla un po’ in
giro per quel suo
sogno così particolare l’aveva sempre sostenuta,
anzi, spesso aveva anche fatto
capire in maniera non propriamente diplomatica a chiunque altro si
permettesse
di prendersi gioco di lei che non era il caso di continuare. Comunque,
lei non
si era mai fatta scoraggiare e il risultato era che sedici anni dopo
lavorava
in un’importante agenzia che si occupava esattamente
dell’organizzazione di
eventi a Toronto.
Arrivare a
quel
punto le era costato molto in termini di sacrifici: il più
grande era stato con
certezza quello di dover lasciare, un anno e mezzo prima, la sua
adorata
California e con essa i suoi amici e soprattutto il suo adorato
fratellone,
però quello era il suo sogno, non tutti sono così
fortunati da riuscire a fare
quello che desiderano nella propria vita e lei si sentiva assolutamente
realizzata, nonostante la malinconia che ogni tanto faceva capolino
nella sua
testa.
I suoi
pensieri
furono interrotti dalla voce di Ellen, la sua assistente, che
dall’interfono le
comunicava che c’era una chiamata per lei sulla linea due.
Katie
pregò che non
si trattasse ancora una volta della signora Devinson, prima di
sollevare il
ricevitore: Georgina Clarke Devinson era una delle più
ricche signore di
Toronto e aveva scelto l’agenzia in cui lavorava Katie per
organizzare uno dei
suoi party di beneficienza. I suoi capi erano elettrizzati, avere come
cliente
Mrs Devinson era per un’agenzia come la loro un onore, ma per
i gusti di Katie
la signora cambiava un po’ troppo spesso idea riguardo al
colore dei
segnaposto, delle decorazioni e di qualsiasi altro dettaglio, cosa che
la stava
facendo letteralmente impazzire.
‘Pronto?’
rispose
lei, esitante.
‘Ehy,
principessa!’.
Katie
tirò un
sospiro di sollievo e un sorriso fece la sua comparsa sul volto della
ragazza:
non era affatto la maledetta signora Devinson.
‘Matt!
Come stai
fratellone?’
‘Non
c’è male...
anzi, a dire il vero abbiamo ancora una sola tappa prima di due
settimane di
relax... indovina un po’ dove abbiamo intenzione di
passarle?’.
Katelyn fece
un
balzo sulla sedia: no, sarebbe stato troppo bello...
‘Risposta
esatta
principessa, Toronto!’ continuò Matt, ignorando il
fatto che lei in realtà non
aveva detto proprio nulla ‘E allora, pensi di riuscire a
prendere due settimane
di ferie da passare col tuo fratello preferito e la comitiva dei
pazzi?’
‘Quando
arrivate?’
‘Fra
cinque giorni
esatti’.
Katie ci
pensò un
attimo: il party si sarebbe svolto di lì a due giorni, dopo
di che poteva
permettersi un po’ di vacanza, e anzi, se le meritava
proprio, considerato
quanto aveva lavorato in quegli ultimi tempi.
‘Direi
che si può
fare...’
‘Fantastico!
Mi
manchi Katie, non vedo l’ora di vederti.. e i quattro idioti
qui mi dicono che
anche loro non vedono l’ora’ disse Matt, non
esattamente al settimo cielo e a
Katie venne da ridere pensando che probabilmente li stava fulminando
con lo
sguardo uno ad uno.
‘Anche
voi mi
mancate...allora a...’ Katie contò rapidamente i
giorni ‘A sabato!’
‘A
sabato
principessa!’
‘A
sabato
meraviglia!’ sentì urlare in sottofondo a Zacky,
subito prima di sentire un
lamento soffocato da parte dello stesso.
‘Matt...trattalo
bene, lo sai che è il mio migliore amico..’ Katie
ammonì il fratello,
divertita.
‘Si
è
accidentalmente trovato con il piede sotto il mio, che colpa ne ho io
se non
sta attento a dove mette i piedi?’ ribatté Matt,
angelico ‘Baci, a presto’
‘Baci
Shads!’
rispose lei, riattaccando.
Katie
tornò al suo
lavoro, sorridendo: per le prossime due settimane, il buonumore era
assicurato
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Salve a
tutti!
Faccio
progressi, prima
sparisco per un anno, poi mi metto a pubblicare a tutto spiano...
Comunque,
questa è la
prima volta che mi cimento con gli A7X, quindi abbiate pietà
della mia anima...
So che il
prologo è
veramente un po’ cortino, ma d’altronde
c’è un motivo se si chiama prologo, no?
Avviso sin
da ora che
gli aggiornamenti non saranno particolarmente rapidi, a differenza di
quello
che faccio di solito la storia non è già scritta
e nel frattempo devo anche
fare un milione di cose per l’università...non
vogliatemene, please...
Che altro
dire...leggere
cosa ne pensate mi piacerebbe...anche se non vi piace, basta che siano
critiche
civili e non insulti gratuiti...
Besos, a
presto!
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