Capitolo 8
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- Ci rivediamo eh?! Benvenuti a
Digiworld!- esclamò la creatura avanzando.
- Ma che…si può sapere che succede?!-
Takuya rimase spiazzato, possibile che il pacato Neemon fosse quella specie di
ninja astuto e veloce?
- Allora è lui il Digimon che avete incontrato nel nostro
mondo?- fecero Junpei e Tomoki, mentre Izumi e Kouchi rimasero interdetti.
Kouji e Takuya annuirono all’istante, rimanendo sorpresi.
- Confusi? Eh eh vi capisco… se volete vi spiego io oppure,
preferisci farlo tu, Bokomon?- la malvagia creatura gli indirizzò
un’occhiata, il piccolo tesserino bianco tremò, fissando i ragazzi.
- Bokomon si può sapere che succede? Parla!-
gli esortò il combattente della luce con tono forte.
- Calma Kouji, è spaventato e in questo modo lo sarà ancora
di più! – replicò Izumi nella speranza di placarlo.
- Mi… mi di-spiace io… io non volevo
farlo, mi hanno costretto, hanno rapito Neemon, sono stato obbligato altrimenti
lo avrebbero eliminato!
- Chi ti ha costretto? Chi è stato
a rapire Neemon?!- continuò il giovane con forte esclamazione.
-
Sono stato io!
Lo stesso di pochi istanti fa, risuonò più forte di prima,
facendo voltare di guizzo i sei giovani.
Una creatura digitale, sospesa in aria con ali spianate, si innalzava dritta d’innanzi a loro.
Il corpo interamente bianco, inciso sul petto, una figura dai
lineamenti stilizzati somigliante a un pipistrello,
gli occhi di un forte color porpora, proprio come il disegno, spiccavano in
netto contrasto con i chiari colori della pelle.
- Ohh Icedevimon ben arrivato!- disse Ninzokumon voltatosi
nella sua direzione.
- Finalmente ho il piacere di conoscervi tutti
insieme! Mi sarei aspettato qualcosina in più, e invece, mi dispiace dirlo ma siete proprio una gran delusione…!- disse la bianca
creatura fissando i giovani con occhi profondi.
- Tu da dove sbuchi e soprattutto chi ti dà il diritto di
offendere?! Guardati allo specchio razza di sgorbio
lavato con la candeggina!- la battuta di Takuya fece ghignare leggermente
Junpei e Tomoki, mentre il resto del gruppo, rimase impassibile.
- Tsk! Senti chi parla, se c’è uno sgorbio tra noi due, quello sei TU! Sarei capace di schiacciarti come un
moscerino, ma devo stare attento, potrei calpestarti involontariamente… e
invece voglio farti soffrire nel più lento dei modi!
Takuya si strinse nelle spalle.
- Adesso ti faccio vedere io chi ha più potere tra noi due!-
il giovane guerriero del fuoco afferrò il Digivice ma
venne prontamente bloccato da Izumi che gli fermò la mano.
- Ti sta solo provocando! Cerca di non perdere il controllo,
è quello che vuole lui! – asserì la ragazza.
- Ma sta prendendosi gioco di noi!
Ha bisogno di qualcuno che gli impari le buone maniere e che gli insegni la
parola “rispetto”!- controbatté il ragazzo facendo un
passo avanti.
- E’ sparito!
- Cosa?- disse Kouichi voltatosi in
direzione di Tomoki.
- Icedevimon non c’è più!- ribatté il ragazzino fissando lo
spazio vuoto d’innanzi a lui.
- Vi sbagliate, sono qui!- lo spaventoso Digimon, apparve
alle spalle di Izumi, sotto gli occhi stizziti dei
suoi compagni.- Sei molto perspicace biondina! Comunque,
guardandoti meglio, devo proprio correggermi, siete tutti una delusione tranne
tu!- dichiarò la gelida creatura sfiorando i lunghi capelli biondi, con la sua
mano artigliata.
- Non toccarla!- Takuya si parò davanti a lei, distaccando
quelle lunghe dita affusolate.
- Ehi calma…non te la rovino mica!
Stupido insetto ti taglierò la testa se oserai
un’altra volta darmi ordini! Sei avvisato moscerino…cerca di ricordartelo
altrimenti
-
Basta Icedevimon! E’ ora di smetterla.
Una voce nuova, rintronò nell’enorme sala. Tutti si
voltarono tranne Ninzokumon che borbottò tra se e se:
- E’ arrivata l’antipatica… Icedevimon mai
farla arrabbiare ricorda…eheheh!- concluse sogghignando.
- Ladydevimon! Sei in ritardo…-
puntualizzò il Digimon bianco verso l’oscura figura.
- Non direi…sei tu ad esserlo… mi trovavo
già qui prima che arrivassero tutti…- la sagome annerita apparve spuntando
dall’ombra.
Foggia grigio scuro, lunghi capelli
bianchi e occhi di un colore rosso brillante.
Ladydevimon, creatura delle tenebre.
Kouji sussultò non appena la vide. Poi Takuya, trabalzò di
colpo:
- Tu… Sei stata tu a chiamarci a Digiworld non è vero?! Ricordo benissimo la tua voce!
- Hai un buon udito ragazzino, non c’è
che dire!- esclamò il Digimon dalla lunga chioma argentea- Ebbene si, sono
stata io! Sia ad inviarvi il messaggio, sia a telefonarvi.
Kouji rimase in silenzio, ascoltando a fondo quel timbro
vocale. Effettivamente erano gli stessi, ma qualcos’altro inquietava il suo
animo.
Cosa?
Forse il grande potere oscuro emanato
dalla figura?
Forse.
Ma, c’era dell’altro.
- Perché ci hai fatti venire qua?- chiese
Junpei determinato.
Lei, planando a terra, si avvicinò al gruppetto.
- Mi aspettavo questa domanda… siete
piuttosto prevedibili… beh, se lo dico adesso non c’è divertimento… pare anche
a te?
Il guerriero del tuono non capì il senso di quelle parole,
così, furente, sbraitò contro di essa.
- Non
fare l’enigmatica!!
- Viviamo in un mondo fatto di enigmi,
se ti adegui, avrai buone possibilità di farcela altrimenti… cerca di
sforzarti… perché io non do risposte. - concluse la demone, con freddezza.
- Tu non dai risposte, ma io SI!-
scattò Takuya coraggiosamente - Se vuoi conquistare Digiworld, abbandona l’idea
finché possibile, altrimenti preparati
al combattimento!! - ribatté stringendo il Digivice.
La lady nera emise un sibilo
spaventoso, come una forte e fredda smorfia di riso.
Un ghigno celato da qualcosa, qualcosa di oscuro
e nascosto.
Una verità.
Eclissata.
- Presto le tenebre avvolgeranno la luce e VOI non sarete in
grado di contrastarle!- rispose la creatura puntando il dito contro i sei.
Kouji sobbalzò nuovamente.
“Le tenebre avvolgeranno la luce, saprai
contrastarle?”
La frase dell’anziana indovina incontrata alcuni giorni fa
nel parco, gli ritornò alla mente.
Questa volta, però, le parole dette da Ladydevimon, non
furono un semplice quesito, bensì una risposta.
Una fredda e buia risposta.
- La luce non verrà mai offuscata
dall’oscurità!- confermò il ragazzo dai lunghi capelli, facendo un passo in
avanti.
Il Digimon dallo sguardo tinto di rosso, si voltò nella sua
direzione, fissandolo. Dopodichè, avanzò lentamente portandosi a pochi metri da
lui.
- Tu…devi essere il guerriero della luce…non
è così?- chiese squadrandolo accuratamente.
- E tu come fai a saperlo?!- rispose
lui a voce calma.
-…..… non avevo dubbi…da come
difendi la tua amata “luce”, non potevi governare altro… In ogni modo, sappi
che io non vado molto d’accordo con questo tipo di creature… soprattutto se
sono esseri umani intenzionati ad intralciarmi…allora il mio fastidio aumenta
ancora di più…- Ladydevimon fece un altro passettino in avanti, sussurrando
all’orecchio del ragazzo- Stai tremando…contieniti.
Inavvertitamente, le mani di Kouji avevano iniziato a
vibrare, il forte potere oscuro emanato dal mostro, veniva
percepito doppiamente se la creatura in questione appartenesse all’elemento
celestiale.
- Razza di strega dai capelli bianchi! Lascia stare il
nostro amico! Non sei nessuno per dettar legge!
Il nero essere si voltò in direzione di Takuya,
discostandosi dal giovane.
- E’ inutili opporvi all’immenso
potere del male! La luce sarà inghiottita dall’oscurità, e presto il vostro
mondo cadrà sotto il dominio del padrone assoluto di tutte le tenebre! Lui è
tornato e questa volta la partita si concluderà con la
vittoria del male! - Indietreggiando, Ladydevimon prese il
volo, innalzandosi pochi centimetri dal suolo.
I sei guerrieri irrigidirono le spalle all’unisono.
Le parole proferite dal demone femmina,
echeggiarono nelle loro teste.
Inghiottirono lentamente con sudore freddo che attraversava
i loro visi.
- Non potete conquistare il nostro mondo!- affermò Tomoki
con occhi lucidi.
- E sarai tu ad impedirlo? …Non
farmi ridere… anche unendo i vostri poteri non potrete mai impedire che il
destino si compia! Se volete salva la vita, allora unitevi a noi, e farete
parte della schiera di creature che affiancherà il
padrone nella conquista del mondo intero!
Quelle parole, suscitarono confusione e turbamento
nell’animo puro dei sei guerrieri.
Come potevano schierarsi dalla
parte del male?
Era inammissibile anche solo pensarlo!
Sentendosi ferito nello spirito limpido e leale, Takuya scattò in avanti, non riuscendo a reprimere la rabbia, urlò
a squarciagola:
- SCORDATELO! La nostra terra non finirà mai sotto il
comando di un pazzo! La proteggerò a costo della mia stessa vita se dovesse servire a qualcosa! Mettitelo ben in testa maledetta
strega!
- Calma ragazzino! Non siamo sordi… ricorda di non
contraddire mai le donne…sappiamo come sono fatte…eh eh!-
fece Ninzokumon, ridacchiando allegramente.
- Perché
vorresti dire che lei lo è? Ma l’hai vista bene?
Quella sottospecie di vampiro dalla pelle pallida e spenta!
- Junpei…penso sia meglio non aggiungere altro…- propose
Izumi a bassa voce.
Intanto, Bokomon, corse in direzione del
glaciale Icedevimon, rimasto a godersi la scena.
- Quando mi ridarete Neemon? Ho
fatto ciò che mi avete chiesto, ora tocca a voi mantenere la promessa!
- Uff…sei seccante moscerino… ci tieni così
tanto a riavere quella specie di imbranato dormiglione? Voi minuscoli
esserini non dovreste provare affezione verso gli altri…ma
oramai siete stati contagiati dagli umani… Tieni, riprenditelo pure, adesso non
ci serve più!- Icedevimon estrasse un sacco dalla sua schiena, gettandolo in
direzione di Bokomon, che lo afferrò al volo.
Due lunghe orecchie fuoriuscirono da esso,
e da lì a breve, Neemon venne fuori.
- AAAH NEEMON!!! Sei tu!!! Quanto
mi sei mancatolo buaaaaa! Sei sano e salvo adesso!- il
Digimon dalla pancierina rosa scoppiò a piangere stritolando il compagno.
- Così mi strozzi…! Ma perché stai
piangendo? …Ho dormito così tanto?
- Stupidmon! Non ricordi? Sei stato
rapito?- fece Bokomon staccandosi da lui.
- … Veramente…? Ohh…!- rispose Neemon portando un dito alla
bocca, cercò di pensare ma, di scatto, l’elastico dei
suoi pantaloni si allungò per poi
schioccare sulla pancia. - Aaahiii…!- mugugnò il Digimon coniglietto,
saltellando di qua e là.
- Stupidmon!- disse Bokomon autore del misfatto.
- Patetici…!- Icedevimon sbottò guardando la
scena disgustato, poi, volando in direzione dei ragazzi, atterrò poco
distante.
Fissò Izumi con i suoi occhi porpora, e la ragazza
rabbrividì.
- Penso che ci siamo divertiti
abbastanza… vogliamo andare?- propose Ninzokumon balzando su un pilastro di
pietra.
- Ma come, io speravo di potermi
battere con il famigerato padrone del fuoco…! Che fregatura… non posso nemmeno giocare con la ragazzina?- il bianco Digimon
avanzò nuovamente verso la giovane, ma Takuya, ancora una volta le si parò
davanti.
- Sparisci o ti sciolgo come un ghiacciolo! – asserì il
guerriero delle fiamme con sguardo carico di sdegno.
- Basta! E’ ora di rientrare! Vieni via
Icedevimon, il padrone non ammette ritardi.
- Ladydevimon sei sempre la solita noiosa!- il freddo
Digimon si voltò verso Takuya con fare seccato- Per questa volta ti salvi, ma
la prossima non avrai così tanta fortuna ahahahahh!- concluse con un riso
diabolico.
- Stupido ghiacciolo con le ali! La prossima volta ti aspetterò a braccia aperte!- rispose prontamente Takuya estendendo
gli arti superiori.
Il mostro dalla pelle bianca sorrise malvagiamente, gli
aguzzi canini spuntavano minacciosi dall’interno della bocca tinta di
viola.
- Non affannatevi a cercare un modo per ritornare nel vostro
mondo, sprechereste tempo, e soprattutto non provate a contrastarci, a meno che non vogliate morire… ma per quello… non dovrete
attendere molto…- la strega dai capelli color argento si levò in volo, seguita
da Icedevimon e Ninzokumon, ma, prima di scomparire avvolta in un fuoco nero, la
chiara voce di Kouji, la trattenne.
- Prima di andare rispondi a una
domanda… chi è il vostro padrone? Si tratta di Lucemon?
La demone sorrise appena,
socchiudendo gli occhi.
- Prova a capirlo da solo…anche se… non sarà facile… a
presto Digiprescelti!- dopodichè, i tre scomparvero del tutto.
Takuya crollò al suolo con le ginocchia al pavimento.
- Perché? Perché deve ripetersi la
storia di cinque anni fa?!
- Quei tre vogliono prendersi gioco di noi! Ecco come mai ci
hanno chiamati! Prima il rapimento di
Izumi per farci confondere, poi tutte quelle pagliacciate e inutili discorsi
sulla conquista del mondo… hanno studiato alla scuola d’arte drammatica?!
- Junpei… non sottovalutarli… vogliono confonderci
nuovamente, bisogna stare attenti… e soprattutto scoprire cosa cercano da noi…-
fece Kouichi massaggiandosi il mento.
- Ragazzi…- Bokomon si fece avanti- Mi dispiace…non volevo
mentirvi, ma sono stato costretto, perdonatemi vi supplico!
- Lo abbiamo già fatto Bokomon, non è stata colpa tua, hai agito per salvare un amico, al tuo posto ciascuno di noi
avrebbe fatto lo stesso.- disse Izumi con voce dolce e tranquilla. Il
Digimon le si buttò tra le gambe, piangendo. Lei lo strinse
accarezzandogli la nuca.
- Quel che è fatto è fatto!- la voce di Takuya, tuonò
improvvisamente- Come ha detto Ladydevimon, indietro non possiamo tornare, vogliono
eliminarci perché ci siamo antipatici? Bene, ma da cacciatori, potrebbero anche
divenire prede… e finché restiamo in ballo, beh…balliamo!-
disse il ragazzo del fuoco, sollevandosi da terra.
Gli altri lo guardarono con stupore, poi, voltatosi nella
loro direzione, aggiunse:
- Aspirano a conquistare il nostro mondo? Bene… si facciamo
pure avanti… ci provino pure… però, dovranno farsi i
conti, perché io non sono d’accordo! No no!- disse scuotendo il capo e
l’indice- Facciamogli vedere che non hanno a che fare
con dei lattanti! Siete tutti con me?!- con tono
carico di grinta, portò un braccio in avanti estendendo la mano.
I compagni indugiarono alcuni istanti,
quella voce piena di vitalità, però, diede loro coraggio.
- Sono con te!- esclamò Izumi mettendo la mano su quella dell’amico.
- Se va bene per Izumi, allora va
bene anche per me! Quei pagliacci dovranno ricredersi!- disse Junpei battendosi
un pugno in petto, e anche il giovine si aggregò
poggiando l’ampio palmo sulle due mani. Lo seguirono a ruota Tomoki e Kouichi
che accennarono un si con il movimento deciso del
capo.
Mancava solo una persona.
Kouji.
Rimase fermo, quasi incollato al selciato.
- Che hai?- domandò il fratello al
ragazzo.
- Non mi convince… tutto ciò non mi convince…
cercano qualcosa da noi…altrimenti perché tanto affanno nell’invitarci? - fece il giovane guerriero della luce. Il
capo rivolto al suolo, gli occhi fissi sull’antico pavimento, cercò di
sforzarsi per capire, ma non fu facile.
- Non credo proprio, secondo me
vogliono solo intimorirci, in quei pochi minuti si sono esclusivamente limitati
a prendersi gioco di noi… quel maledetto Icedevimon…grrr…se ci penso mi viene un
nervoso…! - Takuya digrignò i denti in una smorfia di rabbia.
- Eppure… lei… non capisco…- farfugliò Kouji tra sé- Bokomon
saresti in grado di darci informazioni su quei tre?
- Mi dispiace… brancolo nel buio quanto te… sono comparsi da
poco qui a Digiworld… so solo che hanno rapito Neemon ricattandomi, volevano
che io vi facessi riacquistare i poteri… e poi hanno parlato…si,
aspetta un attimo!- Bokomon schioccò le dita alzando la fronte- Una volta hanno parlato di una rinascita… un
imminente risveglio!
- Hai detto “risveglio”?- Kouji guardò Kouichi, entrambi si
rivolsero uno sguardo d’intesa, poi il ragazzo continuò- Possibile che…stesse
parlando realmente di Lucemon? Se fosse così, allora quello stemma sulla stella
di Ninzokumon e i discorsi degli altri due…fanno presupporre che sia lui il
loro mandante!?
- Tutto può essere…non vorrei dire cose infondate ma… prima
di incontrare voi cinque, io e Takuya abbiamo parlato
a lungo di questo e…sono sempre dell’idea che potrebbe trattarsi proprio di
lui, l’angelo ribelle.- confermò Bokomon rabbrividendo.
Gli altri lo seguirono all’istante, un lungo brivido gelido
attraversò la schiena dei sei leggendari guerrieri, poi, Takuya, con grande forza d’animo esclamò:
- Kouji, manca solo la tua mano, allora sei dei nostri?
Il giovane dai capelli lunghi lo guardò un attimo
interdetto, il guerriero del fuoco era dotato di una grande
fiamma stracolma di entusiasmo e decisione, pensò lui sorridendo, poi, si
avvicinò ai suoi compagni, poggiando la mano sulle altre cinque.
Il combattente della luce annuì con il capo, e il coraggioso
Takuya sorrise alla sua scelta, continuando:
- Se dobbiamo affrontare Lucemon…beh… la cosa un po’ mi spaventa ma, fin quando resteremo uniti, nessuno
potrà sconfiggerci perché il nostro potere proviene soprattutto dalla forte
amicizia che ci unisce!
- E bravo Takuya! Ogni tanto dici qualcosa di sensato!- esclamò Junpei schernendo.
- Junpei! Sei sempre il solito!- lo rimproverò Izumi -
Takuya ha ragione ma…in effetti… tutto sommato… pure tu!-
la ragazza cominciò a ridacchiare, seguita dal coro dei suoi compagni, al
contrario, il giovane combattente delle fiamme arrossì leggermente per poi
lasciarsi andare, contagiato dal sorriso dell’allegro gruppetto.
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- Ridete, ridete pure, finché avrete motivo per farlo.
Disse Ladydevimon nascosta nell’ombra.
I suoi occhi, rossi come il sangue, si fermarono sul giovane
Kouji, guerriero della luce.
Dopodichè, scomparve fasciata dal fosco manto dell’oscurità.
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