GLi ultimi giorni di scuola
eccomi qua, con un nuovo misero capitolo. Mi scuso in anticipo,
perché in questo periodo non sono affatto in forma, e meglio di
così non riesco a dare...per chiunque sarà clemente con
me anche su questo capitolo, posso semplicemente dirgli grazie per
l'apprezzamento, anche se so che questo VIII cap. non è
all'altezza...!!questo storia sta volgendo alla sua fine, ma non
è ancora conclusa, prego chi sta seguendo questa storia di
essere pazienti con me ancora per poco....comunque..."buona lettura"...
Capitolo VIII: gli ultimi giorni di scuola
Sofia tornò in albergo schokata. E Romy ovviamente se ne accorse subito, era così evidente.
-Interessante: Garret non si fa vedere per una settimana, e quando vi ritrovate, tu torni sotto schok-
-è che...ci siamo messi insieme...-
-lo so, è la montatura che fanno tutti i giornali da una settimana a questa parte...ma non vedo cosa c'entri?!?-
-No, non è più una montatura-
-Come non è più una montatura?-
-Non lo è...-
-Stai scherzando?-
-No...- disse la ragazza scuotendo meccanicamente la testa.
-stai male-
-Sto benissimo-
-No, tu stai proprio male....ti sei vista?-
-No-
-Vai a letto, che dormire ti fa bene...-
LA mattina dopo, però, l'affermazione di Sofia non cambiò
affatto rispetto alla sera prima, come aveva creduto la compagna di
stanza.
-L'avevo detto io che non scherzavo-
-MA tutti quei litigi, la sfuriata iniziale...che cosa...?-
-Al diavolo le sfuriate. Adesso è tutto cambiato. Punto e fine della storia. Non ho potuto evitare la cosa-
e le raccontò in breve la cosa.
-Andiamo bene-
LE ultime due settimane passarono troppo velocemente, e Sofia se ne
accorse benissimo. Era così presa da Garrett che nemmeno si
ricordava più di averlo odiato all'inizio. Christine, ROmy ed
Esther cercarono il più possibile di riportarla alla
realtà, ma senza il minimo di successo. Questo fino all'ultimo
giorno di scuola.
La professoressa Perkins entrò in classe più seria del solito.
-Oggi, ragazze è il vostro ultimo giorno del mio corso. Vorrei
assegnarvi questi attestati di partecipazione e delle specie di diplomi
con un voto con il quale potete presentarvi ad un provino se mai
vorrete diventari attrici. ora vi chiamerò una per una: Esther.
ROmy. Christine. Mailu. Chan. Luena....Sofia-
Sofia si alzò lentamente. Prese il suo diploma senza neanche
guardarlo e tornò a sedere. Lo srotolò pian piano qunado
fu osservata solo da Esther, che era vicino a lei quella mattina.
-100/100...fantastico-
-Già-
-peccato che oggi è l'ultimo giorno. COme farai con Garrett?-
-GIà, come farò?- effettivamente Sofia non ci aveva
affatto pensato, era stata così distatta che nemmeno si era
accorta di chi le stava attorno. Ora che sarebbe tornata in Italia, con
lui cosa avrebbe fatto.
Uscita da scuola, prese la via traversa e si incamminò verso la
casa del fidanzato: doveva parlargli. Perché si era illusa
così scioccapente? come sarebbe potuto andare tutto bene? era
proprio la cretina più cretina del mondo!suonò al
campanello nervosamente.
-Garrett sono io, devo parlarti. Adesso-
Non camminò neanche per le scale, le percorse semplicemente venti al secondo.
-Cos' è tutta questa fretta?-
-Domani parto, tu che fai? come faremo per noi due?-
-PErché devi tornare? sei maggiorenne, vieni ad abitare qui. i tuoi capiranno-
-No, non capiranno. E comunque devo tornare almeno una volta a casa mia-
-Pensavo che fosse già tutto scontato. Pensavo che accettando veramente di stare con me avresti accettato l'america-
-NOn è così semplice e immediato come ti può sembrare. Non è così semplice-
-promettimi che tornerai-
-Potresti venire tu da me-
-No-
-PErché no? sarebbe più semplice se venissi tu-
-Neanche questo è semplice. Io non voglio abitare in Italia-
-Allora possiamo anche finirla qui. Se dobbiamo stare insieme abitando in due continenti diversi, meglio non starci. Addio-
e lo baciò per l'ultima volta, poi uscì con le lacrime agli occhi.
Il giorno dopo, all'aereoporto, lui non c'era.
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