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Autore: Smolly    05/12/2009    2 recensioni
[Garrett Hedlund] Un corso del cinema porta Sofia a New York. Ma uno scontro un po' imbarazzante e un corso che lo sarà ancora di più porterà la protagonista a vedersela con l'attore che ha deciso di odiare...ma le idee possono sempre cambiare in un modo o nell'altro...
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Attori film
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GLi ultimi giorni di scuola eccomi qua, con un nuovo misero capitolo. Mi scuso in anticipo, perché in questo periodo non sono affatto in forma, e meglio di così non riesco a dare...per chiunque sarà clemente con me anche su questo capitolo, posso semplicemente dirgli grazie per l'apprezzamento, anche se so che questo VIII cap. non è all'altezza...!!questo storia sta volgendo alla sua fine, ma non è ancora conclusa, prego chi sta seguendo questa storia di essere pazienti con me ancora per poco....comunque..."buona lettura"...

Capitolo VIII: gli ultimi giorni di scuola

Sofia tornò in albergo schokata. E Romy ovviamente se ne accorse subito, era così evidente.
-Interessante: Garret non si fa vedere per una settimana, e quando vi ritrovate, tu torni sotto schok-
-è che...ci siamo messi insieme...-
-lo so, è la montatura che fanno tutti i giornali da una settimana a questa parte...ma non vedo cosa c'entri?!?-
-No, non è più una montatura-
-Come non è più una montatura?-
-Non lo è...-
-Stai scherzando?-
-No...- disse la ragazza scuotendo meccanicamente la testa.
-stai male-
-Sto benissimo-
-No, tu stai proprio male....ti sei vista?-
-No-
-Vai a letto, che dormire ti fa bene...-
LA mattina dopo, però, l'affermazione di Sofia non cambiò affatto rispetto alla sera prima, come aveva creduto la compagna di stanza.
-L'avevo detto io che non scherzavo-
-MA tutti quei litigi, la sfuriata iniziale...che cosa...?-
-Al diavolo le sfuriate. Adesso è tutto cambiato. Punto e fine della storia. Non ho potuto evitare la cosa-
e le raccontò in breve la cosa.
-Andiamo bene-
LE ultime due settimane passarono troppo velocemente, e Sofia se ne accorse benissimo. Era così presa da Garrett che nemmeno si ricordava più di averlo odiato all'inizio. Christine, ROmy ed Esther cercarono il più  possibile di riportarla alla realtà, ma senza il minimo di successo. Questo fino all'ultimo giorno di scuola.
La professoressa Perkins entrò in classe più seria del solito.
-Oggi, ragazze è il vostro ultimo giorno del mio corso. Vorrei assegnarvi questi attestati di partecipazione e delle specie di diplomi con un voto con il quale potete presentarvi ad un provino se mai vorrete diventari attrici. ora vi chiamerò una per una: Esther. ROmy. Christine. Mailu. Chan. Luena....Sofia-
Sofia si alzò lentamente. Prese il suo diploma senza neanche guardarlo e tornò a sedere. Lo srotolò pian piano qunado fu osservata solo da Esther, che era vicino a lei quella mattina.
-100/100...fantastico-
-Già-
-peccato che oggi è l'ultimo giorno. COme farai con Garrett?-
-GIà, come farò?- effettivamente Sofia non ci aveva affatto pensato, era stata così distatta che nemmeno si era accorta di chi le stava attorno. Ora che sarebbe tornata in Italia, con lui cosa avrebbe fatto.
Uscita da scuola, prese la via traversa e si incamminò verso la casa del fidanzato: doveva parlargli. Perché si era illusa così scioccapente? come sarebbe potuto andare tutto bene? era proprio la cretina più cretina del mondo!suonò al campanello nervosamente.
-Garrett sono io, devo parlarti. Adesso-
Non camminò neanche per le scale, le percorse semplicemente venti al secondo.
-Cos' è tutta questa fretta?-
-Domani parto, tu che fai? come faremo per noi due?-
-PErché devi tornare? sei maggiorenne, vieni ad abitare qui. i tuoi capiranno-
-No, non capiranno. E comunque devo tornare almeno una volta a casa mia-
-Pensavo che fosse già tutto scontato. Pensavo che accettando veramente di stare con me avresti accettato l'america-
-NOn è così semplice e immediato come ti può sembrare. Non è così semplice-
-promettimi che tornerai-
-Potresti venire tu da me-
-No-
-PErché no? sarebbe più semplice se venissi tu-
-Neanche questo è semplice. Io non voglio abitare in Italia-
-Allora possiamo anche finirla qui. Se dobbiamo stare insieme abitando in due continenti diversi, meglio non starci. Addio-
e lo baciò per l'ultima volta, poi uscì con le lacrime agli occhi.
Il giorno dopo, all'aereoporto, lui non c'era.
   
 
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