Ecco un altro capitolo della serie!! Spero sia di vostro
gradimento!! A voi la lettura
RECENSIONI IN FONDO
Capitolo quinto
Il paradiso in terra
Qualcosa mi stava leccando una guancia, aprii gli occhi e vidi che c’era una
gatta, mi aveva svegliato.
Subito tirai su la testa in cerca della ragazza, ma era
scomparsa nel nulla. Chissà quanto tempo ero stato svenuto prima che questa
gatta mi svegliasse, e per fortuna che l’aveva fatto.
Nonostante la ragazza fosse scomparsa un frammento di quell’aura che produceva
permaneva nella stanza. Sembrava di essere in paradiso, solo i sentimenti
migliori albergavano nella mia mente. Sentimenti che credevo di non avere
nemmeno in corpo
Tentai di comunicare con Jonny ma
il trasmettitore era andato, svenendo ci ero caduto proprio sopra.
Mentre mi decidevo sul da farsi sentii la gatta miagolare
dalla finestra della casa e la guardai, gli occhi che incontrai erano dello
stesso colore di quelli della ragazza. Corsi subito alla finestra ma la gatta
era saltata fuori e si era dileguata nel nulla. Allora vidi un altro animale
volare nel cielo, era una bellissima colomba candida come non ne avevo mai
viste.
Forse stavo impazzendo. Ma qualcosa dentro mi diceva che non
mi ero immaginato tutto. Erano indubbiamente gli stessi occhi.
Dopo che la gatta se ne era andata mi resi conto che la
situazione di quel quartiere era peggiore del previsto, le case in fiamme erano
tante e l’incendio si stava propagando.
Allora tentai una cosa che non avevo mai provato, tolsi
l’ossigeno alle fiamme che tormentavano le case attorno, riuscii nel mio
intento al primo tentativo e devo dire che ciò mi rese abbastanza orgoglioso,
ma anche incredibilmente stanco. Era incredibile la quantità di energia che
necessitava quel processo. L’incendio era stato domato e la mia mente aveva
tempo di tornare a fantasticare su quello che mi era successo poco fa. Non
riuscivo davvero a spiegarmelo, nemmeno con la mia nuova consapevolezza che
nulla era impossibile, non riuscivo a spiegarmi la sensazione che quella
ragazza mi aveva dato. Non ero mai svenuto in vita mia, e soprattutto non avevo
mai avuto emozioni cosi forti nella mia mente.
Sentivo che le risposte sarebbero arrivate, quindi cominciai
a pensare a come rintracciare i soldati nemici e magari anche Jonny. Decisi di arrampicarmi su un tetto di una casa lì
accanto e osservare la zona sottostante. Senza nessun spettatore indiscreto ero
libero di usare le mie capacità e cosi potenzia l’apparato muscolatorio
al punto che scalare un muro di otto metri fu una passeggiata.
Una volta sul tetto realizzai che la vista non mi avrebbe
aiutato così decisi di utilizzare l’udito, e così con un altro enorme dispendio
di energia potenziai al massimo il mio apparato uditivo al punto che potevo
sentire persino i respiri di ogni singolo insetto della città. Ma ciò che mi
interessava di più era il battito cardiaco, i soldati nemici avevano attuato un
piano e quello era riuscito, la città era nel panico. Quindi avendo studiato
come il battito cardiaco cambi a seconda delle emozioni cercai un battito
sereno in mezzo a tutti quei battiti impauriti dalla situazione in cui la città
si trovava.
Con mia enorme sorpresa ne trovai solamente due. Non potevo
rischiare, controllai molto accuratamente tutta la città ma solo due cuori
battevano normalmente. Non ci potevo credere, tutto questo casino causato da
solamente due uomini, era peggio del previsto.
Rintracciai con i miei sensi la zona in cui si trovavano,
come immaginavo non era lontano da dove ero io in quel momento. Sapevo che
sarebbero rimasti nella zona più colpita dagli esplosivi, è dove nessuno li
avrebbe cercati, nessuno normale.
Mi recai nel luogo dove li avevo percepiti molto cautamente
e li vidi. Erano due uomini ben piazzati con fisici da lottatori o pugili, la
loro faccia era coperta da passamontagna, ma la cosa che più mi sorprese era
che non avevano equipaggiamento. Niente armi, trasmettitori, zaini o torce,
niente di niente. Non era normale!!
Avrei potuto ucciderli con facilità entrambi ma gli ordini
erano di catturarli vivi se possibile, e fu allora che feci un nuovo passo con
i miei poteri.
Per la prima volta in assoluto decisi di influenzare il loro
corpo e indurli a perdere i sensi. Dopo aver raccolto le idee iniziai
l’operazione.
Mi concentrai sulle cellule di uno dei due soldati,
raggiunsi il cervello e iniziai gradualmente a chiudere i vasi che
trasportavano il sangue e l’ossigeno ad esso giusto il necessario per fargli
perdere conoscenza. All’inizio ebbi qualche difficoltà ma poi dopo qualche
minuto riuscii nel mio intento e uno dei due cadde svenuto.
Non ebbi nemmeno il tempo di cominciare con l’altro. Sapevano
che ero lì!
Quello che aveva ancora conoscenza si alzo di scatto e con
un gesto della mano rianimo il compagno, la mia coscienza era ancora un po’
dentro a quest’ultimo e capii cosa il suo compagno aveva fatto. Egli aveva riaperto
tutti i vasi e duplicato la quantità di sangue mandata al cervello permettendo al
compagno un recupero istantaneo.
Dopo aver salvato il suo compagno entrambi si accanirono su di
me, ma non in modo fisico, ma con la mente.
Sembrava che avessero le mie stesse capacità, ma non avevo il
tempo per lo stupore, perché le stavano già utilizzando entrambi contro di me.
Sentivo le cellule del cuore che si deterioravano e scomparivano.
Corsi immediatamente ai ripari e cominciai ad affrettare il processo di
rigenerazione.
Ma non ero abbastanza forte, la loro forza mi stava sopraffando. Stavo morendo…
Un ultimo pensiero mi baleno nella mente: il ricordo di
quegli occhi luminosi e stupendi e della ragazza che li possedeva si espanse
nel mio cervello.
Pensavo che sarebbe stato bello finire la mia giovane
esistenza con quel ricordo. Ma non fu ciò che accadde.
Una enorme energia mi scoppio dentro e da tutto il mio corpo
un immensa luce colpi tutto quello che avevo attorno e fermò anche gli
assalitori. Ma non li fermò e basta, gli spaventò, sentivo i loro cuori. Quello
era puro terrore. Poi scomparvero nel nulla con un esplosione di luce rossa.
La forza che il ricordo mi aveva portato guarii il cuore e
mi salvò la vita.
Questa volta però non se ne andò, questa volta era diverso…
Il paradiso non era più un’astrazione
Il paradiso era dentro al mio
cuore
Il paradiso era in terra
“A volte si va alla ricerca
della perfezione e della felicità, quando essa è molto più vicina del previsto.
C’è un paradiso per ognuno di noi..
Il paradiso è in terra. E sta a voi trovarlo.. Spesso sta in persone che non sanno nemmeno di avere questo dono.
Quando lo troverete lo capirete.
L’importante è non mollare mai. Perché anche se può sembrare il contrario ci
sono persone al mondo che vi vogliono bene anche se non le conosci. Ci sono
persone che pregano per te anche se non puoi sentirle. Ci sono persone che
stanno passando quello che stai passando tu anche se non puoi vederle. Lasciati
aiutare, sii forte, tu hai uno scopo in questa vita. Tu sei amato”
A
Blair95 e Alexis_edina:
Sono lieto che la storia vi piaccia!! Spero continui così!
XD
A Gigia94:
I tuoi occhi sono su internet perché mi sono inspirato a te
per questa ragazza. Sei tu il mio paradiso. Bacioni micetta!