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Autore: crazyg93    09/12/2009    2 recensioni
Questa è una storia dove fantascienza, azione e amore s’intrecciano e diventano una cosa sola... Narra di un giovane con un dono grandissimo, che però dovrà imparare a usare nella maniera giusta e dovrà imparare anche a controllare questo dono... e non sarà facile.
Genere: Romantico, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo quinto

 

Ecco un altro capitolo della serie!! Spero sia di vostro gradimento!! A voi la lettura

RECENSIONI IN FONDO

 

 

 

Capitolo quinto
Il paradiso in terra

 

 



Qualcosa mi stava leccando una guancia, aprii gli occhi e vidi che c’era una gatta, mi aveva svegliato.

Subito tirai su la testa in cerca della ragazza, ma era scomparsa nel nulla. Chissà quanto tempo ero stato svenuto prima che questa gatta mi svegliasse, e per fortuna che l’aveva fatto.
Nonostante la ragazza fosse scomparsa un frammento di quell’aura che produceva permaneva nella stanza. Sembrava di essere in paradiso, solo i sentimenti migliori albergavano nella mia mente. Sentimenti che credevo di non avere nemmeno in corpo

Tentai di comunicare con Jonny ma il trasmettitore era andato, svenendo ci ero caduto proprio sopra.

Mentre mi decidevo sul da farsi sentii la gatta miagolare dalla finestra della casa e la guardai, gli occhi che incontrai erano dello stesso colore di quelli della ragazza. Corsi subito alla finestra ma la gatta era saltata fuori e si era dileguata nel nulla. Allora vidi un altro animale volare nel cielo, era una bellissima colomba candida come non ne avevo mai viste.

Forse stavo impazzendo. Ma qualcosa dentro mi diceva che non mi ero immaginato tutto. Erano indubbiamente gli stessi occhi.

Dopo che la gatta se ne era andata mi resi conto che la situazione di quel quartiere era peggiore del previsto, le case in fiamme erano tante e l’incendio si stava propagando.

Allora tentai una cosa che non avevo mai provato, tolsi l’ossigeno alle fiamme che tormentavano le case attorno, riuscii nel mio intento al primo tentativo e devo dire che ciò mi rese abbastanza orgoglioso, ma anche incredibilmente stanco. Era incredibile la quantità di energia che necessitava quel processo. L’incendio era stato domato e la mia mente aveva tempo di tornare a fantasticare su quello che mi era successo poco fa. Non riuscivo davvero a spiegarmelo, nemmeno con la mia nuova consapevolezza che nulla era impossibile, non riuscivo a spiegarmi la sensazione che quella ragazza mi aveva dato. Non ero mai svenuto in vita mia, e soprattutto non avevo mai avuto emozioni cosi forti nella mia mente.

Sentivo che le risposte sarebbero arrivate, quindi cominciai a pensare a come rintracciare i soldati nemici e magari anche Jonny. Decisi di arrampicarmi su un tetto di una casa lì accanto e osservare la zona sottostante. Senza nessun spettatore indiscreto ero libero di usare le mie capacità e cosi potenzia l’apparato muscolatorio al punto che scalare un muro di otto metri fu una passeggiata.

Una volta sul tetto realizzai che la vista non mi avrebbe aiutato così decisi di utilizzare l’udito, e così con un altro enorme dispendio di energia potenziai al massimo il mio apparato uditivo al punto che potevo sentire persino i respiri di ogni singolo insetto della città. Ma ciò che mi interessava di più era il battito cardiaco, i soldati nemici avevano attuato un piano e quello era riuscito, la città era nel panico. Quindi avendo studiato come il battito cardiaco cambi a seconda delle emozioni cercai un battito sereno in mezzo a tutti quei battiti impauriti dalla situazione in cui la città si trovava.

Con mia enorme sorpresa ne trovai solamente due. Non potevo rischiare, controllai molto accuratamente tutta la città ma solo due cuori battevano normalmente. Non ci potevo credere, tutto questo casino causato da solamente due uomini, era peggio del previsto.

Rintracciai con i miei sensi la zona in cui si trovavano, come immaginavo non era lontano da dove ero io in quel momento. Sapevo che sarebbero rimasti nella zona più colpita dagli esplosivi, è dove nessuno li avrebbe cercati, nessuno normale.

Mi recai nel luogo dove li avevo percepiti molto cautamente e li vidi. Erano due uomini ben piazzati con fisici da lottatori o pugili, la loro faccia era coperta da passamontagna, ma la cosa che più mi sorprese era che non avevano equipaggiamento. Niente armi, trasmettitori, zaini o torce, niente di niente. Non era normale!!

Avrei potuto ucciderli con facilità entrambi ma gli ordini erano di catturarli vivi se possibile, e fu allora che feci un nuovo passo con i miei poteri.

Per la prima volta in assoluto decisi di influenzare il loro corpo e indurli a perdere i sensi. Dopo aver raccolto le idee iniziai l’operazione.

Mi concentrai sulle cellule di uno dei due soldati, raggiunsi il cervello e iniziai gradualmente a chiudere i vasi che trasportavano il sangue e l’ossigeno ad esso giusto il necessario per fargli perdere conoscenza. All’inizio ebbi qualche difficoltà ma poi dopo qualche minuto riuscii nel mio intento e uno dei due cadde svenuto.

Non ebbi nemmeno il tempo di cominciare con l’altro. Sapevano che ero lì!

Quello che aveva ancora conoscenza si alzo di scatto e con un gesto della mano rianimo il compagno, la mia coscienza era ancora un po’ dentro a quest’ultimo e capii cosa il suo compagno aveva fatto. Egli aveva riaperto tutti i vasi e duplicato la quantità di sangue mandata al cervello permettendo al compagno un recupero istantaneo.

Dopo aver salvato il suo compagno entrambi si accanirono su di me, ma non in modo fisico, ma con la mente.

Sembrava che avessero le mie stesse capacità, ma non avevo il tempo per lo stupore, perché le stavano già utilizzando entrambi contro di me.

Sentivo le cellule del cuore che si deterioravano e scomparivano. Corsi immediatamente ai ripari e cominciai ad affrettare il processo di rigenerazione.

Ma non ero abbastanza forte, la loro forza mi stava sopraffando. Stavo morendo…

Un ultimo pensiero mi baleno nella mente: il ricordo di quegli occhi luminosi e stupendi e della ragazza che li possedeva si espanse nel mio cervello.

Pensavo che sarebbe stato bello finire la mia giovane esistenza con quel ricordo. Ma non fu ciò che accadde.

Una enorme energia mi scoppio dentro e da tutto il mio corpo un immensa luce colpi tutto quello che avevo attorno e fermò anche gli assalitori. Ma non li fermò e basta, gli spaventò, sentivo i loro cuori. Quello era puro terrore. Poi scomparvero nel nulla con un esplosione di luce rossa.

La forza che il ricordo mi aveva portato guarii il cuore e mi salvò la vita.

Questa volta però non se ne andò, questa volta era diverso…

Il paradiso non era più un’astrazione

Il paradiso era dentro al mio cuore

Il paradiso era in terra

 

 

“A volte si va alla ricerca della perfezione e della felicità, quando essa è molto più vicina del previsto. C’è un paradiso per ognuno di noi..

Il paradiso è in terra. E sta a voi trovarlo.. Spesso sta in persone che  non sanno nemmeno di avere questo dono.

Quando lo troverete lo capirete. L’importante è non mollare mai. Perché anche se può sembrare il contrario ci sono persone al mondo che vi vogliono bene anche se non le conosci. Ci sono persone che pregano per te anche se non puoi sentirle. Ci sono persone che stanno passando quello che stai passando tu anche se non puoi vederle. Lasciati aiutare, sii forte, tu hai uno scopo in questa vita. Tu sei amato”

 

 

 

 

A Blair95 e Alexis_edina:

Sono lieto che la storia vi piaccia!! Spero continui così! XD

A Gigia94:

I tuoi occhi sono su internet perché mi sono inspirato a te per questa ragazza. Sei tu il mio paradiso. Bacioni micetta!

  
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