L'ultima
notte di Christie Montiero [Stregatto]
Ho
bisogno di distrarmi. Seriamente bisogno. Cavolo, siamo all'inizio di
agosto e non ho fatto altro che lavorare, lavorare e lavorare, chiuso
tra scrivania e cellulare quasi più fuso di me. Non vedo il
mare da quindici giorni, porca miseria, e non va bene.
Ho
deciso: sono le otto di sera, ma me ne vado ugualmente al mare. [E
naturalmente Marina mi deve intralciare.]
<< In
questo momento c'è festa di paese giù in spiaggia, non
hai temp- >>
<<
Meglio
così >>
calco io con pesantezza per stroncare la sua ramanzina sul nascere,
mentre vado in cerca della sacca da mare. << Il contatto con la
gente comune mi ricorderà che non mi chiamo Apollo e non vivo
sull'Olimpo. Cià, non mi aspettare alzata. >>
Le lunghe file di
fiaccole, i festoni fatti di ibischi e le girandole di fuochi
artificiali rosse e verdi disseminate un po' ovunque ti mettono
subito nello spirito da festa. L'aria serale è serena, limpida
e tiepida: perfetta per una serata di balli e bagni al suono di
un'orchestrina cubana. A guidare le danze, c'è una pertica di
donna [ma pertica pertica, sfonda il muro dei due metri!!] in abito
nero che canta vecchie canzoni di Sinatra con accento
britannicissimo: al suo fianco, l'inossidabile Rodin, proprietario
della spiaggia privata e di un paio di negozi di musica giù in
città, appollaiato sul contrabbasso da bravo stangone di nero
qual'è. E con le mani che si ritrova, meglio non inimicarselo.
Insomma, per un pochino
ballo da solo, ma una danza non è tale se non si ha una
compagna. Finquando una ragazza non viene a salutare Rodin.
Ragazza? No, scusate,
volevo dire bambolina da far girare la testa.
Pelle moka.
Occhi nocciola vivaci.
Un vestitino verde che
le sta addosso come una nuvola.
E un sorriso
bianchissimo che in confronto le tizie della Mentadent sembrano dei
pagliacci da incubo.
Non so se Rodin facesse
segno proprio a me di avvicinarmi, ma ci vado lo stesso.
<< E' un po'
strano vedere Lee Chaolan tutto solo soletto a una festa. Che ti è
successo? >>
<< Depressione
post-scaricamento. E il lavoro stressa. >>
<< Capita anche a
te. Senti, fammi questo piacere, fai compagnia a questa splendida
creatura per stasera. Mi raccomando, niente mosse da provolone quale
sei. Intesi? >>
Vorrei replicare sul
provolone, ma come già detto prima le sue mani sono un ottimo
argomento dissuasivo. Meglio avventurarsi fra la folla danzerina con
la dama e trovare la posizione per il prossimo ballo.
<< Sei il famoso
Lee, presumo. >>
<< Famoso perché?
>>
<< Non sei tu
quello che ha fatto spendere a Rodin una fortuna di aragosta e
gamberi per il compleanno? >>
<< Ah, già,
è successo appena due mesi fa e già non lo ricordavo
più. Ho una brutta testa, lo so. Perché non la finiamo
di parlare di Rodin e mi dici come ti chiami? >>
<< Christie
Montiero. Ma solo fino all'alba. >>
Non
capisco granché il senso di quest'ultimo passaggio. Da un
vicino vaso prendo un fiore di Monoi e glielo piazzo sull'orecchio.
Ingentilisce ancora di più il suo aspetto di gatta selvatica,
anzi, di Stregatta. Spero solo che non mi stia affascinando solo per
mangiarmi dopo, come in quella sfigatissima filastrocca de Il
gufo e la pantera.
<< Cosa intendi
con questo? >>
<< Segreto. Sai
ballare la salsa? >>
<< Al tonno o alle olive? >>
<< ...è
una battuta pessima. >> mi risponde, nascondendo la risata
nelle spalle.
<< Ma ti ho fatto
ridere. >>
<< Non è
assolutamente vero! >> e si sganascia di più. Sarà
per via delle mie magiche dita solletichine?
Un po' alla volta mi
parla della sua vita, tra un ballo e l'altro. Del suo lavoro da
insegnante di danze caraibiche. Della sua amicizia con Rodin che è
stato un po' il fratello maggiore che in famiglia non aveva. Della
passione per i cibi piccantissimi e le frittelle di banana sotto
Carnevale. Di Sheila, Cleo, Antonio e tutti i gatti che aveva
accudito in vita. Della sua mamma allegra che al nero vedovile
preferiva il rosa lustrino. Di come odiasse le bambole e i sei
sandali rotti giocando alla corda. E tante altre cose fra un bagno
notturno, un Margarita e gare di barzellette.
Sono stato così
bene che a vedere i primi chiarori dell'alba sono saltato in aria.
Principalmente, perché so che Marina è rimasta in piedi
e appena torno me ne dice una carrettata. Strega numero due.
<< Quindi adesso
te ne torni a casa? >>
<< Temo di sì.
Perché io non ho una segretaria, ho l'incrocio mitologico tra
il mastino e la suocera. >> Lei ride ancora, poi si volge
platealmente al sole allargando le braccia più che può.
<< Gentile
pubblico, grazie per aver assistito a “L'ultima notte di
Christie Montiero”! >>
Prende il fiore e, con
uno sguardo da persona realmente innamorata, l'affida alle onde.
<< Perché,
da oggi in poi, sarò solo Christie Gordo. Moglie di Eddie
Gordo. >>
Rimango in silenzio ad
aspettare che concluda il suo rito, poi mi decido a farle la domanda.
<< Stai per
sposarti? >>
<< Sì. >>
la sua semplice risposta. Ma non mi sento né usato né
ingannato.
<< Strano modo di
festeggiare un addio al nubilato. >> replico.
<< Non volevo
ricordare questa notte come un'orgia posticcia da riti pagani. Lo amo
troppo per farlo. Volevo trascorrerlo con gli affetti cari e... e una
persona amabile ed intelligente. Proprio come te. >>
<< Lusinghiero >>
rido, << ottima capacità di giudizio. Mi auguro che chi
sposi ti renda felice. >>
Dev'essere stata la
prima volta in vita mia che non ho fatto lo scemo con una futura
sposa...
Dannazione, la
cerimonia è quasi finita e io sono ancora impelagato qui.
Maledetto siciliano emigrato.
<< Quante volte
te lo devo dire? Io vendo frutta e verdura, non riso, ceci o altri
stupidi legumi! Ma ce li hai gli occhi per guardare o no?! >>
<< Enzo, saranno
anni che stai qua, e ancora puzzi di provincialismo. Non si diventa
cittadini del mondo così. >>
<< Santa Rosalia,
eretico! Eretico tu sei! Solo gli ingrati dimenticano le proprie
radici! >>
<< Non ci siamo
capiti: tu non ti sei portato dietro le radici, ma tutto l'albero di
arancio in testa che si nutre del tuo cervello come humus! Humus, ti
ricordi le semplici lezioni di scienze delle elementari? >>
<< Ma se prendevo
sempre quattro! >>
<< Ecco,
appunto... >>
Dang,
dang, dang. Le
campane suonano festose e io non sono davanti alla chiesa col mio
sacchetto di riso da lanciare. E tornare a casa per prenderlo è
impossibile. Auguro ad Enzo di visitare la Russia un giorno o l'altro
con un diretto di calci nel sedere, dò gas al Vespotto e quasi
mi rompo il collo nel traffico del mercato di piazza pur di arrivare
in tempo per salutare l'amica sposa. Ma ce la faccio, grazie al
cielo. Salgo i gradini della chiesa a quattro a quattro, attraverso
la pioggia di riso [miracolo che non mi sia rotto la gamba] e fischio
per farla accorgere di me.
Il
neo marito sembra un po' una scimmia, ma de
gustibus.
Tiro fuori una monetina, la lancio e gli chiedo testa o croce.
<< Croce,
ovviamente. >> [ha una voce un po' cavernosa, sarà
raffreddato?]
<< Spiacente, è
testa. Ma il premio >> strizzo l'occhio al suo indirizzo, poi
pianto l'indice nel petto dell'uomo delle caverne << è
tuo. Vedi di trattarla bene. >>
Sì, ho usato la
moneta falsata con doppia testa, ma una volta nella vita volevo
farlo. Possibilmente, prima del mio matrimonio.
Sì,
ho tardato. Sì, la scena finale è ripresa da City
Hunter [ma Ryo è troppo mito per non omaggiarlo]. Sì,
Eddie mi scannerà per averlo descritto come un uomo scimmia,
ma effettivamente lo è.
Questo
capitolo contiene tre ospiti speciali di un gioco che ancora non è
uscito, ma che consiglio caldissimamente [Bayonetta, di cui potete
già trovare in rete l'intera soluzione con filmati
d'intermezzo]: Rodin, il contrabbassista, Enzo il verduraio e la
stanga britannica che sarebbe Bayonetta, la magica strega che tutto
risolve coi capelli. Fidatevi, questa donna è un mito.
Nefari:
toh, sei astemia? Ti posso offrire un succo tropicale? Sono d'accordo
con te, ma fino a un certo punto: Anna è la mia nemica
naturale, e non sono molto sicura che possa essere gentile ed
indifesa [nella mia testa, lo fa solo per ingannare gli altri].
Voglio dire, tutti hanno sotto gli occhi quel che combina in Tekken,
no? Per il resto seguici ancora, che c'è tanta roba da
mostrare!
Miss
Trent: visto? Visto che Lee è il più amoroso in Tekken
e merita tutti i riflettori? Per quel che riguarda il mio modo di
scrivere ho un solo dogma: se non riesci ad immaginarlo chiaro come
una pagina di manga, lascia perdere. Sulla questione Leo... credo che
ci vogliano mettere in crisi nello scoprire la sua reale identità
sessuale. Ma li beffo, e sai come? Con un capitolo tutto per lei!
Indizio, i caffè con camerieri di Otome Road. Informatevi e
aspettate!
Angel
Texas Ranger: e ci credo che Alisina sta con Larsotto [si flippa con
una visione di Lars in costume di Kuma]! Lee è fiero e
ringrazia [e sussurra malinconico che avrebbe dovuto crescerlo lui
Jin, altrimenti altro che lo sfacelo in T6...]
Silver
Princess: ohi, ohi, piano con i complimenti, diventerò un
bengala! XD Essì, bisogna rimpinguare questa mancanza
imperdonabile di fiction Lee-centric. Magari senza presenze irlandesi
coi tacchi alti. Brune, non bionde. Anche perché la bionda è
ormai cittadina onoraria russa...
Evilcassy:
ormai passiamo più tempo a ciarlare su msn che a recensirci le
storie. Sarà il terribile potere delle Converse zebrate???
Altri complimenti, oh cielo, non mi ci abituo mai. Falsa modestia?
Direi. XD [Per quanto riguarda Miguel, devo convincerlo a lavorare
come ragazzo immagine nei pub. Che preferisci, cubo, palo o gabbia?]
Shakiko:
il nome ha qualcosa a che fare con un certo Santo d'oro che vigila
peraltro il mio segno? XD Come sarebbe a dire che Lee non ti piace?
Oh, ma quello della mia fiction shì, veroooo? Altrimenti non
saremmo qui, vegliate dall'intramontabile David Bowie versione
Labyrinth [chi non avesse mai visto questo film, corra ai ripari: è
adatto alle feste natalizie e ha tutto il gusto del fantasy anni
'80]. Alice è amore puro. E, sì, curiosamente le hai
nominate insieme. Saranno nello stesso capitolo, e il tema sarà
cosplay! Preparatevi all'elegia di Disgaea!
Mimi18:
ancora gomen per la recensione, ma non si può andare contro la
propria natura. Il Lee Bianconiglio è in realtà il vero
Lee, non fatevi ingannare da Namco e dai Saiyan. Benché abbia
molto apprezzato il suo ruolo nel T6 *w* E certo che le battute sono
importanti: dobbiamo far capire alle pecorelle smarrite cos'è
realmente questo gioco, eh. Non fate caso al mio cervello che urla
hentai e divise alla marinara.
RZEN:
ullallà, che nome mistico. Sei scesa dalle vette himalayane ad
illuminarci con la tua presenza? Beh, non potevo starmene con le mani
in mano e ho preso le redini. Diffondere il Verbo del [finto] Demone
Argentato è la mia missione [e non ho nulla a che spartire col
Jin Gesù Cristo del quattro. Anche perché ero troppo
occupata a sbavare sul completino azzurro pornaccio di Lee
all'epoca.]
LiliRocherfort89:
Lilina! Quante volte mi sono rotta i polpastrelli giocando con te al
Dr! Er, torniamo alla recensione. E' un romanticone lui, mica come
quella bestiaccia del nipote. Toccante? Me lo fai commuovere così.
A meno che non gli si attivi la modalità Predatore... basta
spegnerlo a bastonate, comunque.
Roden:
ovvero, la mia Sayuccia XD e certo che Lee è buono come il
pane, non viene dal forno Mishima. Me lo strapazzerò ben bene,
non c'è di che preoccuparsi.
E
grazie speciali a coloro che hanno recensito Erased! Alla prossima
con... [squillo di trombe&rullo di tamburi] Alisa!
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